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Agresti Inserito il - 16/10/2006 : 18:36:12

da Paradisola

Piras-Peron, fine di un mito



Il mistero che da oltre mezzo secolo arrovella gli abitanti di Mamoiada sta per essere risolto. Tra circa un mese si conoscerà il Dna del dittatore argentino Juan Peron. E si saprà se l'uomo che per tre volte è stato presidente dell'Argentina era davvero Giovanni Piras, un umile emigrante sardo partito il 1909 dal paese della Barbagia. Il corpo di Peron è stato esumato dalla tomba (una struttura di 170 chili con quattro serrature che si aprono con dodici chiavi) collocata nel cimitero della Chacarita, a Buenos Aires. Domani, in occasione del “Giorno della lealtà Peronista”, verrà trasportato nella tenuta di San Vicente, a 70 chilometri dalla capitale, dove il generale visse per anni. VENERDÌ SCORSO , dopo una battaglia giudiziaria lunga 13 anni, la signora Martha Holgado, 72 anni, ha ottenuto che sul corpo venisse fatto l'esame del Dna per dimostrare di essere l'unica figlia del generale.Ma lo studio del codice genetico servirà anche a porre fine al mistero sulle origini mamoiadine del tre volte presidente della repubblica sudamericana. I risultati del test saranno pronti tra 4-6 settimane. E, a quel punto, basterà conoscere il codice genetico di un qualche discendente di Giovanni Piras, per poi confrontarlo con quello di Peron e svelare questo mistero che dura mezzo secolo. L'ipotesi che Juan Peron sia Giovanni Piras viene per la prima volta resa nota da un avvocato giornalista, Nino Tola, che nel 1951 scrive due articoli sulla possibile identità Piras-Peron. Nel 1984, dopo undici anni di ricerche e un lungo soggiorno in Argentina, Peppino Canneddu pubblica il libro Juan Peron Giovanni Piras. Due nomi una persona. Il libro è un successo, vende migliaia di copie e se ne stampano una decina di edizioni. Il 24 settembre scorso è stato presentato il documentario Identità - La vera storia di Juan Piras Peron, realizzato da una troupe italoargentina che sostiene che Piras condusse la sua vita e morì nel 1959. Niente a che vedere con Peron.Ma Canneddu non è d'accordo: «Ho la certezza che il Piras preso in considerazione nel documentario è un omonimo emigrato dal Sulcis. Anche io mi ero imbattuto nella sua storia, e ho tutti i documenti che dimostrano che gli autori del documentario hanno sbagliato persona». Tra un mese e mezzo si saprà la verità.

IL SARDEGNA

Donde nació Perón?

Juan Peron Giovanni Piras

_______________________________________________________________________________
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
sumamuthone Inserito il - 07/02/2012 : 19:35:12
ULTIMORAAAA!!!!
in questo sito meto il link:
http://www.mamoiada.org/_pdf/LetteraAperta.pdf
IL CASO PIRAS-PERON, CHI BLEFFA E CHI NON
una interessante lettera aperta sul caso Piras-Peron.
Questo è il link.
http://www.mamoiada.org/_pdf/LetteraAperta.pdf
e commo?
io credo che callicunu deve chiedere scusa in ginocchio. Ceeeeeh che sputtanata.
sumamuthone Inserito il - 14/10/2008 : 10:30:59
Urthu ha scritto:

Su Mamuthone, se permetti, la tua affermazione è completamente differente sia dalla mia che da tutti coloro che si sono appassionati del caso Peron-Piras. Le trallalere lasciale cantare a chi le sa cantare, non è il caso di Peppino Canneddu. Solo chi non capisce ciò che veramente ha dato questo scrittore può fare dei commenti così fuori luogo e privi di coerenza.
Ballore, ricordo alla conferenza che si svolse a Nuoro organizzata da Piero Salerno per presentare "Identità", affermò che Peron nn era il Piras mamoiadino, ma un'altro, mettendo fuori luogo anche la sua stessa teoria. Questa di Ballore si chiama incoerenza, questa però, nn quella trallalerata di P. Canneddu...
Ero da molto che nn intervenivo, se ci saranno seguiti di discussione spero di essere più assiduo nel rispondere...
Peron era Juvanne Piras de Mamujada, ma per affermare questo nn vi era bisogno ne di scrivere il libro ne di Casula che di Ballore. E' stato chiaro e esauriente il libro di Canneddu. Chi ha orecchie per udire "udda"...

Caro Urthu
Sei nel pallone, hai dei limiti nel capire. Quella di Ballore è coerenza nell'onestà intellettuale. Iniziando un percorso per consolidare ancor di più il caso conosciuto del Piras è arrivato, ricercando e DOCUMENTANDO SCIENTIFICAMENTE, alla coerenza intellettuale di demolire su connottu perchè privo di verità.
Forse non hai letto bene, anzi senza forse, non hai letto proprio la tesi di Ballore.
sumamuthone Inserito il - 13/10/2008 : 16:02:42
Ithokor ha scritto:

Io ritengo che certe controversie mamojadine vadano risolte a quattrocchi -cara a cara dae omines- senza delegittimarsi e offendersi a vicenda nei forum, non è mai un buon metodo per un sano confronto.
Detto ciò, ho letto il libro del Ballore, l'ho trovata una storia avvincente e interessante, le conclusioni alle quali giunge sono abbastanza condivisibili. Io però non rinuncio all'idea che Peron fosse realmente
un sardo emigrato in Argentina, ci sono alcune vicende della sua esistenza che lo fanno pensare.
In bonora!


FORSE TI E' SFUGGITO QUALCOSA
GUARDA CHE BALLORE ESCLUDE CHE SI TRATTA DEL PIRAS DI MAMOIADA MA NON ESCLUDE AFFATTO CHE PERON NON SIA UN SARDO, ANZI AFFERMA PROPRIO CHE LO E' CITANDO TUTTA UNA SERIE DI COSE E PROVE.
Ithokor Inserito il - 22/09/2008 : 15:41:12
Io ritengo che certe controversie mamojadine vadano risolte a quattrocchi -cara a cara dae omines- senza delegittimarsi e offendersi a vicenda nei forum, non è mai un buon metodo per un sano confronto.
Detto ciò, ho letto il libro del Ballore, l'ho trovata una storia avvincente e interessante, le conclusioni alle quali giunge sono abbastanza condivisibili. Io però non rinuncio all'idea che Peron fosse realmente
un sardo emigrato in Argentina, ci sono alcune vicende della sua esistenza che lo fanno pensare.
In bonora!
sumamuthone Inserito il - 15/09/2008 : 12:52:27
Caro Pippinu Canneddu
Spero che la finisca di dire fesserie e di prendere per i fondelli Mamoiada e la sardegna intera. Leggiti con attenzione l'ultimo libro sul caso Piras-Peron (/El Presidente) e rifletti su tutte le cose che hai scritto, per me hai contribuito non poco a falsare le cose. Per me Sei stato disonesto, non credo più alla tua buona fede pechè le fesserie scritte da te sono troppe. Organizza una discussione alla presenza di tutti gli scrittori del caso e porta tutti i documenti originali e le fonti. Giudicheremo poi più a fondo così, come tu scrivi " soprattutto senza creare false illusioni verso i parenti". Ci parlerai anche dei servizi segreti argentini e le altre pacchianate che hai sparato a destra e a manca.
Un mamoiadino deluso e anche incazzato.
sumamuthone Inserito il - 15/09/2008 : 12:49:15
[quote]Paradisola ha scritto:

lettera aperta di Peppino Canneddu..

Il Giovanni Piras trovato da una giornalista argentina e da un gruppo romano non è il nostro Giovanni Piras di Mamoiada


A seguito degli articoli pubblicati su due giornali, dove alcune persone dichiaravano di aver ricostruito la vita di Giovanni Piras di Mamoiada, oltre alle interviste che ho già rilasciato per smentire in modo fermo e documentato il supposto ritrovamento, incitato dai miei cari paesani e dalle lettere di moltissimi emigrati lontani dalla Sardegna, che nella figura del nostro Giovanni Piras vedono un storia positiva, quasi come fosse una carezza verso la loro dura emigrazione, oggi mi sento in dovere in nome della verità, di cronaca ma soprattutto morale, di scrivere questa lettera aperta, per chiarire in modo chiaro e definitivo la mia posizione.

Premetto che appena ho saputo della notizia di questo supposto ritrovamento del nostro Giovanni Piras, mi sono sentito liberato da un compito che oramai da 30 anni con l’aiuto della mia famiglia e con la collaborazione di molti amici ed emigrati porto avanti.

La notizia del ritrovamento di Giovanni Piras , significava per me essere finalmente liberato da una parola che avevo dato a me stesso e ad alcuni parenti per aiutarli a ritrovare il loro caro.

Voi che leggete questa lettera, sapete bene cosa significhi per un sardo dare la parola, poiché una volta data, occorre lottare anche per difenderla, significa affrontare a testa alta con coraggio e pazienza ogni atto che si ritiene ingannevole e illusorio.

Anche in questo particolare momento ritengo necessario chiarire per l’onore e la dignità delle varie famiglie Piras, che la volontà verso la ricerca del loro Giovanni Piras, non era per poter avere una eventuale eredità, ma solo ed esclusivamente affinché un giorno potessero posare un fiore sulla tomba del loro parente.

Leggendo con attenzione il giornale con la notizia del supposto ritrovamento, mi sono reso subito conto che il Giovanni Piras che aveva trovato il gruppo argentino - romano, seppur attribuendolo come al nostro Giovanni Piras di Mamoiada, era in realtà un altro Giovanni Piras, anche lui purtroppo portato via lontano dalla Sardegna in Argentina dal vento gelido della emigrazione.
Il dramma della disoccupazione e della miseria aveva sacrificato anche lui, costellando di migliaia giovani sardi le lande desolate dell’immensa Patagonia.

Tante sono le vite dei vari Giovanni Piras che in questi lunghi anni ho ricostruito. Negli anni in cui il nostro Giovanni Piras era partito da Mamoiada cantando canzoni di addio, tanti altri Giovanni Piras furono costretti con la tristezza nel cuore a lasciare la Sardegna, emigrando soprattutto in Argentina e Paraguay.

Storie di ragazzi di ogni luogo della Sardegna, che hanno vissuto lontano con una nostalgia infinita verso la nostra Terra, storie costruite con il sacrificio del lavoro e con l’orgoglio di essere e soprattutto di rimanere sempre sardi.

Storie che difficilmente potranno essere capite da chi abita fra le città del potere e non sa che esistono sentimenti più solidi di quel miraggio che si è cercato di creare dentro le sequenze di una pellicola.

Riassumendo gli articoli, il gruppo argentino-romano dichiara che il Giovanni Piras da loro trovato morì il 15 giugno del 1959 attribuendolo come fosse il nostro di Mamoiada.

Inoltre per rendere più credibile la loro “ scoperta “, insieme a queste date, fanno pubblicare a corredo dell’articolo, anche una fotografia che ritrae Giovanni Piras seduto insieme ad altre persone.

Leggendo l’articolo, in un attimo mi sono detto, questa fotografia l’ho già vista, mi chiedevo però quando e dove, i ricordi cercavano di farla venir fuori dal turbinio dei documenti che oramai in 30 anni avevano scolpito la mia memoria.

Ho ripassato veloce come i fotogrammi di un film dove potevo aver visto quella immagine, poi come un colpo di flash, ho trovato la risposta, si quella foto apparteneva a Giovanni Piras, ma non al nostro di Mamoiada, ma ad un altro Giovanni Piras.

Inizio a cercarla, poi finalmente eccola, dentro un vecchio raccoglitore dove conservavo le notizie e i documenti inutili, forse il destino voleva così, finalmente era li fra le mie mani.

Questo Giovanni Piras morto il 15 giugno 1959 al quale il gruppo argentino - romano attribuisce la nascita a Mamoiada era però nato il 24 marzo del 1894, si era sposato il 17 novembre del 1920 all’età di anni 26, la cui mamma aveva il cognome Meloni, mentre invece il nostro Giovanni Piras di Mamoiada era nato il 26 marzo del 189I ed il cognome della sua cara mamma era Massidda

E pensare che più di una volta quando ero stanco della ricerca, stavo per buttare via tutto, adesso invece quella semplice e anonima immagine mi ritornava utile per togliere un falso tassello già abilmente incastrato in un finto mosaico che alcune persone di nascosto e con molta arte stavano costruendo.

Per togliere ogni dubbio, a conferma della verità che ho scritto, pubblico le copie di alcuni certificati che appartengono al Giovanni Piras che il gruppo romano-argentino vuole attribuire come fosse il nostro di Mamoiada.

- certificato di morte di Giovanni Piras, morto il 15 giugno del 1959,

- certificato di matrimonio del 17 novembre del 1920 che si sposa con Maria Marenco (oltre a questo ho anche copia fatta alla pagina originale dell’atto di matrimonio dove risulta che Piras Giovanni di anni 26 compare nell’ufficio di stato civile per le formalità del rito. )

- Sia in questo certificato che nell’estratto di matrimonio, il Giovanni Piras risulta essere nato il 24 marzo del 1894, ed in entrambi si può leggere che la mamma aveva il cognome Meloni e non Massidda come al nostro di Mamoiada



Questi documenti, insieme ad altri, li ho avuti 6 ( sei ) anni da una delle 3 sorelle Piras, figlia del Giovanni Piras lo stesso che ha trovato il gruppo argentino-romano.
Le sorelle Piras sanno con certezza che il loro padre non proveniva da Mamoiada, in quanto una di queste figlie nel dicembre del 2000 venne anche a Mamoiada con la speranza di poter trovare i parenti del loro padre.

Purtroppo dopo una visita nel nostro municipio, capì che il loro padre non era lo stesso nato a Mamoiada , anche se il gruppo argentino - romano vuol farlo passare per tale.

Così come d’improvviso in solo giorno era volata via la nebbia che avvolgeva la storia Peron-Piras,
nello stesso modo adesso riavvolge l’enigma, ed il forte vento delle pampas ritorna a soffiare a Mamoiada e fra le case della Sardegna riportando nuovamente il mistero .

Oramai è certo e documentato che hanno sbagliato Giovanni Piras, Erano finiti in una strada che io avevo già percorso 6 anni fa, quando nonostante tutto cercavo ancora dove fosse finito il Giovanni Piras di Massidda Marianna il nostro caro Giovanni Piras di Mamoiada..


La mia considerazione sui fatti che sono avvenuti è questa : sarei contento che si venisse a sapere dove e come aveva vissuto il nostro compaesano, ma che sia il vero Giovanni Piras, perché questa scoperta deve essere fatta con serietà,. ma soprattutto senza creare false illusioni verso i parenti


Ringrazio tutti per l’attenzione che avete sempre riservato e con questo occasione, rinnovo ancora una volta la richiesta affinché a Mamoiada possa essere istituita una “ Casa museo dell’emigrato “, dove si possano conservare documenti e fotografie inerenti a tutti gli emigrati della Sardegna . Una casa Museo che venga dedicata a “ Giovanni Piras ed a tutti gli emigrati “.
.

Peppino Canneddu


Con molta probabilità Peppino Canneddu verrà a trovarci nel forum.

Caro Pippinu
Spero che la finisca di dire fesserie e di prendere per i fondelli Mamoiada e la sardegna intera. Leggiti con attenzione l'ultimo libro sul caso Piras-Peron (/El Presidente) e rifletti su tutte le cose che hai scritto, per me hai contribuito non poco a falsare le cose. Per me Sei stato disonesto, non credo più alla tua buona fede. Organizza una discussione alla presenza di tutti gli scrittori del caso e porta tutti i documenti originali e le fonti.
così, come tu scrivi " ma soprattutto senza creare false illusioni verso i parenti". Ci parlerai anche dei servizi segreti argentini e le altre pacchianate che hai sparato. Giudicheremo poi più a fondo in base a
Un mamoiadino deluso e anche incazzato.
sumamuthone Inserito il - 14/09/2008 : 01:51:01
Caro urthu
sei proprio cieco e sordo in tutto, hai fatto la figura dell'ignorante patetico. E' troppo evidente che i libri sul caso non gli hai letti, o forse solo quello di Canneddu. Leggendo bene quello del Ballore (poi spiegherai dove e cosa ha copiato) avresti solo dovuto toglierti il cappello per la serietà e la scientificità dell'indagine e la quantità di documenti raccolti. Se tu leggessi appena appena una parte di quel libro probabilmente all'unico "storico sulla vita di peron sardo" che citi tu lo avresti sputato in faccia per via delle balle che ha detto e la colossale presa in giro di tutti noi. A Ballore dobbiamo solo ringraziarlo e, sempre se tu avessi letto in parte il libro, avresti capito anche che il mistero lo lascia ancora aperto ma non è il Piras Giovanni. Dubito però che tu capisca qualcosa visto come ti sei espresso.
Salude.
sumamuthone Inserito il - 14/09/2008 : 01:46:38
Urthu ha scritto:

E invece il mistero non è risolto, per niente. Anzi, invece di essere risolto, il mistero si infittisce sempre più. Tutto qesto grazie al lavoro di un certo Salerno e una giornalista non so di dove, romana forse.
Volevano risolvere tutto e invece hanno fatto un bucco in acqua. Le loro teorie non reggono, sono addirittura fiabesche e non provabili. A loro segue lo scrittore R. Ballore che addirittura pubblicherà un nuovo libro. Lui che affermava con convinzione l'idea del piras-peron con sede mamoiadina, tutto di colpo ha cambiato tutto e anche per lui c'è tanto da discutere sul suo lavoro svolto o copiato.
In attesa di un intervento da parte dell'unico storico argentino sulla vita di peron sardo e argentino P. Canneddu, colgo l'occasione di salutare tutti gli iscritti e miraccomando, chi più ne ha, si accomodi!

Caro urthu
sei proprio cieco e sordo in tutto, hai fatto la figura dell'ignorante patetico. E' troppo evidente che i libri sul caso non gli hai letti, o forse solo quello di Canneddu. Leggendo bene quello del Ballore (poi spiegherai dove e cosa ha copiato) avresti solo dovuto toglierti il cappello per la serietà e la scientificità dell'indagine e la quantità di documenti raccolti. Se tu leggessi appena appena una parte di quel libro probabilmente all'unico "storico sulla vita di peron sardo" che citi tu lo avresti sputato in faccia per via delle balle che ha detto e la colossale presa in giro di tutti noi. A Ballore dobbiamo solo ringraziarlo e, sempre se tu avessi letto in parte il libro, avresti capito anche che il mistero lo lascia ancora aperto ma non è il Piras Giovanni. Dubito però che tu capisca qualcosa visto come ti sei espresso.
Salude.



Nuragica Inserito il - 29/02/2008 : 11:45:56
Quindi Canneddu rimane sempre della sua idea.. Non lo smuove nessuno.
Agresti Inserito il - 29/02/2008 : 11:38:40
Ulteriori delucidazioni si possono trarre dall'articolo di Piera Serusi (L'Unione Sarda 27/02/2008) riguardo il caso Piras-Peron.
Sembra che il sogno del cittadino illustre di Mamoiada non abbia più senso, così come ci preannunciava Sumamuthone tempo fa..

In mezzo alle polemiche, ai musi lunghi, alle invidie e alle recriminazioni in nome della storia e della verità, il sindaco Graziano Deiana sceglie la linea ecumenica e, con ammirevole distacco, annuncia: “convocherò un incontro di tutti i ricercatori e li chiamerò a confrontarsi con serenità”.

Vero è che, qualche anno fa, bocciò con grande eleganza la temeraria proposta di insignire della cittadinanza onoraria l'anima del dittatore argentino (“scusate, ma non è già mamoiadino?”) ma, adesso che il fantasma di Juan Peron ripiomba in paese dentro l'ennesimo libro-rivelazione, il primo cittadino di Mamoiada li ammette che, forse, magari, chissà, l'idea della riunione di biografi e scrittori è un po' azzardata.

Adesso - venticinque anni dopo la pubblicazione del saggio di Peppino Canneddu Juan Peron-Giovanni Piras, due nomi una persona, con il quale lo studioso annunciò al mondo che il Presidente era stato in gioventù uno dei tanti immigrati da Mamoiada ai primi del Novecento - è arrivata l’ondata revisionale, la tesi che pretende di demolire il mito del povero contadino diventato principe e che già divide il paese in due fazioni.

Io sostengo che Juan Peron era sardo, ma non esiste alcun documento che possa provare che era originario di Mamoiada: sono tutte suggestioni prive di fondamento”.

Raffaele Ballore, 54 anni, due volte massimo dirigente della Pro loco, è l'autore di El Presidente - il caso Piras-Perón - La leggenda di un sardo che sarebbe diventato Juan Peron, presentato nei giorni scorsi in paese e ieri nell'auditorium della Biblioteca Satta di Nuoro “Un mio è preciso come un libro di matematica” , puntualizza e a questo punto è persino superfluo dire che per lui la tesi di Peppino Canneddu-Giovanni Piras contadino di Mamoiada emigrato in Argentina a 17 anni nel 1909, e Juan Peron sono la stessa persona - è leggera e inconsistente come un romanzo d'appendice.

«Quando ho iniziato le mie ricerche nel 1993, partivo proprio dalla tesi di Canneddu, ma a poco a poco, ho dovuto ricredermi: quella storia suggestiva è priva di fondamento scientifico». Raffaele Ballore che - questo va detto- non ha mai messo piede in Argentina, “ma ho dato incarico a diverse persone di fiducia” - ha visto i documenti degli sbarchi degli immigrati in Argentina “da fine Ottocento agli anni Dieci del '900 si contano 95 Piras e 15 Giovanni Piras, ma tutti registrati senza data di nascita e paese d'origine”, le lettere di Peron, i fogli matricolari militari, gli archivi della Curia. “Tanti, troppi gli aspetti inconciliabili tra la biografia non ufficiale del presidente e quella dell'immigrato che, comunque, fece fortuna in sud America -spiega lo studioso -.

La perizia grafica, poi, ha fugato anche l'ultimo dubbio: ho affidato l'esame alla dottoressa Lucia Fancello, perito del Tribunale, che ha confrontato alcuni scritti di Peron con diverse lettere di Giovanni Piras ai familiari. La risposta? Non sono state scritte dalla stessa mano”.

Certo della solidità della sua tesi, Raffaele Ballore invita i compaesani a lasciare andare il sogno. “Leggete i documenti: la storia -avverte -non è un romanzo. A dire il vero, negli ultimi anni, altri ricercatori hanno fatto tremare il mito.

Nel 2004 Gabriele Casula, 52 anni, dirigente amministrativo scolastico di Tonara, pubblica Donde nació Perón? Un enigma sardo nella storia dell'Argentina e punta tutto sulla misteriosa biografia del Presidente, “quella di un uomo che cancella il suo passato e sulla storia dell'emigrato Giovanni Piras di Mamoiada, diventato un importante dirigente delle Ferrovie e della Forestale, compagnia inglese che sfruttava le foreste del Chaco per la produzione del tannino. “Il mio lavoro è partito da un paio di articoli dell'avvocato Nino Tola, corrispondente dell'Unione Sarda, che nel 1951 raccontò delle voci popolari su un emigrato di Mamoiada diventato prima il padrone delle ferrovie, poi un personaggio influente della politIca argentina”.

Un lavoro minuzioso, fatto sul campo, “ho vissuto in Argentina, dove ho lavorato in ambasciata, dal '92 al '99”, ma la tesi non è definitiva come quella sostenuta da Raffaele Ballore. “lo ho lasciato uno spiraglio che è dato proprio dal mistero che circonda la storia di Peron, dall’assoluta incertezza anagrafica, dalle tante manipolazioni della sua biografia”. Un mistero sulle sue origini che, insomma, potrebbe aver pure inghiottito la storia del giovane immigrato di Mamoiada.

L'anno scorso, un'altra verità. Piero Salerno, 46 anni, impiegato, autore con Faustina Hanglin di un film sul dittatore, vola in Argentina -seguendo la pista tracciata da Gabriele Casula e scova “un importante documento” nell' archivio della Compagnia EI Ferrocarril GeneraI Belgrano. “Era la domanda di pensionamento di Giovanni Piras, nato a Mamoiada, figlio di Antonio Piras e Marianna Massidda. Abbastanza -sottolinea Salerno -per dimostrare che quella di Juan Peron era tutta un’altra storia” .

Peppino Canneddu, dal canto suo, non fa una piega. Cinquantacinque anni, impiegato; un amore infinito per il suo paese e una vita a Tanaunella - l'uomo che venticinque anni fa regalò a Mamoiada Il sogno più grande è quello che per primo ha raccontato in Italia delle madri di Plaza de Majo e del dramma dei desaparecidos. Canneddu conserva un archivio straordinario, pile di documenti raccolti durante i tanti viaggi in Argentina in quegli anni terribili, testimonianze registrate, lettere originali, perizie grafiche a prova di bomba. “Sa di quanti Giovanni Piras ho seguito le tracce prima di scartare le loro storie? Una decina. Ma alla fine ho trovato quello giusto”.

Quello giusto è appunto quel ragazzo che falsificò il suo documento di nascita per evitare la chiamata alle armi in Italia per la guerra ’15-’18; che fu un importante dirigente delle Ferrovie, entrò nell' Accademia militare, divenne presidente dell' Argentina, e sposò in seconde nozze Evita., la madre di tutti i descamisados. “È una storia che mi affascina fin da quando ero un bambino, una di quelle storie che volano di bocca in bocca. A me è toccato soltanto dimostrare che era tutta verità”.

PIERA SERUSI



Urthu Inserito il - 29/01/2008 : 02:41:29
Su Mamuthone, se permetti, la tua affermazione è completamente differente sia dalla mia che da tutti coloro che si sono appassionati del caso Peron-Piras. Le trallalere lasciale cantare a chi le sa cantare, non è il caso di Peppino Canneddu. Solo chi non capisce ciò che veramente ha dato questo scrittore può fare dei commenti così fuori luogo e privi di coerenza.
Ballore, ricordo alla conferenza che si svolse a Nuoro organizzata da Piero Salerno per presentare "Identità", affermò che Peron nn era il Piras mamoiadino, ma un'altro, mettendo fuori luogo anche la sua stessa teoria. Questa di Ballore si chiama incoerenza, questa però, nn quella trallalerata di P. Canneddu...
Ero da molto che nn intervenivo, se ci saranno seguiti di discussione spero di essere più assiduo nel rispondere...
Peron era Juvanne Piras de Mamujada, ma per affermare questo nn vi era bisogno ne di scrivere il libro ne di Casula che di Ballore. E' stato chiaro e esauriente il libro di Canneddu. Chi ha orecchie per udire "udda"...
sumamuthone Inserito il - 27/12/2007 : 01:22:24
Il libro di Ballore è il migliore scritto sinora sul caso di Peron e di Piras. Il Canneddu secondo me ha fatto le cose a trallallero. Poca roba e riportata con gran confusione, basta confrontare i due volumi e le interviste del Canneddu che a tratti spara cose un pò campate in aria. Il libro d Ballore butta giù paletti e fantasticherie e mostra tutto con scrupolosa scientificità.
Forse molti lo hanno solo sfogliato ma la sentenza che emerge dalla onesta ricerca è definitiva per il Piras. Non lo è per P eron, quindi Mamoiada può ancora essere il centro del mistero. Per il dna ha ragione il Ballore. Era inutile farlo alla presunta figlia di Peron, Olgado come è inutile farlo ai familiari dei Piras di Mammoiada.
Speriamo di vederne delle belle.

sumamuthone Inserito il - 27/12/2007 : 01:10:40
cavanna ha scritto:

Se per avere un grande ci vogliono le corna, ben vengano anche quelle del padre di Miles Davis. Del resto tutti proveniamo dall'Africa, homo sapiens!
Ho letto il libro di Ballore su Piras-Peròn. E' un libro onesto. C'è anche un'introduzione di Giulio Angioni che arriva allo stesso atteggiamento di Canneddu: bisogna ricordare le mille vicende dei tanti Giovanni Piras, questo è giusto e importante.
Quanto al museo dell'emigrazione, c'è già un progetto di museo e centro di documentazione dell'emigrazione sarda ad Asuni in Alta Marmilla, che va avanti molto bene da anni. Speriamo riesca. Con anche un po' della vicenda di Peròn che pare proprio avesse antenati sardi.
cavanna Inserito il - 15/12/2007 : 11:35:59
Se per avere un grande ci vogliono le corna, ben vengano anche quelle del padre di Miles Davis. Del resto tutti proveniamo dall'Africa, homo sapiens!
Ho letto il libro di Ballore su Piras-Peròn. E' un libro onesto. C'è anche un'introduzione di Giulio Angioni che arriva allo stesso atteggiamento di Canneddu: bisogna ricordare le mille vicende dei tanti Giovanni Piras, questo è giusto e importante.
Quanto al museo dell'emigrazione, c'è già un progetto di museo e centro di documentazione dell'emigrazione sarda ad Asuni in Alta Marmilla, che va avanti molto bene da anni. Speriamo riesca. Con anche un po' della vicenda di Peròn che pare proprio avesse antenati sardi.
Paolo farris Inserito il - 11/12/2007 : 19:57:55
il libro di peppino canneddu lo letto,una cosa mi ha colpito particolarmente se lui non e sardo come ha fatto a dare il nome del suo miglior amico che e giovanni lai noto canela al suo cagnolinoil libro mi dice che e un segno di stima e di amicizia una consuetudine che ritroviamo ancor oggi nell ambiente agropastorale sardo per me i riferimenti non possono essere causuali perche anche quando si incontrava con gli italiani restava quasi indiferente con isardi andava in giugiole

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