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 Oristanese....e tombe dei giganti?

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
rosmery Inserito il - 29/09/2008 : 09:30:47
Salve ragazzi....parlando con amici appassionati di archeologia,(a livello amatoriale) ci siamo chiesti come mai nella nostra zona cioè l'oristanese,scarseggiano le tombe dei giganti.Quelle poche che ci sono ,sono distrutte,ma maggiori insediamenti di queste opere si trovano più nelle altre province della Sardegna,come mai??
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Adelasia Inserito il - 23/04/2009 : 18:01:04
Suggerisco il rientro nei ranghi, ossia in terra oristanese... grazie!
Aschy Inserito il - 23/04/2009 : 16:17:18
gallosu ha scritto:

A Guasila ci sono diverse tombe di giganti ma penso che Quattromori non si riferisse a questa località perche gli ultimi scavi che hanno effettuato risalgono ad almeno venti anni fà.

le due di Sa Mandara sono relativamente ben conservate..
gallosu Inserito il - 23/04/2009 : 13:05:51
A Guasila ci sono diverse tombe di giganti ma penso che Quattromori non si riferisse a questa località perche gli ultimi scavi che hanno effettuato risalgono ad almeno venti anni fà.
gina Inserito il - 23/04/2009 : 12:20:30
MirkoZaru ha scritto:

quattromori ha scritto:

eh già ragazzi alla fine stiamo dicendo tutti la stessa cosa in maniera diversa e comunque ci sono ancora quei contadini vecchia mentalità che per paura che gli venga requisito il terreno si affrettano a far sparire tracce compromettenti.
ma sicuramente è ancora tantissimo il materiale da recuperare. da poco sono stato in un sito dove si trovano a distanza di pochi metri tra loro, ben 4 tombe di giganti o forse allee couvert (si scrive così?) ed il tizio che mi ha accompagnato dice che (a detta degli archeologi) se ne dovrebbero trovare altre, nello stesso terreno. mai visto in sardegna!! immaginate quanto cè ancora da scoprire, in tutti i sensi.
i fondi per questo sito sono terminati ormai da tempo. le tombe erano protette da dei teli che il vento ha squarciato ed ora le pecore ci pascolano dentro tranquillamente e in una di queste si vedono ancora ossa umane.


Sei passato a guasila :D


caro Mirko questo "Sei passato a Guasila" è un modo di dire oppure a Guasila ci sono tutte quelle tombe di giganti? Ho parenti a Guasila ma nessuno me ne ha mai parlato.
ciao Gina
MirkoZaru Inserito il - 22/04/2009 : 11:08:30
quattromori ha scritto:

eh già ragazzi alla fine stiamo dicendo tutti la stessa cosa in maniera diversa e comunque ci sono ancora quei contadini vecchia mentalità che per paura che gli venga requisito il terreno si affrettano a far sparire tracce compromettenti.
ma sicuramente è ancora tantissimo il materiale da recuperare. da poco sono stato in un sito dove si trovano a distanza di pochi metri tra loro, ben 4 tombe di giganti o forse allee couvert (si scrive così?) ed il tizio che mi ha accompagnato dice che (a detta degli archeologi) se ne dovrebbero trovare altre, nello stesso terreno. mai visto in sardegna!! immaginate quanto cè ancora da scoprire, in tutti i sensi.
i fondi per questo sito sono terminati ormai da tempo. le tombe erano protette da dei teli che il vento ha squarciato ed ora le pecore ci pascolano dentro tranquillamente e in una di queste si vedono ancora ossa umane.


Sei passato a guasila :D
MirkoZaru Inserito il - 22/04/2009 : 11:07:26
Messaggio di rosmery

Salve ragazzi....parlando con amici appassionati di archeologia,(a livello amatoriale) ci siamo chiesti come mai nella nostra zona cioè l'oristanese,scarseggiano le tombe dei giganti.Quelle poche che ci sono ,sono distrutte,ma maggiori insediamenti di queste opere si trovano più nelle altre province della Sardegna,come mai??


Veramente l'oristanese è pieno di tombe dei giganti... ma non sono altrettanto conosciute!
quattromori Inserito il - 25/10/2008 : 22:19:04
eh già ragazzi alla fine stiamo dicendo tutti la stessa cosa in maniera diversa e comunque ci sono ancora quei contadini vecchia mentalità che per paura che gli venga requisito il terreno si affrettano a far sparire tracce compromettenti.
ma sicuramente è ancora tantissimo il materiale da recuperare. da poco sono stato in un sito dove si trovano a distanza di pochi metri tra loro, ben 4 tombe di giganti o forse allee couvert (si scrive così?) ed il tizio che mi ha accompagnato dice che (a detta degli archeologi) se ne dovrebbero trovare altre, nello stesso terreno. mai visto in sardegna!! immaginate quanto cè ancora da scoprire, in tutti i sensi.
i fondi per questo sito sono terminati ormai da tempo. le tombe erano protette da dei teli che il vento ha squarciato ed ora le pecore ci pascolano dentro tranquillamente e in una di queste si vedono ancora ossa umane.
kigula Inserito il - 21/10/2008 : 20:23:06
Secondo me avete ragione tutti ma solo in parte, perchè le cause della perdita di molte testimonianze storiche, non solo le tombe nell'Oristanese, sono tante.

Però avete pensato che la distruzione di molti edifici possa essere avvenuta nella stessa epoca di costruzione? magari in una fase in cui avevano perso il loro valore iniziale, o perchè non servivano più. Credete che in un caso del genere gli uomini non avrebbero riutilizzato quelle pietre lavorate per altri scopi?
Ma anche in epoche più tarde era normalissimo distruggere edifici abbandonati per fare spazio all'agricoltura o recuperarne i materiali da costruzione, al di là di varie motivazioni politiche (cambiare e ideologie, sostituire i culti, imporre una nuova identità) credo che fosse molto forte il senso pratico ed economico del recupero.
Credo che nessuno di noi oggi potrebbe prendersela per il fatto che in età romana o nel Medioevo si siano distrutte diversi monumenti, allora era normalissimo.
Nella stessa maniera credosidebbano intendere le distruzioni del '700 e '800, anche se ci viene più difficile accettarlo sulle basi della nostra formazione ed educazione che sentiamo più antica e radicata di quello che effettivamente è.
Nella Sardegna del XVIII, XIX e in parte anche di inizi di XX secolo la morale dell'uomo di campagna in questo senso era la stessa del Medioevo: istinto pratico, riutilizzo e recupero.
Non c'era l'educazione al patrimonio culturale, nella maggior parte dei casi si era analfabeti, non c'era una politica di tutela e valorizzazione; quello che la terra offriva era da sfruttare.
Nuraghi, tombe di giganti, domus de janas, resti archeologici di vario tipo erano risorse della terra. Se il nuraghe e le grotte potevano essere utilizzate come ricovero per il bestiame, i pozzi sacri per l'approviggionamento idrico, le restanti costruzioni come tombe e capanne erano delle vere e proprie cave di materiale da costruzione! Il senso pratico imponeva di recuperare il recuperabile e di togliere dal proprio campo quelle "pietre inutili".
Chiamiamola ignoranza, chiamiamola incoscienza, ma io fino alla metà del secolo scorso non tirerei in ballo grandi responsabilità dei politici nè colpevolizzerei troppo le vecchie generazioni, perchè allora si ragionava così.
Qualcuno attacca la classe politica della riforma agraria, ma sinceramente pensate che l'educazione e la morale dei politici di allora in merito alle testimonianze storiche fosse di tanto differente a quella del popolo delle campagne? Il politico che veniva dal paese non è che preferisse lasciar distruggere tombe e villaggi per tenersi i voti, probabilmente non si metteva proprio il problema. Naturalmente ci saranno stati anche i casi in cui si conosceva e si agiva con furbizia, ma secondo me nella maggior parte dei casi si era ignoranti e incoscienti.
L'importanza e il rispetto ai monumenti preistorici è una conquista abbastanza recente.
Mio nonno, classe 1910, una volta si stupì delle mie lamentele per una cava di granito che aveva sbancato un piccolo rilievo con un nuraghe, eliminando parte del villaggio circostante. Mi disse che erano solo "pedras in mesu ìa", pietre senza senso apparente che stavano in mezzo alla via del progresso. E allo stesso modo giustificava un compare che in tempo di guerra smontò una piccola tomba di giganti e ne vendette "la pietra", perchè oltretutto era in mezzo alla vigna e ne impediva certi lavori.
Quella era la morale della gente, il presente era più importante del passato.
Inutile colpevolizzare ora o piangere sul latte versato, secondo me è bene fare tesoro degli errori del passato per evitare di ricommetterli. Oggi ci sentiamo tutti più rispettosi, ci educano così e forse i contadini non distruggono più le tombe presenti nel loro orto. Però i grandi impresari edili non si fanno scrupoli di costruire sulla necropoli di Tuvixeddu o di fare un grande centro commerciale a pochi metri dal pozzo sacro Sa Testa di Olbia.
A quanto pare c'è ancora molto da fare per l'educazione e stavolta non abbiamo neanche la scusante della necessità e dell'ignoranza che avevano i nostri nonni.


sky59 Inserito il - 21/10/2008 : 07:09:32
quattromori ha scritto:

sitzkid, sono d'accordo solo in parte con te. le carte archeologiche sono state redatte da oltre cent'anni, periodo in cui le ruspe non esistevano proprio e gli stessi lamarmora ed angius dicevano che spesso e volentieri i pastori annoiandosi per tutta la giornata a guardare il gregge al pascolo, si divertivano a far rotolare le pietre dei nuraghi. e poi? i muretti a secco delle nostre campagne che forse esistono ancor prima delle chiudende? chi li ha costruiti e con quali pietre? non è un problema moderno ma da sempre, tutto quello che è ritenuto inutile, viene distrutto e quello che si è salvato sotto terra è perchè l'olbio del tempo (e non le onde anomale) lo ha nascosto alle "attenzioni" dell'uomo


Mi trovi pienamente daccordo, cio' che e' successo ai manufatti in genere sparsi qua e la nelle campagne non e' altro che il risultato dell'incuria dell'uomo indigeno, l'ignoranza non ha fatto altro che giustificare lo scempio dei siti archeologigi.
Non tutto si puo' attibuire ad una politica di acquisizione di lembi di terra, forse negli anni 20 in poi, con l'avvento delle macchine operatrici, dovendo liberare i terreni dagli impedimenti materiali, del tipo spietramento e con esso anche i siti archeologici.
quattromori Inserito il - 04/10/2008 : 20:58:52
concordo nur, ce ne proprio bisogno e cè bisogno anche di renderli visitabili
quattromori Inserito il - 04/10/2008 : 20:57:11
concordo nur, ce ne molto bisogno però dopo gli scavi è opportuno anche aprirli sti siti, renderli visitabili.
DedaloNur Inserito il - 02/10/2008 : 23:54:33
se i fondi non possono essere dirottati allora è ovviamente bene che ci vadano.
Certamente però sarebbe più opportuno che il maggior quantitativo di soldi venisse speso per le ricerche in Sardegna. diciamo che ce n'è bisogno.
quattromori Inserito il - 02/10/2008 : 23:06:57
beh allora anche il nostro ministero alla cultura non dovrebbe finanziare campagne in egitto o in altre parti del mondo. diciamo che è anche un prestigio per una università partecipare a campagne di scavo estere, per le quali sono stanziati appositi fondi e sarebbe sciocco non approffittarne.
per quanto riguarda la salvaguardia, babborcu in un altro intervento ci ha ricordato che abbiamo decine di migliaia di siti da tutelare e trovare fondi per tutti è impossibili e dunque come tutti noi sosteniamo, spetta a chi vive nel proprio territorio difendere il patrimonio che gli appartiene.
io sono di villanovaforru, un paesino di appena 700 abitanti che ha saputo sfruttare al meglio anche le risorse messe a disposizione dall'unione europea e le nostre amministrazioni non si sono mai tirate indietro quando si trattava di chiedere soldi (che ci spettavano, preciso) al politico di turno, indipendentemente dal colore politico. magari non tutto ha fruttato ma è meglio fare e sbagliare che non fare niente. è tutta una questione di volontà, i fondi ci sono ed in passato forse ce n'erano di più, basta saperli chiedere e dimostrare di aver gestito efficacemente quelli che in passato sono stati ricevuti. tanti comuni se ne sono proprio fregati della valorizzazione dei propri beni ed ora piangono
il nuraghe si silanus è un monumento eccezionale e sarebbe un gravissimo danno perderlo, magari chi di dovere non è abbastanza convinto di questo.
DedaloNur Inserito il - 02/10/2008 : 11:47:53
Peppinu, l'impegno va però organizzato. Ad esempio: la Chiesa sa ottenere i finanziamenti per restaurare le sue chiese, in Sardegna. I Nuraghi invece da chi vengon difesi e quando? Magari quando stanno per crollare come nel caso del Nuraghe Orrolio.

E da chi? da delle petizioni. per carità son benvenute, ma queste iniziative son poco forti ed estemporanee. Serve un impegno costante sopratutto per evitare che situazioni di questo genere si creiino....e che gli stessi monumenti si trovino ad essere in pericolo....

Se esistesse un associazione stabile forse si potrebbero fare pressioni costanti e non una tantum, per dirigere qualche finanziamento in più alla tutela dei monumenti nuragici.

Perchè sono quest'ultimi, che rendono speciale l'Isola. Se magari qualcosa del genere esistesse, invece di finanziare scavi in africa, avremmo scavi in Bulgaria dove a Serdika, com'è noto è stato trovato un pozzo sacro uguale ad alcuni esemplari sardi. Quella sì che sarebbe una missione estera degna di rispetto. Non la città romana. E forse anche i Giganti di Monte prama non sarebbero stati tenuti in magazzino (o almeno la maggior parte di essi) per trentanni /30.....
PeppeLuisiPala Inserito il - 02/10/2008 : 10:18:10
...ma su contu est semper cuddu,...
chie depet controllare ,no controllat,...
chi biet ,faghinde custas porcherias,sind'afutit e no denuntziat su chi at bidu ,e...
a chie at bidu faghinde tale cosa...
tando...
ite cherimos???
Si mancu nois faghimos sa parte nostra???

bi cheret pius impinnu dae parte de chie custas cosas las tenet a coro...

saludos...

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