Forum Sardegna - Nel nome della madre di Paola Sirigu
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 Nel nome della madre di Paola Sirigu
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Pia
Salottino
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Inserito il - 01/12/2008 : 20:22:02  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pia Invia a Pia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Ho appena incominciato a leggere il romanzo di Paola Sirigu "Nel nome della madre".
Sono immersa nel racconto drammatico di Arròsa e Nannai.
Si preannuncia una storia forte che mi coinvolgerà.
Farò sapere.....








Modificato da - Agresti in Data 07/12/2008 23:12:17

 Firma di Pia 

Pedra Longa

Baunei (Ogliastra)

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Pia
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 06/12/2008 : 23:04:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pia Invia a Pia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi ho finito il romanzo.
Ho bisogno di rifletterci sopra.
E' una storia dalle forti connotazioni che non può essere liquidata in due righe su un forum.
Mi concedo un pò di tempo.









  Firma di Pia 

Pedra Longa

Baunei (Ogliastra)

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Pia
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 07/12/2008 : 22:02:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pia Invia a Pia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dicevo, ho finito di leggere In nome della madre di Paola Sirigu, e, come sempre mi succede quando finisco di leggere un romanzo, ho bisogno di un momento di tregua per interiorizzarlo. Ogni romanzo, che ti possa essere piaciuto o meno, ti lascia qualcosa dentro. E questo qualcosa deve venire fuori.
Le mie sono le impressioni di una lettrice, non certo di un esperto o di un critico letterario, ci tengo a precisarlo.
La storia è ambientata in Ogliastra nella seconda metà dell'Ottocento e narra della dura vita e del tragico avvicendarsi degli eventi di Nannai, donna che compie un percorso di riscatto sociale e personale utilizzando il mezzo della auto giustizia/vendetta. La vita di Nannai e il suo modo di reagire si colloca quindi all'interno della storia di una Sardegna avvilita, annichilita, sfruttata dalle istituzioni, che non trova nella Legge costituita la via dell'affrancamento.
Ho trovato che la trama si snodi su due registri linguistici, con due Io narranti che si intersecano come una spirale di DNA per costruire insieme una storia che è dramma e come tale va condivisa. Il primo io narrante è la voce della storia, della cronaca, un incontro che assume quasi un distacco scientifico documentario; l'altro, che entra lentamente e che trova il suo culmine nel finale, è l'io narrante che partecipa al dramma, in parte lo condivide, lo vive nel suo femminile sardo dolore; è questo l'io narrante che partecipa ai sentimenti e descrive i sardi e il mondo che li circonda con alti picchi narrativi. L'uno e l'altro non si elidono ma anzi si costruiscono insieme raccontando la tragedia della storia sarda che è tragedia umana.
Caso ha voluto che la lettura fatta proprio ieri della prefazione di Giuseppe Marci a Il Muto di Gallura di Enrico Costa mi aiutasse a capire la volontà da parte dello scrittore di storicizzare gli eventi ma all'interno di un tessuto narrativo letterario che deve coinvolgere il lettore.
Grazie Paola Sirigu per questa storia tutta sarda, anche se trovo difficile partecipare e stare dalla parte di Nannai. Lo devo confessare.
Mi viene voglia di porre a Paola Sirigu due domande, chissà se mi risponderà?!
La prima, forse sembrerà semplicistica, è: hai attinto da una storia vera? Dove hai trovato l'ispirazione?
La seconda, di carattere ideologico, è: tu emergi come una scrittrice che umanamente condivide le scelte fatte da Nannai. E' vero? Pensi che la scelta atavica della giustizia fatta da sé sia condivisibile?
Ricordo che Paola Sirigu è l'unica donna e l'unica sarda che ha vinto questa estate il premio Alziator a Cagliari.
Forse Giuseppe potrebbe dirci qualcosa di più su di lei. Vero Giuseppe?









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Pedra Longa

Baunei (Ogliastra)

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donnadelfaro

Nuovo Utente



Inserito il - 07/12/2008 : 23:03:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di donnadelfaro Invia a donnadelfaro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pia Deidda ha scritto:

Dicevo, ho finito di leggere In nome della madre di Paola Sirigu, e, come sempre mi succede quando finisco di leggere un romanzo, ho bisogno di un momento di tregua per interiorizzarlo. Ogni romanzo, che ti possa essere piaciuto o meno, ti lascia qualcosa dentro. E questo qualcosa deve venire fuori.
Le mie sono le impressioni di una lettrice, non certo di un esperto o di un critico letterario, ci tengo a precisarlo.
La storia è ambientata in Ogliastra nella seconda metà dell'Ottocento e narra della dura vita e del tragico avvicendarsi degli eventi di Nannai, donna che compie un percorso di riscatto sociale e personale utilizzando il mezzo della auto giustizia/vendetta. La vita di Nannai e il suo modo di reagire si colloca quindi all'interno della storia di una Sardegna avvilita, annichilita, sfruttata dalle istituzioni, che non trova nella Legge costituita la via dell'affrancamento.
Ho trovato che la trama si snodi su due registri linguistici, con due Io narranti che si intersecano come una spirale di DNA per costruire insieme una storia che è dramma e come tale va condivisa. Il primo io narrante è la voce della storia, della cronaca, un incontro che assume quasi un distacco scientifico documentario; l'altro, che entra lentamente e che trova il suo culmine nel finale, è l'io narrante che partecipa al dramma, in parte lo condivide, lo vive nel suo femminile sardo dolore; è questo l'io narrante che partecipa ai sentimenti e descrive i sardi e il mondo che li circonda con alti picchi narrativi. L'uno e l'altro non si elidono ma anzi si costruiscono insieme raccontando la tragedia della storia sarda che è tragedia umana.
Caso ha voluto che la lettura fatta proprio ieri della prefazione di Giuseppe Marci a Il Muto di Gallura di Enrico Costa mi aiutasse a capire la volontà da parte dello scrittore di storicizzare gli eventi ma all'interno di un tessuto narrativo letterario che deve coinvolgere il lettore.
Grazie Paola Sirigu per questa storia tutta sarda, anche se trovo difficile partecipare e stare dalla parte di Nannai. Lo devo confessare.
Mi viene voglia di porre a Paola Sirigu due domande, chissà se mi risponderà?!
La prima, forse sembrerà semplicistica, è: hai attinto da una storia vera? Dove hai trovato l'ispirazione?
La seconda, di carattere ideologico, è: tu emergi come una scrittrice che umanamente condivide le scelte fatte da Nannai. E' vero? Pensi che la scelta atavica della giustizia fatta da sé sia condivisibile?
Ricordo che Paola Sirigu è l'unica donna e l'unica sarda che ha vinto questa estate il premio Alziator a Cagliari.
Forse Giuseppe potrebbe dirci qualcosa di più su di lei. Vero Giuseppe?



Salve Pia. Ti ringrazio per questo interessante commento. Comincerò col rispondere alla tua ultima domanda perché in essa sono in parte implicite anche le altre.

Tu emergi come una scrittrice che umanamente condivide le scelte fatte da Nannai. E' vero? Pensi che la scelta atavica della giustizia fatta da sé sia condivisibile?

Certamente, sono ideologicamente vicina a Nannai e ne condivido le scelte rapportandole tuttavia a quel preciso periodo storico. Allora non esisteva una umana giustizia e il povero era spesso destinato a subire e a soccombere vivendo nell’illusione di una giustizia divina. Se voleva sopravvivere, spesso non aveva altra scelta se non l’utilizzo della vendetta: non trattavasi solo di un percorso di riscatto sociale e personale, bensì di un mezzo per sopravvivere.
Certamente oggi tali scelte non avrebbero lo stesso significato e, siccome ognuno è figlio del suo tempo, posso dire che se fossi vissuta ai tempi di Nannai e se mi fossi trovata al suo posto, mi sarei comportata esattamente alla stessa maniera perché credo che la redenzione non avrebbe reso la vita meno tragica, semmai l’avrebbe resa più rassegnata e la rassegnazione non fa parte del mio carattere.
Oggi è tutto estremamente più complicato, ma una cosa non è cambiata: oggi come ieri la società si basa su logiche di dominio che consentono a pochi gruppi di potere di appropriarsi del controllo delle masse. Ieri era il potere di pochi signorotti del luogo ad esercitare azioni di sopruso sui più deboli, oggi è l’intera vita di ognuno ad essere segnata e regolamentata fin dalla nascita e ad essere sottoposta al controllo dei poteri forti della Chiesa e dello Stato! Nannai era una persona semplice e ha reagito con semplicità, in modo istintuale. Oggi il potere si avvale di potenti e raffinatissimi strumenti, quali la famiglia, il potere economico, la scuola, la téchne, il sistema giudiziario, il sistema informazionale, tutti finalizzati al controllo sociale e, conseguentemente, al controllo di immensi capitali. Se Nannai fosse vissuta oggi non avrebbe trovato produttiva la logica della vendetta, ma anche in questo caso non avrebbe potuto abbandonarsi alla logica della redenzione che, ancora una volta, l’avrebbe portata ad un irreale ottimismo o alla rassegnazione.
In questo senso il personaggio di Nannai è fortemente autobiografico: se fossi vissuta ieri non avrei esitato a ricorrere al delitto barbaricino come oggi non esito a denunciare le deformanti logiche di dominio che rendono la gente vittima di un oscurantismo esistenziale che si manifesta nell’analfabetismo scientifico, nel trionfo delle mistificazioni, nei fondamentalismi religiosi, nell’incomprensione delle ipocrisie politiche e di tutti quei fattori che stanno portando l’Occidente al declino.
Per Nannai, ogni logica di potere era un atto di giustizia mancata che ledeva la dignità sua e del suo popolo, per questo il delitto non ha macchiato la sua anima, ma si è trasformato in un atto d’accusa che ha inchiodato don Gavino, Bartolini e tutti quelli come loro, di fronte a gravissime responsabilità. Anche per me, ogni logica di potere è un atto di giustizia mancata che lede la dignità del popolo ed io, moderna Nannai, attraverso i miei libri, la trasformo in un atto d’accusa che inchioda lo Stato e la Chiesa di oggi di fronte a gravissime responsabilità.

Hai attinto da una storia vera?

Anche se la storia non è vera nel senso stretto del termine, si può dire che essa ha molte attinenze con il reale. Innanzitutto il romanzo inizia con la descrizione dei moti popolari di Su Connottu, che si verificarono realmente nel 1865 dopo la legge di Vittorio Emanuele II sui terreni ademprivi, ossia sui terreni comuni sfruttati fino ad allora in maniera collettiva da contadini e pastori. La storia infatti è ambientata in quegli anni. Tutto il resto deriva dall’elaborazione di un intreccio complicato fra i racconti che ho sentito fare da mia nonna, dalla quale ho appreso la tragicità della vita nella Sardegna dell’epoca, e le vicende personali che, anche se apparentemente lontane nel tempo e nello spazio, in realtà sono così vicine a me da far si che l’opera costituisca una specie di autobiografia.

Dove hai trovato l'ispirazione?

Più che di ispirazione direi che si può parlare di un atto d’amore. Le circostanze mi tengono spesso lontana dalla Sardegna, ma l’amore che provo per questa terra è talmente grande da condizionare ogni mio sentire. Quale modo migliore per esprimere questo amore se non scrivendo? Quando sono lontana, quando soffro di nostalgia, quando il desiderio del mare diventa struggente, quando i ricordi si fanno dolorosi, lascio che la mano segua i sentieri del cuore.

Un cordiale saluto a tutti.
Paola Sirigu












 Regione Veneto  ~ Città: Treviso  ~  Messaggi: 36  ~  Membro dal: 08/09/2008  ~  Ultima visita: 01/09/2014 Torna all'inizio della Pagina

Pia
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 08/12/2008 : 10:53:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pia Invia a Pia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le dirette parole della scrittrice permettono una discussione connotata da forti valenze ideologiche. Mi piacerebbe allargare la discussione ad eventuali lettori di Gentedisardegna.
Pia









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Pedra Longa

Baunei (Ogliastra)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna


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Giuseppe

Utente Attivo



Inserito il - 08/12/2008 : 11:07:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Invia a Giuseppe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pia Deidda ha scritto:

Dicevo, ho finito di leggere In nome della madre di Paola Sirigu, e, come sempre mi succede quando finisco di leggere un romanzo, ho bisogno di un momento di tregua per interiorizzarlo. Ogni romanzo, che ti possa essere piaciuto o meno, ti lascia qualcosa dentro. E questo qualcosa deve venire fuori.
Mi viene voglia di porre a Paola Sirigu due domande, chissà se mi risponderà?!
..................................................................................................................................................................................................................
Ricordo che Paola Sirigu è l'unica donna e l'unica sarda che ha vinto questa estate il premio Alziator a Cagliari.
Forse Giuseppe potrebbe dirci qualcosa di più su di lei. Vero Giuseppe?


Devo una risposta pubblica a Pia Deidda (oltre la risposta privata).
Ho letto con ritardo il suo intervento e il suo invito e la ringrazio.
Paola Sirigu sa già cosa penso del suo libro, poiché è stato votato all'unanimità dalla giuria del Premio Alziator.
Forse dovrei spiegare, in un'altra occasione, perché vorrei vedere il suo prossimo libro pubblicato da una Editore sardo.
Oggi abbiamo editori di grande professionalità e di grande capacità imprenditoriale. I premi letterari servono anche a lanciare nel grande circuito (culturale e commerciale) gli autori e gli editori sardi.
Del resto, gli stessi editori sardi hanno imparato a ricercare i più vasti mercati nazionali. Se potessi fare il nome aggiungerei anche i mercati internazionali. Appena possibile, sapremo in quali lontani continenti sono arrivati un nostro autore e un nostro editore.
Dr.ssa Sirigu, lo prenda come un incoraggiamento.








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 593  ~  Membro dal: 09/11/2008  ~  Ultima visita: 20/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

CodicediSorres

Utente Medio


Inserito il - 08/12/2008 : 13:03:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di CodicediSorres Invia a CodicediSorres un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Leggendo i post precedenti mi è venuta la curiosità di leggere tale libro. Spero di farlo al più presto, così magari capisco meglio le caratteristiche della società nella Ogliastra dell'ottocento, che è la zona di origine di mia madre.







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: CAGLIARI  ~  Messaggi: 471  ~  Membro dal: 29/05/2008  ~  Ultima visita: 05/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

donnadelfaro

Nuovo Utente



Inserito il - 08/12/2008 : 16:18:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di donnadelfaro Invia a donnadelfaro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe ha scritto:

Pia Deidda ha scritto:

Dicevo, ho finito di leggere In nome della madre di Paola Sirigu, e, come sempre mi succede quando finisco di leggere un romanzo, ho bisogno di un momento di tregua per interiorizzarlo. Ogni romanzo, che ti possa essere piaciuto o meno, ti lascia qualcosa dentro. E questo qualcosa deve venire fuori.
Mi viene voglia di porre a Paola Sirigu due domande, chissà se mi risponderà?!
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Ricordo che Paola Sirigu è l'unica donna e l'unica sarda che ha vinto questa estate il premio Alziator a Cagliari.
Forse Giuseppe potrebbe dirci qualcosa di più su di lei. Vero Giuseppe?


Devo una risposta pubblica a Pia Deidda (oltre la risposta privata).
Ho letto con ritardo il suo intervento e il suo invito e la ringrazio.
Paola Sirigu sa già cosa penso del suo libro, poiché è stato votato all'unanimità dalla giuria del Premio Alziator.
Forse dovrei spiegare, in un'altra occasione, perché vorrei vedere il suo prossimo libro pubblicato da una Editore sardo.
Oggi abbiamo editori di grande professionalità e di grande capacità imprenditoriale. I premi letterari servono anche a lanciare nel grande circuito (culturale e commerciale) gli autori e gli editori sardi.
Del resto, gli stessi editori sardi hanno imparato a ricercare i più vasti mercati nazionali. Se potessi fare il nome aggiungerei anche i mercati internazionali. Appena possibile, sapremo in quali lontani continenti sono arrivati un nostro autore e un nostro editore.
Dr.ssa Sirigu, lo prenda come un incoraggiamento.


E' naturale che una storia di ambientazione sarda avrebbe richiamato un editore del luogo! In effetti ho presentato il libro a tutti, dico tutti, gli editori sardi, ma nessuno ha accettato la proposta. Devo dire che la cosa mi è molto dispiaciuta.
Comunque un precedente libro dal titolo "Il codice barbaricino" mi è stato pubblicato dalla Riflessione editrice di Davide Zedda, ma devo confessare che, da parte mia, questa non si è rivelata essere una bella esperienza.
Comunque insisterò, grazie per l'incoraggiamento.








 Regione Veneto  ~ Città: Treviso  ~  Messaggi: 36  ~  Membro dal: 08/09/2008  ~  Ultima visita: 01/09/2014 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe

Utente Attivo



Inserito il - 08/12/2008 : 17:15:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Invia a Giuseppe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
donnadelfaro ha scritto:

Giuseppe ha scritto:

Pia Deidda ha scritto:

Dicevo, ho finito di leggere In nome della madre di Paola Sirigu, e, come sempre mi succede quando finisco di leggere un romanzo, ho bisogno di un momento di tregua per interiorizzarlo. Ogni romanzo, che ti possa essere piaciuto o meno, ti lascia qualcosa dentro. E questo qualcosa deve venire fuori.
Mi viene voglia di porre a Paola Sirigu due domande, chissà se mi risponderà?!
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Ricordo che Paola Sirigu è l'unica donna e l'unica sarda che ha vinto questa estate il premio Alziator a Cagliari.
Forse Giuseppe potrebbe dirci qualcosa di più su di lei. Vero Giuseppe?


Devo una risposta pubblica a Pia Deidda (oltre la risposta privata).
Ho letto con ritardo il suo intervento e il suo invito e la ringrazio.
Paola Sirigu sa già cosa penso del suo libro, poiché è stato votato all'unanimità dalla giuria del Premio Alziator.
Forse dovrei spiegare, in un'altra occasione, perché vorrei vedere il suo prossimo libro pubblicato da una Editore sardo.
Oggi abbiamo editori di grande professionalità e di grande capacità imprenditoriale. I premi letterari servono anche a lanciare nel grande circuito (culturale e commerciale) gli autori e gli editori sardi.
Del resto, gli stessi editori sardi hanno imparato a ricercare i più vasti mercati nazionali. Se potessi fare il nome aggiungerei anche i mercati internazionali. Appena possibile, sapremo in quali lontani continenti sono arrivati un nostro autore e un nostro editore.
Dr.ssa Sirigu, lo prenda come un incoraggiamento.


E' naturale che una storia di ambientazione sarda avrebbe richiamato un editore del luogo! In effetti ho presentato il libro a tutti, dico tutti, gli editori sardi, ma nessuno ha accettato la proposta. Devo dire che la cosa mi è molto dispiaciuta.
Comunque un precedente libro dal titolo "Il codice barbaricino" mi è stato pubblicato dalla Riflessione editrice di Davide Zedda, ma devo confessare che, da parte mia, questa non si è rivelata essere una bella esperienza.
Comunque insisterò, grazie per l'incoraggiamento.

Non posso dire altro (e chi mi legge comprende il motivo) ma le sue parole sono una conferma, anzi la documentazione palese, di alcuni miei convincimenti.
Spero che l'Alziator (e il Teatro Lirico di Cagliari) le abbiano ridato fiducia....nei sardi.
Saluto lei e i lettori del suo libro.








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 593  ~  Membro dal: 09/11/2008  ~  Ultima visita: 20/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

Anto
Salottino
Utente Master


Inserito il - 08/12/2008 : 19:32:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Anto Invia a Anto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Carissimi....siete una tentazione...Il libro della Sirigu sara' letto quanto prima e sara' un buon contributo alla nostra conoscenza...ma non credo riusciro' prima delle feste di Natale....ho sigh! qualcosina da studiare per un vicinissimo impegno...pia..aspettami. un saluto caro a tutti.antonia








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: nuoro  ~  Messaggi: 2208  ~  Membro dal: 30/10/2008  ~  Ultima visita: 03/03/2016 Torna all'inizio della Pagina

Verosardo
Salottino
Moderatore



Inserito il - 08/12/2008 : 22:48:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Verosardo Invia a Verosardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
la presenza di, ormai numerose, donne nella letteratura "made in sardegna" mi convince - ineluttabilmente, che devo lasciare per un pò le mie attuali letture.
grazie a pia e paola per darmi questa occasione.
Spero di poter acquistare e leggere al piu presto i vostri romanzi e darne conto in un post. (spero,... poita deu seu sempri incasinauuuuu!!! )
un abbraccio.









  Firma di Verosardo 

Rocce Rosse - Arbatax

Tortolì (Ogliastra)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna


 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Medio Campidano  ~  Messaggi: 1877  ~  Membro dal: 25/08/2008  ~  Ultima visita: 17/08/2021 Torna all'inizio della Pagina

Tizi
Salottino
Utente Virtuoso



Inserito il - 09/12/2008 : 19:29:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tizi Invia a Tizi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Pia per averci presentato questo libro, mi ha particolarmente incuriosita, soprattutto leggendo l'intervento di Paola Sirigu.
Lo acquisterò al più presto.









Modificato da - Tizi in data 09/12/2008 19:31:40

  Firma di Tizi 

Panorama

Villa Sant' Antonio (Or)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Villa S. Antonio/Orbassano  ~  Messaggi: 4943  ~  Membro dal: 10/09/2008  ~  Ultima visita: 01/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe

Utente Attivo



Inserito il - 10/12/2008 : 11:32:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Invia a Giuseppe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
donnadelfaro ha scritto:

Giuseppe ha scritto:

Pia Deidda ha scritto:

Dicevo, ho finito di leggere In nome della madre di Paola Sirigu, e, come sempre mi succede quando finisco di leggere un romanzo, ho bisogno di un momento di tregua per interiorizzarlo. Ogni romanzo, che ti possa essere piaciuto o meno, ti lascia qualcosa dentro. E questo qualcosa deve venire fuori.
Mi viene voglia di porre a Paola Sirigu due domande, chissà se mi risponderà?!
..................................................................................................................................................................................................................
Ricordo che Paola Sirigu è l'unica donna e l'unica sarda che ha vinto questa estate il premio Alziator a Cagliari.
Forse Giuseppe potrebbe dirci qualcosa di più su di lei. Vero Giuseppe?


Devo una risposta pubblica a Pia Deidda (oltre la risposta privata).
Ho letto con ritardo il suo intervento e il suo invito e la ringrazio.
Paola Sirigu sa già cosa penso del suo libro, poiché è stato votato all'unanimità dalla giuria del Premio Alziator.
Forse dovrei spiegare, in un'altra occasione, perché vorrei vedere il suo prossimo libro pubblicato da una Editore sardo.
Oggi abbiamo editori di grande professionalità e di grande capacità imprenditoriale. I premi letterari servono anche a lanciare nel grande circuito (culturale e commerciale) gli autori e gli editori sardi.
Del resto, gli stessi editori sardi hanno imparato a ricercare i più vasti mercati nazionali. Se potessi fare il nome aggiungerei anche i mercati internazionali. Appena possibile, sapremo in quali lontani continenti sono arrivati un nostro autore e un nostro editore.
Dr.ssa Sirigu, lo prenda come un incoraggiamento.


E' naturale che una storia di ambientazione sarda avrebbe richiamato un editore del luogo! In effetti ho presentato il libro a tutti, dico tutti, gli editori sardi, ma nessuno ha accettato la proposta. Devo dire che la cosa mi è molto dispiaciuta.
Comunque un precedente libro dal titolo "Il codice barbaricino" mi è stato pubblicato dalla Riflessione editrice di Davide Zedda, ma devo confessare che, da parte mia, questa non si è rivelata essere una bella esperienza.
Comunque insisterò, grazie per l'incoraggiamento.


Per evidenti motivi, ho avuto in omaggio il libro di Paola Sirigu.
Se l'autrice venisse a Cagliari avrei il piacere di (ri)-incontrarla nella libreria-web-caffè di Caterina Tosi (bar Charlotte, che è il mio punto di incontro o, e preferite, il mio salotto pubblico, nella via Castiglione) e le farei, a mia volta, l'omaggio del mio libro di racconti che amo di più, perché è stato definito "un libro al femminile" . Infatti è intitolato "Queste e quelle signore" e forse avrà un seguito.
Lo stesso invito vale, per un dovere di ospitalità e di cortesia, anche per Pia Deidda.
Se non ci dovessimo incontrare resta la mia riconoscenza per questi brevi ma cordiali scambi epistolari.
Vi saluto.








Modificato da - Giuseppe in data 10/12/2008 11:33:57

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 593  ~  Membro dal: 09/11/2008  ~  Ultima visita: 20/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

Pia
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 10/12/2008 : 12:11:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pia Invia a Pia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Per evidenti motivi, ho avuto in omaggio il libro di Paola Sirigu.
Se l'autrice venisse a Cagliari avrei il piacere di (ri)-incontrarla nella libreria-web-caffè di Caterina Tosi (bar Charlotte, che è il mio punto di incontro o, e preferite, il mio salotto pubblico, nella via Castiglione) e le farei, a mia volta, l'omaggio del mio libro di racconti che amo di più, perché è stato definito "un libro al femminile" . Infatti è intitolato "Queste e quelle signore" e forse avrà un seguito.
Lo stesso invito vale, per un dovere di ospitalità e di cortesia, anche per Pia Deidda.
Se non ci dovessimo incontrare resta la mia riconoscenza per questi brevi ma cordiali scambi epistolari.
Vi saluto.


Giuseppe io accolgo l'invito per Il prossimo Luglio quando passerò da Cagliari meno velocemente di questo prossimo viaggio dicembrino. Grazie.

Adesso aspetto i paradisolani amanti di letteratura sarda ad esprimere un loro parere sul libro di Paola Sirigu. A me il tema fa venire il desiderio di una accesa discussione sui temi trattati!









  Firma di Pia 

Pedra Longa

Baunei (Ogliastra)

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Prof Pia http://www.lezionidibello.blogspot.it

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Istella
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 10/12/2008 : 18:30:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Istella Invia a Istella un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io ho ordinato il libro in libreria e dovrebbe arrivarmi a giorni...

l'inizio delle vostre discussioni mi ha incuriosito, ma l'ho volutamente letto in modo superficiale per non farmi influenzare mentre leggo il libro..









Modificato da - Istella in data 10/12/2008 18:31:49

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Isola Foradada

Alghero (Ss)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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donnadelfaro

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Inserito il - 12/12/2008 : 17:03:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di donnadelfaro Invia a donnadelfaro un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sarò lieta di incontrare a luglio Giuseppe, Maria Pia e gli altri amici (anch'io sarò a Cagliari a dicembre, ma per una visita veloce) nella libreria-web-caffè di Caterina Tosi (bar Charlotte nella via Castiglione).
Sarebbe davvero bello avere in Cagliari un punto d'incontro.... letterario!

Un dubbio mi assale.... Giuseppe, chi sei?
A risentirci!

Paola Sirigu








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