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Nota Bene: La Tomba Dipinta di Mandra Antine a Thiesi e' una straordinaria "domus de janas" (casa delle fate) decorata con rilievi dipinti di nero, rosso giallo e bianco.
Sulla parete di fondo della cella maggiore e' rappresentata una "porta dei morti" sovrastata da amplissime corna taurine color ocra che recano dischi "oscilla" tinti di nero.
Al centro del suolo e' la rappresentazione di un focolare rituale a cerchi concentrici.
Il soffitto, campito di nero, e' decorato con cerchi concentrici, semicerchi e spirali.
L'esecuzione dello straordinario monumento si data al Prenuragico, attorno al 3000 a.C.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
DedaloNur Inserito il - 23/11/2011 : 09:28:54


L'esposizione illustra il lungo e complesso intervento di restauro eseguito sui frammenti di sculture in pietra rinvenute tra il 1974 e il 1979 nel territorio del Comune di Cabras, in località Mont'e Prama, che ha visto impegnata una vasta équipe di archeologi, restauratori, ingegneri e artigiani.

L'evento costituisce l'atto finale di un ampio progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Autonoma della Sardegna che, nel 2005, firmarono un Accordo di programma in base al quale vennero stanziati dei fondi da destinare all'esecuzione del restauro. L'intervento doveva essere compiuto presso il Centro di restauro di Li Punti, a Sassari, attivo presso la struttura acquisita dalla Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari, grazie ad una concessione novantennale della Provincia.

Per la prima volta l'insieme dei reperti viene presentato al pubblico nella sua completezza, mostrando aspetti significativi della produzione materiale della civiltà nuragica: sculture a tutto tondo che rappresentano la figura umana, spesso in dimensioni superiori al vero, che ripropongono alcune iconografie già note dai ben più famosi "bronzetti". In associazione con le grandi statue di guerrieri, sono esposti numerosi modelli di nuraghe, realizzati con lo stesso tipo di pietra delle statue e ritrovati in stretta associazione con queste. Le sculture, che trovano al momento pochi confronti in altri contesti della Sardegna per quanto riguarda la rappresentazione della figura umana, si impongono per singolarità, quantità, qualità tecnica e sottintendono un grande sforzo di una comunità locale. Seppure è ancora incerta la loro datazione precisa nell'ambito della civiltà nuragica, certamente esse costituiscono al momento l'unico grande complesso scultoreo realizzato in ambito protostorico in Italia e nel Mediterraneo centro-occidentale.

Il percorso espositivo non tiene conto di una possibile ricostruzione originaria, che non è possibile allo stato attuale ipotizzare: si apre con frammenti di statue e di modelli di nuraghe e procede in un crescendo, fino alle unità più integre, in un alternarsi fra statue e modelli di nuraghe. L'esposizione si chiude con una sintesi tipologica significativa: il modello di nuraghe quadrilobato con la torre centrale svettante e le torri laterali, il guerriero più rappresentativo, l'arciere con l'arco imbracciato con la sinistra e i due pugilatori con gli scudi. Dalla Galleria si accede, infine, alla Sala-vetrina di 24 metri, ove sono esposti i frammenti più significativi non attribuibili alle sculture ricomposte; un grande pannello retrostante riporta la ricostruzione delle sculture.

Durante la cerimonia di inaugurazione, il giorno 22 novembre, sarà siglato un protocollo di intesa tra Ministero per i beni e le attività culturali, la Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Cabras per la definizione dei programmi di valorizzazione del complesso scultoreo e del sito archeologico di Mont'e Prama.


http://www.beniculturali.it/mibac/e...9014800.html
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
pimobalare Inserito il - 09/01/2012 : 23:56:03
Grazie Tholoi!!!
Un buon anno anche a te
tholoi Inserito il - 09/01/2012 : 23:14:54
Zigantes in mustra...





http://www.neroargento.com/page_gal..._gallery.htm

E buon anno a tutti !
pimobalare Inserito il - 11/12/2011 : 09:31:56
..nulla?
..va bè....
pimobalare Inserito il - 07/12/2011 : 09:19:54
Peccato..speravo in qualche bella e rappresentativa immagine di galleria
L'ideale sarebbe visitare l'esposizione in prima persona
ma in una o due foto..ci speravo
( ..anche se c'è ancora tempo mi pare tutto dicembre...)
DedaloNur Inserito il - 03/12/2011 : 18:10:39
alfonso ha scritto:

Ripondo a Dedalo e ad Acab con un unico post.
Intanto sull'OT; il mio era un intervento in risposta a Lapo su un fantomatico Alfonso, mio alter ego.

Infatti tu sei stato direttamente chiamato in causa, non mi rivolgevo a te.

cosa totalmente diversa dagli Sherdanu delle fonti ugaritiche o dagli "Sherden" egiziani, oggetto invece di studi scientici).

io, da appassionato, mi occupo esclusivamente di quest'ultimi e per me l'ipotesi shardana-nuragici, continua ad avere un suo senso.
E lo penso alla luce delle letture più serie di cui un semplice appassionato può dsporre..
per il restop, si vedrà

Chiamarli Giganti significa trasportarli in un mondo altro, avulso da quello reale, a metà strada tra il magico e il fantasy.

Non penso... , non mi sono mai posto il problema.


Ci sono voluti quasi trent'anni perché la Regione si decidesse a stanziare dei soldi per il loro restauro e che lo Stato realizzasse una struttura adeguata a quei lavori. Peraltro oggi lo Stato sta smantellando l'Istituto Centrale di restauro, una delle eccellenze mondiali, e la sua scuola per la preparazione dei restauratori. Le vicende del restauro del Colosseo, affidato a imprese edili invece che a restauratori è indicativo dell'attuale fase politico-culturale. Dello stato dell'area porta grandi responsabilità il Comune dimCabras, o meglio i Sindaci, che si sono distinti in grandi battaglie sui mass media per riavere le statue, salvo guardarsi bene dall'acquisire l'area e dal predisporre dei locali adatti ad accoglierle.

Caro Alfonso, non vorrei resuscitare non troppo stanche polemiche, ma quando davo ragione Ad Acab intendevo rimarcare la questione della incertezza delle cronologie, tutto qui.

Questa delle "reposnsabilità" è un altra questione ancora: senz'altro quanto affermi è vero, non ho motivo di dubitarne, ma proprio quanto ricostruisci porta a pensare, che il "sistema" nel suo complesso politico-amministrativo "archeologico", nella gestione del caso Monte Prama, fu oggettivamente mancante e colpevole.

Di ripartire le responsabilità, non mi va in generale e soprattutto in questa sede. Lasciamo perdere le responsabilità, dolose, colpose, ma almeno riconosciamo che ci fu responsabilità oggettiva del Sistema.

Ciò che più mi preme da cittadino e appassionato, semmai, è che errori, guasti, negligenze del genere, non si ripetano nell'eventualità di nuovi siti, come forse questo:
http://www.gentedisardegna.it/topic...PIC_ID=17565


Quanto alla datazione, io non so' quale sia la posizione Boninu-Lo Schiavo (???), visto che la Boninu è una specialista di archeologia romana, in particolare dell'età imperiale, e, soprattutto, visto che ancora non esiste uno studio scientifico edito che motivi quella datazione.
Caro Dedalo, confesso di non capire bene in che cosa, la datazione "Boninu-Lo Schiavo", sia più "logica e coerente alla cultura nuragica".

In una recente conferenza svoltasi a Pisa, se non vado errando, avente ad oggetto i risultati del restauro dei Giganti di M:P., Lo Schiavo e Boninu hanno espresso il loro parere sulla datazione alta, rimarcando come fai tu, che di dati assoluti non ve ne siano per vari motivi.

Le due studiose sono propense alla cronologia altain virtù del confronto con la bronzistica e probabilmente anche per altro.

PSS Per Dedalo e Maurizio: Terremoti vs guerra. I problemi della c.d. "crisi del età del Bronzo" sono oggi visti come un fenomeno multifattoriale;

Lo so caro Alfonso. io infatti ho più volte sottolineato, citando brani dello stesso A.Nur come le ipotesi "belliciste" ed eco-ambientali (clima terremoto) e sociali, siano tuttaltro che inconciliabili;non c'è 2 senza 3 : Drews a Nur non sono inconciliabili.



Trambuccone Inserito il - 03/12/2011 : 14:28:29
@Alfonso
Grazie per esserti "sbottonato" un pò di più e più chiaramente del solito.
Mi auguro sia la volta buona...

T.
alfonso Inserito il - 03/12/2011 : 13:11:41
Ripondo a Dedalo e ad Acab con un unico post.
Intanto sull'OT; il mio era un intervento in risposta a Lapo su un fantomatico Alfonso, mio alter ego. Ma era relativamente OT perché, purtroppo, in questi ultimi anni, densi di polemiche e scarse riflessioni nei mass media, le statue di M. Prama sono state riempite di significati avulsi dalla realtà storica e archeologica, compresa l'attribuzione a dei "fantomatici" Shardana (fantomatici perché frutto di elucubrazioni fantascientifiche, cosa totalmente diversa dagli Sherdanu delle fonti ugaritiche o dagli "Sherden" egiziani, oggetto invece di studi scientici). Così come l'epiteto (per me sciagurato), purtroppo usato anche da colleghi, contro il quale faccio da tempo una pacata campagna. Le statue sono il prodotto di una determinata società, che vive in un luogo preciso e in un tempo definito; le hanno volute donne e uomini in carne e ossa, secondo la loro mentalità e il loro gusto. Chiamarli Giganti significa trasportarli in un mondo altro, avulso da quello reale, a metà strada tra il magico e il fantasy. A quel punto, slegati dalla loro realtà e dalle persone che le hanno volute e realizzate significa trasformarli in pezzi di pietra, belli, ma pur sempre pezzi di pietra.
Quanto allo scavo, la quantità di anni necessari è legata soprattutto alle risorse, che sono sempre state minime e, oggi, praticamente inesistenti. Ci sono voluti quasi trent'anni perché la Regione si decidesse a stanziare dei soldi per il loro restauro e che lo Stato realizzasse una struttura adeguata a quei lavori. Peraltro oggi lo Stato sta smantellando l'Istituto Centrale di restauro, una delle eccellenze mondiali, e la sua scuola per la preparazione dei restauratori. Le vicende del restauro del Colosseo, affidato a imprese edili invece che a restauratori è indicativo dell'attuale fase politico-culturale. Dello stato dell'area porta grandi responsabilità il Comune dimCabras, o meglio i Sindaci, che si sono distinti in grandi battaglie sui mass media per riavere le statue, salvo guardarsi bene dall'acquisire l'area e dal predisporre dei locali adatti ad accoglierle.
Quanto alla datazione, io non so' quale sia la posizione Boninu-Lo Schiavo (???), visto che la Boninu è una specialista di archeologia romana, in particolare dell'età imperiale, e, soprattutto, visto che ancora non esiste uno studio scientifico edito che motivi quella datazione.
Caro Dedalo, confesso di non capire bene in che cosa, la datazione "Boninu-Lo Schiavo", sia più "logica e coerente alla cultura nuragica".

PS. Per Acab, non so a quale pubblicazione "pagata con soldi pubblici" ti riferisca, ma in qualsiasi testo, da chiunque sia pagato, l'autore che viene invitato a scrivere esprime la propria opinione scientifica in piena autonomia, dimostrandola; non adeguandosi alla eventuale volontà del committente.
PSS Per Dedalo e Maurizio: Terremoti vs guerra. I problemi della c.d. "crisi del età del Bronzo" sono oggi visti come un fenomeno multifattoriale; vengono sempre più lasciate da parte le tesi catastrofistiche di un unico momento di dramma. È un cambiamento che avviene in un lasso di tempo ampio. Questo soprattutto dopo che è stata abbandonata la vecchia visione della Dark Age, oggi sempre più luminosa e non "medievale".
DedaloNur Inserito il - 03/12/2011 : 09:32:11
Acab ha scritto:
, si presenta una proposta datazione delle statue dal XI al VI sec. a.C.!! Se questa è scienza!! Se voglio prendere posizione, date le basi "certe" a sostegno delle differenti ipotesi, devo per forza fare il "tifoso" di una tesi piuttosto che di un'altra. E in tal caso scelgo la tesi che più mi piace!

purtroppo la forbice è questa ed in effetti il tuo discorso non fa una grinza...tranne che il VI secolo sembra per adesso, abbandonato; io sono sulla linea della Boninu e Lo Schiavo (X-XI sec a.C.), perchè dovendo "tifare", mi scelgo la squadra con l'ipotesi che mi pare più logica e coerente alla cultura nuragica.
DedaloNur Inserito il - 03/12/2011 : 09:18:50
esiste la lettera e lo spirito in ogni scritto, come pure si dice nella Legge.


rintracciamo lo "spirito", cioè, obbiettivi e intenzioni delle tesi di A.Nur, allora, e accettiamoli per quello che veramente sono, non per quello che vorremmo che fossero:

It is not my intention, however, to argue that earthquakes have destroyed healthy, robust societies in the absence of any other influences. Indeed, as I argue in this book, an earthquake-induced catastrophe in the absence of other factors simply does not exist, nor is there any society that has not been influenced by the action of sudden natural phenomena.

Perhaps my greatest goal in writing this book is simply to convince archaeologists who work on sites in the earthquake belts of the world that, when uncovering physical destruction—collapsed walls and buildings, colonnades, crushed skeletons, offset keystones—earthquakes should be considered as one of the foremost possible causes of the devastation. The impact earthquakes had on societies is a completely separate question.


Non è mia intenzione affermare che uno "sciame sismico" distrusse società forti e prospere, in assenza di altri fattori. Infatti, come io argomento nel presente libro, una catastrofe indotta esclusivamente dai terremoti, senza altre cause scatenanti, semplicemente non esiste, come non esiste una qualche società che non sia stata condizionata dai suddetti fenomeni naturali.

Forse il mio più grande obbiettivo nello scrivere il presente libro è semplicemente convincere gli archeologi che lavorano nei siti (archeologici ndr) ubicati nelle faglie sismiche che, allorchè scoprano, distruzioni materiali - muri, colonnati, edifici collassati, scheletri schiacciati, chiavi di volta distanziate - il terremoto dovrebbe essere considerato come una delle prime possibili cause di devastazione. L'impatto che i terremoti ebbero sulle società è una questione completamente diversa.


io ho articoli del 2010-2011 di "archaeologists who work on sites" interessati dai popoli del mare, più sulla linea "guerriera" di Drews piuttosto che su quella di A.Nur;

ma ribadisco che le due prospettive, non sono antitetiche, ma più che conciliabili.


quando si parla di "vittorie definitive", in archeologia...secondo me non si è colto spirito e natura dell'archeologia.
Acab Inserito il - 03/12/2011 : 08:59:58
alfonso ha scritto:


Il primo scavo avvenne nel 1974, seguito da un intervento nel 1977 e nello stesso anno dalla pubblicazione scientifica con datazione all'VIII sec. delle statue. Nel 1979 ci fu il terzo intervento con lo scavo della necropoli e il ritrovamento del resto dei frammenti delle statue.
Le statue non sono rimaste nascoste, ma una parte di esse, quelle meno fragili, è sempre stata esposta al museo archeologico di Cagliari.
Il dibattito è sempre stato aperto, con ampie discussioni sulla cronologia e significato, basterebbe scorrere un po' di bibliografia, nella quale sono presenti le immagini di tutte le statue leggibili prima del restauro.
In particolare la discusione non è mai stata tra una datazione alla fine del primo millennio (sic) e il VII sec., ma tra il VII e l'VIII sec. a.C. con qualche affermazione, non suffragata sinora da dimostrazione, di una datazione al Bronzo finale (tra fine II e inizi I millennio a.C.). Da alcuni anni la proposta di una datazione è stata abbandonata dal suo principale sostenitore (C. Tronchetti).

Quello che fa impressione ai non addetti ai lavori è sia il fatto che ci siano voluti 5 ani per completare gli scavi in un'area non protetta e soprattutto che siano trascorsi 30 anni di chiacchiere a prepararne probabilmente altri 100-200. Mi è capitato di leggere una pubblicazione di alcuni decenni fa, pagata con soldi pubblici, dove si sosteneva per le statue una datazione del VI secolo a.C. basata su "vicinanza stilistica". Per chi come me opera in tal caso in termini di semplice lettore, si presenta una proposta datazione delle statue dal XI al VI sec. a.C.!! Se questa è scienza!! Se voglio prendere posizione, date le basi "certe" a sostegno delle differenti ipotesi, devo per forza fare il "tifoso" di una tesi piuttosto che di un'altra. E in tal caso scelgo la tesi che più mi piace!
maurizio feo Inserito il - 03/12/2011 : 07:00:17
Allora te lo spiego, perché proprio (forse solo apparentemente) non hai compreso, mentre eri tutto preso a fare il compitino della traduzione della frase inglese che sembra darti ragione:
esiste la lettera e lo spirito in ogni scritto, come pure si dice nella Legge.
Amos Nur intende formalmente (ed elegantemente) lasciare agli archeologi l'ultima parola in un argomento che è storico-archeologico. Non essendo egli stesso un archeologo, non desidera scatenare reazioni consortili protezionistiche: e non intende "stravincere" gloriandosi, dal momento che è solare e chiaro per tutti che ha vinto in modo definitivo.
Ma sa bene lui - come sanno bene tutti - di avere fatto tutto il lavoro necessario per dimostrare la tesi corretta, che stanno già enunciando gli archeologi impegnati in tutti i siti citati ed interessati dal finto problema "Popoli del Mare".

E questo non è un OT, sia chiaro anche questo. La Verità scientifica non lo è mai.
L'ignoranza delle tesi volutamente piegate ai propri scopi lo è sempre.

Dopo questo mio intervento, ti comunico che non ti risponderò più, perché la tua protervia nel sostenere il falso mi disgusta e non sprecherò più il mio tempo. Ti lascio quindi volentieri, come so che ti fa tanto piacere, il gusto dell'ultima parola, che so già che scieglierai con cura.
Addio.
DedaloNur Inserito il - 02/12/2011 : 19:17:10
..le tesi di Amos Nur che NON devono essere anzitutto ancora dimostrate ...
Sono fatti scientificamente accettati.

Appunto non scriviamo inesattezze, quella di Amos Nur è una ipotesi di lavoro (lo dice lui stesso) di conseguenza non dimostra ancora nulla:

I cannot prove that earthquakes ended the Bronze Age, but evi-
dence in many Bronze Age sites indicates that earthquakes occurred
at the appropriate time.

tradotto:
Io non posso dimostrare che i terremoti misero fine all'età del bronzo, ma evidenze in molti siti dell'età del bronzo indicano che dei terremoti si verificarono nel periodo in questione.


dunque se lui stesso scrive questo, la tesi che l'età del bronzo sia stata distrutta da uno sciame sismico è tuttaltro che dimostrata-accettata dalla comunità scientifica ecc.

è lo stesso Amos Nur a precisare che un conto è considerare l'impatto del terremoto sui monumenti, un conto è considerare l'impatto e l'effetto dei terremoti
sulle società che ne sono coinvolte, inoltre sempre A. Nur afferma che i terremoti, per spiegare l'eventuale collasso delle società devono essere combinati con altri fattori, p.e. guerra, carestie, epidemi, debolezze sociali di fondo, ecc.

le tesi di drews e di Amos nur non sono per niente incompatibili e antitetiche , ad essere incompatibile è solo l'atteggiamento pregiudiziale di Drews verso i "terremoti" e quello eccessivamente polemico di Nur, verso la "guerra"...

fine O.t?
maurizio feo Inserito il - 02/12/2011 : 08:53:57
...le tesi di Amos Nur che NON devono essere anzitutto ancora dimostrate ...
Sono fatti scientificamente accettati.

Nuragici = nome nostro, arbitrario, di comodo, per una popolazione Vera.
Shardana = nome altrettanto arbitrario, per una popolazione di cui, scientificamente, non si è affatto potuto dimostrare l'esistenza. "Qualche cosa" ci sarà, forse, ma è proprio quel qualche cosa che ci sfugge: è proprio con ipotesi infondate che - da Maspero in poi - è nata tutta la teoria da orecchianti circa i Popoli del Mare.

Parliamo pure volentieri tutti delle bellissime sculture di Monte Prama, ma non scriviamo inesattezze, per poi nasconderci subito dopo dietro all'OT: questi sono comportamenti infantili e sicuramente poco seri...

E - detto tra noi - credo che il nostro nuovo amico toscano sia grande abbastanza per proseguire ed ambientarsi da sé nel Forum senza le tue ormai abituali bacchettate da maestrina zelante...

Grazie, Dedalo, per avere postato l'argomento indubbiamente interessante per tutti noi.
DedaloNur Inserito il - 02/12/2011 : 08:27:08
bene, allora:

se in Oriente i Sherden sono un problema, qui in Sardegna potrebbero essere la soluzione a vari problemi;

dunque: ------->nuragici = shardana

soluzione plausibile e verosimile, ancorchè pur essa problematica...come tutto in archeologia, comprese le tesi AMos Nur che devono essere anzitutto ancora dimostrate e che cmq non presentano incompatibilità con la questione "popoli del mare" e con le varie alternative proposte come soluzioni ipotetiche .

Spero adesso, che l'O.t. si chiuda ed inviterei gentilmente Lapo, a discutere solo di Giganti di Monte Prama, in questa discussione;

perchè questo topic riguarda la mostra in oggetto, non i popoli del mare.


scusami Lapo se mi permetto, ma O.t. = casini

tu sei nuovo e ovviamente ancora devi ambientarti nel Forum.
maurizio feo Inserito il - 01/12/2011 : 21:21:32
lapo ha scritto:

Tutti i mezzi sono buoni per far conoscere la storia della sardegna!!

Incluso che cosa?

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