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Pigiamino
Utente Medio
 
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Inserito il - 09/07/2008 : 12:11:11
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| morgana09 ha scritto: La plissettatura la accio completamente a mano, prima con una particolare plissettatura "a fisarmonica", dopodichè la gonna viene messa a mollo con acqua e sale... a Quartu si chiama IMPEDRADURA.
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ma perchè l'acqua e il sale "inamidano" la gonna? credevo si utilizzasse l'amido normale! e poi la gonna viene stirata o messa sotto peso?
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morgana09
Utente Normale

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Inserito il - 09/07/2008 : 12:20:51
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Messa sotto i pesi....ho le foto che mi hai chiesto, sia la tasca che i fazzoletti, e farò anche quelle della plissettatura, mi ci vuole solo un pò di tempo...
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Amico è colui che sta con te, anche quando vorrebbe stare altrove. |
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osil
Utente Medio
 

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Inserito il - 09/07/2008 : 12:25:59
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rispondere alla tua domanda sostro è un pò difficile perche è tema di studiosi ,etnografi.L'evoluzione dei costumi a partire dalla seconda metà dell'ottocento ha riguardato un pò tutta la sardegna coinvonlgendo maggiormente le aree più periferiche e escludendo le aree più interne della nostra isola.Quindi certi costumi sono stati stravolti per esempio in certe aree geografiche il busto e la camicia sono state sostituita da una giacchina in stoffa diversa e una pettina .A Sorso questo è successo che un costume in faia del tutto sconosciuto alla massa si sia imposto come costume più usato dalle contadine che a partire dalla fine dell'ottocento hanno cominciato ad utilizzare ed hanno abbandonato l'antico,ad ozieri e mores penso che sia successa la stessa cosa.cosa ne pensi babborcu di questo ne abbiamo già parlato o no?
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Pigiamino
Utente Medio
 
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Inserito il - 09/07/2008 : 12:35:51
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| morgana09 ha scritto:
Messa sotto i pesi....ho le foto che mi hai chiesto, sia la tasca che i fazzoletti, e farò anche quelle della plissettatura, mi ci vuole solo un pò di tempo...
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ok grazie mille morgana, queste cose mi affascinano molto, sopratutto vedere come si arrangiavano questi antichi nel fare le cose!!!!!pazzesco! prenditi pure tutto il tempo che vuoi!
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 09/07/2008 : 13:05:10
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Morgana: grazie !! è la prima volta che so di una giacchetta femminile in orbace.. era questo il seso della mia domanda (perchè chi non è pratico lo confonde con altre stoffe simili ... ma tu sei pratica). credo nell'acqua , per le gonne,si mettesse il sale per evitare scolorimenti... e poi come la facevano asciugare??? credo che inpredai indichi il fatto che in origine ci si apoggiavano delle tavole schiacciate da pietre...come si fissavano, invece le pieghe delle gonne di panno e di velluto??? ciao!!
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 09/07/2008 : 13:23:53
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Osil ,sostro: a mores è provato che prima dell'abito noto esisteva un altro costume, con gonna rossa, nustino, corittu ecc ( è questo il costume tipico base antico del logudoro.. esisteva anche aploaghe prima dell'affermazione dell'attuale e credo esistesse dappertutto.. con varianti date da gonne nere e per i feriali e poveri d'orbace giallo, grigio, franato nero) per quanto riguarda quartu e campidano il modello arcaico delle giacchine è quello del costume ricco( sa fallada o velada) ma dovevano esitere altri indumenti più semplici dei quli si sa poco.. secondo me non troppo diversi dagli attuali, ma scollati e con maniche meno elaborate..
amido, ferro da stiro per la pieghettatura delle gonne??' non credo proprio... si basava sull'azione " infeltrente" dell'acqua che evapora e sul calore... il ferro fa danni... vi do la descrizione della tecnica di pieghettatura delle gonne a ittiri:
gonne di teletta ( tipo abrodau) la gonna viene "posta in pija e infilada" ovvero a partire dall'alto 8 punto vita9 vengono fermate le pieghe con imbastiture orizzontali parallele a due o tre cm. di distanza l'una dall'altra... fare pieghe tutte uguali è facile perchè le stoffe hanno rigature o qudretti a distanze regolari... poi. a luna miminende... la si immerge in acqua calda e sale o aceto bianco... non vengono pressate ma il telo che forma la gonna viene arrotolato a tubo (acannonadu) avvolto in un telo bianco di telaccia e tenuto verticale ad asciugare all'ombra... la si conserva infilada a volte per molti anni... se la gonna si sporca e deve essere lavata o tinta la si rinfila.. ma non strettissimamente.. e si procede a lavaggio e tintura e poi all'asciugatura ,.. come ho detto prima..
se la gonna perde le pieghe ( s'iscordiolada ) può essere reinfilata oppure, se il danno è minimo.. arrotolata in un panno, accostando man mano le pieghe con le dita e stringendo, eventualmente si inumidisce,, ponnere in pannu
le gonne erano normalmente conservate arrotolate a tubo... prossimamente, se volete, vi racconto di quelle d'orbace e di panno saluti
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morgana09
Utente Normale

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Inserito il - 09/07/2008 : 13:50:42
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Sono orgogliosa di saper distinguere e apprezzare i vari tipi di tessuto, sopratutto per quanto riguarda quelli che stanno cadendo un pò in disuso... ma gioco in casa sono cresciuta tra fili e tessuto!! Da noi e gonne rimangono sotto le tavole fino a quando non sono asciutte, ma sempre all'ombra per evitare che il sale scolorisca il tessuto. Quelle di velluto o di panno nello stesso modo, sempre acqua ma senza il sale, dopo sotto pesi, ma con una imbastitura differente (verticale, non orizzontale come nella precedente)per evitare segni o cedimenti nel tessuto...
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babborcu
Salottino
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Inserito il - 09/07/2008 : 13:57:30
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morgana : anch'io conosco benino le stoffe... ho avuto la fortuna di aver buoni maestri e maestre e di vedere e toccare centinaia di abiti antichi... si bagnano e imbastiscono anche quelle velluto??' ( immagino senza guarnizioni) mammia che rischio!!!! il velluto è delicatissimo... per quello di seta, comunque, dimmi che non lo fai.. che se lo fai e viene bene sei una maga!!!
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morgana09
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Inserito il - 09/07/2008 : 14:10:00
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E' possibile farlo con qualunque tessuto e qualunque guarnizione.Ma con tanti piccoli accorgimenti....i tessuti (velluto compreso) si lavano prima di confezionale l'abito,e prima di essere assemblati, prima in aqua calda poi in acqua fredda, e non vanno mai strizzati, e mai esposi al sole per l'asciugatura. Se il tessuto stinge prima va "cotto" per evitare che macchi una volta assemblato al resto.....Dopodichè il resto è semplice.
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Pigiamino
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Inserito il - 09/07/2008 : 14:29:17
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cavolo ma quante cose sai morgana!!!!!!! sei fantastica!!!! certo che da te si può imparare davvero tanto, ma sopratutto si possono imparare tutte quelle tecniche o comunque sia quei lavori, che sono necessari per la riuscita di un bell'abito, che tavolta molte persone ignorano o chi le sa le tiene per se.
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babborcu
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Inserito il - 09/07/2008 : 14:52:35
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Morgana: sei una maga!!! ( donde il nome) ma con il terziopelo non puoi riuscirci.. perchè si macchia e prende aloni anche esposto ad una leggerissima umidità .. e non si stira... e il filo delle imbastiture lo segna irrimediabilemente!!! a osilo per la gonna, non si usa filo ma le pieghe si formano con le mani e si accostano pazientemente interponendo "cannones fatti di fogli di giornale pressati e si "aspetta", i galloni non si possono bagnare :anche quelli "d'oro fino"se bagnati anneriscono irrimediabilemnte... a ittiri, per questo, la gonna di panno viene prima plissata, come segnali tu tu, e poi solo a pieghe fatte e asciutte si aggiungono le guarnizioni , si reimbastisce e si aspetta.. qualcuno la mette sotto il materasso inteponendo uno strato di tela e riempendo i dislivelli!!!
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morgana09
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Inserito il - 09/07/2008 : 14:54:59
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Ho visto tante riproduzioni improvvisate con i metodi più disperati,e i materiali più assurdi!!Con il ferro da stiro, pieni di segnacci lucidi...che appena vedono un pò di umido perdono la plissettaura....o riprodotti con la macchina a pieghe fisse (plissettatrice)..ma non vengono della stessa forma di quelle fatte a mano, e con la sola piegatura a caldo senza nessuna sostanza che gli garantisca un minimo di appretto, perdono facilmente la riga ...quando un abito e riprodotto a mano, invece diventa unico in tutti i suoi particolari come accadeva con gli abiti originali.
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babborcu
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Inserito il - 09/07/2008 : 15:04:40
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morgana: sono d'accordissimo con te: ohi le cose orrende che ho visto!!! una signora segnava le pieghe col gesso e macchiava la gonna di panno finissimo scuro di una "pappa di gesso bianco" la seconda volta , non contenta, l'ha fatto con uno rosa!!!! ... hai ragione il lavoro a macchina non è paragonabile a quello fatto a mano ( bene magari!!)
,,, ma guarda che gli esempi che ho fatto ( ittiri e osilo) sono di paesi dove c'è una tradizione straordinaria e maestre da tanto di capello che fanno questo lavoro non con gonne di panno o velluto, a pieghe larghe e coricate ,come da voi ,ma su pieghette strette meno di un cm, e del tipo" in piedi" a fisarmonica... evidentemente ogni area ha sviluppato una sua tecnica... (anche a gavoi e fonni ci sono bravissime plissatrici e per l'orbace, a Dorgali e oliena... ma si difendono bene anche atzara, samugheo , busachi....) ciao
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morgana09
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Inserito il - 09/07/2008 : 15:10:19
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Si hai ragione il terzipelo stinge... ma io non l'avevo calcolato perchè nel mio paese e nell'hinterland non vine utilizzato per le gonne.Per quanto riguarda la guarnizione in gollone dorato invce si utilizza anche da noi per gli abiti di gala, e come dici tu si inseriscono dopo per evitare che si rovinino (giorni e giorni ad asciugare!)...ma sopratutto perchè essendo di metallo (almeno cosi dovrebbe essere!!) oppongono resistenza sul tessuto rallentando la lavorazione. e' anche vero però che propio grazie al fatto che sono composti da metallo (quelli autentici) tengono facilmente la piega anche solo esercitando la pressione con le dita.
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babborcu
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Inserito il - 09/07/2008 : 15:20:59
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Le vostre gonne antiche erano di terziopelo ( velluto seta liscio fine) probabilente prima esistevauna tecnica divesa da quelle delle gonne attuali di velluto di cotone o sintetiche (non mi piace9:ha una luce orribile, se la donna si siede si schiaccia in alcuni punti e cambia tono, tutto in lucido..
hai ragione : galloni e trine quando è metallo!!! vengono usate delle cose!!! forse io, ho un occhio troppo "esercitato ed esigente" ma riconosco le cose di pessima qualità e sintetiche in genre alla prima occhiata... hai ragione ancora:quei "galloni duri" fissano la pieghettatura e si piegano fermi con le dita... forse è anche per questo che si mettono in basso dove la pieghettatura è più " a rischio"...
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