Forum Sardegna - Il favismo: tutto ciò che bisogna (far) sapere
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Nota Bene: Il nuraghe Ruiu di Chiaramonti con i suoi conci di raccordo posti nel vano scala e tra le nicchie d'andito e di camera, pone in evidenza il fatto che la costruzione della tholos e della torre esterna facciano parte del medesimo momento di costruzione, avendo faccia a vista all'esterno della torre e all'interno della tholos.



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 Il favismo: tutto ciò che bisogna (far) sapere
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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 02/10/2011 : 19:06:57  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Sì: hai fornito notizie molto utili e complete.
Partendo da un dato che colpisce maggiormente, per la sua presentazione di tipo giornalistico (e quindi l'impostazione fabolistico-faularza, anche se poi il contenuto non è affatto favolistico, bensì solidamente scientifico), ti sei spinto verso un'attività che non è solamente divulgativa ed informativa, ma che ha un preciso significato sociale per tutti.
A parte questo mio apprezzamento, ho da farti una domanda: posso saccheggiare quello che hai scritto e passarlo ad un blog di un amico?
Naturalmente, non ho la minima intenzione di citare il tuo nome...
Posso commettere la bassa iniquità?
Sappi che attendo il tuo permesso, ma fremo d'impazienza!

E questo - in fondo - è un gran bel complimento Jomaru!
(...meritato...)
MF







  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 02/10/2011 : 19:54:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurizio feo ha scritto:

Sì: hai fornito notizie molto utili e complete.
Partendo da un dato che colpisce maggiormente, per la sua presentazione di tipo giornalistico (e quindi l'impostazione fabolistico-faularza, anche se poi il contenuto non è affatto favolistico, bensì solidamente scientifico), ti sei spinto verso un'attività che non è solamente divulgativa ed informativa, ma che ha un preciso significato sociale per tutti.
A parte questo mio apprezzamento, ho da farti una domanda: posso saccheggiare quello che hai scritto e passarlo ad un blog di un amico?
Naturalmente, non ho la minima intenzione di citare il tuo nome...
Posso commettere la bassa iniquità?
Sappi che attendo il tuo permesso, ma fremo d'impazienza!

E questo - in fondo - è un gran bel complimento Jomaru!
(...meritato...)
MF



Grazie Maurizio, tuttavia siccome mi "accusi" di uso indebito di "impostazione fabolistico-faularza", ho dato mandato ai miei avvocati di citarti in giudizio davanti all'Alta Corte dei Giornalai Borgatari...

Igor Stravinskij, in risposta ad accuse di plagio disse: "I grandi artisti non copiano, rubano", quindi autorizzo il "saccheggio", del quale io stesso sono solito macchiarmi...











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Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo...

 Regione Marche  ~ Prov.: Pesaro-Urbino  ~ Città: Fano  ~  Messaggi: 536  ~  Membro dal: 09/03/2011  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 03/10/2011 : 06:28:32  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando







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Beni: ti naru unu contu...

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jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 03/10/2011 : 12:53:36  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Chiunque di noi sa che i soggetti con deficit di G6PD, conducono uno stile di vita pressocché identico rispetto ai non carenti, pur essendo chiamati ad osservare alcune regole e ad esercitare molto buon senso.

A questo proposito, mi sono chiesto che ruolo possa svolgere l'attività sportiva nell'esistenza dei fabici.

Secondo il Dr. Arduino Baraldi (specializzato in microbiologia e virologia, medicina di laboratorio, igiene e medicina preventiva, perfezionato in Ematologia), i soggetti favici che praticano sport, devono adottare delle precauzioni ulteriori poiché lo sforzo muscolare comporta un aumento dello stress ossidativo. In primo luogo potranno svolgere solo esercizi fisici di bassa o media intensità e, in più, per tutto il periodo di allenamento dovranno assumere ogni giorno integratori ricchi di antiossidanti; per esempio, non possono fare lunghi allenamenti in piscina chiusa, perché il cloro che viene inalato aggrava appunto la situazione di stress ossidativo; la ricerca ha dimostrato che le molecole più efficaci sono vitamina E, selenio, acido lipoico, glutatione e composti fenolici.

Ricapitolando
Per tutti l'esercizio fisico, praticato nel modo corretto, è un elemento fondamentale alla base di una vita sana, ma, in questo caso per i fabici, è senz'altro consigliabile seguire i suggerimenti dell'esperto, adottando le necessarie precauzioni.







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 Regione Marche  ~ Prov.: Pesaro-Urbino  ~ Città: Fano  ~  Messaggi: 536  ~  Membro dal: 09/03/2011  ~  Ultima visita: 28/05/2012 Torna all'inizio della Pagina

jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 03/10/2011 : 16:56:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Una piccola curiosità "fabico-calcistica"...

Angelo Peruzzi (ex portiere della Juventus e della Nazionale) e Salvatore Sirigu (portiere del PSG e della Nazionale) sono entrambi carenti di G6PD.

Non conosco altri esempi di sportivi professionisti così noti e per questo potrei essere smentito, ma probabilmente, siccome i portieri fanno una preparazione diversa e molto meno pesante rispetto agli altri calciatori, questa loro condizione non è stata di impedimento alcuno a una carriera ai massimi livelli.

Detto ciò vorrei essere chiaro su un punto: secondo me il favismo non pregiudica le prestazioni di un atleta, ma potrebbe esporlo a più rischi senza le debite contromisure. Questo solo per non sentirmi dire frasi del tipo "io ho vinto il campionato nazionale di...eppure sono fabico!"

Cosa credevate?! Che io fossi un mollaccione?! Anche io sono un campione in vari sport, ho vinto tutto, eppure sono fabico !!!

chissà perché ridono...







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jomaru
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Inserito il - 04/10/2011 : 12:44:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La confusione sugli alimenti e i farmaci da evitare
Si calcola siano state riscontrate circa 400 varianti di favismo e non essendoci purtroppo studi sufficentemente approfonditi su di esse, c'e una grande incertezza riguardo ai farmaci e agli alimenti da evitare (per sincerarsene basta leggere i vari siti occupatisi dell'argomento).

In breve, sembra che a parte le fave non si sia sicuri di nulla: si leggono interventi in cui sono banditi fave (ovviamente) e piselli, fagiolini e altri legumi, mirtilli e pesche acerbe, e chissà cos'altro ancora...

Personalmente chiacchierando con gli ematologi con cui ho avuto modo entrare in contatto, nulla di tutto ciò sembra avere riscontri scientifici e durante un recente ricovero al quale sono stato sottoposto, fagiolini, piselli e pesche (mature?), facevano parte del mio "appetitoso" menu ospedaliero e vi assicuro, che varcata la soglia di entrata dell'ospedale, 5 minuti dopo, anche il personale addetto alle pulizie era al corrente che fossi fabico...).

Le varie liste dei farmaci vietati in maniera categorica, somministrabili solo a piccole dosi o innocui, sono spesso in netta contraddizione tra loro...

Per quanto riguarda i farmaci, credo che allo stato attuale delle cose, l'atteggiamento migliore sia quello della prudenza, ovvero è consigliabile comparare le liste in circolazione e attenersi a quella più severa...

Ritengo comunque necessaria l'istituzione di una lista ufficiale (alimenti e farmaci) da parte del sistema sanitario regionale sardo in primis, da estendere poi come direttiva nazionale, che elimini le molteplici versioni fuorvianti e contribuisca a fare un minimo di chiarezza.







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jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 05/10/2011 : 13:30:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Uno scienziato da ricordare: Ernest Beutler

Ernest Beutler nasce a Berlino, il 30 settembre 1928, da una famiglia ebraica. Nel 1935, quando Beutler aveva sette anni, la sua famiglia emigra negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni naziste. Beutler cresce a Milwaukee, nel Wisconsin.

Completa la sua laurea alla facoltà di medicina presso l'Università di Chicago, e consegue il dottorato in medicina nel 1950, all'età di 21.

Nel 1953, Beutler viene assegnato al programma di ricerca sulla malaria nell'esercito degli Stati Uniti. Durante questo periodo, lavora presso la prigione di Joliet nell'Illinois (1953-1954), indagando l'anemia prodotta da farmaci antimalarici. Nel corso del suo lavoro, è il primo a identificare il glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G-6-PD)

Nel 1959, diviene presidente del Dipartimento di Medicina del City of Hope National Medical Centre di Duarte, in California, e nel 1979 assume la presidenza del Dipartimento di Ricerca Clinica presso la Scripps Clinic and Research Foundation. Tre anni dopo, gli viene chiesto di diventare presidente del Dipartimento di Medicina Molecolare e Sperimentale presso lo Scripps, che in seguito diviene Scripps Research Institute di La Jolla, in California. Mantiene la sua posizione fino al suo 80° compleanno, pochi giorni prima della sua morte (5 ottobre 2008).

Oggi sono tre anni esatti dalla sua scomparsa.

http://en.wikipedia.org/wiki/Ernest_Beutler







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jomaru
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 07/10/2011 : 15:07:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Una leggenda che sà di fav...ola

La leggenda del Castello della Fava
Si racconta che intorno al 1300 una flotta di Saraceni sbarcò sulle coste di Posada. I Turchi (o Saraceni), considerata l'ostile conformazione del territorio, si resero conto che sarebbero riusciti a completare l'assedio solamente nel caso in cui la popolazione fosse ridotta alla fame, ovviamente loro non potevano sapere che la gente si trovava veramente in quella situazione, e si accamparono nella spiaggia in attesa di sviluppi. Quando il Giudicato di Gallura, una delle cui sedi era proprio nella torre, vennero informati dell'assedio, al Castello scoppiò il panico, Posada non sarebbe mai riuscita a sostenere un qualche combattimento. Durante l'ennesima riunione dei Giudici, qualcuno ebbe un'idea, che si rivelò poi quella giusta: fecero mangiare ad un piccione un pugno di fave, le ultime rimaste, lo ferirono leggermente e lo fecero volare in direzione degli accampamenti nemici. Il piccione non resse il volo e cadde proprio nelle tende degli arabi, i quali, incuriositi dallo strano gonfiore del ventre del volatile, lo aprirono e vi trovarono le fave. Dedussero allora che, se la popolazione aveva così tanto cibo da poterne dare una tale quantità a un animale, non c'era alcuna possibilità di concludere l'assedio; i Saraceni lasciarono le coste e a Posada fu festa per giorni e giorni...



Povero piccione, forse a suo modo, era fabico anche lui!








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jomaru
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Inserito il - 07/10/2011 : 15:35:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di jomaru Invia a jomaru un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cari amici continuo a postare qualche documento di tanto in tanto, sperando che qualcuno possa ritenerlo utile e beneficiarne leggendolo.

Non solo con i medicinali da farmacia il carente di G6PD deve stare vigile, ma anche con quelli di origine vegetale.

L’uso di medicinali a base di erbe è molto diffuso in Cina dove questi prodotti rappresentano più del 70% dei rimedi inclusi nella farmacopea tradizionale, ma anche negli Stati Uniti e in Europa si fa largo uso di prodotti erboristici. Negli ultimi anni la Comunità Europea ha emesso una direttiva, recepita in Italia (DL.vo n. 219 del 2006), che prevede una procedura di registrazione semplificata per i medicinali vegetali tradizionali per i quali spesso non esistono dati sufficienti, ad esempio studi clinici, per essere autorizzati con le procedure che attualmente regolano l’immissione in commercio dei farmaci. La direttiva si basa sul presupposto che l’uso tradizionale, pluriennale del medicinale possa in qualche modo sostituire la sperimentazione clinica. I dati disponibili in letteratura sull’eventuale effetto emolitico di queste sostanze nei soggetti con deficit di G6PD sono scarsi e riguardano poche sostanze rispetto alla varietà dei prodotti erboristici esistenti. In un recente studio sono stati analizzati, con metodi in vitro e in vivo su animali di laboratorio, diciotto rimedi a base di erbe usati nella medicina tradizionale cinese; sei di questi (Rhizoma Coptidis, Cortex Mountain, Radix Rehmanniae, Rhizoma Polygoni Cuspidati, Radix Bupleuri e Flos Chimonanthi) hanno dimostrato un forte potere ossidante su eritrociti carenti di G6PD. In particolare il Rhizoma Captidis ha provocato gravi episodi emolitici fra i neonati in Cina dove è usato nella terapia dell’ittero neonatale. Va segnalato, inoltre, almeno un caso in cui anche l’uso topico di un prodotto erboristico contenente una elevata percentuale di mentolo ha provocato una crisi emolitica in un paziente con deficit di G6PD. Altra sostanza di origine vegetale fortemente rischioso per le persone con deficit di G6PD è il Lawsone usato più come cosmetico che come farmaco e comunemente noto con il nome di hennè. I popoli di cultura araba usano l’hennè sin da tempi antichissimi per decorare alcune parti del corpo, soprattutto piante dei piedi, palme delle mani e volto in occasioni importanti della vita sociale o religiosa, ma da alcuni anni l’uso dell’hennè si è diffuso anche nei popoli occidentali come colorante per capelli o per i tatuaggi.

© Istituto Superiore di Sanità 2009
Istituto Superiore di Sanità
Deficit di glucosio fosfato deidrogenasi e farmaci.
Donatella Maffi, Maria Pia Caforio, Maria Teresa Pasquino, Patrizia Caprari
2009, 31 p. Rapporti ISTISAN 09/47


Documento completo:

http://www.iss.it/binary/publ/cont/0947web.pdf








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Rita Niffoi

Utente Medio


Inserito il - 06/07/2012 : 18:49:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Rita Niffoi Invia a Rita Niffoi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono capitata per caso in questa discussione e la trovo interessante. E' vero che la carenza di G6PD è spesso misconosciuta dagli stessi medici in diverse zone dell'Italia. Naturalmente in Sardegna il problema è conosciuto e considerato nella pratica quotidiana; lo screening neonatale viene fatto sempre e da alcuni anni al vecchio test di Brewer si è sostituito il dosaggio dell'enzima, quindi non sfuggono al controllo le femmine con deficit parziale. Nei libretti pediatrici la segnalazione della carenza enzimatica viene spesso riportata nella pagina iniziale, con i dati anagrafici; i pediatri e i medici, a mio parere, considerano il problema con la dovuta importanza. La questione spesso sorge con i sardi in continente, in particolare, per la mia esperienza, in Toscana dove si trovano nostri corregionali a iosa eppure anche in centri di prestigio manca una corretta informazione. Io consiglio sempre un "aiutati che il ciel ti aiuta", se hai quel problema o lo ha tuo figlio, tienilo e fallo presente in occasione di visite, ricoveri, somministrazione di farmaci...e non solo, attenzione alle mense scolastiche! Poi, portare sempre il libretto con i propri dati e le segnalazioni del medico di fiducia. Per quanto riguarda invece il rapporto tra carenza di G6PD e longevità sono scettica, i dati non mi sembrano convincenti, comunque aspettiamo..





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