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Nota Bene: Is Arutas - La spiaggia si trova nella penisola del Sinis e presenta una sabbia molto particolare, composta da granellini di quarzo con sfumature di colori tra il verde, il rosa ed il bianco. Il mare su cui si affaccia è trasparente, assume colori tra il verde intenso e l'azzurro e presenta un fondale piuttosto profondo fin dalla riva.



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 Giuseppe Aricò - Poesie
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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 07/09/2011 : 15:56:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao maria ! Prometto (anzi spero ) che la prossima sarà più allegra !! Felice di ritrovarTi tra le mie poesie !
Giuseppe








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Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà.......

 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Scalenghe  ~  Messaggi: 396  ~  Membro dal: 26/08/2008  ~  Ultima visita: 23/05/2019 Torna all'inizio della Pagina

maria
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 08/09/2011 : 06:18:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maria Invia a maria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe Aricò ha scritto:

Ciao maria ! Prometto (anzi spero ) che la prossima sarà più allegra !! Felice di ritrovarTi tra le mie poesie !
Giuseppe

Ciao Giuseppe
Ti seguo con piacere









  Firma di maria 

Redentore - Monte Ortobene

Nuoro

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Estero  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: Belgio  ~  Messaggi: 9298  ~  Membro dal: 21/04/2006  ~  Ultima visita: 30/09/2023 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 14/10/2011 : 02:55:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Domenica sera

E’ relativa l’attesa
ignorando il domani,
ma inquieta l’incertezza
e quest’ansia di pieni e vuoti,
dove i pensieri sono il limbo
che s’apre e chiude senza logica.

Sarà l’imprecisione a disturbare
il tracciato estraneo della sera,
oppure la pagina bianca
sempre così provvisoria.

Potremmo fare l’amore
per vincere la noia, il buio
proteggerà i nostri pensieri.

Come due estranei.
Come due naufraghi.
Come due moribondi

Perché questo siamo








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maria
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 14/10/2011 : 13:35:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maria Invia a maria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe Aricò ha scritto:

Domenica sera


Potremmo fare l’amore
per vincere la noia, il buio
proteggerà i nostri pensieri.


Ciao Giuseppe
che triste far l'amore per vincere la noia









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Redentore - Monte Ortobene

Nuoro

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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 14/10/2011 : 18:12:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Hai ragione Maria, eppure... la vita spesso non è quel prato fiorito che immaginavamo da piccoli. E i rapporti d'amore finiscono per diventare una prigione.
Un caro saluto
Giuseppe








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maria
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 14/10/2011 : 18:19:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maria Invia a maria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe Aricò ha scritto:

Hai ragione Maria, eppure... la vita spesso non è quel prato fiorito che immaginavamo da piccoli. E i rapporti d'amore finiscono per diventare una prigione.
Un caro saluto
Giuseppe

Fin a adesso ho la fortuna di aver quel prato fiorito
E spero che rimarra cosi
Un caro saluto dal Belgio caro Giuseppe









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Redentore - Monte Ortobene

Nuoro

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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 06/11/2011 : 17:38:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questo Sabato

Umido e minaccioso pesa di pietra morta,
avvolge e circonda, stringe nel pugno
nuvole compatte e luci di piogge taglienti.

Giungono in continuo notizie spaventose
acque impetuose sfondano case di confine
Ingoiando in corsa tutte le nostre debolezze.

Aspetto che torni il fodero della notte,
con le sue certezze avvolte nella carta
stagnola dei ricordi, Il tavolo ovale e
le pareti bianche come case africane.

C’è sempre un silenzio irreale che stagna
nel fortino doloroso delle quotidianità,
l’acqua increspa, dilata e frammenta

ogni pensiero troppo concreto; tutto
ha il sapore vagamente amaro delle
estraneità, dei giorni troppo attesi.

Ora l’ombra si muove e mi completa.
Le assenze hanno la gola troppo secca;
vorrei aprire la porta e ritrovarti,

viaggio a ritroso nella macchina del tempo
superando lo spazio mentale che l’orologio
scandisce come un metronomo perfetto.








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maria
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 07/11/2011 : 13:19:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maria Invia a maria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe Aricò ha scritto:

Questo Sabato


Che triste sabato Giuseppe









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Redentore - Monte Ortobene

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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 11/11/2011 : 00:11:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Maria, quando l'ho scritta ero davanti al televisore dove scorrevano le immagini di Genova allagata da un fiume d'acqua assassina.

Un abbraccio da Giuseppe








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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 11/11/2011 : 04:29:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi corrono al trotto

Eppure il conto torna

Libero Caf ha vinto in volata
la prima corsa ad Agnano
trottando elegante alla corda
mentre il fantino schiocca la frusta

Non è certo per caso
che la pista è un ovale
dove si parte e si torna
sempre allo stesso punto

A volte m’inquieta l’orizzonte
così ristretto e l’imprecare
di chi ha scelto il cavallo sbagliato,
il numero 9 che corre con i paraocchi

Volevo andare in chiesa, quella
con le volte gotiche ed il prete
che suona l’organo, sognando
gli applausi del conservatorio

Meglio una visita alla sala corse
dove si perde senza un motivo
e la rabbia esplode, quando
un cavallo parte al galoppo

Eppure il conto torna

Ogni giorno perdo una scommessa
ogni giorno mi chiedo dove vado











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maria
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 11/11/2011 : 09:19:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maria Invia a maria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe Aricò ha scritto:

Maria, quando l'ho scritta ero davanti al televisore dove scorrevano le immagini di Genova allagata da un fiume d'acqua assassina.

Un abbraccio da Giuseppe

L'ho pensato tristi fenomeni purtroppo della natura al quale nn ci si puo far niente Belle parole" Oggi corrono al trotto"
Ciao Giuseppe









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Redentore - Monte Ortobene

Nuoro

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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 21/11/2011 : 03:51:59  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Is Arutas in un giorno d’estate

Scrivo poesie usando antiche pergamene
Le parole attraversano rughe di carta,
affondano nel profumo di pelle conciata,
i versi sono pori assorbenti, santificati

Altari dentro musei d'antichi ricordi
terra dove nulla ha più forma di vita
così ch’io possa modellare il passato
modificandolo come fosse docile creta.

Posso dire che profumavi di mirto
che avevi lo sguardo fatto di lame,
lame di sole e piccole stelle di luce,
la pelle morbida ambra splendente

dove mille sottili rilievi, erano onde
di piacere increspate da un filo d'aria
e tu, distesa sulla sabbia, affondavi
la mano a cercare strati profondi

umidi e compatti per riportarli in vita.
Quanto vivrà la tua ombra riflessa
prima che un onda possa scomporla
e cancellarla al ricordo del mondo ?

Il mio dolore è ciò che rimane, un lutto
immaginario per la perdita d’una traccia
dentro un mare turchese immacolato
L’amore è così, un portafoto d’argento

un corpo che il tempo ha rivoltato;
io non capisco il dolore penetrante
lama tagliente che rompe il ghiaccio
a forma d’ombra nella sabbia di quarzo

Se tu esistessi, forse sarei ancora felice.










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Giuseppe Aricò

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Inserito il - 21/12/2011 : 13:38:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Lettera alla mia ombra

Mancano ampi terrazzi dove lo sguardo
avvolgeva dall’alto la città, distesa
nella pigrizia d’un sole feroce e sorridente.
Mancano i giorni delle meraviglie

dal sorriso spontaneo e perenne,
lo sguardo fiducioso; manca il passato
chiuso dentro i vicoli del porto
che d’ogni cosa facevano grida festose

La Cìvita era grande quanto il mondo,
quanto il mare che i marinai solcavano
in lunghe notti di quiete e tempeste,
di bocche spalancate, pronte ad inghiottire

navigli mercantili indifesi e preghiere
sussurrate al destino della Gente di mare.
Manca il nodo dell’emozione, quando
dal terrazzo della Nonna appariva

la prua inconfondibile del piroscafo
che riportava il Nonno alla famiglia.
Manca nei corsi ampi e monotoni di Torino,
lo splendore della speranza ed il calore d’una luce

distratta e troppo distante. Manchi tu
lontana ed invisibile dentro il dubbio
d’essere solo un sogno nato durante
i tempi morti d’un viaggio interminabile.

____________________________________________________

‘A Cìvita è il quartiere di Catania dove viveva la gente di mare.
Una vita fatta di attese silenziose alternate ai giorni, sempre
troppo brevi, dei ritorni.








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maria
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Giuseppe Aricò ha scritto:


Lettera alla mia ombra


Superba la tua lettera Giuseppe
Ti auguro buone feste









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Giuseppe Aricò

Utente Medio


Inserito il - 21/12/2011 : 15:35:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Aricò Invia a Giuseppe Aricò un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Maria ! Anche da parte dei miei ricordi migliori ! Nell'incertezza dei giorni difficili è bello il profumo dell'amicizia. Ti Auguro delle Feste magnifiche. Alla prossima
Giuseppe








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