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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Paradisola Inserito il - 08/03/2013 : 11:41:49
Marianna Bussalay (Orani, 1904-1947)

La storia di Marianna Bussalai è la storia di una donna che lottò per portare avanti ideali di libertà e di uguaglianza. Nata ad Orani nel 1904, fu la prima delle due figliedi Salvatoree Antonietta Angioy (discendente della nobile famiglia che diede i natali anche al famoso rivoluzionario Giò Maria Angioy).

A causa di una malattia che la obbligava a trascorrere interminabili giornate tra le quattro mura della sua casa, frequentò solo le scuole elementari, ma non rinunciò mai a studiare poiché riteneva che la cultura fosse libertà, soprattutto per una donna.

Fu proprio per questo che la sua casa divenne un luogo di ritrovo per le tante contadine, tessitrici e mamme di famiglia, che impararono a far di conto, nozioni di storia, economia domestica e letteratura.

''Marianna, fu sardista fin dalla primissima infanzia. In una lettera destinata all'avvocato Titino Melis dice: il mio sardismo data da prima che il del Partito Sardo d'Azione sorgesse, cioè da quando, sui banchi delle scuole elementari, mi chiedevo umiliata perché nella storia d'Italia non si parlasse mai della Sardegna. Giunsi, che la Sardegna non era Italia e doveva avere una storia a parte.''

Lottò per l'autonomia e l'indipendenza della Sardegna, perché convinta che questi fossero i diritti più importanti di un popolo.

Il suo essere donna estremamente politicizzata, caratteristica d'eccezione per il tempo, fece si che si differenziasse dalle altre donne, veniva infatti chiamata con l'appellativo di ''Mariannedda e sos Battor Moros''. Mostrò con orgoglio il proprio amore per la Sardegna, tanto che la tenacia ed il coraggio la portarono a dichiarare apertamente, a discapito della sua incolumità, il suo essere antifascista. Lottò contro le forze del governo che opprimevano la popolazione sarda come del resto quella italiana.

A testimoniare il suo impegno e la propaganda politica, restano le numerose lettere destinate ai colleghi di Partito, agli amici di Nuoro, di Sassari, Cagliari e Roma; tra i quali Emilio Lussu, Luigi Oggiano, Pietro Mastino, Titino Melis e quelle indirizzate alle devote e fedeli amiche, Mariangela Maccioni, Graziella Sechi Giacobbe e Maria Catte .

La corrispondenza fu lo strumento di lotta che le permise di costruire una fitta rete di trasmissione e divulgazione di idee e di pensieri che durarono fino alla sua prematura morte.

L' ammirazione e l'amicizia con Lussu era così forte, che portò Marianna a mettersi in prima linea compiendo il gravissimo reato e l'ammirevole gesto di nasconderlo nella propria casa, all'interno di una botola sotterranea, evitandogli così la cattura dalla polizia fascista. Per Marianna, Lussu rimase sempre il simbolo della libertà e della resistenza, con lui avrà solo qualche disputa, che evidenzia ancor di più lo spirito critico della Bussalai. Lussu infatti tra il 1945 e il 1947 propose di unire o alleare il Partito Sardo d'Azione col Partito Italiano d'Azione, mentre Marianna si batteva per una Sardegna indipendente dall'Italia. Con la sorella Ignazia portò avanti, sino alla morte, un'intensa attività antifascista, investendo il ruolo della leader del sardismo oranese. Marianna ricamò la bandiera del Partito Sardo d'Azione che fu poi simbolo delle lotte e manifestazioni, mostrata con orgoglio dalla sorella durante un incontro alla sede del partito.

Morì nel 1947 non riuscendo ad assistere a ciò per cui si era sempre battuta; infatti nel giugno del 1947 la Costituente approvò l'articolo 116 della Costituzione della Repubblica che includeva la Sardegna tra le regioni a Statuto Speciale.

Fonte: http://www.mariannabussalai.org/index.php trovate tante ulteriori informazioni
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Anto Inserito il - 02/04/2013 : 18:30:26
Vedo solo ora Dedalo...scusami. Che intendevi ? era solo un dialogo cortese fra donne impegnate .... con delle belle cose in testa a.
DedaloNur Inserito il - 12/03/2013 : 23:46:09
bello thread stupendo, grazie...
Adelasia Inserito il - 12/03/2013 : 23:35:23

Anto, con la consapevolezza di andare alla deriva del fuori tema, ti invito caldamente a concludere presto il tuo lavoro e a presentarlo nel forum.
Caspita, tu pubblichi lavori apprezzati e proprio qui li nascondi! Non c'è più religione, ecco...

P.S.- Ti ringrazio per aver segnalato a Domenico Ruiu ciò ho scritto nel forum sulla presentazione del suo libro; trovo persino superfluo scrivere
che mi fa molto piacere che abbia apprezzato.

E' comunque semplice, per me, scrivere quello che davvero si sente; la difficoltà consiste nel fingere di crederci: missione impossibile, questa, almeno per me.

Anto Inserito il - 12/03/2013 : 20:10:10
Sarebbe bello davvero.....ma per ora mi è difficile andare anche a dormire (vorrei dormire di più !!!). Ho un'altra pubblicazione da finire...iniziato e ancora in alto mare...e devo riuscire a terminarlo entro il prossimo dicembre...se no mi arrabbio !!!!Però possiamo pensarci Ade...davvero.e sarebbe importante. Baci a.
...dimenticavo, domenico ti ha mandato un gentilissimo grazie. Presumo il tuo scritto vada gelosamente insieme ai tanti che ha ricevuto. A presto a.
Adelasia Inserito il - 11/03/2013 : 23:15:05
Anto ha scritto:

Sarebbe carino Ade...preparare un buon libro..elegante e ben scritto sulle figure femminili degne di nota in Sardegna...perchè sono tante e tutte molto interessanti, almeno perchè le nostre giovani donne abbiano esempi da cui attingere intelligenza e forza...così appannate ultimamente. Ci fai un pensierino ? anto


Sarebbe bellissimo se...tu potessi darmi una mano, anzi due!

Sono talmente d'accordo con te sull'emersione di figure femminili sarde dimenticate che anche ieri sera, sulle tracce (senza esito, ahimè) di una certa Gisellu (?), compagna di un anarchico che mi pare si chiamasse Fancello (oppure è il contrario...), mi sono imbattuta in Bastianina Musu Martini, una grande donna che non conoscevo, salvo poi ricordarmi che a Sassari c'è una Piazza che porta il suo nome.

Sempre nel corso di tali divagazioni pindariche ho scoperto Maria Cocco, eletta nel 1958 alla Camera dei deputati, che il 5 agosto 1960 ha presentato, in qualità di primo firmatario, il seguente disegno di legge:
"Abrogazione della legge 17 luglio 1919, n. 1176, sulla condizione giuridica della donna".

Quel disegno, convertito in Legge n. 66 del 9.2.1963, dispone all'art. 1:

"La donna puo' accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi
pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e
categorie, senza limitazione di mansioni e di svolgimento della
carriera, salvi i requisiti stabiliti dalla legge.
L'arruolamento della donna nelle forze armate e nei corpi speciali
e' regolato da leggi particolari."


La scheda storica del Parlamento scrive che Maria Cocco nacque a Domusnovas nel 1916.

Vorrei tanto saperne di più, di questa sarda che contribuì non poco all'emancipazione femminile e che nessuno ricorda. Spero di sbagliarmi...


Anto Inserito il - 11/03/2013 : 09:02:55
Sarebbe carino Ade...preparare un buon libro..elegante e ben scritto sulle figure femminili degne di nota in Sardegna...perchè sono tante e tutte molto interessanti, almeno perchè le nostre giovani donne abbiano esempi da cui attingere intelligenza e forza...così appannate ultimamente. Ci fai un pensierino ? anto
Adelasia Inserito il - 08/03/2013 : 22:57:39
Così viene tratteggiata in "Memoria felice di Marianna Bussalai: moto ondulatorio e moto sussultorio" di Natalino Piras (Messaggero Sardo, nov. 2009)

<<Marianna Bussalai, sardista e antifascista oranese, donna forte e
coraggiosa, una di cui si potrebbe dire, fosse possibile transizione dal femminile al maschile, “hombre vertical”, con la schiena dritta...>>


Grazie infinite, G. C., per aver ricordato questa donna straordinaria, che tanto amava Montanaru da tradurne le poesie.

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