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Nota Bene: Gonnosnò - è localizzato nella parte della Marmilla ai piedi dell'altopiano della Giara..Situato a m. 175 sul livello del mare si stende per 15,45 Km quadrati. Comprende la borgata di Figu, frazione di Gonnosnò
Il toponimo del paese pare derivi dall'unione dalla radice "gonnos" significante collina, con il termine "nò" genitivo di "nèos" significante "del tempio". Un'altra teoria ci porta alla conclusione che il nome Gonnosnò significa "colle nuovo".



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Simurg Inserito il - 15/07/2007 : 22:24:48
Per chi ha voglia di camminare e faticare ecco uno splendido percorso lungo le falesie costiere, con colpi d'occhio magnifici sull'isolotto del Pan di Zucchero e le calette che si susseguono sulla costa rocciosa prima di arrivare all'incantevole fiordo di cala domestica. Tutto il percorso è segnalato da segni di vernice rossa e bianca ma richiede però buon senso di orientamento per via di alcuni tratti "immersi" nella macchia dove non sempre è possibile aver chiaro il tracciato.
Giunti a Masua si scende lungo la strada in auto in direzione della spiaggia dove al parcheggio si imbocca la sterrata che in breve porta ad un ponte con balaustra in ferro dove si può lasciare il mezzo. A piedi si prende l'unico sentiero che si inoltra nel vallone sovrastante. Si sale rapidamente, tanto è vero che la salita si trova sostanzialmente in questo breve tratto portandoci rapidamente in quota.

... scusate vorrei inserire delle foto ma non ricordo più come si fa; ci sarebbe qualcuno che può aiutarmi nel proseguire con l'ausilio delle immagini questo itinerario ? grazie...
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
carusoandfriends Inserito il - 02/09/2007 : 13:45:06
vale92 ha scritto:

E bellissimo e sono fortunata che questa costa me la vedo ogni giornooo

l'odore della sardegna ci rende unici...
..Sicuro che sei fortunata!!!!!!....

carusoandfriends
vale92 Inserito il - 01/09/2007 : 16:15:05
E bellissimo e sono fortunata che questa costa me la vedo ogni giornooo

l'odore della sardegna ci rende unici...
annika Inserito il - 28/08/2007 : 22:07:11
S T U P E N D O ! !
Alexa Inserito il - 28/08/2007 : 21:47:44
Complimenti Simurg, bellissime foto!

Alessandra
milena Inserito il - 28/08/2007 : 21:31:39
bhe che dire anche io sto' di zona ma non ho mai pensato di fare una cosa del genere................
pippo1 Inserito il - 28/08/2007 : 19:35:20
Ben,mi confermi che il posto è OK!!

Ettore
skywalker57 Inserito il - 28/08/2007 : 17:21:05
Belle le foto, anch'io vivo nella zona, si passa dalla spaigge con sabbia bianca a falesie costiere imponenti, il tutto spostandosi di qualche Km.


La forza sia con te
sarrabus72 Inserito il - 28/08/2007 : 17:15:51
Mi sa che quando ero in vacanza mi son persa un bel po di foto !!

E veramente spettacolare !

Ciao
vale92 Inserito il - 28/08/2007 : 17:12:38
waw ke belle foto.... Va beh io vivo a Nebida e questo spettacolo me lo godo ogni giorno....

l'odore della sardegna ci rende unici...
burrinka Inserito il - 20/07/2007 : 01:28:12
Ma che spettacolo!!!
Che foto...
Nuragica Inserito il - 18/07/2007 : 23:45:19
Grazie Simurg!!
Splendido itinerario.
Bellissime foto

_________________________________________________
... vegno del loco ove tornar disio
Monteferru Inserito il - 18/07/2007 : 22:04:14
Veramente spettacolari Simurg.

Maurizio
Agresti Inserito il - 18/07/2007 : 20:44:15
Simurg!!! Mamma mia che colori!! e che foto!!
(la prima e la penultima sono quelle che preferisco)
Tempo fa, avevo fatto anche io un percorso fino Cala Domestica,
credo più breve del tuo e indubbiamente meno emozionante...

_______________________________________________________________________________

***LIBRIDISARDEGNA***
Simurg Inserito il - 18/07/2007 : 20:33:20
[quote]Messaggio di SIMURG

Per chi ha voglia di camminare e faticare ecco uno splendido percorso lungo le falesie costiere, con colpi d'occhio magnifici sull'isolotto del Pan di Zucchero e le calette che si susseguono sulla costa rocciosa prima di arrivare all'incantevole fiordo di cala domestica. Tutto il percorso è segnalato da segni di vernice rossa e bianca ma richiede però buon senso di orientamento per via di alcuni tratti "immersi" nella macchia dove non sempre è possibile aver chiaro il tracciato.
Giunti a Masua si scende lungo la strada in auto in direzione della spiaggia dove al parcheggio si imbocca la sterrata che in breve porta ad un ponte con balaustra in ferro dove si può lasciare il mezzo. A piedi si prende l'unico sentiero che si inoltra nel vallone sovrastante. Si sale rapidamente, tanto è vero che la salita si trova sostanzialmente in questo breve tratto portandoci rapidamente in quota.

Questo è il tratto più impegnativo che ci porta alla sommità di un colletto dal quale si scorge il maestoso Pan di zucchero.

A questo punto si scende a vista verso dei ruderi di scavo portandosi in una zona con poca vegetazione, senza un traccia precisa, che ci conduce su un crestone.

In questa fotografia in alto a destra si scorge lontano la torre che si trova di fronte a cala domestica... (sigh è ancora molto lontana).
Si scende nel sottostante splendido bosco di ginepri secolari. Di qui si attraversa lungamente in piano, sempre tra i ginepri, portandosi in una radura. Con un percorso a saliscendi ci si porta verso il limite superiore di Canal Grande e si continua sul filo di cresta a volte rocciosa.

A una forcella è visibile l'antico cavo metallico posto su una liscia placca - "sa funi" - che permetteva ad audaci pescatori di calarsi in una spiaggetta di blocchi dove pescavano le murene con la fiocina !
Da non perdere la grotta delle spigole, cunicolo naturale che fora le pareti di punta Cubedda, facendo affluire le acque marine.

Da qui si risale la sterrata in salita direzione nord che ci porta su un altopiano. Di qui si prosegue sempre per tracce tra la vegetazione con ginepri e fichi d'india sulle pareti sottostanti tenendosi il più possibile sul bordo delle pareti (splendide viste sul mare).
Le tracce portano a un colletto dove arriva una buona sterrata; la si percorre in discesa e si passa sotto un ponticello dell' antica ferrovia mineraria. Finalmente si scorge cala domestica...

Dopo tanta fatica un bagno è consolatorio...

Data la lunghezza della traversata (cinque ore), è necessario posizionare un mezzo a cala domestica.
Per i più arditi percorrendo la strada dell'andata calcolare altre cinque o sei ore.
Ho avuto l'incoscenza di tornare a piedi per la strada dell'andata ed stata davvero dura, ma è stata un' ESPERIENZA BELLISSIMA.


G R A Z I E S A R D I G N A
Ammutadori Inserito il - 16/07/2007 : 09:31:46
Dai le fotoooooooo

Saludi e Trigu
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