Forum Sardegna - Alla radio si parla in sardo
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Nota Bene: Capoterra Durante il periodo dell’Impero Romano, il territorio di Capoterra, vive momenti di grande splendore e di importanza strategico- militare e commerciale. Lo dimostrano tracce di antiche ville romane, di fabbriche di vetro e terra cotta, che sicuramente primi sfruttamenti delle miniere sulle montagne. Dopo la caduta dell’Impero Romano e le prime invasioni barbariche, soprattutto ad opera dei Vandali la zona di Capoterra, come tutta la costa sarda, si spopola e il territorio di Capoterra perde l’antica importanza.



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tota76

Nuovo Utente



Inserito il - 06/10/2008 : 18:02:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tota76 Invia a tota76 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

[/quote]

Donovan,

con l'unica differenza che chi insegna l'italiano si e' dovuto pagare gli studi universitari e non glieli ho certo pagati di tasca mia ...perche come giustamente dice Petru ci vorranno i NOSTRI soldi per "nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie... "


Vorrei inoltre aggiungere che tanti di voi continuano ad insistere sul fatto che il sardo dovrebbe essere innanzitutto parlato e insegnato in famiglia.
Mi spiegate come si fa a 'obbligare' una cosa del genere?
Multiamo coloro che non lo fanno? Come renderlo coercitivo??

[/quote]

qui mi scadi proprio.. quindi è una questione economica l'insegnamento della lingua sarda... mah

appunto perchè non si può obbligare a insegnare il sardo in famiglia bisogna insegnarlo nelle scuole...
cosi come fecero dopo l'unità d'italia con l'italiano.
e dopo il franchismo in Spagna (Catalogna, Galizia e Paesi Barchi)






 Regione Sardegna  ~ Città: Logudoro - Mejlogu  ~  Messaggi: 34  ~  Membro dal: 05/10/2008  ~  Ultima visita: 27/10/2008 Torna all'inizio della Pagina

tota76

Nuovo Utente



Inserito il - 06/10/2008 : 18:24:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tota76 Invia a tota76 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Marialuisa ha scritto:

I notiziari radiofonici in sardo nel sito della Regione


Nel sito web della Regione presto saranno fruibili i notiziari in sardo. L'impegno profuso dalla Regione nella promozione della lingua sarda prosegue infatti con l'inserimento sul sito dei notiziari in lingua sarda delle nove emittenti radiofoniche private e locali che hanno fatto richiesta e sono state ammesse ai contributi regionali (ripartiti 100mila euro), sulla base delle caratteristiche dell'emittente e dei progetti di notiziari proposti.

La novità di quest'anno riguarda la previsione dell'archiviazione dei contenuti dei notiziari in Limba all'interno della Digital Library, prezioso archivio multimediale che sempre più si apre a contenere le testimonianze, contemporanee e trascorse, della nostra Isola.

Nell'anno dedicato alla Limba, in cui è stata siglata anche l'importante intesa con la Rai per la trasmissione di programmi in lingua sarda, si riscontra con favore l'aumento dell'indice degli ascolti, la crescente professionalizzazione dei redattori e l'allargamento del bacino di ricezione, frutto anche delle azioni di una politica linguistica che sempre più investe sulla creazione e diffusione di un ambiente sardofono.

L'attivazione di canali satellitari - già sperimentata e intrapresa da alcune emittenti locali - e del web, consente inoltre di superare i confini geografici dell'Isola e di dare nuova linfa alla lingua sarda, sollecitata ad interagire con gli stimoli del mondo contemporaneo.
[
source regione .sardegna.it]

Consulta la delibera




che belle notizie che ci dai marialuisa.

ah finalmente ho finito di leggermi tutta la discussione...
interessante vedere le diverse opinioni rispetto all'insegnamento della lingua.

comunque non capisco tutte queste paure di perdere il proprio dialetto sardo, se non lo abbiamo perso dopo 150 di lingua italiana nelle scuole, come possiamo perderlo con lo studio del sardo ufficiale?

e se il sarde deve essere solo facoltativo perchè nessuno può essere obbligato a studiare qualcosa, perchè l'italiano non è facoltativo? o la matematica? o la storia?.

unu saludu a tuttu.
nos bidimus.






 Regione Sardegna  ~ Città: Logudoro - Mejlogu  ~  Messaggi: 34  ~  Membro dal: 05/10/2008  ~  Ultima visita: 27/10/2008 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 06/10/2008 : 18:41:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tota, non posso non quotarti, fra l’altro neanch'io capisco tutta questa paura, anzi fobia, che alcuni mostrano solo a parlare di LSC o di bilinguismo…
Saludos
Turritano






  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Arthacan

Utente Medio



Inserito il - 09/10/2008 : 13:11:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Arthacan Invia a Arthacan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
tota76 ha scritto:

nicode ha scritto:

asia ha scritto:

By Nicode

Se proprio volete parlare il sardo, parlatelo fra di voi, ma non cercate di imporlo agli altri.


Pronunciata da una persona che parla perfettamente una delle varianti di sa limba... questa frase lascia basìti.

E dovrebbe far riflettere perchè, invitando gli altri a parlare il sardo tra di loro, pare considerare il gallurese come un idioma a sé stante.
A questo punto nasce spontanea una domanda: ma qual è il sardo?


E' la stessa domanda da me posta qualche giorno fa..... non ho ricevuto una risposta convincente. Forse sarai più fortunata di me


pagiana 5 nicode... provo a risponderti io...
con una risposta che mi ha dato un mia amico in un altro forum:

- ARREMUNDU PIRAS (logudoro)
- PEPPINO MEREU (BARBAGIA)
- FRAZISKU MANNU (MEILOGU)
- MELCHIORRE MURENU (MARGHINE)
Tottus isso kistionànta in su dialetto insoro, ma isrkiìent in LIMBA... in sa matessi manera... tottus.

il sardo è quello che scrissero i poeti sardi tutti di zone diverse pero scrivevano nello stesso modo.

ripeto come l'italiano di creare delle regole scritte ed insegnarlo nelle scuole.


e beh! mi pariat... un'atru chi si pensat chi sa sardinnia acabit in Tonara o in su Marghine.
Forsis no ti ndi importat nudda de su chi sutzedit prus in giossu, o prus a prestu, non ddu scis.
Insaras ti ddu nau deu. Nosu puru chistionaus su sardu, e aici is scritoris e is poetas de su cabu de suta, ma no ddu scrieus in "sa matessi manera" de cussus autoris chi as nau tui..
ciau










Modificato da - Arthacan in data 09/10/2008 13:16:24

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 105  ~  Membro dal: 05/06/2008  ~  Ultima visita: 26/03/2010 Torna all'inizio della Pagina

Arthacan

Utente Medio



Inserito il - 09/10/2008 : 13:29:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Arthacan Invia a Arthacan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tota76, proprio ieri ho postato questo in un'altra discussione:


http://www.gentedisardegna.it/topic...LY_ID=256028

c'è un link che riporta a una trasmissione in sardo di radio sardegna trasmessa ieri. Ascoltala, si parla di molte cose interessanti e tra le altre, ti potrai anche rendere meglio conto della complessita e multiformità della nostre tradizioni poetiche






 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 105  ~  Membro dal: 05/06/2008  ~  Ultima visita: 26/03/2010 Torna all'inizio della Pagina

tota76

Nuovo Utente



Inserito il - 10/10/2008 : 20:03:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tota76 Invia a tota76 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
artachan..

tue asa iscrittu in sardu campidanesu.. deo seguru si lu faeddasa leo podda meda a lu cumprendere..
pero comente l'asa iscrittu s'assimizzada a su dialettu meu (logudoresu)
custu cheret narrer chi no sunu gai divescios....









 Regione Sardegna  ~ Città: Logudoro - Mejlogu  ~  Messaggi: 34  ~  Membro dal: 05/10/2008  ~  Ultima visita: 27/10/2008 Torna all'inizio della Pagina

tota76

Nuovo Utente



Inserito il - 10/10/2008 : 20:15:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tota76 Invia a tota76 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
deo o aiscurtende su chi m'asa nadu...
i b'ada un chi faeddada in campidanesu e un'atteru chi faeddada in noguresu...
pro ammie chi so logudoresu no este diffizile a lu cumprendere, mi parede chi si parene meda.

Aggiungo... io ho vissuto in spagna, ho imparato il castigliano, lingua che si parla in tutto il sudamerica, e penso che le varie differenze di acentto e pronuncia degli argentini, cileni, colombiani, peruviani, messicani sono maggiori delle differenze tra i vari dialetti sardi.
pero loro a scuola imparano tutti il castigliano......
noi perche non potremo parlare un unica lingua che comprende i vari dialetti che alla fine si riassumono in lugudorese-nuorese e campidanese.






 Regione Sardegna  ~ Città: Logudoro - Mejlogu  ~  Messaggi: 34  ~  Membro dal: 05/10/2008  ~  Ultima visita: 27/10/2008 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 10/10/2008 : 20:37:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mi dispiace io non potro' seguire i programmi in limba su RAI 3.
purtrooppo per via satellitare all'estero viene trasmesso solo il palinsesto del Lazio.

O Roma,concedimi almeno questo.







  Firma di cedro del Libano 
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 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

Arthacan

Utente Medio



Inserito il - 11/10/2008 : 01:22:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Arthacan Invia a Arthacan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
tota76 in non credo che le differenze tra i dialetti sardi siamo tantissime.
Si tratta di una medesima lingua.
Esistono però, soprattutto tra dialetti meridionali e dialetti centro settentrionali alcune differenze qualitative che se considerate dal punto di vista linguistico probabilmente sono relativamente limitate, ma se le consideriamo anche dal punto di vista cultural-antropologico diventano sufficientemente significative da far si che un parlante del centro-nord tenda a non riconoscersi in una forma linguistica che assuma caratteri meridionali, e viceversa.
Teoricamente una sintesi che possa accontentare tutti è ipotizzabile, ma concretamente la cosa non è affatto semplice da individuare. Non è un problema di oggi. e' roba vecchia..
E' la ragione per la quale nel corso dei secoli sono emerse fondalmentealmtne NON UNA, bensì due koinè letterarie. Una usata nel centro nord (il logudorese letterario utilizzato da tutti gli autori da te citati) e una utilizzata nel centro sud (il campidanese letterario).

Io penso si debba avviare il processo che ci condurrà al bilinguismo in sardegna dalla codifica di due norme di riferimento coufficali basate su queste 2 koinè tradizioanali. Son certo che il processo verrebbe accolto molto più favorevolmente dall'opinione pubblica, e sarebbe anche il modo migliore per preparare il terreno a una eventuale super-norma unitaria che nel fratempo emergerebbe più naturalmente, meglio concertata, e a seguito di una richiesta degli stessi sardi più convinta e avvertita come necessaria.

Non sto leggendo tutte le infinite discussioni sull'argomento che si stanno sviluppando anche in questo forum. Mi pare però di constatare che la maggioranza delle critiche e delle perplessità provengano da parlanti centro meridionali. Ciò nasce evidentemente da un maggior disagio nel riconoscersi in questa LSC (più vicina infatti al logudorese). E induce molti ad assumere una posizione di difesa, di reazione, di rifiuto di qualsiasi ipotesi di standardizzazione e ufficializzazione. A rifugiarsi nei particolarismi. Un'involuzione anzichè un avanzamento. Riflettiamo su questo.
Io son certo che con un sistema a doppio standard la causa guadagnerebbe consensi e alleati. Mi pare che con la politica attuale il processo stia subendo piuttosto un rallentamento.

Per concludere. Il problema è delicato. Ma qualunque sia l'approcio politico scelto ( uno, 2 standard, lingua polinomica ecc ecc) non se ne esce se non si capisce che il problema va affontato non solo dal punto di linguistico ma anche per quelle che sono le sue implicazioni cultural-antropologiche. La storia dei sardi va considerata. L'atteggiamento dei parlanti nei confronti delle varie parlate e comunità di parlanti, idem.

ciao








Modificato da - Arthacan in data 11/10/2008 01:25:23

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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 11/10/2008 : 03:21:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
hai proprio ragione perchè crearne una nuova se le varianti da utizzare esistono gia'.
Meditate gente meditate Arthakan ha espresso molto bene il concetto.







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tota76

Nuovo Utente



Inserito il - 13/10/2008 : 17:08:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di tota76 Invia a tota76 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ma creare una nuova di che?
codificare e trovare delle regole non significa gcreare una nuova lingua...






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Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 13/10/2008 : 17:15:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se non abbiamo una lingua unitaria, è perché così ha voluto il padrone di turno, non c'era altro che dire "sì badrone, sì badrone" Ma adesso che il padrone di turno ci lascerebbe pure fare , siamo noi che non vogliamo, tirando fuori la storia delle varianti, come se fosse un problema solo sardo e non di tutti. Com'è e come non è, gli altri lo hanno risolto, e noi, troppo abituati alla catena, non ne vogliamo sapere.
E non sarebbe neanche una novità: al tempo dei Giudicati, quando i Sardi erano liberi, il problema lo avevano brillantemente già risolto...
Turritano






Modificato da - Turritano in data 13/10/2008 17:20:54

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carlton
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 13/10/2008 : 17:54:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di carlton Invia a carlton un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vi segnalo che nel sito Sardegna Digital Library stanno caricando le registrazioni dei notiziari in Sardo di radio La Voce di Muravera e Radio Barbagia.
Non avevo mai sentito i colpi di glottide tipici del Sarrabese, figata! Ancora più figo il fatto che il notiziario brabaxino lo capisco benissimo
Un passo importante credo lo si stia già facendo (questi notiziari credo rientrino nel progetto regionale per la tutela della lingua), però credo che da parte dei giornalisti bisognerebbe metterci forse un po' più cura nell'evitare di usare vocaboli presi dall'italiano. Ma per il momento va bene così.







  Firma di carlton 

Foresta del Marganai

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Arthacan

Utente Medio



Inserito il - 13/10/2008 : 18:10:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Arthacan Invia a Arthacan un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
x turritanu

Non la farei così semplice. Diciamo piuttosto che è mancato un centro politico-economico-culturale forte del prestigio necessario, tale da far assurgere a lingua nazionale una forma di riferimento, attraverso un processo "naturale" di riconoscimento. Così come è accaduto per altre lingue nazionali grandi e piccole. Un focolaio linguistico di unificazione dunque.
Probabilmente questo ruolo avrebbe potuto esercitarlo Arborea se la storia fosse stata differente e la Sardegna unita sotto la sua corona. Ma così non è stato.
Quanto all'epoca giudicale, non mi risulta che il problema fosse stato ancora risolto, dal momento che la sardegna non era unificata sotto un unico tetto politico e cancellerie giudicali, monasteri, curie, si muovevano ognuna per i fatti propri.. si trova tanta di quella variabilità linguistica tra documenti di aree diverse che non possimo assolutamente pensare che si fosse raggiunta una unificazione ortografica.
Si possono al limite individuare tre scripta, tre tendenze: meridionale, settentrionale e arborense. Con ampi margini di variabilità interna. Addirittura in uno stesso documento. Basta leggere la carta de logu di arborea per renderci conto di quale variabilità vi fosse nnei documenti di una stessa cancelelria e come su molti aspetti non si fosse ancora trovata stabilità ortografica.






Modificato da - Arthacan in data 13/10/2008 18:21:04

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 105  ~  Membro dal: 05/06/2008  ~  Ultima visita: 26/03/2010 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 13/10/2008 : 18:46:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma chi ha detto che è semplice? Sintetizzare e semplificare non significa farla semplice.
Per quanto riguarda il Sardo e la lingua comune all’epoca dei Giudicati, lasciamo la parola a uno che ne sa più di noi (almeno, di me è sicuro): Bértulu Porcheddu, ma nella sede più appropriata, cioè “LogoSardigna”. Per ora dirò solo che i Giudicati erano indipendenti e autonomi uno dall’altro, ma strettamente legati da parentele, cultura, commercio ed economia in genere, quindi il problema esisteva, eccome! È, in qualche modo, l’lo hanno risolto.
Turritano
PS Che è mancato un centro politico-economico-culturale è ovvio (ma in epoca post giudicale) e questo l’ho detto anch’io implicitamente nella mia semplicità, nel post precedente, ma anche in altri post in maniera un po' più approfondita…






Modificato da - Turritano in data 13/10/2008 19:03:50

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Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

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