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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
maurizio feo Inserito il - 26/06/2011 : 09:40:28
Nel numero 30 del semestrale di cultura "Sardegna Mediterranea" è comparso un articolo che interpreta i monumenti protosardi - in particolare i "Pozzi Sacri" e le "Tombe dei Giganti" - come riproduzioni semi-simboliche 'abbastanza precise anatomicamente' degli organi riproduttivi umani. A conferma di uno stretto rapporto che l'autore sostiene esserci stato tra l'antica religione dei Sardi, l'erotismo, la sessualità, il concepimento umani e le proprietà curative, purificative e rigenerative dell'acqua (riconosciute e provate in molte altre religioni)... L'autore cita anche alcune note di archeoastronomia e di numerologia, introducendo quest'ultima a partire dal numero di gradini del pozzo di S. Cristina e di S. Anastasia. Ambedue i tipi di monumento alluderebbero alla nascita, alla crescita, alla morte ed alla rinascita dell'uomo e di tutte le cose.
Mi interesserebbe sapere che cosa ne pensano gli altri forumisti di questa particolare tesi...
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
DedaloNur Inserito il - 22/08/2011 : 20:55:14
eppure l'anno scorso ho letto un saggio di una antropologa americana in cui si esponevano vari esempi nei quali la morte (e ciò si riflette nelle tombe) era intesa come una "risorsa della fecondità".

però noto anche io troppa facilità nell'interpretare tutto in chiave "fertilistica". ....e per la interpretazione - solo ed esclusivamente - in questa chiave di alcuni monumenti sono in disaccordo.
kigula Inserito il - 22/08/2011 : 20:17:05
A me queste interpretazioni lasciano sempre un po' perplessa...
tregadrusu Inserito il - 19/08/2011 : 01:16:40
Dando un'occhiata al libro di Peppino Zedda 'archeologia del paesaggio nuragico' ho visto che si parla anche del sito di Gremanu. Si mette in evidenza che il complesso rappresentante un fallo è orientato verso una fonte rappresentante una vagina.

Non credo che tutto ciò possa essere casuale o che noi moderni vediamo simboli sessuali ovunque ma che gli antichi fossero attirati e affascinati dal mistero della nascita, della morte e della rinascita.

Altro simbolo sessuale evidente è il bellissimo petroglifo della domus de janas dell'Ariete di Perfugas, se ne parla qui:

maurizio feo Inserito il - 06/07/2011 : 15:07:43
tregadrusu ha scritto:

Che mi dite di questo?
http://www.museoarcheologiconuoro.i...remanu-madau

Secondo voi rappresenta abbastanza bene una qualche parte anatomica?

E' evidentemente un pancreas di ovino diabetico: dispongo dell'articolo di "Sheperdhood" che descrive il caso.
tregadrusu Inserito il - 06/07/2011 : 12:21:35
Che mi dite di questo?
http://www.museoarcheologiconuoro.i...remanu-madau

Secondo voi rappresenta abbastanza bene una qualche parte anatomica?
DedaloNur Inserito il - 05/07/2011 : 01:47:50
maurizio feo ha scritto:
Inoltre, conosco la distanza enorme esistente tra chi studia l'archeoastronomia laggiù e chi la studia quaggiù:
Infatti, ho evitato accuratamente di parlare di archeoastronomia sarda e di archeoastronomi sardi;

Mah...aposso permettermi d'osservare che quelli che fan archeoastronomia "laggiù" l'ha fatta anche qui, e in compagnia del sardo Zedda, ? mi riferisco ad Hoskin. Posso chiedere se Lebeuf, sia più da laggiù o da quaggiù?

è sempre la solita tiritera. Se quaggiù si parla di sherdana è perchè si è porci nazionalisti, se quaggiù si parla di archeoastronomia lo si fa senz'altro in modo meno serio di lassù, anche se poi certi autori di "lassù" danno il loro contributo a quelli di quaggiù...

andiamo avanti così...
DedaloNur Inserito il - 05/07/2011 : 01:41:58
meria ha scritto:
@DedaloNur non per ripicca, ma l’archeo-astronomia abbraccia tutto ciò che riguarda l’astronomia antica (appunto), quindi non solo allineamenti astronomici, ma anche segni, immagini e quant’altro possano rivelarci le conoscenze che essi avevano sui movimenti apparenti degli astri, perciò rientrano anche i “18” gradini di Puddu.

Quando dice che i nuragci avrebbero dato alla luna un significato fertilistico fa archeoastronomia antropologica.

ma tutti i presupposti del suo ragionamento sono simbolici, numerici ;°)
maurizio feo Inserito il - 04/07/2011 : 19:35:47
.machiavelli. ha scritto:

Grazie.

Nulla, Mack...
Altre notizie si trovano su Wikipedia (in iinglese) a dimostrazione che la cosa "dovrebbe" essere di dominio pubblico (mentre invece non lo è): vi compare persino una vecchia foto a dimostrazione definitiva del fatto che le vecchie stampe (che ritraggono una Stonehenge molto differente da quella che conosciamo noi!) erano esatte, e non approssimate...

http://en.wikipedia.org/wiki/Stonehenge

Persino la "Pietra del Sacrificio" non era affatto tale: fu chiamata così, perché, essendo caduta (e lasciata in quella posizione nel periodo in cui una strada la percorreva) sembrava avere avuto quella funzione sacrificale druidica che in realtà non ebbe davvero mai...

Questo, naturalmente, non esclude affatto che il medio neolitico si possa anche legittimamente chiamare "età dell'astronomia", per via della nascita e crescita di questa attività di osservazione e studio degli astri da parte dell'uomo (esattamente come il tardo mesolitico ed il primo neolitico possono essere chiamati "età degli antenati" ed il tardo eneolitico, insieme alla prima età del bronzo si possano chiamare "Età dei luoghi sacri", mentre la media età del bronzo potrebbe essere "età della divisione della terra" e la fine dell'età del bronzo e l'età del ferro siano "l'età del culto delle acque").
A dimostrazione del fatto che i nomi che noi convenzionalmente diamo alle epoche storiche descrivano, sì, strumenti e materiali usati dagli uomini, ma diano con ciò solamente un'idea parziale ed imprecisa di ciò che accadde nella continuità del "Vero Racconto", tesi che io sostengo sempre anche per quanto concerne la Sardegna, naturalmente...
Il Tempo Attuale potrebbe chiamarsi "età Democratica dei Grattacieli e delle Metropoli", secondo i vecchi schemi.
Ma - appena diamo questa definizione - ci accorgiamo di quante eccezioni esistano, che certamente non rientrano in questa definizione. Per quanto comodi ed usati siano i termini e le definizioni dati alle ere preistoriche, essi sono imperfetti perché gravati da molte limitazioni che ne riducono l'applicazione. (che mi avevi chiesto, mi sembra) è qui ormai tremendamente fuori tema, purtroppo...

L'articolo di denuncia con (parte) delle antiche fotografie che dimostrano l'entità enorme del rimaneggiamento moderno è del 2001, non del 2008:

Taverner, Roger (8 January 2001). "How they rebuilt Stonehenge". Western Daily Press, quoted in Cosmic Conspiracies: How they rebuilt Stonehenge. http://www.ufos-aliens.co.uk/cosmicstonehenge.htm. Retrieved 3 March 2008.
meria Inserito il - 04/07/2011 : 19:27:16
maurizio feo ha scritto:

Se qualcuno darà inizio ad una discussione in merito, leggerò solamente.


Non capisco, è scettico ma si sottrae al confronto. Sorge il dubbio che non abbia abbastanza argomenti per puntellare il suo scetticismo e preferisce quindi nascondersi dietro un dito?
Che senso ha iniziare una discussione quando il principale interlocutore glissa? Se vuole schiarirsi le idee in merito all’archeoastronomia si compri un buon testo che tratta con semplicità il tema (ve ne sono tantissimi in commercio) e ciccia, poi ne riparliamo.

@DedaloNur non per ripicca, ma l’archeo-astronomia abbraccia tutto ciò che riguarda l’astronomia antica (appunto), quindi non solo allineamenti astronomici, ma anche segni, immagini e quant’altro possano rivelarci le conoscenze che essi avevano sui movimenti apparenti degli astri, perciò rientrano anche i “18” gradini di Puddu.

a presto



.machiavelli. Inserito il - 04/07/2011 : 09:24:31
Grazie.
maurizio feo Inserito il - 04/07/2011 : 08:12:53
per chi conosce l'inglese ed eventualmente desiderasse saperne di più (circa il fuori tema riguardante Stonehenge):
http://www.ufos-aliens.co.uk/cosmicstonehenge.htm
Saluti.
maurizio feo Inserito il - 04/07/2011 : 06:34:30
Grazie Dedalo... Guarderò con attenzione i siti che proponi, sperando finalmente di capire qualchecosa....
Come ho detto chiaramente: non ho chiuso aprioristicamente una porta., anzi la ho lasciata aperta.
Se qualcuno darà inizio ad una discussione in merito, leggerò solamente.
Ho citato Stonehenge solo per via del dubbio sollevato da meria: sono ben cosciente del fatto che Stonehenge ha nulla a che vedere con la Sardegna; so benissimo chi ha fatto i danni concettuali e chi sia responsabile dei falsi. Inoltre, conosco la distanza enorme esistente tra chi studia l'archeoastronomia laggiù e chi la studia quaggiù: certamente non faccio (non mi sembra di avere neanche dato questa idea) di tutte le erbe un fascio.
Infatti, ho evitato accuratamente di parlare di archeoastronomia sarda e di archeoastronomi sardi; principio al quale intendo attenermi anche per il futuro...Anche e soprattutto per evitare di litigare inutilmente.
DedaloNur Inserito il - 04/07/2011 : 00:48:56
meria ha scritto:

@DedaloNur, sull'articolo Puddu sostiene che: " la Luna che si riflette nello specchio d'acqua presente ad esempio all'interno del pozzo di Santa Cristina, corrisponde a un anno lunare astronomico ed è relato al concetto di rigenerazione. Più o meno ogni 18 anni una generazione è pronta al concepimento e quindi alla rigenerazione della popolazione"
é per questa affermazione del Puddu che ho lamentato "l'imprecisione" (per usare un eufemismo) dell'autore nel contare i gradini della scala e lo screditamento che la disciplina dell'archeoastronomia inevitabilmente subisce. Fine OT.

ripeto, a me questa non pare proprio archeoastronomia, è numerologia e simbolismo, termini che a loro volta non devono suonare dispregiativi.
DedaloNur Inserito il - 04/07/2011 : 00:46:54
la pervasività dei lavori di restauro a Stonehenge è controversa, non tutti sono d'accordo con Edwards la cui tesi risale al 2004, se non vado errando. da allora sono usciti studi come quelli di Clive Ruggles
http://en.wikipedia.org/wiki/Clive_Ruggles
in Ancient Astronomy (2005) l'Autore dice di aver pochi dubbi sul fatto che l'allineamento solstiziale individuato nell'asse principale di Stonehenge fosse intenzionale. avanza tale teoria partendo dalle "station stones" ancora nella posizione originaria.

i precedenti tentativi di individuare gli allineamenti avevano per oggetto il solstizio invernale lungo la direttrice heelstone-altare, megaliti, anche loro, non interessati dai lavori di restauro. C'è chi ha criticato tali tesi ma non sulla base dei lavoro di restauro, quanto piuttosto, per motivi astronomici. un esempio è questo (2006):
http://jqjacobs.net/astro/epoch_2000.html

Questo, naturalmente, danneggia ed affossa gli studi seri, dei quali non escludo l'esistenza,

ecco appunto, non li conosci... e difatti a me sembra che si finisca di fare di tutta un erba un fascio, con il solito incasellamento tra studi buoni e malvagi, infatti si dice:
In realtà prendo le mie dovute distanze da ambedue: sia l'archeoastronomia, sia il suo articolo.

mah...

del resto, se falso ci fu circa Stonehenge, questo non è da imputarsi all'archeastronomia; non furono Thom o Hawking (due pioneri dell'archeoastronia ) a ristrutturare Stonehenge, ma furono altri (archeologi, militari ecc..).

Quindi usare Stonehenge contro l'archeoastromia, come si fa qui sotto... mi pare alquanto ingiusto, per usare un eufemismo.

Lo studio dell'archeoastronomia possiede esempi eclatanti e famosi di manipolazione e di falsificazione, (...)Il falso fu smascherato da Brian Edwards...,(...) riallineato quei monoliti, che milioni di turisti ignari hanno ritenuto fossero sempre rimasti immutati nella loro magica geometria, astronomicamente precisa e mirabilmente allineata.


Se Stonehenge è insomma un esempio eclatante della turpe voglia degli archeoastronomi di truffare quei boccaloni di turisti, ogni discorso è impossibile.

Per me si tratta di meri pregiudizi, e infatti la discussione circa gli studi del Lebeuf al Santa Cristina è andata com'è andata.
meria Inserito il - 03/07/2011 : 14:30:28
@DedaloNur, sull'articolo Puddu sostiene che: " la Luna che si riflette nello specchio d'acqua presente ad esempio all'interno del pozzo di Santa Cristina, corrisponde a un anno lunare astronomico ed è relato al concetto di rigenerazione. Più o meno ogni 18 anni una generazione è pronta al concepimento e quindi alla rigenerazione della popolazione"
é per questa affermazione del Puddu che ho lamentato "l'imprecisione" (per usare un eufemismo) dell'autore nel contare i gradini della scala e lo screditamento che la disciplina dell'archeoastronomia inevitabilmente subisce. Fine OT.

@ Maurizio Feo, il termine "Lada", Puddu lo accosta alla "stele centinata" e alla sua frequente suddivisione in tre parti che a suo tempo Franco Laner interpretò quale rappresentazione del Cielo, della Terra e del Sottoterra. Il nostro autore oltre a contare male "dimentica" di citare le fonti. Nel suo articolo vi sono cose che personalmente ritengo interessanti, ma che ho letto da altri autori che non trovo citati nella sua bibliografia, perciò non mi va neppure di lodare.
Nei giorni del solstizio estivo appena trascorso, ho scattato alcune foto che basterebbero a qualsiasi persona di buon senso - cioè a coloro che non sono"negazionisti, indottrinati e riduzionisti" - a farle, se non cambiare idea, quantomeno convincersi che questi allineamenti astronomici furono qualcosa di cercato e realizzato.
Se trovo un po' di tempo vi proporrò una discussione in merito a queste mie recenti foto.





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