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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
drFolk Inserito il - 21/11/2007 : 15:04:15
Chi ha foto e denominazioni dei capi del costume di Osidda? Vi scrivo l'idea che me ne son fatto, poi mi dite se è corretta o meno. Approsimativamente, quello femminile ricorda i costumi di Nule. Il giubbetto era rivestito in velluto bordeaux, mi pare con una stella stilizzata allo spallaccio in filo d'oro, e costure convergenti (alla bittese,insomma) in nastro fiorato scuro. La gonna è molto simile a quella Buddusoina, con la balza rivestita di broccatino chiaro a fiori, o di terziopel. Il busto rigido rivestito in lampasso molto simile al busto femminile di Pattada. Ne ho visto anche una versione, forse ricostruita, in cui il giubbetto è rivestito in terziopel blu: allo spallaccio una striscia centrale di tirolese a fiori spartita da punto cordoncino (forse eredità della fessura che ancora resiste nel costume maschile di Oliena?); una fodera di velluto bordeaux per le asole delle maniche, un po' più bassa rispetto a quelle di Orune e Bitti. Il busto sotto il giubbetto mi è sembrato il classico "soloppattu" di panno giallo costurato in velluto bordeaux, allacciato con stringa rossa. Il costume maschile è di velluto nero e raso nero, con chiusura e abbottonatura a doppio petto.
Ci ho capito qualcosa o devo rifare tutto quanto?
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
babborcu Inserito il - 21/06/2009 : 20:58:30
amncu male! quando sento dire alcune cose.. mi vengono certi dubbi... è ovvio che anche nell'ambito feriale c'erano variazioni,, con un vestito si poteva dare il becchime alle galline o infornare il pane, ma non andare in un rione lontano, fare una visita.. ecc
lore_7979 Inserito il - 21/06/2009 : 20:54:45
si babborcu, ovviamente era festivo per tutti con variazioni delle stoffe
babborcu Inserito il - 17/06/2009 : 16:20:12
correggo: credo che fosse ANCHE festivo peri non abbienti, con opportune variazioni nelle stoffe..
babborcu Inserito il - 17/06/2009 : 16:18:52
su corittu ( che credo fosse festivo, con variazioni nelle stoffe per i non abbineti) ha caratteri più arcaici.. l'altro, particolarmente nella giacchetta risente di moduli vestimentari del 1850+80.. di origine signorile.. modelli simili a osidda, pattada, alà, budduso'.... e nel meridione, burcei, quartu, sinnai,, qui , a differenza del nord, sono di mezza gala...

mia nonna quando vestiva in costume qualche ragazza "non dotata " imbottiva non solo ila camicia sul davanti ma la zona fianchi sotto il busto.. il canone di bellezza era vita stretta e seno e fianchi prorompenti!
lore_7979 Inserito il - 01/06/2009 : 12:36:17
Sono completamente diversi e vanno saputi portare entrambi, a certe dona su corittu e ad altre su tzippone. L'eleganza del tzippone è risaputa, sia con il terziopelo che con le perline che brillano. Ovvio che per portarlo in maniera impeccabile serve un fisico magro, un bel seno e ovviamente un bel viso. E' risaputo che molte ragazze dei gruppi folkloristici oggi "riempiono" il davanzale con metodi artificiali per far risaltare ricami e scollature
Su corittu è più popolare ma è fantastico!!!
babborcu Inserito il - 01/06/2009 : 12:13:33
anch'io preferiso su corittu... è più saturo di umori popolari e ha un carattere più antico,, alcuni zippones, pero' sono eleganti... con tutto quel terziopelo!!! chissà quanto costavano...
lore_7979 Inserito il - 01/06/2009 : 12:07:24
Si, confermo, purtroppo quest'anno erano tutti costumi festivi, solo due feriali di cui uno da vedova. Siamo riusciti a recuperare pochi figuranti e ovviamente se una ha in casa quello come dici tu da dama indossa quello. Penso che meritino entrambi attenzione, ma quello feriale lo preferisco per la particolarità del doppio fazzoletto e dei ricami. Il prossimo anno cercheremo di far sfilare una percentuale più equa di costumi festivi e feriali.
babborcu Inserito il - 01/06/2009 : 12:01:48
ancora.. omologazione del costume.. anche qui.. come in altre zone ritengo che bono 8 il centro principale) abbia fatto da "faro"... poi il restringersi della confezione famiare delle fogge festive ed il ricorso a non tante artigiane.. ha finito per imporre uno specifico "stile"... comunque è inoppugnabile che nella fase precedente il 1900 i costumi femminili del goceano fossero assai più semplici, soprattutto nei ricami..
babborcu Inserito il - 01/06/2009 : 11:58:51
intendo dire che la rappresentanza femminile di nule indossava all80% l'abito da dama.... e credo che le dame a nule fossero una minoranza rispetto alle donne comuni...
lore_7979 Inserito il - 31/05/2009 : 22:11:58
ovviamente gli abiti del goceano sono molto similari nelle fogge trattandosi della stessa zona e i cambiamenti che dici tu alla fine li hanno fatti doventare tutti uguali.............

[[nule alla cavalcata .. tranne qualche eccezione : tutte dame?]] che intendi dire?
babborcu Inserito il - 31/05/2009 : 21:31:16
gli abiti del goceano hanno una matrice comune.. mi sbaglierò ma le differenze fra i paesi sono sfumature.. e magari quelle , all'interno di uogni singolo paese, fra costume e costume sono pari a quelle fra paese e paese..

il calcolo delle generazioni a ritroso spesso si fa esagerando hai ragione...
esistono, te lo posso assicurare abiti antichi.. diciamo databili attorno al 1870-1880 (senza esagerare) diversi da quelli checonosciamo... ti garantisco che una mi a amica ha un costume di benetutti con gonna d'orbace fulvo, che ha una balza verde alta due cm... camicia di lino tessito in casa con ricami più raffinati ,ma meno vistosi,, giubbetto di scarlatto con applicazioni di velliti di seta lisci, busto + largo e + lungo di quello attuale... e non è un abito feriale.. viato che è rifinito benissimo ed adotta stoffe fini ( l'orbace sembra una garza!!)
le fogge del goceano soprattutto nel decorativismo hanno subito costanti cambiamenti ed arricchimenti nel tempo..

nule alla cavalcata .. tranne qualche eccezione : tutte dame?
lore_7979 Inserito il - 31/05/2009 : 21:12:56
Babborcu, non credo che questi esemplari antichi si discostino più di tanto da quelli che conosciamo, piuttosto possiamo dire che questi sono tramandati di generazione in generazione e rappresentano un patrimonio di inestimabile valore che non andrebbe perso, ma penso che sia molto utile cercare almeno di documentarli e catalogarli per non perderli anche nella memoria. Sarei curioso di vederli e fare qualche foto per valutare piuttosto i materiali utilizzati e cercare di far confezionare i futuri seguendo certe linee guida. Purtroppo oggi tante persone si improvvisano esperti del settore e confezionano costumi non inerenti alle linee tradizionali, anche quest'anno alla Cavalcata si sono viste cose assurde, sia nel gruppo di Nule ma anche in altri e questo alla fine porterà a una perdita dei particolari che prima contraddistinguevano ogni paese. Leggevo anche i commenti riguardo i costumi del Goceano che in realtà dovrebbero presentare delle differenze, anche se piccole, da paese a paese, ma al giorno d'oggi li vedi e sono tutti uguali tranne qualche raro esemplare che viene fatto resuscitare da qualche vecchia cassapanca, cosa che purtroppo accade molto raramente.

Per quanto riguarda il cappotto da me indossato ti posso dire che la proprietaria, oggi 90enne, l'ha custodito gelosamente per parecchi anni e solo casualmente si è venuti a sapere che forse ne possedeva uno appartenuto agli avi del marito. La data del 1750 non è il frutto di analisi dei tessuti o dei ricami ma si è trattata di un analisi a ritroso in base anche ad alcune vecchie foto. Penso però che forse sono andati troppo indietro presi dall'estasi di avere in casa un capo di così eccezionale interesse e valore. In ogni caso le condizioni sia dell'orbace che del velluto sono perfette, il capo non presenta un minimo difetto dovuto al passare degli anni (penso che fosse quello della festa, indossato quindi per occasioni particolari e quindi meglio conservato) e la cosa più bella è che sembra fatto a misura mia.

Anche il gonnellino che indosso io (sos ragones) sono quelli della festa e appartenevano a mio bisnonno che a sua volta li aveva ereditati dal padre e in base alle informazioni che ho risultano effettivamente databili intorno alla prima metà dell' 800 e lo stato di conservazione è ottimo, considerando che non venivano indossati sempre e per fortuna sono arrivati sino a noi
babborcu Inserito il - 30/05/2009 : 16:57:20
sono convinto di questo: la gonna al 90% non è di nule.. il giubbetto può esserlo al 98%!! E non è del bittese (vedi asole e occhielli presenti, ma diversamente in esempari del bittese,, ma vedi disposizione del velluto sulla schiena tipica goceanina..
credo che i ragionamenti che fai siano logici .. ma.. se quelle cose antiche nascoste si discostassero da quel che conosciamo???
capotto del 1750? ma davvero? come fai a datarlo...??? fotografalo e postalo, se puoi!!!se così fosse, ma anche se fosse del1850, sarebbe un indumento di eccezionale interesse
lore_7979 Inserito il - 30/05/2009 : 15:56:43
Babborcu, in effetti la gonna potrebbe essere nata con la sola fascia di terziopelo verde in alto e in un secondo momento potrebbe essere stata arricchita con la fascia bianca e quella azzurra, ma quello che mi fa pensare è proprio la fascia bianca, colore che in genere a Nule non veniva utilizzzato per il costume quindi questo potrebbe far pensare che la gonna non sia effettivamente di Nule ma dell'area Bitti-Onanì-Lula tornando quindi al mio discorso precedente che la balza rossa a Nule non era in uso e non lo è tuttora.
In generale i costumi della zona somigliano, ma mentre nell'area Bittese è ancora presente questa balza rossa con applicazione di terziopelo al centro a Nule la balza inferiore è sempre stata in velluto liscio o terziopelo (a seconda dello status così come l'altezza stessa di questa balza) oppure panno per le gonne più povere ma di colore scuro e non rosso e la fascia centrale veniva confezionata prevalentemente con broccato o seta. Per quanto riguarda la parte alta della gonna, erano molto rari gli esemplari ricamati a mano e anche qui si trattava prettamente di uno status sociale; sono al corrente che a Nule esistono esemplari di costumi antichissimi che purtroppo sono in mano a persone che non consentono la visione per un eventuale studio approfondito o per un'eventuale ricostruzione. Io stesso quest'anno ho indossato per la Cavalcata un cappotto in orbace con maniche in velluto nero datato 1750, finemente ricamato nei risvolti che non si era mai visto e del quale ricostruirò una copia fedele utilizzando ovviamente solo orbace e velluto di prima qualità.
drFolk Inserito il - 30/05/2009 : 14:15:49
Ho avuto modo di vedere il giubbetto Nulese mentre lo risistemavano: le asole anteriori sono tagliate lunghe, rifinite a punto cordoncino, mentre le asole posteriori della manica sono rotonde, rifinite a punto erba.

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