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Nota Bene: Capoterra Era il 1655, il barone Gerolamo Torrellas metteva a disposizione parte del suo feudo per la nascita di un nuovo paese che ne avrebbe accresciuto il valore socio-economico. Dopo un anno si contavano nel piccolo villaggio 7 famiglie, ogni famiglia veniva conteggiata per un numero medio di 4 persone per cui possiamo considerare che la villa di Sant’Efisio (attuale Capoterra) poteva essere abitata da circa 28-30 persone. Possiamo notare da un censimento effettuato 22 anni dopo cioè nel 1678 le famiglie erano 39 per una popolazione di 156 persone.



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Mirtina

Utente Medio


Inserito il - 17/09/2008 : 16:02:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Mirtina Invia a Mirtina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie sardosempre per i bellissimi supporti fotografici!!!!

Allora: per quanto ne so (poi Fanatico mi aiuterà con le precisazioni ) era un abito nunziale, e siccome molto oneroso era solitamente fatto confezionare e portato dalle benestanti, che talvolta, per gentile concessione, veniva prestato alle spose meno abbienti. L'uso era prettamente finalizzato alle spose il giorno delle nozze e alle prioresse, credo queste indifferentemente sposate o nubili, che comunque lo indossavano solo per le solennità religiose.

I gioielli che si utilizzavano seppur presenti non erano eccessivi, e comprendevano de "s'aguggia"(spilla in oro a forma di fiore) che ferma su tulle, qualche altra spilla per la camicia, i classici bottoni, anelli vari e la collana in corallo.

per quanto riguarda il tulle, questa è una particolarità che non mi è nota, ma credo si trattasse comunque di materiale importato. So con certezza che è realizzato in cotone, perchè i materiali sintetici non permettono all'amido di svolgere al meglio il suo compito.

la camicia, come tutte le tipologie, è lunga almeno fin sotto al ginocchio, e di cotone più spesso la parte inferiore.

Il pannetto è da noi "su pannu"....ripeto, l'abito da priorissa era esclusiva delle donne ricche proprio per l'onerosità dei materiali....

Per quanto riguarda la circonferenza della gonna...ehm...non so, forse Fanatico lo sa....io so solo che mi ci sono voluti 3 mt. di stoffa per confezionare la mia....

Il fazzoletto a turbante: Assume questa caratteristica forma in seguito alla pettinatura che viene fatta, composta dalla scriminatura centrale dei capelli raccolti dietro le orecchie in due trecce. Queste vengono appuntate sul capo in una posizione specifica e coperte col fazzoletto di rose (su "tibbèo", o "mukkadore 'e istringhère"), solitamente di base bianca o color crema (nell'uso giornaliero è presente anche nero, sempre a rose). Di forma triangolare, si modella sul capo in maniera che i capelli vengano tutti raccolti al suo interno, e si applica in modo tale da far "uscire" tutte le rose, sia dietro che sui lati del capo.

Riguardo a sos foddes, forse sono stata imprecisa...ma mi pare che per dimensioni e fattura sia unica nel suo genere, poichè quelle degli altri centri hanno forme e misure differenti......ma se sbaglio ancora correggimi!!!!!






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"avremmo perduto la memoria stessa insieme alla lingua, se il dimenticare fosse in nostro potere così come il tacere"

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 206  ~  Membro dal: 29/05/2008  ~  Ultima visita: 15/01/2015 Torna all'inizio della Pagina

sardosempre

Utente Attivo


Inserito il - 17/09/2008 : 16:07:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sardosempre Invia a sardosempre un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
posto una foto del costume che ha descritto mirtina...nn vorrei sbagliarmi...ma se ho capito bene c'e` pure lei...dovrebbe essere l'ultima....complimenti...sei un bel pezzo di figliuola!







 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 689  ~  Membro dal: 19/04/2007  ~  Ultima visita: 11/08/2011 Torna all'inizio della Pagina

Mirtina

Utente Medio


Inserito il - 17/09/2008 : 16:11:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Mirtina Invia a Mirtina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
hahahahahahahahahah si ci sono anche io!!! sono la quinta.....





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 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 206  ~  Membro dal: 29/05/2008  ~  Ultima visita: 15/01/2015 Torna all'inizio della Pagina

Fanatico

Nuovo Utente



Inserito il - 17/09/2008 : 16:12:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Fanatico Invia a Fanatico un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babborcu....la descrizione di mirtina è giustissima...per rispondere alle tue domande posso dirti che....
1. il costume da sposa, cil cui deriva forse dal gruppo delle priorisse, che nei tempi antichi tenevano in ordine la chiesa e indossavano appunto l’abito rosso da sposa, veniva poi utilizzato in altre due occasioni principali..se chi veniva invitato a qualche matrimonio possedeva tale abito, lo indossava;
durante le feste patronali e in particolare durante la processione..una fila di donne, chi con l'abito da priorissa, chi con il vestito di gala, stava vicino al prete e alla confraternita.
“Sas priorissas” la terza domenica del mese iindossavano l'abito per andare in chiesa, poiché si faceva il giro delle cappelle in processione col Santissimo Sacramento

2. il vestito in se non segnava la classe sociale abbiente...però c'è da dire che non tutti lo possedevano...era una grande spesa e non utti se lo potevno permettere...chi non lo aveva infatti se lo faceva prestare!!!!!
per esempio, le mie nonne, entrambe in costume, hanno utilizzato un abito che è stato loro prestato.

3. I gioielli che si mettono con il vestito sono:
“Sas arraccadas”, orecchini e pendenti in oro con delle pietre incastonate,
“Sos navres”pendenti in corallo con orecchini d’oro,
collane in corallo e in oro,
"Sas otturadasa" collane di corallo o di altri materiali (anche di poco valore) che andavono intorno al collo e chiusi in modo che aderissero alla pelle; ank un nastro di velluto con una spilla che variava da persona a persona sempre stretto al collo;
un fermaglio d’oro per fermare “S’imbustu”, ossia la parte ricamata della camicia e ” s’aguggia” una spilla che andavain testa per fermare il fazzoletto a forma di fiore.
Naturalmente non tute queste cose venivano messwtutte insieme...variava sempre a seconda del gusto della persona, della classe sociale, ecc

4. i due tipi di grembiule erano portati indifferentemente...dipendeva dal gusto di chi lo possedeva..."su parenanti" riprende lo stesso modello del costume di gala, cambia il nastro che nel costume da sposa è fatto con nastri a fiori (ank dipinti) mentre l'altro è semplicemente di diverse tonalità d'azzurro...."S'antarella"invece riprende il modello del germbiule in lino utilizzato in antichità ogni giorno senza alcun tipo di ricamo..mentre ricamato in vari modi per le più diverse occasioni..feste private, balli. corteo nuziale ecc....quello da sposa è fatto in seta nera con signi a fiori sullo sfondo....è ornato davanti più o meno al centro con nastri venti decorazioni floreali,(ank dipinti e ricamati)

5. il velo credo fosse sempre ricamato...ank quello sicuramente dipendeva dalle disponibilità economiche, ma tutti i tulli antichi, anche con più di 150 anni, erano ricamati per intero....purtroppo molti sono andati persi in quanto usati come copri bara o come "Zanzariera" nelle culle contro gli insetti....una voklta rovinati venivano buttati. Il tulle viene inamidato con amido cotto ed è una procedura molto complessa è faticosa.

6. la camicia: si è del tipo lungo...presenta una sorta di sottogonna...da noi questa parte è chiamata "sas coasa" e possono essere in cotone o in lino ( nonna mi diceva che prima erano per la maggior parte in lino)

7. il fazzoletto a turbante: si chiama “su muncadore de istringhere”, fazzoletto di tibeo di lana con decorazioni florali di colore binaco, giallo, ecc Questo tipo di fazzoletto serve per fermare “su cuccurinu” che consiste nei capelli pettinati a trecce e messi a corona intorno alla testa

8. la circonferenza della base è tata valutando che è tutta una piega....generalmente si utilizzano due panni da 1,50 metri...quindi la perte con le pieghe è di 3 metri se completamente aperta...poi c'è la parte anteriore di circa 50 cm...il panno utilizzato per la gonna è chiamato "Pannu Fine"...

Dimenticavo una particolarità sulla camicia....intorno al 1850 la parte superiore e anteriore della camicia "imbustu"che oggi è composta da due parti che si sovrappongono entrambe ricamate era composta da un unica parte e si allacciava nella parte posteriore.
Pare che le prime camicie del costume avessero “s’imbustu” solo a pieghette, infatti le persone povere avevano questo tipo di “imbustu” sia nelle camicie festive che in quelle giornaliere, che venivano distinte solamente dalle maniche, in tela bastone quelle festive e in tela di lino quelle giornaliere.






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Busachi  ~  Messaggi: 39  ~  Membro dal: 15/09/2008  ~  Ultima visita: 12/06/2011 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 17/09/2008 : 16:16:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mirti' , hai visto??? qualcuno si è accorto che non sei solo brava!!! Io la conosco e aggiungo.. anche educata, garbata e molto fine..
. il famoso dipinto??'







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Mirtina

Utente Medio


Inserito il - 17/09/2008 : 16:22:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Mirtina Invia a Mirtina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ottima integrazione!!!!!! molte cose non le sapevo nemmeno io........e soprattutto per quanto riguarda i gioielli, qualche cosa mi era sfuggita!!!!





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 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 206  ~  Membro dal: 29/05/2008  ~  Ultima visita: 15/01/2015 Torna all'inizio della Pagina

Mirtina

Utente Medio


Inserito il - 17/09/2008 : 16:23:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Mirtina Invia a Mirtina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babborcu ha scritto:

Mirti' , hai visto??? qualcuno si è accorto che non sei solo brava!!! Io la conosco e aggiungo.. anche educata, garbata e molto fine..
. il famoso dipinto??'


grazie mille.........!!!!!!

Il famoso trittico della tesi? se riesco a capire come si fa lo posto....anche se non so se questa sia la stanzetta più adatta..






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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 17/09/2008 : 16:30:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie... !!!!! con le inevitabili varianti ,mi sa che tutto il mondo è paese,,, anche a ittiri era cosi' ( corrisponde anche la circonferenza gonna..). ma non vi è l'aspetto , interessantissimo ,delle priorissas,,, e l'abito nuziale e festivo delle ricchi, che non lo era solo per il costo, in origine era inibito al ceto inferiore,, non lo si prestava.. c'erano critiche.. poi, come mi dicevano alcune vecchie classite e ipertradizionaliste.. anche le mendicanti in bestire ruju e buttonera!!






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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 17/09/2008 : 16:37:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mammaia mirti' .anche tu non sai come si posta??' nenche io!! E non voglio saperlo!! In questo sono ottuso... e impedito






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Fanatico

Nuovo Utente



Inserito il - 17/09/2008 : 16:42:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Fanatico Invia a Fanatico un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nuova Descrizione....
Il costume che più mi piace e mi affascina....LA VEDOVA



Il costume della vedova si compone da vari pezzi: in testa ci sono “su muncadore de istringhere” in tibet nero e “su muncadore grogo” che è un fazzoletto in tela di cotone tinto di giallo/arancione.
molti anni fa, questo colore si otteneva riducendo in polvere lo zafferano e sciogliendolo nell’acqua calda; in quel liquido si metteva a bollire per 30 minuti il fazzoletto. Sopra il fazzoletto si mette “su parenanti de ammontare” in panno nero, che si usa solo per uscire di casa.
Si tratta di un grembiule della stessa forma di quello che si mette nella parte anteriore della gonna ma che si usa sul capo e si stringe sempre in vita.
“Su parenanti de nanti” è il grambiule che va sulla parte anteriore della gonna; è in saia ed è tutto orlato di nero.
La camicia ha "s’imbustu" a pieghette cucite a macchina, senza alcun ricamo...le maniche sono in tela di cotone molto strette perché vanno dentro “su gippone” , il giubbino nero, e “sos bruccittos”( i polsini) sono molto piccoli e senza alcun ricamo.
La gonna ha la balza in nera ed è senza nessun ornamento, mentre per la fattura è uguale alle altre tipologie di gonna nera presenti nel paese.
Sopra la camicia si indossano “sas pallas” in seta nera, che sono bordate di nero e senza ornamenti.
Il costume da vedova non ha Gioielli, solo un piccolo bottone d’oro per chiudere la camicia nella parte anteriore. Nei tempi antichi, le vedove, tingevano le camicie con “fummadigu de forru” (fuligine del forno) oppure restavano molti mesi con la stessa camicia addosso.
Se a una ragazza moriva il fidanzato, oppure a una madre il bambino, il lutto si portava con il fazzoletto bianco, “parenanti de ammontare”, gonna il teletta nera con pochissimi ornamenti e con un “parenanti de nanti” (grembiule) orlato con un nastro verde. Questa tipologia di lutto è stata però abbandonata da tantissimo tempo e i grembiuli col nastro verde sono molto rari da trovare in quanto per la maggior parte modificati in modo da essere utilizzati con l'abito di gala.
Anche le bambine portavano il lutto, simboleggiato con “pallas serias” (corsetto con colori k dovevano simboleggiare il lutto) e un fazzoletto triangolare in seta color marrone.


Spero di essere stato chiaro....non smetterei mai di parlare di costumi...quindi sono a completa disposizione di tutti per parlarne e dare spiegazioni....






Modificato da - Agresti in data 17/09/2008 17:50:41

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Busachi  ~  Messaggi: 39  ~  Membro dal: 15/09/2008  ~  Ultima visita: 12/06/2011 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 17/09/2008 : 16:54:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
fanatico grazie... lo conoscevo benino,,, ma non sapevo del nastro verde... colore che a uoro era da lutto leggero... e non sapevo della camicia affomentada o non cambiata,,, per busachi... nel sassarese era la norma!!

le gonne da lutto sono dì'orbace??? comunque da quel che so credo che le camicie con le pieghette avessero un predecessore senza pieghe,,, cioè con pieghe solo attorno allo scollo,,, perchè quello è un espedinte nato nelle calicie, soprattutto maschili del secondo ottocento...
saprai certamente che tutto il complesso vestimentario busachese.. come quello della gran partedei centri è stato modificato da arricchimenti nel corso della sua vita... persino il velo di tulle era sicuramente preceduto da altro copricapo,,, perchè la macchina per il tulle meccanico commerciale con cui è eseguito fu inventata nel primo ventennio dell'ottocento,,, pensa al tempo per diffondersi ed affermarsi in un paese tradizionalista... credo risalga alla metà dell'ottocento,,, i motivi del ricamo sono tipicamente ottocent4eschi e probabilemente mediati da riviste che diffondevano modelli.. ciao,, grazie per l'apporto che dai!!







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sardosempre

Utente Attivo


Inserito il - 17/09/2008 : 16:59:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di sardosempre Invia a sardosempre un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
fanatico ho ripostato la tua foto perhce nn si visualizzava bene....vedo che ne sai parecchio...complimenti!!




circa sei anni fa ero andato a ballare il ballosardo a busachi e ricordo che durant ela sfilata , nei portoni si affacciacano gli anziani....quasi tutti portavano il costume.....incredibile...

che ne dite di censire i paesi in cui e`ancora in uso giornalmente l'abito tradizionale ?

incominciamo proprio da busachi:

io direi
busachi, desulo, meana sardo, nurachi, arzana......continuate voi






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Mirtina

Utente Medio


Inserito il - 17/09/2008 : 17:11:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Mirtina Invia a Mirtina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ih!!!! babbò, sono molto medievale in materia di pc.....appena trovo il cd posto la foto delle mie tele...





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Fanatico

Nuovo Utente



Inserito il - 17/09/2008 : 17:13:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Fanatico Invia a Fanatico un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sono contento di arricchire gli altri con quello che so della mia cultura...e di apprendere molte altre cose di carattere, possiamo dire tecnico che non conoscevo.....Meglio così!!!!!!!!!!
Ad ogni modo...
Le persone ricche qui in paese hanno sempre cercato di differenziars da quelle povere come credo ovunque...non so se l'abito da priorissa fosse inizialmente di carattere prettamente elitario....non ne so niente...mi limito a dire che nn tutti potevano permetterselo e ch comunque che si sappia veniva utilizzato lo stesso modello da tutti..la struttura del costume base era quella certo...in qunto alla differenziazione inizialmente si tendeva solo alla differenziazione per ricchezza di ornamenti e materiali utilizzati....quando col tempo pian piano è divenuto tutto più accessibile parlando di prezzi, i ricchi iniziarono a differenziarsi in quanto modelli...o meglio, inventarono proprio dei pezzi che dovevano rimanere loro...mi riferisco a un corsetto da bimbo che ho visto in foto in panno rosso e orlato di blu penso cn qualk ricamo....da noi i bimbi utilizzavano pezzi fatti di materiali scadenti poichè soggetti alla crescita...primo esempio di differenziazione.
Nell'abito nero di gala...le ricche per differenziarsi dalle povere iniziarono col ricamare anche il fazzoletto in cotone bianco....le povere continuarono a tenerlo povero...di questi fazzoletti bianchi ricamati ne sopravvivono pochissimi esmplari (uno è al museo)..
Mia teoria personale....gippone rosso da sposo..ne soppravvivono 3 o 4 esemplari....che fine hanno fatto i restanti????partendo dal fatto che sono convinto dell'autenticità del pezzo e ne rivendico la proprietà autoctona sebbene molti da noi siano scettici poichè si pensa provenisse da fuori...(mi chiedo da dove non essendoci un corrispettivo identico)...dico che era come l'abito da priorissa...non tutti potevano permetterselo...veniva dunque prestato...
altra teoria....da noi, fin'ora, coloro che vestono il costume richiedono che al momento della morte e una volta nella bara, vengano loro messi gli abiti migliori....quale abito migliore se non quello nuziale???? è finito dunque sotto terra con il defunto possidente...
ultima teoria...era un abito utilizzato prettamente dai ricchi, dunque raro per questo....






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Busachi  ~  Messaggi: 39  ~  Membro dal: 15/09/2008  ~  Ultima visita: 12/06/2011 Torna all'inizio della Pagina

Fanatico

Nuovo Utente



Inserito il - 17/09/2008 : 17:17:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Fanatico Invia a Fanatico un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sardo...mi insegni a postare le foto come fai tu???







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