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Nota Bene: Il nuraghe Ruiu di Chiaramonti con i suoi conci di raccordo posti nel vano scala e tra le nicchie d'andito e di camera, pone in evidenza il fatto che la costruzione della tholos e della torre esterna facciano parte del medesimo momento di costruzione, avendo faccia a vista all'esterno della torre e all'interno della tholos.



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bargy77
Salottino
Utente Medio


Inserito il - 09/07/2009 : 22:30:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di bargy77 Invia a bargy77 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
grazie!!!:)))
ecco...questa è la dimostrazione che se le cose nn sono fatte a dovere si crea solo confusione!!!sapevo dell'usanza di portare il fazzoletto a coprire la camicia in molte parti della sardegna ma nn l'avevo mai vista per cabras...ho sempre visto solo l'altro fazzolettino piegato a metà (che quindi è esclusivamente festivo, ho capito bene?) ...però l'abito di tua nonna e delle sue amiche è veramente una meraviglia!!! sarebbe interessante poter vedere delle foto con l'abito giornaliero...ne hai?
anke il giacchino mi pare un pò diverso...mi sbaglio?
mia nonna nn indossava il costume...e nn era di origine cabrarese (si dice cosi?) per cui nn ho nulla di Cabras...però ho recuperato da altri un fazzoletto di quelli grandissimi che, purtroppo, qualke mano poco rispettosa ha pensato bene di rimpicciolire con pessimi risultati (immaginati il disegno dei lati come si è ridotto visto che hanno tagliato una striscia di tessuto dal centro!!!)...
ah! scusa la curiosità!le gonne erano plissate fini fini come si vede nelle sfilate o si portava a pieghe sciolte?e che tipi di tessuti si utilizzavano?







Modificato da - Petru2007 in data 09/07/2009 23:09:22

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: iglesias  ~  Messaggi: 265  ~  Membro dal: 06/09/2006  ~  Ultima visita: 01/06/2011 Torna all'inizio della Pagina

santu larentu

Nuovo Utente


Inserito il - 10/07/2009 : 08:51:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santu larentu Invia a santu larentu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
che mi dite di queste foto???











 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: budoni  ~  Messaggi: 21  ~  Membro dal: 02/07/2009  ~  Ultima visita: 01/09/2009 Torna all'inizio della Pagina

thiniscole

Utente Medio


Inserito il - 10/07/2009 : 11:56:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di thiniscole Invia a thiniscole un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
nella penultima foto, se non fosse che non vedo i fili, sembrerebbe che la donna in piedi abbia uno scialle nero da vedova vista l ampiezza e il portamento del fazzoletto stesso...





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: siniscola  ~  Messaggi: 394  ~  Membro dal: 26/10/2008  ~  Ultima visita: 25/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

thiniscole

Utente Medio


Inserito il - 10/07/2009 : 12:08:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di thiniscole Invia a thiniscole un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
capigliatura femminile babbòò k dici?'





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: siniscola  ~  Messaggi: 394  ~  Membro dal: 26/10/2008  ~  Ultima visita: 25/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

santu larentu

Nuovo Utente


Inserito il - 10/07/2009 : 12:26:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santu larentu Invia a santu larentu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
capigliatura femminile...tutte le foto che abbiamo trovato hanno il ciuffo tirato da una parte, l unico problema è che non siamo riusciti a trovare una foto di matrimonio in costume, e questo mi dispiace molto!!!
per quanto riguarda il muccadore che dici che sembra uno scialle, i nostri sono molto grandi rispetto a quelli di posada per esempio!!! durante il giorno venivano solo appoggiati in testa e le due estremità mandate dietro le spalle....nell ultima foto se guardi la donna a destra, lo indossa ancora in un altro modo, con le estremità ripiegate verso l alto!!!






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: budoni  ~  Messaggi: 21  ~  Membro dal: 02/07/2009  ~  Ultima visita: 01/09/2009 Torna all'inizio della Pagina

santu larentu

Nuovo Utente


Inserito il - 10/07/2009 : 12:28:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santu larentu Invia a santu larentu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babbò...una curiosità...sai dirmi qualcosa sulla stoffa dei grembiuli della seconda foto????????





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: budoni  ~  Messaggi: 21  ~  Membro dal: 02/07/2009  ~  Ultima visita: 01/09/2009 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 10/07/2009 : 13:12:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mentre le altre s ono tutte sete damascate che , francamente trovo più consone dei modelli ricamati a fiorami, .. in log. dette moire fioradu, quelli mi sembrano, azzardo, rasatelli di cotone stampati e operati,, credo che, come in tutti i paesi , anche da voi ogni donna avesse diversi grembiali di "tono"e costo diverso , che, inseriti nel costume, lo adattavano alle diverse occasioni,,,






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

santobevitore

Utente Medio


Inserito il - 10/07/2009 : 17:31:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santobevitore Invia a santobevitore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
bargy77 ha scritto:

grazie!!!:)))
ecco...questa è la dimostrazione che se le cose nn sono fatte a dovere si crea solo confusione!!!sapevo dell'usanza di portare il fazzoletto a coprire la camicia in molte parti della sardegna ma nn l'avevo mai vista per cabras...ho sempre visto solo l'altro fazzolettino piegato a metà (che quindi è esclusivamente festivo, ho capito bene?) ...


Purtroppo sono a Roma e nel computer ho solo questa foto con l'abito giornaliero. La foggia è identica, cambiano solo i tessuti, in genere cotoninie stampate o a quadri (non certo il fazzoletto di seta damascata nel costume giornaliero dell'encicloperdia!).

Si, sa perra 'e tzrugu era festiva, anche se qualcuna più pallera la usava ogni giorno (cosa rara comunque). Prova ne è che le camicie giornaliere erano ben ricamate solo sul collo, in sa tzrughera, mentre il petto, che era sempre coperto dal fazzolettino, aveva ricami semplici o, in qualche caso, era addirittura liscio.
Quella al centro è la mia nonna paterna, a manigas de camisa, il modo più diffuso e preferito per stare in casa, anche d'inverno; infatti su gipponi impacciava nei movimenti e, appena il clima lo permetteva, veniva messo da parte. Da notare le maniche della maglia di lana o di cotone che spuntano: sono praticamente una costante in tutte le foto in maniche di camicia.

Su gipponi a cui ti riferisci è quello inganciau, ora il più diffuso perchè tornato di moda intorno agli anni '40. Prima esisteva già ed era portato chiuso o aperto. A Cabras si preferiva portarlo aperto, secondo un gusto diffuso dalla fine dell'800 fino agli anni '40, tant'è che dai primi del '900 furono confezionati direttamenre senza ganci e così rimasero fino al ritorno de su gipponi inganciau. Questo discorso però lo devo ancora approfondire tramite confronti con i paesi vicini.

Quanto alle gonne, quelle belle ma anche quelle per uscire erano sempre assettiadas, con le pieghe piccole e ben stirate. Uscire con la gonna senza pieghe era considerato sciatteria. Considerato l'uso di portare più gonne, (anche 7-9!)una sull'altra, inevitabilmente le pieghe si aprivano a organetto. Nelle gonne che si usavano in casa invece, le pieghe venivano fatte al momento della confezione ma poi non si mantenevano, per cui diventavano sciolte.
I tessuti erano vari, panno nero, calancà nero a disegni dorati e indiana per le gonne festive più antiche, ma anche seta, taffetà, moirè, raso operato soprattutto a partire dagli Anni Venti fino agli Anni Cinquanta.
Di tessuti però non me ne intendo ancora molto, Babborcu ho detto giusto?






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Cabras  ~  Messaggi: 443  ~  Membro dal: 25/08/2008  ~  Ultima visita: 20/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 10/07/2009 : 21:05:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
hai detto giustissimo, santo...
meditavo su quello che hai scritto,, e pensavo che chi ripropone gli abiti popolari si ritrova, se fa ricerca...se la fa dico., di fronte ad una determinata realtà. che non è uniforme .. ma ha delle variazioni, poniamo di "ricercatezza" minime e massime... le massime possono essere anche vicine al "domenicale.. al festivo.. ecco: la tentazione di riproporre il più ricco è forte...
se penso alla mia ittiri,,, difficilmente in una sfilata si vede l'abito feriale.. e se c'è non è quello da lavoro, con la gonna di teletta non pieghettata, con il grembiale di rigatino con tasche applicate ,con le maniche della camicia arrotolate sull'avambraccio,, ma si ripropone la "dea" con le gonne pieghettatissime, con tanto di giubbetto , sempre con la sopragonna ribaltata sulla testa ,, che è un feriale, usato si ma ai confini con il festivo,, l'occhiata estetica deforma la realtà... ciao







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

santobevitore

Utente Medio


Inserito il - 11/07/2009 : 19:10:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santobevitore Invia a santobevitore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Credo che le variazioni nel vestire siano dovute a tanti fattori: la disponibilità economica e l'appartenenza sociale, l'abilità manuale e non ultimo il gusto personale.
Il tentativo di differenziarsi, anche se entro certi limiti imposti dalla comunità, era una caratteristica più che diffusa. Ed è questo che ha portato alla varietà delle fogge e alla loro evoluzione.
Prima di rifare cento costumi, tutti uguali fin nei minimi dettagli, bisognerebbe tener conto della varietà che, secondo me, è sempre una ricchezza.
Certo, operare, ad esempio, una scelta sui costumi da portare ad una sfilata non è facile, tutti vogliono mostrarsi al meglio, ma quando ci si trova davanti a ragazze che, in gonna e fazzoletti di seta, scalze, reggono le reti o portano una nassa, si rimane anche un tantino perplessi...






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Cabras  ~  Messaggi: 443  ~  Membro dal: 25/08/2008  ~  Ultima visita: 20/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 11/07/2009 : 21:18:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
si : sul canone interveniva un desiderio più o meno palese di individualità.. le stoffe offerte dalle fabbriche cambiavano, si cercava di oltrepassare senza incorrrere nella temutissima critica le fogge del proprio status salendo gradini, ecc ecc ma viera una capcità di variare naturalemnte senza stravolgere, di digerire le innovazioni,,,, questa capacità oggi la abbiamo completamente persa,,
mi sa,, so che parli di cabras,, che quando si portavano sete le scarpe fossero d'obbligo!!!







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santobevitore

Utente Medio


Inserito il - 13/07/2009 : 18:37:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santobevitore Invia a santobevitore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Deliri folkloristici a parte, le mie nonne mi dicevano che c'era solo un'occasione in cui anche le donne ricche, vestite con le cose più belle, andavano scalze: era in occasione della processione del Corpus Domini, come segno di devozione. Credo comunque che, se si facesse una piccola indagine, si verrebbe a sapere che era uso comune anche ad altri paesi della Sardegna, così come l'andar scalzi o il portare le scarpe, a seconda del censo o dell'occasione. In altre parole, non erano solo i Cabraresi ad essere geneticamente dotati di piedi ad alta resistenza! (ma forse, ancora qualche anno, e ci convinceremo anche di questo temo...)





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Cabras  ~  Messaggi: 443  ~  Membro dal: 25/08/2008  ~  Ultima visita: 20/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

lore_7979

Nuovo Utente


Inserito il - 18/07/2009 : 21:24:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lore_7979 Invia a lore_7979 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ampuriesu ha scritto:

Ho trovato sul computer queste poche foto ma senza particolari su lu sulinettu ma solo dei polsi.
La camicia è molto semplice per modo di dire... i polsi e il collo sono arricchiti da un pizzo fatto ad ago da noi chiamato lu trappadigliu e le pieghe twerminano con il famoso razzoni.





Mia madre possiede una camicia ereditata dalla nonna con lo stesso ricamo della foto sia nei polsini che nelle due parti frontali visto che la camicia era fatta in due pezzi uniti da un bottoncino dietro il collo. E' impressionante la lavorazione del polsino e i ricami visti dal vivo e considerando la larghezza della manica doveva essere un lavoraccio riuscire ad arrivare alla misura del polsino






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Olbia  ~  Messaggi: 24  ~  Membro dal: 30/05/2009  ~  Ultima visita: 30/08/2010 Torna all'inizio della Pagina

ampuriesu

Utente Attivo



Inserito il - 20/07/2009 : 09:20:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ampuriesu Invia a ampuriesu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lore7979.... ho visto una camicia simile proveniente dalla zona di Erula che è in mano ad uno del forum che poverino no ha niente di antico e devo dire che è molto particolare e sopratutto molto bella da vedere. Il ricamo dei polsi è il famoso razzoni gallurese che si differenzia dal resto dei ricami isolani per il fatto che il motivo ricamato risulta più in rilievo rispetto ai ricami degli altri paesi e credimi che non è impresa facile. Io lo so fare anche se non penso sia così perfetto ma ti posso assicurare che l'impresa è piuttosto ardua. In fondo quella camicia deve essere gallurese; dal tuo profilo ho visto che sei di Olbia e quindi presumo la camicia provenga da quelle zone.





Modificato da - ampuriesu in data 20/07/2009 09:27:47

  Firma di ampuriesu 
Non importa quanto si da, ma quanto amore si mette nel dare!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: valledoria  ~  Messaggi: 897  ~  Membro dal: 16/10/2008  ~  Ultima visita: 14/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 20/07/2009 : 10:55:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
scopriamo le carte: il possessore sono io... di antico ho soprattutto me stesso vista l'età, la camicia è a disposizione di chi la volglias ( per motivi seri) vedere... il l'ho raccolta ad erula... ma non ho certezze assolutissime sull'attribuzione... debbo dire che mi è rimasto sempre un lontano sospetto che potesse essere di nule o benetutti.. o di alà e budduso', l'unica cosa che la differenzia dalla generalità di quei paesi goceanini è l'assenza sul polso di un pizzo alto, perchè , anzi, ha una rifinitura stretta, come in gallura... il parere di ampuriesu, pero', per me è affidabilissimo ... mistero!!!! ricordiamosi che più si torna indietro e meno le decorazioni erano differenziate per zone e paesi...ciau






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4364  ~  Membro dal: 18/02/2008  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina
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