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skywalker57
2917
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 Inserito il - 15/09/2007 : 18:33:00
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| Tranquillo ha scritto:
MENU PARADISOLANO
(per un pranzo tranquillo)
Malloreddus alla @Campidanese
Penne alla ZioEu (bresPaola e Pamygiano)
Strafalcioni all'Adelasia (abbondanti!!!)
Burrinka alla Barbaricina (con Afabica e brodo di Dadynette)
Archeobuoni alla Nuragica, stufati alla maniera di Shardanaleo
Baballotto del Campidano ripieno di Cisto
Cacciagione allo spiedo (Meurreddu,Furfuraju e Titti)
Giankarlini alla Francine (teneri piccioncini in salsa Gyzzy)
Pesce San Petru all'Alepazzi
Misto mare alla Stradafriggendo (Fish,Shark,Dolphin & 'Alamar)
Verdure Alexate
Casu marzu (formaggio coi Bakis, stagionato in Grodde )
Caruso And Brie
Macedonia poetica (con versi di stagione: Albertine, Almine, Maragde e MissDiamante)
pAnnika cotta alle Quattromore Agresti
Meri nghe
Torta di mEla
Torta Saint Hinterfolk
Cedrata del Libano
PippoMarco 93
Vin Bryluen
Sarrabus 72
Ammutadori del Guilcier
Mirto
Mont'e ferru
Jhonny Skywalker (57)
Ziamaretto di Saronno
Aki piace??
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Complimenti per il menù, è ben assortito, immagino che il ristorante si chiami "Al Forum"
La forza sia con te
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Alexa
Salottino
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Inserito il - 15/09/2007 : 18:33:45
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Beato te Fish, almeno fai parte di una buona frittura.
Allora io che devo dire...verdure alexate!
Tranqui... come menù niente da dire..e quando presenti il conto, chi mandi? Ci vai tu di persona!
O mandi Chuck Norris?
Alessandra 
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Modificato da - Alexa in data 15/09/2007 18:39:29 |
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furfuraju
Salottino
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Inserito il - 17/09/2007 : 07:52:02
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Tranquillo ses troppu togu! 
Posso offrirti una "pitza"? 
Ecco l'insegna del locale (a Orotelli):
da notare che la traduzione è de "s'Uffitziu de sa Provintzia"
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coltivo una rosa bianca... 
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Modificato da - furfuraju in data 17/09/2007 07:58:06 |
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maragda
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Inserito il - 11/10/2007 : 22:18:31
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Quanto ma quanto vorrei sorridere tranquilla..mente...
In su buccoi pratziu s'anghelu si doi setzidi...
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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 11/10/2007 : 22:27:43
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Ceeeeee ! questo menu' mi era sfuggito !!!
Tranquillo sei unico
MaA... Grazie !!!
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Tranquillo
Salottino
Utente Senior
Ironic Man
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Inserito il - 04/11/2007 : 11:30:34
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Davvero buone.
Merito del nonno, che coltiva i peperoni con tanto amore?
O forse di Battista, sublime macellaio, che mi ha costretto a comprare la salsiccia, perchè “E’ strepitosa, l’ho messa da parte per te”?
Merito loro, sicuramente, ma anch’io ho messo del mio, no?
Sta di fatto che le tagliatelle con salsiccia e crema di peperoni hanno fatto sfracelli.
Persino Melania ha fatto il bis.
Lei che, quando l’acqua sta per bollire, non pesa gli spaghetti: li conta.
E si ferma a venti.
Una soddisfazione immensa vederla fare la scarpetta, con la faccia preoccupata di chi, per recuperare, mangerà per una settimana solo yogurt, ed allo stesso tempo felice di chi, pur non avendo mai studiato latino, sa cosa significa Carpe Diem.
Anche il “Castello di Brolio 2001” ha fatto la sua porca figura: quattro bottiglie prosciugate sino all’ultima stilla, manco fossimo una cricca di alcolisti anonimi.
Unica nota stonata, la domanda di Paolo.
Dopo aver sciorinato la mia cultura enogastronomica, elencando cibi e bevande di ogni parte del mondo, mi viene a chiedere “E in Turkmenistan?”.
E’ proprio un sadico bastardone, sa benissimo che non sopporto non sapere e che poi non ci dormo la notte.
Ci mancava il PC guasto, nemmeno Internet può aiutarmi.
Ma ora ho sonno, il Turkmenistan può aspettare.
Sento lo stomaco è un po’ pesante, la testa ancor di più, ma chi se ne frega: domani niente ufficio, un mese di sacrosante ferie mi aspetta.
E in programma, poltrire, poltrire e poi poltrire.
……….
La testa è ancora pesante, le tagliatelle? Il vino? O il Turkmenistan?
Già, il Turkmenistan.
E se facessi una follia, la prima dopo una vita di normalità asfissiante?
E se, per una volta, smettessi i comodi abiti da pecora per indossare quelli di un leone?
E così, dopo aver avvisato mia madre che partivo per Parigi con degli amici, eccomi qua, zaino gigantesco in spalla, davanti al casello autostradale, con in mano un cartellone: “NORD”.
Avessi scritto “TURKMENISTAN”, l’unica quattroruote che si sarebbe fermata, sarebbe stata bianca, con una sirena sul tetto, e mi avrebbe portato dritto dritto alla clinica psichiatrica.
Non che la scritta “NORD” abbia avuto più successo, dopo due ore sotto il sole, mi sto convincendo
che non son fatto per le trasgressioni, non posso ribellarmi al mio destino di pecora: ovino son nato ed ovino morirò.
Non ci credo, un’auto si è fermata.
Un viso già visto, non so dove, non so quando, mi dice con accento indecifrabile: “Posso darle un passaggio sino a Bologna. Va bene?”
L’avventura comincia, lascio finalmente alle spalle me stesso, le mie regole, le mie paranoie.
….
Certo, potevo trovare compagnia migliore, mezzora di viaggio e non ha ancora aperto bocca.
La musica poi, un suicidio: “Papaveri e papere”, “Il ballo del qua qua”.
Mi vien voglia di buttarmi dall’auto in corsa: meglio di no, sta piovendo e mi bagnerei.
Rompo il ghiaccio: ”Le va una barretta di cereali?”
“Grazie, è il mio cibo preferito. In cambio posso offrirle un caffé, c’è un autogrill vicino”
Ha parlato: la voce non la riconosco, forse sbaglio persona.
Mettiamo il naso fuori dall’auto e smette di piovere: che fortuna, segno del destino?
Il bar è deserto, strano, e l’aroma del caffé mi leva dalla testa quelle canzonacce.
“Mi perdoni, le preoccupazioni mi hanno fatto scordare le buone maniere. Mi chiamo Gastone, e Lei?” dice con un sorriso .
“Mi chiamo Libero” rispondo impacciatissimo.
Perché ho mentito? Il solito attacco di pecorite? O forse oggi posso chiamarmi davvero Libero?
“Il suo accento mi fa pensare che non sia italiano”, provo ad attaccare bottone.
“Giusta osservazione. Son qua in Italia a causa dell’influenza aviaria. Temiamo che nella nostra città possa scoppiare un’epidemia, sarebbe una strage. Qualche anno fa, a causa della mucca pazza ho perso due carissimi amici: Orazio e Clarabella. L’arrivo dell’aviaria a Paperopoli sarebbe devastante. L’assessore alle Scienze e Sanità, il Dottor Ingegner Archimede, mi ha incaricato di reperire una notevole quantità di vaccino: per questo sono in Italia”.
Paperopoli, Archimede, Orazio, Clarabella, Gastone….
E’ completamente pazzo, meglio interrompere subito il discorso.
Usciamo dal bar, fianco a fianco, immersi in diverse preoccupazioni.
Davanti alle colonnine antifurto, mi dice “Prego Libero, prima Lei.”
Passo e, dopo un istante, una sirena assordante attira l’attenzione dei pochi presenti.
Pazzo, e pure ladro!
“Complimenti Signore.” Dice una splendida ragazza in divisa da cassiera.
“Lei è il miliardesimo cliente di AutoGrull. In quanto tale verrà premiato con una tessera che le darà diritto, per sempre, a pasti e bevande gratuiti in tutti gli AutoGrull d’Italia”.
Gastone, sempre il solito fortunato: oddio, che succede, comincio a crederci davvero?
Mi sento mancare….
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(Se non fossi Tranquillo, molto probabilmente sarei un altro)
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Regione Toscana ~
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Tranquillo
Salottino
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Ironic Man
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Inserito il - 04/11/2007 : 11:34:52
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La testa è ancora pesante, le tagliatelle? Paperopoli? il Turkmenistan? Che strano sogno.
Perché non riesco ad alzarmi?
Forse non era un sogno e dall’autogrill, son finito dritto all’ospedale?
Apro gli occhi: aiuto, meglio richiuderli subito.
In vita mia, mai una sbronza, mai una canna, sto subendo gli effetti della pazzia.
Conto lentamente sino a cento e tiro su le titubanti palpebre.
Sdraiato per terra, completamente vestito di grosse funi.
“Ha aperto gli occhi” urla una stridula vocina, suscitando uno strano brusio.
Volgo la testa, unica parte libera, alla mia destra e vedo una moltitudine di piccoli esseri eccitati e festanti.
“Gulliver, sei nostro prigioniero. Più tardi la Principessa deciderà la tua sorte. Divino O’ Melma , grande mago di Lilliput, riporta Gullliver a dimensioni più consone.”
Mi si avvicina un omino, incrocio tra Platinette ed un lampadario, che ordina alla folla “Quando
solleverò lo sguardo al cielo, ripetete con me : Metti la cera, togli la cera”.
Muovendo le mani con sapienza, intona in perfetto stile Mary Poppins: “CalaLaLuna MettiLaMula RidiDiProdiDiPiù. Basta un poco di zucchero e la glicemia va su. Senza trucco senza inganno ”.
Mi sento finalmente libero, ma son diventati tutti grandi?
O forse son rimpicciolito io?
“Gulliver, Lilliput è in festa perché oggi è il compleanno della principessa. Come tradizione vuole, Ella concederà la grazia al prigioniero che saprà deliziare, più di ogni altro, il suo palato. Datti da fare se vuoi ridiventare libero”.
Libero? Come mai conoscono il mio nuovo nome?
Devo riconquistare la mia libertà, non posso aspettare che la sveglia dissolva questo incubo.
Se la pila fosse scarica? Se non fosse un sogno? Meglio non correre rischi.
Devo far lavorare i pochi neuroni sopravvissuti alla perenne noia in cui mi son gongolato sinora.
Penso, penso, penso….
“Divino O’Melma, per poter cucinare la mia specialità, avrei bisogno di prendere in prestito alcuni oggetti e, soprattutto, dovrai riportarmi alle dimensioni originali”.
“Va bene, sappi che, al primo passo falso, diventerai una statua.
SaleLaLunaFattiLaMula RidiDiProdiDiPiù…..”
Dallo zaino prendo il pacco di spaghetti e la bottiglietta d’olio d’oliva, che ho portato con me come rimedio contro la nostalgia, e do vita al mio progetto.
La ciminiera di una fabbrica come fornello.
Ci metto attorno tre campanili per fare il treppiede.
Ci poso sopra una piscina tonda, ottima pentola, ricolma d’acqua marina.
Ora che l’acqua bolle, ci butto dentro uno spaghetto.
E’ cotto al dente, lo scolo, lo metto in una piscina ovale da portata e ci butto sopra un filo d’olio.
“Divino O’Melma, il capolavoro è pronto, puoi farmi rimpicciolire”.
“CalaLaLuna MettiLaMula RidiDiProdiDiPiù…..” e son di nuovo mignon.
Con un machete taglio, dallo spaghetto, quattro dischi, li poso a quadrifoglio sul piatto della Principessa e attendo con speranza il responso.
“Gulliver, sei fortunato. La Principessa ha apprezzato talmente tanto il tuo manicaretto che, oltre alla libertà, ti concederà anche il privilegio di conoscerla.”.
Scortato dal divino O’Melma, entro nel castello, tra due ali di folla ordinata, e guardandomi attorno mi accorgo che ci sono solo omini, nessuna femminuccia.
Eccola sul trono.
Non mi sembra proprio una bella Principessa, e più mi avvicino, più mi sembra un principe.
“Gulliver, inchinati davanti a Sua Maestà, la Principessa col pisello.”
Col pisello? Ma non era sul pisello?
“Gulliver, mio amato chef, avevo sempre sentito idolatrare la cucina mediterranea ma non potevo immaginare fosse davvero così buona”.
“Principessa col pisello, i suoi complimenti mi imbarazzano.”
“Sono sinceri. Non chiamarmi Principessa col pisello né principessa, chiamami per nome: Luxuria”
“Va bene Princ… ehm, Luxuria. Mi permetta una curiosità. Qui a Lilliput ho incontrato solo maschi. E’ forse lei l’unica lilliputtana?”
“LILLIPUZIANA!!!” mi corregge ronante il Divino.
“Caro Gulliver, le altre donne di Lilliput sono state rapite. Alcune da una scrittrice che voleva studiare da vicino il loro comportamento per scrivere un libro intitolato Piccole Donne non crescono. Altre da Biancaneve che, stufa di accontentare i sette nani, voleva riposarsi un po’. Altre ancora da un pubblicitario che, sapendo che il nudo di donna rende sempre, le ha utilizzate nello spot di un’azienda che realizza bonsai. Io mi son salvata grazie al legume, mi capisci….
Gulliver, da questo momento sei di nuovo libero” .
Accidenti, anche lei conosce il mio falso nome .
E con un sorriso malizioso aggiunge
“Ci rivedremo presto. So che nel tuo paese i piccoletti spesso diventano governanti ed io penso di avere buone chanches. Buon viaggio. Divino, procedi”
“Agli ordini Maestà. Gulliver, ora ti farò addormentare e, al tuo risveglio, sarai nuovamente un gigante. Non so però dove ti risveglierai. Purtroppo il corso di magia, che trovavo in edicola allegato a Nanorama, è stato sospeso e sostituito dal un più attuale ‘Come sopravvivere su di un’isola quasi deserta agli attacchi di mosquitos, emorroidi ed opinionisti dalla lingua biforcuta’.
In bocca a Pupo”.
E ricomincia la solita litania.
“SaleLaLunaFattiLaMula RidiDiProdiDiPiù”
Ho tanto sonno …..
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(Se non fossi Tranquillo, molto probabilmente sarei un altro)
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Tranquillo
Salottino
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Inserito il - 04/11/2007 : 11:36:50
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La testa è ancora pesante, le tagliatelle? Paperopoli? Luxuria? Che strano sogno.
Brrrr, che freddo, si è rotto il timer che fa governa il riscaldamento?
Ma dove sono finito!
Anche se è tutta bianca, sembra la Piazza Rossa.
Son finito dentro un videogame, dentro un film o sono andato di fuori?
Sento i morsi della fame, il medaglione di spaghetto che ho mangiato a Lilliput era un pò scarsino.
Ma che cavolo sto pensando?
Questo posto sembra un ristorante, chissà se preparano la mia passione.
“Insalata russa, russian salad”, Dio ti imploro, fa che il cameriere capisca.
E’ andata, ha risposto “Da”.
Per fare il simpatico, sorridendo gli dico l’unico termine russo del mio vocabolario “Matrioska”.
Che carino, mi porta il piatto coperto come nei film, chissà quale leccornia cela.
Mentre poggia il piatto, bofonchia qualcosa che somiglia a “Insllatt Riuss Matrioska” e va via.
Felice, sollevo il coperchio… un altro coperchio … e poi un altro… e un altro ancora…
Son già dodici… ah, era l’ultimo.
Tre foglie d’erba, simile alla lattuga dopo un mese di frigo: se questa è l’insalata russa!
Aiuto, ho fame, meglio pagare e cercare un Mc Donald’s , ci deve essere nei dintorni, ricordo d’aver visto al TG l’enorme fila festante nel giorno dell’inaugurazione, dopo la caduta del muro.
Vado subito a pagare, consegno la carta di credito al cameriere ora cassiere, che accetta felicissimo.
Mentre il Pos stampa la ricevuta, urla rivolto al personale in cucina “Cartoski clonataski”.
Non conoscendo il russo posso solo desumere dalla sua espressione gioiosa che significhi qualcosa tipo “Siamo arretrati rispetto agli americani ma almeno le linee telefoniche ogni tanto vanno”.
Esco e, di corsa attraverso la larghissima strada. Cos’è ‘sto frastuono che si avvicina? Oh, no, è un autobus che sta per investir…”.
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(Se non fossi Tranquillo, molto probabilmente sarei un altro)
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Tranquillo
Salottino
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Inserito il - 04/11/2007 : 11:38:12
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La testa è ancora pesante, le tagliatelle? Paperopoli? Luxuria? L’autobus? Che strano sogno.
Non ero nella Piazza Rossa?
Davanti a me un posto di blocco vuoto davanti ad un’alta recinzione.
Degli uomini in divisa che distruggono le sbarre a martellate.
Un altro, abbarbicato sull’arco, impegnato a smontare un enorme cartello con grandi e indecifrabili scritte in cirillico.
C’è anche un altro cartello con scritte che sembrano leggibili.
Mi avvicino e intravedo “Welcome to Turkmenistan”.
E’ un’allucinazione.
Leggo e rileggo decine di volte, incredulo di esser giunto alla meta.
Mi avvicino agli uomini in divisa e gesticolando provo a chiedere spiegazioni.
Uno di loro mi invita all’interno del caseggiato e mi mostra il New York Times di oggi.
Anche se trovo difficoltà a tradurre in inglese frasi come “Eccezionalmente potremmo usufruire della encomiabile sollecitudine garantitaci dai promiscui attivisti” sono in grado di capire il titolo di un giornale.
Ed in prima pagina leggo “Turkmenistan, Arkagikistan e Valonestan si riuniscono in un solo paese:
Turkarkavalonemigikistan, abbreviato TAV”.
Come diavolo si chiameranno gli abitanti di questo nuovo stato?
Perché in Val di Susa ce l’hanno tanto contro l’unione di questi stati, tanto da formare comitati antiTAV?
Mio Dio, perché? Dopo tutto questo bailamme, arrivo in Turkmenistan quando non esiste più.
Mi crolla il mondo addosso….
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(Se non fossi Tranquillo, molto probabilmente sarei un altro)
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Tranquillo
Salottino
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Inserito il - 04/11/2007 : 11:40:15
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La testa è ancora pesante, le tagliatelle? Paperopoli? Luxuria? L’autobus? TAV? Che strano sogno.
Riapro gli occhi, col terrore di trovarmi su Marte o peggio ancora a Samanà.
Noooo… ma questa è la mia camera, sono sul mio letto.
Evviva, finalmente torno alla mia noiosa vita.
Viva la vita da pecora.
In cucina ancora l’odore di peperoni e salsiccia, la tavola da sparecchiare.
La TV mi farà compagnia mentre riordino.
Ma quel tizio lo conosco.
“Ecco il fortunato vincitore del premio messo in palio da Autogrull” dice la voce fuori campo.
Gastone, proprio lui.
Comincio a tremare, ho le allucinazioni, cambio subito canale.
“Mandiamo ora in onda un’intervista realizzata al nuovo deputato Luxuria”.
Nooooo. La principessa col pisello.
Con cieca ma avveduta rabbia indirizzo un piatto verso lo schermo, che si disintegra con un boato salvatore.
Dai, non è successo niente, vado a prendere una boccata d’aria.
Faccio finta di nulla e le allucinazioni spariranno.
C’è posta in cassetta, la prenderò al rientro.
Anzi no, torno indietro e la prendo, devo sforzarmi di comportarmi normalmente.
E’ l’estratto conto della carta di credito: quanto????
Dodicimila Euro? Decine di movimenti effettuati a Mosca.
Chi mai ci è stato in Rus….
Strappo il foglio in mille pezzi, prendo la bici e scappo.
Pedalo a tutta, sperando che il vento si porti via le allucinazioni.
Che ci fa tutta quella gente sulla pista ciclabile?
Cosa dice quel cartello?
‘NO TAV’?
Scappo, pedalo a tutta, cercando di levare ogni energia al pensiero.
Sono allo stremo, faccio questa salita e poi mi fermo a dissetarmi.
Mi poggio allo steccato, avvicino la borraccia alle impastate labbra, reclino il capo per bere, chiudo gli occhi e…. SPLAT!!! Qualcosa di tiepido e viscido mi si spiattella sulla fronte.
Non apro subito gli occhi, si sa mai che il volatile che mi ha fatto il regalo soffra di dissenteria.
Guardo in alto e, sopra di me, vedo volteggiare un piccione che, con lo sguardo tipico da piccione dispettoso, mi canta: “Vorresti avere il becco, per sputare in testa ad un piccione”
Questo è troppo…..
…..
La testa è ancora pesante? Paperopoli? Luxuria? L’autobus? TAV? Il piccione?
No niente di tutto questo.
Non so più se io sono io,
se la fortuna mi farà avere il Gastone della vecchiaia,
se Lilliput è davvero un amica del Vagabondoput,
se TAV è l’acronimo di Ti Amo Veramente,
se a Mosca mangiano l’insalata italiana,
se il Turkmenistan è un antidolorifico,
non capisco più nulla.
Mi è rimasta una sola, grande certezza:
mai più, a cena, tagliatelle con salsiccia e crema di peperoni!!!!!
(FINE)
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(Se non fossi Tranquillo, molto probabilmente sarei un altro)
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maragda
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Inserito il - 04/11/2007 : 13:17:43
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:-)
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ziama
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Inserito il - 04/11/2007 : 14:11:18
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tutta d'un fiato...
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Istella
Salottino
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Inserito il - 04/11/2007 : 23:46:45
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| ziama ha scritto:
tutta d'un fiato...
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Quoto ed aggiungo...
...magari a tutti facessero quest'effetto "creativo" le tagliatelle con salsiccia e crema di peperoni!!!
_____________________
È più facile disintegrare un atomo che un luogo comune.
(A. Einstein)
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Alexa
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 05/11/2007 : 07:53:15
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Tranqui le mangiate pesanti vedi di evitarle, ti fanno male alla salute, ma se danno questo risultato allora raddoppia la dose.
Alessandra
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Tranquillo
Salottino
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Inserito il - 05/12/2007 : 21:16:57
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Lettera spedita da Arcore.
CARO BABBO NATALE
scusami se ti disturbo, immagino sarai impegnatissimo, ma devo dirti una cosa importante.
Saprai sicuramente che sono un bambino buonissimo, intelligentissimo e simpaticissimo.
Forse non tanto modesto ma vorrai perdonarmi questa unica pecca: non ho colpa se i miei genitori mi hanno messo al mondo pressoché perfetto.
A dire il vero, non sono poi tanto bambino, ma mi illudo di esserlo, sperando di crescere ancora.
A scuola vado bene anche se il Professore ed i Compagni mi accusano spesso di essere bugiardo.
Ho molti interessi, troppi e in conflitto tra loro dicono i soliti Compagni invidiosi.
Non accettano il mio spiccato altruismo, si arrabbiano perché cerco di difendere gli amici più cari:
poco tempo fa, sapendo che il mio carissimo Cesare sarebbe stato punito, ho fatto il possibile perchè i suoi genitori non lo tenessero rinchiuso per tanto tempo; e ci sono riuscito, come sempre!
Ma veniamo al motivo per il quale ti ho scritto: il regalo che ti avevo richiesto a Natale.
Non ho più bisogno che mi regali la pace nel mondo: ci sta pensando il mio amico Giorgetto.
Sta dandosi davvero da fare per farmi questo splendido regalo: ci mette tutta la sua forza, veramente esplosiva, e tutta la sua intelligenza, trasmettendola persino anche alle bombe.
Sicuramente è un regalo insperato.
Forse vuol farsi perdonare qualche piccola marachella nei miei confronti.
eh si, qualcuna me l’ha combinata, e poi, si dimentica sempre di chiedere scusa.
Tempo fa, mentre giocavo col mio DC9 telecomandato, sentii un forte botto e vidi l’aeroplanino disintegrarsi in mille pezzi e sprofondare in mare: Giorgetto nega, ma io ho il sospetto sia stato proprio lui a distruggerlo con un petardo, mentre giocava alla guerra.
Un’altra volta, invece, il suo aeroplanino inciampò nel cavo che sosteneva la mia funivia: pure quella distrutta.
E, secondo lui, la colpa era mia perché mi facevo regalare giocattoli antiquati: se mi fossi fatto regalare una funivia moderna, senza funi, come quelle americane, non sarebbe successo nulla.
Secondo me mi prendeva in giro, non ho mai visto le funivia senza funi.
E se anche esistessero non si chiamerebbero funivie, no?
L’ultimo dispetto me l’ha fatto poco tempo fa quando, sparando col suo fucile ad aria compressa, ha distrutto il parabrezza della mia macchinina: “Peggio per te che non ti fermi quando ti dico ALT” ha detto spocchiosamente.
Piccole marachelle che non possono incrinare la nostra grande amicizia e l’immensa gratitudine per avermi difeso da quattro sbruffoni tedeschi che pretendevano continuamente di giocare ai fornai, con la pala in mano sempre loro!
Per questo ti chiedo, di portargli un bel dono, anzi due.
Una piccola sedia elettrica con la pila scarica ed una siringa senza ago, affinché possa giocare senza far male a nessuno.
Finisco chiedendoti un regalo per me, un oggetto a cui tengo tantissimo: un letto nuovo.
Su quello che ho, non riesco più a riposare: le doghe rosse mi levano il sonno!!!!
Silvietto
P.S. Per favore, non portare alcun regalo a quell’antipatico del primo banco, quello con la faccia da saputello, come si chiama… ecco, Floris. Tutte le volte che parliamo cerca di mettermi in imbarazzo con domande subdole: sicuramente è figlio di comunisti.
Come faccio a saperlo?
Secondo te, perché ha preteso che il giornalino della classe si chiamasse Bollirò?
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(Vorrei tanto esser un fungo.... avrei qualche probabilità d'esser colto)
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