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Nota Bene: Il Museo Nazionale Giovanni Antonio Sanna di Sassari , riallestito dal prof. Ercole Contu nel 1974, e' il primo museo didattico creato in Italia.
Il "museo per tutti" conserva un'importantissima collezione di reperti archeologici ordinata con criterio cronologico.
Il visitatore,percorrendo le sale, compie un viaggio dal Paleolitico sino al Medioevo, accompagnato da chiarissimi pannelli esplicativi.



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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 19/06/2009 : 16:09:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
le processioni erano tutte un po' cosi', un tempo.. semplici, ordinate, forse un po' ingenue.. ma "VERE" GRAZIE .. MI HAI FATTO TORNARE BAMBINO!!!
oggi tutto deve dar spettacolo,, tutto al sopra le righe , ipertofico, senza spazi liberi che sottolineino i pieni, senza silenzi, raccoglimento... l'orror vacui impera,, assime, lasciatemelo ire, al voler apparire più sfacciato e ad un po' di cattivo gusto.. ma l'epocache viviamo, il mondo che abbiamo creato eè cosi'

in quelle foto ho visto; tonara, bono, ploaghe, quartu, seneghe, bitti , dorgali, milis... ciau







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

liauna

Nuovo Utente


Inserito il - 24/06/2009 : 00:31:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di liauna Invia a liauna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ma sa mesu grana l ha riscoperta ciu angelinu puddu da un quadro in sant antioco....... gonna rossa a pieghe tranne sul davanti dove si presenta un telo liscio, grembiule anchesso di lana pieghettato di un centimetro ogniuna, scarpe rigorosamente di lana rossa come la gonna... gipponi ricamato o con broccato assolutamente colori de latti;quello con parte delle maniche in broccato devono riportare la stessa stoffa anche all interno. sa perra'e sera ormai in disuso dalla fine del800 ha una gamma di colori ristetta e non deve essere "amattara"damascato due colori ma damascato in tinta unica colori: argento,oro, celeste e color mandorla.in testa cuffia azzurra ritrovata originale in merau dessi,fazzoletto di tulle e panicciu 'e colori azzurrino





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: sant antioco  ~  Messaggi: 17  ~  Membro dal: 20/06/2009  ~  Ultima visita: 25/06/2009 Torna all'inizio della Pagina

liauna

Nuovo Utente


Inserito il - 24/06/2009 : 00:36:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di liauna Invia a liauna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
perdonatemi ma sono in possesso di una delle prime ricostruzioni de sa mesu grana ed è labito per eccellenza el mio paese.............sapete come siamo noi di sant antioco" furas santus"





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: sant antioco  ~  Messaggi: 17  ~  Membro dal: 20/06/2009  ~  Ultima visita: 25/06/2009 Torna all'inizio della Pagina

laier
Salottino
Utente Virtuoso


Campione Gp Passalafoto



Inserito il - 24/06/2009 : 10:51:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di laier Invia a laier un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
liauna, non credo che sia propriamente di s.antioco!
è sempre stato il costume della proprietaria terriera di Iglesias







  Firma di laier 

Tramonto a Porto Cauli - Masua

Iglesias (CI)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Iglesias  ~  Messaggi: 4263  ~  Membro dal: 25/09/2007  ~  Ultima visita: 02/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

bargy77
Salottino
Utente Medio


Inserito il - 24/06/2009 : 11:04:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di bargy77 Invia a bargy77 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
liauna ha scritto:

perdonatemi ma sono in possesso di una delle prime ricostruzioni de sa mesu grana ed è labito per eccellenza el mio paese.............sapete come siamo noi di sant antioco" furas santus"



che differenza c'è tra questo abito (che per me è stupendo) e quello col panno verdino?
e poi, cosa vuol dire colori de latti...bianco ( nn aveva i fiori?)?e amattara...di vari colori?quindi nn si usavano le perre di vari colori?
nn hai una foto del quadro?mi sorge la curiosità di sapere se il fazzoletto sotto il panno fosse o meno annodato sul davanti come in uso ad iglesias...
un'altra domanda (perdona la curiosità): come chiamate la piega orizzontale sulla gonna?







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: iglesias  ~  Messaggi: 265  ~  Membro dal: 06/09/2006  ~  Ultima visita: 01/06/2011 Torna all'inizio della Pagina

Nugoresu

Utente Attivo



Inserito il - 24/06/2009 : 11:32:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nugoresu Invia a Nugoresu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babborcu ha scritto:

un caro amico per mp mi chiede di parlare il costume da sposa antico di nuoro.. in attesa che altri ci illumino , ci provo..

si portava una cuffia quasi uguale a quella nota di desulo, ma un po' più appuntita e con apici triangolari siopra le orecchie, in genere in panno, con nastri di orlatura e ricami in filo di seta lineari, ingeneresui due lati era ricamata una stella con filo di seta giallo, arancio o celeste, in qeulle di lusso anche in canuttiglio..

sopra la benda , bianchissima in tela sottile, con semplice orlatura a giorno, la benda avvolfe il capo, copre tutta la cuffia, incornicia il volto passando sotto il mento, in genere un lembo resta libero su un lato del volto

camicia di tela bianca sottile (sotto una sorta di canottiera bianca che sporge dallo scollo , con ricami vari e pizzi) , corta, aperta sullo steno, amplissima, con maniche ampie.. attorno allo scollo ed ai polsini è il coro.. delicato ricamo geometrico eseguito sulla pieghettatura che raccoglie la stoffa e pizzi a sfilato e punto in aria, solitamente..

sopra il giubbetto, in panno rossa , aperto sul petto, con baschina a lingue posteriermente sotto la vita, maniche aperte dall'ascella al polso con asole eseguite in filo celeste agli avambracci.. l'indumento è duble face, rivestito su un lato di velluto blu e sull'altro orlato di faglia di seta rossa .. in tempi più recenti di marezzato di seta color cardinale o ciclamino ( il lato di lusso e' quest'ultimo)

sopra il corsetto smanicato chiuso con un gancetto sotto il seno.. il corpetto è orlato con scarlatto tagliato al vivo e nastro di seta rosa, ciclamino, cremis,, è inferchiu, ovvero incernierato con un duplice intreccio di nastri che forma una V sulla schiena, che terminao in due rosette atticchite da canuttiglio dorato,
la pala a supra può essere rivestita di preziosi broccati o di sete color crema, bianche o celesti .. ricamate con filo di seta e-o canuttiglio...

attorno alla vita di porta un cinturino in genere di gallone d'argento

la gonna di orbace color caffe', e agghironasam ciè composta in gheroni trapezoidali che formano larghe pieche,, in alto è una ribattiruea delle pieghe che forma una sorta di fascia rigida,, sul davanti il pannello anteriore è semplicemente increspatp in alto..
in basso è una balza in sintonia con l'orlatura del giubbetto, orlata di nastro stretto azzurro o, in antico, di scarlatto.

il gembuale è molto caratteristico, a panello, trapezoidale perchè ridotto in alto da pieghette, più corto della gonna,

è in pannetto oprunella in genere neri, orlato con nastri di seta e divelluto,, in alto sono due applicazioni di velluto granto impunturato verticalmente, a forma di rettangolo in basso è un'alta fascia fatta di cornici concentriche con diversi motivi geometrici o floreli stilizzati in fili di seta multicolori, al centro sono quasi sempre spirali accostate ( su caracolu) sulla fascia insistono tre mazzetti di fiori stilizzati ricamati con filo di seta..

gioielli: bottoni genini di filigrana d'oro allo scollo, generalmente con pietra turchese all'apice, spille d'oro alla benda e una serie di bottoni sferoidali in filigrana d'argento assicurati a catenelle agli avambracci


questo era l'abito nuziale delle popolane abbienti, che le donne sposate continuavano a portare nelle grandi solennità

ma se la donna sposava un "signore" , allora la gonna era di panno marrone con balza ricamata, si portava un fazzoletto di seta, la bottoniera poteva essere d'oro e al collo spiccava una catena d'oro con orologio...qualcuna portava mezzi guanti...
nugoresu e mechiddu correggete eventuali inesattezze ed errori, integrate e magari,, a la postate qualche immagine?? ciu








allora... le tue informazioni sono esatte.... debbo però aggiungere che sotto la camicia si usava anche una sorta di bustino in cotone tipo "pala" chiuso sul davanti "s'imbustu" immagino come una sorta di copri seno inoltre sopra la camicia in verticale veniva apposta "Sa pettorina" una fascia in pizzo con stessi motivi del pizzo della camicia per tenere i lembi della stessa uniti. La pettorina veniva fermata con una spilla d'oro di forma ovoidale con incastonata una pietra (credo acqua marina o qualcosa del genere) e che era il classido dono che si riceveva al fidanzamento. Inoltre , qualcuna lo usa ancora oggi, assieme al gioiello che fermava la pettorina si indossava anche s'ispulicadente d'argento (stuzzicadenti). Avevo sentito anche che costumavano portare "Sa tabacchera" per il tabacco da fiuto... tu ne sai qualcosa???
Infine posto per il momento una foto della cuffia "sa caretta" che si portava sotto la benda...






 Regione Sardegna  ~ Città: Nuoro  ~  Messaggi: 773  ~  Membro dal: 19/09/2007  ~  Ultima visita: 30/11/2015 Torna all'inizio della Pagina

Nugoresu

Utente Attivo



Inserito il - 24/06/2009 : 11:37:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nugoresu Invia a Nugoresu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questa è invece "Sa pala a supra" da te descritta






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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 24/06/2009 : 12:05:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie nugore', quella striscetta pettorina della camicia nell'ottocento non c'era... come non credo ci fosse la spilla che citi,, di tipo Liberty e di influenza continentale,, so che si usava dalle "ricche" una spilla a forma di sole in lustrino cosìnella benda.. abbiamo dimenticato il fiocco di seta che ornava il cinturino sul davanti e che cambiava colore a seconda del sesso dei bimbi, credo, avuti dopo il matrimonio,, tabbacchera.. quello, almeno in tempi recenti, era considerato un "vizio" .. bella la cuffia , sebbene spelacchiata, è caduta in disuso presto putroppo e gli esemplari antichi sono i rari,,
bella la pala di broccato antico ( anche se non tra le più elaborate, sottolineata con ricami dorati,,, interessante il nodo d'amore che lega i mazzetti, esemplato sul nodo di savoia..
grazie nugore'







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Nugoresu

Utente Attivo



Inserito il - 24/06/2009 : 13:16:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nugoresu Invia a Nugoresu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babborcu ha scritto:

grazie nugore', quella striscetta pettorina della camicia nell'ottocento non c'era... come non credo ci fosse la spilla che citi,, di tipo Liberty e di influenza continentale,, so che si usava dalle "ricche" una spilla a forma di sole in lustrino cosìnella benda.. abbiamo dimenticato il fiocco di seta che ornava il cinturino sul davanti e che cambiava colore a seconda del sesso dei bimbi, credo, avuti dopo il matrimonio,, tabbacchera.. quello, almeno in tempi recenti, era considerato un "vizio" .. bella la cuffia , sebbene spelacchiata, è caduta in disuso presto putroppo e gli esemplari antichi sono i rari,,
bella la pala di broccato antico ( anche se non tra le più elaborate, sottolineata con ricami dorati,,, interessante il nodo d'amore che lega i mazzetti, esemplato sul nodo di savoia..
grazie nugore'

Il fiocco di seta pendeva dalla parte alta del grembiule....
Per "sa caretta" beh..... sto riniziando dopo tanti anni di assenza a frequentare un gruppo di ballo e subito ho proposto, quando si dovrà indossare il costume, il riutilizzo della cuffia..... spero di convincerle ... le signore.....inoltre, sopratutto per le sfilate, indossare anche la tunica da mezzo lutto (con la balza verde) e la benda gialla.... chissà se riuscirò nell'impresa...........






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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 24/06/2009 : 13:49:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
laacuffia è molto pratica,, credo che non farai troppa fatica,, perchàè tiene in ordine i capelli aiuta a fermare bene la benda e fa in modo che non si sporchi troppo.. per l'altra foggia dubito,, ma se qualcuna ora si veste da vedova... solo nelle sfilate pero' perchè le donne in lutto non ballavano...






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liauna

Nuovo Utente


Inserito il - 24/06/2009 : 15:16:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di liauna Invia a liauna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sa mesu grana è del seicento antiochense prima dello spopolamento, si trovano notizie anche nel archivio dei frati vittorini di marsiglia che in quel secolo curavano la basilica e i possedimenti... anche nel mio paese è stato in uso la mantilla iglesiente sopratutto dalle possidenti terriere,su panneddu ma non per questo è il nostro costume... io nel mio gruppo vieto categoricamente scialli e mantille proprio per una vecchia disputa degli anni sesanta con iglesias. (iglesias in quel caso aveva ragione) per la richista fattami, il copricapo verdino appartiene alla classe medio alta dell 1800 viene usato con la gonna in seta damascata "amattara" e il corsetto preferibilmente in velluto di cotone rifinito con passamanerie e piccoli ricami che ne bordano la fine manica, scarpe nere preferibilmente con tacco a rocchetto come quello che indossavano le nostre ave





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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 24/06/2009 : 15:35:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
liauna,, di che paese parli? per mesu grana intendi un intero abito, una gonna o una stoffa?
mantiglie,, "elementi estranei"
per la gioia di mac currY , vedi interventi sulla discussione enciclopedia, debbo dire che il canone che tendeva a codificare le fogge nei paesi era fluido,, si verificavano cambiamenti continui, spesso non sostanziali con una tendenza conservatrice ed una "punta" che tendeva a modificare, anche " copiando2 le fogge dei centri maggiori,, una delle costanti del meccanismo della moda, che investiva anche il costume delle periferie è che le novità nascono nelle grandi città, vengono accolte dai ceti alti, e poi discendono alle periferie , ai ceti inferiori, che li accolgono, modificano, travisano assimilano..
nel nostro piccolo mondo, è avvenuto così ad orani che alla fine del 1800 ha accolto la foggia femminile tipica di nuoro... pertanto non vi è da meravigliarsi che un segno di distinzione e di una fittà importante come la mantiglia fosse ambito anche nelle periferie...
anche le tecniche emigravano: nel sasarese il primo luogo dove sono approdati o si sono sviluppati particolarmente i ricami a fili sfumati di derivazione ecclesiastica è osilo,, che li ha trasmessi a ittiri, a senori ecc che oggi hanno un loro "stile " particolare per questo ricamo
poi accadeva che alcuni paesi fosssero rinomati per talune manifatture ( molte camicie di nuoro, es, lo dice la deledda erano cucite ad oliena o dorgali, molte gonne di ossi erano confezionate a ittiri) per cui
non immaginiamo microcosmi assolutamente chiusi,, ma relativamente ricettivi,,, la fissità delle fogge del vestiario tradizionale instillava in alcuni individui ansia di novità... non dimentichimoci il fascino irresistibile che avevano le stoffe che le fabbriche proponevano con cambiamenti a volte sostanziali e che venivano"digerite3 nel sistema vestimentario locale..
questo avveniva nel contesto naturale e normale d'uso,,, storia chiusa,, oggi non e lecito farlo,, soprattuto se sono pochi individui a deciderlo:: ciau







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liauna

Nuovo Utente


Inserito il - 24/06/2009 : 16:10:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di liauna Invia a liauna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
nel quadro in questione venivano ritratte delle donne in abito rosso con panno celeste in uso sino al 800 senza particolari nodi al fazzoletto; per noi il nodo era as s' acresienti e si usava solo con la mantilla.......il proprietario del quadro è un eccentrico e illusre vecchietto e ..chiedere qualche cosa a lui e come chiedere le indicazioni stradali ad un cavallo !!!!!!!!!!!!!!! la fardetta veniva chiamata de i cincus telus, i teli erano in orbace finissima di 45 cm di larghezza ogniuno il tutto veniva pieghettato.le pieghe partono dalla cucitura centrale posteriore in due versi per ricongingersi al telo anteriore, inoltrela gonna possiede una cucitura orizzontale all altezza delle natiche che serve a dare volume ai fianchi; qualche pezzo di tela è sopravissuto e i prorietari lo mostrano con molta gelosia solo ai conoscenti.
i colori dei copriseni sono stati tramandati così: crema chiarissimo, celeste, verde mandola,giallo oro, poi se qualcuno nel tempo ha reperito sete diverse a causa della scarsità di damascati morbidi non sò che fare. le sete con colori diversi, multipli e sgargianti sono comparse nel inizio del 1800 con il decadimento e la conseguente fine delle scorrerie ottomane nell isola..l antiochense del ceto medio alto difficilmente si adattava ai mutanenti di colori e mode del volgo, come aprire la propria casta ai meno abienti; tanto da disconoscere un figlio o figlia in caso di matrimonio o fuitina con la classe inferiore. il retaggio culturale dei nostri avi ci condiziona la vita ancora in maniera prepotente. pensate che le possidenti smisero di utilizzare la mantilla quando una bella servetta la indossò per la celebrazione dell incontro di pasqua... fine della mantilla anni 50"






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liauna

Nuovo Utente


Inserito il - 24/06/2009 : 16:21:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di liauna Invia a liauna un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
scusa baborcu ma ricordo che sant antioco ha avuto ruolo di periferia solo per il periodo dello spopolamento a causa delle incursioni ottomane , gli abitanti si sono poi trasferiti nel basso sulcis ed ad iglesias.la mia famiglia si è ritrasferita da iglesias alla fine del 1700 inizio 1800






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laier
Salottino
Utente Virtuoso


Campione Gp Passalafoto



Inserito il - 24/06/2009 : 19:47:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di laier Invia a laier un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
liauna, scusa ma lo spopolamento di s.antioco risale al 1100, infatti la diocesi si è trasrerita a tratalias per quello
poi è avenuto il contrario, da iglesias a S.antioco per il ripopolamento, portando usi e costumi
in questo post : http://www.gentedisardegna.it/topic...OPIC_ID=4750
ho inserito anche qualche testo!







  Firma di laier 

Tramonto a Porto Cauli - Masua

Iglesias (CI)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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