Forum Sardegna - I sardi e la loro lingua
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Nota Bene: Seulo è un piccolo paese della provincia di Cagliari, che dà il nome alla zona inferiore della Barbagia (detta, appunto, Barbagia di Seulo). Posto sulla valle del Rio Medau a 790 metri slm, e ai piedi del Monte Perdedu.



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Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 09/10/2007 : 18:55:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
E io cosa ho detto? Quello che hai detto tu. Leggi bene tutto e vedrai che è così. Sei stato in Germania, parlavi il sardo con i sardi, l'italiano con altri italiani e il tedesco con i germanici. Al massimo questi ultimi si saranno rivolti a te in italiano non in sardo come a me quando vado in Sardegna i sardi mi parlano in italiano. Questo per dire che la lingua sarda (che poi non è univoca con le sue varianti, per non parlare del catalano o del tabarkino) è una parlata "culturale" ma non commerciale. Come ha detto qualcuno la costituzione italiana garantisce e sostiene le varie lingue locali....vero ma sulla carta detta costituzione dice anche che l'Italia è una nazione basata sul lavoro a cui tutti viene garantito....
Sul fatto di avere scacciato i pisani, i piemontesi, gli spagnoli, ecc. vero ma io non alludevo a questo ma al fatto che non sia stato combattuto con forza l'imposizione dell'italiano come lingua ufficiale. Adesso si tenta un recupero, per me troppo tardivo ormai...ma è solo una mia opinione. Tutto qui, poi se in un domani, venendo nell'Isola vedrò i cartelli stradali, la lista dei menu, ecc. scritti in sardo a me non cambia niente perchè il conto sarà sempre espresso in cifre e queste si capiscono in tutto il mondo.







 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

guilcier

Utente Medio


Inserito il - 09/10/2007 : 19:33:11  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

.... In Sardegna l'imposizione dell'italiano è avvenuto, come nel resto d'Italia, senza resistenza alcuna....

questo sicuramente lo avrai letto sui libri di scuola italiota....o scusami italiana......mi chiedo e ti domando scherzosamente, visto che non hai risposto alle domande che ti ho fatto in precedenza...
ma che ne sai tu di un campo di grano?????
prima di fare affermazioni chiedi a quelli che hanno vissuto prima della seconda guerra mondiale
ciao

Minnìa






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 462  ~  Membro dal: 26/03/2007  ~  Ultima visita: 18/10/2007 Torna all'inizio della Pagina

Sarvadore Asara

Utente Medio


Inserito il - 09/10/2007 : 20:41:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a Sarvadore Asara un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grodde ha scritto:

Sarvadore Asara ha scritto:

Il nome corretto in italiano della regione è proprio "Alto Adige", "Südtirol", che si scrive tutto attaccato, è il nome in tedesco.



Alto Adige è stata chiamata dopo l'occupazione italiana alla fine della prima guerra mondiale, di fatto i suoi abitanti l'hanno sempre chiamata Süd Tirol (attaccato o staccato che sia), quindi è quello il vero nome.
Cosi come la Sardegna è stata chiamata dai piamontesi Sardegna storpiando il nome francese Sardaigne, visto che alla corte piemontese si parlava il francese, mentre i sardi hanno sempre chiamato la loro isola Sardigna, dal latino Sardinia, e cosi era chiamata anche in Italia nel medioevo


Occupazione italiana? Vogliamo scherzare? Quella fu una guerra scatenata dagli austroungarici, e le guerre di aggressione da che mondo è mondo hanno comportato perdite di territori per gli aggressori... comunque ripeto che il nome geografico italiano, usato da tutte le persone di lingua italiana sul posto e altrove, è ovviamente "Alto Adige", nessuno si è mai sognato di dire "sono stato in Südtirol" (in tedesco, ripeto, si scrive attaccato, scriverlo staccato è un errore), né si vede perché mai si dovrebbe imporre all'italiano un nome straniero non facile da pronunciare... perché allora si dice "Londra" (che non ha mai appartenuto all'Italia) e non "London", già che ci siamo? Va benissimo valorizzare le lingue regionali, è quello che nel mio piccolo io cerco di fare ogni giorno, ma per favore non cadiamo negli eccessi opposti...






Modificato da - Sarvadore Asara in data 09/10/2007 20:43:21

 Messaggi: 309  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 14/01/2010 Torna all'inizio della Pagina

Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 09/10/2007 : 22:18:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Minnìa (con l'accento sulla i, mi raccomando) a casa mia si parlava il dialetto ticinese (simile al lombardo) l'insegnamento a scuola era in italiano e le lingue insegnate il francese, tedesco (in quanto lingue nazionali) e l'inglese in quanto lingua del commercio. Con quelli della mia generazione si parla dialetto invece i giovani parlano italiano perchè la maggior parte di noi genitori ha ritenuto di educarli in italiano. La lingua ufficiale della nostra repubblica ( Canton Ticino che fa parte della confederazione Svizzera) è l'italiano.
Di un campo di grano oltre alla bella canzone di Battisti e dei chicchi che da per fare il pane so che in Sardegna (ma non solo) ci sono i famosi cerchi, per alcuni opera di extraterrestri per altri semplicemente degli scherzi di bontemponi.
Cosa dovrei chiedere a quelli che hanno vissuto nell'anteguerra, se coltivavano il grano? Il Campidano era il granaio d'Italia e non solo, Mussolini lo volle tutto per sè e in cambio non volle più sentire rivendicazioni linguistiche e indipendentiste. E nulla mutò anche dopo la liberazione. La concessione dell'autonomia fu solo un gesto per tenervi "buoni". Ormai è tardi, pur non amando Roma, la maggior parte dei sardi preferisce rimanere con l'Italia e se non si diventa stato indipendente la lingua sarda rimarrà sempre confinata a folclore culturale. Questo è ciò che penso (rigorosamente in dialetto ticinese), facendo parte di una minoranza linguistica spero per voi di sbagliarmi (ma è difficile)...ciao!







 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

Grodde

Utente Attivo



Inserito il - 09/10/2007 : 22:39:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Grodde Invia a Grodde un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
folclore culturale?


Noi sardi siamo noti per la nostra testardaggine, e abbiamo la pelle dura, lo stesso vale per la nostra lingua, che nelle zone interne è parlata quotidianamente da tutti, giovani compresi, e come sempre abbiamo fatto continueremo a tirare per la nostra strada incuranti di conquistatori e di influenze esterne, non per niente la nostra lingua è quella che più è rimasta simile al latino classico, per il semplice motivo che siamo sempre stati un popolo orgoglioso e attaccato alle proprie tradizioni.
Siamo stati conquistati tante volte, abbiamo combattuto tante volte, a volte abbiamo vinto, altre siamo stati sconfitti, ma non ci siamo mai piegati; anche per questo gli italiani non capiscono nulla di noi, perchè siamo totalmente diversi da loro come cultura, come mentalità, e come lingua.
E se anche la conoscenza del sardo nelle città più grandi dell'isola si è affievolita, nelle zone interne della Sardegna accade il contrario, la lingua è sempre viva nelle menti e nelle bocche di tutti, nel Logudoro, nel Campidano, nella Barbagia, il cuore indomabile della Sardegna, che nemmeno i Romani riuscirono a conquistare, tanto che preferirono costruirci un muro attorno piuttosto che imbarcarsi in una guerra senza fine.
Quindi non venirmi a raccontare che è solo folclore culturale, tu che abiti in Svizzera e non sei nemmeno sardo, e che della nostra isola magari conosci solo le spiagge.







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Tana de su Grodde  ~  Messaggi: 930  ~  Membro dal: 05/06/2007  ~  Ultima visita: 12/10/2015 Torna all'inizio della Pagina

Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 09/10/2007 : 22:53:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come ho detto spero di sbagliarmi ma per ora la realtà è questa. Anche nei nostri paesi di valle e montagna il dialetto è ancora vivo e vegeto ma cosa vuoi che conti? Se nella maggiore città nonchè capoluogo dell'Isola è più facile sentire parlare cinese, africano o rumeno che non sardo, la vedo molto dura.






 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

Pier Paolo Saba
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 10/10/2007 : 00:31:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Pier Paolo Saba Invia a Pier Paolo Saba un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come ho detto spero di sbagliarmi ma per ora la realtà è questa. Anche nei nostri paesi di valle e montagna il dialetto è ancora vivo e vegeto ma cosa vuoi che conti? Se nella maggiore città nonchè capoluogo dell'Isola è più facile sentire parlare cinese, africano o rumeno che non sardo, la vedo molto dura.


Ahi, Ahiii Gio.... Sei proprio convinto che nel capoluogo sardo sia più facile sentir parlare cinese, africano o rumeno, che non sardo? Lo ai verificato di persona? Io non ci credo assolutamente e ti garantisco che ti sbagli di grosso.....
Sono convinto che chi ti ha raccontato un simile idiozia certo sardo non é... Inoltre, se mai giurassi di aver constatato di persona questa esperienza... allora è chiaro e lampante che non trovando alternative, da misogino, ai preferito mischiarti a loro piuttosto che "avvicinarti ai sardi che ti avrebbero accolto a braccia aperte... E' vero che ce ne tanti di extracomunitari, che tra l'altro vivono la loro vita senza creare troppe storie, come invece avviene in altre città d'Italia e non solo... Cagliari, che evidentemente non conosci, è un luogo dove la gente si fa rispettare perché altrettanto rispetto lo offre spontaneamente per innata atavica educazione, il cagliaritano non è strafottente come certuni credono, però..... non si fa mettere la saliva sul naso....

Sii meno pessimista e vedrai che tutto quanto ti è stato inculcato corrisponde realmente ad una percentuale infima ed irrisoria ..... non ti accanire contro chi difende la propria immagine e la sua cultura, la lingua infatti è la memoria di un popolo che evidentemente, vedi bene, è vivo sano e vegeto a dispetto di chi avrebbe voluto cancellarci come hanno tentato a più riprese e, se mai succedesse ad altri di perdere la loro identità, certo non succederà ai sardi che testardi ed orgogliosi muoiono , piuttosto.

Secondo la tua versione infine:
Sul fatto di avere scacciato i pisani, i piemontesi, gli spagnoli, ecc. vero ma io non alludevo a questo ma al fatto che non sia stato combattuto con forza l'imposizione dell'italiano come lingua ufficiale.

Dimmi: - Ai constatato di persona di Sardi che non si rivolgano in Italiano agli extra isolani.... No, vero?

Che significa questo? Se non che la lingua ufficiale sia italiana. Ho già detto che i Sardi parlano una, lingua diversa che non verrebbe capita da nessuno se non dagli stessi sardi... pertanto, dovendo aver rapporti col resto del mondo hanno appreso prima l'italiano.. e poi , gradualmente, diverse altre lingue per rapportarsi al resto del mondo... Quindi, vedi bene che anche questa tua interpretazione è madornalmente, errata?

Buon proseguimento

Pier Paolo




SHRD.







 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Olbia  ~  Messaggi: 518  ~  Membro dal: 17/09/2007  ~  Ultima visita: 05/11/2010 Torna all'inizio della Pagina

Grodde

Utente Attivo



Inserito il - 10/10/2007 : 00:33:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Grodde Invia a Grodde un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cagliari non rappresenta tutta l'isola, è una città, una città di mare, e come tale più aperta alle influenze esterne, il vero cuore della cultura sarda è sempre stato l'interno dell'isola, immune a qualsiasi influenza.
Basti pensare che nel medioevo quando l'Italia era divisa in feudi, comuni e signorie, il feudalesimo in Sardegna era sconosciuto, e l'isola continuava a governarsi da cinque secoli seguendo leggi e istituzioni di epoca tardo romana e bizantina.
In epoca romana e bizantina le provincie erano governate da uno Iudex Provinciae (giudice della provincia), lo stesso valeva per la Sardegna che nonostante il venire meno del potere imperiale continuò a governarsi allo stesso modo per secoli e secoli, col passare del tempo i Giudici da uno che era divennero quattro, ognuno col controllo di una delle quattro "partes", in cui da secoli l'isola era suddivisa amministrativamente, probabilmente si adottò questa soluzione per poter difendere meglio il territorio dagli attacchi dei saraceni, che furono sempre tenuti a bada.
I problemi iniziarono con i Pisani e i Genovesi, che nel XII° secolo iniziarono a intromettersi negli affari interni dell'isola, questo portò guerre su guerre, tre dei quattro giudicati caddero in mano dei Pisani e dei Genovesi, ma non il giudicato di Arborea; in seguito arrivarono anche gli Aragonesi, che erano stati investiti del titolo di re di Sardegna e Corsica, un regno inventato dal nulla dal papa Bonifacio VIII°, l'arrivo degli Aragonesi portò altre guerre, ci fu un momento in cui il giudice di Arborea, Mariano IV° riuscì a scacciare tutti gli stranieri da tutta 'isola, tranne che da Alghero e Cagliari, purtroppo Mariano IV° morì giovane e non potè completare la sua opera, gli subentrò come reggente la figlia Eleonora, che fu costretta a trattare con l'inganno e a cedere i territori tolti agli Aragonesi (gli Aragonesi tenevano in ostaggio il marito).
I successori di Eleonora combatterono per altri 20 anni contro gli Aragonesi (la guerra durava già da quasi 50 anni), ma alla fine furono sconfitti, gli Aragonesi introdussero in Sardegna il feudalesimo (che fu abolito in Sardegna nel 1848), mentre nel resto dell'Europa il medioevo finiva in Sardegna stava appena iniziando.
Per quasi tre secoli gli Spagnoli governarono col pugno di ferro, non senza difficoltà a causa del malcontento e delle rivolte, poi arrivarono i Piemontesi che furono peggio degli Spagnoli, e anche li rivolte su rivolte, tutte represse nel sangue.
Nonostante tutte le traversìe però abbiamo mantenuto la nostra cultura, che è completamente originale e diversa da quella del continente, e sono fiducioso che la proverbiale testardaggine di noi Sardi manterrà viva la nostra lingua per moltissimo tempo.


Se hai dubbi sul fatto che la nostra sia una lingua a parte, eccoti lo stesso testo scritto in Logudorese :


Cagliari no rappresentat tota s'isula, est una zittade, una zittade de mare, e comente tale piùs aberta a sas influenzias esternas, su beru coro de sa cultura sarda est istadu sempre s'internu de s'isula, immune ad ogni influenzia furistèra.
Bastat pensare ki in su medioevo, cando s'Italia fit divisa in feudos, comunes e signorias, su feudalesimu in Sardigna no fit connòttu, e s'isula sighìat a si guvernare dae chimbe seculos sighende legges e istituziones de epoca tardu romana e bizantina.
In epoca romana e bizantina sas provincias fin guvernadas dae unu Judex Provinciae (judiche de sa provincia), su mattessi balìat pro sa Sardigna, ki nonstante su bènnere a mancu de su podere imperiale haìat sighìdu a si guvernare a sa mattessi manèra pro seculos e seculos.
Cun su passare de su tempus sos judiches dae unu ki fit, fin diventados battòr, ognunu cun su controllu de una de sas battòr "Partes" in sas cales dae seculos s'isula fit divisa amministrativamente, de seguru fit istada adottada custa soluzione pro pòdere defendere mezus su territoriu dae sos attaccos de sos saracenos, ki fin istados sempre tentos a distanzia.
Sos problemas fin cominzados cun sos Pisanos e sos Genovesos, ki in su XIIu seculu haìan cominzadu a si intromittere in sos affares internos de sa Sardigna, custu haìat battìdu a gherras subra gherras, tres de sos battòr judicados fin ruttos in manu de sos Pisanos e de sos Genovesos, ma no su Judicadu de Arborea; da poi fin arrivados puru sos Aragonesos, ki fin istados investidos de su titulu de re de Sardigna e Corsica, unu rennu inventadu dae su nudda dae su papa Bonifaciu VIIIu.
S'arrivu de sos Aragonesos haìat battìdu àteras gherras, bi fit unu momentu in ue su judiche de Arborea, Marianu IVu fit resessìdu a cazzare totu sos furisteris dae tota s'isula foravìa de sas zittades de S'Alighèra e Cagliari, purtroppo Marianu fit mortu giovanu e no haìat pòttidu cumpletare s'obera sua, li fit subintràda comente rezzente sa fiza Alinora, ki fit istada custrinta a trattare cun s'ingannìa e a zedìre sos territorios leados a sos Aragonesos (sos Aragonesos tenìan in ostaggiu su maridu).
Sos suzzessores de Alinora haìan gherradu pro àteros vint'annos contra sos Aragonesos (sa gherra duraìat ià dae quasi chimbant'annos), ma a sa fine fin istados iscunfittos.
Sos Aragonesos haìan introduttu in Sardigna su feudalesimu, (ki fit istadu abolidu in Sardigna in su 1848), mentre in su restu de s'Europa su medioevo finìat, in Sardigna fit appena cominzende.
Pro quasi tres seculos sos Hispagnolos haìan guvernadu sa Sardigna cun su punzu de ferru, no kena difficultades a causa de s'iscuntentesa e de sas rebelliones; da poi fin arrivados sos Piemontesos, ki fin istados peus de sos Hispagnolos, e in hie puru rebelliones subra rebelliones, totu repressas in su sàmbene.
Nonostante totu sas difficultades però hamus mantèsu sa cultura nostra, ki est cumpletamente originale e diversa dae cussa de su continente, e so fiduciosu ki su proverbiale tenaju de nois Sardos hàt a mantènnere bia sa limba nostra pro tempus meda.


Saludos dae Sardigna

nos intendimus






Modificato da - Grodde in data 10/10/2007 00:35:57

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Tana de su Grodde  ~  Messaggi: 930  ~  Membro dal: 05/06/2007  ~  Ultima visita: 12/10/2015 Torna all'inizio della Pagina

Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 10/10/2007 : 01:33:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Credo volessi dire..."se la nostra NON è una lingua a parte.." Ma chi dice il contrario? Anche il mio dialetto è totalmente diverso dalla lingua italiana ma io non contesto la difesa della propria lingua ma il fatto che questa difesa sia una battaglia che ha poche possibilità di riuscita.
Con mia sorpresa devo dire che il testo in logudorese l'ho capito tutto.







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Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 10/10/2007 : 02:07:08  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A PIER PAOLO SABA voglio dire: a Cagliari sono stato più volte, logico che a me parlassero in italiano ma ho constatato come anche tra sardi medesimi la parlata era italiana, non dico tutti, ma la percezione, specie tra i giovani è stata questa. Pur ammettendo che tutti, tra loro, parlino sardo non vuol dire niente. Anche da noi la maggior parte parla il dialetto ma questo non ha più nessun valore pratico. Io non ho visto un documento commerciale, un'insegna, una lista di menu, ecc. scritte in sardo. Voglio dire che è sacrosanto il mantenere la propria lingua e questo può avvenire solamente se i genitori la insegnano ai figli, quello che mi sembra impossibile è farla diventare lingua ufficiale della Sardegna. Un fattore a favore, nonostante tutto, l'avete e cioè che la Sardegna è terra di molta emigrazione e pochissima immigrazione. Pensa te se fosse come da noi dove i residenti stranieri sono il 30% come fai a far diventare lingua ufficiale il sardo. Da quel che ho capito anche tu riconosci come la lingua ufficiale debba essere l'italiano pur battendoti per la conservazione del sardo...è quello che ho scritto anch'io.






 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

S.ard

Utente Normale



Inserito il - 10/10/2007 : 16:37:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di S.ard Invia a S.ard un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Credo volessi dire..."se la nostra NON è una lingua a parte.." Ma chi dice il contrario? Anche il mio dialetto è totalmente diverso dalla lingua italiana ma io non contesto la difesa della propria lingua ma il fatto che questa difesa sia una battaglia che ha poche possibilità di riuscita.

Gio, posso chiederti di che nazionalità sei? E in che stato vivi?

S.ard
"No semus italianos, no l'amus a esser mai"






 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 72  ~  Membro dal: 29/08/2007  ~  Ultima visita: 25/11/2008 Torna all'inizio della Pagina

Gio
Salottino
Utente Senior


Inserito il - 10/10/2007 : 17:38:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gio Invia a Gio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'ho già detto più volte, sono svizzero e abito nella repubblica del Canton Ticino che fa parte della confederazione svizzera.






 Regione Estero  ~ Prov.: Estero  ~ Città: Besazio  ~  Messaggi: 1040  ~  Membro dal: 13/08/2007  ~  Ultima visita: 07/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

Sarvadore Asara

Utente Medio


Inserito il - 10/10/2007 : 18:32:32  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo Invia a Sarvadore Asara un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Gio ha scritto:

Anche da noi la maggior parte parla il dialetto ma questo non ha più nessun valore pratico. Io non ho visto un documento commerciale, un'insegna, una lista di menu, ecc. scritte in sardo.


Bravo Gio! Il nocciolo della questione è proprio quello. Nonostante l'estrema difficoltà del compito di trasformare il sardo in lingua moderna adatta a tutti i contesti, io credo che non dobbiamo arrenderci, bensì rimboccarci le maniche e lavorare seriamente.






 Messaggi: 309  ~  Membro dal: 11/04/2006  ~  Ultima visita: 14/01/2010 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 10/10/2007 : 20:14:26  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


qui si continua a discutere senza nessun fondamento scientifico si confondono lingue e dialetti.


Scusate,quelli che non sono informati non possono intraprendere una discussione senza

specificare ,quando un idioma é definito dialetto e quando lingua.

Il sardo é una lingua e non un dialetto di derivazione neolatina,suddivisa in vari dialetti.


questo trafiletto l'ho tratto da Wikepia enciclopedia libera

dopo quanto affermato si dovrebbe evitare di cadere in luoghi comuni ,sbandierando Bandiere

e suonando troppo campanili.

Come ti ho gia' detto altre volte Gio' cerca di informarti prima.di discutere su cose ormai appurate da secoli.

LEGGI SOTTO:


Le principali lingue romanze attuali sono il portoghese (con le sue varianti, tra le quali è di gran lunga prevalente il brasiliano in quanto a locutori), il galego (La lingua "dotta" parlata in Spagna assai prima del Castigliano), lo spagnolo (o castigliano, con tutte le sue forme diffuse in America Latina), il catalano, il francese, il francoprovenzale, l'occitano, il ligure, il piemontese, l'insubre, l'orobico, il romancio, il ladino, il veneto, il friulano, il sardo, il napoletano, il siciliano, l'italiano, il rumeno, l'arumeno (lingua arumena).
























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http://img120.imageshack.us/img120/...burmazl4.gif







Modificato da - cedro del Libano in data 10/10/2007 20:25:59

 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina

cedro del Libano
Salottino
Utente Mentor




Inserito il - 10/10/2007 : 20:22:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di cedro del Libano Invia a cedro del Libano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
X GIO

il fatto che non ci siano insegne in Limba o che i menu' non siano ugualmente in Limba non dipende certo dal fatto che il sardo non abbia il suo giusto riconoscimento

ma da un fattore economico.

come ben saprai la Sardegna non puo' essere certo definito un paese ricco.

Inoltre per fattori politici ancora non si è riusciti a mettersi d'accordo chi dovra'pagare queste spese.

Parli sempre e solo di Cagliari.

se ti addentri nell'interno vedrai che le insegne in limba ci sono e come,Per esempoi nel palazzo della provincia di nuoro. e in altri luoghi che ora non

ricordo.

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http://img120.imageshack.us/img120/...burmazl4.gif







 Regione Estero  ~ Città: l'isola che non c'è  ~  Messaggi: 3587  ~  Membro dal: 17/10/2006  ~  Ultima visita: 14/11/2009 Torna all'inizio della Pagina
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