Forum Sardegna - Sardi veri o no?
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Nota Bene: La festa di Nostra Signora delle Grazie si celebra a Nuoro il 21 novembre. Preceduta da una novena molto partecipata dai fedeli di Nuoro e dei paesi vicini, il giorno della festa i rappresentanti della Municipalità si recano alla messa solenne con un corteo in costume, recando in dono 12 ceri (secondo il numero degli antici rioni della città) per sciogliere il voto perpetuo fatto nel 1812 dal Consiglio Comunale come ringraziamento alla Madonna per aver scampato la città da un'epidemia di peste.



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 Sardi veri o no?
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Autore Discussione
Pagina: di 9

lucio
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 11/09/2010 : 21:33:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lucio Invia a lucio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Angiuleddu:
Sardi veri o no?

secondo me questi erano Sardi veri!

avevo postato questo video in un altra parte del forum, ma penso che vada bene anche in questo topic.


Grazie, Angiuleddu, per il video d'epoca: molto coinvolgente ed emozionante, sopratutto per chi quei lavori, quel tipo di società ha fatto in tempo a conoscerla. Detto questo, perchè asserisci che quelli erano i veri sardi? Perchè si rompevano la schiena dall'alba al tramonto? Più che un filmato sui veri sardi ( che secondo me non esistono, dipende da COME TI SENTI TU DENTRO), è una significativa testimonianza ( a mio avviso un pò agiografica) di quelle che erano le attività del passato, di quella che è stata la cultura agropastorale di una volta, con tutti i pregi e difetti, parallela, anche se non certo uguale, alle culture preindustriali che costituivano fino agli anni 50-60 quasi tutte le regioni italiane. Noi abbiamo la fortuna di vivere in una terra bellissima, ma mi chiedo: fino a quando? In realtà tutte o quasi tutte le regioni italiane, con le loro specificità, erano bellissime, fino a quando le grinfie della speculazione non le hanno imbruttite. Ogniuno di noi può sentirsi, se vuole, vero sardo, purchè questo non causi un "arrocamento" sui bei tempi andati, che tanto belli non erano, o peggio, vada alla ricerca "dell'antico codice genetico nuragico", ma sia motivo per capirne le problematiche. Solo così saremo in grado di salvaguardarla.







Modificato da - lucio in data 11/09/2010 21:39:06

  Firma di lucio 
L.

 Regione Sardegna  ~ Città: Oristano  ~  Messaggi: 516  ~  Membro dal: 08/06/2007  ~  Ultima visita: 08/05/2022 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 11/09/2010 : 22:39:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
lucio ha scritto:

Angiuleddu:
Sardi veri o no?

secondo me questi erano Sardi veri!

avevo postato questo video in un altra parte del forum, ma penso che vada bene anche in questo topic.


Grazie, Angiuleddu, per il video d'epoca: molto coinvolgente ed emozionante, sopratutto per chi quei lavori, quel tipo di società ha fatto in tempo a conoscerla. Detto questo, perchè asserisci che quelli erano i veri sardi? Perchè si rompevano la schiena dall'alba al tramonto? Più che un filmato sui veri sardi ( che secondo me non esistono, dipende da COME TI SENTI TU DENTRO), è una significativa testimonianza ( a mio avviso un pò agiografica) di quelle che erano le attività del passato, di quella che è stata la cultura agropastorale di una volta, con tutti i pregi e difetti, parallela, anche se non certo uguale, alle culture preindustriali che costituivano fino agli anni 50-60 quasi tutte le regioni italiane. Noi abbiamo la fortuna di vivere in una terra bellissima, ma mi chiedo: fino a quando? In realtà tutte o quasi tutte le regioni italiane, con le loro specificità, erano bellissime, fino a quando le grinfie della speculazione non le hanno imbruttite. Ogniuno di noi può sentirsi, se vuole, vero sardo, purchè questo non causi un "arrocamento" sui bei tempi andati, che tanto belli non erano, o peggio, vada alla ricerca "dell'antico codice genetico nuragico", ma sia motivo per capirne le problematiche. Solo così saremo in grado di salvaguardarla.

QUOTO: quelli non erano sardi più veri di noi, erano sardi poveri del secolo (e del millennio) passato!
Non credo che le globalizzazioni annullino le identità locali; le trasformano questo si, le adattano ai tempi, alle tecnologie, alle forme dell'organizzazione sociale; ma il nostro mondo quotidiano rimane la nostra isola e la gente che ci vive; anche se un giorno dovessimo parlare tutti solo inglese, state pur certi che noi lo pronunceremo a "sa sarda"!






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

Turritano

Utente Virtuoso




Inserito il - 12/09/2010 : 15:02:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Turritano Invia a Turritano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La domanda è: “Sardi veri o no?
Rispondo: “sì”, anzi “no” o meglio "non so"
Sono un po' confuso ... ma forse non ho capito bene la domanda né a chi è rivolta, infatti non si chiede né il perché, né il percome e ogni risposta è dovuta solo all’estro di ciascuno di noi. Da ciò dipendono tutte le "stranezze" che si leggono in questa discussione
Turritano






Modificato da - Turritano in data 12/09/2010 15:10:40

  Firma di Turritano 
Le dominazioni passano ... i Sardi restano!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 4480  ~  Membro dal: 13/01/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2016 Torna all'inizio della Pagina

Pia
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 12/09/2010 : 20:12:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pia Invia a Pia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vero sardo è chi esulta ai 5 goal del Cagliari!!!!!!








Modificato da - Petru2007 in data 13/09/2010 11:37:27

  Firma di Pia 

Pedra Longa

Baunei (Ogliastra)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna


Prof Pia http://www.lezionidibello.blogspot.it

 Regione Piemonte  ~ Città: Torino  ~  Messaggi: 3425  ~  Membro dal: 09/10/2008  ~  Ultima visita: 01/12/2020 Torna all'inizio della Pagina

Lore
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 12/09/2010 : 21:57:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lore Invia a Lore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pia ha scritto:

Vero sardo è chi esulta ai 5 goal del Cagliari!!!!!!





Piaaaaa!!!!!!!ses troppu forteee!!!!!!!!!!!







Modificato da - Petru2007 in data 13/09/2010 11:38:01

  Firma di Lore 



chin sa conca non si 'endet su coro (ASKRA)

 Regione Toscana  ~ Prov.: Firenze  ~ Città: Empoli/Siniscola  ~  Messaggi: 279  ~  Membro dal: 01/04/2009  ~  Ultima visita: 15/03/2011 Torna all'inizio della Pagina

Nevathrad

Utente Maestro




Inserito il - 12/09/2010 : 23:43:37  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando

Ecco... non ci sono più le vere donne sarde di una volta... tutte casa, calza e pingiada... ora hanno PURE velleità sportive... Che tempi, che tempi...!!!






  Firma di Nevathrad 

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 5815  ~  Membro dal: 13/10/2008  ~  Ultima visita: 05/04/2011 Torna all'inizio della Pagina

angiuleddu
Salottino
Utente Mentor


Cuore Rossoblu



Inserito il - 12/09/2010 : 23:53:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di angiuleddu Invia a angiuleddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
robur.q ha scritto:

lucio ha scritto:

Angiuleddu:
Sardi veri o no?

secondo me questi erano Sardi veri!

avevo postato questo video in un altra parte del forum, ma penso che vada bene anche in questo topic.


Grazie, Angiuleddu, per il video d'epoca: molto coinvolgente ed emozionante, sopratutto per chi quei lavori, quel tipo di società ha fatto in tempo a conoscerla. Detto questo, perchè asserisci che quelli erano i veri sardi? Perchè si rompevano la schiena dall'alba al tramonto? Più che un filmato sui veri sardi ( che secondo me non esistono, dipende da COME TI SENTI TU DENTRO), è una significativa testimonianza ( a mio avviso un pò agiografica) di quelle che erano le attività del passato, di quella che è stata la cultura agropastorale di una volta, con tutti i pregi e difetti, parallela, anche se non certo uguale, alle culture preindustriali che costituivano fino agli anni 50-60 quasi tutte le regioni italiane. Noi abbiamo la fortuna di vivere in una terra bellissima, ma mi chiedo: fino a quando? In realtà tutte o quasi tutte le regioni italiane, con le loro specificità, erano bellissime, fino a quando le grinfie della speculazione non le hanno imbruttite. Ogniuno di noi può sentirsi, se vuole, vero sardo, purchè questo non causi un "arrocamento" sui bei tempi andati, che tanto belli non erano, o peggio, vada alla ricerca "dell'antico codice genetico nuragico", ma sia motivo per capirne le problematiche. Solo così saremo in grado di salvaguardarla.

QUOTO: quelli non erano sardi più veri di noi, erano sardi poveri del secolo (e del millennio) passato!
Non credo che le globalizzazioni annullino le identità locali; le trasformano questo si, le adattano ai tempi, alle tecnologie, alle forme dell'organizzazione sociale; ma il nostro mondo quotidiano rimane la nostra isola e la gente che ci vive; anche se un giorno dovessimo parlare tutti solo inglese, state pur certi che noi lo pronunceremo a "sa sarda"!


Dal dizionario De Mauro
VERO
vé•ro
agg., s.m.
I 1. che corrisponde alla realtà, alla verità: una notizia, un'affermazione, una storia vera
I 2a. effettivo, reale: il vero motivo, la vera causa, questo è il mio vero nome
I 2b. giusto, esatto: il vero significato di una parola | fig., chiamare le cose col loro vero nome, dire le cose come stanno, senza usare mezzi termini
I 4. non falsificato o adulterato o prodotto artificialmente:
I 5. di qcn., che possiede realmente la qualità, la caratteristica che gli si attribuisce: il vero padre, il vero
II 1. solo sing., ciò che è conforme alla realtà, alla verità in senso assoluto o in relazione a determinati fatti: la ricerca, il trionfo del vero, dichiarare, dire il vero, non saper distinguere il vero dal falso; essere nel vero, non sbagliare;
II 2. solo sing., realtà concreta, spec. in contrapposizione a ciò che ne è una rappresentazione: rappresentare, rendere il vero, una statua più grande del vero; dipingere, ritrarre dal vero, dal modello reale


per "Sardi veri" intendevo quello che viene indicato dal Dizionario.








  Firma di angiuleddu 

Tuerredda

Teulada (Ca)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: cagliari  ~  Messaggi: 3797  ~  Membro dal: 08/09/2008  ~  Ultima visita: 13/09/2015 Torna all'inizio della Pagina

lucio
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 13/09/2010 : 09:41:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lucio Invia a lucio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Angiulleddu:
per "Sardi veri" intendevo quello che viene indicato dal Dizionario


Vabbè, Angiulleddu, ci credo, ma se inserisci un video, fai pensare che il termine "vero sardo" sia riferito alle immagini in esso contenute!







  Firma di lucio 
L.

 Regione Sardegna  ~ Città: Oristano  ~  Messaggi: 516  ~  Membro dal: 08/06/2007  ~  Ultima visita: 08/05/2022 Torna all'inizio della Pagina

casapuddu

Nuovo Utente


Inserito il - 31/05/2011 : 14:55:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di casapuddu Invia a casapuddu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un giorno un uomo mi guardò. Aveva in mano una carta, l'avevo riconosciuta. O meglio, sapevo da dove veniva.
Mi fissò negli occhi. Un discorso muto di milioni di parole, una retorica degna del miglior Cicerone solo in uno sguardo.
Senza parole mi disse con dignità di grande Uomo che di lì a poco sarebbe partito per un lungo viaggio.

Perché lo scrivo qui ?
Perché sebbene purtroppo negli anni con quest'uomo non ho vissuto sempre rapporti idilliaci, nonostante ci siamo parlati sempre poco io so per certo che solo un Sardo poteva dire così tanto senza parlare.
Sono io che - purtroppo - ho solo origini sarde e non la fortuna e l'onore di essere Sardo a non averlo capito da prima.






 Regione Lazio  ~ Prov.: Roma  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 32  ~  Membro dal: 10/05/2011  ~  Ultima visita: 15/07/2011 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/06/2011 : 08:54:26  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Se vi dovesse interessare l'opinione di un "sardo adottivo", eccovela.
Se non v'interessasse, saltate senz'altro a piè pari, perbacco, senza problemi...
Ecco qua:

Interessante, commovente, bello, inquietante, in certi spunti anche irritante. Ma comunque sempre molto interessante, anche se - per forza di cose - si finisce con l'uscire dalla definizione richiesta e parlare della Sardegna e del modo in cui ciascuno la sente, e sempre a seconda del proprio personale genio, serio o umoristico...

Sardo "vero"...
Parlare di "sardo vero" presupporrebbe che esistano anche "sardi falsi" (imitazioni?) e diverse gradazioni di sardi "non completamente riuisciti".
Naturalmente, non è certo questo che s'intendeva, nella domanda iniziale...


Gli stereotipi sono sempre limitativi, troppo generalizzati e quindi mai veramente rappresentativi della totalità. Si prestano, anzi, spesso, alla fomazione di quelle caricature e macchiette che - a seconda della presentazione e delle intenzioni di chi le propone - possono far sorridere oppure anche offendere, o esswere insopportabili anche per chi non ne è il bersaglio. Il sarcasmo non è mai innocente... L'umorismo, no: l'umorismo è allegria e può anche includere l'ironia e l'autoironia, che sono il sale ed il pepe dei rapporti umani veri e sinceri e il fertilizzante delle buone e durature amicizie...

I caratteri ambientali che improntano una popolazione (modi, espressioni, abitudini, clima, abbigliamento, condizioni di vita, isolamento, etc), tra l'altro cambiano nel tempo e quindi ciò che poteva essere più rappresentativo 100 anni fa, sicuramente non lo è più oggi. Quindi uno stereotipo tende sempre aad essere un po' datato.

I Sardi veri sono semplicemente sardi, cioé persone nate in Sardegna, da genitori presumibilmente sardi (ma anche no). Possono avere - come tutti - formazioni differenti e quindi possono essere diversissimi tra loro, per cultura, affettività, caratteristiche fisiche e psicologiche: eppure sono sempre sardi veri.

In genere, ho notato che i Sardi amano la propria terra, più del "solito". Credo sia una cosa bella e che ne abbiano più che buoni motivi, che - in parte almeno - conosco e condivido con entusiasmo.
Io sono stato trapiantato più volte, in più posti, in Italia ed all'estero e non ho una "mia" terra. Ne ho viste di veramente magnifiche: talvolta così belle e piacevoli da desiderare di poterci almeno tornare, se non proprio restarci (essendo talvolta la cosa del tutto irrealizzabile).

Non comprendo affatto l'espressione "orgoglioso di essere sardo" (oppure "romano" o qualunque altra regionalità), così spesso usata, in quanto mi risulta difficile essere orgogliosi di un fatto statistico: l'essere nati per caso in un posto, invece che in un altro.
Sostengo sempre - a questo proposito - che c'è più merito, responsabilità e conseguenza nella scelta consapevole di essere sardi (la scelta adulta di trasferirsi in Sardegna, abbracciare lo studio della la cultura sarda, accettando sia i pregi sia i difetti del luogo ed eventualmente - perché no? - quelli della gente mediati dall'ambiente), piuttosto che nell'essere semplicemente nati anagraficamente in Sardegna.
Ma questo, ovviamente, è un altro discorso...

Però capisco molto bene che cosa significhi ammirare ed amare incondizionatamente i profondi motivi umani che sottendono antichissimi usi e costumi, le umanissime necessità che li hanno creati, le lunghe e laboriose vicissitudini attraverso le quali si sono formate le caratteristiche distintive che oggi ancora in buona parte vediamo ed apprezziamo, seppure in parte sbiadite dal tempo e talvolta dal disuso e dall'abbandono. Alcuni detti, conoscenze, sentimenti e motti della saggezza popolare sono particolarmente caratteristici di atteggiamenti e di comportamenti causati e determinati dalle vicissitudini del passato di una regione e sono entrati in qualche modo nel "vissuto" di tutta una popolazione: possono anch'essi essere localmente molto noti e talvolta particolarmente cari, in quanto ormai parte del patrimonio comune.
E' comprensibile che ciascuno preferisca tornare là dove sono le persone che condividono con lui (o lei) usi e costumi quotidiani, attraverso i quali ci si comprende con un solo sguardo, talvolta senza parlare, come giustissimamente qualcuno, anche qui, ha fatto notare...

Per me è del tutto collaterale che il passato della Sardegna sia stato profondamente, totalmente, quasi esclusivamente agro-pastorale. Un popolo che vale, lo dimostra anche nel poco della scarsità: farlo nel molto dell'abbondanza è sicuramente più facile e pertanto dà certamente meno lustro (anche se offre condizioni di vita molto più piacevoli e comode, indubbiamente). Conseguentemente, comprendo - ma non giustifico e non accetto - le recenti tendenze insistite ad inventare alla Sardegna un passato diverso da quello che realmente ebbe, che giudico senz'altro bellissimo ed estremamente dignitoso, oltre che carico di conseguenze ed insegnamenti determinanti per tutta l'area della Tirrenide antica. Chi lo fa, per me non è un buon sardo e - conseguentemente - non è un sardo vero, se desidera imbellettarsi con belletti non suoi.

Tutte le popolazioni isolane, nel Mondo, hanno la tendenza a considerarsi "diverse" dagli altri (ne hanno qualche motivo). Sono inoltre tendenzialmente molto tradizionaliste e conservazioniste. Sviluppano infine alcune altre caratteristiche ambientali squisitamente locali, a seconda delle latitudini. Penso che queste regole di base si applichino un poco anche ai Sardi, anche se - naturalmente - non costituiscono affatto un "dovere".

In questo senso - interpretando l'espressione "sardo vero" come "buon sardo" - credo che sia sardo vero chi si occupa con forte interesse dei problemi di tutta la Comunità e dell'Ambiente isolani, conoscendoli bene, innanzitutto, e con la profonda determinazione prioritaria volta a risolverli responsabilmente in ordine di urgenza, un giorno non troppo lontano.







Modificato da - maurizio feo in data 01/06/2011 09:02:17

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 02/06/2011 : 01:42:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per me è del tutto collaterale che il passato della Sardegna sia stato profondamente, totalmente, quasi esclusivamente agro-pastorale. Un popolo che vale, lo dimostra anche nel poco della scarsità: farlo nel molto dell'abbondanza è sicuramente più facile e pertanto dà certamente meno lustro (anche se offre condizioni di vita molto più piacevoli e comode, indubbiamente). Conseguentemente, comprendo - ma non giustifico e non accetto - le recenti tendenze insistite ad inventare alla Sardegna un passato diverso da quello che realmente ebbe, che giudico senz'altro bellissimo ed estremamente dignitoso, oltre che carico di conseguenze ed insegnamenti determinanti per tutta l'area della Tirrenide antica. Chi lo fa, per me non è un buon sardo e - conseguentemente - non è un sardo vero, se desidera imbellettarsi con belletti non suoi.


Questa è la radice del nostro irriducibile disaccordo M.Feo.

Cosa vuol dire essere sardi?

I sardi, uno tra i più antichi popoli d'Europa, sono di conseguenza i custodi della più remota storia dell'Europa occidentale, quella che si espresse nella civiltà dei megaliti e delle pietre ciclopiche. Una civiltà che sulla base dei resti archeologici, è nulla in Italia, è parecchio nelle regioni ovest del Mediterraneo, che nelle regioni Atlantiche diventa moltissimo, ma che è tutto, proprio tutto, in Sardegna.

Sulla pietra di questa antica cultura occidentale vengono registrati i primi vagiti di molti fenomeni.

La navigazione sin dal commercio dell'ossidiana, tra le più antiche metallurgie d'occidente, l'architettura senza confronti in occidente almeno, con la Spagna e l'Inghilterra l'adozione delle prime spade in grado di colpire di punta e di fendente che tante implicazioni sociali dovettero arrecare. Poi verrà il tempo dei primi templi monumentali d'Occidente - megaron, pozzi sacri - altrove introvabili, perchè evidentamente, la religione qui in Sardegna diventò assai complessa con qualche secolo di anticipo. La prima statuaria e la prima scrittura, completano la veduta d'insieme dei vari depositi culturali di un passato tanto remoto quanto cruciale, non solo per noi sardi, ma per l'Europa tutta.

mettendo in fila tutti questi fenomeni (dovuti a scambi, invenzioni autoctone) si capisce come gli antichi sardi abitassero un Isola privilegiata di questo mare. E che noi, come loro eredi, siano nelle migliori delle situazioni possibili per capire le radici preistoriche dell'Europa e dunque almeno in parte comprendere, i motivi per i quali l'Europa divenne ciò che poi è diventata.

Ma se incentriamo le culture sarde e in particolare quella nuragica, solo sull'agropastorale ovvero sull'aspetto della mera sussistenza alimentare, ci perdiamo il quid specifico (quindi l'aspetto più significativo) di quel passato, raccontato dai monumenti in modo plastico, per quanto monco di fonti dirette.

Sembra quasi che rispetto all'agropastorale, gli impressionanti nuraghi, gli ineffabili pozzi sacri e tutta la società nuragica raffigurata nella bronzistica, fatta di capi, sacerdoti, guerrieri, navigatori, debbano essere trattati come un appendice fastidiosa da recidere.

Quando invece sono proprio quei monumenti e quella società, a parlarci della realtà sociale, religiosa, politica della Sardegna e indirettamente dell'Europa occidentale dato che la Sardegna fece da ponte e anche da vettore (con le sue imbarcazioni) agli scambi tra l'occidente e l'oriente.

Una realtà totalmente agropastorale sarà esistita (forse) nel neolitico; ma già nell'età del bronzo era preistoria.

Io ormai ricorderò per tutta la vita una conferenza di un docente di storia medievale (continentale..): asseriva convintamente che le grandi chiese medievali non furono fatte dai sardi perchè quest'ultimi in quel periodo erano esclusivamente o pastori o contadini: solo un continentale era quindi in grado di finanziare le tante chiese dell'agro sardo. Peccato che affermava tutto questo a poche decine di metri da tombe medievali di illustri (e ricchi) personaggi medievali, sardi, lì sepolti.

Bel paradosso, direi.

Sarà che noi sardi siam vittime di visioni nazionaliste (io non lo penso..), ma in virtù della par condicio bisognerebbe ammettere che lo stereotipo del pastore sardo e della sardegna bucolica, facciano altrettante vittime; lascerei entrambi le visioni alle cartoline per turisti...che tra l'altro al Passato dell'Isola non s'interessano mai.

Non voglio neppure rivendicare i "primati", non v'è il minimo bisogno e non ha senso. Però non voglio sentire dire che tutto quanto vada al di là dell'agropastorale sia pura invenzione perchè fantasioso rispetto al passato che l'isola "realmente" ebbe; quasi che si sia dotati della sfera di cristallo.

e questo lo dico, proprio perchè da sardo mi sento custode (in qualche modo) di quel passato che intendo indagare e perchè realmente ne sappiamo ancora troppo poco per imprimere l'etichetta del tarocco a ciò che non ci piace...

amore e rispetto della Sardegna sono condizioni indispensabili per indagare il passato dell'Isola e ricostruire l'origine della civiltà occidentale dai tempi preistorici; questo per me, è essere sardo.
Del resto non c'è scelta: se su queste materie non indaghiamo noi sardi, dotati come siamo di un laboratorio privilegiato qual'è la Sardegna, chi altri dovrebbe farlo?







  Firma di DedaloNur 
Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: sassari  ~  Messaggi: 2565  ~  Membro dal: 15/09/2008  ~  Ultima visita: 07/10/2014 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 02/06/2011 : 11:46:39  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
I Sardi non sono uno dei più antichi popoli d'Europa.
Tutto quel che segue è figlio di questa prima e malcompresa nozione.







  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 02/06/2011 : 12:09:50  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

I Sardi non sono uno dei più antichi popoli d'Europa.
Tutto quel che segue è figlio di questa prima e malcompresa nozione.
Tu mi attribuisci posizioni di altri (come tuo solito: oggi è di turno il professore "continentale"), perché hai un bisogno fondamentale (da un certo punto in poi...) di essermi antagonista sempre e comunque, a priori.
Tu hai sottolineato solo un punto del mio discorso.
Non ti interessa il resto?

Non sminuisco le "prime volte" su cui tu ti soffermi nel tuo intervento. Anzi.
Tu conosci bene la mia posizione.
Io sostengo che le Civiltà Sarde hanno avuto molte e forti conseguenze su quelle successive della Tirrenide.
Che sono state posteriori e che quindi conosciamo meglio ed hanno avuto modo di raggiungere stati di progresso più elevati.
Ma antagonizzarmi sembra proprio la tua missione in questo Forum. So che anche altrove mi cerchi, per darmi contro sempre e comunque. Buon lavoro, continua così...







  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 02/06/2011 : 13:15:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

I Sardi non sono uno dei più antichi popoli d'Europa.
Tutto quel che segue è figlio di questa prima e malcompresa nozione.

riprendevo il titolo di una recente conferenza per sintetizzare il concetto:

Genetica e Archeologia. I Sardi sono fra i popoli più antichi d'Europa
Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro
in collaborazione con la Società Archeologica Sassarese

http://www.archeossnu.beniculturali...ichi-deuropa

purtroppo non sono riuscito a vederla per impegni di lavoro. Ma riuscirò a breve a farmi raccontare ciò che vi si è detto.

Ho usato l'espressione solo per sintetizzare le antiche radici della cultura e dunque dell'essere sardo, e di come tale identità, se così si può dire, rifletta e registri quei fenomeni (religiosi, politici sociali. tecnologici) che poi saranno alla base del progresso della cultura europea.

tutto qui.

E ribadisco: essere sardi - per me- significa essere custodi e ricercatori di questo importante Passato.

Sull'antagonismo : ma sul serio immagini che io formuli le mie idee e ipotesi assumendo come spunto contrario ciò che scrivi in questo forum? suvvia.

ho le mie letture e le mie intuizioni. Le quali non dipendono da te...(per fortuna sia mia che tua..)

Se le idee che ne risultano sono sempre contrarie alle tue (come le tue del resto sono contrarie alle mie..) , lo si deve alla forma mentis, suppongo.







Modificato da - DedaloNur in data 02/06/2011 13:18:09

  Firma di DedaloNur 
Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 02/06/2011 : 14:37:50  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
DedaloNur ha scritto:

maurizio feo ha scritto:

I Sardi non sono uno dei più antichi popoli d'Europa.
Tutto quel che segue è figlio di questa prima e malcompresa nozione.

riprendevo il titolo di una recente conferenza per sintetizzare il concetto:

Genetica e Archeologia. I Sardi sono fra i popoli più antichi d'Europa
Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro
in collaborazione con la Società Archeologica Sassarese

http://www.archeossnu.beniculturali...ichi-deuropa

purtroppo non sono riuscito a vederla per impegni di lavoro. Ma riuscirò a breve a farmi raccontare ciò che vi si è detto.

Ho usato l'espressione solo per sintetizzare le antiche radici della cultura e dunque dell'essere sardo, e di come tale identità, se così si può dire, rifletta e registri quei fenomeni (religiosi, politici sociali. tecnologici) che poi saranno alla base del progresso della cultura europea.

tutto qui.

E ribadisco: essere sardi - per me- significa essere custodi e ricercatori di questo importante Passato.

Sull'antagonismo : ma sul serio immagini che io formuli le mie idee e ipotesi assumendo come spunto contrario ciò che scrivi in questo forum? suvvia.

ho le mie letture e le mie intuizioni. Le quali non dipendono da te...(per fortuna sia mia che tua..)

Se le idee che ne risultano sono sempre contrarie alle tue (come le tue del resto sono contrarie alle mie..) , lo si deve alla forma mentis, suppongo.



I Sardi - se troverai il testo di ciò che hai riportato senza conoscerne il contenuto "per brevità di sintesi" - sono una delle popolazione attuali che porta ancora in sè chiari ed evidenti i cromosomi dell'antica popolazione che li ha preceduti sull'isola (in opposizione ad altre e molto più decantate popolazioni - Etruschi, ad esempio - che si sono [non inspiegabilmente] quasi volatilizzati geneticamente). Ma è geograficamente e storicamente evidente (anche geneticamente) che i Sardi non possono essere una delle più antiche popolazioni dell'Europa, anche se solamente segui uno qualunque dei pochi percorsi possibili per raggiungere la Sardegna (senza stare a citare quale sia il più probabile, sennò avresti da dire anche su quello, una volta che sia stato presentato da me: ti conosco).

Infine, ti faccio notare che - alla fine del tuo discorso - le tue conclusioni sono le medesime delle mie: "... essere sardi - per me - significa essere custodi e ricercatori di questo importante Passato".

Nella logica dell'interesse di tutti coloro che possibilmente leggono, se le conclusioni sono le medesime, di solito si tende a insistere sul Consenso e a fare solo qualche distinguo, se proprio irrinunciabile.
Tu invece, ogni volta ne fai una questione Biblica, del tipo Caino/Abele: o tu oppure io...
sì, concludendo credo di essere davvero importante , per te, come punto di riferimento del tutto negativo da cui partire...

Dimostrami il contrario, da ora in poi.

P.S.: Sono contento che le conclusioni siano le medesime. E non perché questo sposti la ragione da una parte o dall'altra (cosa che non è, naturalmente: non può esistere una ragione, o un torto, nel modo di sentire dei singoli). Bensì perché non ho abbandonato l'idea (un po' ottimistica, lo ammetto) che tu ed io si possa un giorno andare più d'accordo e magari anche (chissà?) incontrarsi di persona (possibilmente disarmati) e sederci ad un tavolo in una riunione conviviale.
Perché io ti riconosco dei valori individuali di tipo intellettuale, certamente. E credo nella parola come strumento per spiegarsi. Le due cose, insieme, potrebbero certamente condurre ad una composizione del malinteso di fondo, anche se tu mi hai spesso dichiarato l'impossibilità ineluttabile (appunto: Biblica) della cosa.
Bisogna solo volerlo.

Se poi intendevi affermare che i Sardi hanno costituito la più antica Grande Civiltà del Mediterraneo Occidentale, allora siamo perfettamente d'accordo.







Modificato da - maurizio feo in data 02/06/2011 14:40:14

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