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Sardo volante
Salottino
Utente Medio
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 Inserito il - 10/02/2007 : 17:13:22
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Da leggere "LA VALIGIA DEL MARESCIALLO" di Salvatore Careddu, libro autobiografico.
Se un uomo non si batte per le proprie idee ,o non vale nulla lui o non valgono le sue idee!!
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Monteferru
Moderatore
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Inserito il - 10/02/2007 : 17:15:46
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Meresciallo di quale Arma o Corpo ???????????????????'
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Agresti
Moderatore
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Sardo volante
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 21/02/2007 : 19:07:26
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| Agresti ha scritto:
Sardo Volante, raccontaci qualcosa in più...
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La mia religiosità consiste nel sentirmi parte di tutto, anello di una catena che comprende tutto il creato, e quindi nel rispettare tutti gli elementi, piante e minerali compresi, perchè secondo me l'equilibrio è dato proprio dal benessere diffuso in tutto ciò che ci circonda.
F.De André
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Quando nel 1956, settimo di otto figli, partì da Olbia su un traghetto per arruolarsi nei carabinieri, Salvatore Careddu aveva con sé una semplice valigia di cartone, come tanti emigranti, tanti altri lavoratori che salivano al nord incontro alla vita con la speranza nel cuore. Lui, Salvatore, sarebbe diventato un operaio della legge.
Nel 1962 venne trasferito in Liguria e nel 1969 diventò comandante della piccola stazione di Sesta Godano, in provincia della Spezia. Lì, un giorno, conobbe Mario Soldati.
Lo scrittore abita a Tellaro, una frazione di Lerici abbarbicata sulla roccia, divenuta la sua stabile dimora, ma quella volta era salito in Val di Vara alla ricerca di nuovi spunti, di nuovi personaggi per i suoi racconti, per i suoi films. Incontrò Careddu e nacque un'amicizia destinata a durare nel tempo, fatta di pomeriggi che non conoscono lo scandire dell'orologio, di chiacchiere attorno ad una bottiglia di buon vino bianco fresco di Montale, con due bicchieri sempre pronti.
Fu così che i nuovi "racconti del Maresciallo" presero corpo e passarono dalla bocca dell'uomo di legge alla penna del Maestro, si tramutarono in libri (che divennero successi editoriali) e poi finirono sul piccolo schermo televisivo: dopo la serie del '68 con Turi Ferro, nel 1984 con Arnaldo Foà, per la regia del figlio di Soldati, Giovanni.
Careddu, nella fantasia dello scrittore, assunse le sembianze di un carabiniere un po' filosofo, un po' disincantato, un po' curatore di anime e confessore, un po' detective: una via di mezzo tra Maigret e Freud. I nuovi "racconti del Maresciallo" ebbero successo e piacquero al pubblico, forse perché Mario Soldati interpretò ancora una volta, da par suo, la realtà della provincia italiana, quella che è fatta di gente che lavora, impastata di saggezza popolare e di bontà, che ha bisogno di punti fermi su cui contare. E un maresciallo, in un piccolo centro, finisce col diventare parroco e sindaco al tempo stesso.Deve capire la gente e farsi capire.............................
Se un uomo non si batte per le proprie idee ,o non vale nulla lui o non valgono le sue idee!!
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LA VALIGIA DEL MARESCIALLO
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