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Nota Bene: La Sardegna è anche, tradizione, canto, ballo, musica e poesia......
Il canto a chitarra o gara a chitarra è uno dei bellissimi canti tradizionali della Sardegna, dove il suono della chitarra e fisarmonica si unisce per accompagnare le voci de is'cantadorisi che si esibiscono a gara nelle piazze Isolane.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Giuseppe Inserito il - 07/11/2009 : 18:57:45
Da qualche tempo si parla e si scrive poco (o niente) di teatro.
Quale teatro?
Esiste ancora il teatro, in Sardegna?
Teatro in lingua sarda ("in limba") e sue varianti locali: a Sassari, forse, qualche volta, più dilettanti che professionisti; a Cagliari mai (o quasi mai). C'erano...una volta...le filodrammatiche parrocchiali, le associazioni culturali, radio Sardegna con Lino Girau e Aldo Ancis e gli altri. Poi silenzio e qualche volontario coraggioso e solitario come i Medas. Ma scompare nel generale disinteresse o, se preferite, nella mancanza più generale di una cultura linguistica e teatrale.
Non si può vivere di solo Ziu Paddori.
Da Nuoro, Oristano, Iglesias, Carbonia, Tempio, Olbia, Bosa......per la verità, abbiamo poche notizie e ci piacerebbe averne.
Mancano gli autori, i nuovi autori? Troppo vecchio il repertorio?
Mancano gli interpreti, i nuovi interpreti?
Manca il pubblico, il vecchio e nuovo pubblico?
C'è ancora la possibilità (o la speranza) che possa rivivere?
Può darsi che queste notizie siano parziali e non siano perfettamente aderenti alla realtà, che siano anche allarmistiche.
Sono le notizie che circolano, sono le cose che appaiono, che si dicono, ma comunque non sono confortanti.
Parliamone, intanto.
Insomma, ognuno dica la sua e speriamo che possa essere utile.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Giuseppe Inserito il - 15/04/2011 : 12:10:34
Petru2007 ha scritto:

[quote]grixenda ha scritto:
I membri dell'associazione hanno in cantiere una serie di letture sulla donna il 19 marzo,mentre l'8 aprile ci sarà la rappresentazione di "Ca la faci si l'aspettia"(due atti in gallurese)al teatro di Arzachena per motivi benefici.


Se mi fai sapere gli orari, probabilmente mi faccio di passaggio...
[/quote
Anche da Petru2007 ci aspettiamo notizie.
E qualche incoraggiamento.
Saluti
Giuseppe
Giuseppe Inserito il - 07/04/2011 : 19:08:41
grixenda ha scritto:

ciao Giuseppe,ti do ragione su tutto ma rimango ferma nella mia convinzione che il teatro non serva come autoterapia.Magari cambierò idea,mah.


Per quanto riguarda lo spettacolo teatrale dell "Associazione Amici di Lucia" do le coordinate:

VENERDì 8 APRILE
ALLE ORE 21 PRESSO IL TEATRO DI ARZACHENA
L'ASSOCIAZIONE CULTURALE AMICI DI LUCIA PRESENTA LA COMMEDIA IN LINGUA GALLURESE
"CA LA FACI SI L'ASPETTIA"
INGRESSO EURO 10,IL RICAVATO ANDRà IN BENEFICIENZA
IL TEATRO DI ARZACHENA è ACCANTO ALLA SCUOLA ALBERGHIERA,QUINDI ARRIVANDO DA OLBIA BISOGNA GIRARE AL PRIMO SEMAFORO A SINISTRA E PERCORRERE TUTTO VIALE ITALIA
ARRIVANDO DA PALAU INVECE ALL'ALTEZZA DEL SECONDO SEMAFORO BISOGNA GIRARE A DESTRA E OVVIAMENTE PERCORRERE TUTTO VIALE ITALIA.
non è che perchè uno arriva da Palau deve fare una strada diversa.
Saluti a tutti i teatranti.

Complimenti per la tua attività e per il palese entusiasmo.
Ti auguro la solita MMM e la solita grande soddisfazione.
Ecco, la tua soddisfazione, il tuo compiacimento, il tuo senso di realizzazione, che avrai certamente (a prescindere dalla folla e dagli applausi in platea) cambieranno qualcosa in te?
E' una domanda retorica, inutile.
La risposta (per me) è certamente affermativa.
Avrai lavorato, anche faticato, ma la tua psiche, il tuo comportamento, la tua visione della vita, il tuo giudizio di te stessa saranno (poco o molto) cambiati. Anche senza che tu tene possa accorgere. Senza che tu ne possa trarre valutazioni o conseguenze.
Realizzare un desiderio, un impegno, anche un ordine (!), ci fa ottenere un beneficio interiore (anche sotto forma di rilassamento o di scioglimento di una tensione) di cui non sempre ci rendiamo conto.
Sicuramente sono interessato a conoscere il tuo parere e quello di altri amici di questo forum.
Ti saluto.
grixenda Inserito il - 05/04/2011 : 17:35:09
ciao Giuseppe,ti do ragione su tutto ma rimango ferma nella mia convinzione che il teatro non serva come autoterapia.Magari cambierò idea,mah.


Per quanto riguarda lo spettacolo teatrale dell "Associazione Amici di Lucia" do le coordinate:

VENERDì 8 APRILE
ALLE ORE 21 PRESSO IL TEATRO DI ARZACHENA
L'ASSOCIAZIONE CULTURALE AMICI DI LUCIA PRESENTA LA COMMEDIA IN LINGUA GALLURESE
"CA LA FACI SI L'ASPETTIA"
INGRESSO EURO 10,IL RICAVATO ANDRà IN BENEFICIENZA
IL TEATRO DI ARZACHENA è ACCANTO ALLA SCUOLA ALBERGHIERA,QUINDI ARRIVANDO DA OLBIA BISOGNA GIRARE AL PRIMO SEMAFORO A SINISTRA E PERCORRERE TUTTO VIALE ITALIA
ARRIVANDO DA PALAU INVECE ALL'ALTEZZA DEL SECONDO SEMAFORO BISOGNA GIRARE A DESTRA E OVVIAMENTE PERCORRERE TUTTO VIALE ITALIA.
non è che perchè uno arriva da Palau deve fare una strada diversa.
Saluti a tutti i teatranti.
Giuseppe Inserito il - 02/04/2011 : 12:18:34
grixenda ha scritto:

Grazie GIuseppe per l'interessamento,TANTA TANTA TANTA M.
Appena saprò qualcosa relativa al biglietto o altro riferirò.
E questo è uno.


IL secondo arogomento di cui volevo parlare per sfogarmi è il seguente.Volevo ricordare a chi per fortuna non legge queste pagine perchè troppo occupato a glorificare se stesso che il teatro NON è TERAPIA.Che la terapia si fa dagli psicologi,dagli psicoterapeuti,dagli psichiatri.Il teatro è e rimane sempre,anche a livello amatoriale,UN LAVORO.
Il lavoro ti aiuta,il lavoro ti gratifica,il lavoro tri da priporità,ma il lavoro non è TERAPIA.
Recitare,essendo un lavoro,comporta obblighi,sacrifici,umiltà,capacità di mettersi in gioco e soprattutto:non si è mai arrivati.
Mai.
Saluti a tutti.

Mi dispiace che lo spazio, il tempo, la capacità, l'esperienza (e anche la sede) mi impediscano (voglio dire: non mi consentano) di argomentare le tue considerazioni sul teatro.
Desidero solo aggiungere che - secondo me - il teatro è certamente lavoro ma è anche svago, divertimento, rilassamento (psico-fisico) per chi sta sul palcoscenico e per chi sta in platea.
Si può vivere di teatro e vivere per il teatro.
Per me, la trasposizione scenica di un mio racconto (e tu sai quale) è stato un motivo di soddisfazione, un'occasione di autentica gratificazione.
Aggiungo, a tua conferma: è stato un motivo di lavoro per la compagnia di amatori non-professionisti e, mi pare, anche una perdita economica per qualcuno. Nonostante le repliche e il tutto esaurito.
Nonostante tutto questo mi chiedo come facciano gli amici della compagnia teatrale a programmare altre repliche a Cagliari, a Sinnai, a Serdiana e altrove.
Il tuo discorso merita d'essere ripreso anche da altri e da coloro che hanno, più di me, competenza e possibilità di intervenire.
Giuseppe
grixenda Inserito il - 02/04/2011 : 08:22:24
Grazie GIuseppe per l'interessamento,TANTA TANTA TANTA M.
Appena saprò qualcosa relativa al biglietto o altro riferirò.
E questo è uno.


IL secondo arogomento di cui volevo parlare per sfogarmi è il seguente.Volevo ricordare a chi per fortuna non legge queste pagine perchè troppo occupato a glorificare se stesso che il teatro NON è TERAPIA.Che la terapia si fa dagli psicologi,dagli psicoterapeuti,dagli psichiatri.Il teatro è e rimane sempre,anche a livello amatoriale,UN LAVORO.
Il lavoro ti aiuta,il lavoro ti gratifica,il lavoro tri da priporità,ma il lavoro non è TERAPIA.
Recitare,essendo un lavoro,comporta obblighi,sacrifici,umiltà,capacità di mettersi in gioco e soprattutto:non si è mai arrivati.
Mai.
Saluti a tutti.
Giuseppe Inserito il - 30/03/2011 : 18:28:39
grixenda ha scritto:

Ciau a tutti.L'8 aprile,gli "Amici di Lucia"presenteranno al teatro di Arzachena la commedia in gallurese "Ca la faci si l'aspettia".
Vi aspetto tutti alle ore 21 ad Arzachena!!!Ajò!


M. M. M.
Mi dispiace proprio di non poterci essere.
Troppo lontano per le mie forze.
Notizie, per favore.
Giuseppe
grixenda Inserito il - 30/03/2011 : 10:24:24
Ciau a tutti.L'8 aprile,gli "Amici di Lucia"presenteranno al teatro di Arzachena la commedia in gallurese "Ca la faci si l'aspettia".
Vi aspetto tutti alle ore 21 ad Arzachena!!!Ajò!
grixenda Inserito il - 25/03/2011 : 14:03:25
Ciao a tutti.Stasera,alle ora 21 gli attori dell'Associazione Amici di Lucia presenteranno uno spettacolo dedicato alle donne del passato e del presente.Lo spettacolo si chiama
"Parole di Donne"e si terrà al ristorante "Berimbau"di Santa Teresa Gallura.L'ingresso è libero e siete tutti invitati.Io non recito ma sarò riconoscibile lo stesso.Tolgo pezzi di scenografia e poi li rimetto insieme.
Saluti a tutti.
grixenda Inserito il - 17/03/2011 : 00:32:15
Ciao Giuseppe,è stato bello tornare!!!Non sono venuta alla "Polesana"perchè Cagliari per me è veramente fuori mano e in quel periodo avevo qualche difficoltà negli spostamenti...
Mi piacerebbe inserire le foto,ma veramente non so come si fa!Sono un'asina!
Giuseppe Inserito il - 15/03/2011 : 17:15:32
grixenda ha scritto:

Saluti a tutti teatranti,scusate l'assenza.
Vi racconto brevemente cosa "Gli amici di Lucia"(l'associazione di cui faccio parte)ha fatto in questo periodo.Durante l'estate,per il secondo anno,abbbiamo presentato libri di autori sardi e non,leggendo e interpretando alcuni passi.Un'esperienza bellissima,molto intensa,soprattutto perchè eravamo pochi e quindi c'era più armonia.Se fossi capace di inserire foto ve ne mostrerei alcune.La sottoscritta si è occupata dell'"Almanacco Gallurese"e dell'inserto su Giuseppe Garibaldi.Per me è stato importante,vedere il mio lavoro applaudito è stato molto soddisfacente.
A gennaio,in occasione della Giornata della memoria ho caldeggiato e messo in piedi(in tempi record e con un'incoscienza da record)una serie di letture per ricordare l'Olocausto.Molto forte,gente un po'sconvolta ma contenta.Non è che si puo'sempre ridere no?
I membri dell'associazione hanno in cantiere una serie di letture sulla donna il 19 marzo,mentre l'8 aprile ci sarà la rappresentazione di "Ca la faci si l'aspettia"(due atti in gallurese)al teatro di Arzachena per motivi benefici.
Per il resto la sottoscritta vorrebbe fare fare fare ma come al solito non fa niente,niente,niente.
Saluti.
Giuseppe,per Oristano...quando vuoi,io prima che inizi la stagione sono super disponibile.

Ricompare Grixenda (finalmente!) ed è un motivo di grande soddisfazione.
Ci dice cosa ha fatto e cosa farà ed è un altro motivo di grandissima soddisfazione.
Ti avevamo persa di vista.
Speravo di incontrarti alla prima di "La Polesana una e due", nel Ridotto del Teatro Massimo di Cagliari. La commedia è tratta dal racconto "La Polesana" del mio libro "Queste e quelle signore". Ha avuto repliche e successo di pubblico.
Quella di Oristano è una mia lontana proposta: un incontro/convegno tra i teatranti sardi amatori e non-professionisti.
Io non posso andare oltre la proposta (proprio non posso) ma qualcuno (o qualcuna) si era offerto, poiché stava nell'Oristanese, di organizzare, cercare, promuovere, sentire, o altro non so.
Grazie per le informazioni.
Ti seguiamo, Grixenda, chi da vicino e chi da lontano.
Giuseppe
ps. Se inserisci le foto ci fai un gran regalo.
grixenda Inserito il - 15/03/2011 : 01:03:31
Petru,ti farò sapere!
Petru2007 Inserito il - 13/03/2011 : 19:36:53
grixenda ha scritto:
I membri dell'associazione hanno in cantiere una serie di letture sulla donna il 19 marzo,mentre l'8 aprile ci sarà la rappresentazione di "Ca la faci si l'aspettia"(due atti in gallurese)al teatro di Arzachena per motivi benefici.


Se mi fai sapere gli orari, probabilmente mi faccio di passaggio...
grixenda Inserito il - 13/03/2011 : 16:36:35
Saluti a tutti teatranti,scusate l'assenza.
Vi racconto brevemente cosa "Gli amici di Lucia"(l'associazione di cui faccio parte)ha fatto in questo periodo.Durante l'estate,per il secondo anno,abbbiamo presentato libri di autori sardi e non,leggendo e interpretando alcuni passi.Un'esperienza bellissima,molto intensa,soprattutto perchè eravamo pochi e quindi c'era più armonia.Se fossi capace di inserire foto ve ne mostrerei alcune.La sottoscritta si è occupata dell'"Almanacco Gallurese"e dell'inserto su Giuseppe Garibaldi.Per me è stato importante,vedere il mio lavoro applaudito è stato molto soddisfacente.
A gennaio,in occasione della Giornata della memoria ho caldeggiato e messo in piedi(in tempi record e con un'incoscienza da record)una serie di letture per ricordare l'Olocausto.Molto forte,gente un po'sconvolta ma contenta.Non è che si puo'sempre ridere no?
I membri dell'associazione hanno in cantiere una serie di letture sulla donna il 19 marzo,mentre l'8 aprile ci sarà la rappresentazione di "Ca la faci si l'aspettia"(due atti in gallurese)al teatro di Arzachena per motivi benefici.
Per il resto la sottoscritta vorrebbe fare fare fare ma come al solito non fa niente,niente,niente.
Saluti.
Giuseppe,per Oristano...quando vuoi,io prima che inizi la stagione sono super disponibile.
Giuseppe Inserito il - 03/01/2011 : 08:57:57
charlye1944 ha scritto:

Collaboro da cinque con una compagnia teatrale "FUNTANA MANNA" di Pozzomaggiore. In questi anni girando per i paesi , abbiamo avuto modo di verificare che in sardegna c'è , da parte del pubblico, una grande attenzione e aspettativa . Non c'è invece altrettanta considerazione da parte dei vari comitati, organizzazioni e amministrazioni pubbliche. Non tengono conto quando, si pattuisce il compenso , dell'impegno che comporta, scrivere, preparare e dotarsi della strumentazione fonica e scenica per portare al pubblico una rappresentazione teatrale. La compagnia con la quale collaboro è composta da attori e attrici + 2 collaboratori, il compenso medio si aggira sui 500/800 euro. In tutte le rappresentazioni abbiamo avuto sempre un pubblico numerosissimo, attento e rappresentativo di tutte le età. Questo per dire la nostra compagnia , così come credo tutte le altre compagnie teatrali dialettali sarde, crediamo , malgrado le innumerevoli difficoltà, nel nostro progetto di portare nelle nostre piazze la conoscenza e la cultura della nostra lingua.
Chiediamo solo più attenzione e più rispetto per il nostro impegno.


Amico Charlye 1944,
ti ho chiesto, anche in privato, di farci conoscere di più della vostra attività.
I teatranti sardi (in particolare quelli in lingua) si sentono troppo (o giustamente?) una "cultura di nicchia", un attività alla quale è preclusa la platea cittadina, una setta di cultori di una attività in via di estinzione.
Uno dei motivi, certamente, è il fatto che non esiste una lingua sarda ma (per fortuna) esiste la ricchezza storico-culturale di tante lingue. E' difficile far apprezzare la parlata campidanese (compreso Ziu Paddori) a Sassari o ad Alghero; è difficile far comprendere il logudorese a Sassari o a Quartu.
Altri motivi sono la parcellizzazione delle compagnie teatrali, la mancanza di un qualsiasi coordinamento, di una linea o rappresentanza comune. La proposta di un convegno ad Oristano è caduta nel vuoto.
Motivo-principe è la scarsa considerazione (e scarsi finanziamenti) degli organizzatori pubblici e privati. Anche la televisione non rende un buon servizio al teatro di lingua sarda (detto, malamente, teatro dialettale).
Potrei aggiungere, forse, un altro motivo: i testi.
Qui il discorso è più lungo e complesso e, se credete, si può riprendere la prossima volta.
Saluti.
Giuseppe
charlye1944 Inserito il - 20/12/2010 : 23:22:33
Collaboro da cinque con una compagnia teatrale "FUNTANA MANNA" di Pozzomaggiore. In questi anni girando per i paesi , abbiamo avuto modo di verificare che in sardegna c'è , da parte del pubblico, una grande attenzione e aspettativa . Non c'è invece altrettanta considerazione da parte dei vari comitati, organizzazioni e amministrazioni pubbliche. Non tengono conto quando, si pattuisce il compenso , dell'impegno che comporta, scrivere, preparare e dotarsi della strumentazione fonica e scenica per portare al pubblico una rappresentazione teatrale. La compagnia con la quale collaboro è composta da attori e attrici + 2 collaboratori, il compenso medio si aggira sui 500/800 euro. In tutte le rappresentazioni abbiamo avuto sempre un pubblico numerosissimo, attento e rappresentativo di tutte le età. Questo per dire la nostra compagnia , così come credo tutte le altre compagnie teatrali dialettali sarde, crediamo , malgrado le innumerevoli difficoltà, nel nostro progetto di portare nelle nostre piazze la conoscenza e la cultura della nostra lingua.
Chiediamo solo più attenzione e più rispetto per il nostro impegno.

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