Forum Sardegna - Salviamo la Sardegna dagli incendi.
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Nota Bene: Un immenso patrimonio culturale e tradizionale Sardo è il canto a poesia o gara poetica. La sua origine (non della gara ma dell'improvvisazione) si perde nella notte dei tempi. La gara vera e propria sul palco, pare sia nata a Ozieri nel settembre 1896 in occasione della festa in onore della Madonna del Rimedio. L'ideatore fu Antonio Cubeddu, famoso poeta locale nato a Ozieri nel 1863 e deceduto a Roma nel 1955 all'età di 92 anni. Fino ad allora la poesia era cantata o recitata nelle feste paesane, senza un palco, una giuria, un compenso economico e senza un invito ufficiale dagli organizzatori. In un ambiente prettamente maschile, cercarono fortuna, esibendosi sul palco anche due donne, Caterina Porcu di Ossi e Maria Farina di Osilo.



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Nevathrad

Utente Maestro




Inserito il - 26/07/2010 : 20:42:34  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Ma una volta presi, e se presi, li chiudano e buttino via la chiave!!!







  Firma di Nevathrad 

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 5815  ~  Membro dal: 13/10/2008  ~  Ultima visita: 05/04/2011 Torna all'inizio della Pagina

luca56

Utente Attivo


Inserito il - 27/07/2010 : 07:31:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di luca56 Invia a luca56 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nel primo week end d'estate bruciati circa 1000 ettari, molti incendi sono dolosi







  Firma di luca56 
Proverbio cinese
Lo sciocco ha mille certezze, il saggio non ne ha alcuna.

 Regione Lombardia  ~ Città: milano-alghero  ~  Messaggi: 852  ~  Membro dal: 20/04/2009  ~  Ultima visita: 15/05/2016 Torna all'inizio della Pagina

Janahome
Salottino
Utente Attivo



Inserito il - 27/07/2010 : 12:58:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Janahome Invia a Janahome un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Colgo la triste occasione per raccontarvi il sabato di fuoco che ho dovuto sopportare nel Sarrabus...
Ore 15: mio fratello si stava recando a Murtas, passata la galleria della 125 nuova (svincolo per Castiadas) ha visto la colonna di fumo... più avanzava più il fumo si faceva insistente: preoccupato ha chiamato l'amico a Muravera e l'ha raggiunto, altri amici hanno proseguito verso Murtas. Il paese era nel caos totale: evacuate tutte le case confinanti con la zona in fiamme (pare che qualcuna si andata distrutta...) sino al campo sportivo: praticamente il fuoco ha affiancato tutto il paese! col traffico dirottato dalla via principale verso il canale.
Un altro mio parente è passato sulla 125 per raggiungermi a casa a San Vito: era praticamente chiusa dal fuoco nel tratto di Baccu Arrodas. Il fuoco ha attraversato l'arcata ed ha saltato la 125. Mi ha chiamato: "ma non hai visto che l'azienda è in fiamme???"
(il panico e lo spavento non posso raccontarlo)
Altro squillo:
il terreno località Sant'Antioco a San Vito, bruciava da un'oretta, accanto, a pochi metri, la casa di mio cognato era sotto gli elicotteri e il canadair: per fortuna il fuoco non scendeva a valle, verso casa sua, ma continuava a salire.
Ore 15,00 (approssimativo) chi doveva andare a Murtas è stato bloccato al baretto del bivio: il fuoco (anche lì!) e le operazioni di spegnimento hanno bloccato qualsiasi accesso. Questo fuoco è stato avvistato e segnalato verso le 13,00 - Poco dopo i vigili del fuoco e la forestale sono accorsi per le operazioni di spegnimento. Ma verso le 14 il fuoco partito sopra la collina di San Vito, sviluppatosi maggiormente, ha impedito che tutte le forze si potessero riconcentrare subito da Murtas a San Vito. Il fortissimo vento ha spinto le fiamme oltre la 125 a Baccu Arrodas e da lì si è aperto la strada a Muravera... il resto è già cronaca.
Tutte le colline sovrastanti il tratto della 125 (svincolo San Vito), la zona di Baccu Arrodas e tutte le colline sopra Muravera sono cenere.
Due giorni dopo: mio cognato non ha perso la casa (è la seconda volta che il fuoco ci passa davanti) e con mio marito hanno salvato l'attività,
mio suocero ha perso il lavoro di anni: quercie, ginepri e pini mediterranei ripiantati e seguiti con cura, grazie al progetto di riforestazione, sono andati in cenere...
e cenere è quel che resta di questa zona... l'ennesima cartolina dall'ignoranza!









  Firma di Janahome 
^:^Jana
http://www.janahome.com

 Regione Sardegna  ~ Città: Santu Idu  ~  Messaggi: 506  ~  Membro dal: 29/04/2008  ~  Ultima visita: 03/08/2012 Torna all'inizio della Pagina

Nevathrad

Utente Maestro




Inserito il - 27/07/2010 : 16:19:04  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Fortunatamente le case sono intatte e l'azienda salva... gli alberi pazienza (ma bisognerebbe anche aggiungere pazienza un accidenti) si ripianteranno.... grazie a Dio siete al sicuro ora... e preferisco non aggiungere altro.







  Firma di Nevathrad 

 Regione Sardegna  ~  Messaggi: 5815  ~  Membro dal: 13/10/2008  ~  Ultima visita: 05/04/2011 Torna all'inizio della Pagina

Gianni_g

Utente Medio



Inserito il - 28/07/2010 : 16:26:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Gianni_g Invia a Gianni_g un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
luca56 ha scritto:

Nel primo week end d'estate bruciati circa 1000 ettari, molti incendi sono dolosi


possiamo dire tranquillamente che sono tutti dolosi.
Se avete notato, sabato scorso (24 luglio) si è alzato il maestrale.
Fortissimo soprattutto sulla costa occidentale, ma ha imperversato
su tutta l'Isola. Immediatamente sono partiti gli incendi, come se
ci fosse un piano preordinato (guardano le previsioni via internet
della forza del vento ? Possibilissimo !).
Un altro appunto: qualche volta si tratta di malati di mente,
di veri e proprio disturbati, in altre occasioni gli incendi sono
appiccati nei pressi degli immondezzai alle periferie dei paesi,
magari per protesta (???) contro le amministrazioni.
In altri casi si è trattato di turisti, spesso stranieri.
Poi c'é qualche allevatore ignorante che non sa controllare
il fuoco da abbruciamento stoppie.
Infine i veri criminali, che bruciano i boschi e le foreste.
Gente anagraficamente residente in Sardegna,in realtà
NOn sono sardi, andrebbero buttati in mare in mezzo ai pesci.
Col rischio di ammazzare la gente come è successo a Curraggia
o a Porto San Paolo.
Vigliacchi e infami ! Banditi.

anni fa ad Ittiri hanno bruciato il bosco di castagni che
venne piantato, quando era bambino, dal mio povero papà (scomparso
a seguito di un tumore l'anno scorso).
Appresa la notizia mi disse "hanno bruciato i castagni,
avevo piantato i ricci sotto terra quando avevo 10
anni (*), gli alberi alla fine erano altissimi".
Non voglio aggiungere altro se non dire che uccidendo
un albero si uccide la vita stessa.


(*) cioè 76 anni fa.








Modificato da - Gianni_g in data 28/07/2010 16:29:15

  Firma di Gianni_g 
Siamo sardi
Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
Grazia Deledda.

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: Sassari  ~  Messaggi: 215  ~  Membro dal: 22/06/2010  ~  Ultima visita: 05/12/2014 Torna all'inizio della Pagina

burrumballa

Utente Medio



Inserito il - 30/07/2010 : 13:20:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di burrumballa Invia a burrumballa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
purtroppo, se non ricordo male, debbo dire che mi pare che tutti gli incendiari presi dalla forestale negli ultimi anni fossero sardi.
E' vero in nmezzo a chi si diverte ad incendiare la Sardegna è possibile che ci sia anche qualche turista (se ci sono i deficienti che hanno mozzato lo scogli a forma di tartaruga per due volte...........), ma è sbagliato inserire questi tra i resposabili dei disastri fatti dal fuoco.

Ma, per come la vedo io, i maggiori responsabili restano comunque quel piccolo numero (mai trioppo piccolo in realtà) di sardi che per vendetta, bullismo, sfrontatezza, ecc ecc... rovinano la loro terra.

Non per niente il problema degli incendi risale a ben prima che in Sardegna arrivassero le torme di turisti che sbarcano adesso.








 Regione Liguria  ~ Città: melting pot  ~  Messaggi: 137  ~  Membro dal: 28/01/2009  ~  Ultima visita: 23/11/2013 Torna all'inizio della Pagina

luca56

Utente Attivo


Inserito il - 31/07/2010 : 08:13:55  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di luca56 Invia a luca56 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Decine di ettari di macchia mediterranea bruciati a Lotzorai


Le fiamme sono partite nel primo pomeriggio nelle campagne del paese. Il forte vento di maestrale ha alimentato le fiamme spingendole a ridosso delle abitazioni.

Un vasto incendio è scoppiato nel primo pomeriggio nelle campagne di Lotzorai, dove si sono vissuti momenti di apprensione tra la gente. Le fiamme, alimentate dal forte vento di maestrale, hanno lambito diverse abitazioni e ucciso alcuni capi di bestiame. Sul posto, per spegnere le fiamme, sono intervenuti oltre alle squadre a terra del Corpo Forestale, anche due Canadair della Protezione Civile e tre elicotteri del servizio regionale. Decine gli ettari di bosco e macchia mediterranea distrutti.

Venerdì 30 luglio 2010

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/189972








Modificato da - luca56 in data 31/07/2010 08:14:16

  Firma di luca56 
Proverbio cinese
Lo sciocco ha mille certezze, il saggio non ne ha alcuna.

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luca56

Utente Attivo


Inserito il - 02/08/2010 : 07:43:16  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di luca56 Invia a luca56 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ancora un incendio doloso !!

Sinnai, vasto incendio a Tasonis, vanno a fuoco centinaia di ettari


Il primo focolaio alle 13 nelle vicinanze del cancello di ingresso alla borgata. Nel giro di pochi minuti Tasonis si è trovata circondata dalla fiamme che hanno anche fatto breccia tra i cortili, annerendo anche i muri di cinta di alcune villette. L’allarme è stato immediato, tanto che nel giro di pochi minuti due elicotteri, un elitanker ed un Canadair, hanno iniziato a scaricare sul fuoco tonnellate d’acqua.

A terra due squadre di Vigili del fuoco, gli uomini della forestale e dell’Ente foreste, del Masise e di diverse altre associazioni di volontariato. Un’autentica aggressione alle fiamme che nonostante la mancanza di vento si sono sviluppate dall’ingresso della frazione (appartenente al Comune di Sinnai) ad un vigneto abbandonato, alla macchia mediterranea, ai pini, eucalipitus, lecci ed altre piante d’alto fusto. Per circoscrivere e domare il rogo ci sono volute oltre due ore. Un lavoro massacrante anche a terra soprattutto alle villette sorte nella borgata negli ultimi trent’anni: un nucleo residenziale di circa 200 abitanti a cinque chilometri da Sinnai, ai piedi del monte Serpeddì, vicino all’invaso di Corongiu. Il fuoco è stato impetuoso, si è avvicinato prima alle case, irrompendo poi fra alcuni cortili. Sono stati questi i momenti di maggiore preoccupazione con gli uomini a terra che intervenivano con tutti i loro mezzi a disposizione e con elicotteri e Canadair che contribuivano in maniera determinante a frenare l’avanzata del rogo soprattutto a monte effettuando decine di lanci d’acqua, particolarmente frenetici tra le 14,30 e le 15,30, quando il fuoco si è avvicinato pericolosamente alle abitazioni. Molti degli abitanti si sono riversati ovviamente in strada. La distruzione ha interessato soprattutto la zona collinare a ridosso della frazione con le fiamme che hanno trovato facile esca tra la bassa macchia mediterranea (cisti e corbezzoli) e poi tra gli alberi d’alto fusto.E’ qui che a questo punto si è concentrata l’operazione dall’alto mentre a terra, le squadre mobilitate provvedevano a difendere i cortili e le abitazioni. Verso le 16,30 il pericolo è stato circoscritto. Restava solo qualche focolaio poi bonificati sino a renderli inoffensivi. Alla fine restava un enorme macchia di cenere con danni ambientali.

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/190176








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Proverbio cinese
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luca56

Utente Attivo


Inserito il - 03/08/2010 : 21:25:44  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di luca56 Invia a luca56 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
20:21 - Notizie ANSA Incendi: 30 ettari in fiamme tra Arbus e Montevecchio

(ANSA) - ARBUS, 3 AGO - Un incendio di vaste proporzioni, alimentato dal vento di maestrale, si e' sviluppato nel primo pomeriggio fra Arbus e Montevecchio. Il fronte di fuoco ha interessato una trentina di ettari di terreno coperto da sugherete e macchia mediterranea. Sul posto in azione mezzi aerei - due aerei Canadair, un elitanker, due elicotteri del Corpo forestale - e squadre a terra di guardie forestali, volontari della Protezione civile del Medio Campidano e vigili del fuoco.(ANSA).

http://www.regione.sardegna.it/j/v/...00_103531494








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luca56

Utente Attivo


Inserito il - 06/08/2010 : 07:28:51  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di luca56 Invia a luca56 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Altre centinaia di ettari di Sardegna andati in fumo

Trecento ettari a fuoco lungo la costa orientale nuorese da Orosei a Cala Liberotto. A provocare il rogo una scintilla partita da un attrezzo usato da un fabbro. Le fiamme non hanno risparmiato un parco acquatico

Decine di turisti in fuga lungo la costa orientale del nuorese, da Orosei a Cala Liberotto, per un vasto incendio divampato nel primo pomeriggio e alimentato dal forte vento di maestrale. A provocare il rogo una scintilla partita da un attrezzo usato da un fabbro per smerigliare la ringhiera di una delle tante case di campagna, che d'estate si trasformano in case vacanze, a ridosso delle spiagge della bassa Baronia.

E' stato lo stesso artigiano, Giovanni Rana, a dare l'allarme quando si è accorto che non sarebbe riuscito in alcun modo a contenere le fiamme. In poco tempo si sono alzate colonne di fuoco alte diversi metri e il fronte dell'incendio si è esteso per almeno 8 chilometri, da Orosei fino a Cala Liberotto.

In quella zona, a circa un chilometro dalle spiagge, ci sono centinaia di case immerse nella macchia mediterranea con decine di turisti che le occupano nei mesi estivi. Il fuoco è entrato nei cortili e nei giardini e c'è stato il fuggi fuggi generale. Sono almeno una quindicina le case completamente distrutte dall'incendio.

Si è messo in moto l'apparato antincendi della Protezione civile: tutti i mezzi aerei a disposizione sono stati inviati sul posto, quattro canadair più elitanker ed elicotteri, mentre a terra lavorano centiniaia di uomini tra vigili del fuoco, forestali, volontari e semplici cittadini. Ma il forte vento di maestrale ha complicato le operazioni.

Il rogo ha raggiunto anche la vecchia statale 125 "Orientale sarda" e la striscia di asfalto è servita da 'taglia fuoco' impendendo all'incendio di propagarsi sui monti circostanti.
Si teme per la vasta pineta che è alle spalle del litorale di Orosei: il vento infatti spinge le fiamme in quella direzione.

Il fuoco non ha risparmiato nemmeno un parco acquatico sorto di recente nella zona ma mai aperto.


http://lanuovasardegna.gelocal.it/d...fumo/2230621


E' possibile che la scintilla di una smerigliatrice abbia provocato questo disastro ??








Modificato da - luca56 in data 06/08/2010 07:33:45

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Nevathrad

Utente Maestro




Inserito il - 06/08/2010 : 07:44:18  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
luca56 ha scritto:

Altre centinaia di ettari di Sardegna andati in fumo


E' possibile che la scintilla di una smerigliatrice abbia provocato questo disastro ??

Io mi sono posta la stessa domanda... e l'unica risposta che ho trovato è che la ringhiera fosse appiccicata ad un albero, ma se le scintille di una smerigliatrice, che fanno una cascatina a modesta distanza dall'attrezzo si spengono velocemente ma spesso non danneggiano nemmeno il tessuto degli abiti di chi lavora, tutto questo come è possibile?... e aggiungerei, come può una strada asfaltata fare da tagliafuoco con un maestrale che scaglia le lingue di fuoco a decine di metri???
Nel racconto del giornalista, come è prassi in questi casi, ci sono belle contraddizioni...








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luca56

Utente Attivo


Inserito il - 06/08/2010 : 21:01:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di luca56 Invia a luca56 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Continua il bollettino di guerra, ma quando l'ultimo albero sarà bruciato cosa resterà a quest'isola ??

20:10 - Notizie ANSA Incendi: rogo a sud di Olbia, aeroporto chiuso per un'ora (ANSA) - OLBIA, 6 AGO - Un campo di calcio e un'auto distrutti dalle fiamme e decine di turisti in fuga: e' il bilancio dell'incendio scoppiato a sud di Olbia. Il fumo denso ha portato anche alla parziale chiusura per circa un'ora dell'aeroporto Costa Smeralda: un volo proveniente da Bergamo e' stato dirottato ad Alghero. Molti villeggianti sono stati sorpresi dal fuoco mentre erano in spiaggia e sono stati fatti allontanare per precauzione. Altri sono scappati dalle case di un villaggio vacanze. Dai 5 ai 10 ettari la stima dell'area percorsa dall'incendio, ormai circoscritto.(ANSA).








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Proverbio cinese
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burrumballa

Utente Medio



Inserito il - 07/08/2010 : 11:24:30  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di burrumballa Invia a burrumballa un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nevathrad ha scritto:

luca56 ha scritto:

Altre centinaia di ettari di Sardegna andati in fumo


E' possibile che la scintilla di una smerigliatrice abbia provocato questo disastro ??

Io mi sono posta la stessa domanda... e l'unica risposta che ho trovato è che la ringhiera fosse appiccicata ad un albero, ma se le scintille di una smerigliatrice, che fanno una cascatina a modesta distanza dall'attrezzo si spengono velocemente ma spesso non danneggiano nemmeno il tessuto degli abiti di chi lavora, tutto questo come è possibile?... e aggiungerei, come può una strada asfaltata fare da tagliafuoco con un maestrale che scaglia le lingue di fuoco a decine di metri???
Nel racconto del giornalista, come è prassi in questi casi, ci sono belle contraddizioni...



per quel poco di esperienza che ho posso solo dire che con il vento il fuoco ha una capacità incredibile di "fare quel che vuole"...in questo caso vale per davvero il detto che la realtà supera la fantasia.

E' incredibile come senza acccorgeresene ci si possa trovare in pericolo in una zona che fino a pochissimi minuti prima si conseidrava sicura.
Questo per dire che basta veramente poco per provocare disastri: ricordiamoci gli incendi scoppiati a causa delle scintille provocate dai treni delle Compelmentari in un paio di occasioni.








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maurizio feo
Salottino
Utente Master



Inserito il - 10/09/2010 : 19:43:48  Link diretto a questa risposta  Rispondi Quotando
Dicono che fossero 400/500 ettari: sono tutti bruciati, dalla Statale 125 (dal Km 229 al 231) verso il mare, fino alla scogliera basaltica. Quattro Canadair, due elicotteri e tutte le autobotti della Provincia sono bastati appena ad arginare le fiamme subito prima delle case di Cala Liberotto e di Fuile 'e Mare.
Pini di 40 anni e macchia mediterranea alta, media e bassa: ginepri vecchi e nodosi, mimose sarde di 5/6 metri, euforbie, cisto, lentischio, ginestre sarde, qualche timida tamerice, qualche erica, numerosissimi lecci, olivastri a non finire, migliaia di cespi di palmette nane, santolina sarda, sparto e tantissime piante di cui non conosco neppure il nome. Oltre, naturalmente, alle piante messe a dimora dai proprietari: gli immancabili eucalipti e tutte le piante che - secondo il proprio gusto personale - ognuno aveva scelto.
Decine di anni di riforestazione da parte degli operatori della Forestale, anche quelli andati in fumo (si tratta di denaro pubblico, anche mio e tuo!), oltre alla bella e dolce vista, al verde fresco, al profumo grato della flora sarda e alla vita di tutti gli animali (numerosissimi, nella zona), che hanno tane a terra: gatti selvatici, conigli, volpi, ricci, pernici, quaglie, cinghiali, donnole, etc etc.
Ho chiesto: "Perché non ci sono le linee tagliafuoco?"
Risposta: "Perché non si può costringere i privati ad accogliere una linea nel loro terreno e lì sono tutti terreni privati".
Allora ho insistito: "Ma c'è un'ordinanza del Comune (Orosei), che obbliga a falciare tutti i terreni per ridurre il rischio incendio. Possono almeno costringere a questo e punire gli inadempienti con un falcio obbligatorio da parte di dipendenti del Comune".
Risposta: "Questo il Comune non lo fa, sennò poi gli mettono una bomba".
Ho chiesto, ancora: "Perchè non è stata portata sull'altopiano l'irrigazione agricola? Con quella, si sarebbe sicuramente potuto fermare prima l'avanzare del fuoco, no. Tanto il Comune si sarebbe ripagato con le tasse e intanto si sarebbe prevenuto un altro incendio (ogni anno va a fuoco l'altopiano, in uno, due o più punti)?"
Risposta: "Ehe, ma è stato tutto troppo veloce e poi il fuoco fonde i tubi dell'irrigazione: non si sarebbe potuto fare niente".

Conclusione: Non si può fare assolutamente nulla. Siamo esposti a questa piaga biblica ineluttabile e dobbiamo rassegnarci. Qualunque ne sia la causa, che risieda nell'inettitudine di un artigiano imprudente, oppure nella cattiveria malata di uno psicopatico.
Non facciamo nulla, di quello che potremmo fare, perché altrimenti rischiamo le bombe...
Ho visto con i miei occhi che i campi arati hanno fermato le fiamme, malgrado il vento fortissimo. Ho visto che i campi tosati hanno salvato le piante alte al loro interno.
Ho visto un paio di case bruciate, con le piante - che erano state anche alte - ridotte a tizzoni anneriti: credo che quei proprietari, che hanno visto il loro personale, paziente ed amorevole lavoro di anni andare distrutto, vorrebbero tanto metterla, una bomba, ed avrebbero anche la loro parte di buona ragione...

Alla fine, insomma, credo che questa bomba qualcuno la metterà comunque e con ragione: contro la mancanza di programmazione, contro l'ignavia colpevole e miope e contro la codardia atavica, tutti facili alibi per giustificare l'incapacità gestionale più grave...

Dimenticavo. Nessuno si salva da quest'accusa, neanche gli abitanti della zona: i terreni bruciati hanno rivelato quanto era abilmente nascosto tra la fitta ed inaccessibile vegetazione: pneumatici rotti, barattoli e bottiglie, computer cases, lavatrici, ventilatori, ferri da stiro, lastre dismesse di "Eternit" (carcinogeno per inalazione), bidoni di lamiera, pezzame di rifiuto, sedie sdraio, ombrelli rotti, materiale metallico vario, vari oggetti e contenitori di plastica parzialmente bruciati ed irriconoscibili.
Un sardo di Orosei, parlando dell'altopiano (in una conversazione peraltro garbata e serena) ha osservato: "Sa che cosa non mi pace di Su Catreattu? ... Che non ci sono piante alte".
Sono rimasto indeciso se aggredirlo solo verbalmente o anche fisicamente: è chiaro che, con almeno un incendio ogni anno, non ci siano quasi più piante alte. Quali piante diventano alte in un anno?

I Sardi non amano la propria isola: se non riusciranno a bruciarla, l'affogheranno nelle immondizie.










Modificato da - maurizio feo in data 10/09/2010 19:48:58

  Firma di maurizio feo 
Beni: ti naru unu contu...

 Regione Emilia Romagna  ~ Città: Roma  ~  Messaggi: 2962  ~  Membro dal: 11/01/2008  ~  Ultima visita: 23/03/2012 Torna all'inizio della Pagina

gallosu

Utente Attivo


Inserito il - 13/09/2010 : 09:56:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gallosu Invia a gallosu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Qualche seicento anni fà forse funzionava meglio:

De foghu in lauore.
Item ordinamus:qui si alcuna persona ponneret foghu
istudiosamèti a laure messadu ouer ad messare:o a
vigna:o at ortu et est indi binchidu paghit pro maqui
cia.llrs.l.et issu damnu a quillat auire factu:et si nò paghat
ipso ouer atero pro se seghit silli sa manu destra
.Et issos iura
dos siant tenudos de prouare et de tenne sus malusfactores a=
dicussa pena qui narat su secundu capidulu.











  Firma di gallosu 
Gallosu
http://trexentastorica.blogspot.com/

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Guasila  ~  Messaggi: 785  ~  Membro dal: 26/11/2008  ~  Ultima visita: 22/04/2014 Torna all'inizio della Pagina
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