Forum Sardegna - Il racconto di un tartufaio dilettante
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Nota Bene: Capoterra Era il 1655, il barone Gerolamo Torrellas metteva a disposizione parte del suo feudo per la nascita di un nuovo paese che ne avrebbe accresciuto il valore socio-economico. Dopo un anno si contavano nel piccolo villaggio 7 famiglie, ogni famiglia veniva conteggiata per un numero medio di 4 persone per cui possiamo considerare che la villa di Sant’Efisio (attuale Capoterra) poteva essere abitata da circa 28-30 persone. Possiamo notare da un censimento effettuato 22 anni dopo cioè nel 1678 le famiglie erano 39 per una popolazione di 156 persone.



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 Il racconto di un tartufaio dilettante
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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 09/01/2009 : 08:00:22  Link diretto a questa risposta
il tartufaio dilettante (VI puntata)

......nevica, fa un freddo boia, tutti gli aspiranti tartufai, chi con il cane chi senza, sono presenti, ci scambiamo le nostre opinioni aspettando il momento della verità: la prova con il cane. Dopo alcune esibizioni che gli esperti reputano insufficienti, tocca a noi. Entriamo in zona, fermo il cane e gli bisbiglio nell’orecchio: Forza Rita, sei la migliore, non farmi fare brutte figure. Pronti via, partenza a razzo che lascia gli “esperti” a bocca aperta. Cinquanta secondi dopo l’inizio della nostra prova e con due tartufi di Melanosporum raccolti ci fermano, va bene così. Siamo subito avvicinati dai “professori” che con noncuranza della mia presenza incominciano a decidere gli accoppiamenti che faranno fare al MIO cane. Meglio mettere le cose in chiaro subito: il cane è mio e io decido cosa fare, cappitto mi avete? Primo punto a mio sfavore, finisco sul libro dei cattivi, me la faranno pagare.
Me ne frego, continuo con i miei addestramenti e mi concentro molto sul fatto che la Rita non deve mangiare nulla se non offerto da me, in modo particolare non deve ingerire nulla di quello che trova nel terreno. La primavera avanza, i km che si percorrono a piedi durante le nostre uscite aumentano ma tartufi nemmeno l’ombra. Un inizio di pessimismo mi assale ma non dispero. Mi è suggerito di prendere contatto con un certo Maurizio … .., forse il più anziano tartufaio ancora in attività della provincia, cosa che faccio appena trovato il suo numero telefonico. Il giorno dopo mi reco nel posto convenuto ed essendo periodo in cui di tartufi non se ne trovano, prima di partire preparo gli ovetti di acciaio inossidabile contenenti veri tartufi che ero riuscito a trovare congelati nel frigorifero di un amico. Il Maurizio mi confida che era la prima volta che vedeva un Lagotto e che era curioso ….. continua






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Sa fàula si scoberit sempri.
Chie non iscultat consizos, andat in hora mala.
Mezus solu
che mal’accumpagnadu.

 Regione Lombardia  ~ Prov.: Brescia  ~ Città: Castel Mella  ~  Messaggi: 676  ~  Membro dal: 02/01/2009  ~  Ultima visita: 07/09/2010 Torna all'inizio della Pagina

trifola

Utente Attivo



Inserito il - 10/01/2009 : 09:18:37  Link diretto a questa risposta
il tartufaio dilettante (VII puntata)

....di osservare il suo comportamento, lui aveva sempre utilizzato meticci. Gli faccio nascondere gli ovetti e insieme assistiamo alla prova della Rita. Con gli occhi lucidi dall’emozione Maurizio mi esprime il suo parere: “Mai visto un cane così, è ancora giovane ma si farà, continua con gli addestramenti che le stai facendo fare, sei sulla buona strada, appena andrete in tartufaia naturale questo cane non dimenticherà più.” Mi azzardo a chiedergli qualche posto ma il rifiuto di Maurizio è categorico. Mi consiglia il consumo di qualche paio di scarponi e mi augura di imbattermi in un terreno a vocazione tartufigena. “Vedi caro ….. nessuno ti dirà mai dove si trovano, chi lo farà è perché è arrivato alla fine della cerca, è un tartufaio anziano che ti lascerà in eredità i frutti della natura, la natura che tu dovrai rispettare se vorrai raccogliere e non dovrai mai insegnare a nessuno i luoghi, custodisci questi segreti e ripeti il rituale quando deciderai di smettere, è una regola non scritta ma t’impegna moralmente nei confronti di chi ti ha preceduto, buona fortuna a te e ai tuoi cani che in futuro addestrerai, questo non ne ha di bisogno, è veramente bravo.” Il saluto del nuovo amico mi coglie all’improvviso, lo vedo allontanarsi con passi veloci e felpati seguito dal suo cane che era rimasto in paziente attesa nascosto poco distante. Alla fine del mese di giugno sono invitato dall’associazione tartufai della provincia a partecipare ad una gara di cerca al tartufo che si svolge in val d’Imagna. Sfortuna vuole che Rita entri nel primo estro proprio il giorno prima della gara. Nascondendo un po’ d’imbarazzo mi aggrego ai soci e partiamo per Imagna (BG). All’arrivo mi presento dal responsabile e gli comunico l’indisposizione del Lagotto, concordiamo che Rita gareggi per ultima non lasciando cosi odori che potrebbero distrarre i cani maschi.
Ultima concorrente,....continua






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 11/01/2009 : 05:34:45  Link diretto a questa risposta
il tartufaio dilettante (VIII puntata)

.....ultima arrivata, non importa. Sono avvicinato da un vecchio tartufaio che mi chiede di vedere il cane all’opera appena finito l’estro, mi lascia il suo numero di telefono con l’impegno di telefonargli. Dopo tre settimane siamo alla prima uscita con questo nuovo amico. Iniziamo con dei posti che si riveleranno fruttiferi nei periodi autunnali, lui però questo non me lo dice.
Alla seconda uscita la Rita trova qualche Tuber Escavatum, un tartufo che è usato per l’addestramento.
Alla terza uscita mi porta nelle zone a vocazione tartufigena, dove i tartufi ci sono,
ma non me le fa conoscere tutte. Alla fine della nostra scampagnata dopo cinque ore e mezza di lavoro mi consegna quei posti raccomandandomi di mantenere il segreto, alla fine mi domanda: non sei stanco? Non sapeva che ero stato un ottimo camminatore. Incomincia così anche per me l’avventura di tartufaio dilettante.
L’esperienza che maturo nei posti dove si raccolgono i tartufi mi fa aprire gli occhi e con molta attenzione osservo l’habitat: le piante, il terreno, l’esposizione al sole, l’altitudine, il periodo di raccolta, la luna, ecc.
Allargo il mio orizzonte e comincio a fare amicizia con i cacciatori nei capanni, in cambio d’informazioni cedo volentieri a loro parte della raccolta giornaliera. Con la mia inseparabile amica Rita esploriamo zone nuove con alterne fortune. In zone che nessuno darebbe un soldo di cacio, troviamo il frutto degli dei, il tartufo. Mio suocero ormai vicino ai novanta anni si meraviglia tutte le volte che gli racconto dove ho trovato i tartufi, mai sentito parlare, per forza i tartufai tengono segrete le varie zone. Per farla breve in quattro anni di avventura posso considerarmi più che soddisfatto, il raccolto si avvicina al quintale, strano ma vero. Suscitiamo l’invidia dei vecchi tartufai della zona che rinunciano, ogni qualvolta noi partecipiamo a gare per cani per la cerca del tartufo, a partecipare alla competizione: è arrivata la Rita, vince lei. Tutto questo mormorio è fatto perché per tre gare ha stracciato la concorrenza. Ora mi si presenta un aspetto nuovo nelle manifestazioni, i soliti furbi ..... continua






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 12/01/2009 : 04:51:15  Link diretto a questa risposta
il racconto di un tartufaio dilettante (IX puntata)

.......non nascondono più i tartufi prima della nostra entrata. Dovete sapere che per promuovere il consumo dei tartufi anche a livello di turismo vengono disputate le gare in zone dove tartufi non ci sono, i partecipanti sono fatti entrare nel ring singolarmente e prima di ogni concorrente sono nascosti i tartufi o gli ovetti contenenti i vari odori tartufigeni. Pensate allora che prima di noi raccolgono tutti i tartufi e quando noi due entriamo fanno finta di nasconderli ma nel terreno non c’è nulla, come può fare la Rita a trovare? Se potesse parlare di certo mi direbbe: “capo andiamo questi ci stanno prendendo per il culo”, il suo sguardo, i suoi occhi parlano e a me è più che sufficiente. La mia grande Rita si beffa di tutti, anche della nuova Lagottina da me acquistata il 5 giugno del 2008. Coincidenza anche l’ultima arrivata è nata nell’ormai famoso allevamento di “Casa Cleo” le è stato imposto il nome di Rina e segue con diligenza i miei addestramenti, apprende tutto quanto la Rita silenziosamente le insegna, fanno a gara a chi di tartufi ne riporta di più, siamo arrivati a raccoglierne un numero di 120 in una sola uscita per un totale di kg 1… (non si può raccogliere più di un kg giornaliero ). La Rina è molto birichina e la Rita imbrogliando fa finta di iniziare lo scavo, lascia all’allieva il compito di terminare pur sapendo che sotto non c’è nulla da raccogliere mentre poco distante sarà la maestra a dare dimostrazione di un’effettiva raccolta. Il carattere dei due cani rapportato allo stesso periodo di età è completamente diverso, l’unica cosa è capirli, sgridarli al momento giusto e non picchiarli mai. Il Lagotto è un cane sensibilissimo, fedele, instancabile compagno delle lunghe camminate ma se si sbaglia una volta, il tartufaio perde irrimediabilmente tutto quanto costruito nel tempo. Sui cani Lagotto si possono ...... continua






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 13/01/2009 : 08:23:07  Link diretto a questa risposta
il racconto di un tartufaio dilettante (X puntata)

....... trovare libri specializzati che danno notizie più approfondite.
Ora racconto perché il tartufaio non diventa ricco, almeno io non ci faccio i soldi.
Da noi il tartufo è venduto a Euro 36 l’etto (prezzo dell’anno scorso), ti è pesato con bilancina da farmacista però non rispettano la legge perché nell’articolo 7 della Legge16 dicembre 1985, N. 752- Normativa quadro in materia di raccolta, coltivazione dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo (Gazz. Uff. 21 dicembre 1985, n. 300) si legge:
……………
7) I tartufi freschi per essere posti in vendita al consumatore devono essere distinti per specie e varietà, ben maturi e sani, liberi da corpi estranei e impurità.
……..

Invece io ai mercatini di zona li ho sempre visti pieni di terra, diversi dei quali contenenti gli inquilini che si abbuffano e non pagano il conto (cagnotti), paghi tutto al prezzo del tartufo sano e non sai cosa troverai al momento dell’uso.
Tre anni fa alla fine dell’estate ero stato contattato perché volevano acquistare i tartufi che avevo raccolto al prezzo di Euro 60 al Kilogrammo. Facciamo la differenza:
360 – 60 = 300 euro di guadagno netto e pulito, senza faticare, restando nel letto a dormire quando io mi alzo alle 3 del mattino, senza avere i cani da accudire, mantenere con il cibo, mica vivono di aria queste bestiole, visite e vaccinazioni del veterinario e dulcis in fundo le spese dell’auto che nessuno ti regala. A quest’offerta avevo risposto così:

.......... continua






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lucio
Salottino
Utente Attivo


Inserito il - 13/01/2009 : 22:24:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di lucio Invia a lucio un Messaggio Privato
Ciao, Trifola!
Affascinante il tuo racconto!
Per uno che da tantissimi anni si dedica al trekking, alla micologìa ed è appassionato di cani, è doppiamente affascinante!
Conosco (e raccolgo) decine e decine di specie fungine, finisce che provo ad addestrare un cane per i tartufi!
Quì ad oristano ci sono alcuni tartufari che fanno uso anche dei cani. La terfezia, che però non è un tuber come i veri tartufi, era molto diffusa nelle dune dell'oristanese, capitò anche a me di trovarne, cresce in simbiosi con l'heliantemum guttatum, ed h. var plantagineum.
Chi ha il cane da tartufi però ricerca specie più pregiate: quì è diffuso lo scorzone!







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L.

 Regione Sardegna  ~ Città: Oristano  ~  Messaggi: 516  ~  Membro dal: 08/06/2007  ~  Ultima visita: 08/05/2022 Torna all'inizio della Pagina

gege66
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 13/01/2009 : 23:05:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gege66 Invia a gege66 un Messaggio Privato
Trifola!!!!! Che mi combini!!!!
Sul più bello della storia ti fermi e mi lasci così?????
Ho letto con passione tutta la tua storia.
Ti ammiro perchè sei riuscito a coltivare una passione così dura e difficile. Traspare tutto il tuo amore per la natura e per gli animali,
il tutto è meraviglioso.
Che posso dirti? Hai pazienza e passione da vendere.
Complimentissimi......







 Regione Marche  ~ Città: Fabriano ma sarda  ~  Messaggi: 734  ~  Membro dal: 22/10/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2009 Torna all'inizio della Pagina

trifola

Utente Attivo



Inserito il - 14/01/2009 : 04:54:20  Link diretto a questa risposta

Lucio Buon Giorno,
Anch'io come te, anni addietro, percorrevo centinaia di KM a piedi facendo trekking e andavo a raccogliere funghi (solo per mangiarli o regalarli). Nel 1998 ho avuto la fortuna di andare in pensione dopo trentasette anni di versamenti. Per tre anni mi hanno cercato per "bisigare" (lavoricchiare), nel frattempo avevo acquistato un pastore maremmano femmina, buonissima, ecquilibrata, rispettosa di tutto il branco e dei componenti, persino di quelli che saltuariamente ci venivano a trovare. Purtroppo essendo un cane di grossa taglia ha incominciato ad avere problemi di deabulazione abbastanza presto, ora corre nelle prateria del cielo e con un tacito patto, fra noi due, nel momento della sua partenza ci siamo lasciati con l'impegno di ritrovarci con i miei lagotti e correrre insieme spensieratamente. Se hai letto il "Il Racconto di un Tartufaio Dilettante" il resto lo conosci. E' vero la terfezia non è un tartufo vero e proprio ma viene "considerato tale solo perchè cresce sotto terra ed è in sibiosi con con le piante che tu accenni:l'helianthemum guttatum, ed h. var plantagineum.
La terfezia e conosciuta in lingua sarda come"Tuvara de arena", cioè "tartufo della sabbia". Si tratta di un FUNGO IPOGEO (cioè che cresce sottoterra, come tutti i tartufi) edule, conosciuto sin dall'antichità, e ricercatissimo in Sardegna, specie nell'Oristanese. Cresce fra le dune, nella sabbia, ed è sempre in rapporto con arbusti del genere Helianthemum. (H.guttatum, H.guttatum var.
Per quanto riguarda lo scorzone chiamato con il suo vero nome Tuber Aestivum, secondo il mio modesto parere, si può collocare al 4/5 posto sui valori gustativi; il gusto è sempre una cosa personale, l'ho già scritto da qualche parte. Se macinato assieme a qualche pezzetto di Tuber Mesentericum, che accentua il sapore, diventa un ottimo condimento al sapore intenso di Boletus (porcino).

Interessante leggere questo link: http://xoomer.alice.it/gmuccine/index.htm

Se sei appassionato di cani scopri in internet tutte le caratteristiche del Lagotto che per me è l'unico cane degno di praticare la ricerca del tartufo.
Una mia opinione sui cani è questa: Padrone tranquillo, cane tranquillo e obbidiente; padrone nervoso, cane testardo e disobbediente.
Buona giornata da trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 14/01/2009 : 05:09:53  Link diretto a questa risposta

Cara gegge66 Buon giorno,
Non merito i complimenti che tu mi fai, sono un semplice appassionato che si diverte a passare il tempo libero all'aria aperta. Cerco in qualche maniera di motivare nuovi apprendisti tartufai sardi a raccogliere questa mia piccola esperienza, questo tratto di vita che vivo intensamente, le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare, ci vuole solo pazienza. Essendo pensionato devo motivarmi in una attività fisica e mentale per non invecchiare velocemente, da noi si dice: Quando sarai in pensione di tempo ne avrai a iosa, sfruttalo per stancarti e non per annoiarti, l'ozio è il padre di tutti i vizi.
Per quanto riguarda il racconto, stà per finire e volutamente ho creato un p'ò di suspance, così facendo ho potuto constatare che i VERI curiosi non si sono spazientiti, hanno seguito passo dopo passo il tartufaio dilettante.
A si Biri.
Ciao da trifola






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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 14/01/2009 : 05:15:26  Link diretto a questa risposta
il racconto di un tartufaio dilettante (XI puntata-fine)

.....“a queste cifre i tartufi che trovo li regalo a persone che hanno problemi di deambulazione, a persone che hanno sempre sentito parlare dei tartufi e non sanno nemmeno cosa siano, ai centri anziani, al sindaco del paese, al parroco, al dottore, al farmacista, al vigile e quelli che avanzano me li mangio io e il mio cane. Ho perso un compratore ma ho fatto felice molte persone e questo mi basta. Provare per credere.

Se vi è piaciuta ne preparerò un’altra, se non vi è piaciuta, io mi sono divertito.

Ciao da trifola

Copyright © 2008






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gege66
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 15/01/2009 : 00:01:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gege66 Invia a gege66 un Messaggio Privato
Bella storia Trifola.....a lieto fine. Proprio come piacciono a me.
Bravo!!!!!
Raccontaci ancora tue avventure!
Alla prossima.







 Regione Marche  ~ Città: Fabriano ma sarda  ~  Messaggi: 734  ~  Membro dal: 22/10/2008  ~  Ultima visita: 04/10/2009 Torna all'inizio della Pagina

Flore
Salottino
Utente Master



Inserito il - 18/01/2009 : 17:47:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Flore Invia a Flore un Messaggio Privato
E bravo Trifola, mi è piaciuto davvero percorrere con gli occhi la tua esperienza. La cosa che più mi ha colpita è l'immenso amore verso Rita e Rina e l'enorme rispetto che traspare sia verso l'ambiente che percorri nelle tue ricerche che verso i frutti che trovi al di là del loro mero valore economico. Una vera storia di una grande passione che mi auguro continui sempre così limpida. Una carezza ai tuoi Lagotti e davvero ancora complimenti, Signor Trifolau






  Firma di Flore 
Grazia
Orsù, dunque.....

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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 18/01/2009 : 18:56:03  Link diretto a questa risposta
Flore così scrive:

E bravo Trifola, mi è piaciuto davvero percorrere con gli occhi la tua esperienza. La cosa che più mi ha colpita è l'immenso amore verso Rita e Rina e l'enorme rispetto che traspare sia verso l'ambiente che percorri nelle tue ricerche che verso i frutti che trovi al di là del loro mero valore economico. Una vera storia di una grande passione che mi auguro continui sempre così limpida. Una carezza ai tuoi Lagotti e davvero ancora complimenti, Signor Trifolau

trifola risponde:
Ti ringrazio per le tue gentili parole, non darmi del Signor trifola mi fai arrossire. Dopo quarant'anni di lavoro e di contributi posso "permettermi" di fare quella cosa che era nascosta nella mia materia grigia. Il vivere all'aria aperta senza problemi di nessuna natura mi soddisfa, mi riempie di cose che sono inarrabili e poi una confidenza il tartufo è afrodisiaco. SSSSSTT non dirlo a nessuno.
Ciao, buona serata da trifola






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Flore
Salottino
Utente Master



Inserito il - 19/01/2009 : 11:22:05  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Flore Invia a Flore un Messaggio Privato
Carissimo, confidenza per confidenza.....lo so che è afrodisiaco....è che però è difficile trovarli puliti e sani, come dicevi tu, bisognerebbe conoscere un trifolau.... ne hai in mente per caso uno?
E beato che che sei arrivato ai 40 anni de servizio, io ci arriverò nel 2022, sempre ammesso che le pensioni esistano ancora ......







  Firma di Flore 
Grazia
Orsù, dunque.....

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trifola

Utente Attivo



Inserito il - 19/01/2009 : 18:40:02  Link diretto a questa risposta
Flore scrive:
Carissimo, confidenza per confidenza.....lo so che è afrodisiaco....è che però è difficile trovarli puliti e sani, come dicevi tu, bisognerebbe conoscere un trifolau.... ne hai in mente per caso uno?
E beato che che sei arrivato ai 40 anni de servizio, io ci arriverò nel 2022, sempre ammesso che le pensioni esistano ancora ......

Trifola risponde:
Una competente non può non conoscere le "propietà" del tartufo.
A Vigevano ho trovato: Miramonti Di Pignatti Gabriella & C. via Cisliano 27029 Vigevano.(non so cosa facciano)
di tartufai in zona non ne conosco. Però il 7 novembre 2008 sono andato nell'oltre Po Pavese invitato da un amico tartufaio come me, risultato nel primo pomeriggio ho degustato un risotto al Tuber Magnatum Pico (Bianco Pregiato), alla sera non ti dico.
49+13= 63 Tornano i conti

Buona serata da trifola






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