Forum Sardegna - l'arte d'imboscare reperti nell'archeologia sarda
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Nota Bene: Nella Sala Nuragica del Museo Sanna di Sassari si trova la prima attestazione diretta della filatura in Sardegna. Da S'Adde 'e s'Ulumu - Usini provengono vaghi di collana in bronzo, di età nuragica , che conservano i residui di una cordicella di fibre vegetali filata a più capi.



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Autore Discussione
Pagina: di 6

.machiavelli.

Utente Senior


Inserito il - 01/01/2010 : 19:58:00  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di .machiavelli. Invia a .machiavelli. un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Gesù Bambino,
per il prossimo anno portami un'altra vagonata di libri da leggere, solo così potrò migliorare la mia cultura e capire qualche briciola degli avvenimenti del passato.
Ti prego...controlla con attenzione la qualità di quei libri ed elimina quegli autori che pensano di scrivere la storia e, invece, si dedicano ai romanzi, ho già perso troppo tempo nel leggere quelle ipotesi fantasiose e vorrei dedicare l'attenzione solo a chi scrive dopo aver studiato a fondo gli argomenti e averli capiti, gente colta insomma, non coloro che brancolano nel buio, ammucchiano notizie varie da ogni dove e propongono 1000 storielline di avvenimenti del passato nella speranza di centrarne almeno un paio.
Ti ringrazio per avermi mantenuto in salute, per avermi dato la scintilla dell'istruzione, per avermi fatto conoscere le biblioteche, per avermi fatto frequentare l'Università e avermi regalato la possibilità di confrontare le mie idee con quelle di persone che hanno dedicato la vita a scrivere articoli scientifici. Questi maestri ogni giorno consentono a chiunque fosse animato da voglia di ascoltare di colmare qualcuna di quelle numerose lacune che sempre affollano il cervello di chi studia.
Considerato che la sapienza è figliola dell'esperienza, ma l'esperienza è valida se è accompagnata dall'intelligenza, e l'intelligenza consiglia di studiare molto prima di parlare per limitare al massimo gli errori...ti prego di far scrivere solo le penne mosse da chi conosce le materie che descrive.








 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 1141  ~  Membro dal: 20/03/2008  ~  Ultima visita: 11/11/2013 Torna all'inizio della Pagina

maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 05/01/2010 : 11:17:23  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
"Voglia d'imboscare reperti"?
Non so, non ho affatto notizie, al riguardo.
Può darsi...
Anche se non ne capisco il motivo.
A meno che non si parli - ancora - della vecchia storia del Grande Cattedratico che mangia i suoi dipendenti (che tengono famiglia) se solo si azzardano a contraddirlo, con pensieri, parole, opere ed omissioni...
Ma questa sarebbe in fondo una critica al mondo Accademico Italiano, che è ancora una struttura medioevale, come proprio tutto lo Stato Italiano, che è una Galassia di Vomitevoli Satrapie piccole e grandi (che talvolta sono chiamate in modo differenti, specialmente da quella Consorteria di idioti-sapienti che si auto-definiscono giornalisti: italiani anch'essi, inutile dirlo).
Non molto di nuovo, purtroppo.

Recentemente, però, ho invece notato la comparsa prepotente di una tendenza affatto contraria: il desiderio di proporre, con decisione intransigente, con aggressività verso i detrattori, con violenza talvolta, "reperti che non ci sono".
E questo fa scrivere e vendere i libri; fa invitare a raduni, congressi, ricorrenze, circoli culturali, feste; fa parlare di sé su tv, radio e siti internet (regionali, per adesso: domani, chissà) etc: quindi, un movente più che valido c'é ed è - neanche a dirlo - economico. Ma anche quando non riesce a dare le sperate soddisfazioni economiche, il "ritorno" c'è egualmente: fama, notorietà, seguito e consenso - che talvolta si possono abilmente monetizzare.

Sono del parere che questo argomento (la presunta voglia d'imboscare i reperti) porti utile acqua al rozzo mulino dei fini pensatori Atlantoidei Nazionalisti (la definizione è sublime, ma non è mia: appartiene a Pierre Vidal Naquet, persona sensibile e colta, grande Autore e soprattutto una persona che ha sofferto su se stesso e sui propri affetti più cari le malvagie malefatte della peggiore organizzazione Atlantoidea Nazionalista che ci sia mai stata al Mondo).

Sono del parere che tra questi si nasconda un nascente sentire sardo un poco troppo nazionalista e tendenzialmente pericoloso: ho già ricevuto lettere oscene di minaccia, per questa mia denuncia fatta altrove.

Certo, è possibile che - tra le file di costoro - esista anche gente per bene ed in buona fede, che molto semplicemente ed onestamente si sbaglia (come è sempre possibile per tutti) e non si è accorta di certe implicazioni e di certe frequentazioni, non nutrendo verso di esse alcun affetto e non sentendo affinità, forse, non conoscendole neppure... (Ma possiedo, registrate, le prove dell'esistenza di gente rozza, volgare e deprecabilmente ignorante, tra le stesse fila).

Per questi motivi credo di comprendere bene ciò che Norax intendeva affermare e mi sento di potere assicurare Robur.q sul fatto che non ci siano divergenze di rilievo tra loro due.
Apprezzo molto - come sempre - la serenità e l'equilibrio di Alfonso, che riesce a dire completamente la sua con fermezza, restando fuori dal parapiglia. Non sempre è possibile.
Per rispondere alla domanda di Dedalo ("che cosa si può fare?"), credo che ognuno debba prendere le distanze da determinati "fermenti", secondo le proprie conoscenze e sensibilità: la prima necessità in assoluto (a mio vedere, s'intende) è quella di mantenere qualsiasi conversazione entro i livelli di uno scambio intellettuale - senza coinvolgere il livello personale ed affettivo. La seconda è quella di convincere tutti (creando un'opinione pubblica al riguardo, cioé parlando proprio di questo) della necessità di non decontestualizzare i reperti con scavi clandestini, in tal modo privando di qualsiasi credibilità scientifica i "reperti". Ci sono senz'altro molte altre cose da aggiungere ancora a questo elenco.

Se c'è davvero oggi, in Sardegna, una tendenza anticulturale a peggiorare, al nazionalismo deteriore, all'aggressività ed alla negazione della Verità attraverso la colpevolizzazione di altri (innocenti ed ignari), non lo so dire con certezza e spero di no (ma lo sospetto fortemente e temo di non sbagliarmi)...

Il Tempo ce lo dirà, con i suoi modi ineffabili ed i suoi toni che non ammettono repliche, nessun altro.

Un saluto
MF







Modificato da - maurizio feo in data 05/01/2010 11:36:31

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

kigula

Moderatore



Inserito il - 05/01/2010 : 23:54:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kigula Invia a kigula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Signori vi prego chiudiamo l'OT. Il tema è particolare e volendo se ne può discutere a parte, ma non arriviamo al solito punto in cui ognuno cerca di far virare le discussioni verso la propria ideologia.
Archeologia, non politica. Per favore tornare al seminato....






 Regione Estero  ~ Città: Cordoba  ~  Messaggi: 1738  ~  Membro dal: 07/05/2007  ~  Ultima visita: 15/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 06/01/2010 : 08:11:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
kigula ha scritto:

Signori vi prego chiudiamo l'OT. Il tema è particolare e volendo se ne può discutere a parte, ma non arriviamo al solito punto in cui ognuno cerca di far virare le discussioni verso la propria ideologia.
Archeologia, non politica. Per favore tornare al seminato....

ehm Kigula, il titolo dell'argomento non è esattamente di pura archeologia, anche se Dedalo lo ha inserito in "Archeologia in Sardegna"; forse dovremmo spostare altrove l'intera discussione






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

kigula

Moderatore



Inserito il - 06/01/2010 : 12:50:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kigula Invia a kigula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Robur alla fine noi non parliamo solo di archeologia pura, ma delle tante sfaccettature della disciplina, del patrimonio, di tante cose che vi ruotano attorno. Secondo me la discussione come spunto polemico contro presunti "imboscamenti di reperti" qui ci può anche stare. Però non mi piace la piega che ha preso, non mi piace il fatto che si stia arrivando ad un triste scontro politico mascherato da amore per il patrimonio culturale, non mi piace come si parla.
Va bene finchè si discute di chi può aver nascosto reperti, chi può avere delle responsabilità, accuse più o meno fondate, difese, pareri personali. Però questo è andare fuori tema, tirare in ballo ideologie politiche e scadere.
A questo punto se non si torna al tema di base credo mi troverò costretta a chiudere la discussione.






 Regione Estero  ~ Città: Cordoba  ~  Messaggi: 1738  ~  Membro dal: 07/05/2007  ~  Ultima visita: 15/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 07/01/2010 : 14:05:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
kigula ha scritto:

Robur alla fine noi non parliamo solo di archeologia pura, ma delle tante sfaccettature della disciplina, del patrimonio, di tante cose che vi ruotano attorno. Secondo me la discussione come spunto polemico contro presunti "imboscamenti di reperti" qui ci può anche stare. Però non mi piace la piega che ha preso, non mi piace il fatto che si stia arrivando ad un triste scontro politico mascherato da amore per il patrimonio culturale, non mi piace come si parla.
Va bene finchè si discute di chi può aver nascosto reperti, chi può avere delle responsabilità, accuse più o meno fondate, difese, pareri personali. Però questo è andare fuori tema, tirare in ballo ideologie politiche e scadere.
A questo punto se non si torna al tema di base credo mi troverò costretta a chiudere la discussione.

Ubi maior......
credo che tu abbia ragione, anche se con un argomento così è difficile che la discussione non scivoli verso la politica e verso posizioni ideologiche che in effetti stavano già emergendo.
A proposito, che fine ha fatto Dedalo? E' lui il "provocatore ufficiale" , io sono solo un apprendista






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

kigula

Moderatore



Inserito il - 08/01/2010 : 12:08:47  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di kigula Invia a kigula un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tranquillo Robur la mia ramanzina è generale! Poi chi ha orecchi intenda...





 Regione Estero  ~ Città: Cordoba  ~  Messaggi: 1738  ~  Membro dal: 07/05/2007  ~  Ultima visita: 15/01/2014 Torna all'inizio della Pagina

desi satta

Utente Medio


Inserito il - 09/01/2010 : 11:39:17  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
alfonso ha scritto:

Ultimo lo prometto....

in risposta a Desi Satta che dice
"perché le biblioteche delle S. non sono aperte al pubblico? Il motivo (da quanto mi dicono) dovrebbe essere la presenza di documenti che non è bene vengano visti da tutti." Confesso che non ho capito bene questa tua osservazione. La Biblioteca della Soprintendenza di Sassari funziona regolarmente, il suo catalogo è on-line e i suoi testi sono disponibili per il prestito interbibliotecario, al solo costo postale (pochi euro).
La Biblioteca della soprintendenza di Cagliari è ufficialmente chiusa al pubblico, per problemi credo di personale e struttura, ma se uno studioso o uno studente di archeologia ha necessità di consultare testi viene normalmente autorizzato all’accesso. D’altra parte, salvo particolari riviste o testi che possono interessare gli specialisti il resto è facilmente reperibile nelle altre biblioteche, sia direttamente che tramite il prestito interbibliotecario; penso alla Biblioteca Universitaria di Cagliari e a quella di Sassari, a quella del Dipartimento di archeologia ecc.
D’altra parte in generale non sono biblioteche di pubblica lettura, come quelle comunali, ma biblioteche indirizzate verso ricercatori e specialisti. Ma nessun testo che io sappia è inibito alla lettura. Tra l’altro i testi essendo editi, sono per definizione pubblici.
Per cui non capisco a quali documenti non divulgabili ti riferisca.
Certo, ci vorrebbero biblioteche più grandi e fornite, vecchia battaglia anche se oggi stiamo decisamente meglio di trent'anni fa, quando bisognava investire un capitale ogni anno per andare a Roma, fare una scorpacciata di fotocopie e tornare da noi aspettando l'anno seguente per avere altri dati.



Non so se sia fuori tema, però devo una risposta ad Alfonso, anche se con (in)colpevole ritardo.
La mia osservazione si riferiva al fatto che quando ci si reca in Sopr. si viene trattati da intrusi, a meno che non si faccia parte dell’ambito accademico o si sia stati raccomandati da qualcuno che ne fa parte. Io non ho mai detto che le biblioteche non siano pubbliche, ma che non siano (di norma) di pubblico accesso, come ad esempio a Cagliari, dove però, come ben ricordi anche tu, ricercatori ed addetti ai lavori (e raccomandati) possono comunque accedere.
Del resto la tua osservazione che si tratta di biblioteche per ‘addetti ai lavori’ esprime molto bene ciò che intendo dire: ho notato che assai spesso (per non dire sempre) i ricercatori guardano con uno strano senso di sospetto coloro che pur non facendo dell’archeologia il proprio mestiere, desiderano informarsi su testi e riviste specialistiche.
Non è un vezzo solo vostro (intendo in generale del vostro ambiente), si tratta probabilmente del tipico atteggiamento corporativo che affligge da sempre la nostra società, e tuttavia disturba, perché il contenuto della biblioteca della Sopr. di Cagliari è stato pagato anche con i soldi delle mie tasse, ed è un bene pubblico. Ammetto che i ricercatori debbano avere la priorità di accesso, ammetto che ci possano essere dei testi non consultabili per ragioni varie, ma non che non si possa aver accesso ad esso (contenuto). Il problema che poni tu è un altro, e cioè la ‘segretezza’ delle informazioni, che nei testi a stampa ovviamente non esiste, né io l’ho menzionata. Le documentazioni non accessibili sono i versamenti d’archivio relativi alle prospezioni, che non vengono resi pubblici prima della pubblicazione per motivi di sicurezza dei siti, nonché molti lavori di tesi non consultabili.
Lo dico in un altro modo: perché devo dannarmi l’anima per trovare chissà dove la copia di un libro o di una rivista che sta a portata di mano nella biblioteca della Sopr. di CA?
Ti do la risposta tipo che ottengo quando lo chiedo: ‘Ma tu perché vuoi leggere quella rivista/testo che tanto non ci capisci niente? Quella è roba per esperti’.
Spesso detto anche in malo modo, con maleducazione e supponenza.

Tutto qua, senza polemica né astio, solo un poco di fastidio.








  Firma di desi satta 
desi
desi.satta@alice.it

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 309  ~  Membro dal: 16/04/2009  ~  Ultima visita: 16/04/2010 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 09/01/2010 : 14:00:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Desi sei ammessa ad honorem tra i provocatori
sei stata molto abile a centrare una delle ragioni del problema






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desi satta

Utente Medio


Inserito il - 09/01/2010 : 14:32:37  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
robur.q ha scritto:

Desi sei ammessa ad honorem tra i provocatori
sei stata molto abile a centrare una delle ragioni del problema



Nessuna provocazione: è una costatazione condivisa anche da parecchi addetti ai lavori (sebbene non possa ovviamente farne i nomi, dunque mi assumo la responsabilità di tale affermazione) e non solo in Sardegna.
Visto che mi dai l'occasione, desidero ribadire la completa assenza di qualunque voglia polemica, così come una siderale distanza dalle considerazioni interessate dei FantaX (con X=quellochesivuole).






  Firma di desi satta 
desi
desi.satta@alice.it

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 309  ~  Membro dal: 16/04/2009  ~  Ultima visita: 16/04/2010 Torna all'inizio della Pagina

alfonso

Utente Medio


Inserito il - 09/01/2010 : 18:55:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alfonso Invia a alfonso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Dedalo
Mi colpisce la durezza del tuo intervento, tanto che se ti seguissi in questo dovrei dire che c’è un nervo scoperto.
D’altra parte la sequenza da te proposta, prima la Civiltà nuragica, che suppongo ritenga intonsa e poi le contaminazioni e i meticciati, va di pari passo con l’altro assunto: l’imboscamento di quei reperti che permetterebbero lo svelamento della "Vera Storia", che poteri occulti vogliono tenere nascosta; è un refrain tipico che da decenni si sente non solo in Sardegna e sul quale sono ampi gli studi e le prese di posizione. In questo ti consiglierei di continuare la lettura di Vidal-Naquet. (questo anche per dire che non è del tutto OT)
E, soprattutto, ne possiamo parlare in modo, credo, più attento e meno grossolano. Poi ognuno ha le sue opinioni.
Su una cosa però “pretendo” da te una risposta (pubblica o privata, come preferisci) chi sarebbe la persona che avrei attaccato? Visto che nei miei interventi qui in questo forum, nell’articolo in una rivista online che ho segnalato e nei miei interventi in generale discuto di dati storici di ipotesi, tesi, idee e su quelle esprimo le mie opinioni, come è doveroso nel mestiere di ricercatore. Mi colpisce poi la tua affermazione dell’impossibilità di difendersi, visto che questo è un forum nel quale non mi sembra ci siano impedimenti di sorta, salvo quelli della buona educazione e del rispetto.
Se poi ti può interessare i miei studi sul meticciato sardo (oltre che sugli shardana e su Atlantide, sulla “vera storia”, sul fatto che i reperti non siano imboscati) continuano a fruttarmi messe di insulti e inviti a tornarmene a casa (chissà dove poi).
Felicemente umanista Alfonso






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alfonso
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 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: cagliari  ~  Messaggi: 291  ~  Membro dal: 07/01/2007  ~  Ultima visita: 20/07/2013 Torna all'inizio della Pagina

alfonso

Utente Medio


Inserito il - 09/01/2010 : 18:57:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di alfonso Invia a alfonso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cara Desy,
temo che tu metta insieme cose completamente diverse: libri e riviste, documenti d’archivio e tesi di laurea.
La Biblioteca contiene libri e riviste che sono di libera lettura; il problema è che non tutte le Biblioteche sono aperte al pubblico, sia per natura (solo quelle di pubblica lettura lo sono, per intenderci quelle comunali, provinciali ecc.), le altre, in tutti i campi e settori sono ad accesso limitato, per ragioni, in generale di strutture e personale. Tant’è che quella della Soprintendenza di SS è strutturata per un servizio pubblico, hanno un catalogo online, effettuano il prestito interbibliotecario. Quella di Cagliari no; non è aperta; a tutti piacerebbe che lo fosse ma i problemi strutturali soprattutto del Ministero sempre più in smantellamento (mi fermo qui per non entrare in politica) per ora lo impediscono. Va detto che molti dei testi li trovi all’Universitaria e alla Comunale, o con i normali prestiti interbibliotecari.
Per quanto riguarda l’Archivio, che non ha niente a che vedere con la Biblioteca, è un altro paio di maniche. Gli Archivi pubblici sono legati da leggi e normative molto rigide. Si accede su autorizzazione e con richieste motivate. Per quanto riguarda l’archivio storico questo è fattibile (parliamo di tutti gli archivi di qualsivoglia ente compresa la Soprintendenza), per quanto riguarda l’Archivio recente, invece, l’accesso è limitato ai portatori di interesse o ad autorizzazioni specifiche motivate e non generiche (anche qui parliamo di tutti gli archivi pubblici).
Le tesi, poi, non sono pubblicate e sono nella esclusiva disponibilità dell’Università nella quale è stata sostenuta e dell’autore. A loro ti devi rivolgere per poterle consultare.
Infine l’educazione e la disponibilità degli operatori delle Biblioteche e Archivi; temo sia un problema più generale, anche se va detto che la Sardegna ha oggi uno dei migliori sistemi bibliotecari d’Italia, costruita nell’assoluta precarietà di lavoro; è dell’altro giorno l’ennesima proroga. (Non per fare l’avvocato difensore, ma nel mio lavoro sono anche direttore di una biblioteca: di ruolo fortunatamente).
Alfonso






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alfonso
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 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: cagliari  ~  Messaggi: 291  ~  Membro dal: 07/01/2007  ~  Ultima visita: 20/07/2013 Torna all'inizio della Pagina

robur.q

Utente Senior



Inserito il - 09/01/2010 : 20:57:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di robur.q Invia a robur.q un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
desi satta ha scritto:

robur.q ha scritto:

Desi sei ammessa ad honorem tra i provocatori
sei stata molto abile a centrare una delle ragioni del problema



Nessuna provocazione: è una costatazione condivisa anche da parecchi addetti ai lavori (sebbene non possa ovviamente farne i nomi, dunque mi assumo la responsabilità di tale affermazione) e non solo in Sardegna.
Visto che mi dai l'occasione, desidero ribadire la completa assenza di qualunque voglia polemica, così come una siderale distanza dalle considerazioni interessate dei FantaX (con X=quellochesivuole).


l'assenza di qualsiasi voglia polemica.......sei sicura?
ho l'impressione che interessate siano le considerazioni di molti e non solo dei FantaX
magari per un interesse di categoria piuttosto che direttamente personale
qualcosa non mi torna in questa discussione






 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: assemini  ~  Messaggi: 1124  ~  Membro dal: 06/06/2009  ~  Ultima visita: 04/05/2013 Torna all'inizio della Pagina

desi satta

Utente Medio


Inserito il - 09/01/2010 : 21:30:59  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
alfonso ha scritto:

Cara Desy,
temo che tu metta insieme cose completamente diverse: libri e riviste, documenti d’archivio e tesi di laurea.
La Biblioteca contiene libri e riviste che sono di libera lettura; il problema è che non tutte le Biblioteche sono aperte al pubblico, sia per natura (solo quelle di pubblica lettura lo sono, per intenderci quelle comunali, provinciali ecc.), le altre, in tutti i campi e settori sono ad accesso limitato, per ragioni, in generale di strutture e personale. Tant’è che quella della Soprintendenza di SS è strutturata per un servizio pubblico, hanno un catalogo online, effettuano il prestito interbibliotecario. Quella di Cagliari no; non è aperta; a tutti piacerebbe che lo fosse ma i problemi strutturali soprattutto del Ministero sempre più in smantellamento (mi fermo qui per non entrare in politica) per ora lo impediscono. Va detto che molti dei testi li trovi all’Universitaria e alla Comunale, o con i normali prestiti interbibliotecari.
Per quanto riguarda l’Archivio, che non ha niente a che vedere con la Biblioteca, è un altro paio di maniche. Gli Archivi pubblici sono legati da leggi e normative molto rigide. Si accede su autorizzazione e con richieste motivate. Per quanto riguarda l’archivio storico questo è fattibile (parliamo di tutti gli archivi di qualsivoglia ente compresa la Soprintendenza), per quanto riguarda l’Archivio recente, invece, l’accesso è limitato ai portatori di interesse o ad autorizzazioni specifiche motivate e non generiche (anche qui parliamo di tutti gli archivi pubblici).
Le tesi, poi, non sono pubblicate e sono nella esclusiva disponibilità dell’Università nella quale è stata sostenuta e dell’autore. A loro ti devi rivolgere per poterle consultare.
Infine l’educazione e la disponibilità degli operatori delle Biblioteche e Archivi; temo sia un problema più generale, anche se va detto che la Sardegna ha oggi uno dei migliori sistemi bibliotecari d’Italia, costruita nell’assoluta precarietà di lavoro; è dell’altro giorno l’ennesima proroga. (Non per fare l’avvocato difensore, ma nel mio lavoro sono anche direttore di una biblioteca: di ruolo fortunatamente).
Alfonso



Caro Alfonso,
temo che si continui a parlare su piani diversi e, sebbene col timore di apparire polemica e fuori tema, non posso fare a meno di darti una risposta, almeno su alcuni punti.
1) Sulla mancata apertura al pubblico (ad esempio CA) non mi trovi d'accordo. E' un fatto di volontà. Non ci sono schiere di utenti che agognano la consultazione delle riviste. Così come le possono consultare gli studenti, potrebbero farlo e prendere copia anche gli altri utenti, magari con orari limitati e poche giornate di accesso. Tanto è vero che avviene, solamente che si deve trovare un amico compiacente che ti presenta. Se sei un paraculo e ti trovi uno sponsor ci vai lo stesso, oppure ti trovi un amico che può entrare e ti fai fare le copie da lui. Soluzione all'italiana, appunto, che non fa altro che irritare chi avrebbe solo il desiderio di prendersi copia di un articolo.
2) Sulla distinzione tra Biblio e Archivio hai ovviamente ragione e siamo d'accordo (in parte) ma non ero scesa in dettagli per ragioni di spazio (e fuoritema). Ci sarebbe però da capire chi decide (e su quale base) chi possa avere accesso a quali fondi e perché (altro problema enorme dell'archivistica italiana, su cui si scatenano talvolta furiose polemiche).
3) In tutte le biblioteche pubbliche (con, e senza accesso incondizionato) esistono numerosissime copie di tesi di laurea, a volte consultabili e fotocopiabili, a volte no. Puoi verificare su un qualunque catalogo on-line.
4) Che la maleducazione e la supponenza possano essere un problema diffuso potrà anche essere, ma, da frequentratrice assidua delle biblioteche pubbliche (quando mi fanno entrare) posso dire che non ho mai trovato persone quali quelle delle Sopr. E non parlo solo di quella di CA. Forse sono stata sfortunata oppure sono particolarmente antipatica...
In definitiva, sebbene apprezzi moltissimo la tua gentilezza e la grande pazienza (senza parlare della competenza) ti vorrei invitare a considerare che le mie impressioni sono condivise anche da tanti altri e che farle cambiare (se si volesse) si potrebbe con un piccolo sforzo teso a venire incontro ai tanti appassionati veri che continuano ad avere l'impressione che le Sopr. siano dei piccoli centri di potere, vagamente arroganti e spesso poco trasparenti.
E, per tornare al tema, si tratta di impressioni che poi fanno talvolta da terreno fertile quando arrivano le bordate dei FantaX e di chi ci specula sopra (ad esempio i politici, come nel caso delle statue del Sinis). Così compaiono le sparizioni dei reperti, i falsi ritrovamenti, gli imboscamenti ed il resto. Tutto ciò a partire, in fondo, da un semplice problema di rapporto tra un'istituzione pubblica ed il cittadino.
Grazie per la risposta e perché la prossima volta non sbaglierai il mio nome che si scrive con la 'i' e non con la 'y'






  Firma di desi satta 
desi
desi.satta@alice.it

 Regione Sardegna  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 309  ~  Membro dal: 16/04/2009  ~  Ultima visita: 16/04/2010 Torna all'inizio della Pagina

Lessa
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 09/01/2010 : 22:27:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Lessa Invia a Lessa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho letto con attenzione quest'ultima pagina di topic.
Per cui, vorrei riportarvi una voce che gira, tra quanti ho "intervistato" in campagna, durante i miei lunghi giri.

C'è (già da parecchio tempo) una brutta aria. Dovuta principalmente alla poca trasparenza, arroganza, e presunzione della sopraintendenza.
La risposta che sento più frequentemente, quando si parla di ritrovamenti occasionali in campagna è:

"darlo alla sovraintendenza? preferisco tenerlo in casa. Quando muoio poi si vedrà"

"consegnarlo? per poi saperlo imboscato in qualche scantinato?"

e via dicendo.... in una penosa lista di affermazioni più o meno simili.... confermate (a volte) dal pessimo modus agendi dell'accademia.

La gente ha perso (non l'ha mai avuta probabilmente) la fiducia nelle istituzioni.
Questo si riflette nella povertà di reperti esposti nei musei.


Ma sapete quanto si recupererebbe se solo la gente sapesse che quel reperto in un museo verrebbe valorizzato, e magari gli sarebbe concessa una remunerazione, e magari il proprio nome nell'etichetta del reperto?

Non ci sarebbero 100 musei in più...ma mille! e il ritorno economico sarebbe impressionante!

Idem per i siti archeologici non scavati...ogni giorno che passa i nostri siti vengono depredati da mani frenetiche che assorbono la linfa vitale della ricerca archeologica.
Questo è palese, guardatevi il libro su funtana coberta. Vi sembra possibile che in pozzo sacro il massimo reperto sia una testina di bronzetto e un pezzo di spada votiva infissa in un muro?
Eppure dai pozzi sacri provengono il maggior numero di reperti!

O volete altri esempi? che i pezzi di maggior pregio del museo di Sinnai siano un bronzetto di bove e una sorta di figura umanoide vi basta?

E quel che mi rende più triste è sentire alcuni archeologi che affermano "stranamente abbiam trovato solo questo". ma stranamente cosa...! se in quel nuraghe ci son stati scavi clandestini che son andati avanti per anni!


è ora di finirla, e di sbrigarsi soprattuto! perchè i nostri siti sono mollati al loro destino, e quando verranno scavati, lo stato di distruzione sarà tale e le stratigrafie così alterate che anche i risultati a livello di studio saranno quel che saranno....! idem per il ritrovamento di reperti fondamentali, immaginate se non fosse mai stata trovata la Testina con elmo piumato". Che in poche parole rappresenta un pheleset... le nostre conoscenze sarebero ancora più arretrate di quel che sono...e lo sono NOTEVOLMENTE.







Modificato da - Lessa in data 09/01/2010 22:31:30

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