Forum Sardegna - 21 giorni attraverso la Sardegna
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Nota Bene: A Lanusei in località Monte Armidda (Monte del Timo) si trova l'Osservatorio Astronomico Ferdinando Caliumi. L'osservatorio astronomico Ferdinando Caliumi nasce nel 1992, dalla volontà di un gruppo di astrofili, già riuniti nell'Associazione Ogliastrina di Astronomia, con l'intento di offrire a chiunque l'opportunità di avvicinarsi all'universo dell'astronomia.



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Petru2007

Moderatore




Inserito il - 06/10/2010 : 12:41:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Petru2007 Invia a Petru2007 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bel reportage. Complimenti! Ajo' con le altre foto..

Però, ad essere precisi i sassaresi non dicono "Sa Faradda" o "Sa Festa Manna"

P.S.
Anche qui è successo qualcosa poco fa. Non si riusciva ad entrare nel Forum...






  Firma di Petru2007 

Nuraghe Succuronis

Macomer (Nu)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Città: Olbia-Tempio  ~  Messaggi: 3600  ~  Membro dal: 12/01/2007  ~  Ultima visita: 29/02/2024 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 06/10/2010 : 14:16:42  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Avevo dimenticato queste due cose..



Da
Olbia
ad
Alghero
Km percorsi 236








Modificato da - Tharros in data 06/10/2010 14:22:41

  Firma di Tharros 
E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 06/10/2010 : 14:25:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Aggiungo qualche altra foto vista la difficoltà riscontrata a suo tempo

Lungo i bastioni



Anche ad Alghero c'è la normalità



La torre Tramariglio e Cala calcina



E un tramonto sul Golfo di Alghero..








Modificato da - Tharros in data 06/10/2010 14:33:10

  Firma di Tharros 
E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 06/10/2010 : 14:33:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Alla prossima puntata...






  Firma di Tharros 
E' sempre meglio sembrare stupidi tacendo invece di darne la conferma parlando!!

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Trento  ~  Messaggi: 4702  ~  Membro dal: 02/12/2006  ~  Ultima visita: 22/03/2020 Torna all'inizio della Pagina

Tizi
Salottino
Utente Virtuoso



Inserito il - 06/10/2010 : 20:07:07  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tizi Invia a Tizi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bhè, direi che ne valeva la pena attendere, belle foto ma se fossero un po più grandi riuscirei a vederle ed ammirare molto meglio le spettacolari immagini che hai immortalato, (ho gli occhiali).
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai descritto i vari luoghi che hai visitato.....fino adesso proprio un bello e interessante reportage. Attendo con piacere le prossime foto e descrizioni







  Firma di Tizi 

Panorama

Villa Sant' Antonio (Or)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Villa S. Antonio/Orbassano  ~  Messaggi: 4943  ~  Membro dal: 10/09/2008  ~  Ultima visita: 01/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

maria
Salottino
Utente Maestro




Inserito il - 07/10/2010 : 06:52:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di maria Invia a maria un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Continuaaaaaaaaaaaaaaaaaa






  Firma di maria 

Redentore - Monte Ortobene

Nuoro

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Estero  ~ Prov.: Nuoro  ~ Città: Belgio  ~  Messaggi: 9298  ~  Membro dal: 21/04/2006  ~  Ultima visita: 30/09/2023 Torna all'inizio della Pagina

Nuragica

Moderatore




Inserito il - 07/10/2010 : 09:18:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Nuragica Invia a Nuragica un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E' molto bello che un non nativo della Sardegna, dimostri un profondo affetto e ammirazione per questa isola spesso presa di mira solo per il suo splendido mare.
Mi complimento con te Tharros, non solo per i posti meravigliosi che hai scelto di visitare ma anche e soprattutto per il modo in cui li hai descritti.
Affascinante il ricordo della fanciulla incastrato nell'ottima descrizione di Alghero... Sara' mica stata una jana vagante??
Mi siedo in prima fila per ripercorrere con te il viaggio virtuale che mi sa si prospetta lungo e interessante...






  Firma di Nuragica 

Chiesa San Mauro - Monte Corona

Gesico (Ca)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Lombardia  ~ Città: trexentese inviata speciale nel nord Italia  ~  Messaggi: 15406  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 23/10/2020 Torna all'inizio della Pagina

bf109e4trop

Nuovo Utente


Inserito il - 07/10/2010 : 09:22:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di bf109e4trop Invia a bf109e4trop un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bellissimo reportage "Tarros".per quanto riguarda "La Faradda di li Candareri" da buon "sassarese in ciabi" vorrei solo fare alcune precisazioni.La faradda intesa come scioglimento del voto alla Vergine Assunta per aver liberato la peste da Sassari si effettua dal 1528,mentre un'ordinanza vescovile del 1531 disciplinava l'entrata nella Chiesa di Santa maria in Bethlem degli otto candelieri appartenenti alle corporazioni di arti e mestieri ( Gremi) e precisamente Agricoltori(massai),Mercanti,Sarti,Calzolai,Muratorie e falegnami,Pastori ,Ortolani e Carradori (carrettieri). Il Voto venne rinnovato solennemente in diverse occasioni in concomitanza di ondate di pestilenze, sino ad assumere un carattere continuativo dal 1652.Nel 1694 il Vicerè Spagnolo tentò di sopprimere la festa a causa dei costi eccessivi a carico della municipalità.
Ma i sassaresi si opposero fermamente con la motivazione che non si poteva rompere il voto stretto con la Madonna.Sino al XVII° secolo l'offerta votiva comprendeva sia il cero che il candeliere,nel secolo successivo i gremi abbandonarono l'offerta del cero e portarono in processione soltanto il candeliere diventando l'offerta in questo modo solo simbolica.Il gremio dei pastori scomparve dalla sfilata e ai carrettieri fù pignorato il candeliere per debiti insoluti.Nel corso del XX° secolo subentrarono nuove corporazioni con il loro candeliere, Contadini (1937),Viandanti (1941),Piccapietre (1955) e Fabbri ( 2007).mentre nel 1979 si è costituito l'intergremio che riunisce tutti i gremi di candeliere che si impegna a cistodire questa antica tradizione.
Alex








  Firma di bf109e4trop 
alex

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: sassari  ~  Messaggi: 22  ~  Membro dal: 14/08/2009  ~  Ultima visita: 07/10/2010 Torna all'inizio della Pagina

Flore
Salottino
Utente Master



Inserito il - 07/10/2010 : 09:27:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Flore Invia a Flore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Bellissimo (ed approfondito) reportage Giorgio, bravo!







  Firma di Flore 
Grazia
Orsù, dunque.....

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Pavia  ~ Città: Vigevano  ~  Messaggi: 2930  ~  Membro dal: 14/01/2009  ~  Ultima visita: 10/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

burrinka
Salottino
Utente Master



Inserito il - 08/10/2010 : 02:32:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di burrinka Invia a burrinka un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
belle le foto...complimenti come sempre...

anche per la cartina km percorsi per rendere l'idea del viaggio!







  Firma di burrinka 

Cupola chiesa San Paolo - Olbia

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna


 Regione Piemonte  ~ Prov.: Torino  ~ Città: Torino- Monte Arci(OR)  ~  Messaggi: 2080  ~  Membro dal: 23/02/2007  ~  Ultima visita: 28/06/2016 Torna all'inizio della Pagina

Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 10/10/2010 : 06:34:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Da Capo Caccia
all’ Argentiera



Km percorsi 149




Il sole sta nascendo sfiorando Punta del Giglio, da qui, una strada che sfiora le falesie di Cala Inferno è uno spettacolo. La notte è passata tranquilla, nulla ha turbato questa mia prima notte sarda. La sveglia è stata del tutto naturale anche se inaspettata. Sono stato svegliato dagli stridii dei gabbiani che stanno tuttora volando sopra, ed in tempo per assistere all’alba che mi dispiace moltissimo perdere. Volteggiano e poi calano improvvisamente con delle picchiate sul mare della Cala come se stessero giocando. Alcuni minuti fa, prima che il sole sorgesse e illuminasse le scogliere, ho visto un gruppetto di cinghiali passare tranquilli in mezzo ai camper parcheggiati nello spiazzo sottostante. L’Isola Foradada sta facendo il suo ingresso, in questa giornata sfiorata dall’aurora che sta lentamente illuminando lo spazio intorno, e contrasta sempre più sullo sfondo di un mare quasi immobile. Se prima era tutto indistinto nel colore e nelle forme, adesso comincio a distinguere il verde dei cespugli di mirto e lentisco, le rocce bianche e nere. Il sole nascente si specchia nel mare di Porto Conte, e la punta di Tramariglio fa da confine al mare blu scuro di Cala Calcina. Sorseggio il mio primo caffè facendo una breve passeggiata lungo la falesia che sovrasta cala Inferno fino a poter scorgere la grotta che attraversa l’isola Foradada, da qui il nome. Oggi non andrò lontano; le mie mete, se non interverranno variazioni, saranno alcuni luoghi e siti archeologici dei dintorni. Sulla strada verso ad Alghero sosta per una visita al nuraghe Palmavera. Se non è indispensabile preferisco fare da solo senza, una guida che mi porti in giro per il sito, e qui non è indispensabile. A me piace molto girare in mezzo a queste pietre che raccontano millenni di storia. Il nuraghe Palmavera sembra sia stato un porto commerciale. Ha una torre centrale in calcare mentre la parte aggiunta a posteriori è in arenaria. Circondato da un villaggio di capanne circolari e rettangolari è uno dei nuraghe meglio conservati anche se, come in altri, ci sono tracce di maldestri restauri fatti con uso di cemento. Lasciato il nuraghe vado verso due spiagge abbastanza famose: la spiaggia del Lazzaretto e la spiaggia delle Bombarde. La prima è cosi denominata a causa della presenza in tempi andati di un lazzaretto del quale si vede ancora l’omonima torre; l’altra, la spiaggia delle Bombarde, è un lido che offre al turista svariati confort e attrezzature balneari. Fertilia, il paese a pochi passi è un borgo che ebbe la sua espansione negli anni 30’ quando arrivarono dal continente i Ferraresi e, dopo la Grande Guerra, si aggiunsero i profughi Giuliani. Vicino a Fertilia, sulla parte opposta della strada, si trovano i resti di un ponte costruito dai romani che serviva per collegare le due sponde dello stagno di Calich. Qualche centinaio di metri oltre il paese, inizia il Lido di San Giovanni, la spiaggia degli Algheresi, come lo è il Poetto per i Cagliaritani. Facendo una larga deviazione ritorno indietro per andare alle “tombe ipogeiche Anghelu Ruju”. E’ uno dei tanti siti costituiti da tombe interrate (ipogeiche), in questo caso, o anche Domus de Janas, (casa delle fate) come vengono chiamate qui in Sardegna ed antecedenti il periodo Nuragico. Come nel sito del Monte d’Accoddi, il biglietto per entrare non è sicuramente caro; insieme al costo dell’entrata forniscono anche una piantina e un opuscolo che contiene una breve storia e spiegazioni sul sito. Per chi si ferma in questa parte dell’Isola, esiste la possibilità di fare un biglietto cumulativo per tutte le zone archeologiche dei dintorni. Il sito è costituito da circa 40 ipogei scavati nel terreno, sparsi su una discreta area.















Dopo le Tombe ipogeiche riprendo la strada verso S. Maria la Palma per andare al lago Baratz, l’unico lago naturale della Sardegna. Gli altri, di una certa superficie sono laghi artificiali. Arrivo in prossimità del lago che sono quasi le 13 mi fermo in uno spiazzo per il pranzo. Dopo aver mangiato, una passeggiata aggirando il lago, percorrendo una delle tante stradine, quasi dei sentieri, dentro la bellissima pineta. Non ho incontrato persone e questo, probabilmente mi ha dato l’occasione di osservare alcuni animali colti di sorpresa al mio passaggio. Alcuni caprioli, una volpe e una famigliola di tassi, padre madre e tre piccoli. Quando le persone che frequentano questo posto sono numerose la probabilità di vedere animali è minima, soprattutto se ci sono bambini al seguito. Non avevo con me la digitale e ed ho perso l’occasione di avere delle immagini. Parto dal lago e ritorno verso Alghero. Mi fermo al lido per fare il bagno e starmene sulla spiaggia. Il tempo si è un po’ guastato, il sole va e viene ma poco importa, almeno non piove. Approfitto anche per farmi una doccia, in spiaggia ce ne sono diverse a pagamento. Il sole si nasconde dietro le nuvole e stare qui non ha molto senso con tutto quello che c’è d’interessante nei dintorni. Riprendo il van alla volta di Porto Torres. Mi fermo, lungo il tragitto, al Porticciolo; una bellissima e suggestiva baia con la torre sovrastante ed a Porto Ferro dove, oltre alla bella spiaggia di sabbia rossiccia a cui deve il nome e forma un’ampia insenatura, si possono vedere tre Torri d’avvistamento. In quell’occasione c’erano anche cinque tipi molto intelligenti che ne stavano usando una come bersaglio tirandole dei sassi. Prima di entrare a Porto Torres, una sosta a S. Gavino, per sgranchirmi le gambe e uno sguardo alla chiesetta sul mare; se non la più bella sicuramente la più caratteristica per posizione, delle chiese Romaniche sarde. Porto Torres è un centro turistico e commerciale, percorrerne le strade è un vero martirio. Parcheggio vicino al Museo Antiquarium, che vado subito a visitare. Una parte interna con statue e vari reperti Romani e una parte esterna comprendente le Terme. Dopo la visita, tanto per non lasciarmi mancare niente, faccio una tappa per vedere il Ponte Romano poco più avanti del Museo. Riprendo la strada verso Stintino e prima del paese una sosta presso la Torre delle Saline. Spiaggia insolitamente vuota oggi. Solo una decina di camper parcheggiati poco più oltre; in Sardegna sono come le sughere, onnipresenti. Le nuvole hanno tenuto lontano i bagnanti. Riparto dopo una mezz’ ora e per andare sulla scogliera di Capo Falcone. Qui ho sostato per la notte diverse volte. Una volta, ricordo, soffiava un fortissimo maestrale, attraverso i vetri vedevo la schiuma, prodotta dalle onde che s’infrangevano sulle rocce, passarmi accanto a gran velocità: pareva nevicasse e, in certi momenti quando il vento soffiava forte non mi sentivo o per nulla sicuro. In alcuni momenti il van sembrava si spostasse a causa delle folate di vento. Esperienza con qualche momento di brivido. Mi inerpico lungo il costone fino alla Torre che domina l’altopiano roccioso. In venti minuti sono sulla sommità dalla quale ho un panorama stupendo: sulla costa di Stintino, sull’Asinara, sull’Isola Piana, e sulla costa che va verso Punta Scoglietti, mi sembra di vedere anche Punta Argentiera. Scendo per lo stesso sentiero e, risalito sul van, rifaccio parte della strada anzitempo percorsa per dirigermi verso l’Argentiera. Qualche goccia di pioggia ma niente d’importante. Sulla strada c’è un bar nel quale faccio sempre tappa, si chiama “ Mai a Letto”. Bevo un caffè, scambio due parole con il proprietario e poi riprendo la strada. Incontro una fontana e approfitto per fare un po’ di bucato, tanto per dare motivo alla sosta. Ho un contenitore sigillato che fa da lavatrice approfittando degli scossoni mentre viaggio. Per il risciacquo troverò un’altra fontana. Attraverso un bellissimo territorio un po’ coltivato e un po’ lasciato a pascolo ci sono due simpatici paeselli: Biancareddu e Palmadula ma vedo anche un’indicazione verso “Canaglia”! Percorro la strada panoramica che scende fino al mare, poi arrivato al campeggio, prendo a destra per una strada sterrata. Si arriva direttamente sulla costa frastagliata, cosparsa di scogli, rocce affioranti piccole insenature sabbiose. Ci sono diverse piazzole create nel tempo da altri visitatori che qui si sono fermati. Parcheggio su una di queste e, nonostante il tempo, scendo sulla scogliera per mettermi qualche minuto in ammollo. Mi rendo conto subito che non è necessario entrare in acqua; stando seduto sugli scogli, con le onde piuttosto veloci che arrivano dal mare, trovo un modo diverso di bagnarmi. Gli spruzzi sollevati arrivano per qualche metro fin dentro la bassa costa, un vero divertimento aspettare l’onda più alta. E’ un posto straordinario anche per l’evidenza del vulcanesimo dell’Isola. Le rocce sono a volte nere a volte bianche attraversate da venature di quarzo; è quasi impossibile camminarci sopra senza un paio di scarpe. Nelle piccole spiaggette, che si aprono nella costa rocciosa, non ci stanno più di due o tre persone. Quasi tutti si fermano nella spiaggia adiacente. ai resti delle costruzioni minerarie o nei pressi del campeggio a Porto Palmas. La vista arriva fino a Capo Mannu, non molto distante, verso nord e fino a capo Argentiera verso sud. Proseguendo lungo la costa si possono raggiungere due belle insenature: cala Marini Netti e cala Trincata. Qualche minuto dopo alcuni goccioloni interrompono la mia intenzione.





















Allora, risalito sul van vado verso il paese d’Argentiera, una volta centro minerario ed ora turistico, sfiorando la spiaggia di Porto Palmas. Restano ancora però le costruzioni, particolarmente sgarrupate, che servivano alla lavorazione del minerale d’argento. A fianco della costruzione c’è una stradina che, non senza qualche difficoltà, mi consente di arrivare su una collina per avere una veduta della costa da un’altra prospettiva. Nonostante il tempo piuttosto uggioso lo spettacolo è considerevole. Dopo qualche minuto il sole riappare ma decido di non muovermi. In questi miei giri le spiagge non hanno una considerazione diversa d’altri posti, siano siti storici o paesi lontani dai giri turistici. E’ un viaggio che non comprende delle necessità particolari ma è un viaggio nel quale ricerco, approfondendo quanto posso, di capire per quanto possibile quello che incontro, la gente con cui ho occasione di parlare. L’ “amore” che provo per questa isola è a volte incomprensibile fino a quando non scopro qualche posto particolare che mi da delle sensazioni che in nessun altro ho avuto. Vivo a volte dei sentimenti che cambiano nell’arco di un minuto. Succede che sto attraversando un territorio e improvvisamente, girata una curva, appare uno spettacolo di desolazione, provocato da un incendio. Boschi e campi bruciati, il colore nero che contrasta con il blu del cielo, alberi anneriti dove ancora leggere spire di fumo si alzano dal legno. La mano dell’uomo, che distrugge la natura. Durante i miei spostamenti quasi ogni giorno vedo levarsi una colonna di fumo. Molti degli incendi in Sardegna sono dolosi, altri sono appiccati da turisti che buttano le cicche fuori dal finestrino. Mi sono trovato diverse volte a sostare per il pranzo fuori qualche paese ed incontrare agenti della forestale che, allo stesso, consumavano il loro pasto in qualche posto ombreggiato vicini ai loro mezzi antincendio. E’ molto frequente anche vederli fermi in qualche spiazzo che attendono una chiamata che, anche loro, sperano non arrivi mai. Infatti, quelle volte che ho avuto occasione di parlarci, quando me ne andavo, li salutavo ma mi guardavo bene d’augurare loro “Buon Lavoro”, forse per una sorta di scaramanzia. Per quanto mi riguarda quelli che appiccano incendi sono gente senza onore che gode nel veder trasformata la straordinaria natura che li circonda in un mucchio di rovine fumanti, che non ha nessun amore per la propria terra ma, al contrario hanno in odio, per ignoranza e assoluta mancanza di rispetto. Spero solo che nella terra dei “balentes” non credano di farne parte. Non mi va di finire la giornata con questi pensieri lugubri. Tiro fuori la mia seggiola dal van, un bicchierino di mirto, comperato stamattina in un negozietto e che mi deve durare per tutto il viaggio, la sigaretta, un po’ di musica tenuta bassa che non copra il rumore delle onde. Questo sarà, per quanto possibile, il mio rito serale di chiusura e oggi la giornata finisce su questa costa. Ormai il sole è tramontato e posso rimanere qui a passare la notte. Ci sono ancora nuvole in cielo ma domani spero in una giornata più soleggiata. Sento il borbottio di qualche motore lontano, vedo le luci di qualche barca che probabilmente ha lasciato il porto per la pesca. Buona notte.
















Modificato da - Tharros in data 10/10/2010 06:56:14

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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 10/10/2010 : 06:58:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tempo scaduto...continuo qui con le foto




















Modificato da - Tharros in data 10/10/2010 07:11:54

  Firma di Tharros 
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agip

Utente Attivo



Inserito il - 10/10/2010 : 18:19:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di agip Invia a agip un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bellissime foto tharros.
Per me questo anno non sono venuto in Sardegna, ma con il tuo"reportage" ho potuto fare un piccolo viaggio.
grazie







  Firma di agip 
Salvatore le Sarde

Posada Torre St. Giovanni

Celui qui aime et connait profondément ses racines pourra suivre sa route en toute sérénité.
s.p.

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Tharros
Salottino
Utente Virtuoso




Inserito il - 10/10/2010 : 20:59:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tharros Invia a Tharros un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie a te Agip e a tutti quelli che apprezzano questo piccolo diario..






  Firma di Tharros 
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Tizi
Salottino
Utente Virtuoso



Inserito il - 10/10/2010 : 22:59:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tizi Invia a Tizi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
bravo Giorgio hai postato le foto più grandi e io riesco ad ammirare molto meglio le splendide immagini, che bella l'alba è la parte del giorno che preferisco.
Condivido il tuo pensiero rigurdante gli incendi, provo gli stessi stati d'animo quando, arrivando in sardegna vedo pezzi terra ridoti in cenere, alberi centenari distrutti dalla mano dell'uomo....che tristezza e che dolore....

Hai fatto un bel giro.....







  Firma di Tizi 

Panorama

Villa Sant' Antonio (Or)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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