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Nota Bene: Capoterra Solo dopo l’anno 1000 e più precisamente verso il 1200 ritroviamo nuovi insediamenti abitativi, nella zona di S. Barbara dove in questo periodo viene costruita, su tracce di un antico eremitaggio, l’attuale chiesetta e poi in seguito un piccolo villaggio. Non molto lontano da S. Barbara fu costruita probabilmente nel 1625 un’altra chiesetta dedicata a S. Gerolamo. Questi due santi sono stati tra i più venerati dalla tradizione religiosa popolare capoterrese.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Marialuisa Inserito il - 23/03/2010 : 18:42:04
IL VEGGENTE DI VITEBSK
MARC CHAGALL E L’ANTICO TESTAMENTO


Bibbia (1931-1956) 105 incisioni

La storia dell’Esodo (1966) 24 litografie

Cagliari, Centro Comunale d’arte e cultura Il Ghetto

20 marzo – 27 giugno 2010




Per la prima volta esposte in Sardegna le serie complete della Bibbia e dell’Esodo realizzate da Marc Chagall tra il 1931 e 1966. Centoventinove opere che il pubblico potrà ammirare a Cagliari dal 20 marzo al 27 giugno nelle sale del Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto. L’iniziativa è curata e organizzata dal Consorzio Camù, e realizzata in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari. Tutte le opere esposte fanno parte di una importante collezione privata acquisita di recente dal Consorzio Camù, che l’avrà in gestione fino al 2015, che comprende oltre 4000 grafiche che raccontano 600 anni di capolavori da Dürer a Picasso. In considerazione della nascita di Chagall nella storica città bielorussa di Vitebsk, la mostra, realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata di Belarus in Italia e del Consolato di Belarus a Cagliari, è specialmente dedicata alla comunità russofona cagliaritana e sarda.

LA MOSTRA


Il ciclo della Bibbia di Chagall rappresenta una delle rare e maggiori opere del nostro secolo volte ad illustrare il testo sacro. Chagall rappresenta infatti uno dei pochi artisti, vissuti nel XX secolo, che si sono occupati di soggetti tradizionali e a carattere religioso.

L'idea originaria di realizzare quest'imponente serie si deve ad Ambroise Vollard, il quale propose nel 1930 a Chagall di illustrare la Bibbia. L'artista accettò e prese così a cuore l'incarico da recarsi immediatamente in Israele per visitare i luoghi dove vissero i Profeti, al fine di venire a contatto personalmente con i paesaggi citati nel testo sacro. Insieme alla famiglia visitò così Alessandria, Il Cairo, le Piramidi egiziane, la Siria e la Palestina. Il viaggio sarà anche l’occasione, oltre che per avvicinarsi spiritualmente alla storia del suo popolo, per rendersi conto delle numerose inquietudini che pochi anni dopo degenereranno nella catastrofe della Seconda Guerra Mondiale. Tornato a Parigi, Chagall incise le 105 acqueforti tra 1931 e il 1939, anno in cui l’artista fu costretto a recarsi in Olanda per lo scoppio della guerra. Durante questo periodo anche il lavoro sulla Bibbia si interrompe, per riprendere solo nel 1952 e vedere la luce nel 1957, con l’editore parigino Tèriade. La realizzazione delle prime sessantasei opere ha avuto luogo nell'atelier del pittore-incisore Maurice Potin, le rimanenti sono state create con la collaborazione di Raymond Haasen. I versi della Bibbia, che accompagnano le illustrazioni di Chagall, sono degli estratti dal libro sacro che riprendono la traduzione dei testi ebraici compiuta dai pastori e professori della Chiesa di Ginevra, traduzione pubblicata nella stessa città nel 1638. La selezione degli episodi risponde alla volontà dell’autore di aderire quanto più possibile alla sacralità del testo, individuando immagini e motivi fortemente caratterizzanti. Questo ciclo rappresenta il capolavoro di Chagall, lavoro che corona l' opera grafica precedente. Lo spirito aneddotico caratteristico della Mia Vita, la spontaneità e la perspicacia delle Anime Morte, l'intelligenza e le doti tecniche delle Favole trovano compimento qui, nel grande dramma della Bibbia. Le tavole sono intrise di un forte afflato religioso che riporta alle origini del mondo e le figure rappresentano i personaggi biblici, angeli e animali, il cui spirito viene egregiamente sintetizzato nell'immagine del gesto di Abramo mentre, a viso coperto, piange per Sara.

Quando gli venne proposto di illustrare La Storia dell'Esodo, Chagall si riservò un lungo periodo di riflessione prima di accettare l'offerta. L’artista aveva infatti già lavorato molto sulla vita di Mosé eseguendo dal 1931 al 1939 le 105 incisioni per illustrare la Bibbia, e l'idea di lavorare ancora su questo soggetto non lo entusiasmava. Gli era rimasto però il rimpianto di non aver potuto interpretare con il colore, nei tempi passati, la Bibbia e le Favole di La Fontaine per la mancanza, all'epoca, di laboratori specializzati nella stampa litografica. L'eccellente rapporto di lavoro che si era instaurato nel frattempo con Fernand Mourlot lo convinse definitivamente a ritentare l'esperienza, usando gli stessi soggetti che aveva creato per illustrare la Bibbia. Si ritrovano così ne La Storia dell'Esodo "La nascita di Mosé", "Il roveto ardente", "Mosé e il serpente", "Aronne e il candelabro" etc., opere del tutto simili per stile e composizione a quelle incise su rame e stampate in bianco e nero. Nonostante siano passati 25 anni dalle illustrazioni per la Bibbia, e la diversa tecnica usata, Chagall tiene fede a se stesso e alla sua vena poetica. Le 24 litografie sono pervase da un profondo studio interiore e da una sentita ricerca spirituale. La comprensione di questo ciclo di opere va ricondotta a due elementi fondanti della poetica di Chagall. Da un lato la sua origine e l’infanzia trascorsa a Vitebsk, dall’altro l’appartenenza al movimento ebraico dello “chadismo”. Ennesima prova del suo innato talento come “cantastorie”, in questo ciclo di opere Chagall rimane ancorato al procedere sintattico del racconto, istituendo un parallelo senza possibilità di equivoco tra l’immagine e il corrispettivo riferimento biblico. Dal momento in cui Mosé viene trovato dalla figlia del faraone fra i giunchi della palude all'arrivo nella Terra Promessa, l'unità di concezione non viene mai meno e la maestria nell'uso della litografia come mezzo espressivo gli permette di usare un'infinita gamma di colori e sfumature.

LABORATORI


Durante tutto il periodo della mostra, saranno attivi, su prenotazione, laboratori didattici sul Libro d’artista, rivolti ai bambini dai 6 ai 12 anni.

fonte
9   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Barbaricina Inserito il - 24/03/2010 : 16:22:00
ziaBea... a fine aprile ci sono... vedi se coordiniamo le date...

cess meschinedda.. avrai girato per ore e ore a vedere le opere al Moma...

grazie del regalo "pittato"
Nuragica Inserito il - 24/03/2010 : 14:24:28
Barbaricina ha scritto:

... Marì... visita prenotata, come guida logicamente voglio te in esclusiva ....


p.s. sono fuori età per prenotare presso i laboratori didattici sul Libro d’artista????

scherzi a parte, non conosco questo artista, sarà un piacere vedere la mostra ...


Anto .. in che data pensi di andare in Sardegna? Magari si organizza anche col la zia Bea...
Intanto ti regalo una foto di un dipinto di Chagall, fatta nle 2006 ( Che vacanzaaaaaaaaaa!!!! ) al Museum of Modern Art (MOMA)
a New York.






61,56 KB

I and the Village. 1911


Sa Signora fiada unu pagu stanca..
Nevathrad Inserito il - 24/03/2010 : 12:51:54

Grazie Marialuisa, da annotare in agenda...
Tizi Inserito il - 24/03/2010 : 12:42:20
con il pensiero ci sarò anch'io......
Barbaricina Inserito il - 24/03/2010 : 12:24:04
... Marì... visita prenotata, come guida logicamente voglio te in esclusiva ....


p.s. sono fuori età per prenotare presso i laboratori didattici sul Libro d’artista????

scherzi a parte, non conosco questo artista, sarà un piacere vedere la mostra ...
Nicola76 Inserito il - 23/03/2010 : 23:07:52
Marialuisa ha scritto:
da sempre -ci siamo presi cura in tutta l'isola dei bambini di Chernobyl.


Andrò spudoratamente fuori tema anch'io, ma a questo punto mi sembra doveroso. Io da anni collaboro, essendo traduttore dal russo, con associazioni in Piemonte ed in Emilia-Romagna che fanno venire i bambini bielorussi in estate nel nostro Paese. Traduco, volontariamente, lettere ed altra documentazione. Se qualcuno anche sull'Isola avesse bisogno di aiuto, non esiti a contattarmi.

Ora me ne vado, parliamo di Chagall, va'.

Nicola
Marialuisa Inserito il - 23/03/2010 : 19:45:56
Nicola76 ha scritto:

Vi chiedo un dettaglio en passant: davvero la rappresentanza diplomatica di Cagliari è della Repubblica di "Belarus"? Speravo che questa denominazione (a mio avviso orrenda) non attecchisse. Per me è e resta "Bielorussia".

Saluti,

Nicola


Sì, a Cagliari il Consolato Onorario della Repubblica di Belarus è molto attivo anche perchè - da sempre -ci siamo presi cura in tutta l'isola dei bambini di Chernobyl .
Tantissimi bambini trascorrono l'estate presso famiglie isolane e vengono ospitati anche per Natale .
Inoltre , è forte la presenza di persone, molte sono badanti, di lingua russa , che come saprai è sempre parlata in Bielorussia (Rep. di Belarus).
Per il Natale ortodosso , nella Chiesa di Sant'Eulalia si celebra il rito con cori sacri ortodossi, con Corali sarde e russe .
Una bella amicizia .
Siamo spudoratamente ot , ma era doveroso risponderti .
Nicola76 Inserito il - 23/03/2010 : 19:25:53
Vi chiedo un dettaglio en passant: davvero la rappresentanza diplomatica di Cagliari è della Repubblica di "Belarus"? Speravo che questa denominazione (a mio avviso orrenda) non attecchisse. Per me è e resta "Bielorussia".

Saluti,

Nicola
Nuragica Inserito il - 23/03/2010 : 19:18:19
Grazie Maria Luisa....
Questo non me lo perdo di sicuro!!!!

Ottima l'iniziativa che coinvolge i bambini in laboratori che li avvicina all'arte.

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