Forum Sardegna - Il Santu Antine e le Pleiadi: Augusto Mulas
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Nota Bene: I PIRICCHITTOS di Ittiri ( Sassari ) si differenziano da tutti gli altri dolci omonimi della Sardegna anche per la loro forma "ad osso di morto".
Sono costituiti da una friabilissima pasta di farine scelte e ben miscelate e sono ricoperti da una rete di glassa candida ( sa cappa).
Anticamente erano il dolce tipico della ricorrenza dei defunti ed, in particolare, venivano offerti, assieme a melagrane e frutta secca, nella questua " a su mortu " che i bambini effettuavano per uso antico bussando alle case di parenti, amici e vicini.



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meria

Utente Normale


Inserito il - 26/03/2012 : 21:44:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di meria Invia a meria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.machiavelli. ha scritto:

Certo Ded. L'importanza dei nuraghi, comunque, è testimoniata dalla presenza delle torri miniaturizzate poste al centro delle capanne delle riunioni, con evidente legame a riti legati ad acqua e fuoco, come suggeriscono gli altari e le vasche presenti. Il pavimento lastricato, le nicchie e i banconi sono ulteriori elementi da inserire nella cronologia fra fine dell'XI e inizio del IX a.C. In seguito si passa agli altari-vasca e, in qualche caso, al loro inserimento all'interno dei nuraghi-tempio (Su Mulinu ad esempio).


@ risosardonico.
Vedono un modellino di nuraghe al centro (=nel luogo più importane) di una capanna ritenuta particolarmente importante e nello steeso tempo si interpreta il nuaraghe quale magazzino, dispositivo di controllo, fortezza ecc.

Mi arrendo, getto la spugna!









  Firma di meria 
Niente è più difficile da vedere con i propri occhi di quello che si ha sotto il naso. J.W. Goethe

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pimobalare
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 27/03/2012 : 00:54:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pimobalare Invia a pimobalare un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
granitu ha scritto:

Ammettiamo il caso che una TdG è edificato praticamente a ridosso di un nuraghe ......il nuraghe a sua volta è Sacro ??

Ahoooo!!!

ciao granitumi hai incuriosita..
cosa intendi con le parole qua sopra???
..quanto, la TdG sarebbe "a ridosso" del nuraghe...100..200 mt.
o risulta, come parrebbe sottinteso, proprio adiacente se non attaccato..
potresti spiegarmi ulteriormentee darne possibilmente anche il <nome>???..grazie anticipate







  Firma di pimobalare 
Frangar, non flectar...(mi spezzerò ma non mi piegherò...) -Lucio Anneo Seneca-

è negli occhi degli uomini........che va a specchiarsi l'Universo
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.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 27/03/2012 : 08:50:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Anzitutto bisogna stabilire, attraverso il contesto, qual è la struttura più antica. Poi si esamina il paesaggio per capirne il sistema economico. Infine si verifica la presenza di altre strutture nella zona e si traccia un bilancio. Se mi fornisce le coordinate del luogo posso risponderti.





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1141  ~  Membro dal: 20/03/2008  ~  Ultima visita: 11/11/2013 Torna all'inizio della Pagina

DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/03/2012 : 08:54:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
meria ha scritto:
Vedono un modellino di nuraghe al centro (=nel luogo più importane) di una capanna ritenuta particolarmente importante e nello steeso tempo si interpreta il nuaraghe quale magazzino, dispositivo di controllo, fortezza ecc.

Mi arrendo, getto la spugna!

scusa Meria, ma schematizzi in un unico senso.
Cioè, modellino di nuraghe--->capanna cultuale----> il nuraghe è un tempio.

hai riflettutto sul atto che, i più importanti oggetti di culto nuragici sono... armi...? e che dunque i modellini di nuraghe, rappresentando l'antico centro di potere ....

per non dire poi, che le stesse "fortezze" possono essere luoghi sacri e consacrati ad una divinità particolare, magari una divinità guerriera.
Prendi il caso dell'antico dio egizio guerriero Montu a cui erano consacrate le fortezze di Medamud e di Djerty. In questi siti è chiaro il riferimento a Montu. ma sono templi? no, fortezze.

anche da questa prospettiva si potrebbero spiegare, la presenza di oggetti sacri, nei nuraghi.

bisogna per c.d. ampliare le prospettive, variare negli schemi, non dare troppe cose per scontate.
Io ho presente, per ritornare un po più nel topic, di fortezze dell'età del bronzo e del ferro, orientate astronomicamente.

le mura di Cabu Abbas come quelle di molti altri nuraghi, , non sono un temenos. . Quelli, quando ci sono, sono diversi, prendiamo il temenos di alcuni pozzi sacri: ti sembra che le mura di cabu abbas, possano essere confrontate al temenos di s. Cristina Paulilatino?


gli oggetti di culto trovati nel nuraghe non possono cambiare il senso generale di cabu Abbas. Così come, l'esser fortezza di cabu Abbas, non può inficiare il fatto che la spada trovata nella favissa fosse cultuale. non ha senso ragionare in questo modo.

le mie foto dovrebbero chiarire quale fosse la vera ragion d'esser di cabu Abbas.

Tra l'altro non mi avete risposto su Monte baranta.

Io sono disposto a credere, come sostengono alcuni, che lì vi siano delle orientazioni (basta che siano diostrate, come tenta di fare l'amico M.P Zedda) ma perchè non dovrei credere che quello fosse anche un sito fortificato?

ne ha tutte le caratteristiche. e vicino ha il suo luogo di culto. magari era una fortificazione consacrata, per ritornare all'esempio di Montu. Secondo voi non può essere?

Io verso le orientazioni non ho mai povato disgusto, o dello scetticimso pregiudiziale, oppure un certo "dubbio sospettoso" che porta a negare in modo circolare e perenne una data orientazione.

Però, è sbagliato usare le orientazioni per dimostrare che tutto fosse sacro/religioso e null'altro. E che magari la sardegna fosse un isola sacra e null'altro.








Modificato da - DedaloNur in data 27/03/2012 09:09:36

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“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!” Dante Alighieri

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.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 27/03/2012 : 08:59:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
meria ha scritto:

.machiavelli. ha scritto:

Certo Ded. L'importanza dei nuraghi, comunque, è testimoniata dalla presenza delle torri miniaturizzate poste al centro delle capanne delle riunioni, con evidente legame a riti legati ad acqua e fuoco, come suggeriscono gli altari e le vasche presenti. Il pavimento lastricato, le nicchie e i banconi sono ulteriori elementi da inserire nella cronologia fra fine dell'XI e inizio del IX a.C. In seguito si passa agli altari-vasca e, in qualche caso, al loro inserimento all'interno dei nuraghi-tempio (Su Mulinu ad esempio).


@ risosardonico.
Vedono un modellino di nuraghe al centro (=nel luogo più importane) di una capanna ritenuta particolarmente importante e nello steeso tempo si interpreta il nuaraghe quale magazzino, dispositivo di controllo, fortezza ecc.



Le capanne delle riunioni sono ben conosciute e non sono nuraghi. Nascono nei secoli a cavallo del X a.C., sono lastricate (quasi tutte), hanno banconi, nicchie, altare, vasca e, a volte, non si trovano vicino al nuraghe (vedi Santa Vittoria di Serri). Il nuraghe ha una vita lunghissima e cambia destinazione d'uso secondo le esigenze della comunità. Non nasce magazzino, non nasce fortezza (in senso militare), ma rientra nelle tecniche di costruzione dell'epoca. I primi edifici (quelli a corridoio con camera al piano soprastante) nascono come dispositivi di controllo di valichi, guadi, coste, confini territoriali, e consentono un riparo confortevole in caso di necessità. Secondariamente la funzione (le funzioni) vengono adattate dalla comunità che gestisce quell'edificio. Le Tombe di Giganti e i Dolmen (questi ultimi molto più antichi dei nuraghi) non hanno nessuna di queste funzioni, sono edifici sacri che sorgono in aree sacre.






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meria

Utente Normale


Inserito il - 27/03/2012 : 14:34:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di meria Invia a meria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
DedaloNur ha scritto:

meria ha scritto:
Vedono un modellino di nuraghe al centro (=nel luogo più importane) di una capanna ritenuta particolarmente importante e nello steeso tempo si interpreta il nuaraghe quale magazzino, dispositivo di controllo, fortezza ecc.

Mi arrendo, getto la spugna!

scusa Meria, ma schematizzi in un unico senso.
Cioè, modellino di nuraghe--->capanna cultuale----> il nuraghe è un tempio.

hai riflettutto sul atto che, i più importanti oggetti di culto nuragici sono... armi...? e che dunque i modellini di nuraghe, rappresentando l'antico centro di potere ....



A me pare che il più importante oggetto di culto dei nuragici sia il nuraghe stesso. Infatti, sopra mi riferivo al modellino di nuraghe che essendo collocato al centro (= posizione di prestigio!) di una importante capanna, non può non avere una funzione simbolica, legata alla sfera religiosa. Che per i nuragici l'immagine del nuraghe fosse sacra, lo hanno manifestato in tutte le salse. In proposito come ti spieghi la presenza di una torre su una vasca lustrale?

Sull’orientazione dei nuraghi non bisogna essere disposti a “credere”, ma occorre dotarsi di strumenti per poter verificare di persona l’ipotesi.

Non ho mai detto che la verifica di un significativo allineamento astronomico di un monumento lo trasformi automaticamente in un tempio, però ammetterai che un particolare orientamento astronomico è più confacente ad un luogo di culto piuttosto che ad un magazzino-fortezza-ecc.

ciao






  Firma di meria 
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risosardonico

Utente Normale


Inserito il - 27/03/2012 : 15:34:04  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di risosardonico Invia a risosardonico un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dunque, secondo il punto di vista di Dedalonur i due ingressi perfettamente orientati servirebbero come via di fuga durante un ipotetico assedio: e se l'assedio fosse stato portato su tutti fronti come è più naturale che avvenisse? Ancora, se lo stratagemma dei due ingressi è così vincente, come mai il nuraghe che dovrebbe essere la "fortezza" per definizione non è stato mai dotato di questo espediente? Tranne che nei "confortevoli" (sigh!!) nuraghi a corridoio? Inoltre come possiamo sostenere che gli oggetti più rappresentativi come ex-voto rinvenuti più frequentemente nei nuraghi o negli altri edifici di culto siano le spade votive e quindi le armi? In primis la spada votiva è un oggetto da parata, e come ben dimostrato dagli studiosi costituita in maniera tale da essere inutilizzabile per il combattimento; ma come dimenticare le decine di offerenti, le barchette nuragiche, le armille, i bracciali, i pendenti, gli oggetti miniaturistici, i vasi rituali in metallo pregiato o fittili? per non parlare delle statuine votive ceramiche rinvenute presso il nuraghe San Pietro di Torpè, che indicavano la parte del corpo per la quale impetravano la guarigione?
Per quanto attiene, poi, il posizionamento strategico del Cabu Abbas, motivo che dpvrebbe dimostrare secondo il tuo ragionamento la sua valenza eminentemente difensiva, ti invito a visitare due siti: il primo è Janna e Pruna di Irgoli, TEMPIO nuragico a detta degli stessi specialisti, situato in una posizione tale che verso sud-est la visuale spazia su quasi tutta la vallata del Cedrino, il Monte Tuttavista di Galtellì, sino ad inquadrare anche il golfo di Orosei. Volgendosi a nord-ovest (strana la coincidenza con gli orientamenti degli ingressi della cinta del Cabu Abbas) la vista spazia su tutta la piana che da Siniscola giunge a Posada, fino ad inquadrare i rilievi e le coste di San Teodoro. Eppure si tratta di un Tempio. Un'altra visita molto istruttiva su quanto il posizionamento "strategico" interessasse la disposizione dei luoghi di culto si può avere andando a visitare il tempio a megaron Sa Domu de Orgia ad Esyerzili, per questo sito è quasi impossibile descrivere il panorama ed i luoghi che si possono vedere.
La disposizione dei nuraghi, inoltre, presso importanti guadi, vallate, passaggi utilizzati durante il periodo della transumanza potrebbe essere spiegato anche come un omaggio a divinità preposte a questo tipo di culti. E' attestato storicamente come i Romani da tempi remoti adorassero una divinità nota con il nome di Terminus, la quale veniva adorata con aposite edicole, statue o altri monumenti, presso i luoghi di passaggio più importanti per questa popolazione: Incroci, confini e via dicendo. Ancora oggi la più importante stazione di Roma porta questo nome.
Un'ultima cosa ancora: la visione di un'isola completamente votata al sacro è figlia della scarsa ricerca portata avanti dagli studiosi in alcuni settori. Basta pensare che ancora agli inizi degli anni 90 dello scorso secolo si contavano appena 100 villaggi nuragici. Dopo gli studi meritori della Fadda condotti tra Oliena e Dorgali il numero dei villaggi salì ad oltre 300, ultimamente si stima per la Sardegna nuragica un numero di villaggi pari a 3000 unità. Davanti a questo nuovo quadro il nuraghe non appare più come una semplice roccaforte, ma il perno centrale religioso attorno al quale, con tutte le altre strutture connesse, nacque e si sviluppò una grandissima civiltà.






  Firma di risosardonico 
risosardonico

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.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 27/03/2012 : 17:51:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
meria ha scritto:

A me pare che il più importante oggetto di culto dei nuragici sia il nuraghe stesso. Infatti, sopra mi riferivo al modellino di nuraghe che essendo collocato al centro (= posizione di prestigio!) di una importante capanna, non può non avere una funzione simbolica, legata alla sfera religiosa. Che per i nuragici l'immagine del nuraghe fosse sacra, lo hanno manifestato in tutte le salse. In proposito come ti spieghi la presenza di una torre su una vasca lustrale?



Giusta osservazione, ma attenzione all'appiattimento della cronologia. Al centro delle capanne delle riunioni non ci sono i protonuraghi. Verosimilmente la religione nuragica è aniconica, e le strutture sono simboli nella loro interezza. Ciò è ipotizzabile per nuraghi, templi (TdG) e pozzi, e ciò è verificato nei bronzetti (che però sono del Ferro).
Il doppio ingresso è un dettaglio che mi ha sempre affascinato, da Monte Baranta ai nuraghi con corridoio passante...le varie interpretazioni non mi hanno ancora chiarito inequivocabilmente la questione. Nei convegni e nelle lezioni propongo la mia visione di aperture per un "rito di passaggio", cerimonia conosciuta in tante civiltà. Ma fornisco, allo stesso tempo, le altre suggestioni (perché di ciò si tratta) citate da altri autori.
Ritengo corretto offrire sempre vari punti di vista a chi ascolta nelle aule, perché sono convinto che nel campo della religiosità e dell'arte (spesso fuse insieme) la soggettività sia ancora preminente.






Modificato da - .machiavelli. in data 27/03/2012 17:53:35

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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 27/03/2012 : 18:29:48  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
risosardonico ha scritto:

Dunque, secondo il punto di vista di Dedalonur i due ingressi perfettamente orientati servirebbero come via di fuga durante un ipotetico assedio: e se l'assedio fosse stato portato su tutti fronti come è più naturale che avvenisse?

se portiamo alle estreme ed ultime conseguenze questo ragionamento, tutte le fortezze sembran difettare di tattica. infatti qualsiasi fortezza è circondabile, ovviamente facendo le debite proporzioni tra epoche, fortezze medesime ed assedianti.

cabu abbas, è posta in una posizione veramente difficile da raggiungere, per cui anzitutto si avvaleva delle difese naturali. Poi il muro delimita l'intero pianoro.




Ancora, se lo stratagemma dei due ingressi è così vincente, come mai il nuraghe che dovrebbe essere la "fortezza" per definizione non è stato mai dotato di questo espediente?

qui per nuraghe cosa intendi? la torre? nessuna torre ha più d'ingresso, che io sappia.
se invece, come credo, intendi il nuraghe complesso, quelli da me visitati hanno più di un ingresso nell'antemurale. Dipende come sono fortificati e concepiti. Insomma occorre valutare da caso a caso.

Tranne che nei "confortevoli" (sigh!!) nuraghi a corridoio? Inoltre come possiamo sostenere che gli oggetti più rappresentativi come ex-voto rinvenuti più frequentemente nei nuraghi o negli altri edifici di culto siano le spade votive e quindi le armi?

a me questo non sorprende più. un tempo ragionavo anche io come te. Se permetti ho fatto vari esempi con cui si può trovare una spiegazione plausibile. ho parlato di templi fortezza e di fortezze ddicate a divinità. non ha senso, lo ripeto, creare inutili dicotomie, o schematismi troppo rigidi.

Per quanto attiene, poi, il posizionamento strategico del Cabu Abbas, motivo che dpvrebbe dimostrare secondo il tuo ragionamento la sua valenza eminentemente difensiva, ti invito a visitare due siti: il primo è Janna e Pruna di Irgoli, TEMPIO nuragico a detta degli stessi specialisti, situato in una posizione tale che verso sud-est la visuale spazia su quasi tutta la vallata del Cedrino, il Monte Tuttavista di Galtellì, sino ad inquadrare anche il golfo di Orosei. Volgendosi a nord-ovest (strana la coincidenza con gli orientamenti degli ingressi della cinta del Cabu Abbas) la vista spazia su tutta la piana che da Siniscola giunge a Posada, fino ad inquadrare i rilievi e le coste di San Teodoro. Eppure si tratta di un Tempio. Un'altra visita molto istruttiva su quanto il posizionamento "strategico" interessasse la disposizione dei luoghi di culto si può avere andando a visitare il tempio a megaron Sa Domu de Orgia ad Esyerzili, per questo sito è quasi impossibile descrivere il panorama ed i luoghi che si possono vedere.

su Esterzili non ho nulla da eccepire, l'altro che hai nominato non o conosco e quando e sepotrò andròò a visitarlo con piacere.


. Davanti a questo nuovo quadro il nuraghe non appare più come una semplice roccaforte, ma il perno centrale religioso attorno al quale, con tutte le altre strutture connesse, nacque e si sviluppò una grandissima civiltà.

Io invito semplicemente ad abbandonare inutili schematismi, di cui pure io, ripeto, sono stato un poco vittima.
e giusto per scardinare ulteriormente, certe prospettive unidirezionali, dato che vi ho menzionato di fortezze orientate astronomicamente, vi cito i

trelleborger vichinghi fortezze delimitate da un muraglione di terra circolare, tipo l'agger romano, Lo spazio interno era quadripartito da due vie che si incrociavano ad angolo retto esattamente nel centro del cerchio e le cui direzioni erano rigorosamente corrispondenti a quella meridiana e a quella equinoziale; alle estremità delle due vie vi erano quattro porte ricavate nel terrapieno di cinta.


però ci sono anche casi nel warfare mesoamericano. ed in quello dell'età bronzo europeo, da cui naturalmente discende quello sardo eneolitico e poi nuragico.

studiando la storia militare si posson scardinare o integrare determinati assunti della storia delle religioni, e ...viceversa.









Modificato da - DedaloNur in data 27/03/2012 18:31:07

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granitu

Nuovo Utente


Inserito il - 27/03/2012 : 20:03:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di granitu Invia a granitu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
.machiavelli. ha scritto:

Anzitutto bisogna stabilire, attraverso il contesto, qual è la struttura più antica. Poi si esamina il paesaggio per capirne il sistema economico. Infine si verifica la presenza di altre strutture nella zona e si traccia un bilancio. Se mi fornisce le coordinate del luogo posso risponderti.


Molto professionale !! .... e sono d'accordo con Te.

Poi ancora affermi :
Le tombe dei giganti e i dolmen non hanno nessuna di queste funzioni ( riferito ai nuraghi come fortezze, templi, abitazioni ecc, ) sono edifici sacri in aree sacre.
Ti riformulo la domanda cosa intendi precisamente per aree sacre ?? ....così molto semplicemente .

Ahooo!!






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.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 27/03/2012 : 21:31:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@ granitu
Ci sono più elementi che concorrono: la presenza di edifici monumentalizzati, la presenza di ceramiche (aiuta la valutazione), la presenza di elementi di culto (altari, vasche, rifiniture dei conci...), la presenza di sepolture (generalmente sono le zone preferite per sotterrare i defunti), la presenza di simboli come spirali, protomi taurine, cerchi concentrici, betili, menhir. Non c'è una regola precisa, bisogna valutare il contesto.






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risosardonico

Utente Normale


Inserito il - 27/03/2012 : 23:21:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di risosardonico Invia a risosardonico un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@ pimobalare
Esiste un caso, forse non noto, in cui una TdG è stata edificata non nelle vicinanze del nuraghe, ma bensì unita al nuraghe stesso: è questo il caso del nuraghe Santa Barbara di Sindia. Che valore dobbiamo attribuire al nuraghe o alla TdG ?
Vedo, Dedalonur, che hai risposto da solo agli interrogativi che ti sei posto. Non esistono, infatti, tranne qualche rarissimo caso, nuraghi che abbiano il doppio ingresso, diverso è il discorso degli antemurali. Il nuraghe in se e le strutture ad esso più prossime (cortile centrale e torri periferiche dei polilobati) saranno sempre il sancta sanctorum di questi complessi, così come dimostrato dai tanti dati di scavo scaturiti da decine di indagini archeologiche (molto spesso solo parziali) che restituiscono contesti cultuali, che, bada bene, come sostenuto da Mulas, non sono solo costituiti da materiali di pregio, ma nelle fasi più antiche (a partire gia dal Bronzo medio) da offerte votive molto più modeste portate presso i nuraghi e donati alle divinità.






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risosardonico

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pimobalare
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 28/03/2012 : 00:10:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di pimobalare Invia a pimobalare un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@ risosardonico:
grazie risosardò per il nominativo, ne avevo sentito parlare del Santa Barbara.., ma correggimi se sbaglio: parrebbe un caso isolato, fuori dal comune oserei dire <anomalo>, quindi l'eventuale spiegazione ad una tale particolarità rientrerà sicuramente anch'essa tra i "fuori schema"..

a pochi km. da Tempio, vicino ad Aggius c'è un bel nuraghe, ci sono stata anche da poco, esso presenta due ingressi: uno a S/O e l'altro a S/E ....si parla di particolarità, ma non di caso isolato.......

http://www.ilportalesardo.it/archeo/ssaggius.htm







qualcuno dispone per caso di documentazione del Santa Barbara..che attesti la inusuale vicinanza della TdG??? Mi piacerebbe vedere...
grazie







Modificato da - pimobalare in data 28/03/2012 00:22:27

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DedaloNur
Salottino
Utente Master



Inserito il - 28/03/2012 : 00:37:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di DedaloNur Invia a DedaloNur un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
risosardonico ha scritto:
, non sono solo costituiti da materiali di pregio, ma nelle fasi più antiche (a partire gia dal Bronzo medio) da offerte votive molto più modeste portate presso i nuraghi e donati alle divinità.

ripeto, non è questo il punto, io no contesto che un offerta sia votiva o chen una spada comquella di cabu abbas sia votiva, contesto altro.



guardate, se voi ite che la sfera religiosa è stata trascurata iin relazione al nuragico, nonsarò altro che d'accordo, ma salvo le apparenze di chi un po stancamente ripeteva la lezione lilliana senza migliorarla tramite i nuovi studi di archeologia o antropologia della guerra, anche la sfera militare e guerresca è ampiamente sottostimata, anzi di più, al contrario della questione religiosa, parlare di guerra in relazione al nuragico è un vero e proprio tabù, almeno così mi pare viste le polemiche che ogni volta sorgono al solo accennaare a tale tema. almeno nei forum , registro che è così.

ragion per cui, io preferisco il doppo binario, cerco di valutare da entrambi i punti di vista, militare e religioso (anche per chè in geere nelle società umane sono presenti esempre entrambe le dimensioni).

se non siete d'accordo, pazienza.







Modificato da - DedaloNur in data 28/03/2012 00:43:55

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risosardonico

Utente Normale


Inserito il - 29/03/2012 : 00:26:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di risosardonico Invia a risosardonico un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il problema, io credo, dedalonur non è tanto creare o uscire dagli schematismi (anzi è questa l'impostazione fuorviante), ma è quello di abbandonare tale impronta che ha condizionato gli scavi archeologici riguardanti la civiltà nuragica negli ultimi decenni.
Non si è data la giusta importanza, tranne che in alcuni casi illuminati, ai dati e dunque ai reperti restituiti dall'interno dei nuraghi, ma ci si è dilungati nella descrizione fisica delle strutture e dei reperti (cosa peraltro giusta, ma che andrebbe limitata), senza mai cercare una interpretazione dell'uso e delle funzioni delle strutture e dei materiali in esse rinvenute.
Due esempi, uno un pò datato, l'altro recentissimo. Dallo scavo della camera centrale e dal cortile centrale del nuraghe Arrubiu sono stati restituiti 6700 frammenti di ossa animali per un peso pari a 37 kg (come dice Mulas, nel suo libro "un vero mattatoio"), perchè una così grande concentrazione di reperti osteologici in ambienti che dovevano essere vissuti tutti i giorni? questi, inoltre, risultano in associazione con centinaia di frammenti ceramici, sino a formare spessori di 50/60 cm: chi poteva vivere in ambienti del genere? E' palese che ci troviamo dinanzi ai resti di pasti rituali offerti alle divinità.
L'altro esempio, più recente, è il rinvenimento effettuato presso il nuraghe Scerì di Ilbono. Nel centro della camera principale di questo nuraghe è stato rinvenuto un contenitore, probabilmente un'olla, con all'interno un quarto di lingotto ox-hide. Alla luce di questi rinvenimenti l'interrogativo che scaturisce da questi contesti è come venivano utilizzati questi ambienti, e che tipo di "cerimonie" si svolgessero al loro interno. E' questo, in sintesi, lo spirito che guida il libro del Mulas (gli esempi analizzati sono tantissimi) e che io, dopo attenta lettura, condivido in pieno.
Lo sforzo che devono fare le nuove generazioni di archeologi e di ricercatori indipendenti è quella di soffermarsi sui dati restituiti dai nuraghi e cercare di dare loro una interpretazione. Solo così riusciremo a comprendere la destinazione d'uso che i nuragici diedero al loro monumento più rappresentativo.






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