Forum Sardegna
    Forum Sardegna

Forum Sardegna
 

    


Nota Bene: Pau - è un comune di poco più di 300 abitanti della provincia di Or, situato nell'area geografica denominata Alta Marmilla, sul versante occidentale del massiccio vulcanico del Monte Arci, noto come paese dell'ossidiana e nel territorio è presente il campeggio montano Sennixeddu.



 Tutti i Forum
 Libri di Sardegna
 Letteratura in sardo e in italiano
 La filosofia della navigazione

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Modo:
Formato: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Aggiungi Spoiler Allinea a  SinistraCentraAllinea a Destra Riga Orizzontale
Inserisci linkInserisci EmailInserisci suonoInserisci Mp3Inserisci pdfInserisci file multimediale Inserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci CitazioneInserisci Lista
   
Video: Inserisci Google video Inserisci Youtube Inserisci Flash movie
Icona Messaggio:              
             
Messaggio:

  * Il codice HTML è OFF
* Il Codice Forum è ON

Faccine
Felice [:)] Davvero Felice [:D] Caldo [8D] Imbarazzato [:I]
Goloso [:P] Diavoletto [):] Occhiolino [;)] Clown [:o)]
Occhio Nero [B)] Palla Otto [8] Infelice [:(] Compiaciuto [8)]
Scioccato [:0] Arrabbiato [:(!] Morto [xx(] Assonnato [|)]
Bacio [:X] Approvazione [^] Disapprovazione [V] Domanda [?]
Seleziona altre faccine

 
 
 
 

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Agresti Inserito il - 19/03/2007 : 22:21:33



Al timone un filosofo-ragazzino



Il giovane cagliaritano Alessandro Aresu ha scritto "La filosofia della navigazione" che verrà presentato da Massimo Cacciari. Universitario, sogna di occuparsi di politica.


di GIORGIO PISANO
Com'è un ragazzo di ventitré anni che scrive un libro di filosofia? Magari uno qualunque: però quel libro lo ha pubblicato Bompiani. E Massimo Cacciari arriva apposta a Cagliari sabato prossimo per presentarglielo. Dunque c'è qualcosa che non torna. E lui francamente ammette: «Non sono un fanatico della normalità». La filosofia della navigazione ha esaurito la prima edizione (cinquemila copie). Se n'è parlato sul Corriere della Sera, la Repubblica, l'Avvenire. Si può, a ventitré anni? Quando spiega, Alessandro Aresu sembra vecchio: aspetta la domanda, riflette il tempo che serve (non necessariamente lampo) e poi risponde con l'aria di dire una cosa ovvia. Dice che la sua fortuna è aver incontrato «grandissimi maestri» e che il saggio, in fondo, l'ha buttato giù perché aveva «certe idee in testa»: niente di speciale, insomma. Poi è passato alla fase 2: alla fine di un convegno sulla stratosfera del pensiero a Venezia, l'ha consegnato a Cacciari. Mi fa la cortesia di leggerlo? Cacciari, tanto per cominciare, ha perso il manoscritto, dopo un po' l'ha ritrovato e infine ha fatto chiamare dalla sua segretaria: «Il professore è entusiasta, mi ha pregato di dirle che la contatterà una casa editrice». E' cominciata così l'avventura di un ragazzino che, in attesa di diventare monaco (monaco della categoria, s'intende) ha iniziato a indossare l'abito: barbetta lunga, capelli alla Bernard Henri-Levy, dolcevita carta da zucchero, pantaloni neri. «Mi piace l'eleganza». Qualcuno dirà che si sta vestendo da filosofo con largo anticipo ma Alessandro non si preoccupa di questo, viaggia su una lunghezza d'onda che non coglie certi dettagli. Si racconta così: «Sono molto riflessivo, per niente timido, amo la conversazione (compresa la mia) e il capretto arrosto». A Milano, dove studia per prendere la laurea specialistica (col professor Guido Rossi) dopo aver ottenuto quella breve con 110 e lode, ha una stanza in affitto al quinto piano di uno sterminato ed elegante condominio nel quartiere Sempione. Nell'appartamento abitano altri tre studenti. La camera ha un armadione, un letto matrimoniale arredato a metà (un solo materasso singolo), una libreria colma di titoli non esattamente per sciampiste. Di popolare c'è Kundera, Cristina Campo e due copie del capolavoro di Satta, Il giorno del giudizio: «Mi interessavano le analisi introduttive al romanzo». Quando stava a Cagliari, al liceo Dettori, Alessandro faceva parte di un gruppo (Elefantino brillo team) che organizzava feste da ballo. (Forse si chiamavano eventi anche allora). Dopo, cos'è accaduto?, che ne è stato di un giovane tranquillo e qualsiasi?, com'è avvenuta la chiamata? Sorride: «Colpa del professor Cacciari. E' un insegnante straordinario, insuperabile, coinvolgente». Basta questo per diventare a 23 anni (importante ripeterlo) un autore di filosofia? Qual è la differenza con i coetanei che si fanno di musica a palla e Gazzetta dello Sport? «Forse la curiosità. Io sono curioso. Il filosofo deve essere curioso». Al sodo: normale o speciale? «Speciale, perché mi pongo domande». Figlio unico del proprietario di una piccola casa parafarmaceutica, per un anno ha studiato a Roma nel corso di Scienza della comunicazione. Però s'annoiava. Quindi ha mollato e si è trasferito a Milano, nella facoltà di filosofia che il gesuita più famoso d'Italia (don Verzè) ha aperto a fianco di Medicina e Chirurgia. A capo ci ha messo uno che non produce farina per ostie: autorevole, laico fin nelle ossa, sindaco di Venezia e addirittura chiacchierato dai comuni mortali per una presunta e smentita passioncella con la signora Veronica Lario in Berlusconi.
Il libro: quando e come ha pensato di scriverlo.
«Non l'ho programmato. Il fatto è che a un certo punto senti il bisogno di dire la tua».
Su Platone, Socrate e soci?
«Perché no? Ho impiegato quattro mesi a completarlo, dentro ci sono tutte le mie energie».
Che c'entra la navigazione?
«La vita è navigazione. La filosofia classica ne prevedeva tre: la prima è quella che ci porta alla maturità, la seconda inizia quando cala il vento e bisogna mettersi ai remi per proseguire. Su quale rotta, verso quale approdo? La terza navigazione, infine, serve per capire se stessi e fare delle scelte ovvero decidere verso quale porto indirizzarsi».
C'è il lieto fine?
«C'è la presa d'atto che la navigazione non finisce mai, l'uomo non smette di stare in mare. L'obiettivo degli obiettivi è la rotta, che sarà poi senza requie perché nessuno riesce a trovare se stesso fino in fondo».
Perché l'ha fatto?
«Il libro? Per provare a parlare di filosofia in modo diverso».
Com'è Cacciari?
«È un filosofo gettato nella nostra società. Se legge un libro che gli piace non si pone il problema del curriculum di chi l'ha scritto. Come tutti i filosofi segue soltanto i suoi demoni».
Uno dovrebbe chiamarsi don Verzè, giusto?
«Il professore non ha chiusure di alcun tipo. La filosofia esiste proprio per questo: per cancellare i pregiudizi. Don Verzè è un uomo intelligente: quindi vale la pena di confrontarsi con lui. Tutto qui». -
Cos'è la filosofia?
*** Bella domanda. Alessandro Aresu la ripete a voce alta come uno studente che cerca la risposta giusta all'esame. Si alza. Consulta i sacri testi. Legge alcune definizioni che tuttavia non lo soddisfano o non risultano facilmente decifrabili per la gente comune. Pensa e ripensa. Alla fine decide e, sapendo di stupire, la dice piano piano, forse per facilitarne la digestione. «La filosofia è quella curiosità che è curiosa anche di se stessa».
Nel senso che si interroga continuamente?
«Ovvio».
*** Dicono che alla fine regala inquietudine anziché serenità.
«Credo sia proprio così. Non può indicare un miglior modo di vivere all'infinito».
Scusi, ma allora che ce ne facciamo dei filosofi?
«Quando c'è una crisi, della politica, del diritto o comunque di una scienza, si ricorre puntualmente ai filosofi, alle loro inquiete parole perché possano indicare una via d'uscita, un percorso...».
Perché lei si muove in direzione ostinata e contraria rispetto alla sua generazione?
«Questo è vero solo in parte. La mia generazione non ha obiettivi chiari e focalizzati, ma è anche vero che non bisogna generalizzare. Io non sono speciale perché scrivo libri di filosofia. Sono speciale perché ho una curiosità assoluta, totale». Che vuol dire?
«Vuol dire che mi guardo intorno, come tutti leggo i grandi quotidiani, compreso Il Sole 24 Ore».
Il Sole, che le importa?
«M'importa eccome, l'economia. Mi affascina».
E poi?
«Poi leggevo Limes e anche Micromega fino a quando non ha reclutato Marco Travaglio. Strana deriva per una rivista di quel genere».
Non le piace Travaglio?
«No, fa benissimo il suo mestiere. È che con Micromega non c'entra niente. Poi, cosa vedo? Tivù. I serial, soprattutto quelli americani, sono intelligenti. Lost è perfino strepitoso».
La sua generazione sta naufragando?
«No, sono ottimista. Credo si sia fatta più attenta alle questioni del mondo. Qualcosa si muove».
E' una generazione qualunquista?
«Il qualunquismo è uno dei difetti più diffusi».
Egoista?
«Non del tutto».
Analfabeta?
«Non s'ammazza per la lettura».
Ci va a ballare?
«Ora quasi mai, ci andavo anni fa. Non faccio neppure sport ma in compenso cammino moltissimo. Faccio passeggiate di ore in una città come questa, dove basta lasciare un viale ingorgato-affollato-trafficato per ritrovarsi nella quiete di vicoli deserti, immersi nel silenzio».
E la Sardegna?
«Sono nato a Cagliari ma sento l'intera isola come casa mia. Vista a distanza, è ancora più bella».
Ci tornerà?
«Non posso pensare al mio futuro senza la Sardegna».
Sa che sta attraversando una crisi paurosa?
«La Sardegna è una malattia per quelli che non ci sono nati, figuriamoci per noi. Si tratta di uscire dalla caverna».
Soru?
«Può essere che ce la faccia, ma la questione non può essere quella di un uomo solo al comando. La rinascita riguarda tutto l'equipaggio. Dobbiamo passare dalla seconda alla terza navigazione e proiettarci nel futuro, farci progetto».
E lei?
«Io non sono affatto il filosofo con la testa sulle nuvole, anzi. Amo la concretezza. Mi piacerebbe occuparmi di politica ma per il momento non so se a livello regionale o nazionale».
Vuol cambiare la civiltà delle Veline entrando in Parlamento?
«Il berlusconismo, come visione del mondo e della vita, non ha ottenuto la vittoria definitiva. Certo, ci ha lobotomizzato ma io credo sia possibile andare incontro alla luce. Io, per esempio, sono nella luce».
Credente?
«Solo Dio lo sa».
Beh, potreste saperlo anche in due.
«Tendenzialmente direi di no ma mi sembra troppo impegnativo».
Ha prospettive standard: matrimonio, figli, canarini eccetera?
«Sono un uomo che si lascia prendere da passioni che bruciano in un attimo. La normalità può risultare noiosa. Per questo non faccio mai progetti a lunga scadenza».
Meglio trasgredire?
«Le trasgressioni fanno parte della vita di ciascuno di noi. Dunque sono anche mie».
Per esempio?
«Nulla di importante: trasgredisco, rimuovo e dimentico. Come tutti».
Una curiosità: le domande di queste intervista sono sceme?
«No. Direi appropriate. Giustificate. Alcune necessarie».
(pisano@unionesarda.it)

dove acquistarlo
_______________________________________________________________________________

La mia religiosità consiste nel sentirmi parte di tutto, anello di una catena che comprende tutto il creato, e quindi nel rispettare tutti gli elementi, piante e minerali compresi, perchè secondo me l'equilibrio è dato proprio dal benessere diffuso in tutto ciò che ci circonda.
F.De André
***LIBRIDISARDEGNA***
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Alessandro Aresu Inserito il - 13/04/2007 : 23:00:38
Sì ricordo quell'intervista, l'ha fatta allo Spazio Odissea appena prima della presentazione del libro!
Vi segnalo anche qui la presentazione del libro di Giovanni Floris a Cagliari, per cui del resto ho aperto appositamente una discussione:



Immagine:

20,53 KB
Agresti Inserito il - 13/04/2007 : 15:07:51
Alessandro!! Finalmente ho vistoil tuo viso
in un'intervista, credo fatta da Egidiangela, su Videolina..

_______________________________________________________________________________

***LIBRIDISARDEGNA***
Alessandro Aresu Inserito il - 12/04/2007 : 19:48:25
maragda ha scritto:

Capisci il sardo... di quale zona?



Sono di Cagliari e mio papà è di un paese vicino a Cagliari, quindi campidanese!

Vi ringrazio ancora per i complimenti. Addirittura la nota poetica!
maragda Inserito il - 04/04/2007 : 15:08:53
Navigo,
con occhi vigili
seguo il rollio...
il cerchio mutevole delle cose
che si conclude
dove cominciò...

fluttuo,
assieme all'incresparsi
dell'onda che in un attimo
si spezza in umidi frammenti
su scogli e pensieri
irrisolti

ed ancora galleggio
fra terra e azzurro
fra la memoria che geme
ed il battito di chi
spera.

Maragda.

Questa è sbocciata così,l' immagine della navigazione può evocare tante sensazioni,a me ha suscitato tutto questo.Albertina,starti accanto mi ispira,colpa tua(con affetto).
Smack,maA



In su bucconi pratziu s'anghelu si'ddoi setzidi...
maragda Inserito il - 04/04/2007 : 14:53:12
[quote]Agresti ha scritto:
esattamente ciò che intendevo fare


Sì Agresti,ho interpretato il tuo pensiero,di certo leggendo il bell'articolo hai pensato di inserirlo qua per condividerlo,grazie ancora!!!

Ad Alessandro:scegli un nome che senti tuo...io son Maragda per le acque sarde,potresti esser Navigatore(troppo scontato?)Platone(troppo prevedibile?)Curioso..ecco questo mi pare adatto,ma saprai sceglier tu qualcosa che ti esprima senza rivelarti troppo...eheh,ciao!
Capisci il sardo... di quale zona?
Ciao ciao,MaA

In su bucconi pratziu s'anghelu si'ddoi setzidi...
cedro del Libano Inserito il - 04/04/2007 : 14:21:24
Ciao.Alessandro ho seguito la tua intervista in televisione e data la tua giovane eta' ti considero superlativo.
Voglio quindi farti i miei migliori auguri per il presente e sopratutto per il tuo futuro.
Ricordati sempre che sei Sardo,
Ciao da Zurigo

________________________
Monteferru Inserito il - 04/04/2007 : 12:33:11
A noi va bene anche un altro nik Alessandro, l'importante è la partecipazione.

Maurizio
Alessandro Aresu Inserito il - 04/04/2007 : 01:28:09
maragda ha scritto:


In questo sito si parla della Sardegna a tutto tondo(ci proviamo)pregi e difetti,si studia e si curiosa riguardo alla lingua sarda(tu parli il sardo?)


Come sardo "urbano" parlo poco il sardo, però lo capisco piuttosto bene, dopo averlo sentito parlare tante volte da mio papà e dai miei nonni in campagna.

Ho dato uno sguardo alle altre discussioni del vostro forum sulla Sardegna a tutto tondo, e potrei inserirmi in qualcuna di esse, ma non so se userò questo stesso nome utente, che aveva un senso qui ma altrimenti risulta un po' troppo formale.
Alessandro Aresu Inserito il - 04/04/2007 : 01:20:49
adelasia ha scritto:

Ti ho ascoltato venerdì scorso alla radio, con il professor Tagliagambe. Della serie: come divertirsi con i filosofi, disquisendo di Kant e del carattere di Cacciari. Mi sono davvero divertita.


Ti ringrazio. Io ho sentito da poco la registrazione, e in effetti mi sono divertito a farla, anche perché Tagliagambe, oltre a essere bravo, è molto simpatico.

Il mio libro può essere una buona occasione per riavvicinarsi a una filosofia trascurata sui banchi di scuola? Direi di sì, e almeno vale la pena di provarci. Sicuramente l'ho scritto pensando a un pubblico non limitato agli specialisti, e quindi ho cercato di non essere difficile o - peggio - fumoso. Ma certamente ci si può avvicinare o riavvicinare alla filosofia anche confrontandosi direttamente coi grandi. Anzitutto Platone. Penso che chiunque possa leggere direttamente testi come l'Apologia di Socrate o il Simposio, senza farsi intimorire.
Agresti Inserito il - 03/04/2007 : 19:16:01
Alessandro, il tuo vecchio liceo è anche il mio però di sicuro la filosofia, diversamente da te,
non era la mia materia preferita... Forse questa è l'occasione giusta per avvicinarmi ad essa??
Il tuo libro mi ha incuriosito in maniera particolare e credo questa sia la strada giusta per iniziare


avendo tu rappresentato ad alto livello la Sardegna..è stato doveroso(e molto interessante)far comparire qua l'articolo che ti riguardava..

esattamente ciò che intendevo fare


_______________________________________________________________________________

La mia religiosità consiste nel sentirmi parte di tutto, anello di una catena che comprende tutto il creato, e quindi nel rispettare tutti gli elementi, piante e minerali compresi, perchè secondo me l'equilibrio è dato proprio dal benessere diffuso in tutto ciò che ci circonda.
F.De André
***LIBRIDISARDEGNA***
Adelasia Inserito il - 02/04/2007 : 22:02:07
Ti ho ascoltato venerdì scorso alla radio, con il professor Tagliagambe. Della serie: come divertirsi con i filosofi, disquisendo di Kant e del carattere di Cacciari. Mi sono davvero divertita.
maragda Inserito il - 02/04/2007 : 18:51:11
Alessandro..sappi che qui c'è stato un 'pesce d'aprile' incredibile..abbiamo abboccato tutti e quindi...i sospetti si devono a questo...da parte mia rinnovo l'invito ad inserirti in tutte le discussioni,anche se la tentazione di farti domande più da 'giornalista'è forte...

In questo sito si parla della Sardegna a tutto tondo(ci proviamo)pregi e difetti,si studia e si curiosa riguardo alla lingua sarda(tu parli il sardo?)ed avendo tu rappresentato ad alto livello la Sardegna..è stato doveroso(e molto interessante)far comparire qua l'articolo che ti riguardava...

Ciao,MaA.

In su bucconi pratziu s'anghelu si'ddoi setzidi...
Alessandro Aresu Inserito il - 02/04/2007 : 18:38:18
maragda ha scritto:

Alessandro...ma sarà proprio lui?



Vi assicuro che sono proprio io! Alcune persone mi hanno fatto notare che nel vostro forum era presente una discussione sul mio libro con l'intervista di Pisano, e allora ho pensato che fosse simpatico farmi vivo di persona.

Per quanto riguarda la domanda di Agresti sulle presentazioni in Sardegna, dopo quella di sabato scorso forse dovrei fare qualcosa nel mio vecchio liceo (il Dettori) e poi partecipare al festival Marina Cafè Noir, che si tiene all'inizio di giugno. Per quanto riguarda la penisola, invece, il 9 maggio sarò a Lugo e in data ancora da definire sempre a maggio a Trieste.

Tra l'altro, dopo appena qualche giorno a Milano, sono già tornato a Cagliari, anticipando le vacanze di Pasqua perché tra poche ore suonerà al Lirico Maurizio Pollini...
maragda Inserito il - 02/04/2007 : 12:47:20
Alessandro...ma sarà proprio lui?
Beh,chiunque sia...benvenuto,aspettiamo interventi anche suoi,di ogni genere,dal riflessivo-esistenziale al più leggero e spiritoso,qui ci sta bene tutto,sono tantissime le persone interessanti e sensibili che potranno apprezzare i tuoi interventi,a presto (speriamo)

Maragda

ps.in ogni caso,essendo tu sardo,qua troverai profumo e suoni di Sardegna!
Ciao!

In su bucconi pratziu s'anghelu si'ddoi setzidi...
Agresti Inserito il - 02/04/2007 : 12:44:21
Grazie a te per esserti soffermato a salutarci!!
sarebbe un enorme piacere se venissi a trovarci
ogni tanto..
Il 24 marzo c'è stata la presentazione del tuo libro a Cagliari,
ci sono altre date??


_______________________________________________________________________________

La mia religiosità consiste nel sentirmi parte di tutto, anello di una catena che comprende tutto il creato, e quindi nel rispettare tutti gli elementi, piante e minerali compresi, perchè secondo me l'equilibrio è dato proprio dal benessere diffuso in tutto ciò che ci circonda.
F.De André
***LIBRIDISARDEGNA***

Herniasurgery.it | Snitz.it | Crediti Snitz Forums 2000