Forum Sardegna - I sardi e la loro lingua
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Nota Bene: Is Arutas - La spiaggia si trova nella penisola del Sinis e presenta una sabbia molto particolare, composta da granellini di quarzo con sfumature di colori tra il verde, il rosa ed il bianco. Il mare su cui si affaccia è trasparente, assume colori tra il verde intenso e l'azzurro e presenta un fondale piuttosto profondo fin dalla riva.



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Pagina: di 34

Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 11/10/2007 : 02:34:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io non sono preparato per disquisire scientificamente sulla questione, me ne guardo bene, leggo con interesse e non solo qui. Il mio è solo un ragionamento pratico per dire che, pur apprezzando la battaglia per salvaguardare le lingue locali (in questo caso il sardo), non ne vedo una grande possibilitâ di riuscita, segnatamente per quanto attiene al farlo diventare lingua ufficiale a detrimento dell'italiano (il sogno degli indipendentisti). Oltretutto, e lo si può constatare anche in questo forum, anche tra i residenti c'è difficoltà di capire le rispettive varianti. In Videolina e in Sardegna 1 non senti una parola in sardo (a parte le canzoni), questo è significativo...e non saranno di certo i cartelli stradali bilingue che potranno risolvere qualcosa ( anche nelle provincie di CO, BG, VA ci sono...). Se non ci sarà una vera indipendenza il sardo rimarrà confinato a parlata famigliare e delle tradizioni popolari.






 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

calafuria
Salottino
Utente Medio


Inserito il - 11/10/2007 : 02:50:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di calafuria Invia a calafuria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Se non ci sarà una vera indipendenza il sardo rimarrà confinato a parlata famigliare e delle tradizioni popolari.


E ti sembra poco.
Le tradizioni popolari sono le radici di un popolo non il confine.







 Regione Piemonte  ~ Città: torino  ~  Messaggi: 402  ~  Membro dal: 27/08/2007  ~  Ultima visita: 09/07/2010 Torna all'inizio della Pagina

Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 11/10/2007 : 02:55:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non è poco ma questo succede dappertutto. Il fine degli indipendentisti è comunque il sardo come lingua ufficiale della Sardegna.






 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 11/10/2007 : 05:16:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sarebbe sufficente poter mantenere tutte le proprie tradizioni e la propria

identita' disgiunta e separata dal resto degli italiani,e per cio' e importassimo non far morire la lingua.

la lingua é l'identita' di una persona.

se ricordo a come si era poco piu' di trent'anni fa ,di progressi ce ne sono stati tantissimi.

I bambini possono parlare in Limba senza essere sgridati,c'é un grande fiorire di letteratura in Limba sia poesia che prosa,

Anche l'espressione teatrale é molto florida

.Esiste anche qualche rivista In pochi anni,mi sembra dal 1999(non ricordo la data precisa) che l'Europa ha promulgato la legge a tutela delle minoranze

si é fatto grandi passi.

Pian piano si andra' avanti.

Forse Sardegna 1 la segui solo in orari sbagliati altrimenti ,qualcosa in Limba c'é stata.

Se segui il Tg vedrai che le scritte che passano sono sia in Italiano che in limba.

Per l'Indipendenza c'é tempo,penso che la Sardegna e i Sardi non siano pronti per questo passo.non emotivamente

ma economicamente.

Prima bisogna risanare l'economia e poi si vedra' non vogliamo una nuova Cuba,indipendente ma morta di fame,

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Modificato da - cedro del Libano in data 11/10/2007 05:17:45

 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

Nugoresu

Utente Attivo



Inserito il - 11/10/2007 : 09:14:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nugoresu Invia a Nugoresu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Non è poco ma questo succede dappertutto. Il fine degli indipendentisti è comunque il sardo come lingua ufficiale della Sardegna.


..... E non solo.......






 Regione Sardegna  ~ Città: Nuoro  ~  Messaggi: 773  ~  Membro dal: 19/09/2007  ~  Ultima visita: 30/11/2015 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 11/10/2007 : 10:39:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
il giusto degli independendisti é quello di spendersi i soldi della Sardegna per La Sardegna che d'altrode è lo stesso scopo della Padania.

La Sardegna é povera ,ma avrebbe un certo benessere se potesse gestire tutte le sue finanze,

Di oltre ventimila miliardi che la Sardegna paga in tasse a Roma ne tornano indietro solo 9000,una somma veramente irrosoria.

Scusate dove manda lo stato italiano questi soldi?

Sicuro a finanziare il famoso ponte in Sicilia,a Venezia per il problema dell'acqua e cosi' via.

Intanto in Sardegna non c'è continuita territoriale,le scuole stanno cadendo a pezzi e cosi' via.


I sardi devono subire ogni angheria e se non si sta zitti si viene chiamati banditi ,criminali e rozzi pastori.

Mi sembra che siamo un popolo che merita la sua dignita'.


Questo é un problema da discutere scientificamene e non in altro modo,altrimenti sembrano solo dei pettegolezzi di comarelle che non sanno

come passare il tempo.

Chi non é preparato E' ovvio che si prepari se vuole discutere il problema

Il Fato è solo frutto di una mente insicura che non sapendo come giustificare le sue incertezze e paure si affida alla fatalita' per giustificare i

fallimenti.

I progressi ci saranno basta essere sicuri di quel che si vuole e tentare qualunque strada per raggiungerli.

Le Leggi per la prottezione delle minoranze linguistiche esistono sia a livello di stato Italiano che della Comunita' Europea occorre solo tempo

per metterle in atto essendo influenzato soltanto da un fattore economico.

Se non discuso in questi termini non ha nessun senso:sembra solo una scommessa che si gioca alla morra per dimostrare la propria acutezza mentale.

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http://img120.imageshack.us/img120/...burmazl4.gif







 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

S.ard

Utente Normale



Inserito il - 11/10/2007 : 12:19:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di S.ard Invia a S.ard un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Io non sono preparato per disquisire scientificamente sulla questione, me ne guardo bene, leggo con interesse e non solo qui. Il mio è solo un ragionamento pratico per dire che, pur apprezzando la battaglia per salvaguardare le lingue locali (in questo caso il sardo), non ne vedo una grande possibilitâ di riuscita, segnatamente per quanto attiene al farlo diventare lingua ufficiale a detrimento dell'italiano (il sogno degli indipendentisti). Oltretutto, e lo si può constatare anche in questo forum, anche tra i residenti c'è difficoltà di capire le rispettive varianti. In Videolina e in Sardegna 1 non senti una parola in sardo (a parte le canzoni), questo è significativo...e non saranno di certo i cartelli stradali bilingue che potranno risolvere qualcosa ( anche nelle provincie di CO, BG, VA ci sono...). Se non ci sarà una vera indipendenza il sardo rimarrà confinato a parlata famigliare e delle tradizioni popolari.


Gli indipendentisti aperti al mondo vogliono una Sardegna in cui si parli il sardo, l'italiano e l'inglese ( tre lingue come in Svizzera.....ti dice niente?) avendo ben presente pero' che la lingua madre è il sardo. Prova a chiedere ai belgi di rinunciare alla loro lingua in favore del francese, credi che accetterebbero? Non si capisce per quale motivo i sardi dovrebbero accettare una tale imposizione!
Riguardo alle diverse varianti che sono da intralcio all'uso del sardo come lingua ufficiale non dimentichiamoci che c'e' chi lavora alla identificazione di una lingua sarda comune nell'ottica di fare lo stesso lavoro fatto da Dante nel 1300 nel "De Vulgari Eloquentia" (vedi sotto).Ho comunque la sensazione che tu confonda il folclore con la
storia e la cultura di una nazione.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il De vulgari eloquentia è un trattato in lingua latina scritto da Dante Alighieri tra il 1303 ed i primi mesi del 1305.

Pur affrontando il tema della lingua volgare, fu scritto in latino perché gli interlocutori a cui si rivolge appartengono all'élite culturale del tempo.

Il tema centrale dell'opera, rivolta alla classe borghese contemporanea, è quale volgare sia più adatto per essere usato al posto del latino, destinato a scomparire. L'opera si apre con una metafora: Dante dichiara che userà il suo “ingegno e gli scritti e la cultura di altri” per riempire una coppa così grande e per mescerne un dolcissimo idromele. È anche un trattato di metrica, che codifica e teorizza la canzone come forma metrica d'eccellenza.

Il trattato è diviso in due libri, il primo di 19 capitoli, il secondo si interrompe all'inizio del capitolo 14.

L'inizio del primo libro tratta dell'origine delle lingue e delle loro tipologie storico-geografiche. Nelle pagine seguenti Dante affronta il problema della lingua letteraria unitaria, aprendo la cosiddetta "questione della lingua". I paragrafi relativi offrono preziose indicazioni sulla realtà linguistica del primo Trecento. Dante vi classifica i dialetti italiani (volgari municipali) e cerca di individuare quello che ha le caratteristiche per imporsi come lingua letteraria. Nella sua rassegna egli adotta come tratti divisori il fiume Po e la catena degli Appennini, ottenendo una ideale croce che quadripartisce le lingue locali.

Dante definisce la lingua volgare quella lingua che il bambino impara dalla balia, a differenza della grammatica (il latino), la lingua perfetta, in questo simile a quella latina. L'autore afferma che la più nobile è comunque la lingua volgare, perché è stata la prima ad essere pronunciata nella vita sua e dei suoi lettori: dunque, una lingua naturale. Sostiene che il volgare può trattare qualsiasi argomento, dall'amore alla moralità e alla religione.

Nel IV capitolo apre la questione di chi sia stato il primo essere umano dotato di parola. La risposta è che la favella sarebbe stata data ad Adamo all'atto stesso della sua creazione, anche se la prima persona di cui nella Bibbia viene riferito un discorso Eva, di cui si riferisce il dialogo con il serpente (il diavolo tentatore). Dante suppone inoltre che la prima parola di Adamo dev'essere stata un'invocazione al creatore.

Tra tutti i volgari italiani, l'autore ne cerca uno che sia "illustre, cardinale, aulico e curiale." "Illustre" perché dovrà portare gloria agli autori, "cardinale" perché dovrà essere la base di tutte le parlate cittadine, "aulico" e "curiale" perché dovrebbe essere degno di essere parlato in una corte. Tuttavia egli non ritiene nessuno dei volgari italiani degni di questo scopo, nonostante alcuni di essi, come il toscano (definisce insanus i fiorentini, convinti a suo dire d'aver raggiunto l'apice con la loro lingua), il siciliano e il bolognese, abbiano un'antica tradizione letteraria. Considera invece il volgare romano come il peggiore.

Tra le altre cose Dante NON considera il sardo tra i dialetti italiani.

S.ard
"No semus italianos, no l'amus a esser mai"






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 72  ~  Membro dal: 29/08/2007  ~  Ultima visita: 25/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 11/10/2007 : 14:21:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questa é la prima lezione

S.ard mandacene altre e chi ha orecchie per intendere intenda.

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http://img120.imageshack.us/img120/...burmazl4.gif







 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

Sarvadore Asara

Utente Medio


Inserito il - 11/10/2007 : 15:01:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a Sarvadore Asara un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Io non sono preparato per disquisire scientificamente sulla questione, me ne guardo bene, leggo con interesse e non solo qui. Il mio è solo un ragionamento pratico per dire che, pur apprezzando la battaglia per salvaguardare le lingue locali (in questo caso il sardo), non ne vedo una grande possibilitâ di riuscita, segnatamente per quanto attiene al farlo diventare lingua ufficiale a detrimento dell'italiano (il sogno degli indipendentisti). Oltretutto, e lo si può constatare anche in questo forum, anche tra i residenti c'è difficoltà di capire le rispettive varianti. In Videolina e in Sardegna 1 non senti una parola in sardo (a parte le canzoni), questo è significativo...e non saranno di certo i cartelli stradali bilingue che potranno risolvere qualcosa ( anche nelle provincie di CO, BG, VA ci sono...). Se non ci sarà una vera indipendenza il sardo rimarrà confinato a parlata famigliare e delle tradizioni popolari.


I cartelli "bilingui" che si trovano all'ingresso di alcune località lombarde sono davvero ridicoli, tra l'altro il cartello con il nome del luogo in dialetto locale è notevolmente più piccolo di quello in italiano... indubbiamente simili carnevalate non servono a promuovere un idioma locale, tra l'altro in quel caso sono dettate da basse motivazioni politiche, mentre la politica non può e non deve avere a che fare con la linguistica, una lingua è patrimonio di tutti...






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Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 11/10/2007 : 21:05:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se son messi in padania sono ridicoli mentre in Sardegna sono seri...ma questo è razzismo cartellonistico.






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maragda

Utente Master



Inserito il - 11/10/2007 : 21:33:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maragda Invia a maragda un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Gio...quanto sei prevedibile...

In su buccoi pratziu s'anghelu si doi setzidi...






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Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 12/10/2007 : 02:02:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cara Maragda, sei di Cagliari...perciò puoi dirmi tutto che per me va sempre bene.






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cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 12/10/2007 : 08:23:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
adesso non essere tu, Gio', razzista,gli altri Sardi si potrebbero offendere.

Vuoi far succedere anche tu un incidente diplomatico?

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 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

Istella
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 12/10/2007 : 18:31:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Istella Invia a Istella un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono d'accordo con Gio quando afferma che salvaguardare la lingua locale non è una passeggiata. Non sta dicendo che non condivide le intenzioni, sta dicendo che è una strada in salita. La questione è molto complessa, su "come" valorizzare la lingua. Secondo me non ha senso pretendere che i documenti siano scritti in sardo SE poi, nel quotidiano, ci esprimiamo in italiano. Allo stesso modo (l'ho scritto in un altro post) mi pare un artificio inutile sentir parlare di limba sarda comuna. Penso che le lingue, proprio per la loro naturalità, vadano prima parlate e poi la scrittura va da sè. Ricominciamo a parlare il sardo, nel quotidiano, e poi le quisquilie grammaticali si risolveranno da sole!!!

_____________________
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Pascal







Modificato da - Istella in data 12/10/2007 18:32:10

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 407  ~  Membro dal: 04/08/2007  ~  Ultima visita: 13/08/2011 Torna all'inizio della Pagina

Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 13/10/2007 : 03:29:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ti ringrazio per avermi capito e sono d'accordo su quanto affermi.






 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina
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