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Nota Bene: Gonnosnò - è localizzato nella parte della Marmilla ai piedi dell'altopiano della Giara..Situato a m. 175 sul livello del mare si stende per 15,45 Km quadrati. Comprende la borgata di Figu, frazione di Gonnosnò
Il toponimo del paese pare derivi dall'unione dalla radice "gonnos" significante collina, con il termine "nò" genitivo di "nèos" significante "del tempio". Un'altra teoria ci porta alla conclusione che il nome Gonnosnò significa "colle nuovo".



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Marco A Inserito il - 09/09/2011 : 21:55:08
Quest'anno abbiamo scelto l'Ogliastra come meta delle nostre vacanze.
Da molti anni andiamo in Sardegna, ogni anno in una zona diversa e sempre in agriturismo, e tranne la Costa che non ci attrae, il resto ce lo stiamo godendo alla grande. Così siamo approdati a Loceri accolti nella "casa" di Marina e Mario con i quali abbiamo condiviso un breve, ma intenso periodo di vacanza. C'è stato modo di goderci il mare, ma anche il Gennargentu, che è proprio li a due passi, e poi sagre con balli e canti, un mitico viaggio col trenino verde fino a Sadali, una giornata con i pastori in montagna (più di 1600 m) e perfino il trofeo ippico a Lanusei in quel di S. Cosimo, e ancora i profumi i colori, le tradizioni, una gastronomia unica, gli splendidi abiti di quella gente semplice ed orgogliosa, perfino un matrimonio!
Che dire? Più conosciamo la Sardegna più la vorremmo conoscere. All'inizio, da appassionati di subacquea, ci affascinava il mare della Sardegna così... trasparente, poi gli interessi si sono moltiplicati, incuriositi dalla storia millenaria, dalle genti che l'hanno popolata, dai loro racconti e dalle loro tradizioni, dalla musica e dalla gastronomia, dal raffinato artigianato.
Abbiamo così scoperto grotte, domus de Janas, nuraghi, cascate e splendidi musei.
Ci siamo documentati, abbiamo letto libri e racconti e alla fine ci siamo ammalati di Sardegna.
Ci piacerebbe visitare l'isola durante l'anno, lontano dal periodo estivo, ma ahinoi il lavoro non ce lo permette ancora. Ma siamo pazienti.
Ora ci gustiamo i ricordi e tutta la bontà che siamo riusciti a far entrare nel baule dell'auto.
Un saluto a tutti

7   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Marco A Inserito il - 16/09/2011 : 22:14:15
Ciao Maurizio, come son vere le cose che dici! Ho sempre cercato di capire quale fosse la caratteristica, l'unicità di un luogo come la Sardegna e sempre ho trovato tante caratteristiche e tante "unicità". E' certo che qui da noi in Lombardia, si vive in modo completamente diverso.
Vivo a Lodi in un territorio che adoro, ricco di storia, di arte e tradizioni, con una fortissima connotazione contadina, io stesso vengo dalla campagna.
Perciò ritengo che la "diversità" di vita nasce dalle persone, dalla gente che popola queste terre così lontane.
Alcuni amici sardi mi prendevano in giro dicendomi che noi qui al nord, pensiamo solo al denaro, il che in parte è vero, qui si lavora innanzi tutto, anche se ultimamente di lavoro ce n'è poco anche da noi, ma l'errore in cui cadiamo di frequente è proprio il fare del lavoro, il centro della propria vita, sacrificando famiglia, amici e tempo per se stessi.
Ho amici, che certo hanno importanti responsabilità, ma che non "staccano" mai, sempre al telefono, col pc "on line" pure a casa e anche in vacanza!
In Sardegna ho imparato che c'è il tempo per lavorare, il tempo per riposare, per divertirsi e stare in compagnia....insomma per vivere!
Ho fatto tesoro di questa scoperta e ho cercato di farne uno stile di vita che adotto anche qui al nord. Non è stato semplice ne immediato, i ritmi nostri sono
terribili in confronto a quelli sardi, ma il risultato è stato di grande appagamento.
Il cielo della Sardegna che tu hai felicemente ricordato, aiuta molto, lo ammetto, la magia dei profumi della macchia, i colori dell'alba e dei tramonti, quel mare straordinario, la luce e il vento, cose che qui mancano, ma è importante per me, conservare lo spirito con il quali si vivono queste emozioni.
La curiosità, la voglia di conoscere, scoprire e sapere di noi non mi hanno mai lasciato ed è stata "colpa" della Sardegna.
Purtroppo i rapporti fra le persone risentono fortemente di questa speciale condizione, qui da noi non ti capita d'esser fermato per strada mentre visiti un borgo, da un gruppo di persone che chiedono da dove vieni, cosa ti piace del luogo, cosa apprezzi delle tradizioni e magari finisci con loro a bere un mirto fresco. A me è capitato spesso e ogni volta è stato bello conoscere storie singolari e lontanissime e quanto mai vere.
Qui da noi non si sta più in compagnia per il gusto di farlo, si, abbiamo gli "happy hour", gli aperitivi e i caffè al bar, ma sanno tanto di forzata necessità di stare insieme. Peccato.
Molti anni fa, quando ero bambino nelle lunghe sere d'estate si stava in cortile, la "corte" da noi, grandi e piccini, per il gusto di stare insieme come un'unica
grande famiglia. Ora non più, si è perso per strada questo gioioso modo di stare insieme, ma per fortuna l'ho ritrovato proprio negli agriturismi sardi dove sono stato e ti assicuro che e sempre una festa.
L'attaccamento dei sardi alle loro tradizioni, mi ha fatto apprezzare l'importanza delle nostre, ed è per questo che sono legatissimo al mio dialetto che parlo spesso e volentieri, ma che i mie figli, per esempio, non usano, anche se lo capiscono perfettamente. Anche questo è un segno significativo.
In Sardegna avete addirittura una vostra lingua!!
A presto
Marco A
maurizio feo Inserito il - 16/09/2011 : 14:37:25
Sì: si attraversano vari stadi di conoscenza ed immedesimazione, che non è affatto facile spiegare, nel loro lento e continuo evolversi.
- Non ai sardi, che appunto per essere sardi da sempre, non possono comprendere che cosa implichi cercare d'integrarsi, per chi viene dall'esterno ("aforas"), in un gruppo così particolare, possibilmente entrando in punta di piedi (almeno da principio, poi - poco alla volta - si prende maggiore confidenza), chiedendo di aggiungere un posto in più....
- Non ai turisti e basta, che vengono per i motivi edonistici più deteriori (e a loro certo non interessa affatto fare tanta fatica).

Nel tempo - lo si deve ammettere - s'impara ad apprezzare l'istintiva buona accoglienza sarda (abba e fogu non si negano mai a nessuno) ed un certo garbo antico, che io credo venga giù diritto da tempi lontani, in cui davvero ci si doveva aiutare l'un l'altro per sopravvivere.

I caratteri distintivi che personalmente io apprezzo del popolo sardo sono molti e non li sto ad elencare.
Sono curiosamente simili (ogni volta che li descrivo ai miei amici greci, questi me lo confermano) ai Cretesi. Altra stirpe tosta d'isolani nati dai denti di drago. In genere i Sardi rispondono ad una legge del tutto o nulla: o ti sono amici (fedeli per sempre, anche a costo di farsi davvero del male) o ti sono nemici (e allora sono davvero guai); o sono buoni (la gran parte), o sono cattivi: ed in genere quei pochi che sono cattivi lo sono davvero davvero. O bianco o nero.
Invece, nelle grandi città dell'Italia esistono vasti e folti gruppi che non sono interamente bianchi, né interamente neri: esiste quell'esteso grigiore (in tutti i sensi: nei valori morali, intellettuali etc) di certi oceanici ceti impiegatizi, ministeriali etc. che non sono interamente buoni, né interamente onesti, né sinceramente interessanti, né totalmente veri e si confondono in un gruppo amorfo, in un ambiente informe, su di uno sfondo indefinibile. Grigi, appunto.

La Sardegna, invece è il posto magico, in cui la Via Lattea si vede bene di notte, giustificando gli antichi "contos de foghile" su come sia potuta nascere da un furto di paglia e di grano. Trucco mnemonico per ricordare, come tanti trucchi sono insiti nei portolani antichi, nella tradizione orale, nelle poesie all'impronta.
E' un posto semplice, in cui gli animi riescono ad essere ancora bambini, nonostante le migliaia di anni d'età della loro Cultura antica.
E' infine un posto reale, che vive e sopravvive da sempre con tantissimi problemi - testardo come un sardo - talvolta strappando con rabbia ad un destino infingardo e distratto, sempre nuovi motivi per resistere ancora un'altra stagione...
E' - quindi - un posto da scegliere con il cuore, per viverci certamente a lungo e per morirci, un giorno.
Marco A Inserito il - 14/09/2011 : 21:52:17
Ciao Maurizio, ho letto con piacere il tuo intervento e mi sono trovato subito in sintonia con le tue parole.
Non ti nascondo un pizzico d'invidia e di ammirazione per la scelta di vivere con la tua famiglia in Sardegna. E' un'dea che ho accarezzato, ma per ora è irrealizzabile.
Ho parlato dell'Ogliastra perchè è l'ultima provincia, in ordine di tempo, che ho visitato con mia moglie, anche se non abbiamo potuto "vedere" tutto ciò che
avremmo voluto. Ormai sono molti anni che ogni estate c'imbarchiamo dal continente per goderci quel paradiso, ogni anno in un posto diverso.
Mia moglie poi è diventata bravissima a scoprire angoli incantevoli, luoghi decisamente fuori mano, ma di una ricchezza straordinaria.
La scelta di vivere in agriturismo si è rivelata strategica, lasciandoci ampia libertà di organizzare le nostre giornate, condividendo con i gestori amicizia, informazioni preziosissime, cibo e tetto. Quest'anno a Domus de Goene ci siamo sentiti davvero in famiglia, perchè abbiamo vissuto con Marina e Mario praticamente nella loro casa. Il Ferragosto è stato festeggiato con parenti, amici e ospiti dell'agriturismo con musica, balli e una tavolata interminabile tirando molto tardi la sera!
Una vacanza così non la dimentichi facilmente! Infatti non ho dimenticato tutti gli amici sardi che ci hanno ospitato negli anni per tutta la Sardegna. Di loro ho splendidi ricordi e son certo che prima o poi li rivedrò.
Certo una vacanza così va organizzata, mia moglie prepara ogni anno una miniguida del territorio con tutto ciò che si può visitare, dalle grotte, alle spiagge, ai musei, paesi e città, persino i mercati che giriamo con grande curiosità. L'artigianato sardo è unico.
Magari non sempre tutto è proprio come vorresti, ma un po' di adattamento e pazienza aiutano a vivere tutto in armonia. Ciò che otteniamo è a dir poco unico, in spiaggia fino alle otto di sera, in giro fino a tardi, a cena in agriturismo diciamo dalle 21.00 a... dopo mezzanotte, sempre, perchè oltre a gustare ciò che di buono viene preparato, si chiacchera e ci si conosce, si impara e ci si arricchisce con testimonianze dirette della gente sarda.
Ricordo che a Buggerru abbiamo conosciuto un vecchio minatore che ci ha parlato della sua esperienza in miniera, ho ancora la pelle d'oca. Dove le trovi queste cose?
Potrei scrivere per ore, e parlare della Sardegna e dei sardi mi fa bene, mi pare che non esista la grande distanza che ci separa da quella terra.
Per ciò che riguarda il mio "non anonimato" nel forum, spero anche che qualcuno delle tante persone che ho conosciuto, si ricordi di me e mi parli ancora di Sardegna!
Un caro saluto
Marco
maurizio feo Inserito il - 14/09/2011 : 13:05:09
Caro Marco:
il tuo racconto mi fa un po' sorridere (di piacere e di nostalgia), perché mi fa rivivere molto il mio stesso percorso, le mie stesse esperienze passate, quando arrivavo in Sardegna ogni stagione estiva e percorrevo fino a tremila chliometri in due-tre settimane, cercando di vedere e sperimentare tutto ciò che era possibile, ma evitando le mete più turistiche e cercando invece quelle "vere", con occhi quanto più possibile sardi e con inesausta curiosità... all'inizio mi sono lasciato condurre per mano da guide scritte rigorosamente da sardi (per esempio quella, ormai datata, di Gianfranco Pintore). Poi, in seguito, ho fatto da me, chiedendo, leggendo, parlando con la gente, partecipando a tutto ciò che mi era possibile.
Alla fine, dopo tanti anni, ho operato una scelta consapevole: ho scelto la Sardegna per venirci a vivere, non per dovere, non per lavoro, ma per me e per la mia famiglia.
Ormai, posso dire di conoscerla piuttosto bene (anche se certamente ancora trovo cose nuove ed interessantissime, che mi attraggono, mi affascinano e mi commuovono e nelle quali rinvengo radici che mi sembrano proprio essere le mie).

Se non si sceglie mai la terra in cui si è biologicamente nati (per cui penso sia insignificante affermare l'orgoglio di esserne originari, essendo cosa del tutto priva di merito), quando si sceglie una terra d'elezione da adulti i motivi sono invece degni di considerazione e di rispetto, perché si tratta di una scelta operata grazie ai pregi e malgrado i difetti dell'oggetto della propria scelta...

Mi sembra proprio di capire che il tuo atteggiamento sia molto vicino al mio e ti auguro che il tuo "mal di Sardegna" duri almeno quanto il mio, cioé tutta la vita.

La Sardegna merita in pieno questo affetto, stima e supporto incondizionati, che purtroppo non sempre riceve, talvolta - incredibile, ma vero - persino dagli stessi Sardi...

Incidentalmente, desidero dirti apprezzo molto anche il tuo non anonimato nel Blog, che è sempre un segno distintivo di sincerità e franchezza nel rapportarsi direttamente con gli altri.

Benvenuto di cuore nel club, allora, e a risentirci presto!

Maurizio Feo
DedaloNur Inserito il - 13/09/2011 : 15:52:45
Gianni_g ha scritto:

questo è un modo esemplare per rapportarsi al territorio che si visita.

condivido
Marco A Inserito il - 12/09/2011 : 23:53:55
Ciao Gianni g, mi fa piacere che condividi l'idea che ho con mia moglie, di vacanza in Sardegna. E' così che in tanti anni, abbiamo apprezzato sempre di più la vostra terra. Spesso colleghi ed amici contestano la scelta del luogo delle vacanze:
<<Ancora in Sardegna? Ma non ti sei ancora annoiato?>>
Questo la dice lunga su come sono distanti i nostri orizzonti.
Al rientro in Lombardia però abbiamo sempre qualcosa in più, senza il bisogno di raccontarlo, ma da tenere tutto per noi.
La Sardegna che ci piace è proprio questa, e ce la consigliano ogni anno, i nostri amici sardi che incontriamo laggiù.
Un caro saluto
Gianni_g Inserito il - 12/09/2011 : 11:57:59
questo è un modo esemplare per rapportarsi al territorio che si visita.
Conoscere le persone, conoscere i luoghi e le loro tradizioni.
Sempre che interessino...
Purtroppo molte persone visitano "pezzi" di Sardegna, ma ben poco
hanno capito di questa terra antica.
Non è proprio il caso di Marco A al quale vanno i miei sinceri
complimenti.
L'Ogliastra è una delle più belle zone dell'isola che, incredibile
a dirsi, parecchi sardi conoscono ancora poco .

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