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Nota Bene: La Necropoli di Anghelu Ruju ( ALGHERO) e' il più vasto sepolcreto di " domus de janas" ( case delle fate) della Sardegna centro-settentrionale.
Comprende ben 38 grotticelle artificiali pluricellulari e più di 300 stanzette scavate nella roccia.
Gli ipogei vennero escavati su una collinetta di arenaria calcarea da genti del Neolitico Recente che, non conoscendo metalli, per eseguirle utilizzarono picchi di pietra scheggiata.
Molti di questi picconi sono stati ritrovati all'esterno delle tombe e dentro una di esse venne in luce lo scheletro di un individuo circondato da numerose piccozze litiche.
Si tratta forse di ella sepoltura di un antico scalpellino che si portò nell'oltretomba gli strumenti del suo mestiere!



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Su foristeri

Utente Medio


Inserito il - 15/07/2012 : 00:05:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Su foristeri Invia a Su foristeri un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gonariu ha scritto:

Su Foristeri ha scritto:
Come si dice cavallo a Orotelli : cabaddu o caddu ?
A Orotelli cavallo si dice "caddu" con dd non cacuminale.


Se nella parola caddu, la dd non è cacuminale, allora anche Tonino RUBATTU nel suo dizionario non capisce niente... Ecco, cosa scrive :

La consonante invertita o cacuminale (dd, nd) non è mai contrassegnata da segni diacritici particolari o dall’uso della h, purtroppo caro a molti scrittori sardi [pedde, peddi (pelle), pudda (gallina), caddu, cabaddu, cuaddu (cavallo), cundire (condire), andare, andai (andare)] e non peddhe, peddhi, puddha, caddhu, cabaddhu, cuaddhu, cundhire, andhare, andhai)].

Si est beru, tando semus duos a no cumprendere nudda (deo e isse) !






Modificato da - Su foristeri in data 15/07/2012 00:07:57

 Regione Estero  ~ Città: Parigi  ~  Messaggi: 226  ~  Membro dal: 15/01/2010  ~  Ultima visita: 13/01/2024 Torna all'inizio della Pagina

Su foristeri

Utente Medio


Inserito il - 15/07/2012 : 20:58:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Su foristeri Invia a Su foristeri un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Su foristeri ha scritto:

Gonariu ha scritto:

Su Foristeri ha scritto:
Come si dice cavallo a Orotelli : cabaddu o caddu ?
A Orotelli cavallo si dice "caddu" con dd non cacuminale.


Se nella parola caddu, la dd non è cacuminale, allora anche Tonino RUBATTU nel suo dizionario non capisce niente... Ecco, cosa scrive :

La consonante invertita o cacuminale (dd, nd) non è mai contrassegnata da segni diacritici particolari o dall’uso della h, purtroppo caro a molti scrittori sardi [pedde, peddi (pelle), pudda (gallina), caddu, cabaddu, cuaddu (cavallo), cundire (condire), andare, andai (andare)] e non peddhe, peddhi, puddha, caddhu, cabaddhu, cuaddhu, cundhire, andhare, andhai)].

Si est beru, tando semus duos a no cumprendere nudda (deo e isse) !



Bisogna ascoltare questa Signora :

http://www.sardegnadigitallibrary.i...n=39&urlrif=http://www.sardegnadigitallibrary.it/xml/datidl.php?idtipo=2%26n=24%26p=0%26xctl=1%26cerca=interviste%26mtd=79%26mtdi=15%26lettera=o%26iniz=1%26noempty=1%26order=15

Tra i 21 e 22 minuti, pronuncia la parola "bidda". Questo per dire che la parlata sembra a mezza strada tra le parlate di Bolotana o di Illorai e quelle di Orani, Sarule...

E ancora per dire che per la cacuminale dd : bohhh !...






Modificato da - Su foristeri in data 15/07/2012 21:00:48

 Regione Estero  ~ Città: Parigi  ~  Messaggi: 226  ~  Membro dal: 15/01/2010  ~  Ultima visita: 13/01/2024 Torna all'inizio della Pagina

Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 16/07/2012 : 01:58:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A su foristeri: ti ribadisco (quia repetita iuvant ut dicebant Romani) che il suono cacuminale rappresentato tradizionalmente con "dd" ad Orotelli non c'é, se leggi i post precedenti che abbiamo scritto io e Rita Niffoi su tale argomento ne avrai la conferma! D'altronde in non tutto il Sardo é diffuso il colpo di glottide, ma solo in alcuni dialetti nuoresi (Oliena, Orgosolo, Gavoi e forse qualche altro), perché quindi il fatto che ad Orotelli non ci sia il suono dd cacuminale ti sembra cosí strano ? Si non credis, veni ad Orotelli, vide et audi! A quanto pare, per rappresentare il suono d cacuminale ci sono nella lingua sarda due tradizioni; quella di usare "dd" o "dh" (o "ddh"). Quale delle due é la piú giusta ? Nessuna delle due, sono entrambe valide, dipende da che cosa viene accettato dalla gente!





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: Orotelli  ~  Messaggi: 263  ~  Membro dal: 22/05/2012  ~  Ultima visita: 21/09/2021 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 25/07/2012 : 13:15:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rita Niffoi ha scritto:

E io te lo dico in oranese: cavaddhu, diminutivo cavaddheddhu. Anticamente anche caddhu, dim caddhittu. Caddhu nei modi di dire: ndh'àchere a caddhu e a pè, letteralmente "farne a cavallo e a piedi", combinarne di tutti i colori. I colori del manto: murru, murru nigheddhu, vaiu, mùrtinu ciaru, mùrtinu cottu, castanzu. Le macchie del manto: brassanadura o baltzanadura, candhela, nasi arvu, vatzàu. Bello, vero?

Bellissimo veramente Rita il sardo e' pieno di espressioni fantastiche, soprattutto legate al mondo della natura o alla satira. Ddus connosciu deu is pegus mius, ci diceva mia mamma quando ci sgammava qualcosa. Quel 'pegus' e' così ....tremendamente latino!
Vi volevo chiedere qualcosa: come si dice nei vostri paesi 'blu' o 'azzurro'? E qualcuno ha mai sentito con questo significato la parola 'mescrinu' o similari?






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

Gonariu

Utente Medio


Inserito il - 25/07/2012 : 15:40:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gonariu Invia a Gonariu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A Orotelli si dice "biaíttu", a Sanluri "asullu".





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Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 25/07/2012 : 16:21:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
robur.q ha scritto:

Rita Niffoi ha scritto:

E io te lo dico in oranese: cavaddhu, diminutivo cavaddheddhu. Anticamente anche caddhu, dim caddhittu. Caddhu nei modi di dire: ndh'àchere a caddhu e a pè, letteralmente "farne a cavallo e a piedi", combinarne di tutti i colori. I colori del manto: murru, murru nigheddhu, vaiu, mùrtinu ciaru, mùrtinu cottu, castanzu. Le macchie del manto: brassanadura o baltzanadura, candhela, nasi arvu, vatzàu. Bello, vero?

Bellissimo veramente Rita il sardo e' pieno di espressioni fantastiche, soprattutto legate al mondo della natura o alla satira. Ddus connosciu deu is pegus mius, ci diceva mia mamma quando ci sgammava qualcosa. Quel 'pegus' e' così ....tremendamente latino!
Vi volevo chiedere qualcosa: come si dice nei vostri paesi 'blu' o 'azzurro'? E qualcuno ha mai sentito con questo significato la parola 'mescrinu' o similari?


Non vorrei sbagliarmi ma mio cognato orunese lo usa per dire variegato, multicolore...

Azzurro = asullu, asulinu.







  Firma di Tzinnigas 


... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)


"Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” (Hodding Carter)

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Predazzo /Villa S. Antonio  ~  Messaggi: 4940  ~  Membro dal: 27/08/2008  ~  Ultima visita: 04/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 25/07/2012 : 16:45:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In effetti secondo Blasco l'etimologia sarebbe proprio quella: MESCULINUM, variegato, mischiato, anche se lui lo registra anche come 'blu '. Mi ponevo la domanda del perché in sardo un certo numero di nomi di colori siano prestiti, come 'grogu' o 'asulu'. Probabilmente saprebbe meglio rispondere un antropologo, ma mi incuriosisce, perché sono i nomi di due colori fondamentali in natura: come dicevano giallo o azzurro i sardi prima dell'arrivo dei catalani? Probabilmente in qualche espressione nei parlari rustici, meno legati all'idea astratta di colore, sta la soluzione.





Modificato da - robur.q in data 25/07/2012 16:46:49

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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 25/07/2012 : 21:44:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A proposito dell'ipertrofia dei termini, nella Storia linguistica della Sardegna Blasco Ferrer ci dice che esistono dodici vocaboli che in limba indicano il colore azzurro e parla delle diverse etimologie. Biaittu, dall'italiano, è nel mio dialetto più propriamente azzurrognolo, livido, es sa cara biaitta dae su vrittu, il viso livido a causa del freddo, non diresti mai unu bellu chelu biaittu, ma usiamo azurru, dallo spagnolo. A Mamoiada è asullu, come in campidanese. In catalano azzurro è brau, e credo che anche il diffuso cognome abbia lo stesso significato. Mescrinu non lo conosco, purtroppo!





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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 25/07/2012 : 21:57:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Credo che anche 'biaittu' sia un prestito, forse dal toscano antico, se male non ricordo. In spagnolo e' 'azul' a sua volta credo dall'arabo. 'Azurru' e' quindi decisamente italiano. E siamo punto e a capo.





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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 26/07/2012 : 22:53:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ma Robur non ti starà per caso prendendo quella fissazione, che tra parentesi viene a me ogni tanto, non solo di scoprire quali potrebbero essere i vocaboli "nuragici" ancora esistenti, ma anche quelli ormai scomparsi? A proposito di belle parole sarde, sai cos'è una semertosa?





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robur.q

Utente Senior



Inserito il - 27/07/2012 : 14:46:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Rita Niffoi ha scritto:

Ma Robur non ti starà per caso prendendo quella fissazione, che tra parentesi viene a me ogni tanto, non solo di scoprire quali potrebbero essere i vocaboli "nuragici" ancora esistenti, ma anche quelli ormai scomparsi? A proposito di belle parole sarde, sai cos'è una semertosa?

No no, non credo che esistano altri vocaboli non latini ancora non censiti, a dimostrazione che: o quella lingua è stata quasi completamente cancellata con lo smantellamento forzato (dalle legioni di Roma) delle strutture sociali autoctone, oppure..... come ipotizzano Alinei e lo stesso Pittau, la lingua sardiana sarebbe di ceppo latino: non neolatina ma prelatina, tipo osco-umbro.
Mi incuriosisce questa faccenda dei colori perchè dimostra che il mondo guardato dai nostri antenati aveva "altri colori" rispetto a quelli che vediamo noi; che non avesse cioè, per loro, tale imortanza la distinzione dei colori; lo stesso latino aveva solo CAERULEUS, il colore del cielo, null'altro. In quanto a sermentosa..... ho visto la parola sul dizionario di Puddu; se posso avanzare un'ipotesi, visto il significato e le varianti, sembrerebbe una formazione neolatina da SEMEN + suff. OSA, non raro in sardo, ma è solo un'ipotesi Il Wagner la registra?






Modificato da - robur.q in data 27/07/2012 14:47:55

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Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 27/07/2012 : 15:13:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
semertosa (al mio paese sementusa) è una pecora giovane di circa due anni e penso che derivi si dal latino ma da semel (una volta sola) + tonsa (tosata)






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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 27/07/2012 : 18:41:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' esattamente così, semel tonsa, pecora di due anni, quindi che è stata tosata solo una volta. Mi piace pensare al significato delle parole. Quali vocaboli sardi voi conoscete, che indichino i diversi tipi di recinti per animali?





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Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 27/07/2012 : 19:06:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In Santantonese: Tanca, cungiau, Accorru, Corti, Cirra, Cuibi, Passiabi, Masoni...






Modificato da - Tzinnigas in data 27/07/2012 19:32:42

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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 27/07/2012 : 21:34:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Intendo dire i nomi dei recinti dedicati al ricovero dei diversi animali.





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