Nota Bene: Nel territorio di Castelsardo sulla strada che collega Sassari con Santa Teresa Gallura a 1,5Km dalla galleria si trova LA ADDI DI L'INFERRU, (la valle dell'inferno); un bosco di lecci, quercie e olivastri secolari dove nel periodo della dominazione spagnola i domenicani tenevano i processi alle streghe documentati negli archivi diocesani della diocesi di Ampurias e da questi eventi prese il nome tutto il bosco!
...anche questa cara Pia....caro Tranquillo ..cara maria Luisa....A Gavoi " ti hanno per caso sfiorato i nastri del mio vestito ?)...ti seguivo..ma tu assorta...seguivi il tuo incanto...c'ero anche io....ma in silenzio.baci anto
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...per questioni di serieta' vi informo che la foto con "la poesia" su descritta e' stata fatta alla mostra dei prodotti locali di gavoi...la foto e' mia ma su base di foto esposta.....anto...dimenticavo...altra "poesia":
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Grazie Tranquillo...dietro il tuo sorriso, un mondo di tenerezza... e per quanto riguarda i funghetti...be' preferisco la scopa del cartone....grande interpretazione....anto
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ripensando a Gavoi , in attesa di regalarti quella foto della tua panchina cagliaritana, eccoti un piccolo pensiero poetico. Buon fine settimana a tutti .
Firma di Marialuisa
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...Pia non avevo alcun dubbio.... Maria Luisa...sei un tesoro...grazie.;..meno male che ogni tanto c'e' Tranquillo ...cosi' malinconia sta un pochitto lontana. A Mansardo presto scrivero' in privato...quello che avro' da dirgli sull' ultima sua potrebbe rallentare il percorso di "Suite"....per tutte le "sdolcinerie" che devo elencare e lo zucchero filato che potrebbe formarsi....Grazie Mansardo ...hai una dote che tracima dalle sponde. dell'anima.. ...forse dovresti "impilare" tutti quei fogli...con tutte quelle splendide sensazioni...ma non farlo per te. Fallo per noi. Potremo averne bisogno in tanti Grazie anto
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Anto ha scritto: ...forse dovresti "impilare" tutti quei fogli...con tutte quelle splendide sensazioni...ma non farlo per te. Fallo per noi. Potremo averne bisogno in tanti Grazie anto
...non sei l'unica a dirglielo!!!! Mansardo hai sentito?
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maurizio feo
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Complimenti, a tutti. Trovo per caso questo luogo speciale. Si potrebbero passare settimane a "leggerlo" tutto. E' pieno di belle sensazioni e buoni sentimenti, sapientemente raccontati. E' delicatamente terapeutico. MF
Firma di maurizio feo
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maurizio feo
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Dopo un’annata che era stata molto piovosa, anche alla fine dell’estate il guado era molto largo - nel tratto centrale, corrispondente al sentiero - ma poco profondo. Verso la parte sinistra si infilava con qualche salto in una forra buia e inospitale, mentre verso la parte destra si distendeva in una radura apparentemente accogliente - molto profondo, sì, ma tanto stretto da poterlo saltare facilmente a piè pari, senza bagnarsi. Da questo lato, però, su ciascuna riva cresceva rigogliosa un’erba folta e verdissima, invitante e vivace, che molto contrastava con gli sparuti e stenti cespugli più discosti. Fu a questo punto che Norax ricordò le tanto accorate raccomandazioni di Lèkere ed evitò pertanto di misurarsi nella solo apparentemente facile sfida, col tentare il salto. Ciononostante, volle egualmente prendere una grossa pietra e la buttò ben all’interno del tratto coperto di erba verdissima, non resistendo alla tentazione di saggiarne il terreno... La pietra cadde con un tonfo sordo e quasi rimbalzò, mentre tutto lo spiazzo d’erba prese ad animarsi d’improvviso di movimenti ondulatori senza fine e di strani soffi e risucchi. Quindi la grossa pietra scomparve di colpo, con un ghiotto rumore sordo - quasi fosse la deglutizione di una grossa bestia - e mentre l’infida e verdissima distesa sembrava voler continuare per sempre quella repellente e rumorosa danza fatta di sussulti, di soffi e gorgoglii, nello stesso tempo un odore nauseabondo si liberava dalla putrefazione nascostavi sotto. Norax rabbrividì, rifiutandosi di pensare a ciò che sarebbe potuto succedere a lui ed alla sua mastruka (recante il messaggio), se incautamente poc’anzi vi avesse messo piede. Nel punto in cui la pietra era sprofondata attraverso lo strato di erba, si era formata una chiazza - a forma di impronta di piede destro - nella quale si scorgeva un’acqua rossa, densa e fangosa... In essa Norax vide agitarsi disturbata un’anguilla, che sembrò fissarlo brevemente con il suo occhio spalancato e attento, per poi abbandonare quell’impronta isolata nel piccolo mare d’erba - uscendone in corrispondenza del quinto dito - e quindi scomparire del tutto. Subito, Norax si interrogò su quello strano e sconcertante episodio: era forse un prodigio mandato dagli Dei? Recitò compiutamente tra sé i caratteri che un prodigio doveva avere per essere tale - secondo gli insegnamenti dei libri rituali del Maestro... Mostri non naturali, oppure innaturali capacità in bestie, piante e persone venivano talvolta suscitati dagli Dei per comunicare all’uomo il volere o il consiglio divini... Ma Norax dovette ammettere che non vi era alcunché di mostruoso o di innaturale in un serpente d’acqua che sguazza nel proprio elemento. Né appariva strano che una pesante pietra affondasse nell’acqua, seppure nascosta da erba palustre: no - concluse Norax - non poteva trattarsi di un prodigio... Forse, però, si trattava di un semplice presagio. E cioè, pur sempre di una rivelazione, in cui, però, la divinità non si prendeva il disturbo di apparire in persona - né direttamente né indirettamente - pur degnandosi di regalare uno scorcio del futuro, espresso attraverso simboli e metafore. In questo caso, il presagio poteva essere ipotizzato dal fatto che l’acqua aveva inizialmente assunto l’aspetto di un prato, prima di rivelarsi quale realmente era! E se di presagio si trattava, esso andava allora attentamente osservato (ciò che Norax credeva di aver fatto), poi correttamente interpretato. Infine, a seconda che la previsione fosse nefasta, oppure fasta, il presagio richiedeva un rito di scongiuro o di ringraziamento. Norax ricordava bene che molto più spesso, anzichè no, i presagi sono forieri di disgrazie e sciagure... La forma di un’impronta di piede destro - egli era tra i pochissimi a saperlo - era proprio quella della Terra del Sole... La voracità con cui la pietra era stata ingoiata dalla terra lasciava intuire un messaggio di morte, rafforzato dal rivelarsi quella terra apparente per vera acqua nascosta... Il colore rosso del fango agitato dall’acqua smossa faceva pensare a sangue sparso ovunque sulla terra del Sole... Una strage... Una guerra, forse? Ed infine il serpente - un simbolo di forza guaritrice e di salvezza - che, turbato, abbandona la terra del Sole... dalla costa del sole nascente... Ma che cosa poteva mai significare tutto ciò? Anzi, era poi davvero corretta questa sua interpretazione? O non era piuttosto soltanto fantasticare senza senso? Alla fine, Norax fu certo di aver soltanto perso tempo, scambiando un episodio del tutto normale ed insignificante - che per di più egli stesso aveva provocato - per un presagio divino. Inoltre lo aveva sicuramente male interpretato - concluse - sbrigliando la propria fanciullesca fantasia, invece di impiegare quel rituale rigore di cui il suo Maestro possedeva il segreto. Quindi qualsiasi rito, di ringraziamento o di espiazione, sarebbe stato del tutto fuori luogo ed empio. Riprese quindi il suo cammino...
Un breve ritorno alla magia. MF
Modificato da - maurizio feo in data 31/10/2009 11:06:51
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Felice di ritrovarvi. La “campagna di Gallura” è andata bene, come sempre. Perché sono persone splendide gli amici che mi ospitano, perché la natura è davvero una madre, perché in certi momenti si è attraversati soltanto dalla voglia di trovare pace davanti al caminetto acceso. Anche in un autunno poco affascinante come questo, così luminoso e primaverile, così fuori tempo. Abbiamo afferrato il bosco per i due lembi e l’abbiamo scrollato energicamente. Qualche frutto meraviglioso è rimasto nel cestino, ma non le quantità di altri anni. Troppo caldo, troppe foglie ancora fragranti, non morbide e lucide. Ma la natura ha sempre ragione. Se così ha deciso, per me va bene. Saporiti, i silenzi di montagna.
Quante perle avete postato in mia assenza. Le bellissime foto di Marialuisa e Anto, le garbate cuciture di Tranquillo, i richiami di Pia, l’intrigante esordio in Suite di Maurizio (complimenti), i video di Capossela proposti da Amon. Vinicio Capossela…di lui in questi giorni amo ascoltare Ovunque proteggi, una ballata meravigliosa, che dedico a un piccolo nuovo arrivato e alla sua giovane mamma, i quali – da poche ore – mi hanno regalato la felicità, la trepidazione, l’emozione di essere chiamato nonno.
P.S., Ciao Alda Merini, r.i.p.
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Dentro questa domenica sonnolenta che mi vede ripiegato nel ricordo - domani è il giorno dedicato a chi ci ha lasciati, sempre troppo presto - giunge inattesa la notizia dellamorte di Alda Merini. Fino a poco tempo fà speravamo di averla a Sassari in occasione di "Ottobre in Poesia" ma le sue condizioni di salute non lo hanno permesso. Chi ama la poesia ora si sente più solo, ci mancherà la sua voce roca, il suo raccontarsi. Resta la Sua poesia, dono prezioso che continuerà a parlarci di Lei, della Sua vita piena di asperità da affrontare e superare. Coltiviamo il Suo ricordo come fragile fiore da preservare, perchè Alda sarà sempre con noi. Giuseppe Aricò
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Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......
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E' bello vedere che tanti amici scoprono Suite come spazio prezioso in cui dialogare. E si parla delle gioie della vita, come giornate passate tranquille con gli amici a raccogliere funghi, o come eventi che ti fanno capire la grandezza della esistenza e il suo mistero come la nascita di un bimbo o il passaggio all'età della nonnitudine. E i momenti della gioia sono sempre colmati, quietati, dall'arrivo anche di notizie meste, tristi. Ieri in autostrada tornando da Roma ho avuto la notizia della morte di Alda Merini. Arrivederci Alda.