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Nota Bene: Capoterra Era il 1655, il barone Gerolamo Torrellas metteva a disposizione parte del suo feudo per la nascita di un nuovo paese che ne avrebbe accresciuto il valore socio-economico. Dopo un anno si contavano nel piccolo villaggio 7 famiglie, ogni famiglia veniva conteggiata per un numero medio di 4 persone per cui possiamo considerare che la villa di Sant’Efisio (attuale Capoterra) poteva essere abitata da circa 28-30 persone. Possiamo notare da un censimento effettuato 22 anni dopo cioè nel 1678 le famiglie erano 39 per una popolazione di 156 persone.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
MirkoZaru Inserito il - 06/11/2010 : 18:40:22
Gravissimo crollo: Domus Gladiatori!
Caspita, il nostro passato ce lo facciamo crollare come sabbia dalle dita!
http://www.ilsole24ore.com/art/cult...uid=AY4aghhC
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
robur.q Inserito il - 14/11/2010 : 17:41:38
maurizio feo ha scritto:

Comunque, come sempre in tutte le situazioni problematiche croniche italiane (in tutti i campi), in cui si verificano con sistematica e raggelante regolarità gravi disgrazie acute (tanto da giustificare l'endecasillabo di vecchia data: "Perché quando piove l'Italia frana?"), ci dedichiamo con metodo allo sport nazionale: "Troviamo insieme il colpevole!" e per un po' ci agitiamo tutti insieme.
Si trova un capro e lo si sacrifica.
Poi, più nulla...
Le varie fasi del meccanismo vizioso che portano agli errori evitabili ed alle gravi trascuratezze restano operanti. La Prevenzione viene allegramente ed attivamente disattesa.
Fino alla prossima volta: quando sarà necessario reperire un altro colpevole da immolare, lasciando naturalmente sempre immodificato tutto il Sistema.
Come amo questo Paese!

Questo paese è la patria delle contraddizioni estreme ma, forse, non è peggio di tanti altri, tirando le somme. Certo è strano: vi alberga il conformismo dell'individualismo e del familismo amorale
Trambuccone Inserito il - 14/11/2010 : 14:45:13
@ Maurizio

Precisione ...chirurgica. Come al solito...

T.
maurizio feo Inserito il - 14/11/2010 : 12:34:41
Comunque, come sempre in tutte le situazioni problematiche croniche italiane (in tutti i campi), in cui si verificano con sistematica e raggelante regolarità gravi disgrazie acute (tanto da giustificare l'endecasillabo di vecchia data: "Perché quando piove l'Italia frana?"), ci dedichiamo con metodo allo sport nazionale: "Troviamo insieme il colpevole!" e per un po' ci agitiamo tutti insieme.
Si trova un capro e lo si sacrifica.
Poi, più nulla...
Le varie fasi del meccanismo vizioso che portano agli errori evitabili ed alle gravi trascuratezze restano operanti. La Prevenzione viene allegramente ed attivamente disattesa.
Fino alla prossima volta: quando sarà necessario reperire un altro colpevole da immolare, lasciando naturalmente sempre immodificato tutto il Sistema.
Come amo questo Paese!
robur.q Inserito il - 13/11/2010 : 18:50:49
Purtroppo, cara Neva, scelte del genere le facciamo tutti i giorni, noi come cittadini, e i politici come gestori del denaro pubblico.
Non sarò certo io a difendere la classe politica di questo paese, prepotente, costosa e inefficiente, e che si sa certo difendere da sola, però la verità è che le risorse non sono infinite; si, è chiaro, è doveroso pretendere più occulatezza ed onesta, ma la coperta sarà sempre troppo corta.
Scegliere con equilibrio come spendere il denaro pubblico sempre più limitato è una responsabilità non da poco: sono d'accordo con te che non si vive di solo pane e.....salute, la cultura è un fattore importante della qualità della vita e della stessa economia, ma non si può sempre gridare allo scandalo ogni qual volta c'è un problema; prendiamo la sanità: è costosa, spesso ci sono casi di mala sanità, spesso attese lunghissime, ma se questo paese ha un'aspettativa di vita credo seconda al mondo dopo il Giappone, vuol dire che non è da buttar via; ecco, io ciò che critico è il lamento continuo, irrazionale ed irragionevole, che spesso proviene da persone che poi non muoverebbero un dito per aiutare il prossimo e regalare tempo ed energie al bene comune.
Acab Inserito il - 13/11/2010 : 18:50:18
Dall'articolo segnalato da Mirko: "Le cause del crollo. Sarebbero state infiltrazioni di acqua piovana, che per le grandi piogge dei giorni scorsi hanno fortemente inibito il terreno e indebolito le fondamenta, unite alla pesantezza del tetto rifatto in cemento negli anni '50 dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, a far crollare, per un fronte di 12 metri, le antiche pareti della Domus. L'ipotesi viene confermata dall'archeologo Giuseppe Proietti, l'ex sovrintendente andato in pensione qualche settimana fa. La Schola non era segnalata come una situazione a rischio".
E' proprio così: qualcuno ha realizzato un solaio in cemento armato su una struttura muraria vecchia di 2000 anni! Davvero scioccante! E altrettanto disarmante apprendere che la Schola non fosse considerata a rischio!
Se solo qualcuno gliel'avesse chiesto, alla Schola intendo: esistono tecniche non distruttive, quali le prove soniche, per saggiare la condizione strutturale di una muratura, che per altro costano davvero poco!
......................
Aschy Inserito il - 12/11/2010 : 18:00:48
Nevathrad ha scritto:
Sarebbe veramente deprecabile se un giorno dovessimo fare scelte del genere, quando invece il problema fondamentale è spendere bene le risorse, cosa che invece si disattende da... forse sempre?

Nevathrad dice bene, secondo me il problema non sta nel decidere dove tagliare le spese, ma nello spendere bene e quindi in modo efficiente le risorse a disposizione.
Qualcuno infatti ha sottolineato che se le risorse fossero state spese in modo proficuo, attraverso un'analisi strutturale dei resti archeologici, ora non si dovrebbe spendere 10 volte tanto per recuperarle.

Il fatto che si vuole intervenire a Pompei con priorità è chiaramente un tentativo per recuperare l'immagine dell'Italia nel mondo, cosa che probabilmente ha un valore che prescinde da quello storico (che è comunque molto elevato).
Quindi simili interventi non vanno visti in confronto con altri di uguale importanza (sanità, istruzione, alluvioni, ecc..) ma in un tentativo di salvare la faccia davanti all'opinione pubblica mondiale che è rimasta molto colpita da questo avvenimento.

Ciò che mi dispiace e che si parla di cultura italiana a livello internazionale solo quando accadono delle disgrazie.
Non entro invece nel merito delle sterili polemiche politiche e strumentalizzazioni. Queste infatti non aiutano a far riemergere la domus distrutta.
Nevathrad Inserito il - 12/11/2010 : 16:14:46
robur.q ha scritto:
Forse così arriveremo a capire che la caserma dei gladiatori è meno importante, chessò, della ricerca sui tumori infantili: ma a Pompei ci vogliamo andare tutti, nelle corsie dell'oncologico nessuno.


Il fatto triste è che la domus dei gladiatori è importante quanto la ricerca... il monumento archeologico rappresenta il nostro passato e ci spiega come e cosa siamo arrivati ad essere... la ricerca (che cito proprio come te, la parte per il tutto) rappresenta il nostro fututo e ciò che riusciremo ad essere. Sarebbe veramente deprecabile se un giorno dovessimo fare scelte del genere, quando invece il problema fondamentale è spendere bene le risorse, cosa che invece si disattende da... forse sempre?
tholoi Inserito il - 12/11/2010 : 14:57:35
Ho avuto modo di seguire l'intervento dell'ex sovrintendente per l'area di Pompei. Ha detto a chiare lettere che il problema non sono i soldi, il sito ha un gestione "indipendente" se mi passate il termine , dove i soldi dei biglietti, si parla di circa 1 mln di euro l'anno, sono sufficienti. Il problema anche qui sono i tagli del personale, non c'è stato ricambio e quindi sono sottodimensionati anche per fare gli interventi di normale manutenzione.
C'è da dire inoltre l'ennesimo utilizzo del fattaccio a scopi politici, se crollo c'è stato è colpa di chi è al governo, al solito.
Ribadisco la priorità per me di porre al primo posto la divulgazione mirata dell'importanza del patrimonio archeologico fin dai primi anni di scuola. Solo se le coscienze si rendono consapevoli di questo ci potrà essere futuro migliore per i siti.
Ho letto dell'iniziativa di quel quotidiano, ma guarda hanno aspettato anche loro il crollo ? Io sinceramente non indicherò alcun sito, non saprei da dove iniziare anche perchè poi ogni sito ha la sua storia legata a molteplici aspetti, spesso discussi anche qui che non si possono ridurre a due foto + nome e cognome.
robur.q Inserito il - 11/11/2010 : 22:33:18
posso permettermi di andare controcorrente??
non entro nella faccenda di Pompei, che è anche una questione tecnica, siamo sempre pronti a sparare su "qualcuno" che non avrebbe fatto il suo dovere ma.......
scavare, restaurare, mantenere il patrimonio artistico ed archeologico in Italia è un'impresa titanica: i siti sono migliaia, ogni comune preme che si scavi, conservi e magari esponga la propria tombetta; ma anche limitandoci a un sito come Pompei, che è un'intera città, i costi sono spaventosi; siamo ancora sull'orlo di una crisi finanziaria che ci può lasciare in mutande tutti quanti, ogni categoria o lobby preme per avere soldi pubblici: nella sanità non si può tagliare, nella scuola nemmeno, nell'università e la ricerca manco a parlarne, le imprese vanno aiutate, non si può fare macelleria sociale, l'ambiente non si tocca;
la verità è che questo paese si è abituato a vivere oltre le proprie possibilità, ma se si chiedono sacrifici, tutti dicono che li deve fare qualcun'altro!
Abbiamo accumulato un debito pubblico iperbolico, la classe politica (tutta) vive sperperando il denaro pubblico per coltivare il consenso di gruppi e gruppuscoli sociali, ma non è in grado di fare scelte impopolari (forse con l'eccezione di Tremonti) ma giuste.
E la smettessimo di sparare a zero e ci facessimo tutti un esame di coscienza, da cittadini?
Forse così arriveremo a capire che la caserma dei gladiatori è meno importante, chessò, della ricerca sui tumori infantili: ma a Pompei ci vogliamo andare tutti, nelle corsie dell'oncologico nessuno.
Spero che nessuno si offenda per lo sfogo!
AndreaG Inserito il - 11/11/2010 : 13:43:03
MirkoZaru ha scritto:

Diciamo che è una disgrazia che toglierà ancora soldi ad altri monumenti in quanto per salvare il salvabile investiranno altri soldi dedicati al patrimonio culturale.



Salve Mirko e tutti..vorrei sottoporre alla vostra attenzione un "piccolo" particolare, lo scorso anno (2009) l'area "Pompei/Ercolano" ha raggiunto, udite udite, l'astronomica cifra di 2.500.000 visitatori (fonte: http://www.pompeiisites.org/Sezione...ioneRif=2028).

Mi dicono che il ticket di ingresso si aggira sui 12 euro per un ricavo "lordo" di circa 30 milioni di euro.

A chi vanno questi soldi? stato? regione? provincia? Beni Culturali? cooperativa?

In altre parole chi si è rivelato un "pessimo" amministratore? E' forse ora che le cose cambino?

Andrea.
maurizio feo Inserito il - 08/11/2010 : 13:17:26
mah ! Alla fine questo triste evento chissà che non inneschi qualcosa di positivo per "altri siti"... staremo a vedere...

Mi associo al pessimismo realistico di Mirko e di Dedalo.
Nevathrad Inserito il - 08/11/2010 : 12:24:30
MirkoZaru ha scritto:

Diciamo che è una disgrazia che toglierà ancora soldi ad altri monumenti in quanto per salvare il salvabile investiranno altri soldi dedicati al patrimonio culturale.



Con la beffa che curando il bene al momento in cui aveva bisogno si sarebbe speso un decimo del denaro.
MirkoZaru Inserito il - 08/11/2010 : 01:05:33
Diciamo che è una disgrazia che toglierà ancora soldi ad altri monumenti in quanto per salvare il salvabile investiranno altri soldi dedicati al patrimonio culturale.
DedaloNur Inserito il - 08/11/2010 : 00:25:04
tholoi ha scritto:

...mah ! Alla fine questo triste evento chissà che non inneschi qualcosa di positivo per "altri siti"... staremo a vedere...

.....in effetti, a quest'ora dovrei riuscire a sognare...ma su questi argomenti non riesco a farlo neppure a mezzanotte e emzza..proprio no.....
scusatemei...ma non ce la faccio proprio ad esser positivo ed ottimista...
tholoi Inserito il - 07/11/2010 : 23:58:17
...mah ! Alla fine questo triste evento chissà che non inneschi qualcosa di positivo per "altri siti"... staremo a vedere...

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