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Nota Bene: Gli antichi TAMBURI popolari in uso nelle zone centrali della Sardegna utilizzavano una membrana fatta con pelle di cane.
Diverse attestazioni riportano che, per ottenere una pelle perfettamente sgrassata, che agevolava la concia e dava un suono "bello", le povere bestie venissero " messe a die stretta " e fatte morire di fame!



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asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 12/08/2008 : 14:35:33  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
PlatinozkoSudurrak ha scritto:

Ma almeno sei sarda?


Se mi spieghi il senso di quell'infelice almeno, ne possiamo parlare.





Modificato da - asia in data 12/08/2008 14:37:21

  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

PlatinozkoSudurrak

Utente Normale


Inserito il - 12/08/2008 : 14:43:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di PlatinozkoSudurrak Invia a PlatinozkoSudurrak un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

PlatinozkoSudurrak ha scritto:

Ma almeno sei sarda?


Se mi spieghi il senso di quell'infelice almeno, ne possiamo parlare.
Perchè se tu non lo fossi potrei anche capire questo tuo accanimento contro il sardo.




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~  Messaggi: 55  ~  Membro dal: 23/06/2008  ~  Ultima visita: 27/07/2009 Torna all'inizio della Pagina

asia
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 12/08/2008 : 14:53:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di asia Invia a asia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
PlatinozkoSudurrak ha scritto:

asia ha scritto:

PlatinozkoSudurrak ha scritto:

Ma almeno sei sarda?


Se mi spieghi il senso di quell'infelice almeno, ne possiamo parlare.
Perchè se tu non lo fossi potrei anche capire questo tuo accanimento contro il sardo.


Accanimento contro il sardo?

Tu hai le visioni, piccolo mio.
Essere contrari alla LSC e all'obbligatorietà scolastica di una variante significa essere accaniti nemici del sardo?

Sono sarda al 50% e vivo in Sardegna da tanto tempo.
Adoro quest'isola e i suoi idiomi, tant'è che li studio per diletto.
Non tollero però la loro profanazione.
E molti se la tentano, sventolando bandiere ideologiche in modo strumentale.
E considerando sa limba un totem.






  Firma di asia 

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1634  ~  Membro dal: 29/12/2007  ~  Ultima visita: 14/10/2012 Torna all'inizio della Pagina

Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 12/08/2008 : 15:05:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per CEDRO: la disoccupazione in Ticino è del 3.4%. I residenti stranieri sono il 30%. 60mila frontalieri (italiani che ogni giorni varcano il confine per venire a lavorare). Questo per una corretta informazione. Sul fatto che per un sardo sia meglio conoscere il dialetto milanese (quindi anche ticinese) era evidentemente una provocazione. Sui problemi che tutte le isole dovrebbero avere basta citare le Baleari dove non c'è emigrazione.
Qui però il quesito è limba o non limba. Voler imporre una lingua per tutti è una forzatura. La lingua ufficiale della Sardegna è l'italiano, punto. Poi ognuno è libero di esprimersi nelle propria parlata locale con chi lo comprende. Poeti e scrittori dialettali con le loro opere faranno si che la lingua sarda non cadrà nel dimenticatoio.





 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

PlatinozkoSudurrak

Utente Normale


Inserito il - 12/08/2008 : 15:06:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di PlatinozkoSudurrak Invia a PlatinozkoSudurrak un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Capisco, magari non sei nemica del sardo però cerca di capire che in questo modo morirà oppure rimarrà legato al folklore e ai balli sardi. Il sardo a scuola serve per chi non lo conosce (e a quanto dici tu a Cagliari è la quasi totalità dei ragazzi), chi lo parla gia continuerà a parlare la sua variante, al massimo scriverà in sardo seguendo delle regole. Tutte le lingue hanno seguito un percorso più o meno simile, non si profana niente.
Poi non vedo cosa ci sia da studiare, io se vado a Pattada o che ne so a Orune oppure nelle zone più a sud della Sardegna non ho problemi di compresione, più che altro ho avuto problemi di comprensione con quelli che parlano il sardo nell'estremo sud, ma non perchè non sappia cosa significa olleus, jaja o arrubiu ma perchè viene parlato in una maniera troppo "dialettale".




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~  Messaggi: 55  ~  Membro dal: 23/06/2008  ~  Ultima visita: 27/07/2009 Torna all'inizio della Pagina

PlatinozkoSudurrak

Utente Normale


Inserito il - 12/08/2008 : 15:09:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di PlatinozkoSudurrak Invia a PlatinozkoSudurrak un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Per CEDRO: la disoccupazione in Ticino è del 3.4%. I residenti stranieri sono il 30%. 60mila frontalieri (italiani che ogni giorni varcano il confine per venire a lavorare). Questo per una corretta informazione. Sul fatto che per un sardo sia meglio conoscere il dialetto milanese (quindi anche ticinese) era evidentemente una provocazione. Sui problemi che tutte le isole dovrebbero avere basta citare le Baleari dove non c'è emigrazione.
Qui però il quesito è limba o non limba. Voler imporre una lingua per tutti è una forzatura. La lingua ufficiale della Sardegna è l'italiano, punto. Poi ognuno è libero di esprimersi nelle propria parlata locale con chi lo comprende. Poeti e scrittori dialettali con le loro opere faranno si che la lingua sarda non cadrà nel dimenticatoio.

Ma punto niente, in Sardegna oltre all'italiano anche il sardo è lingua ufficiale. Le lingue sono state imposte dappertutto (Italia in prima fila), qui invece non si tratta di imporre ma di insegnare.




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Nuoro  ~  Messaggi: 55  ~  Membro dal: 23/06/2008  ~  Ultima visita: 27/07/2009 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 12/08/2008 : 15:14:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Per CEDRO: la disoccupazione in Ticino è del 3.4%. I residenti stranieri sono il 30%. 60mila frontalieri (italiani che ogni giorni varcano il confine per venire a lavorare). Questo per una corretta informazione. Sul fatto che per un sardo sia meglio conoscere il dialetto milanese (quindi anche ticinese) era evidentemente una provocazione. Sui problemi che tutte le isole dovrebbero avere basta citare le Baleari dove non c'è emigrazione.
Qui però il quesito è limba o non limba. Voler imporre una lingua per tutti è una forzatura. La lingua ufficiale della Sardegna è l'italiano, punto. Poi ognuno è libero di esprimersi nelle propria parlata locale con chi lo comprende. Poeti e scrittori dialettali con le loro opere faranno si che la lingua sarda non cadrà nel dimenticatoio.



Penso che la responsabilità si salvare lingua e cultura sia affidata a chi ama profondamente questa terra. La salvezza non avverrà dalle leggi che verranno imposte o dalle forzature.
Io, ad esempio, per mio diletto e per amore della lingua ho fatto tante ricerche che ho condiviso anche con gli utenti di questo forum. Esperienza bellissima! Addirittura adesso stiamo proponendo antiche storie e ci stiamo divertendo da matti.
Vero Incantos, Cedro del Libano, Paola? Ma la sorpresa più bella è Alessandra, che è di Lodi e si sta cimentando lei pure con la lingua.
Io sono d'accordo per la valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Solo che non condivido i metodi che si usano per raggiungere gli obiettivi.
Io penso che chi ama veramente la lingua si dia da fare e non si perda in chiacchiere dando direttive agli altri. Come spesso succede.





Modificato da - Albertina in data 12/08/2008 15:17:02

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 12/08/2008 : 15:21:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Per CEDRO: la disoccupazione in Ticino è del 3.4%. I residenti stranieri sono il 30%. 60mila frontalieri (italiani che ogni giorni varcano il confine per venire a lavorare). Questo per una corretta informazione. Sul fatto che per un sardo sia meglio conoscere il dialetto milanese (quindi anche ticinese) era evidentemente una provocazione. Sui problemi che tutte le isole dovrebbero avere basta citare le Baleari dove non c'è emigrazione.
Qui però il quesito è limba o non limba. Voler imporre una lingua per tutti è una forzatura. La lingua ufficiale della Sardegna è l'italiano, punto. Poi ognuno è libero di esprimersi nelle propria parlata locale con chi lo comprende. Poeti e scrittori dialettali con le loro opere faranno si che la lingua sarda non cadrà nel dimenticatoio.



tu non sei Sardo e non hai nessuna voce in capitolo e non conosci neanche la Sardegna altrimenti non parleresti cosi'.
Per l Êuropa la lingua della Sardegna è il Sardo e come tu dici basta e ne avanza anche.
Chiunque poi conosce la storia d'ITALIA conformerebbe che L'italiano è una lingua che è stata imposta e anche col sangue.
Ma chi NOn é sardo ,ne' italiano ne Svizzero non lo puo' certo capire.

E vero voler imporre una lingua per tutti è una forzatura,mi spieghi pero' perché allora voi Svizzeri la imponete a tutti gli stranieri che ospitate?





Modificato da - cedro del Libano in data 12/08/2008 15:29:32

  Firma di cedro del Libano 
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«Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.» (Ghandi)



 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 12/08/2008 : 15:57:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
asia ha scritto:

cedro del Libano ha scritto:

Qualunque vero sardo alla lettura di queste parole se ne rammarica un po'.
La lingua è l'identita' di un popolo e la sua perdita e la scomparsa delle radici di quel popolo,la scomparsa di esso.


Siamo d'accordo.
Il fatto che io descriva ciò che avviene -linguisticamente parlando- nel capoluogo... non implica che io lo condivida e ne gioisca.
Come non gioisco di fronte al dilagante crollo dell'etica.
Di fronte alla perdita dei valori tradizionali.
Io non ho espresso un MIO parere in merito: ho solo fatto un sintetico resoconto di cio che è.
Il 90% dei ragazzi che vivono a Cagliari non parla il dialetto.
Il 90% dei ragazzi che vivono a Cagliari si fa le canne.

Due realtà incontrovertibili.
Qualcuno ha, nei miei riguardi, lo stesso atteggiamento che si ha verso il medico che ci diagnostica una brutta malattia.
Invece di interrogarci sull'eziologia del morbo, che è tutto nostro, ce la prendiamo con chi lo diagnostica e ne parla.
INCREDIBILE!

Credo invece Asia che le tue parole producano solo l'effetto contrario un ritorno alle radici che per misere siano per gli altri sono sempre le mie.
A imparar tante lingue ci rende doti,ma stranieri in casa nostra.
Potrai girare il mondo in un lungo e in largo ma quello che alla fine cercarai sara' solo la strada di casa e il suono che ti conduce ad essa.


Anche qui mi trovi d'accordo.
Non capisco però perchè parli di effetto contrario.
Contrario alla realtà?
Ben venga.
Se la mia descrizione sortisce effetti contrari alla preoccupante realtà, non posso che gioirne.
Temo piuttosto che li sortisca solo nel terreno fertile dell'hinterland, dove il culto della limba è naturalmente radicato, per trasmissione familiare.
In città (e non lo dico snobisticamente, ma con una punta di amarezza) tutto è un ricordo.
E non basterà un corso scolastico rabberciato a ridare vita ad una parlata lasciata morire consapevolmente.
Io sono per la tutela delle tradizioni, ma a monte.
Tutelarle a valle è ridicolo, assolutamente ridicolo.

Mio padre ha ritrovato la strada di casa dopo 35 anni di permanenza nel Veneto.
E con me parla in veneto.
Lo mandiamo al rogo?
O accettiamo la logica dei flussi e delle mescolanze linguistiche?




che alcune lingue siano subalterne ad altre,realisticamente parlando lo è solo in certi ambienti tipicamente commerciali.
Non é affatto vero pero' nelle altre realta' quotidiane.
Se ti capica di venire a Zurigo per esempio potrai subito notare che l'Inglese non lo parla nessuno e lo capiscono solo poche persone di madrelingua.
Sara' molto piu' facile sentire parlare l'Italiano,lingua ufficiale nella multiculturalita' zurighese.
Penserai che é stata scelta perché gli Italiani sono piu' numerosi?
No, perché gli Italiani quando parlano cantano e l'armonia musicale ha suscitato il suo apprendimento.
Se una lingua non ha armonia non ha musicalita' la si parlera' solo per necessita' non per diletto e sara' comunque una lingua morta.








  Firma di cedro del Libano 
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«Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.» (Ghandi)



 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

assandira
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 12/08/2008 : 16:03:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di assandira Invia a assandira un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Albertina ha scritto:

Penso che la responsabilità si salvare lingua e cultura sia affidata a chi ama profondamente questa terra. La salvezza non avverrà dalle leggi che verranno imposte o dalle forzature.
Io, ad esempio, per mio diletto e per amore della lingua ho fatto tante ricerche che ho condiviso anche con gli utenti di questo forum.

Io sono d'accordo per la valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Solo che non condivido i metodi che si usano per raggiungere gli obiettivi.
Io penso che chi ama veramente la lingua si dia da fare e non si perda in chiacchiere dando direttive agli altri. Come spesso succede.



Albertina, le tue iniziative sono encomiabili!!!
Dovrebbero esserci più persone come te...
E' vero, tutti noi amanti della lingua possiamo fare qualcosa per contribuire alla sua valorizzazione...ma queste iniziative purtroppo risultano insufficienti...ragion per cui sono necessari degli interventi sistematici a livello scolastico e mediatico! Se ad esempio documenti ufficiali, quotidiani, siti internet, testi scolastici saranno bilingui anche coloro che in famiglia non hanno avuto la fortuna di imparare il sardo, o che a scuola non hanno incontrato persone come te, potranno avvicinarsi alla Lingua!





 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 366  ~  Membro dal: 16/07/2007  ~  Ultima visita: 17/01/2010 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 12/08/2008 : 16:12:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cedro del Libano ha scritto:

asia ha scritto:

cedro del Libano ha scritto:

Qualunque vero sardo alla lettura di queste parole se ne rammarica un po'.
La lingua è l'identita' di un popolo e la sua perdita e la scomparsa delle radici di quel popolo,la scomparsa di esso.


Siamo d'accordo.
Il fatto che io descriva ciò che avviene -linguisticamente parlando- nel capoluogo... non implica che io lo condivida e ne gioisca.
Come non gioisco di fronte al dilagante crollo dell'etica.
Di fronte alla perdita dei valori tradizionali.
Io non ho espresso un MIO parere in merito: ho solo fatto un sintetico resoconto di cio che è.
Il 90% dei ragazzi che vivono a Cagliari non parla il dialetto.
Il 90% dei ragazzi che vivono a Cagliari si fa le canne.

Due realtà incontrovertibili.
Qualcuno ha, nei miei riguardi, lo stesso atteggiamento che si ha verso il medico che ci diagnostica una brutta malattia.
Invece di interrogarci sull'eziologia del morbo, che è tutto nostro, ce la prendiamo con chi lo diagnostica e ne parla.
INCREDIBILE!

Credo invece Asia che le tue parole producano solo l'effetto contrario un ritorno alle radici che per misere siano per gli altri sono sempre le mie.
A imparar tante lingue ci rende doti,ma stranieri in casa nostra.
Potrai girare il mondo in un lungo e in largo ma quello che alla fine cercarai sara' solo la strada di casa e il suono che ti conduce ad essa.


Anche qui mi trovi d'accordo.
Non capisco però perchè parli di effetto contrario.
Contrario alla realtà?
Ben venga.
Se la mia descrizione sortisce effetti contrari alla preoccupante realtà, non posso che gioirne.
Temo piuttosto che li sortisca solo nel terreno fertile dell'hinterland, dove il culto della limba è naturalmente radicato, per trasmissione familiare.
In città (e non lo dico snobisticamente, ma con una punta di amarezza) tutto è un ricordo.
E non basterà un corso scolastico rabberciato a ridare vita ad una parlata lasciata morire consapevolmente.
Io sono per la tutela delle tradizioni, ma a monte.
Tutelarle a valle è ridicolo, assolutamente ridicolo.

Mio padre ha ritrovato la strada di casa dopo 35 anni di permanenza nel Veneto.
E con me parla in veneto.
Lo mandiamo al rogo?
O accettiamo la logica dei flussi e delle mescolanze linguistiche?




che alcune lingue siano subalterne ad altre,realisticamente parlando lo è solo in certi ambienti tipicamente commerciali.
Non é affatto vero pero' nelle altre realta' quotidiane.
Se ti capica di venire a Zurigo per esempio potrai subito notare che l'Inglese non lo parla nessuno e lo capiscono solo poche persone di madrelingua.
Sara' molto piu' facile sentire parlare l'Italiano,lingua ufficiale nella multiculturalita' zurighese.
Penserai che é stata scelta perché gli Italiani sono piu' numerosi?
No, perché gli Italiani quando parlano cantano e l'armonia musicale ha suscitato il suo apprendimento.
Se una lingua non ha armonia non ha musicalita' la si parlera' solo per necessita' non per diletto e sara' comunque una lingua morta.






Quindi anche tu, Cedro, parli di piacevolezza, di armonia, di musicalità che ci fanno preferire una lingua a un'altra.
Tu pensi che imponendo una lingua sarda unificata si potrà salvare la freschezza e la genuinità della lingua sarda?





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 12/08/2008 : 16:14:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Albertina ha scritto:

Gio ha scritto:

Per CEDRO: la disoccupazione in Ticino è del 3.4%. I residenti stranieri sono il 30%. 60mila frontalieri (italiani che ogni giorni varcano il confine per venire a lavorare). Questo per una corretta informazione. Sul fatto che per un sardo sia meglio conoscere il dialetto milanese (quindi anche ticinese) era evidentemente una provocazione. Sui problemi che tutte le isole dovrebbero avere basta citare le Baleari dove non c'è emigrazione.
Qui però il quesito è limba o non limba. Voler imporre una lingua per tutti è una forzatura. La lingua ufficiale della Sardegna è l'italiano, punto. Poi ognuno è libero di esprimersi nelle propria parlata locale con chi lo comprende. Poeti e scrittori dialettali con le loro opere faranno si che la lingua sarda non cadrà nel dimenticatoio.



Penso che la responsabilità si salvare lingua e cultura sia affidata a chi ama profondamente questa terra. La salvezza non avverrà dalle leggi che verranno imposte o dalle forzature.
Io, ad esempio, per mio diletto e per amore della lingua ho fatto tante ricerche che ho condiviso anche con gli utenti di questo forum. Esperienza bellissima! Addirittura adesso stiamo proponendo antiche storie e ci stiamo divertendo da matti.
Vero Incantos, Cedro del Libano, Paola? Ma la sorpresa più bella è Alessandra, che è di Lodi e si sta cimentando lei pure con la lingua.
Io sono d'accordo per la valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Solo che non condivido i metodi che si usano per raggiungere gli obiettivi.
Io penso che chi ama veramente la lingua si dia da fare e non si perda in chiacchiere dando direttive agli altri. Come spesso succede.




si é veramente cosi',L'amore apre molte porte e risolve molte situazioni.
Suscitare l'interesse nei bambini per la lingua tramite il gioco è la via migliore,non sara' quindi una forzatura o un obbligo ma solo diletto.
Credo che questa sia la via migliore senza farsi prendere dalla fretta e dal terrore che cio' che ci proponiamo sia strettamente dipendente e correlata a dei termini di scadenza.





  Firma di cedro del Libano 
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«Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.» (Ghandi)



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Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 12/08/2008 : 16:15:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
assandira ha scritto:

Albertina ha scritto:

Penso che la responsabilità si salvare lingua e cultura sia affidata a chi ama profondamente questa terra. La salvezza non avverrà dalle leggi che verranno imposte o dalle forzature.
Io, ad esempio, per mio diletto e per amore della lingua ho fatto tante ricerche che ho condiviso anche con gli utenti di questo forum.

Io sono d'accordo per la valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Solo che non condivido i metodi che si usano per raggiungere gli obiettivi.
Io penso che chi ama veramente la lingua si dia da fare e non si perda in chiacchiere dando direttive agli altri. Come spesso succede.



Albertina, le tue iniziative sono encomiabili!!!
Dovrebbero esserci più persone come te...
E' vero, tutti noi amanti della lingua possiamo fare qualcosa per contribuire alla sua valorizzazione...ma queste iniziative purtroppo risultano insufficienti...ragion per cui sono necessari degli interventi sistematici a livello scolastico e mediatico! Se ad esempio documenti ufficiali, quotidiani, siti internet, testi scolastici saranno bilingui anche coloro che in famiglia non hanno avuto la fortuna di imparare il sardo, o che a scuola non hanno incontrato persone come te, potranno avvicinarsi alla Lingua!


In questo forum siamo una decina di persone che ci esprimiamo in lingua sarda e scriviamo preghiere, modi di dire, racconti ecc.
Può darsi che il numero aumenti e che estendiamo questa voglia di fare.
Voglio dire che sono tante le persone che hanno iniziative. Forse, secondo me, si sottovalutano le inziative.
Per esempio, come mai tu non partecipi mai alle nostre conversazioni in sardo?





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 12/08/2008 : 16:16:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cedro del Libano ha scritto:

Albertina ha scritto:

Gio ha scritto:

Per CEDRO: la disoccupazione in Ticino è del 3.4%. I residenti stranieri sono il 30%. 60mila frontalieri (italiani che ogni giorni varcano il confine per venire a lavorare). Questo per una corretta informazione. Sul fatto che per un sardo sia meglio conoscere il dialetto milanese (quindi anche ticinese) era evidentemente una provocazione. Sui problemi che tutte le isole dovrebbero avere basta citare le Baleari dove non c'è emigrazione.
Qui però il quesito è limba o non limba. Voler imporre una lingua per tutti è una forzatura. La lingua ufficiale della Sardegna è l'italiano, punto. Poi ognuno è libero di esprimersi nelle propria parlata locale con chi lo comprende. Poeti e scrittori dialettali con le loro opere faranno si che la lingua sarda non cadrà nel dimenticatoio.



Penso che la responsabilità si salvare lingua e cultura sia affidata a chi ama profondamente questa terra. La salvezza non avverrà dalle leggi che verranno imposte o dalle forzature.
Io, ad esempio, per mio diletto e per amore della lingua ho fatto tante ricerche che ho condiviso anche con gli utenti di questo forum. Esperienza bellissima! Addirittura adesso stiamo proponendo antiche storie e ci stiamo divertendo da matti.
Vero Incantos, Cedro del Libano, Paola? Ma la sorpresa più bella è Alessandra, che è di Lodi e si sta cimentando lei pure con la lingua.
Io sono d'accordo per la valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Solo che non condivido i metodi che si usano per raggiungere gli obiettivi.
Io penso che chi ama veramente la lingua si dia da fare e non si perda in chiacchiere dando direttive agli altri. Come spesso succede.




si é veramente cosi',L'amore apre molte porte e risolve molte situazioni.
Suscitare l'interesse nei bambini per la lingua tramite il gioco è la via migliore,non sara' quindi una forzatura o un obbligo ma solo diletto.
Credo che questa sia la via migliore senza farsi prendere dalla fretta e dal terrore che cio' che ci proponiamo sia strettamente dipendente e correlata a dei termini di scadenza.


Sono perfettamente d'accordo con te.





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 12/08/2008 : 16:44:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Albertina ha scritto:

cedro del Libano ha scritto:

asia ha scritto:

cedro del Libano ha scritto:

Qualunque vero sardo alla lettura di queste parole se ne rammarica un po'.
La lingua è l'identita' di un popolo e la sua perdita e la scomparsa delle radici di quel popolo,la scomparsa di esso.


Siamo d'accordo.
Il fatto che io descriva ciò che avviene -linguisticamente parlando- nel capoluogo... non implica che io lo condivida e ne gioisca.
Come non gioisco di fronte al dilagante crollo dell'etica.
Di fronte alla perdita dei valori tradizionali.
Io non ho espresso un MIO parere in merito: ho solo fatto un sintetico resoconto di cio che è.
Il 90% dei ragazzi che vivono a Cagliari non parla il dialetto.
Il 90% dei ragazzi che vivono a Cagliari si fa le canne.

Due realtà incontrovertibili.
Qualcuno ha, nei miei riguardi, lo stesso atteggiamento che si ha verso il medico che ci diagnostica una brutta malattia.
Invece di interrogarci sull'eziologia del morbo, che è tutto nostro, ce la prendiamo con chi lo diagnostica e ne parla.
INCREDIBILE!

Credo invece Asia che le tue parole producano solo l'effetto contrario un ritorno alle radici che per misere siano per gli altri sono sempre le mie.
A imparar tante lingue ci rende doti,ma stranieri in casa nostra.
Potrai girare il mondo in un lungo e in largo ma quello che alla fine cercarai sara' solo la strada di casa e il suono che ti conduce ad essa.


Anche qui mi trovi d'accordo.
Non capisco però perchè parli di effetto contrario.
Contrario alla realtà?
Ben venga.
Se la mia descrizione sortisce effetti contrari alla preoccupante realtà, non posso che gioirne.
Temo piuttosto che li sortisca solo nel terreno fertile dell'hinterland, dove il culto della limba è naturalmente radicato, per trasmissione familiare.
In città (e non lo dico snobisticamente, ma con una punta di amarezza) tutto è un ricordo.
E non basterà un corso scolastico rabberciato a ridare vita ad una parlata lasciata morire consapevolmente.
Io sono per la tutela delle tradizioni, ma a monte.
Tutelarle a valle è ridicolo, assolutamente ridicolo.

Mio padre ha ritrovato la strada di casa dopo 35 anni di permanenza nel Veneto.
E con me parla in veneto.
Lo mandiamo al rogo?
O accettiamo la logica dei flussi e delle mescolanze linguistiche?




che alcune lingue siano subalterne ad altre,realisticamente parlando lo è solo in certi ambienti tipicamente commerciali.
Non é affatto vero pero' nelle altre realta' quotidiane.
Se ti capica di venire a Zurigo per esempio potrai subito notare che l'Inglese non lo parla nessuno e lo capiscono solo poche persone di madrelingua.
Sara' molto piu' facile sentire parlare l'Italiano,lingua ufficiale nella multiculturalita' zurighese.
Penserai che é stata scelta perché gli Italiani sono piu' numerosi?
No, perché gli Italiani quando parlano cantano e l'armonia musicale ha suscitato il suo apprendimento.
Se una lingua non ha armonia non ha musicalita' la si parlera' solo per necessita' non per diletto e sara' comunque una lingua morta.






Quindi anche tu, Cedro, parli di piacevolezza, di armonia, di musicalità che ci fanno preferire una lingua a un'altra.
Tu pensi che imponendo una lingua sarda unificata si potrà salvare la freschezza e la genuinità della lingua sarda?



no Albertina io sono d'accordo solo che vengano date delle regole grammaticali e vengano istituita una regola comune di grafia ma sono contraria alla LSC perchè non sarebbe il Sardo ma una lingua a derivazione Sarda.
La bellezza della lingua sarda è la variabilita',persa questa io non avrei piu' nessun interesse percHè sarebbe un'altra lingua.
UN organismo modificato geneticamente.
IO voglio salvare le radici non le fronde.
Chi ama veramente una lingua e la sente nel cuore non ha difficolta 'ad imparare tutte le varianti che pur apparentemente diverse hanno tutte un comune denominatore





  Firma di cedro del Libano 
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