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Ela
Moderatore
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 Inserito il - 12/03/2007 : 23:35:07
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Durantela settimana santa quando Gesù era morto, in segno di lutto, non si sentiva più il suono solenne delle campane, per chiamare in chiesa i fedeli. E mentre le campane tacevano, si usava in molti paesi della sardegna e in particolare nella trexenta,che una squadra di ragazzi andasse in giro per il paese,per indicare alla gente che era l'ora di recarsi in chiesa per le funzioni religiose....
Questi ragazzi erano armati di "matraccas" di "tauleddas o tapeddas" di "strocci arranas o raganelle" e di bastoni. Si rascinavano dietro un grosso e vecchio tronco e picchiandovi sopra ritmicamente, gridavano e si lamentavano dicendo "Ohi!Ohi! Middu pappu, middu pappu tottu, non di lassu nemancu unu spizzu" Quest'usanza oltre che ricordare alla gente che è l'ora di recarsi in chiesa voleva simboleggiare anche la Via crucis e la flagellazione di Gesù.
Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
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Modificato da - Ela in Data 12/03/2007 23:36:42
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Ela
Moderatore
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Inserito il - 13/03/2007 : 00:04:06
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Ho trovato un'usanza molto curiosa che praticavano le donne sarde nel periodo della quaresima..........
E' molto interessante riandare agli usi e costumi folkloristici della sardegna, non solo per la curiosità che destano in noi....ma anche per la loro originalità, e spesso un senso pratico spiccatissimo delle cose, come è dimostrato in questa antichissima usanza "Giuanni Spadinu e Maria Codreddada" in voga in tutta la trexenta .
Per capire questa usanza bisogna tornare indietro al tempo in cui non si trovavano i calendari se non in pochissime case dei ricchi...oppure essendo la maggior parte del popolo degli analfabeti non sapevano leggere. Allora interveniva l'estro popolare con le sue trovate, con la sua fantasia e l'intelligenza per sopperire alle manchevolezze....
All'inizio della Quaresima, tanto rispettata dalle famiglie agricole sarde, le donne non dimenticavani il mercoledi dlle ceneri, di fare con le forbici due figurine di cartone, che rappresentavano un uomo ed una donna e cioè marito e moglie. Il marito era chiamato Giuanni Spadinu e la moglie Maria Codreddada. Alla donna facevano sette piedi per ricordarsi delle settimane della quaresima, l'uomo aveva in mano una spada. Ad ogni settimana che passava alla donna veniva tagliato un piede e così quando erano finiti i piedi, era finita anche la quaresima, e ritornava l'allegria nei cuori, con la fine dei digiuni,dei patimenti e delle privazioni quaresimali, in onore ed in nome di Gesù. Giuanni spadinu, con la spada in mano significava il segno della difesa della moglie, contro i malefizi del diavolo,e arrivato il giorno di Pasqua con la resurrezione, le due figurine di Giuanni e Maria venivano bruciate.
Naturalmente tutto questo sta solo nella memoria dei più vecchi dei nostri paesi ( mio padre lo sentì raccontare dai suoi genitori).....
Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
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Adelasia
Moderatore
Penna d'oro
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Inserito il - 13/03/2007 : 01:06:42
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| Ela ha scritto:
Ho trovato un'usanza molto curiosa che praticavano le donne sarde nel periodo della quaresima..........
. Allora interveniva l'estro popolare con le sue trovate, con la sua fantasia e l'intelligenza per sopperire alle manchevolezze....
All'inizio della Quaresima, tanto rispettata dalle famiglie agricole sarde, le donne non dimenticavani il mercoledi dlle ceneri, di fare con le forbici due figurine di cartone, che rappresentavano un uomo ed una donna e cioè marito e moglie. ....
Naturalmente tutto questo sta solo nella memoria dei più vecchi dei nostri paesi ( mio padre lo sentì raccontare dai suoi genitori).....
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Ela, credo che questa fosse un'usanza piuttosto diffusa in Sardegna, seppure con diverse varianti: nell '800 W.H. Smith racconta che in Sardegna le monache, nell'ultima settimana di carnevale, ritagliavano figure di carta con 7 piedi e, dopo averle decorate, le distribuivano.
Tali figure venivano appese nelle case e ogni sabato di Quaresima si procedeva al... taglio di un piede
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Ela
Moderatore
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Inserito il - 13/03/2007 : 09:03:22
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Un'altra antichissima tradizione popolare (praticata si dice soprattutto a senorbì...i presenti sapranno dirmi) la sera della domenica delle Palme,era quella di portare la palma ed il ramoscello dell'ulivo benedetto durante la messa, nei campi seminati. Ciò era di buon auspicio per il felice raccolto.Il ramoscello dell'ulivo, simbolo della pace terrà lontane " de is iras malas" ogni avversa calamità, per dare un giusto premio al sudore del contadino che ha affidato tutte le sue fortune alla terra. Questa visita dei fedeli ai campi si diceva " A poni prama".....
Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
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Modificato da - Ela in data 13/03/2007 18:36:25 |
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Ela
Moderatore
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Inserito il - 13/03/2007 : 18:56:19
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Sempre a senorbì ed in tutta la trexenta, penso, il Venerdì Santo, uomini e donne cantavano le lodi dialettali " i goccius"," Is daboris de Maria": Questa cerimonia era molto suggestiva e malinconica. . Erano cantati col tono dei "goccius" e volevano riprodurre al vivo i dolori e le lacrime di Maria.
Fillu, chi bolleisi formai de lagrimas un'arriu,
Is cruellis doboris mius, unu pagu cuntemplai!
E pensai e considerai,
chi si movu a cumpassioni,
candu su profeta Simoni,
middu ia profetizzau,
E de si biri unu fillu amau,
in sa gruxi po ddu ncravai.
Is cruellis doboris mius,
unu pagu cuntemplai!
Su rey Erodi ddu persighiada,
E s'infanti miu Gesusu,
su dobori fia prusu e prusu,
E in mei,prus crexendu,
e de su feroci, andiaus scampendu,
In Egittu a si sravai.
Is cruellis doboris mius,
unu pagu cuntemplai!!
De appena istesiàda,
po tres dis giru e non biu,
Su stimau fillu miu,
ca in su Templu disputada,
E biendumì abbandonada,
non mi podia conzolai!
Is cruellis doboris mius,
Unu pagu cuntemplai!
Mi mancada su respiru,
Birendiddu in sa cruxi,
De custu mundu sa luxi,
A chi dda lastima dd'amiru,
M'esti avviliu su respiru,
E no pozzu prus pregai!
Is cruellis doboris mius,
unu pagu cuntemplai!
Fiada crueli custa lanza,
chi su coru dd'adi abertu,
e se ispinas unu sertu,
e sa mamma tribuliàda,
de su fillu su privada,
no du pozzu conzolai!
Is cruellis doboris mius,
unu pagu cuntemplai!
Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
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Modificato da - Ela in data 13/03/2007 19:09:38 |
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Adelasia
Moderatore
Penna d'oro
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Inserito il - 25/03/2007 : 00:20:31
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Ma ...non abbiamo da dire sui riti pasquali ormai alle porte ???
Eppure ad Alghero, a Iglesias, a Castelsardo (del quale, ad onor del vero, ci ha raccontato Petru), a Santu Lussurgiu, a Cuglieri, a Orosei, a Galtellì, a Bortigali....solo per citare alcuni tra i più noti centri dove vengono rivissuti suggestivi e antichi riti, fervono i preparativi: sarebbe bello parlarne: chi sa...batta un colpo!!!
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meurreddu
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Inserito il - 25/03/2007 : 18:02:11
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guarda .. nel mio paese.. facciamo una via crucis diversa . dalle altre .. facciamo la via crucis vivente ..ogni persona interpreta una persona della via crucis ( ad esempio la madonna , gesù e così via ) ... la domenica delle palme .. ci vestiamo in abiti che si usavano all'epoca .. e muniti di rami di palma .. facciamo la processione .. il venerdì santo .. aprono il corteo i babalotti ... delle persone incappucciate vestite di bianco .. ed a ritmo dei tamburi .. e matraccas .. inizia la proccessione ; seguono la confraternita del paese .. (vestiti di bianco e di nero ) che portano in proccessione il crocifisso con il cristo in croce poi seguono i fuguranti in costumi .ad ogni zona del paese corrisponde una stazzione ed ad ogni stazione si rappresenta quello che succedeva .. arrivati all'ultima stazione ..si fà s'iscravamentu ... solo che al posto di farlo con la statua si fà con la persona che interpretava il cristo .. una volta deposto si porta poi in proccessione sino alla chiesa la statua del cristo morto nella lettiga ... e a seguito la madonna vestita in lutto .. la domenica di pasqua ... dalla chiesa escono due cortei .. uno con la madonna e uno con la statua del cristo risorto .. e vanno in due strade diverse .. fino a quando non si incontano al centro della piazza ... tra spari di fucili e musica della banda ..
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Modificato da - meurreddu in data 25/03/2007 19:01:14 |
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meurreddu
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Inserito il - 25/03/2007 : 18:02:43
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peccato che non mi funziona lo scanner .. se nò vi mettevo delle foto .. barbaricina le ha viste ..
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meurreddu
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Inserito il - 25/03/2007 : 19:22:36
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anche da noi ... il venerdì santo .. non si suonano le campane... e a mezzo giorno .. i ragazzi suonano le matraccas nel sacrato della chiesa ...( da noi si fà ancora oggi )
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Barbaricina
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Inserito il - 25/03/2007 : 19:57:38
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confermo....ho visto le foto , e ho trovato molto suggestivo, tutto il rituale della processione...(spiegato a vivavoce... )
anche gli interpreti dei vari personaggi, (nelle foto), si vede che partecipano con molto entusiasmo....
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Modificato da - Barbaricina in data 25/03/2007 19:58:05 |
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Nuragica
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Inserito il - 25/03/2007 : 20:32:55
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Meureddu cio' che hai descritto è molto suggestivo e spettacolare..
Non hai in programma di scattare delle nuove foto quest'anno??
Potresti mostraci quelle. Son sicura che sarebbero meravigliose.
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meurreddu
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Inserito il - 25/03/2007 : 22:16:46
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non fà devo parteciparvi .. devo fare un personaggio ... !
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Nuragica
Moderatore
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Inserito il - 25/03/2007 : 22:20:45
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| meureddu ha scritto:
non fà devo parteciparvi .. devo fare un personaggio ... !
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Non riesci a farle fare da qualcuno per te?
da un parente, un amico...
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meurreddu
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Inserito il - 25/03/2007 : 22:35:28
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vedro cosa posso fare ... 
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Minu
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Inserito il - 25/03/2007 : 23:17:19
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visitate il sito http://www.senafer.it
troverete le immagini della settimana santa a Cuglieri e i canti tradizionali che accompagnano le spoglie del Cristo il venerdì santo, cercherò di preparare anch'io qualcosa durante la prossima settimana santa, da inserire quà
Minu
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