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Nota Bene: A Villacidro aveva sede il comando della X Brigata Aerea Marte, composta da due stormi da bombardamento l'8° che stazionava al campo di Trunconi e il 32° di stanza a Decimomannu, per un totale di 70 Trimotori Savoia Marchetti SM 79, detti SPARVIERI.
Comandante della Marte era il generale Cagna, che morì proprio nel 1940.
Il campo di Trunconi era il più vasto campo di aviazione in Sardegna durante la II guerra mondiale, tanto che una rivista specializzata dell'epoca ("Le vie dell'aria") ebbe a definirlo: "un campo che ha le dimensioni dell'orizzonte".



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Adelasia

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Penna d'oro


Inserito il - 03/04/2011 : 01:38:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Messaggio di Paradisola

Idee per sviluppo zone interne della Sardegna e o quantomeno per evitare lo spopolamento


Complicatissimo problema (non solo sardo, non solo italiano …) che ormai da decenni toglie il sonno a volonterosi sindaci locali, genera fiumi di analisi, produce una rispettabile mole di piani di rinascita e di progetti , attiva esperti più o meno esperti, crea organismi vari quali Comunità Montane a volte persino schizofreniche (Comunità Montana Riviera di Gallura) e ridicole- non fosse per i soldi pubblici che hanno macinato-, e Gruppi di Azione Locale spesso solo rifugium politicorum.

Ma non è questa la sede per esaminare le lucide analisi di Bachisio Porru, già sindaco di Olzai, o il focus aree LEADER sulla dinamiche e tendenze dello spopolamento in Sardegna, che conferma i profili dei comuni più a rischio di spopolamento ossia :1) ubicazione in montagna e collina interna 2)popolazione inferiore a 3000 abitanti…..questa è infatti la sezione Sardegna che mi piace e quindi cerchiamo di essere costruttivi. Anche se, e non posso proprio esimermi dallo scriverlo, se non si argina una certa politica di indiscriminati tagli con soppressione dei servizi ( scuole, trasporti, poste ecc ecc) e conseguenti docce fredde su amministrazioni locali, la vedo in salita….

Ma torniamo a noi. La ben argomentata e documentata analisi di Janahome mi trova d’accordo: dalle camerali Cortes apertas ( e similari, quali Primavera nel Marghine) ai Calici sotto le stelle ( che poi è Magasinos apertos ecc….), all’acqua che beviamo (che dipende solo da noi. "Compra sardo" dovrebbe essere il nostro slogan).

Non è vero che nei piccoli Comuni, specie in quelli interni, non ci sia niente e non si inventi niente, come spesso si suol dire: mi viene l’orticaria al solo sentirlo.
In realtà infatti fervono iniziative per tutte le stagioni e per tutti i gusti, organizzate con una passione spesso commuovente: sagre gastronomiche promozionali ( ormai numerosissime: dagli asparagi ai fichi d’india) e vari percorsi del gusto; pubblicazioni di alto, e spesso eccellente, spessore culturale (da Sonos ai Quaderni Bolotanesi, a Logos: cioè Santu Lussurgiu, Bolotana, Sedilo); eventi culturali di tutto rispetto: la Fiera del libro, l’Isola delle storie, l’Isola del Teatro….

Ci si inventa riconoscimenti vari: dal Premio Tumburinu al Mamuthone ad honorem.
Naturalmente sto tralasciando le feste e gli eventi tradizionali consolidati, che sono noti a tutti.

Queste iniziative attirano un bel po’ di gente: l’Isola delle storie vede ormai consolidati 20 mila afecionados, e se arrivi tardi in quei giorni, i primi di luglio, a Gavoi e zone limitrofe non trovi un alloggio libero neanche se lo baratti con il tuo rene.
La ricaduta economica è notevole, e a pioggia: ma ciò non toglie che anche Gavoi perda pezzi, demograficamente parlando.
Quindi? Quindi politiche anti-spopolamento solide, strutturali e strutturate. E a questo proposito, una domanda da un miliardo di ex lire: che fine ha fatto il Parco??Nessuno ne parla più???

Parco e albergo diffuso sono per me due delle tante paroline magiche.

Un’esperienza positiva da segnalare? Proprio un albergo diffuso, Sas benas, a Santu Lussurgiu: fascinosa atmosfera di borgo antico, ristrutturazione rispettosa della vetusta architettura e della storia degli edifici, eccellente gastronomia rigorosamente montiferrina a base di salumi, casizzolu, carne modicana.
Non sognatevi pertanto di chiedere antipasto di mare, pennette all’arrabbiata, cornetto caldo per colazione: ho idea che vi fracasserebbero un piatto in testa.






Modificato da - Adelasia in data 03/04/2011 02:00:54

  Firma di Adelasia 

Castello di Burgos

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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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Adelasia

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Penna d'oro


Inserito il - 03/04/2011 : 01:43:19  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Trovo inoltre molto positiva l’iniziativa “L’isola che danza”, che nasce con l'obiettivo “di promuovere e valorizzare gli eventi identitari e tradizionali della Sardegna”, ideata dall’Assessorato al turismo della Regione Sardegna. Non intende rivolgersi ai piccoli centri, ma in sostanza ritengo che siano quelli che ne hanno tratto ( e ne trarranno) più benefici, perché la maggior parte degli eventi tradizionali finanziati ( e finanziabili) quali i fuochi di Sant’Antonio, il carnevale, i riti della Settimana Santa si realizzano soprattutto nelle zone interne. Con conseguente promozione, oltre l’isola, di una Sardegna non solo mare: che è poi è quella più magica.









  Firma di Adelasia 

Castello di Burgos

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..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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quattromori

Utente Master



Inserito il - 03/04/2011 : 07:42:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di quattromori Invia a quattromori un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
cara Jana io intendo quello che "non si fa" non "quello che si fa"
se quello che si fa non è sufficiente allora è necessario pensare ad altre strategie a mio avviso..






  Firma di quattromori 
_____________________non disprezzare gli altri; potrebbero avere qualcosa da insegnarti
www.bandierasarda.it

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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 03/04/2011 : 09:34:39  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Anche se vado sicuramente oltre quello che è stato indicato e richiesto, credo che se - sotto un'abile guida capace - si organizzasse un evento "fuori stagione turistica" e lo si pubblicizzasse in modo capillare e potente, si potrebbero attirare molti visitatori, prolungando alla fine la stagione turistica della Sardegna, efficacemente.
L'evento può senz'altro essere uno di qualli già esistenti: facciamo l'esempio delle attività carnevalesche della Sardegna.
Si potrebbero proporre "pacchetti" di differente durata e costo: breve, medio e lungo.
Il breve, per esempio, potrebbe condurre "solo" alla Sartiglia di Oristano, il lungo includere un viaggio guidato fino all'altra costa per il Fuoco di S. Antonio di Orosei, attraverso le attività dell'interno.
L'organizzazione dovrebbe servire per appianare tutti i problemi logistici (percorsi, mezzi, orari, recettività funzionalità ed efficienza di alberghi e ristoranti, attività varie, punti di raduno, mezzi, esposizioni mastodontiche e gradevoli di prodotti locali dell'artigianato, della cultura e dell'alimentare sardo) e per coordinare e facilitare l'accesso a tutte le attività alle quali i visitatori si siano iscritti (vouchers di vario tipo).

Credo che sia necessario l'intervento di organizzatori capaci, per questo ho parlato di manager difficili a trovarsi. Ma credo anche che i turisti tornerebbero a casa felici e con le valigie piene di souvenirs di vario tipo.
So bene che, in piccolo, questo già avviene...
Ma io sto parlando di numeri più alti e gruppi composti non solo da italiani sardizzati e da emigrati sardi nostalgici: sto parlando di aumentare considerevolmente la ricettività, in esiti agli effetti di campagne di informazione convincenti ed efficaci.
Il primo passo sta - credo - nell'organizzazione di una maggiore efficienza di più singoli coordinati tra loro.







  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

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Adelasia

Moderatore

Penna d'oro


Inserito il - 03/04/2011 : 10:55:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

Anche se vado sicuramente oltre quello che è stato indicato e richiesto, credo che se - sotto un'abile guida capace - si organizzasse un evento "fuori stagione turistica" e lo si pubblicizzasse in modo capillare e potente, si potrebbero attirare molti visitatori, prolungando alla fine la stagione turistica della Sardegna, efficacemente.

L'evento può senz'altro essere uno di qualli già esistenti: facciamo l'esempio delle attività carnevalesche della Sardegna.


E' appunto ciò che intende fare la RAS, con il già menzionato progetto "Isola che danza" che, per quanto ai primi passi, ha dato già buoni frutti.
Nel periodo carnevalesco mi risulta che i mezzi di trasporto per la Sardegna non fossero deserti come lo erano in analoghi periodi degli anni scorsi, e nelle zone interne c'era un bel po' di gente in giro.
L'evento è stato pubblicitato ovunque, con accattivanti depliants, locandine, spot, con risultati più che incoraggianti.
E i Comuni interessati hanno lavorato, a mio parere, molto bene.

Auspico che si siano gettate le fondamenta di una lungimirante e sinergica programmazione.






Modificato da - Adelasia in data 03/04/2011 10:56:27

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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 04/04/2011 : 18:08:28  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
SASSARI. L'azienda Carpante di Usini ha vinto il premio «Vinitaly Regione 2011» del Concorso Enologico internazionale, la più importante gara mondiale sul vino che anticipa Vinitaly in programma a Verona, dal 7 all'11 aprile. Il premio «Vinitaly Regione», nato nel 2010 per esaltare i territori vinicoli nazionali, è il riconoscimento al produttore di ogni regione italiana che raggiunge il maggior risultato, in base alla somma dei punteggi più alti riferiti ai tre migliori vini che hanno ottenuto la «Gran Menzione».

Complessivamente la Sardegna, presente con 196 vini iscritti, si è aggiudicata 45 Gran Menzioni. E tra tutte le cantine isolane in concorso quella di Carpante è quella che Ha raggiunto il risultato migliore. Come era successo lo scorso anno con la Cantina Mesa che aveva vinto lo stesso premio.







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nio84

Utente Medio



Inserito il - 04/04/2011 : 22:26:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di nio84 Invia a nio84 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Personalmente ritengo che la prima cosa da fare per lo sviluppo delle zone interne della Sardegna sia il miglioramento dei mezzi di trasporto, troppo troppo troppo tempo per andare da il punto di arrivo che può essere Olbia, Alghero o Cagliari, vero il centro della Sardegna. Quando le persone si potranno muovere facilmente, sia turisti che cittadini, lo sviluppo verrà da se, perchè la Sardegna è qualcosa di unico nel mondo, basta crederci davvero. Tra l'altro sono molto deluso dalla promozione che fa la Regione, poco efficiente, si continua a fare promozione solo dell'aspetto naturalisitco/ambientale, che attira turisti solo in primavera ed estate, mentre credo che bisognerebbe puntare al 90% sull'archeologia e la cultura, questa si che può aiutare lo sviluppo del turismo fuori stagione, che tra l'altro è questo tipo di turismo che può portare vantaggi al centro della Sardegna.





  Firma di nio84 
La Sardegna è l'isola più bella del mondo! http://www.sardegnadavedere.it/

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Adelasia

Moderatore

Penna d'oro


Inserito il - 04/04/2011 : 23:05:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

SASSARI. L'azienda Carpante di Usini ha vinto il premio «Vinitaly Regione 2011» del Concorso Enologico internazionale,


Usini non ha problemi di spopolamento, è in espansione.
Felicissima per il successo, ma.... mi sa che l'argomento tange un'altra tipologia di Comuni ...


Noi84: capodanno, Sant'Antonio, carnevale non sono propriamente eventi primaverili ed estivi...






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nio84

Utente Medio



Inserito il - 05/04/2011 : 08:51:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di nio84 Invia a nio84 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Adelasia ha scritto:

Noi84: capodanno, Sant'Antonio, carnevale non sono propriamente eventi primaverili ed estivi...


Hai ragione, ma non hai capito cosa voglio dire io,
per caso si va sull'Isola di Pasqua perchè ci sono eventi? o in Egitto, in Grecia perchè fanno un bel carnevale o capodanno?
Il problema è proprio questo, i soldi non vanno spesi tutti cosi.
Un esempio c'è Malta che fa gli spot nella Tv nazionale, io non mi ricordo di aver mai visto qualcosa sulla Sardegna.
Quanti in Italia conoscono il progetto Isola che Danza? e figuriamoci quanti all'estero...
Poi per quanto riguarda il capodanno, non saranno di certo 2 giorni a far crescere il turismo in Sardegna, poi i capodanni migliori al momento non sono nel centro Sardegna.
Bisogna fare promozione che porti qui milioni di persone ogni anno non migliaia.
Pensa quanta gente va a vedere Stonehenge, perchè?
Perchè ha attirato la curiosità delle persone. Questo è quello che deve fare la Sardegna.






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Janahome
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 05/04/2011 : 10:19:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Janahome Invia a Janahome un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vedi te se a Goni c'è un richiamo così internazionale:
ci sono stata due volte e fra l'altro Goni mi pare una delle poche località che a brevissima distanza l'une dalle altre ha delle testimonianze diverse di antiche civiltà; a partire dalle Domus de Janas sino al nuraghe, che sta fuori dal parco archeologico ma che completa il percorso, sta tutto concentrato!
Per quanto la scienza abbia fatto la sua parte dovrebbe essere più pubblicizzata.
Se Goni si svegliasse e organizzasse qualcosa in più della festa patronale sarebbe un bel traguardo che nulla avrebbe da invidiare alla località inglese, tanto più che la distanza dal mare non è tanta: un pacchetto vacanza completo: certo i bus coi turisti ci vanno, ma parlo di farli restare lì...








  Firma di Janahome 
^:^Jana
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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 05/04/2011 : 22:07:20  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
E' vero: abbiamo tutti a cuore la faccenda, ma non abbiamo la ricetta sicura per risolverla.
Mi sono soffermato un po' di più sul Carnevale Sardo per motivi precisi.

Carrasegare è molto più vicino al vero e forte significato antico (insito anche nella parola Carnevale, seppure più edulcorato).

La Sardegna contiene riti e miti antichissimi e potenti.
Una buona campagna di marketing (cui corrisponda l'organizzazione dell'offerta corrispondente alle aspettative della domanda creata) è sicuramente necessaria.

Guardate che cosa è successo al Rito dell'Argia, per esempio...

In Sardegna, oggi, quasi nessuno sa più che cosa sia.

Neanche in Puglia nessuno ricorda più.

Ma in Puglia c'è la Taranta, che attira moltissimi turisti, con tutti i souvenirs costosissimi (provate a controllare quanto possa costare un tamburo da taranta) e tutto il contorno di cosiddetto "indotto". Molti credono sia solo un ballo, oggi.

Non è affatto così: o meglio, non era affatto così...

Se vi prendete la briga di andare a vedere che cosa fossero i Riti dell'Argia, vi accorgerete che c'era dentro di tutto.
Vi si riconosce l'opera volta al recupero dell'unità lavorativa malata, per non perderla definitivamente, in una società prevalentemente povera, che aveva bisogno assoluto di tutte le sue unità produttive.
Vi si assiste all'intervento massiccio di tutte le componenti della società, ognuno con le proprie capacità e competenze, per dare a quel malato (in genere un uomo) la dimostrazione tangibile dell'apprezzamento di tutti.
Alla medicina popolare si unisce un trattamento psichiatrico ante litteram, che riusciva davvero ad aumentare l'autostima del soggetto e probabilmente lo distraeva con un valido effetto placebo.
Infine, c'era la componente "liberatoria", perdonata in un momento di eccessi e di sofferenza, di attività frenetica comune, così tanto eccezionale in una società che solitamente era rigorosamente aderente a ruoli istituzionali indicati per i maschi e per le femmine.


Insomma, sostengo che nelle tradizioni sarde (alcune avrebbero bisogno di essere ritrovate nelle soffitte, rispolverate e riposte nuovamente nelle vetrine buone) esistono motivi antropologici e culturali di potente e profondo interesse per tutti, turisti e no.

Farli rivivere richiede solo una ricerca nei diari dei nonni e la volontà di reimpersonarli oggi. Con la piena consapevolezza del valore enorme di quella tradizione.







Modificato da - maurizio feo in data 05/04/2011 22:08:59

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Adelasia

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Penna d'oro


Inserito il - 05/06/2011 : 15:04:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Messaggio di Paradisola

Idee per sviluppo zone interne della Sardegna e o quantomeno per evitare lo spopolamento

Ne avete? e quali sono?

Io come Paradisola pensavo di offrire la presenza gratuita nella sezione vacanze del nostro sito a quelle strutture delle zone interne che si sono distinte per qualità e per impegno nella promozione del proprio territorio, se avete avuto esperienze positive in questo senso e volete consigliarne qualcuna sono qui

evitiamo di dire che non c'è niente da fare


A proposito di strutture ....per analogia farei una proposta che però non limiterei alle sole zone interne: che ne dici, G. C., se venissero segnalate e promosse le strutture che consumano, e ci fanno consumare, prodotti sardi?

Perchè la crescita economica della nostra isola deve essere sinergica e armonica, che bel buongiorno (per esempio) di fronte a una colazione ricca di prodotti sardi che ti offrono alcuni alberghi... al contrario, che delusione allorchè, peraltro a parità di costi, ti vedi rifilare ben altro.

Pollice su per i primi: per la promozione e per la tutela dei nostri eccellenti prodotti.






Modificato da - Adelasia in data 05/06/2011 15:05:37

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Castello di Burgos

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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 06/06/2011 : 16:32:31  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
@ Adelasia: sarebbe un'ottima idea.
Se i Sardi sull'isola fossero numerosi almeno quanto i Siciliani sulla loro non ce ne sarebbe bisogno.
Purtroppo, il numero totale dei Sardi è molto ridotto è di molto inferiore a quello dei Siciliani. Pertanto sembrerebbe più efficace ed appropriato allo scopo un meccanismo di vendita in loco - al turista - associato all'esportazione fuori dall'isola e fuori dall'Italia. Attraverso un buon marketing, di cui qualcuno ha parlato, mi sembra. Ed al quale anche tu alludi, con questo suggerimento: primo, fare conoscere.
Ma la tua idea di fondo è bella anche e - soprattutto - perché è morale: per questo mi piace!

Alcune ditte - ormai note - importano maialini dall'Europa Orientale (d'estate si alza di molto la richiesta, con la presenza di molti turisti), che dopo quattro settimane in Sardegna ricevono entusiasticamente la nazionalità sarda e diventano salsicce sarde doc. Queste ditte non meritano...

Sono senz'altro d'accordo con il premiare le altre, quelle di vera eccellenza per prime (come chi fa vasi di foggia nuragica e chi intesse il bisso etc etc.). Ma anche quelle che fanno onestamente il loro sempre buon lavoro: come alcune fabbriche di biscotti (purtroppo non proprio tutte) e non solo nel campo alimentare, (come i calzolai che ancora fanno a mano i "cosingius", gli artigiani che fanno gli arnesi da cucina in ottone etc etc)...
La scelta non manca davvero!
Il problema è accendere i riflettori dei turisti e del mercato su di loro.







Modificato da - maurizio feo in data 06/06/2011 16:40:40

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Beni: ti naru unu contu...

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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 06/06/2011 : 19:49:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
discussione interessante: ma il topic riguarda solo le iniziative individuali che ciascuno di noi, nel proprio piccolo può assumere, oppure riguarda una politica di più ampio respiro?

a me preoccupa molto il fatto che l'unico volano economico della Sardegna sembra proprio essere il turismo. è a causa della economia prevalentemente turistica che la sardegna somiglia sempre più ad una ciambella: spessa ai lati e vuota al centro.

chiedo prima di intervenire, non si sa mai.. che rischi di guastare il topic con considerazioni delle politiche che sarebbe meglio attuare e di quelle che sarebbe meglio evitare.. almeno secondo me.

Se il topic quindi riguarda solo le iniziative individuali, taccio e forse apro un altro, topic..

cià







  Firma di DedaloNur 
Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

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Trambuccone
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 14/06/2011 : 23:09:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Trambuccone Invia a Trambuccone un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per vino e olio extravergine :

http://www.margallo.it/

Caldamente consigliato anche per tutto il resto : date un'occhiata alla gallery e al "tripadvisor".

T.







  Firma di Trambuccone 
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum......et tertia non datum.

 Regione Sardegna  ~ Città: Nord Sardegna  ~  Messaggi: 1509  ~  Membro dal: 16/09/2007  ~  Ultima visita: 07/09/2013 Torna all'inizio della Pagina
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