Nota Bene:Pau - è un comune di poco più di 300 abitanti della provincia di Or, situato nell'area geografica denominata Alta Marmilla, sul versante occidentale del massiccio vulcanico del Monte Arci, noto come paese dell'ossidiana e nel territorio è presente il campeggio montano Sennixeddu.
Infatti, con tutti quelli che remano contro, con tutti quelli che allegramente preferiscono l’italiano, che col Sardo non ha niente a che fare, degni eredi di quelli che, al tempo degli spagnoli, erano convinti di essere spagnoli, si va proprio lontano. Io non ho visto nessuno che abbia paragonato sa Limba Comuna alla biblica manna caduta dal cielo, ma solo gente seria che ha motivato seriamente la sua funzione e la sua utilità. Ma forse invece di un “dubbione”, forse lo si scambia con un “bubbone”, un “doppio bubbone”, visto la fobia e il panico che, in alcuni, scatena questa benedetta LSC. Sono quelli che preferiscono stare abbarbicati al proprio paesello, anziché arricchirsi culturalmente delle proprie caratteristiche comuni a tutto un popolo, che preferiscono una lingua straniera purché si sia, a suo tempo imposta con l’arroganza del padrone, anziché volerne una propria. Cagliaritano e maddalenino parlati a Sassari, ma che confusione: se mai è vero l’esatto contrario, tutti i sardi con un’unica lingua sarda, scusate la differenza. Tabarchino, algherese e marocchino e … che col Sardo non hanno niente a che vedere, che macedonia.... Ma siamo sicuri che si sia capito bene la funzione della LSC? Sembrerebbe il contrario: La LSC è fatta per unire, non per dividere. Ma tant’è: evviva il campanile, evviva tutti i linguaggi, anche quelli che di sardo non hanno nulla… Eppure basterebbe semplicemente dire:”A me non piace una lingua sarda che unisce, preferiamo una lingua straniera, che condanna inesorabilmente tutte le parlate locali, ma chi se ne frega…” ,“mi piace la torre di Babele”, "la Sardegna divisa in mille cantoni: quello de Su Sassu, di Aggius, di Trinità d’Agultu, di Pozzomaggiore, di Putifigari, di Sorso, di Bittti, Tortolì, Lanusei, Carbonia, Senorbi, Villamar" e così via. Sarebbe un discorso più serio e sincero. Sempre meglio che raccontare freddure che non dicono nulla e non fanno ridere nessuno. “Ci sarà uno stravolgimento totale … Che ne sarà di noi?” Così poco? Io direi la fine del mondo, il giudizio universale… che Dio abbia pietà di noi e perdoni i nostri peccati… Turritano
Modificato da - Turritano in data 27/10/2008 23:34:46
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Ci sarà uno stravolgimento totale. Com'era successo allOttocento, quando i cartografi avevano cambiato il nome a Mara Arbarei trasformandola in Villamar, cosicchè tutti pensano che sia un paese vicino al mare. E ora cambierà ancora qualcosa? Che ne sarà di noi?
Gesummaria e Giusepi, Albertì, calma!
Cambiare i toponimi non serve, non è necessario, perchè sono già univoci: basta sapere come gli abitanti del luogo chiamino il proprio paese e regolarsi di conseguenza. La LSC serve a dare una forma grafica alle stesse parole che sono pronunciate differentemente (e scritte quindi in modo diverso) onde abituare i lettori e rendergli la vita più facile. Quante volte mi/ti/ci/ sarà capitato di saltare a piè pari un post scritto in sardo perchè troppo faticoso? In un' ottica di lungo termine la LSC serve fondamentalmente a questo: ad agevolare, quando e se lo si vuole fare, la vita del lettore.
Chiaramente questo pone un problema: la pronuncia in lettura non è uguale alla propria. Ci si può lavorare su per avvicinarla quanto più possibile, ma certamente è utopia pensare di conservare la propria pronuncia al 100% mentre si legge uno standard comune. E, per inciso, questo problema non lo risolve nemmeno il tanto acclamato doppio standard...
Ripeto, questo problema riguarda esclusivamente la lettura, non la vita di tutti i giorni o mentre si parla a braccio alla radio o in TV: all' interno del gruppo linguistico sardo c'è già una buona comprensione e non serve averne una pronuncia uguale per tutti, sarebbe un' inutile spreco di risorse e certamente non incontrerebbe il favore di molti, anzi...
Modificato da - Donovan in data 28/10/2008 00:26:28
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Rifacendomi a quest'ultimo post di Donovan e a quest'altro di qualche giorno fa mi sto sempre più convincendo che sia proprio LSD...
Vero è che a me, “logudorese”, è difficile adattarmi al “figiu” della LSC (e di qualche zona del centro Sardegna), quando sono abituato a dire “fizu”, o a un “campidanese” abituato al suo “fillu”, ma è sempre meglio di una lingua straniera com’è l’italiano. E poi nessuno mi vieta di pronunziare “fizu” e a un campidanese di dire “fillu”, l’importante è sapere come si scrive.
Quindi ricapitolando: LSC= Figiu. Questo è lo standard grafico e fin qui ci siamo; si scrive e si pronuncia allo stesso modo; Logudorese = Fizzu Campidanese = Fillu
Quindi di conseguenza: Sassarese = Figlioru Castellanese = Figliolu Gallurese = Fiddholu Come si può vedere sassarese, castellanese e gallurese, sono uguali... perché in realtà c'è scritto figiu...
Tralascio il tabarchino e il catalano perché Carloforte e Alghero non sono più in Sardegna... spariti come la mitica Atlante...
Se, come dice qualcuno, è libero di pronunciare le parole come gli pare, dove sta l'utilità della LSC? Tra l'altro, per molta gente di Sardegna, non del resto del mondo, come si vorrebbe far intendere, è una lingua straniera al pari delle altre che si studiano a scuola o nei posti di lavoro... con la differenza che quelle altre sono lingue reali, parlate e scritte da centinaia di milioni di individui in tutto il mondo, e non create a tavola...
Rifacendomi a quest'ultimo post di Donovan e a quest'altro di qualche giorno fa mi sto sempre più convincendo che sia proprio LSD...
Vero è che a me, “logudorese”, è difficile adattarmi al “figiu” della LSC (e di qualche zona del centro Sardegna), quando sono abituato a dire “fizu”, o a un “campidanese” abituato al suo “fillu”, ma è sempre meglio di una lingua straniera com’è l’italiano. E poi nessuno mi vieta di pronunziare “fizu” e a un campidanese di dire “fillu”, l’importante è sapere come si scrive.
Quindi ricapitolando: LSC= Figiu. Questo è lo standard grafico e fin qui ci siamo; si scrive e si pronuncia allo stesso modo; Logudorese = Fizzu Campidanese = Fillu
Quindi di conseguenza: Sassarese = Figlioru Castellanese = Figliolu Gallurese = Fiddholu Come si può vedere sassarese, castellanese e gallurese, sono uguali... perché in realtà c'è scritto figiu...
Tralascio il tabarchino e il catalano perché Carloforte e Alghero non sono più in Sardegna... spariti come la mitica Atlante...
Se, come dice qualcuno, è libero di pronunciare le parole come gli pare, dove sta l'utilità della LSC? Tra l'altro, per molta gente di Sardegna, non del resto del mondo, come si vorrebbe far intendere, è una lingua straniera al pari delle altre che si studiano a scuola o nei posti di lavoro... con la differenza che quelle altre sono lingue reali, parlate e scritte da centinaia di milioni di individui in tutto il mondo, e non create a tavola...
Petru, non capisco su che cosa sia basata a tuo parere la differenza tra lingue "reali" e lingue "non reali", ma una cosa è certa: quelle parlate da centinaia di milioni di individui (e non solo, ovviamente...) sono state standardizzate a tavolino. Prendiamo ad esempio una lingua abbastanza diffusa, l' inglese... Riporto e traduco da: http://en.wikipedia.org/wiki/Middle_English
Il Chancery Standard ("standard della cancelleria") era una forma scritta di inglese usata dalla burocrazia governativa e per altri utilizzi ufficiali dall' inizio del 14° secolo. Si ritiene che abbia contribuito in modo significativo allo sviluppo della lingua inglese sia parlata che scritta al giorno d' oggi. A causa dei diversi dialetti inglesi parlati e scritti al tempo in tutto il regno, il governo aveva necessità di una forma chiara e non ambigua da utilizzare nei documenti ufficiali. Il Chancery Standard venne sviluppato per venire incontro a questo bisogno.
Sembra che suoni abbastanza familiare, no? Ovviamente nei secoli lo standard in questione ha subito qualche modifica, ma l' impianto di base è rimasto quello. Dato che l' obiezione successiva sarà prevedibilmente che uno standard è artificiale in quanto pesca da più dialetti e non da uno solo ecco qua un' altro passaggio significativo, sempre a proposito di Chancery standard:
Era fortemente basato sui dialetti londinesi e dell' East midlands, le aree nelle quali vi erano i centri plitici e demografici. Comunque, vennero utilizzate altreforme dialettali per rendere più chiari i significati: ad esempio, vennero utilizzate le forme settentrionali "they", "their" e "them" (derivati da forme scandinave) piuttosto che le londinesi "hi/they" "hir" e "hem". Questo probabilmente perchè lo forme londinesi potevano essere confuse con parole come "he" "her" "him"...
Quindi Petru ora puoi anche affermare che secondo te l' inglese è una lingua artificiale...mi raccomando non mancare di farlo notare al miliardo e mezzo circa di locutori...
Un altro aspetto che non va ignorato è la questione del Gallurese, Castellanese e Sassarese. Queste sono varianti di una stessa lingua più o meno influenzate dalla lingua sarda, ma che non rientrano all' interno della lingua sarda e quindi delle relative standardizzazioni. Spesso su questo punto nascono dei fraintendimenti come se si volessero escludere dalla comunità sarda i parlanti di questi dialetti o considerarli alla stregua di "sardi di serie B": non è così, sono sardi al 100% ma quella parlata da loro non è quella che linguisticamente viene considerata lingua sarda, che è solo una, ancorchè la più diffusa, delle lingue che si parlano in Sardegna oltre all' italiano.
Alla domanda "a cosa serve se si può pronunciare in modo diverso" ti rispondo molto semplicemente: serve a scrivere in modo uguale, non tutte le lingue del mondo (vedi di nuovo inglese...) hanno un' unica pronuncia in lettura. E per la LSC è già così: io in lettura pronuncio già modo differente da uno di Bitti o uno di Bonorva o anche di Cagliari ed in modo assolutamente naturale, la frase "Est de Casteddu". Semplicemente perchè siamo già abituati a farlo...tutto qua.
Modificato da - Donovan in data 28/10/2008 18:58:10
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mi intrometto, donovan hai pienamente ragione ma il fatto è che a distanza di pochi chilometri non cambiano solo le pronuncie, si anche quelle, ma ci sono anche delle parole totalmente diverse o stesse parole con significati diversi.... P.S. sulla frase "est de casteddu" io la pronuncio "er de casteddu"
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E' verissimo Thiniscò, ma TUTTE le parole sono utilizzabili nello standard ed è questa la cosa che personalmente mi piace di più: poter utilizzare nello scritto, volendo, delle parole che io mai mi sognerei di utilizzare nel parlato nel mio paese, aumenta l' espressività generale della lingua ed aiuta a ridurre la presenza di italianismi. Questo è un lavoretto sperimentale che ho voluto fare usando questo sistema, c'è qualche errore di distrazione e/o dovuto alla mia influenza dialettale, ma è abbastanza attendibile:
Riguardo la pronuncia anch' io pronuncio "Er", però non so come a Siniscola pronunciate la "C" di Casteddu, se sia dura (come a Orosei) o morbida (come a Posada). Io la pronuncio morbida, come a Posada.
Modificato da - Donovan in data 28/10/2008 19:37:34
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La differenza fondamentale tra LSC e inglese è che quest'ultima quando fu "codificata" era già esistente da un bel po di tempo e parlata da un buon numero di individui... questo pastrocchio che vogliono far passare per lingua di tutti i sardi è invece nata a tavola... e soprattutto non è parlata da nessuno... se poi si vogliono fare altri paragoni con inglese o simili, non bisogna dimenticare che sono passati circa 700 anni e credo che nel frattempo il mondo sia andato avanti...
Donovan ha scritto: Un altro aspetto che non va ignorato è la questione del Gallurese, Castellanese e Sassarese. Queste sono varianti di una stessa lingua più o meno influenzate dalla lingua sarda, ma che non rientrano all' interno della lingua sarda e quindi delle relative standardizzazioni.
Quindi la gente di tutto il Nord Sardegna dovrebbe essere obbligata ad apprendere una lingua che non è mai stata la loro... visto che ormai è dimostrato che in Gallura, nel Sassarese e si parla e si scrive in quella maniera ormai da secoli, come dimostrano i numerosi documenti d'archivio...
Sarebbe interessante sapere chi e su quali basi ha stabilito che i suddetti modi di esprimersi non sono sardi... visto che quando fu redatta la LR 26/97 si affermava il contrario...
donovan la c siniscolese è più dura di quella di orosei.. il dialetto siniscolese in generale è più duro di quello oroseino perchè a orosei almeno in qualche parola mettono la d, a siniscola la t e la c dure sono le lettere dominanti i nuoresi dicono che sembra cinese
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comunque io non sono daccordo a creare una lingua comune in sardegna, secondo me per fare cio ci deve essere una suddivisione non dico in singoli comuni perchè sarebbe un po piu complicato ma almeno la suddivisione in zone, che ne so tipo logudorese, gallurese, baroniese, nuorese, campidanese, trovando dei confini linguistici comunque perchè non è giusto che alcuni dialetti debbano andare "persi"
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donovan ho visto il film con i sottotitoli, ti faccio i complimenti xke hai fatto una bellissima cosa, però tornando al discorso, vedi io un saco di cose non le ho capite perchè a siniscola sidiranno in un modo proprio totalmente diverso, proprio con altre parole, dico siniscola perche io soo di siniscola e so il sinscolese però questo è solo un esempio, e un gallurese comè fa?? non bi crumpendet'una zikka!.. p.s. di nuovo complimenti però perchè almeno vedo il tuo impegno per salvaguardare la lingua sarda...
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Donovan ha scritto: Un altro aspetto che non va ignorato è la questione del Gallurese, Castellanese e Sassarese. Queste sono varianti di una stessa lingua più o meno influenzate dalla lingua sarda, ma che non rientrano all' interno della lingua sarda e quindi delle relative standardizzazioni.
Quindi la gente di tutto il Nord Sardegna dovrebbe essere obbligata ad apprendere una lingua che non è mai stata la loro... visto che ormai è dimostrato che in Gallura, nel Sassarese e si parla e si scrive in quella maniera ormai da secoli, come dimostrano i numerosi documenti d'archivio...
Sarebbe interessante sapere chi e su quali basi ha stabilito che i suddetti modi di esprimersi non sono sardi... visto che quando fu redatta la LR 26/97 si affermava il contrario...
Che le persone che abitano al Nord debbano essere obbligate ad apprendere una lingua che non è loro lo stai dicendo tu, nessun altro. E già difficile che succeda per le zone sardofone, figuriamoci cosa significherebbe dover sconfinare: lo Stato difficilmente lo permetterebbe, perciò puoi dormire sonni tranquilli.
Riguardo la legge 26, ecco cosa dice:
Art. 2 comma 4
La medesima valenza attribuita alla cultura ed alla lingua sarda è riconosciuta con riferimento al territorio interessato, alla cultura ed alla lingua catalana di Alghero, al tabarchino delle isole del Sulcis, al dialetto sassarese e a quello gallurese.
Art. 13 comma 7
Le disposizioni contenute nel presente articolo con riferimento alla lingua e alla cultura sarde si applicano anche alle attività concernenti la lingua e la cultura catalana di Alghero, il tabarchino delle isole del Sulcis, il dialetto sassarese e quello gallurese.
Ovvero: gallurese, sassarese, catalano e tabarchino sono lingue della Sardegna, non lingua sarda. Non me lo sto inventando io, né se lo sono inventati loro: all' interno delle lingue neolatine il limite più importante è dato proprio dalla formazione del plurale e quel limite passa anche in Sardegna (macchi VS macos), nessuno può far finta di ignorarlo e difatti lo Stato non lo ignora, dato che non riconosce né il Sassarese né il Gallurese come lingue a sé, ma come dei semplici dialetti alla stessa stregua del marchigiano o del calabrese. Sta a voi muovervi per ottenere il riconoscimento ufficiale e di certo non è cosa facile.
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ma io penso che il riconoscimento non lo otterremo neanche se piangiamo in tutte le varianti di sardo, l'unica speranza sarebbe che berlusconi scopra di essere sardo, allora avremo qualche accozzo forse.. scherzo, e ccavoli ci dobbiamo dare da fare sul serio, ma ormai alla gente non importa più di tanto purtroppo
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La differenza fondamentale tra LSC e inglese è che quest'ultima quando fu "codificata" era già esistente da un bel po di tempo e parlata da un buon numero di individui... questo pastrocchio che vogliono far passare per lingua di tutti i sardi è invece nata a tavola... e soprattutto non è parlata da nessuno... se poi si vogliono fare altri paragoni con inglese o simili, non bisogna dimenticare che sono passati circa 700 anni e credo che nel frattempo il mondo sia andato avanti...
Sei stato tu a fare il paragone con delle lingue "vere e parlate da centinaia milioni di persone" e ovviamente se una lingua è così diffusa può esserlo solo se la codificazione è avvenuta da un bel po', non due anni fa.
Riguardo al resto è assolutamente fuorviante che tu paragoni la LSC all' inglese. Il paragone o lo fai o tra Sardo e Inglese o tra LSC e Chancery Standard, sono due piani differenti: uno è il gruppo linguistico, l' altro è lo standard linguistico, che nasce nel momento stesso della codifica e quindi non poteva essere parlato in precedenza. Tanto più che nell' inglese, di fatto, quella pronuncia indicata non è mai esistita, è cambiata in maniera notevole proprio nel periodo in cui lo standard venne elaborato: oggiogiorno per MAKE leggiamo "meich", all' epoca si leggeva proprio com'è scritto: "mache".
L' unica vera differenza è data dal fatto che all' epoca la stragrande maggioranza della popolazione ignorava che cosa stesse succedendo, che non desse valore alla scrittura dato che era analfabeta e che non aveva il tempo
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