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Nota Bene: La festa di Nostra Signora delle Grazie si celebra a Nuoro il 21 novembre. Preceduta da una novena molto partecipata dai fedeli di Nuoro e dei paesi vicini, il giorno della festa i rappresentanti della Municipalità si recano alla messa solenne con un corteo in costume, recando in dono 12 ceri (secondo il numero degli antici rioni della città) per sciogliere il voto perpetuo fatto nel 1812 dal Consiglio Comunale come ringraziamento alla Madonna per aver scampato la città da un'epidemia di peste.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Baballotto Inserito il - 16/03/2009 : 01:38:22
.



...a cura di Tizi, Tzinnigas e Baballotto... e di tutti quelli che vogliono unirsi



la presentazione del paese è tratta dal sito www.comune.villasantantonio.or.it


Il paese

Altitudine: 265 m slm
Superficie: 19,13 Kmq
Abitanti: 440
Attività economiche: Agricoltura e pastorizia

.




Il paese di Villa S. Antonio, si trova in provincia di Oristano, più precisamente nell'antica curatoria di Brabaxiana-Valenza che è oggi denominata Alta Marmilla. Ubicato tra l’Altopiano della Giara, il Monte Arci e il Grighine, il comune confina a nord con Ruinas, a ovest con Mogorella e Usellus, a sud con Albagiara e Assolo. Il piccolo centro è d'impianto recente. Nel 1702 fu istituito un novenario, da cui deriva appunto il centro moderno, intorno alla chiesa di S. Antonio Abate edificata per consacrare il luogo di rinvenimento di un simulacro del Santo da parte di alcuni abitanti di Baressa. Nel 1720 il villaggio di S. Antonio fu riconosciuto ufficialmente feudatario con atto notarile prendendo il nome di Villa di Sant’Antonio de Funtana Coberta e fu inserito fra i villaggi della baronia di Senis. In seguito il paese cambiò nome più volte: Villa Nova S. Antonio agli inizi del 1800, S. Antonio di Ruinas nel 1863 e infine Villa S. Antonio nel 1985. Il territorio comunale è ricco di testimonianze archeologiche, preistoriche, protostoriche e di età romana, che rivelano la costante presenza dell’uomo nel territorio.

La regione è prevalentemente collinare e ricca di sorgenti; sono presenti formazioni vulcaniche alle quali si affiancano arenarie, marne e calcari. Tali caratteristiche geologiche hanno determinato la distribuzione delle attività agricole e di allevamento, a tuttoggi le principali risorse economiche, che si sono affermate nelle zone meno impervie.

Come arrivarci

Il paese di Villa Sant'Antonio è raggiungibile da Nord da Oristano immettendosi per la stra­da di Silì e raggiungendo Siamanna, Villaurbana e Mogorella (S.P. 55, S.S. 388, S.P. 35, 36, 37).

Partendo da Cagliari ci si immette nella S.S. 131 e da Sanluri si rag­giunge Lunamatrona, Baradili, Gonnosnò, Albagiara e per il bivio di Asuni si raggiunge Villa Sant'Antonio da Sud.

Cenni storici

La Baronia di Senis

Dopo la battaglia di Sanluri (1409) il giudicato di Arborea venne invaso dalle truppe di occupazione aragonese e il giudice Guglielmo III di Narbona fu costretto alla fuga. Nel marzo 1410 furono firmati i trattati di pace e il giudicato di Arborea venne abolito, diviso in parti e concesso in feudo ai cavalieri aragonesi, catalani e valenzani più valorosi. Ebbe così origine, nel 1417, la baronia di Senis allorché il re don Alfonso di Aragona nominò Luigi Ludovico Pontons, nobile cavaliere aragonese, signore delle curatorie di Parte Valenza e di Parte Barigadu che comprendevano i villaggi di Senis, Assolo, Ruinas e Mogorella. Il feudo non poteva essere diviso, ampliato o ceduto per vendita senza permesso regio, ma affidato solo a Catalani, Aragonesi o Sardi fedeli al sovrano. All'atto di infeudazione di Michele Margens, barone di Senis, risulta che nel 1518 oltre ai villaggi di Senis, Assolo, Ruinas e Mogorella esistevano nella baronia tre ville spopolate: Mogoro Funtana e Nurapey. Questi villaggi, pieni di vita in epoca romana e altomedioevale, erano disabitati in epoca giudicale o composti da poche famiglie. Di essi si è perso ben presto il ricordo.

Le origini del villaggio

Nel XVII secolo troviamo fra i baroni di Senis un Antonio Nin (1662-1689), persona religiosissima, cugino di tre presuli sardi; forse in suo onore venne posto un simulacro di Sant'Antonio Abate nei pressi di un pozzo: in questo scenario è sorto il villaggio di "Sant'Antonio de Funtana Coberta". Furono i viaggiatori che nell'800 attraversarono la Sardegna che, intrattenutisi più volte nel villaggio di S. Antonio, nei loro appunti di viaggio descrissero ciò "che videro e quanto appresero dalla viva voce della gente"; i più noti fra essi furono Vittorio Angius, Alberto Ferrero della Marmora e Giovanni Spano.

Da una relazione del 1849 di Vittorio Angius apprendiamo che nel 1702 alcuni abitanti del villaggio di Baressa, essendosi recati nelle vicinanze per raccogliere legna, ritrovarono presso una sorgente un simulacro di S. Antonio Abate. A seguito di questa scoperta, essendo vivo nella popolazione lo spirito religioso, si intraprese subito la costruzione di un oratorio nel luogo del ritrovamento, lo stesso dove ora si trova la chiesa parrocchiale. Attorno alla chiesa sorsero le prime case sul tipo delle "cumbessias" e quando alcune famiglie vi si trasferirono definitivamente ebbe principio l’attuale popolazione, i terreni feudali furono utilizzati e attorno all'Oratorio trovarono sepoltura i primi defunti.

Il paese prese il nome di S. Antonio de Funtana Coperta. Un ulteriore testimonianza ci viene dal libro cronistorico della parrocchia di Villa S. Antonio. Questo riporta fatti e avvenimenti della comunità ecclesiale a partire dal 1900. Il libro non va oltre il racconto di questi fatti, ma ci pare di capire che, come per l'origine della Basilica di Bonaria a Cagliari e della chiesa di N.S. della Neve a Cuglieri, anche per la costruzione dell'Oratorio di S. Antonio sia intervenuto un fatto meraviglioso: la scoperta della statua del Santo e il desiderio della popolazione di costruire una chiesa in suo onore.

Anche uno studio dello storico oristanese Giuseppe Pau convalida la leggenda del pozzo nei pressi del quale sarebbe stata rinvenuta una statua di San Antonio Abate. Lo studioso cita le dichiarazioni dei più vecchi del paese a testimonianza della presenza all'interno della chiesa di un pozzo che, ridotto a una modesta vaschetta, avrebbe raccolto le acque di una polla sorgiva esempio di un culto antichissimo che fondeva la devozione per il santo con la fede nei poteri terapeutici dell'acqua.

Il regime feudale

Il villaggio di S. Antonio si inserisce nella storia della baronia di Senis nel 1720 quando venne riconosciuto ufficialmente dal feudatario e inserito fra i villaggi del feudo insieme con Senis, Assolo, Ruinas e Mogorella. Il paese prese subito il nome di Villa di San Antonio de Funtana Coperta e fu soggetto al pagamento dei tributi feudali. Nell’atto notarile vengono definiti i confini del nuovo villaggio, i benefici per la nuova chiesa parrocchiale dedicata a San Antonio Abate, i tributi da pagare, le modalità di ingresso per i nuovi vassalli, i permessi di pesca nei fiumi, di vendita dei prodotti, misura e numero delle case da costruire, e altro.

Nel 1860 intrapresero le trattative fra il Governo piemontese e i feudatari della baronia di Senis per il passaggio dei villaggi dal controllo feudale a quello del regno d’Italia. La popolazione esulta perché da molto tempo attendeva il momento della liberazio¬ne per essere esonerata dal pagamento dei tributi feudali.

Nel gennaio 1863, per decreto del re Vittorio Emanuele Il, re d'Italia, avvenne il riscatto della baronia di Senis per la somma di lire 8.000 da pagarsi annualmente per 20 anni; tale somma fu iscritta nell'elenco del "debito pubblico". Il villaggio di S. Antonio perse la sua autonomia nel nome; d'ora in poi nei documenti sarà conosciuta per "Sant'Antonio Ruinas".

Il '900, l'autonomia

In epoca fascista con l'avvento di Mussolini al potere nel 1920 il paese di S. Antonio, assieme a Mogorella, divenne frazione di Ruinas. Il paese riacquistò la propria autonomia e la propria indipendeza negli anni 50, ma continuava a portare il nome di S. Antonio Ruinas causa per cui si avevano disguidi postali e altri inconvenienti facilmente immaginabili.

Negli anni '80 il desiderio della popolazione di avere un nome che rappresentasse la propria autonomia prese corpo con l'invio di una petizione alle autorità regionali. La richiesta venne accolta e nel 1985 fu promulgato il decreto e autonomamente la popolazione scelse per il paese un nome dal sapore antico: Villa Sant'Antonio.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Tizi Inserito il - 31/07/2010 : 16:52:00
purtroppo alla manifestazione "la valle dei Menhir" non ci sarò Arrivo il 7....ma a tutte le altre si
Tzinnigas Inserito il - 31/07/2010 : 16:38:57
In pratica Villa Sant'Antonio, ad agosto è sempre in festa! Tu ci sarai a tutte le serate?
Tizi Inserito il - 31/07/2010 : 16:26:49
Si esattamente Graziano, Mi sembra che, oltre alle date da te scritte, anche l'11 Agosto ci sia una serata di festa oraganizzata dalla Proloco....a Villa S.Antonio Agosto in festa
Tzinnigas Inserito il - 31/07/2010 : 16:23:06
Bellissimo! Ma ci deve essere in programma anche una serata il giorno 8 agosto... poi il 13, il 14 e il 15 agosto...
Tizi Inserito il - 31/07/2010 : 16:19:38




Provincia di Oristano ASSOCIAZIONE CULTURALE
CITTA’ DI ASSEMINI
COMUNE DI
VILLA SANT’ANTONIO (OR)





La S.V. è invitata a partecipare

Alla VIII EDIZIONE

LA VALLE DEI MENHIR




P R OG R A M M A 2010
MARTEDI 3 AGOSTO

Ore 17.00
Visita al parco archeologico
I Capoeira con danze popolari brasiliane;

Ore 19.30
Sfilata di gruppi: mexico- ecuador – brasile –gruppo folk della città di Assemini

Ore 21.30
Percorso gastronomico

Ore 22.00
Festival internazionale ETHNODANCE in Tour , spettacolo di danze identitarie

Gruppi:
- Universidad de Colima – Mexico
- Tungurahua – Ecuador
- Capoeira – Brasile
- Gruppo folk città di Assemini Sardegna



Mi raccomando partecipate numerosi.
Aschy Inserito il - 02/07/2010 : 18:24:00
Tzinnigas ha scritto:

Come anacronistiche? E' materiale che mi era avanzato qui in Trentino e lo ho portato solo per fare le foto...

C'è calura? allora sono scappato giusto in tempo; qui si sta che è una meraviglia!

potevi portarne anche un po' a Sinnai se te ne restava un po'! Egoista!
ma non c'è troppo caldo, sopratutto per chi non può ancora godersi il mare a fondo!
Nevathrad Inserito il - 02/07/2010 : 17:42:07
Tzinnigas ha scritto:
Come anacronistiche? E' materiale che mi era avanzato qui in Trentino e lo ho portato solo per fare le foto...

C'è calura? allora sono scappato giusto in tempo; qui si sta che è una meraviglia!


Tzinnigas Inserito il - 02/07/2010 : 15:38:32
Aschy ha scritto:

A me sembrano un po' anacronistiche, vista la leggera calura!


Come anacronistiche? E' materiale che mi era avanzato qui in Trentino e lo ho portato solo per fare le foto...

C'è calura? allora sono scappato giusto in tempo; qui si sta che è una meraviglia!
Aschy Inserito il - 02/07/2010 : 14:34:56
A me sembrano un po' anacronistiche, vista la leggera calura!
Tizi Inserito il - 02/07/2010 : 13:11:55
che meraviglia con la neve.....qui ci vuole un po di fresco
Grazie Graziano

BENTORNATO
Tzinnigas Inserito il - 02/07/2010 : 12:11:55
Tiziana, questi luoghi sono per te molto famigliari...Ma d'inverno e con la neve sono veramente insoliti. Le foto me le ha donate Consuelo ed io volentieri le posto sperando possa portarti un po' d'aria fresca santantonese...









Tzinnigas Inserito il - 25/03/2010 : 15:45:19
Aschy ha scritto:

Tzinnigas ha scritto:
Si Ascanio, sono proprio quelle, e sono a pochi metri dall'abitato...

http://wikimapia.org/#lat=39.857639...z=18&l=4&m=b

Se sono riuscito nell'intento queste sono le coordinate! ( Le domus sono dove è segnata la crocetta)

Se ora torni su wikimapia troverai un quadratino in più....

A voi ora tocca aggiungere le foto..

p.s. ho aggiunto anche il link a questa discussione


...Ascanio non riesco a trovare il quadrattino, penso che le coordinate che ti ho dato forse sono errate.

Quelle giuste dovrebbero essere queste:

Long. 8°54'14.94"E
Latit. 39°51'27.57"N

burrinka Inserito il - 25/03/2010 : 15:06:57
Grazie Tizi per aver condiviso con noi ...le foto della "tua"villa sant'antonio...

che bel verde....
Tizi Inserito il - 25/03/2010 : 14:42:33
Figurati Graziano per me è un piacere, adoro i portoni, le porte e finestrelle delle tipiche case di un tempo, ne ho fotograte tantem o meglio quelle che sono rimaste, le ho postate nella discussione Porte e portoni, aperta da Luisa......anche finestre e scale, che posterò nelle aposite discussioni.....

Insomma ho girato in lungo e largo Villa S.Antonio, tottusu is ciausu.....non ci vuole molto....però ho riscoperto case, luoghi e con esse tanti bellissimi ricordi.....
Aschy Inserito il - 25/03/2010 : 14:40:46
Tzinnigas ha scritto:
Si Ascanio, sono proprio quelle, e sono a pochi metri dall'abitato...

http://wikimapia.org/#lat=39.857639...z=18&l=4&m=b

Se sono riuscito nell'intento queste sono le coordinate! ( Le domus sono dove è segnata la crocetta)

Se ora torni su wikimapia troverai un quadratino in più....

A voi ora tocca aggiungere le foto..
p.s. ho aggiunto anche il link a questa discussione

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