Forum Sardegna - Ricerca coordinate 26 siti archeologici
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Nota Bene: Nella zona di Perfugas ( Sassari) e' stata ritrovata l'unica statua di "dea madre" preisorica dell'Isola e del Mediterraneo Occidentale che raffiguri una donna con bimbo in braccio. La bellissima statuetta, databile al Neolitico Medio ( circa 4000 a.c.) e' eposta al Museo Archeologico di Perfugas. Proviene da Sa Binza Manna ( Ploaghe), la più piccola statuina di" dea madre" del Mediterraneo.
L'idoletto, del tipo cruciforme, e' eseguito in terracotta, misura meno di 2 cm di altezza e, con l'ausilio di una lente piazzata nella vetrina che lo ospita, e' visibile presso il Museo Sanna di Sassari.



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Stone Pages

Nuovo Utente


Inserito il - 24/03/2010 : 08:08:32  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Stone Pages Invia a Stone Pages un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cari amici,
abbiamo consultato con grande interesse gli argomenti di questa sezione e siamo rimasti favorevolmente colpiti sia dalla competenza dei partecipanti alle varie discussioni, sia dalla vostra passione per gli antichi monumenti di Sardegna.

Ci presentiamo: siamo Paola Arosio e Diego Meozzi, due giornalisti (praticamente "in disarmo", dato che ormai è sempre più difficile campare di questa professione) appassionati di monumenti megalitici e creatori delle Stone Pages, la prima guida Web al mondo - creata nel 1996 - ad essere dedicata ai monumenti preistorici d'Europa.

Nel corso degli anni abbiamo già visitato due volte la meravigliosa Sardegna - nel 2001 pubblicammo una sorta di diario di viaggio (i blog erano all'epoca oggetti quasi misteriosi), denominata un po' pomposamente Ancient Sardinia Tour, dove potete trovare immagini, filmati panoramici e commenti (in inglese) su un'ottantina di siti archeologici sardi.

Dalla prossima domenica 28 marzo daremo inizio al nostro terzo tour di Sardegna. Questa volta avremo meno tempo (8 giorni in tutto) e anche due figli piccoli al seguito, quindi la nostra mobilità sarà più limitata. Ciò nonostante abbiamo raccolto un database di circa 340 siti che ancora non abbiamo visitato e dai quali dovremmo fare una severa selezione per trovare i "greatest hits" di Sardegna.

A questo punto avremmo bisogno del vostro aiuto. Tra i siti del nostro database, ce ne sono 26 per i quali non siamo riusciti a reperire nessuna indicazione precisa sulla loro localizzazione, ma solo indicazioni più o meno vaghe. Se qualcuno di voi li ha visitati e potesse fornirci le relative coordinate geografiche (anche via Wikimapia o Portale Carografico Nazionale), per noi sarebbe veramente un grosso aiuto, poiché ci eviterebbe di perdere ore nella loro ricerca in posti sperduti... Anche se a ben vedere è proprio questo uno dei lati divertenti della ricerca!

Qui di seguito pubblichiamo la lista dei 26 siti tuttora senza coordinate. Saremmo lieti di ricevere qualunque informazione utile a localizzarli. Potete anche contattarci all'indirizzo diego [at] stonepages.com.

  • Contra Cherbu o Buscu Uddui - Menhir (Mamoiada, Nuoro)

  • Firuli - Menhir (Mamoiada, Nuoro)

  • Funtanasidda - Nuraghe (Bolotana, Nuoro)

  • Monte Longu - Dolmen (Dorgali, Nuoro)

  • Oncheddas de Seredadu - Domus de janas (Mamoiada, Nuoro)

  • Sa Conca 'e Mortu - Domus de janas (Irgoli, Nuoro)

  • Su Edrosu - Dolmen (Macomer, Nuoro)

  • Su Itichinzu - Tomba di giganti (Siniscola, Nuoro)

  • Tallaghé - Nuraghe (Fonni, Nuoro)

  • Agnu - Nuraghe (Calangianus, Olbia-Tempio)

  • Li Paladini - Tempio nuragico (Calangianus, Olbia-Tempio)

  • Lughia Rajosa - Menhir (Alà dei Sardi, Olbia-Tempio)

  • Sos Monimentos o Monumentos - Dolmen (Buddusò, Olbia-Tempio)

  • Su Laccu - Dolmen (Buddusò, Olbia-Tempio)

  • Tisiennari - Domus de janas (Bortigiadas, Olbia-Tempio)

  • Grugos - Domus de janas (Busachi, Oristano)

  • Perdu Pes / Bidil 'e Pira - Tomba di giganti e betili (Paulilatino, Oristano)

  • Santa Arvara o Entrepiches - Nuraghe (Scano di Montiferro, Oristano)

  • Sentiero dell'ossidiana - Stazione preistorica (Pau, Oristano)

  • Chercos - Domus de janas (Usini, Sassari)

  • Monte Appiu - Pietre fitte (Villanova Monteleone, Sassari)

  • Monte Arana - Nuraghe (Bonnanaro, Sassari)

  • Montju Corona - Dolmen (Ozieri, Sassari)

  • Niedda - Domus de janas (Perfugas, Sassari)

  • Su Anzu 'e Sos Beccos - Domus de janas (Bultei, Sassari)

  • Su Cannuju / Sa Rocca 'e su Lampu - Domus de janas (Florinas, Sassari)


Un milione di grazie!

Paola & Diego






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Paola Arosio & Diego Meozzi
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Aschy
Salottino
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Inserito il - 24/03/2010 : 09:45:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La domu de janas di S'Eredadu a Mamoiada si trova quì, sono presenti anche le mie immagini
http://www.wikimapia.org/#lat=40.21...arch=eredadu

di Sa Conca 'e Mortu di Irgoli, conosco la parte iniziale del tragitto, ma si trova all'interno di una proprietà privata e ho preferito non visitarla

Il nuraghe Agnu e la fonte di li Paladini dovrebbero trovarsi a poco più di 800 metri ad ovest sud ovest della tomba di giganti di Pascaredda ma le notizie presenti su internet circa l'accesso sono veramente fatte male

Su Itichinzu a Siniscola e Tisiennari a Bortigiadas non sono risciuto ad individuarle nonostante mi sia recato nell'area descritta più volte su internet da varie fonti

il dolmen di Monte Longu a Dorgali dovrebbe essere facile da raggiungere dal momento che ci sono anche delle indicazioni stradali nella SP che collega la SS125 a Cala Gonone, (dopo qualche km dalla galleria sulla sinistra)







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c'è ancora molto da fare per valorizzare la Sardegna in tutti i suoi aspetti..

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Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 24/03/2010 : 09:47:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
P.S. se vi interessa qualcosa di interessante in questo ambito eccetto i suddetti siti fatemi pure sapere...






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Stone Pages

Nuovo Utente


Inserito il - 24/03/2010 : 10:56:22  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Stone Pages Invia a Stone Pages un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie mille Aschy per le tempestive e utili indicazioni. E grazie anche per l'incredibile messe di inestimabili informazioni sui monumenti preistorici sardi che hai condiviso sul Web!
se vi interessa qualcosa di interessante in questo ambito eccetto i suddetti siti fatemi pure sapere...

Tra oggi e domani dovremo stilare una lista di siti "papabili"... Nel 2001 ne visitammo un'ottantina in 20 giorni. Questa volta penso che verosimilmente (considerando tempo e figli) dovremo accontentarci di 20-25 siti. Se pensi, potremmo mettere a disposizione il database (in formato pdf) che abbiamo a disposizione.






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Paola Arosio & Diego Meozzi
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pjalex
Salottino
Moderatore



Inserito il - 24/03/2010 : 11:04:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pjalex Invia a pjalex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stone Pages ha scritto:
Nel 2001 ne visitammo un'ottantina in 20 giorni.


Avete tenuto quasi il ritmo di Aschy

Complimenti per la passione.

Mi permetto di farvi una domanda alla quale gradire una risposta sincera, risposta che credo interessi anche ad Aschy.

Che ricordo vi è rimasto della gestione degli 80 siti che avete visitato e che paragone potete fare con il resto del mondo?

Grazie
Alessandro







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Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 24/03/2010 : 11:25:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Stone Pages ha scritto:

Grazie mille Aschy per le tempestive e utili indicazioni. E grazie anche per l'incredibile messe di inestimabili informazioni sui monumenti preistorici sardi che hai condiviso sul Web!

Tra oggi e domani dovremo stilare una lista di siti "papabili"... Nel 2001 ne visitammo un'ottantina in 20 giorni. Questa volta penso che verosimilmente (considerando tempo e figli) dovremo accontentarci di 20-25 siti. Se pensi, potremmo mettere a disposizione il database (in formato pdf) che abbiamo a disposizione.

Bella media.. anche se nelle ultime uscite io ne visitavo più di 10 per volta..
Se vi servono informazioni logistiche per visitare alcuni siti non dovete fare altro che chiedere!
Anche se sono molto impegnato in quest'ultimo tempo cercherò di fare il possibile per aiutarvi.







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Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 24/03/2010 : 11:26:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
pjalex ha scritto:


Avete tenuto quasi il ritmo di Aschy

Complimenti per la passione.

Mi permetto di farvi una domanda alla quale gradire una risposta sincera, risposta che credo interessi anche ad Aschy.

Che ricordo vi è rimasto della gestione degli 80 siti che avete visitato e che paragone potete fare con il resto del mondo?

Grazie
Alessandro


Non posso che condividere il contenuto della domanda..
Mi stai rubando il mestiere..







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pjalex
Salottino
Moderatore



Inserito il - 24/03/2010 : 11:42:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pjalex Invia a pjalex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Aschy ha scritto:


Non posso che condividere il contenuto della domanda..
Mi stai rubando il mestiere..


Come si dice, chi va con lo zoppo impara a zoppicare







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Stone Pages

Nuovo Utente


Inserito il - 24/03/2010 : 12:52:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Stone Pages Invia a Stone Pages un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Alessandro,
Che ricordo vi è rimasto della gestione degli 80 siti che avete visitato e che paragone potete fare con il resto del mondo?

La nostra prima visita in Sardegna risale al 1991. Allora visitammo una ventina di siti, per forza di cose i più celebri e facilmente raggiungibili (Li Lolghi, Su Nuraxi, Monte d'Accoddi, ecc.). Alcuni erano in condizioni non propriamente ottimali, e parecchi non avevano né cartelli né alcun segno visibile di gestione locale. Diciamo che la nostra impressione generale non era stata diversa da quella che presumibilmente aveva provato alla fine dell'800 il padre domenicano inglese Peter Paul Mackey - e che aveva mirabilmente fissato in una serie di splendide fotografie.

Dieci anni dopo (2001), trovammo la situazione profondamente cambiata - e in meglio. Numerosi siti erano gestiti da piccole ma attivissime cooperative e imprese locali, spesso composte da giovani entusiasti (proprio come i frequentatori di questo forum). Ci ricordiamo ad esempio di Giampaolo, Giampiero e Anna della cooperativa Ghivìne, Franca e le ragazze di Thellus a Sassari, Franco dell'Archeotour di Paulilatino, e le cooperative Sos Nurattolos ad Alà dei Sardi, La Pintadera a Torralba, Silt ad Alghero, LARCo ad Orune, Isteali a Bitti.

Anche i curatori dei musei locali erano competenti, disponibili e molto attenti ai reperti presenti nella propria struttura e nel proprio territorio. Un esempio per tutti è Giorgio Murru, curatore del museo delle Statue Menhir di Laconi, che all'epoca intervistammo. Nel corso della nostra ultima visita all'isola avemmo inoltre l'onore di incontrare e intervistare Giovanni Lilliu ed Enrico Atzeni: entrambi ci diedero l'impressione di amare profondamente il proprio lavoro e la propria terra - qualcosa di veramente molto raro nel nostro paese tra gli accademici di alto livello.

Un aneddoto che ci piace ricordare riguarda proprio la profonda conoscenza delle proprie origini e dell'importanza degli antichi monumenti sardi da parte delle persone più semplici e umili.
Come premessa, va detto che nella primavera del 2000 effettuammo una completa ricognizione dei monumenti preistorici di Puglia: anche in quel caso ne visitammo un'ottantina, ma purtroppo una buona parte giaceva in uno sconsolante stato di abbandono. Per di più gli abitanti del posto spesso ignoravano del tutto non solo l'importanza dei monumenti, ma addirittura la loro stessa esistenza. Emblematica la risposta che ci diede un fattore alla nostra domanda "Sapete dove si trova il dolmen dei Paladini, anche chiamato "Tavola dei Paladini"? La risposta fu: "Mai visto né sentito". Il dolmen - poi localizzato per conto nostro - si trovava a circa 200 metri da dove avevamo incontrato il fattore. E non si trattò di un episodio isolato.
Ma torniamo alla Sardegna: percorrendo gli sterrati della campagna di Laconi alla ricerca dell'allineamento di Corte Noa, incontrammo un pastore a cui chiedemmo: "Sapete se nei dintorni c'è una fila di pietre piantate nel terreno, alte circa un metro e mezzo e che..." Non avevamo finito di parlare che il pastore ci interruppe dicendo: "Ah, i menhir, certo: sono nella mia proprietà, potete entrare e li potete trovare... [e qui ci diede una dettagliatissima descrizione per localizzarli]".

Questa storia mette in evidenza le profonde differenze non solo tra sardi e pugliesi, ma soprattutto tra chi è fiero, consapevole e interessato ai monumenti presenti nella propria terra e chi invece - per semplice ignoranza o forse per incuria, egocentrismo o puro disinteresse - lascia che il proprio passato inizi solo nel momento della propria nascita. La passione dimostrataci dai sardi per il loro passato è uguagliata in Europa - per la nostra personale esperienza - solo dagli scozzesi, ugualmente orgogliosi dei propri monumenti e dei proprii antichi trascorsi.

Per concludere, possiamo dirti che gli antichi siti di Sardegna - per quanto negletti e in certi casi minacciati - ci pare siano in buone mani, perlomeno considerando le limitate risorse a disposizione per la loro valorizzazione in questo nostro sempre più disgraziato paese.






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Paola Arosio & Diego Meozzi
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Paradisola

Amministratore




Inserito il - 24/03/2010 : 13:38:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Paradisola Invia a Paradisola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Leggere l'opinione di chi ha avuto l'opportunità di paragonare diverse gestioni del territorio è davvero utile, in questo caso oltretutto la Sardegna vien fuori egregiamente cosa che non può che farci piacere.

Come riporta Aschy in firma c'è ancora tanto da fare per valorizzare la nostra terra ma grazie a queste esperienze non si può essere più che ottimisti per il nostro futuro.

Grazie






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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 24/03/2010 : 14:24:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
salve e complimenti per il sito, uno dei migliori...avete un formidabile concorrente inglese, ma il vostro lavoro è bellissimo, lo conosco da tempo:

rispondo sul Nuraghe Agnu e la fonte i Paladini perchè sono della zona.

Entrambi i siti si trovano presso la Tomba dei giganti di Pascaredda. esattamente davanti al bivio per Nuchis. il sito di Pascaredda è indicato dalla cartellonistica: non vi rimarrebbe quindi che trovare il primo bivio per nuchis, se provenite da Olbia o il secondo se invece, attraverserete Tempio Pausania giungendo da Sassari.
in entrambi i sensi di marcia dovrete immettervi nella S.S. 127

La tomba dei giganti è la sola segnalata.

dopo aver trovato l'incrocio suddetto dovrete fare 3 km circa di strada asfalta sino ad un ampio parcheggio; da qui, lasciata l'auto, potete continuare lungo la strada asfaltata per giungere alla tomba dei giganti. oppure, scavalcare la recinzione e attraversare per poche centinaia di metri uno stazzo. Il nuraghe agnu è ubicato proprio vicino all'unica casa, (a circa metà pendio) che si intravede dal parcheggio; a 200 metrri circa di distanza dal nuraghe c'è la fontana de I Paladini.

se poi avete tantissima voglia di camminare (ma proprio tanta... ) , sempre dal parcheggio suddetto potrete arrivare ad una tomba a Tafone e godervi uno stupendo panorama. al tafone in questione potete cmq giungere da Calangianus in auto almeno per il tragitto maggiore.

a Luras gia che passate in zona, i dolmen.

ci sono anche altri siti ovviamente...ma rimango alle vostre richieste.
salve..








Modificato da - Petru2007 in data 24/03/2010 15:49:01

  Firma di DedaloNur 
Freddie Mercury - In My Defence
http://www.youtube.com/watch?v=4TgX...ture=related

"La parola è un'ala del silenzio"Neruda.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

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Aschy
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 24/03/2010 : 14:41:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Aschy Invia a Aschy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Anch'io nelle diverse escursioni archeologiche che ho fatto per la mia tesi il più delle volte ho trovato un'ottima collaborazione, salvo due casi isolati nel sud-est della Sardegna che preferisco neanche citare.

Ma anche in Sardegna purtroppo ci sono alcune "emergenze" archeologiche che andrebbero valorizzate di cui nessuno nei paraggi conosce la giusta ubicazione...

Grazie comunque per aver documentato le vostre visite in Sardegna...

E per quanto riguarda il resto del mondo (sopratutto in Europa) cosa dite di quelle escursioni??







  Firma di Aschy 
c'è ancora molto da fare per valorizzare la Sardegna in tutti i suoi aspetti..

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Stone Pages

Nuovo Utente


Inserito il - 24/03/2010 : 16:08:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Stone Pages Invia a Stone Pages un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E per quanto riguarda il resto del mondo (sopratutto in Europa) cosa dite di quelle escursioni??

Uuhhh... Potremmo passare molte serate davanti a svariate bottiglie di Vermentino (o di Cannonau, a scelta) a raccontare tutte le storie, le sorprese, gli incontri e le scoperte che abbiamo fatto in questi 21 anni di escursioni megalitiche in Europa. Forse prima o poi ne avremo l'occasione, anche perché le nostre esplorazioni in Sardegna non si concluderanno certo con la nostra prossima visita...

Ogni paese ha le proprie particolarità e i propri tesori da scoprire: la Corsica è rude e selvaggia, ma i siti sono straordinari; la Spagna è immensa e piena zeppa di monumenti mozzafiato, spesso difficili da raggiungere; i siti francesi (soprattutto in Bretagna) sono affascinanti e misteriosi - sono anche gli unici che siamo riusciti ad osservare dall'alto, prendendo un piccolo aereo a noleggio.. I monumenti preistorici inglesi sono sicuramente quelli più celebri nel mondo (basti pensare a Stonehenge ed Avebury), ma come al solito fuori mano si trovano veri e propri gioielli... I siti del Galles sono enigmatici ed estremamente differenziati; quelli irlandesi sono molto particolari - e sono anche i primi che abbiamo esplorato sistematicamente; quelli sparsi in Italia (Sardegna esclusa) non sono molti, ma valgono decisamente un viaggio. Quelli scozzesi, infine, sono i nostri preferiti, forse perché in quella nazione abbiamo trascorso diversi mesi ed abbiamo realizzato un lavoro sui megaliti scozzesi che ci ha dato molte soddisfazioni (finanziato da un'ente governativo locale).

Abbiamo molti progetti per condensare i nostri viaggi alla scoperta dei megaliti d'Europa in qualcosa di più concreto di un messaggio in un forum. Speriamo solo che il tempo e le energie ce lo consentano!

Ad ogni modo, se ve la cavate con l'inglese, vi consigliamo di dare un'occhiata ai nostri diari di viaggio che potete trovare online:

Ancient Scotland Tour (1998)
Ancient Apulia Tour (2000)
Ancient Corsica Tour (2000)
Ancient Sardinia Tour (1998)
Stones of Spain Week 1 report (2008)
Stones of Spain Week 2 report (2008)






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Paola Arosio & Diego Meozzi
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desi satta

Utente Medio


Inserito il - 24/03/2010 : 17:12:28  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Messaggio di Stone Pages

Cari amici,
.................
  • Sentiero dell'ossidiana - Stazione preistorica (Pau, Oristano)


  • Paola & Diego


    Ciao e complimenti per il vostro lavoro (lo seguo da anni con molta simpatia e siete bravissimi!)

    Per il sentiero dell'ossidiana, Andate a Pau e seguite le indicazioni gialle per Sennixeddu; troverete un orrendo camping, un sacco di asfalto e cemento ed anche il vostro sentiero che è stato seriamente danneggiato.
    Un tempo era una stazione di scheggiatura intatta e a cielo aperto, unica nel suo genere (non mi ricordo nulla di più bello, e sono stata a Simbiro, Melka Kunturé e Balchit).
    Il sentiero è indicato da appositi segnali.
    Percorrendo il sentiero, potrete osservare una splendida sezione della stazione; un'altra molto bella è stata distrutta da una stratigrafia (si trovava a fianco del ristorante);
    Attendo il vostro nuovo diario e grazie per quello che fate.






      Firma di desi satta 
    desi
    desi.satta@alice.it

     Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 309  ~  Membro dal: 16/04/2009  ~  Ultima visita: 16/04/2010 Torna all'inizio della Pagina

    pjalex
    Salottino
    Moderatore



    Inserito il - 24/03/2010 : 18:13:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pjalex Invia a pjalex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
    Stone Pages ha scritto:

    Ciao Alessandro,
    Che ricordo vi è rimasto della gestione degli 80 siti che avete visitato e che paragone potete fare con il resto del mondo?

    La nostra prima visita in Sardegna risale al 1991. Allora visitammo una ventina di siti, per forza di cose i più celebri e facilmente raggiungibili (Li Lolghi, Su Nuraxi, Monte d'Accoddi, ecc.). Alcuni erano in condizioni non propriamente ottimali, e parecchi non avevano né cartelli né alcun segno visibile di gestione locale. Diciamo che la nostra impressione generale non era stata diversa da quella che presumibilmente aveva provato alla fine dell'800 il padre domenicano inglese Peter Paul Mackey - e che aveva mirabilmente fissato in una serie di splendide fotografie.

    Dieci anni dopo (2001), trovammo la situazione profondamente cambiata - e in meglio. Numerosi siti erano gestiti da piccole ma attivissime cooperative e imprese locali, spesso composte da giovani entusiasti (proprio come i frequentatori di questo forum). Ci ricordiamo ad esempio di Giampaolo, Giampiero e Anna della cooperativa Ghivìne, Franca e le ragazze di Thellus a Sassari, Franco dell'Archeotour di Paulilatino, e le cooperative Sos Nurattolos ad Alà dei Sardi, La Pintadera a Torralba, Silt ad Alghero, LARCo ad Orune, Isteali a Bitti.

    Anche i curatori dei musei locali erano competenti, disponibili e molto attenti ai reperti presenti nella propria struttura e nel proprio territorio. Un esempio per tutti è Giorgio Murru, curatore del museo delle Statue Menhir di Laconi, che all'epoca intervistammo. Nel corso della nostra ultima visita all'isola avemmo inoltre l'onore di incontrare e intervistare Giovanni Lilliu ed Enrico Atzeni: entrambi ci diedero l'impressione di amare profondamente il proprio lavoro e la propria terra - qualcosa di veramente molto raro nel nostro paese tra gli accademici di alto livello.

    Un aneddoto che ci piace ricordare riguarda proprio la profonda conoscenza delle proprie origini e dell'importanza degli antichi monumenti sardi da parte delle persone più semplici e umili.
    Come premessa, va detto che nella primavera del 2000 effettuammo una completa ricognizione dei monumenti preistorici di Puglia: anche in quel caso ne visitammo un'ottantina, ma purtroppo una buona parte giaceva in uno sconsolante stato di abbandono. Per di più gli abitanti del posto spesso ignoravano del tutto non solo l'importanza dei monumenti, ma addirittura la loro stessa esistenza. Emblematica la risposta che ci diede un fattore alla nostra domanda "Sapete dove si trova il dolmen dei Paladini, anche chiamato "Tavola dei Paladini"? La risposta fu: "Mai visto né sentito". Il dolmen - poi localizzato per conto nostro - si trovava a circa 200 metri da dove avevamo incontrato il fattore. E non si trattò di un episodio isolato.
    Ma torniamo alla Sardegna: percorrendo gli sterrati della campagna di Laconi alla ricerca dell'allineamento di Corte Noa, incontrammo un pastore a cui chiedemmo: "Sapete se nei dintorni c'è una fila di pietre piantate nel terreno, alte circa un metro e mezzo e che..." Non avevamo finito di parlare che il pastore ci interruppe dicendo: "Ah, i menhir, certo: sono nella mia proprietà, potete entrare e li potete trovare... [e qui ci diede una dettagliatissima descrizione per localizzarli]".

    Questa storia mette in evidenza le profonde differenze non solo tra sardi e pugliesi, ma soprattutto tra chi è fiero, consapevole e interessato ai monumenti presenti nella propria terra e chi invece - per semplice ignoranza o forse per incuria, egocentrismo o puro disinteresse - lascia che il proprio passato inizi solo nel momento della propria nascita. La passione dimostrataci dai sardi per il loro passato è uguagliata in Europa - per la nostra personale esperienza - solo dagli scozzesi, ugualmente orgogliosi dei propri monumenti e dei proprii antichi trascorsi.

    Per concludere, possiamo dirti che gli antichi siti di Sardegna - per quanto negletti e in certi casi minacciati - ci pare siano in buone mani, perlomeno considerando le limitate risorse a disposizione per la loro valorizzazione in questo nostro sempre più disgraziato paese.



    Questo resoconto mi fa molto piacere, sinceramente pensavo che la Sardegna uscisse peggio dal confronto con altre realtà, sarà perchè le cose che amiamo pretendiamo sempre di migliorarle

    Spero che, al termine di questa nuova visita, potrete affermare che la situazione dal 2001 è ulteriormente migliorata.







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    Stone Pages

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    Inserito il - 24/03/2010 : 20:19:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Stone Pages Invia a Stone Pages un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
    Grazie a tutti per le informazioni, gli auguri e i complimenti... È veramente rassicurante vedere quanta passione ci sia tra voi!

    In realtà avremmo un ultimissimo sito ancora da localizzare che vorremmo aggiungere alla nostra lista: si tratta del circolo dolmenico Macciunidda o Macciunitta, che dovrebbe trovarsi a ovest del sito Li Muri (Arzachena). Questa l'unica descrizione che siamo riusciti a reperire:

    Procedendo sulla statale 125 che da Arzachena porta a Palau, ci si immette sulla strada per Bassacutena; si percorrono circa Km. 9 e si incontra sulla sinistra un cancello che reca la scritta della località: Macciunitta.
    Percorrendo il campo in direzione Ovest si incontra un esempio del tipo monumentale del quale si ha nel territorio di Arzachena una par- ticolare concentrazione: il circolo dolmenico. L’esemplare di Macciunitta è posto al centro di un tumulo terragno artificiale che forma una piccola collina sul campo pianeggiante. La tomba consiste in una serie di lastre infisse a coltello, formanti una cista rettangolare (della quale si conservano soltanto i lati Ovest e Sud) ricoperta da un lastrone che appare, oggi, ribaltato verticalmente; è contornata da un dopio anello di pietre (diametro m 11) che aveva la funzione di contenere l’accumulo di terra e pietrame che doveva ricoprire tutto l’insieme, e del quale si conservano le tracce nella quantità di pietre di piccolo taglio visibili entro i limiti del circolo. Un masso oblungo, di m. 2,50 di altezza, dovrebbe rappresen- tare il betilo aniconico che in origine doveva esse e eretto ai margini del tumulo. A breve distanza dalla tomba in questione sono visibili le tracce di altri due circoli che sorgevano in posizione tangente a quello sopra descritto.


    Qualcuno ne sa qualcosa di più?

    Ancora grazie per il prezioso aiuto!






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