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Nota Bene: Il dolmen Sa Coveccada di Mores (Sassari) e' il più imponente dell'intero mediterraneo:
Il monumento conserva tre enormi lastre fitte a coltello ed una grande lastra di copertura. La lastra che ne costituisce la facciata presenta un piccolo portello ben ritagliato nel masso: La maggior parte degli studiosi ascrive l struttura all'Eneolitico.



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Autore Discussione
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Adelasia

Moderatore

Penna d'oro


Inserito il - 31/05/2009 : 21:35:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
McCurry ha scritto:


Ho sfogliato il libro di Chiara Samugheo e per circa 70 euro, non mi pare ci sia niente di migliore a quello dell'Unione Sarda.


Visto che sono stata io a lanciare i primi strali alla Samugheo, ho piacere che un esperto come te ( trovo che le tue foto siano di quelle che fanno trattenere il respiro: io le definisco foto dell’anima, per distinguerle da talune impeccabili che però non mi trasmettono molto) esprima questa valutazione.
Tra parentesi, mi trovo d’accordo anche sul giudizio su Bell’Italia: l’ho esternato nell’apposito post.

A Santobevitore vorrei dire questo: apprezzo molto quello che tu scrivi e come articoli le tue tesi, che ovviamente rispetto.
Su una cosa però mi hai proprio frainteso: per me i costumi non solo canzonette, tutt’altro (veramente tu non hai utilizzato questo temine, ma ci sta) La mia storia, anzi...la nostra storia, la nostra identità costituiscono le mie passioni primarie: le studio e le curo giorno per giorno, le difendo… le coccolo, perfino.
Proprio per questo mi fa piacere che sia stata pubblicata un’opera come quella dell’Unione; insito: facilmente accessibile e pertanto non di nicchia, in grado di incuriosire, far discutere, stimolare.
Un buon punto di partenza e il primo, che io sappia, a includere tutti i Comuni della Sardegna (Pialex: “enciclopedica” l’ho intesa in questo modo. Sulla stampa e la legatura poco accurate senz'altro ne sai più di me...e pertanto mi fidodella tua valutazione ): da questo punto di vista perfino innovativa.

Paolo Piquereddu, proprio nel già citato “Costumi “ della Illisso scrive : <<Dopo il periodo buio degli anni settanta…rinasce un nuovo interesse nei confronti dei costumi popolari: ad esso di accompagna una ripresa della confezione tradizionale tuttora in corso: naturalmente la loro lavorazione ha poco a che vedere con quella che si eseguiva nel passato, sia per i materiali adoperati sia per la qualità delle decorazioni.
E’ indubbio che l’attività dei gruppi folkloristici
>> ( che pure vede persino invasati da furore investigativo)<< in termini generali ha contribuito in misura determinante a conservare gran parte delle conoscenze tecniche, della terminologia sartoriale, e del ricamo tradizionale svolgendo un’opera di tutela nei confronti di questo vasto settore della cultura popolare della Sardegna.>>
Questo è lo spirito, a mio parere illuminato, nel quale mi ritrovo: vedere i lati positivi, se ci sono. E nell’opera dell’Unione ce li vedo. Insisto: se avessero spacciato per antichi taluni costumi mi sarei indignata; se viene specificato che sono recenti ricostruzioni apprezzo e come tali li valuto. Non è proprio possibile fare confusione.
Se la critica è invece rivolta al fatto che queste ricostruzioni vengono comunque riportate, pertanto nell'ottica di una conservazione di una "purezza" anche visiva (rispetto a quale anno zero, poi?), a mio modo di vedere non è affatto costruttiva.
Equivale a sostenere che sarebbe stato meglio che l’opera non fosse stata mai pubblicata: giudizio forte e immeritato.
Specie se invece passano incensurate ben altre operazioni e altri testi... ma su questo stendo un velo pietoso per non andare, proprio io moderatrice, fuori tema…









Modificato da - Adelasia in data 31/05/2009 21:39:19

  Firma di Adelasia 

Castello di Burgos

Burgos (Ss)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Città: nuoro  ~  Messaggi: 2881  ~  Membro dal: 23/05/2006  ~  Ultima visita: 18/08/2023 Torna all'inizio della Pagina

McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 31/05/2009 : 21:40:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babborcu ha scritto:

mac.. scusa sai,ma sei malfidato.. hai estrapolato quelle fotografie da un saggio del libro dove si fa un excursus sulla storia del costume.. sino all'uso folkloristico,, e quelle immagini illustravano , per me efficacemente, quell'uso..
il libro in questione è un buon libro.. tanto che non si può paragonare ad altri dello stesso tema e come immagini e come testi 8 per quanto vi sia qualche svarione o si possa essere non d'accordo su alcune tesi)
non credo sia vero che tu hai bisogno di sapere soltanto di che paese sono i costumi.. secondo me ci fai un po' perche' le tue foto vanno oltre un approccio così asettico.. io credo che se conoscessi a fondo, ma davvero ( e non parlodi tecniche tecniche ,di punti, ecc) il significato e le sfaccettature insite in quegli abiti, faresti fotografie ancora più belle, provare per credere l'ho già sperimentato con un altro fotografo!!!


Mi pare che qualcuno ce l'abbia con me!
Il MOTIVO per cui sono state inserite quelle foto, non l'ho mai preso in considerazione ... ma, citando le parole di Neva ... bellissime FOTO .... sulla qualità, lasciano molto a desiderare!!
Non ho mai detto (citando una frase usata anche da te) che non sia un buon libro, prova ne è il fatto che l'ho paragonato (nel mio caso) ad un Canova [omississ]
Inoltre, sul mio interesse limitato a riconoscere solo la provenienza del costume, ti posso garantire che è verissimo, chi mi conosce può testimoniare .... figlio di madre veneta che non ha mai indossato un costume sardo e che si è avvicinato ai "costumi" solo per i colori (scusami ma ... è la vera verità)
Ovviamente questo non mi impedisce di apprezzare anche la qualità, il modo di portarlo e, come ironicamente sottolineerebbe qualcuno .... anche per quell'elemento che fa in modo che questi costumi stiano in piedi e possano camminare!! (le donne)
Comunque, per finire, non è mia abitudine disprezzare (soprattutto pubblicamente) qualcuno o qualcosa, questo spesso mi spinge a fare dei paragoni o prendere le difese (d'ufficio)
Sempre con garbo e simpatia,
Lorenzo









  Firma di McCurry 
Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rimandarci la nostra immagine.
(Anonimo)

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Paradisola City  ~  Messaggi: 2491  ~  Membro dal: 26/09/2008  ~  Ultima visita: 05/10/2010 Torna all'inizio della Pagina

pjalex
Salottino
Moderatore



Inserito il - 01/06/2009 : 08:43:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pjalex Invia a pjalex un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cercherò di spiegarmi meglio.

9 euro a volume è un prezzo molto buono, e, se nel secondo volume non avessi trovato degli errori di stampa che rendono le immagini inguardabili avrei contunuato a comprare la raccolta.

Quello che non mi piace, come ho cercato di farvi notare nel mio precedente intervento, è il fatto che, nelle note editoirali abbiano presentato il lavoro come il meglio del meglio in tutti i campi. Per me avrebbero dovuto scrivere che per poter vendere l'opera a 9 euro al volume non potevamo pretendere di meglio, naturalmente ciò non era comprensibilmente possibile, però avrebbero potuto essere più modesti.









  Firma di pjalex 

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1992  ~  Membro dal: 31/08/2008  ~  Ultima visita: 02/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 01/06/2009 : 10:03:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Adelasia ha scritto:

Nessun pollice verso......( ..) evergreen come alcune canzoni d'epoca...
Confesso: non ne potevo più.


Sono in perfetto accordo su quello che hai detto. Forse per me che non sono sardo le impressioni sono diverse e ho notato che qui le critiche sono piuttosto forti. Per quanto mi riguarda tutto quello che si fa per far conoscere e tramandare le tradizioni è sempre positivo e credo che certi piccoli errori vadano perdonati anche in considerazione dello sforzo fatto.
Ho visto alla tv la presentazione che hanno fatto di questa Enciclopedia e ho anche sentito della ricerca che hanno fatto, ricerca attraverso la quale hanno trovato anche cose come gioielli e vestiti che non erano conosciuti. Qualche volta si potrebbe soprassedere a severe critiche e vedere al di là delle mere forme estetiche di presentazione o di qualche foto. E' un mezzo anche questo per ricordare a tutti l' identità sarda ed evitarne l' oblio. Le facessero dalle mie parti queste cose....!!









 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina

McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/06/2009 : 10:20:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Babborcu, tu mi dici ....
" io credo che se conoscessi a fondo, ma davvero ( e non parlo di tecniche tecniche, di punti, ecc) il significato e le sfaccettature insite in quegli abiti, faresti fotografie ancora più belle, provare per credere l'ho già sperimentato con un altro fotografo!!!"

Ebbene, il mio fine, nel realizzare una immagine, non è il dettaglio ma l'insieme; francamente non mi appassiona la qualità del tessuto o la tipologia della cucitura, quanto non mi appassiona la forma dello scalpello di Michelangelo o del pennello di Van Gogh, la provenienza delle terre nei colori di Giotto, il marmo delle sculture di Canova o il bronzo e la tecnica di fusione delle opere di Benvenuto Cellini
Diceva Henri Cartier-Bresson: Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà.
Ecco, probabilmente questo è il mio fine; catturare l'espressione della persona che indossa, che sfila, che gode, che soffre ... con orgoglio, spirito di partecipazione, narcisismo. Raramente mi soffermo a soggetti inespressivi seppur con costumi eccellenti! Il costume (scusami la franchezza) è soltanto la parte superficiale, seppur bella, che ingentilisce e valorizza l'individuo e ne connota lo spirito di appartenenza ad una determinata area geografica. A completamento, posso dire che .... fotografare un "costume" fuori da un contesto (sagra/festa) mi metterebbe un pò a disagio, mi parrebbe di stare fuori dal tempo, come non amo i vari "sposalizi" in costume, fatti soprattutto ad uso e consumo dei turisti (non penso che al tempo, venissero da ogni dove in costume a sfilare per chissà quale coppia di sposi) ciò non mi vieta però di andare a fare qualche foto (sempre coerente con il mio fine primario)

nota per i moderatori: scusate l'OT ma era necessaria una articolata risposta ...









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(Anonimo)

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drFolk
Salottino
Utente Senior



Inserito il - 01/06/2009 : 10:52:39  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di drFolk Invia a drFolk un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mc, mi permetto soltanto di far notare la qualità ondivaga del secondo volume, nel quale compare uno splendido costume da sposa di Benetutti, ricchissimo di lampassi e assolutamente spettacolare, e dei bei costumi di Bitti, corredati da apparati didascalici dozzinali, e per giunta mancanti di uno dei capi che, a detta degli storici e degli scrittori fino a metà novecento, erano più caratteristici. Sa caretta: la cuffia appuntita. Com'è possibile che la sezione su Bitti cominci proprio con la citazione della cuffia di tzia Batora dal racconto "Due miracoli" di Grazia Deledda, e poi l'indumento non compaia MAI? A parer mio, è mancata una direzione editoriale degna di nota.








  Firma di drFolk 
Lollove

Nuoro

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/06/2009 : 11:33:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Doc, permesso accordato! (chissà poi perchè devo concedertelo proprio io)
Io penso sia necessario partire da un altro punto di vista.
L'opera (chiamiamola così per comodità) penso abbia soprattutto il fine di catalogare i gruppi (o i comuni) che cortesemente sono stati ospiti nella trasmissione di Ambra Pintore, la quale ha curato i testi (che a pochi piacciono) insieme con altri collaboratori. La ricerca storica e la catalogazione o meglio la descrizione di certi particolari, devono essere fatti da storici, ricercatori ecc. e mi pare che nell' opera non vi sia la partecipazione di queste figure. Sulla qualità (o teatralità) delle immagini, penso che siano state fatte per accontentare le masse; mi capita spesso di vedere immagini ipersature con colori improbabili che vengono considerate bellissime (la stessa tecnica che si usa nelle stampanti e nelle fotocamere compatte, lo Smart Color). Penso inoltre, non li conosco e potrei sbagliare, che i fotografi che hanno realizzato le immagini, siano abituati a realizzare immagini per i giornali .... quindi la parola "arte" sia molto distante dal loro modo di interpretare! Anche io, vedendo i fondali che hanno utilizzato per le immagini sono rimasto alquanto perplesso, ma ... come dire, i gusti sono gusti!









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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 01/06/2009 : 11:44:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mac .. non ce l'ho con te, figurati!!
e non ce l'ho con nessuno. precisamente . esprimo il mio parere. su qualcosa che mi interessa e che è parte della mia vita.... ho capito il tuo tipo di approccio alle immagini .. rispettabilissimo....
resto del mio iniziale parere sull'enciclopedia pero'.. anzi credo che sia un documento importante, a livello antropologico, documenta la deriva del costume sardo ( quello etnografico) in una fase in cui sta diventanto, a seconda delle aree, o è diventato un'altra cosa!!!










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McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/06/2009 : 11:49:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babborcu ha scritto:

mac .. non ce l'ho con te, figurati!!


Non lo metto in dubbio! Era l'espressione "malfidato" che mi ha creato qualche leggero stato d'ansia!









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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 01/06/2009 : 11:55:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mac: sei ansioso? non parlarmene!! forse dovevo scriverlo fra virgolette.. a volte enfatizzo un po'...
io trovo sempre simpatico a primo acchitto e d'istinto i "difensori ad oltranza" come te... e poi.. mi piacciono le tue foto...









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McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/06/2009 : 12:01:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
babborcu ha scritto:

mac: sei ansioso? non parlarmene!! forse dovevo scriverlo fra virgolette.. a volte enfatizzo un po'...
io trovo sempre simpatico a primo acchitto e d'istinto i "difensori ad oltranza" come te... e poi.. mi piacciono le tue foto...


a beh, allora .... caffè pagato e puoi dire tutto quello che ti pare!!









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(Anonimo)

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babborcu
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 01/06/2009 : 12:11:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di babborcu Invia a babborcu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
te lo pago io... credo che te lo meriti.. magari anche paste ad altro.. per il piacere che ci danno le tue foto... no.. taccio... debbo imparare.. ma.. la verità è come la ca..rella, più la tratteni e più ti scappa.. e ma e ma diceva qualcuno.. qul è la verità??

certo: che ha ragione il doct.. una cuffia a punta potevano metterla per bitti... e forse chiudere la camicia sul petto al capellone.. a che pro??' ah! per mostrare che non si usava la flanella!!









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McCurry
Salottino
Utente Master



Inserito il - 01/06/2009 : 17:16:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di McCurry Invia a McCurry un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Con calma e puntiglio, sono riuscito a recuperare un interessante articolo!


Martedì 19 maggio 2009

L'Unione Sarda presenta la sua enciclopedia “Costumi e gioielli della Sardegna” con una mostra fotografica e un Gran Galà. In passerella, a Cagliari, in diretta su Videolina, modelle e sardi illustri.

Orbace e broccati, gabbani e filigrane, i volti e gli sguardi di uomini e donne di Sardegna fieri di indossare gli abiti della tradizione: quelli di tutti giorni o della festa, del lutto o delle nozze. Il costume sardo, nelle sue infinite e specifiche varietà, è il protagonista della nuova iniziativa editoriale de L'Unione Sarda, un nuovo capitolo della già nutrita Biblioteca dell'identità che viene presentato stasera, a Cagliari, con una mostra fotografica e un Gran Galà.
L'ENCICLOPEDIA
L'opera è ambiziosa e, per le sue caratteristiche, senza precedenti: un'esaustiva enciclopedia in sedici volumi, per documentare, città per città e paese per paese, il patrimonio di cultura rappresentato dai costumi e dai gioielli tradizionali, verificati nella loro evoluzione storica e depurati da eventuali aggiunte e immotivate reinvenzioni. Il primo volume, 240 pagine e centinaia di fotografie dei costumi di 25 paesi in ordine rigorosamente alfabetico (da Abbasanta a Ballao), sarà in edicola sabato prossimo, in omaggio col quotidiano. Un lavoro imponente, che ha visto impegnati per oltre un anno la giornalista Ambra Pintore (conduttrice della trasmissione “Sardegna Canta”), che ha selezionato i costumi di tutti i 377 Comuni dell'Isola e ha scritto i testi, e i fotografi Adriano Mauri e Max Solinas, che li hanno ritratti soddisfacendo non solo le esigenze della catalogazione (degli abiti sono presenti sia immagini integrali che scatti ravvicinati dei dettagli più significativi) ma anche quelle della creatività, con un profondo rinnovamento iconografico. A indossare gli abiti non sono dei modelli professionisti ma uomini e donne (soprattutto giovani, ma non solo) dei gruppi folk che quotidianamente, nelle città principali dell'Isola come nelle frazioni minime, si impegnano per conservare e valorizzare le tradizioni locali e non sempre riescono a vedere gratificata la loro opera.
I TESTIMONIAL
In posa anche sedici sardi illustri, uno per volume, che hanno accettato di buon grado di farsi fotografare con addosso il costume di un paese per le copertine e di raccontare, in poche righe, il loro legame con l'Isola. C'è Valentina Casalena, che l'abito sardo lo indossò per la prima volta dieci anni fa, quando sposò il compianto Andrea Parodi. Ma anche la cantante Maria Giovanna Cherchi, che qualche mese fa, a Cagliari, si è esibita sul palco da cui Benedetto XVI parlava ai giovani sardi, l'attrice Caterina Murino, l'allenatore di calcio Gianfranco Zola, il cantante Marco Carta (esploso ad Amici e vincitore del festival di Sanremo), le giornaliste Barbara Serra (Al Jazeera), Egidiangela Sechi e Teresa Piredda (Videolina), Francesca Figus (L'Unione Sarda), il giornalista Emanuele Dessì (L'Unione Sarda), la violinista Anna Tifu, il cantautore Piero Marras, il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, la cantante Franca Masu, il cantante, comico e cabarettista Benito Urgu e la stessa Ambra Pintore che sarà testimonial dell'ultimo volume, quello dedicato ai gioielli.
LA MOSTRA
Questi volti, famosi o sconosciuti, e questi costumi sono i protagonisti della mostra che verrà inaugurata stasera alle 19 nella Galleria Umberto I, la passeggiata coperta del Bastione Saint Remy, a Cagliari. In esposizione, cento stampe formato un metro per 70 centimetri degli scatti più rappresentativi fra le migliaia che saranno pubblicati nei volumi. Di questi, altre quattrocento potranno essere ammirati sui due schermi che, insieme ai sedici totem con i ritratti dei testimonial dell'iniziativa, completano l'installazione. Adriano Mauri si è occupato delle fotografie più tecniche: «Il mio compito era quello di realizzare il racconto didascalico degli abiti, con immagini in still life dei dettagli più significativi. La mia creatività si è potuta esercitare soprattutto sui ritratti che introducono ciascuna scheda, per i quali, facendo tesoro della lezione di Richard Avedon, ho scelto sfondi neutri e ho calibrato la messa a fuoco sui visi dei modelli». Di Max Solinas le fotografie che scardinano i costumi dal contesto in cui siamo abituati a vederli collocati: «Sono immagini che interpretano e spettacolarizzano i costumi», spiega il fotografo: «Abbiamo cercato di dare alle foto un taglio fashion , contemporaneo, distaccandoci dall'iconografia da cartolina cui troppo spesso i costumi sono relegati». Al tempo stesso, però, c'è il recupero di un'altra tradizione: quella degli sfondi utilizzati proprio dai primi fotografi che, tra fine Ottocento e i primi del Novecento, cominciarono a documentare la ricchezza dei costumi dei sardi. Come Evaristo Mauri, il bisnonno di Adriano, che era nato a Lecco e aveva vissuto e lavorato a Napoli prima di trasferirsi a Cagliari dopo essere rimasto folgorato dalla Sardegna in occasione di un reportage a Buggerru: fino a 102 anni fa, nel suo studio sul corso Vittorio Emanuele, la domenica mattina i cagliaritani dell'alta borghesia amavano farsi ritrarre prima di andare a prendere l'aperitivo al caffè sotto il Bastione. Ogni anno, per Sant'Efisio, Evaristo Mauri invitava nel suo studio gli uomini e le donne che sfilavano in costume, li metteva in posa davanti ai suoi sfondi e scattava: quelle foto, colorate a mano, diventarono poi cartoline, le prime commercializzate nell'Isola. «Lavorare per quest'enciclopedia - confida Adriano Mauri - per me ha significato completare l'opera di mio bisnonno». Certo, gli sfondi scelti da Max Solinas hanno poco a che vedere con quelli di un secolo fa: «Il rimando - spiega - è soprattutto al linguaggio della pittura e dell'arte contemporanea». E quindi lampi improvvisi di colore, ombre alla Goya e luci alla Caravaggio, ma anche apparizioni pop, con il celebre ritratto di Emilio Lussu che, virato in rosso, sembra quasi un Che Guevara sardo. All'inaugurazione si potrà partecipare solo su invito. Da domani e fino al 27 maggio, la mostra potrà essere visitata gratis tutti i giorni dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 16 alle 20.
IL GRAN GALÀ
Subito dopo il vernissage, sulla terrazza del Bastione si accenderanno le luci di scena e le telecamere di Videolina pronte per la diretta: alle 21, Ambra Pintore indosserà i consueti panni di conduttrice per uno spettacolo (aperto a tutti) che vedrà delle splendide modelle sfilare con indosso i costumi più rappresentativi dell'Isola. Sulla passerella ci sarà posto anche per una trentina di rappresentanti dei gruppi folk e, ovviamente, per i testimonial: ci saranno quasi tutti, e gli assenti hanno comunque inviato un videoclip con una loro testimonianza. Per Ambra, sarà anche un modo di festeggiare l'arrivo al traguardo di un duro lavoro: «Duro ma bellissimo: ho imparato di più in quest'ultimo anno che in dieci di “Sardegna Canta”. Hanno collaborato con me Carlo Porcedda per i testi e Cinzia Ligas e Michela Grimaldi per l'organizzazione».
MARCO NOCE

... ora sapete chi ringraziare per la bontà dell'opera!









  Firma di McCurry 
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santobevitore

Utente Medio


Inserito il - 01/06/2009 : 18:21:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santobevitore Invia a santobevitore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Adelasia ha scritto:

A Santobevitore vorrei dire questo: apprezzo molto quello che tu scrivi e come articoli le tue tesi, che ovviamente rispetto.
Su una cosa però mi hai proprio frainteso: per me i costumi non solo canzonette, tutt’altro (veramente tu non hai utilizzato questo temine, ma ci sta) La mia storia, anzi...la nostra storia, la nostra identità costituiscono le mie passioni primarie: le studio e le curo giorno per giorno, le difendo… le coccolo, perfino.
Proprio per questo mi fa piacere che sia stata pubblicata un’opera come quella dell’Unione; insito: facilmente accessibile e pertanto non di nicchia, in grado di incuriosire, far discutere, stimolare.
Un buon punto di partenza e il primo, che io sappia, a includere tutti i Comuni della Sardegna (Pialex: “enciclopedica” l’ho intesa in questo modo. Sulla stampa e la legatura poco accurate senz'altro ne sai più di me...e pertanto mi fidodella tua valutazione ): da questo punto di vista perfino innovativa.

Paolo Piquereddu, proprio nel già citato “Costumi “ della Illisso scrive : <<Dopo il periodo buio degli anni settanta…rinasce un nuovo interesse nei confronti dei costumi popolari: ad esso di accompagna una ripresa della confezione tradizionale tuttora in corso: naturalmente la loro lavorazione ha poco a che vedere con quella che si eseguiva nel passato, sia per i materiali adoperati sia per la qualità delle decorazioni.
E’ indubbio che l’attività dei gruppi folkloristici
>> ( che pure vede persino invasati da furore investigativo)<< in termini generali ha contribuito in misura determinante a conservare gran parte delle conoscenze tecniche, della terminologia sartoriale, e del ricamo tradizionale svolgendo un’opera di tutela nei confronti di questo vasto settore della cultura popolare della Sardegna.>>
Questo è lo spirito, a mio parere illuminato, nel quale mi ritrovo: vedere i lati positivi, se ci sono. E nell’opera dell’Unione ce li vedo. Insisto: se avessero spacciato per antichi taluni costumi mi sarei indignata; se viene specificato che sono recenti ricostruzioni apprezzo e come tali li valuto. Non è proprio possibile fare confusione.
Se la critica è invece rivolta al fatto che queste ricostruzioni vengono comunque riportate, pertanto nell'ottica di una conservazione di una "purezza" anche visiva (rispetto a quale anno zero, poi?), a mio modo di vedere non è affatto costruttiva.
Equivale a sostenere che sarebbe stato meglio che l’opera non fosse stata mai pubblicata: giudizio forte e immeritato.
Specie se invece passano incensurate ben altre operazioni e altri testi... ma su questo stendo un velo pietoso per non andare, proprio io moderatrice, fuori tema…



Adelasia, scusami, credo di non essermi spiegato bene: il tu era un tu generico, non intendevo certo tu Adelasia!
Innazitutto credo che sia bello, e anche molto utile, questo scambio di opinioni, anche se si parte da punti di vista differenti.
Riflettevo su quelle parole di Paolo Piquereddu che hai inserito: è vero, ai gruppi folk si deve molto (nel bene e anche nel male. Per esempio dalle mie parti, nell'Oristanese, dove non c'era da recuperare ma solo da valorizzare ciò che ancora esisteva, hanno fatto più di qualche danno!). Però dagli anni Settanta a oggi sono passati ormai più di trent'anni. Un tipo di approccio superficiale e un pò ingenuo poteva essere comprensibile, forse pure scusabile, allora, quando -almeno credo- c'erano meno studi approfonditi e la voglia di esserci e di partecipare ad ogni costo aveva la meglio sulla verità storica, sulla coerenza e sulla qualità.
Oggi il discorso è diverso: più ci allontaniamo da ciò che è stato, più aumenta il rischio di perdere conoscenze importanti. Da qui la necessità di essere precisi, rigorosi ma chiari e semplici, soprattutto in ambito divulgativo.
Tolto lo stile delle foto (personalmente non lo condivido) che strizza un pò l'occhio alle riviste di moda attuali, l'approccio alla materia resta ingenuo e in superficie come potevano essere certe opere commerciali sull'argomento, scritte una trentina d'anni fa. Non si è fatto nessun passo avanti da allora? Io non credo. Di per se l'iniziativa è buona, forse però, se si fosse avviata senza fretta (è questo il male dei nostri tempi!), si sarebbe potuto fare qualcosa di più valido dal punto di vista documentaristico. Non dico che non la si sarebbe mai dovuta stampare (chi sono io per dirlo?), solo che la vedo come un'occasione mancata ecco. Mettere insieme la divulgazione e il rigore scientifico è possibile, anzi sarebbe sempre auspicabile.








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Adelasia

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Inserito il - 01/06/2009 : 22:03:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Adelasia Invia a Adelasia un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
santobevitore ha scritto:
Innazitutto credo che sia bello, e anche molto utile, questo scambio di opinioni, anche se si parte da punti di vista differenti.


Senza dubbio. Mai arroccarsi su tesi pregiudiziali e sentenziare, da inquietanti e talebane torri d'avorio, sicurezze d'argilla.
Il dialogo è apertura, scambio, riflessione, crescita, ricchezza.
E pertanto, alle tue teorie e al tuo modo di interloquire... chapeau.
Anzi, berritta.








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Burgos (Ss)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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