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Donovan
Salottino
Utente Medio
 

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Inserito il - 17/10/2008 : 18:49:27
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Ok, perfetu Turrità 
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"I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea ma anche mediterranea"
Fabrizio De Andrè |
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Arthacan
Utente Medio
 

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Inserito il - 17/10/2008 : 20:24:13
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| Piticcu ha scritto:
Ciao. anche io ti do un piccolo contributo. sto lavorando ai progetti della L 482 sul bilinguismo, e quindi vado in tanti comuni della sardegna ad.... insegnare un uso del sardo quanto più possibile corretto. Anche se corretto è una parola esagerata e inadatta. Per secoli (tranne carta de logu e pochi altri esempi) la lingua era un canale esclusivamente orale. Chi scriveva erano in pochi e non parlavano della vita di tutti i giorni... Oggi sulla LSC c'è innanzi tutto molto risentimento pregiudiziale. Ormai si è generata questa idea che sia troppo vicina al barbaricino e lontana dal campidanese. Forse lo è, ma penso che lo scopo, dichiarato anche nella presentazione del progetto della lsc, è quello di sperimentare, provare, confrontarci. Quando vado nei comuni ai ragazzi che collaborano con me chiedo di usare la LSC, cercando di trovare una mediazione, una sorta di protocollo comune per il campidanese. Ci sono sicuramente difficoltà e resistenze, sopratutto da parte degli utenti che non rinunciano a dire che per loro tale parola si dice così e basta. La LSC concentra le sue attenzioni sull'ortografia, mirando a salvaguardare la straordinaria varietà lessicale presente in sardegna. Ciò che dobbiamo raggiungere è una scirttura quanto più comprensibile atutti, anche se poi ognuno la leggerà come meglio crede opportuno. Non avremo la risposta oggi, o quest'anno... credo che almeno una decina d'anni ci serviranno per siscutere, confrontarci, venirci incontro, che forse è la cosa più difficile che la LSC possa ottenere
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Ciao Pitticu, ben venuto! Mi fa piacere potermi confrontare con uno delle mie parti e che manifesta una posizione di apertura nei confronti della LSC. Solitamente su queste cose litigo coi cabesusesi! scherzo ;) C'è certamente risentimento pregiudiziale, e probabilmente a ragione. vediamo perchè. L'ambiente è stato avvelenato anni fa quando a mio avviso c'era una predisposizione d'animo migliore per accettare tutti qualche sacrificio in più. Purtroppo i sentimenti di aperura di molti son stati delusi da quelle scelte politiche e tecniche scellerate che partorirono la Limba Sarda Unificada. Una standardizzazione del sardo che in realtà era una standardizzazione delle varianti centro settentrionali del sardo, inaccettabile per i sardi meridionali, che infatti oltre ad opporsi, vissero la cosa come una cocente offesa. Di più, fu una vera ferita. Qualcuno disse: "Sa LSU est, a parri nostru, unu dannu mannu de a beru, ca in pasi de auniri at partziu su sardu e is sardus. Nos creeus chi unu cras, scriendi una stória de aìnturu de sa lìngua sarda s’at a scriri de unu tempus innantis de sa proposta de LSU e de unu tempus apustis de sa LSU, in su sensu ca innantis creemus – che pipius innotzentis – de essi, de lìngua, totus agualis, agoa eus scìpiu ca no."
Dopo anni di dibattiti e confronti, con rinnovata fiducia si attendeva qualcosa in più dalla seconda commissione. Ciò che ne uscì fu la LSC, in sostanza una LSU in parte emendata...non un qualcosa di nuovo e audace. Non si ebbe il coraggio di sacrificare la fisionomia fondamentale del logudorese. Si preferì mantenere pressochè intatto il consenso nel capo di sopra, contando di far breccia pian piano nel "capo di sotto". Si tornò indietro rispetto alla proposta LDM di mario puddu, rispetto alle proposte più avanzate di bolognesi, di chi voleva un doppio standard come approccio iniziale. Un'altra delusione, in sostanza. Un personaggio di mediazione quale mario puddu è stato fatto fuori... Altro personaggio con idee interessanti Bolognesi, non è stato ascoltato. Lui tuttavia è rimasto un difesore del progetto LSC, o meglio della LSC dei suoi sogni, non di quella reale. Tant'e che ne parla bene ma se ne guarda bene da utilizzarla di persona, sintanto che non passeranno gli emendamenti che lui vorrebbe..
E perchè dovremmo usarla noiatri?? Fanno bene quelli con cui lavori a non usarla! per me è anche una forma di protesta civile. La bontà degli standard si valuta di fatto in modo operativo. Se uno standard è accettato e usato, significa che funziona e va bene così come è. Se uno standard è rifiutato significa che occorre rimetterci mano...
Purtoppo esiste un gap linguistico e identificativo tra questa LSC e il meridione linguistico dell'isola che non va taciuto, va compreso e va colmato. E non, come sento spesso dire, col "bisogna che vi convinciate che va bene così e che vi abituiate!" Se la gente dalle nostre parti è così poco propensa ad usarla ci sarà pure qualche ragione che andrà indagata! C'è resistenza ad ogni livello! da chi segue distrattamente queste questioni, agli operatori linguistici, dai politici, agli scrittori, al mondo universitario, agli intellettuali. Perchè dobbiamo sentirci disfattisti o essere additati come coloro i quali non hanno a cuore le sorti della nazione sarda. Perchè deve essere così amara questa medicina? Perchè il recupero del sardo che dovrebbe essere una cosa piacevole?
Ma non sarà che le cose son state fatte male? Che l'approccio è stato sbagliato? e perchè anzichè insistere con la forza non fanno indagini per capire gli atteggiamenti della gente, per porre rimedi? La pianificazione linguistica ha gli strumenti quer governare questi processi.
Ora sento spesso dire che la LSC è solo uno standard grafico e che ognuno può leggerlo a modo suo. In realtà la LSC è nata e pianificata come una varietà linguistica che ha una sua grafia e una sua pronuncia! Se si vuole costruire uno standard ortografico che permetta la lettura secondo le consuetudini di ciascuno, (ammesso che funzioni), come minimo lo standard va pensato ad hoc! con una grafia che distanzaindosi dalle convenzioni ortografiche tradizionali ti consenta questo. E' ciò che sa bene e che ha sempre sostenuto Bolognesi, ma non gli attuali suoi compagni di merende. E non si capisce perchè continui a fare buon viso a cattivo gioco. Si vuole ora seguire quell'approccio? che si emendi la LSC in tal senso, oppure non si usino pretestualmente certi argomenti! (non mi riferisco a nessuno dei qui presenti )
Ad esempio, per capirci. Prendi il gruppo GH nelle parole gherra, aghina, anghelu, faghere. Un logudorese sa che quel gh avrebbe sempre lo stesso suono. Per un campidanese quel gh dovrebbe corrispondere in quelle 4 parole a 4 pronuncie differenti! La grafia dovrebbe guidarti alla corretta pronuncia. Una grafia del genere non guida un campidanese alla sua pronuncia. La LSC si può leggere in un modo solo, secondo le corrispondenze grafia-pronuncia previste dal sistema ortografico usato. Cioè quello tradizionale del sardo basato sull'italiano. Questo è.
sin tanto che non vedrò passi avanti, rimango fermo sostenitore della coufficializzazione delle due tradizioni letterarie logudorese e campidanese. Ti rimando a questo mio recente intervento per evitare di ripetermi.
ciao
http://www.gentedisardegna.it/topic...LY_ID=257363
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Modificato da - Arthacan in data 17/10/2008 20:48:39 |
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Turritano
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Inserito il - 17/10/2008 : 20:47:57
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Ma... io dico solo che in poche lingue, la grafia corrisponde a una esatta pronunzia. L'italiano dovrebbe fare eccezione, ma in reltà sappiamo che anche in Italia, posto che vai, pronunzia che cambia. In ogni modo, lasciando da parte i pregiudizi e i campanilismi sempre deleteri, io credo che sia sempre meglio questa LSC che una lingua straniera. Turritano
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Modificato da - Turritano in data 17/10/2008 21:02:02 |
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Donovan
Salottino
Utente Medio
 

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Inserito il - 18/10/2008 : 00:18:42
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Ciao Pitticu, ben venuto! Mi fa piacere potermi confrontare con uno delle mie parti e che manifesta una posizione di apertura nei confronti della LSC. Solitamente su queste cose litigo coi cabesusesi! scherzo ;) C'è certamente risentimento pregiudiziale, e probabilmente a ragione. vediamo perchè. L'ambiente è stato avvelenato anni fa quando a mio avviso c'era una predisposizione d'animo migliore per accettare tutti qualche sacrificio in più. Purtroppo i sentimenti di aperura di molti son stati delusi da quelle scelte politiche e tecniche scellerate che partorirono la Limba Sarda Unificada. Una standardizzazione del sardo che in realtà era una standardizzazione delle varianti centro settentrionali del sardo, inaccettabile per i sardi meridionali, che infatti oltre ad opporsi, vissero la cosa come una cocente offesa. Di più, fu una vera ferita. Qualcuno disse: "Sa LSU est, a parri nostru, unu dannu mannu de a beru, ca in pasi de auniri at partziu su sardu e is sardus. Nos creeus chi unu cras, scriendi una stória de aìnturu de sa lìngua sarda s’at a scriri de unu tempus innantis de sa proposta de LSU e de unu tempus apustis de sa LSU, in su sensu ca innantis creemus – che pipius innotzentis – de essi, de lìngua, totus agualis, agoa eus scìpiu ca no."
Dopo anni di dibattiti e confronti, con rinnovata fiducia si attendeva qualcosa in più dalla seconda commissione. Ciò che ne uscì fu la LSC, in sostanza una LSU in parte emendata...non un qualcosa di nuovo e audace. Non si ebbe il coraggio di sacrificare la fisionomia fondamentale del logudorese. Si preferì mantenere pressochè intatto il consenso nel capo di sopra, contando di far breccia pian piano nel "capo di sotto". Si tornò indietro rispetto alla proposta LDM di mario puddu, rispetto alle proposte più avanzate di bolognesi, di chi voleva un doppio standard come approccio iniziale. Un'altra delusione, in sostanza. Un personaggio di mediazione quale mario puddu è stato fatto fuori... Altro personaggio con idee interessanti Bolognesi, non è stato ascoltato. Lui tuttavia è rimasto un difesore del progetto LSC, o meglio della LSC dei suoi sogni, non di quella reale. Tant'e che ne parla bene ma se ne guarda bene da utilizzarla di persona, sintanto che non passeranno gli emendamenti che lui vorrebbe..
E perchè dovremmo usarla noiatri?? Fanno bene quelli con cui lavori a non usarla! per me è anche una forma di protesta civile. La bontà degli standard si valuta di fatto in modo operativo. Se uno standard è accettato e usato, significa che funziona e va bene così come è. Se uno standard è rifiutato significa che occorre rimetterci mano...
Purtoppo esiste un gap linguistico e identificativo tra questa LSC e il meridione linguistico dell'isola che non va taciuto, va compreso e va colmato. E non, come sento spesso dire, col "bisogna che vi convinciate che va bene così e che vi abituiate!" Se la gente dalle nostre parti è così poco propensa ad usarla ci sarà pure qualche ragione che andrà indagata! C'è resistenza ad ogni livello! da chi segue distrattamente queste questioni, agli operatori linguistici, dai politici, agli scrittori, al mondo universitario, agli intellettuali. Perchè dobbiamo sentirci disfattisti o essere additati come coloro i quali non hanno a cuore le sorti della nazione sarda. Perchè deve essere così amara questa medicina? Perchè il recupero del sardo che dovrebbe essere una cosa piacevole?
Ma non sarà che le cose son state fatte male? Che l'approccio è stato sbagliato? e perchè anzichè insistere con la forza non fanno indagini per capire gli atteggiamenti della gente, per porre rimedi? La pianificazione linguistica ha gli strumenti quer governare questi processi.
Ora sento spesso dire che la LSC è solo uno standard grafico e che ognuno può leggerlo a modo suo. In realtà la LSC è nata e pianificata come una varietà linguistica che ha una sua grafia e una sua pronuncia! Se si vuole costruire uno standard ortografico che permetta la lettura secondo le consuetudini di ciascuno, (ammesso che funzioni), come minimo lo standard va pensato ad hoc! con una grafia che distanzaindosi dalle convenzioni ortografiche tradizionali ti consenta questo. E' ciò che sa bene e che ha sempre sostenuto Bolognesi, ma non gli attuali suoi compagni di merende. E non si capisce perchè continui a fare buon viso a cattivo gioco. Si vuole ora seguire quell'approccio? che si emendi la LSC in tal senso, oppure non si usino pretestualmente certi argomenti! (non mi riferisco a nessuno dei qui presenti )
Ad esempio, per capirci. Prendi il gruppo GH nelle parole gherra, aghina, anghelu, faghere. Un logudorese sa che quel gh avrebbe sempre lo stesso suono. Per un campidanese quel gh dovrebbe corrispondere in quelle 4 parole a 4 pronuncie differenti! La grafia dovrebbe guidarti alla corretta pronuncia. Una grafia del genere non guida un campidanese alla sua pronuncia. La LSC si può leggere in un modo solo, secondo le corrispondenze grafia-pronuncia previste dal sistema ortografico usato. Cioè quello tradizionale del sardo basato sull'italiano. Questo è.
sin tanto che non vedrò passi avanti, rimango fermo sostenitore della coufficializzazione delle due tradizioni letterarie logudorese e campidanese. Ti rimando a questo mio recente intervento per evitare di ripetermi.
ciao
http://www.gentedisardegna.it/topic...LY_ID=257363
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Salude o Arthacan, isetande ti fia! 
Deo isco comente la pensas tue e tue ischis comente la penso, de custas cosas nd' amos giai chistionadu unu muntone de bortas. So de acordu cun tegus po su chi as iscritu a s' incomintzu, a bolozare s' abba est istada sa LSU e at fatu dannu mannu. Ma po s' àteru...
Fintzas po a mie atza, putzu, gràtzias currisponden a tres sonos diferentes e po boisàteros sun oguales, ma no est custa sa chistione, est inùtile puru a nde faeddare ca no podimos leare custu comente medida. Sa chistione est: est possìbile a pronuntziare in una manera diferente mancari sa currespondèntzia grafema-morfema no siat regulare?
S' italianu inoghe nos azuat pagu...ma carchi cosa si nche podet bogare a pizu puru.
Comente si pronùntziant in italianu "Z" o ZZ" ? Tue a l' ischis, Arthacan? Deo no...apo sempre pronuntziadu chena sighire peruna règula "azienda" "azzimo", "azione", "pazzo"... E in 27 annos mai mai mai m'est capitadu de mi faddire lezinde (e mancu mai de mi ponner su problema, a narrer sa veridade...) Custu tantu po cumprender chi su chi a nois nos paret cosa de pagu contu, po unu chi no est italòfonu no lu est. Ma faeddamos de cosas prus de imprastu. Comente semus postos in ingresu, Arthacan? Mi paret chi za nd' iscas...T' est mai capitadu de lezer custas tres peràulas?
Children, machine, archive
Comente si depen lezer cussos "chi"? A mie no mi d' at bataria peruna su de los lezer, e creo chi sa matessi cosa siat po te. L' itendes una borta, l' intendes sa de duas, l' intendes sa de tres a sa fine ischis chi si narat gai. Sigomente deo so cumbintu chi unu pitzineddu campidanesu no si bortet a tontu da chi b' at de lezer in sardu so fintzas cumbintu chi bi la potat fàghere siat cun CHI chi cun GHE.
Chi no si potat fàghere no est beru! Deo mi so postu paritzas bias po l' iscumbatare, como etotu l' apo fatu! (E a boghe arta puru...) Certu no so gai lestru comente dia cherrer, medas bias mi faddo e mancu connosco bene sa pronùntzia de su campidanesu: no so cada die faghinde cussu, sa pronùntzia mia mi che trazat sa limba medas bias e po a mie no b' at nudda de naturale in su de azunghere una AR- innantis de una R o in su de fagher sa lenitzione a una peràula comente "cida". Ma no so campidanesu e tenzo 27 annos, no 6!
Si unu no cheret imparare no imparat, totu inoghe sa chistione! E boisàteros faghinde de degai sezis finamentas perdinde sa rapresentàntzia lessicale, sende chi sos prus chi impreant sa LSC sun de capu de susu e impreant su lèssicu insoro! Est a bois chi cumbenit, ca nemos bos garantit chi sa LSC at a cambiare!
Siat comente si siat, no creo chi an a esser custas peràulas t' an a cumbìnchere, lu depes bier cun sos ogros tuos e intender cun sa origras tuas. E de su restu fintzas a cando no at a esser gai as a fagher bene a muntenner sas dudas tuas. At a esser su tempus a nos narrer comente s' an a esser sas cosas.
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Arthacan
Utente Medio
 

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Inserito il - 18/10/2008 : 16:13:14
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| Donovan ha scritto: Salude o Arthacan, isetande ti fia! 
Deo isco comente la pensas tue e tue ischis comente la penso, de custas cosas nd' amos giai chistionadu unu muntone de bortas. So de acordu cun tegus po su chi as iscritu a s' incomintzu, a bolozare s' abba est istada sa LSU e at fatu dannu mannu. Ma po s' àteru...
Fintzas po a mie atza, putzu, gràtzias currisponden a tres sonos diferentes e po boisàteros sun oguales, ma no est custa sa chistione, est inùtile puru a nde faeddare ca no podimos leare custu comente medida. Sa chistione est: est possìbile a pronuntziare in una manera diferente mancari sa currespondèntzia grafema-morfema no siat regulare?
S' italianu inoghe nos azuat pagu...ma carchi cosa si nche podet bogare a pizu puru.
Comente si pronùntziant in italianu "Z" o ZZ" ? Tue a l' ischis, Arthacan? Deo no...apo sempre pronuntziadu chena sighire peruna règula "azienda" "azzimo", "azione", "pazzo"... E in 27 annos mai mai mai m'est capitadu de mi faddire lezinde (e mancu mai de mi ponner su problema, a narrer sa veridade...) Custu tantu po cumprender chi su chi a nois nos paret cosa de pagu contu, po unu chi no est italòfonu no lu est. Ma faeddamos de cosas prus de imprastu. Comente semus postos in ingresu, Arthacan? Mi paret chi za nd' iscas...T' est mai capitadu de lezer custas tres peràulas?
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Comente si depen lezer cussos "chi"? A mie no mi d' at bataria peruna su de los lezer, e creo chi sa matessi cosa siat po te. L' itendes una borta, l' intendes sa de duas, l' intendes sa de tres a sa fine ischis chi si narat gai. Sigomente deo so cumbintu chi unu pitzineddu campidanesu no si bortet a tontu da chi b' at de lezer in sardu so fintzas cumbintu chi bi la potat fàghere siat cun CHI chi cun GHE.
Chi no si potat fàghere no est beru! Deo mi so postu paritzas bias po l' iscumbatare, como etotu l' apo fatu! (E a boghe arta puru...) Certu no so gai lestru comente dia cherrer, medas bias mi faddo e mancu connosco bene sa pronùntzia de su campidanesu: no so cada die faghinde cussu, sa pronùntzia mia mi che trazat sa limba medas bias e po a mie no b' at nudda de naturale in su de azunghere una AR- innantis de una R o in su de fagher sa lenitzione a una peràula comente "cida". Ma no so campidanesu e tenzo 27 annos, no 6!
Si unu no cheret imparare no imparat, totu inoghe sa chistione! E boisàteros faghinde de degai sezis finamentas perdinde sa rapresentàntzia lessicale, sende chi sos prus chi impreant sa LSC sun de capu de susu e impreant su lèssicu insoro! Est a bois chi cumbenit, ca nemos bos garantit chi sa LSC at a cambiare!
Siat comente si siat, no creo chi an a esser custas peràulas t' an a cumbìnchere, lu depes bier cun sos ogros tuos e intender cun sa origras tuas. E de su restu fintzas a cando no at a esser gai as a fagher bene a muntenner sas dudas tuas. At a esser su tempus a nos narrer comente s' an a esser sas cosas.
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E saludi! :)
Chi deu nau de ai sempri castiau cun unu certu interessiu a su sistema Bolognesi, bolit nai ca creu chi siat possibili a fai de mancu de is corrispondentzias grafema-fonema de s'italianu.. Medas populus imperant una grafia a pitogramas. est a nai chen'e grafemas, ma imparant a torrai a una figura unu sonu, prus pinturas arrengheradas, o acovecadas a pari, faint unu fueddu... Ita bolit nai? ca chi si poneus arrennesceus fintzas a fai ligi <allu> po cibudda...!
Certu, tengu dudas chi unu sistema de aici potzat funtzionai in Sardinnia, po medas arrexonis, ma ndi eus giai chistionau. Meda varibilidadidi diatopica in pagu logu, e cunfroma a una popolatzioni pitica, s'esigentzia po unu standard de tenni finas una pronuncia de riferimentu. E chi deu bollu scriri una cosa chi tenit una pronuncia dialetali precisa (una cantzoni, una poesia ) est unu problema a fai cumprendi ca cussu scritu bolit lìgiu in cussu modu pretzisu. grafia fonetica? E amitendi puru chi si potzat agatai unu sistema chi arrangit is chistionis fonologicas, ddui est sa variabilidadi morfologica chi in su sardu est amnna meda. Inguni no fait a ligi donniunu segundu sa fueddada cosa sua.. "Esseret" comenti fatzu a ddu ligi "fessit"? E is suffissus? Ma no mi interessat a chistionai imoi de s'aplicabilidadi de custu modellu. lasseus stai.
Pigheus po bonu chi fatzat a ddu fai! chi siat sa solutzioni giusta po is problemas linguisticus de is sardus!
Deu creu chi unu sistema de aici, chi giai tenit problemas potentzialis, est prus facili chi funtzionit chi ddi cuncodraus una grafia studiada in donnia cara cosa sua po essi lìgia in tantis maneras.
E iat a serbiri puru chi si ndi stesiessit graficamenti de s'italianu. Poita deghinò unu sardu arfabetizau in italianu est intzullau a imperai is currispondentzias grafema-fonema de s'italianu. E chi si ndi stesiessit de is grafias traditzionalis de su sardu etotu! Po marcai una distantzia cun is traditzionis, is traditzionis de totus, po donai una bisura de democraticidadi, de "new deal" de sa lingua sarda.
Innoi ita ant fatu? no ndi ant mai bòfiu intendi de custa cosa!! Bolognesi est dexi annus nendi-ddu e no dd'ant mai cagau (is propostas cosa sua funt in s'arretza e fait a ddas castiai). Ant bòfiu fai unu standard "classicu", cun una grafia e una pronùntzia. Una grafia fundada apitzus de su logudoresu e chi duncas, po is cunventzionis de s'italianu e de su sardu scritu traditzionali, tirat de prus a sa fonologia de su logudoresu.
(chini bolit medidas scentificas si castit is studius R.Bolognesi http://www.sardegnacultura.it/docum...18130841.pdf e S.Cherchi http://mastersardo.netsoul.net/publ..._Cherchi.pdf http://mastersardo.netsoul.net/publ...alla_LSC.pdf )
Perou calincunu dd'at tenta pronta luegu!: "ma chi cherides, legide-la comente bos praghet!! E no, tropu comudu de aici! custu est a nai una cosa e a ndi fai un'atra! O su sistema ddu studiais po fai cussu chi seus narendi, cun una grafia a tretu e mesu, opuru, a ita giogus seus gioghendi?
O Davidi, gei ddu cumprendis ca sa cosa est una pigada po culu! Ajò!
Ita bolis a ti nai? deu poderi e fortza de cambiai is cosas no ndi tengu. Potzu nai sceti ca no mi intendu de dda imperai custa LSC, poita no mi nci agatu e po scioberu politicu puru! E no emu a bolli chi dda imperessint mancu is atrus sardus de is cussorgias cosa mia. Custu po mei no bolit nai ni a rinuntziai a un'imperu modernu de su sardu ni a serrai sa porta a su cunfrontu e a sa connoscèntzia de is atras realidadis linguisticas de Sardinnia. Funt cosas chi depeus ammanniai sempri de prus.
Donniunu fatzat su chi creit giustu a fai. Eus a biri ita ndi at a bessiri..
Deu bivu in un area metropolitana chi fait 400.000, 500.000 bividoris o cantu est... est fata de biddas mannas e piticas, ma est ormai totu una cosa, po modu de bivi, modu de pentzai ecc ecc.. Innoi est cuncentrau meda de su poderi economicu, politicu, sotziali culturali de sardinnia. Chi no arrennesceus a infogai totu custa genti, su bilinguismu at a trigai meda a pigai tretu.. No sciu cantu siant fendi beni e cantu siant fendi dannu.
su tempus at essi maistu! ndi eus a arrexonai
ciau
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Modificato da - Arthacan in data 18/10/2008 16:32:16 |
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Turritano
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Inserito il - 18/10/2008 : 22:00:11
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Cumente keria narrer: semus rutos in su peus campanilismu. Si keret pro forza binker a subra sos ateros pro su numeru e sa politica, cumente semper. S’arresjonu de sa logica istorica e de sa limba de mesanìa no balet nudha. Gai no si podet andare a larghu. Su dudu ki tenes tue, ki custhu sistema de sa limba podet funtzionare, est unu dudu ki keret narrer: “Eo non nde kelzo intender…” Torramus a narrer ki totu sos ateros in su mundu, medas o pagos ki sient, an’ apidu su matessi problema e l’ant risolvidu semper, in una manera o s’atera. Kie l’at nadu ki devent pro forza binker sos prus “mannos”? Est una kisthione meda delicada, eo creo ki, cun Sa LSC, si siet leada e risolvida a su mezus. Totu, naramus gai, devimus fagher calki sacrifitziu: bi sunt regulas de rispetare e las devent rispetare totu. Gai est sa limba ufitziale, in totue. Bisonza puru tenner frimmu unu cuncettu: una limba est semper in “movimentu”. Kelzo narrer ki totas sa limbas si adatant a bellu a bellu, cun su tempus, a sa zente ki la faedhat. Tando, cun su tempus podet esser puru ki sa limba Sarda, unu cras, si giret de prus a s’ala de su campidanesu, ma intanto sa limba devet incominzare dae calki puntu, dae sa traditzione e dae sa mesanìa, no devet morrer cun nois brighende, sinono s’at a girare solu a intr’a sa losa. Torramus a narrer ki, cun sa LSC, devent esser imparados in donzi logu, sa variante sua. Cumparendelas imparis, s’at aer una cumprensiones mezus unu cun s’ateru e, intantu, si podet a sa fine, impitare una Limba pro totu: “in caminu s’acontzat barriu” . Lassamus perdher su parallelu “grafìa-ideogramma”, ki no b’intrat nudha; lassamus a banda paraulas cumente: “Deu bivu in un area metropolitana chi fait 400.000, 500.000 bividoris o cantu est... est fata de biddas mannas e piticas, ma est ormai totu una cosa…” Naramus ki custhu arresjionu no nos giughet a nudha. Eo poto narrer de viver in un’ area metropolitana de 300 miza personanas, e tando? Totu ischìmus ki su potere politicu, economicu ecc. ecc. est concentradu totu in unu logu e bia, ischimuus totu ki custhu est unu dannu pro tota sa Sardinia, e cussu basthat a fagher comprender, però, chi no semper su potere politicu podet binker in totue. B’at calki ‘odale ki fuit dae custhu arresjonu. Eo creo chi siet s’ora dela finire gai. Su campanilismu ‘atit dannos ebia, nuddh’ateru. Imbarare pro ‘ider ite? ite? Imbarende imbarende, amus a perdher totu, mannos e minores. Mezus caminare inparis. Saludos Turritanu
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Modificato da - Turritano in data 18/10/2008 22:07:20 |
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Arthacan
Utente Medio
 

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Inserito il - 19/10/2008 : 17:40:01
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| Turritano ha scritto:
Cumente keria narrer: semus rutos in su peus campanilismu. Si keret pro forza binker a subra sos ateros pro su numeru e sa politica, cumente semper. S’arresjonu de sa logica istorica e de sa limba de mesanìa no balet nudha. Gai no si podet andare a larghu. Su dudu ki tenes tue, ki custhu sistema de sa limba podet funtzionare, est unu dudu ki keret narrer: “Eo non nde kelzo intender…” Torramus a narrer ki totu sos ateros in su mundu, medas o pagos ki sient, an’ apidu su matessi problema e l’ant risolvidu semper, in una manera o s’atera. Kie l’at nadu ki devent pro forza binker sos prus “mannos”? Est una kisthione meda delicada, eo creo ki, cun Sa LSC, si siet leada e risolvida a su mezus. Totu, naramus gai, devimus fagher calki sacrifitziu: bi sunt regulas de rispetare e las devent rispetare totu. Gai est sa limba ufitziale, in totue. Bisonza puru tenner frimmu unu cuncettu: una limba est semper in “movimentu”. Kelzo narrer ki totas sa limbas si adatant a bellu a bellu, cun su tempus, a sa zente ki la faedhat. Tando, cun su tempus podet esser puru ki sa limba Sarda, unu cras, si giret de prus a s’ala de su campidanesu, ma intanto sa limba devet incominzare dae calki puntu, dae sa traditzione e dae sa mesanìa, no devet morrer cun nois brighende, sinono s’at a girare solu a intr’a sa losa. Torramus a narrer ki, cun sa LSC, devent esser imparados in donzi logu, sa variante sua. Cumparendelas imparis, s’at aer una cumprensiones mezus unu cun s’ateru e, intantu, si podet a sa fine, impitare una Limba pro totu: “in caminu s’acontzat barriu” . Lassamus perdher su parallelu “grafìa-ideogramma”, ki no b’intrat nudha; lassamus a banda paraulas cumente: “Deu bivu in un area metropolitana chi fait 400.000, 500.000 bividoris o cantu est... est fata de biddas mannas e piticas, ma est ormai totu una cosa…” Naramus ki custhu arresjionu no nos giughet a nudha. Eo poto narrer de viver in un’ area metropolitana de 300 miza personanas, e tando? Totu ischìmus ki su potere politicu, economicu ecc. ecc. est concentradu totu in unu logu e bia, ischimuus totu ki custhu est unu dannu pro tota sa Sardinia, e cussu basthat a fagher comprender, però, chi no semper su potere politicu podet binker in totue. B’at calki ‘odale ki fuit dae custhu arresjonu. Eo creo chi siet s’ora dela finire gai. Su campanilismu ‘atit dannos ebia, nuddh’ateru. Imbarare pro ‘ider ite? ite? Imbarende imbarende, amus a perdher totu, mannos e minores. Mezus caminare inparis. Saludos Turritanu
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deu circu in unus cantu de interventus de fai unu arrexonamentu castiendi is cosas de manera problematica e arribat Turritanu, chi incapas ddi praxit a nci ponni sempri s'urtimu fueddu , e narat: "semus rutos in su peus campanilismu!".
Faula est ca chi no cumbinceus cussa genti chi apu nau, su bilinguismu at a tenni barrancus mannus a adelantai? No creu chi siat faula. E innoi nci iat essi de chistionai finsas de is entis localis, provincia e calincunu comunu mannu, chi curpas mannas ndi tenint, ca no ant fatu ancora nudda de peruna manera.. Deu nau comuncas de circai de cumprendi poita est chi custa genti (e ddu bis de is reatzionis in custu forum puru), no ndi bollat intendi de sa LSC, e comenti iat essi possibili a barigai custu bau.. Ma est craru ca is circas bolint fatas po totu sa sardinnia. E nau de ddu fai studiendi is cosas de manera scentifica (cosa chi custus impiastreris chi ant pesau sa politica linguistica chi seus biendi, no ant fatu). Nau de cumprendi, de traballai po ponni is corretivus, chi calincunu corretivu serbit..e deu creu de giai..
A totu custu iat a depi traballai una cumissioni, unu istitutu apositu po sa lingua sarda, chi fait circas linguisticas, sotziu-linguisticas, psico-sotzialis, monitoragius, studiat neologismus e totu su chi serbit po pesai e acumpangiai unu bilinguismu modernu. E totu de manera trasparenti, cun s'agiudu de is universidadis de sardinnia, e de foras puru, si essit serbiu, de is fortzas sotzialis chi traballant in su territoriu ecc.. In sardinnia is chistionis ddas risolvit una trumixedda autoreferentziali de savius (saggi) totu a bisu insoru, e pensant chi no serbat a fai atru. Fatu cussu, parit chi s'unica cosa chi serbit est a fai proselitismu.. Deu no dda pensu de aici!
Ma la ca no seu mancu de cussus fondamentalistas chi nant: No e bastat, o chi narat: o iaci o nudda! Deu apu sempri pensau a tres strategias possibilis po agatai un'acordiu, una basi de partèntzia. Ddas pongu in ordini de preferentzia: 1) duus standards fundaus asuba de is traditzionis literarias campidanesa e logudoresa 2) unu standard sceti ma fundau asuba de una bariedadi reali mancai arrangiada unu pagu, prus baricentrica de cussa scioberada. 3) unu standard astratu pensau po essi lìgiu diaderus in maneras diferentis.
Mi parit ca seu bastanti liberali. Calisisiat sa detzisioni tecnica, chi andat detzidia e verificada in sa sotziedadi, su chi serbit scis ita est, po cuntu miu? Est propriu unu sfortzu prus mannu de bolli cumprendi su parri de sa genti, de sa sotziedadi, innanti de is detzisionis e a pustis puru, unu sinnali de mediatzioni, finsas ideologica po agatai una basi de partentzia cundividia e movi finisementi totu paris. Finsas a candu deu no apu a biri custu, apu a abarrai contras a su chi funt fendi. A su mancu sa libertadi de pensai cun sa conca mia e de essi o no essi de acòrdiu, mi dda lassas?
Ma po tui est totu campanilismu. Mi parit ca a tui ti praxat a intendi sceti "LSC eja", totu s'atru ddu ponis a su propriu livellu, totu s'atru est de cuntrastai. Chistionas de campanilismu...ma segundu tui in cussu articulu chi as postau de cussu piciocu, no ddui nd'at campanilismu e partigianeria? in is interpretatzionis storicas e linguisticas cosa sua? Candu acabbas de nci ddu ponni, mancai ti nau su chi no ddi seu de acòrdiu. Chi nd' apu a tenni gana...poita ti nau sa beridadi ca a fueddai de custas chistionis imoi m'arròsciu luegus..
chen'e arrenengu 
ciau
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Modificato da - Arthacan in data 19/10/2008 18:01:02 |
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Turritano
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Inserito il - 20/10/2008 : 00:51:41
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S’ultimu faedhu eo? Cumente sos ateros, ma cando apo calki gosa de narrer… sinono mi nd’ istho mudu e cagliadu. Eo kelzo unu dialogu cun sos ateros, no de aer s’ultima paraula. E no soe leende a niunu sa libertade de pensare cun sa conca sua: mi piaghet su dialogu e su cunfrontu e no faedhare cun megus matessi, si si faedhat connoskhende cussu ki si narat, comente mi paret ki faghes tue, ki naras ‘odales sensadas e logicas. Ma cando naras: “Deu bivu in un area metropolitana chi fait 400.000, 500.000 bividoris o cantu est... est fata de biddas mannas e piticas, ma est ormai totu una cosa, po modu de bivi, modu de pentzai ecc ecc.. Innoi est cuncentrau meda de su poderi economicu, politicu, sotziali culturali de sardinnia”, it’est, no est campanilismu? A mie mi paret ki emmo (concentrende concentrende… si keret finza concentrare sa limba inque), ma mi poto semper imbagliare. Eo no apo nadu ki est una faula, ma no intramus in sos particulares ca sinono bessimus a fora dessu topic de su totu. Sia aiant fatu comente naras tue, kilkende un accordu cun sos “entis localis, provincia e calincunu comunu mannu,… cumissioni, unu istitutu apositu po sa lingua sarda, chi fait circas linguisticas, sotziu-linguisticas, psico-sotzialis, monitoragius, studiat neologismus e totu su chi serbit po pesai e acumpangiai unu bilinguismu modernu … s'agiudu de is universidadis de sardinnia e de fora puru (!)” e tando tota cussa zentoria, comente semper sutzedit in Sardinia, podiat trabagliare finzas pro dughentos annos, kena nd’ogare atzòla. Pro como, nos devimus accuntentare de su trabgliu ki ant fatu cusso sabios (e no “una trumixedda autoreferentziali de savius (saggi) totu a bisu insoru”) Cussa “trumixedda de savios” at trabagliadu ‘ene, de acordhu cun sa traditzione, s’Istoria e mediende intra sos limbalzos prus rapresentativos de Sardinia. S’importhante est a si mover, poi totu s’acontzat in caminu. Tue naras: “Ddas pongu in ordini de preferentzia: 1) duus standards fundaus asuba de is traditzionis literarias campidanesa e logudoresa 2) unu standard sceti ma fundau asuba de una bariedadi reali mancai arrangiada unu pagu, prus baricentrica de cussa scioberada. 3) unu standard astratu pensau po essi lìgiu diaderus in maneras diferentis” Finza a cando naras gai, tenis resone, ses meda acultzu a comente la penso eo. Ma mezus est at aer una limba ebia, “unu standard sceti ma fundau asuba de una bariedadi reali mancai arrangiada unu pagu, prus baricentrica de cussa scioberada” ca est s'ora de aer un’aizigheddu de unidade in Sardinia e mi paret ki custhu siet propriu cussu ki at fatu cussa “trumixedda”. A sa fine, torro a narrer, ken’arrennegu: lassamus mover su carru e in caminu s’acontzat barriu  Saludos Turritanu
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Le dominazioni passano ... i Sardi restano! |
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Arthacan
Utente Medio
 

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Inserito il - 20/10/2008 : 10:21:03
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| Turritano ha scritto:
Ma cando naras: “Deu bivu in un area metropolitana chi fait 400.000, 500.000 bividoris o cantu est... est fata de biddas mannas e piticas, ma est ormai totu una cosa, po modu de bivi, modu de pentzai ecc ecc.. Innoi est cuncentrau meda de su poderi economicu, politicu, sotziali culturali de sardinnia”, it’est, no est campanilismu? A mie mi paret ki emmo (concentrende concentrende… si keret finza concentrare sa limba inque),
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emu cumprediu beni tandu. Tui ti ses pensau ca cun cussa frasia deu essi bofiu nai: boleus chi sa lingua sarda uficiali de sardinnia siat cussa de Casteddu e company..! Deu custu no dd'apu mai nau e mai propònniu, poita no tengu bideas aici egoisticas e imperialisticas. Est cosa chi ti ses pensendi tui. Ti ddu apu nau su chi emu a bolli, propriu poita circu su giustu, po su beni de totus. Ma ti nau sa beridadi ca a bortas mi benit gana de dda biri una cosa de aici. Ma scis poita? sceti po biri sa reatzioni de calincunu cabesusesu..., nci nd'at medas chi imoi faint totu is togus e is nazionalistas, ndi iat a bessiri totu su campanilismu cosa insoru, totu in d-una borta, nci scumitis? Bollu nai, chi su standard "mesanu" scioberau fessit acanta de su campidanesu aici comenti est acanta de su logudoresu, is chescias chi imoi nci funt in custu cabu de Sardinnia iant essi a s'atra parti, ma a centu bortas! Emus a biri su mundu furriau fundu a sus!  e, ma seu deu su campanilista e torru sempri a inguni. Toca e naraddu! 
| Turritano ha scritto: A sa fine, torro a narrer, ken’arrennegu: lassamus mover su carru e in caminu s’acontzat barriu  Saludos Turritanu
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imoi m'as fatu arregordai una cosa.. su chi dd'at nau unu de pagu.. "Sa LSC assimbillat a unu boi cun d-unu corru sceti. Boi scorrau est difficili chi tirit carru, ca no fait a ddu giungi a su giuali!"
ma la' ca dd'at nau cuddu, no ti dda pighist cun mei! 
Deu ti nau sceti ca a bortas no bastat a pistai a forti is peis po cumbinci sa genti ca est de aici comenti iast a bolli tui.
Torru a nai, e dda serru: su tempus at essi maistu po totus! Eus a biri su chi de bonu nd'at a bessiri
saludi
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Modificato da - Arthacan in data 20/10/2008 10:29:07 |
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kigula
Moderatore
   

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Inserito il - 20/10/2008 : 13:24:56
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O zente, no bo la lezzis troppu calda... Est solu unu arrejonu!
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Piticcu
Nuovo Utente
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Inserito il - 23/10/2008 : 08:35:49
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La lsc (non mi piace usare LSU, sa di lavori socialmente utili)... ha un valore che non va intaccato. Lo spirito dal quale è nato, ovvero trovare una via ufficiale. Nel nord sardegna si riconoscono in tale progetto molto più di noi. Questo è abbastanza risaputo. Da parte loro mi pare di aver visto poche volte una voglia di confrontarsi che comporti da parte loro delle rinunce. Sono troppo affezionati ai risultati giunti che tale commissione haprodotto. Ma non lo dico in senso negativo, di critica verso di loro. Probabilmente anche noi avremmo reagito così, riconoscendo (in caso opposto) una lingua che soddisfaceva i nostri bisogni. Quello che potremo chiamare logudorese o nuorese o in qualunque altro modo ci piaccia ha in se un senso identitario più forte rispetto a noi del campidano. Il campidanese è probabilmente più vario e variegato, non fosse altro eprchè la storia che ha interessato questa zona del sud sardegna ha visto frequentazioni esterne più frequenti rispetto a quelle del nord. Inoltre c'è da considerare che al nord si parla di più in sardo che da noi. e questo sicruamente incide. Il mio timore è che se non ci si viene incontro noi andremo ad una sorta di protocollo comune del campidanese che sarà troppo differente da quella del logudorese. E' molto facile seguire questa strada, ognuno per la sua strada. Ma poi ... Nessuno può prevedere quali risultati possa darci. Ora siamo al guado, noi ci stiamo mettendo il nostro impegno per provare a dialogare e capire. Occorrerà ancora molto tempo. E non aver fretta. Però dobbiamo troavre almeno un'omografia di base che permetta a tutti di comprenderci. Cosa serve una bellissima poesia scritta in sardo logudorese (o campidanese) che poi io non possa capire perchè non riesco a leggerla? la bellezza del verso perderebbe tutto il suo valore.. a presto
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Saludus a totus! oi cumintzat sa chistioni |
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Petru2007
Moderatore

    

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Inserito il - 23/10/2008 : 09:06:33
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| Piticcu ha scritto: Nel nord sardegna si riconoscono in tale progetto molto più di noi. Questo è abbastanza risaputo.
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Sei sicuro di quello che hai affermato? Controlla le delibere del Consiglio della Provincia Olbia-Tempio...
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 Nuraghe Succuronis
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Piticcu
Nuovo Utente
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Inserito il - 24/10/2008 : 11:57:55
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Candu nosus ligeus unu documenti scritu sighendi su chi narat sa LSC s'accataus ca medas bortas tenit prus in consideratzioni cumenti chisionat su logudoresu. Poita tropu genti de su campidanu no est po nudda cuntenta de sa LSC ? Poita invecias po su logudoresu est prus semplici a scri su sardu cun sa LSC? Seus chistionendi de sa genti comunu cumenti a mei, no de is amministradoris. Deu intendu tropu genti campidanesa chi no oit mancu intendi de sa LSC, poita narat ca est tropu diversa. Intendu meda prus pagu genti de su nord chi narat su cuntrariu..
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Petru2007
Moderatore

    

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Inserito il - 24/10/2008 : 16:17:01
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Piticcu, per favore potresti fare la traduzione?
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Modificato da - Petru2007 in data 24/10/2008 16:17:25 |
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 Nuraghe Succuronis
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Donovan
Salottino
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Inserito il - 24/10/2008 : 22:49:02
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| Petru2007 ha scritto:
Piticcu, per favore potresti fare la traduzione?
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Vabbè che sei gallurese, ma mi sembra abbastanza comprensibile...
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"I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea ma anche mediterranea"
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