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Nota Bene: Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde - Fu costituita a Londra il 2 Giugno 1863 per l’esecuzione della legge 4 gennaio 1863 n. 1105 che prevedeva la costruzione di 122 miglia di strade ferrate nell’isola da parte della Società Smith, Knight & C. per diversi motivi, nel 1874 furono ultimate solo le linee Cagliari - Oristano, Decimo - Iglesias, Porto Torres – Sassari –Ozieri . Comunque, a fine secolo erano in esercizio 422 chilometri di linee principali e 560 chilometri di linee secondarie.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
tonia Inserito il - 25/09/2009 : 17:35:41
..vorrei aprire questa discussione per parlare di ballo sardo delle varie zone di sardegna e (tanta è la curiosità) sapere quanti utenti del forum condividono questa passione e fanno parte di un gruppo folk...daiii
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Andros Inserito il - 18/10/2009 : 10:42:35
musthayoni ha scritto:

.. non ne dubitavo visto ciò che hai espresso al riguardo nei post precedenti ...


musthayoni Inserito il - 16/10/2009 : 19:20:24
.. non ne dubitavo visto ciò che hai espresso al riguardo nei post precedenti ...
Andros Inserito il - 15/10/2009 : 20:42:25
musthayoni ha scritto:

.. ciao Andros … in questo ritaglio di tempo riprendo un po il discorso sollevato d furittu .. e precisato da te.
.. si anche per me il problema della folclorizzazione della tradizione ai fini di consumo o se meglio preferiamo la banalizzazione della stessa a scopi turistici tout court .. non è un problema che riguarda più specificatamente una determinata area geografica piuttosto che un’altra .. o qualche gruppo di qua piuttosto che qualche altro di la. Oggi .. ma a mio parere lo era anche già da ieri .. se vogliamo lasciare l’avantieri un po integro .. il problema è appunto generalizzato a tutte le area regionali .. e riguarda indistintamente gruppi del sud .. del centro .. del nord e della costa … anche se cmq è bene precisare che le generalizzazioni in termini assoluti sono sempre distorsive della realtà e non danno giustizia a chi persegue in una concezione di tradizione seria e quanto meno possibile contaminata da elementi di folclorizzazione di consumo e di spettacolo fini a se stessi.
D’altronde le sempre scarse risorse finanziarie disponibili nelle casse dei gruppi (anche se non per tutti è così) espongono le associazioni culturali e folcloristiche a questo rischio di banalizzazione della cultura tradizionale, finendo così nei circuiti del consumo del folclore … che infine svilisce l’essenza stessa nostra cultura identitaria. Accade così .. che i balli perdono la loro essenzialità originaria .. in funzione di coreografie sempre più articolate e spettacolari .. che devono avere lo scopo di entusiasmare chi assiste allo spettacolo .. mentre l’abbiglimento tradizionale assume la forgia di una divisa omologante (tipo squadra di calcio .. basket ecc.) .. o viene semplificato al massimo per consentire una maggiore libertà di movimento nel ballo .. snaturando così la sua vera funzione e connotazione sociale ….
.. come ho già detto la Contu .. è venuta a Sestu per parlare di abbigliamento tradizionale .. e dico che la sua relazione al riguardo è stata molto accurata e soddisfacente per ogni specifica tematica affrontata in materia di vestiario tradizionale .. sia per quanto riguarda taluni specifici indumenti della nostra zona .. e sia per altri pertinenti ad altre parti dell’isola.
Il problema della folclorizzazione e conseguente banalizzazione della tradizione è stato sollevato dopo .. in seguito all’intervento di una persona competente che ha posto espressamente una domanda al riguardo .. da ciò una piccola discussione .. che ha generato anche l’intervento piccato di qualche isolato componente di un gruppo folk presente al dibattito .. che forse riconoscendosi nel mazzo .. ha spiegato le motivazioni di un questo modo d’essere .. in funzione di sussitenza economica tout court … un mezzo che al parere di tanti certamente non convice del tutto e soprattutto non giustifica il fine per il quale è stato preposto .. mi fermo qui.



Ciao Musthayoni, sono d'accordo con te su tutto e aggiungo: un gruppo folk onesto deve essere in grado di rimanere tale anche di fronte ai turisti! Anche andando a fare un'esibizione negli hotel!!! Il problema, secondo me, stà alla base del gruppo folk, dagli scopi che, questo, si prefigge, dalle basi culturali che esso possiede e dal rispetto per se stessi e per l'abito che si indossa e, ancora, per la propria storia e per il rispetto per il prossimo! Solo i gruppi con scarse conoscenze culturali sono capaci di banalizzare!
Devi fare i miei complimenti... per il coraggio a chi si è sentito di affermare che questo modo d'essere (scarsi), trova spiegazione nella ricerca di sussistenza economica...!

Ciao Mustha e ciao a tutti, Andrea
musthayoni Inserito il - 15/10/2009 : 12:07:08
.. ciao Andros … in questo ritaglio di tempo riprendo un po il discorso sollevato d furittu .. e precisato da te.
.. si anche per me il problema della folclorizzazione della tradizione ai fini di consumo o se meglio preferiamo la banalizzazione della stessa a scopi turistici tout court .. non è un problema che riguarda più specificatamente una determinata area geografica piuttosto che un’altra .. o qualche gruppo di qua piuttosto che qualche altro di la. Oggi .. ma a mio parere lo era anche già da ieri .. se vogliamo lasciare l’avantieri un po integro .. il problema è appunto generalizzato a tutte le area regionali .. e riguarda indistintamente gruppi del sud .. del centro .. del nord e della costa … anche se cmq è bene precisare che le generalizzazioni in termini assoluti sono sempre distorsive della realtà e non danno giustizia a chi persegue in una concezione di tradizione seria e quanto meno possibile contaminata da elementi di folclorizzazione di consumo e di spettacolo fini a se stessi.
D’altronde le sempre scarse risorse finanziarie disponibili nelle casse dei gruppi (anche se non per tutti è così) espongono le associazioni culturali e folcloristiche a questo rischio di banalizzazione della cultura tradizionale, finendo così nei circuiti del consumo del folclore … che infine svilisce l’essenza stessa nostra cultura identitaria. Accade così .. che i balli perdono la loro essenzialità originaria .. in funzione di coreografie sempre più articolate e spettacolari .. che devono avere lo scopo di entusiasmare chi assiste allo spettacolo .. mentre l’abbiglimento tradizionale assume la forgia di una divisa omologante (tipo squadra di calcio .. basket ecc.) .. o viene semplificato al massimo per consentire una maggiore libertà di movimento nel ballo .. snaturando così la sua vera funzione e connotazione sociale ….
.. come ho già detto la Contu .. è venuta a Sestu per parlare di abbigliamento tradizionale .. e dico che la sua relazione al riguardo è stata molto accurata e soddisfacente per ogni specifica tematica affrontata in materia di vestiario tradizionale .. sia per quanto riguarda taluni specifici indumenti della nostra zona .. e sia per altri pertinenti ad altre parti dell’isola.
Il problema della folclorizzazione e conseguente banalizzazione della tradizione è stato sollevato dopo .. in seguito all’intervento di una persona competente che ha posto espressamente una domanda al riguardo .. da ciò una piccola discussione .. che ha generato anche l’intervento piccato di qualche isolato componente di un gruppo folk presente al dibattito .. che forse riconoscendosi nel mazzo .. ha spiegato le motivazioni di un questo modo d’essere .. in funzione di sussitenza economica tout court … un mezzo che al parere di tanti certamente non convice del tutto e soprattutto non giustifica il fine per il quale è stato preposto .. mi fermo qui.
Andros Inserito il - 14/10/2009 : 19:56:19
musthayoni ha scritto:

.. ciau Andros .. concordo con la tua tesi .. ma ritornerò con clama sull'argomento ..
.. a titolo di cronaca la Contu era a Sestu per la conferenza di chiusura della mostra sull'abbigliamento tradizionale sestese .. ma cme ho già di questo parleremo con calma ... per ora ti segnalo nell'apposita sezione libri .. un evento per sabato prossimo ...
saluti

Ciao Mustha,
si, aspetto le tue considerazioni e per sabato...vediamo!
Ciao, Andrea
musthayoni Inserito il - 14/10/2009 : 15:14:09
.. ciau Andros .. concordo con la tua tesi .. ma ritornerò con clama sull'argomento ..
.. a titolo di cronaca la Contu era a Sestu per la conferenza di chiusura della mostra sull'abbigliamento tradizionale sestese .. ma cme ho già di questo parleremo con calma ... per ora ti segnalo nell'apposita sezione libri .. un evento per sabato prossimo ...
saluti
Andros Inserito il - 13/10/2009 : 05:17:09
Vedi furittu... nell'ultimo tuo messaggio mi pare di capire che non solo "alcuni o molti" gruppi campidanesi vanno dai turisti ma "alcuni o molti" di tutte le zone della Sardegna si svendono! Così mi può star bene...
certo...non che col "mal comune mezzo gaudio" io mi senta più felice ma si da un senso diverso ad un problema che abbraccia tutti e che, come tale, bisogna combattere!
Il problema del folklore in Sardegna, quello espletato dai gruppi del settore, non sono i turisti, ma gli stessi gruppi (alcuni o molti) per cosa propongono e per come si propongono!!! Senza dignità...come dici tu!
Poi...Si, la Contu è una persona competente (che stimo) e che afferma delle cose giustissime, ma cosa propone di nuovo oltre al solito "bisogna seguire la tradizione" ...molti gruppi folk vanno dai turisti ecc., ecc., ecc.? Dove stà la novità? Perchè è stata invitata a Sestu? Senza che venisse lei a sottolineare che "certe cose non vanno bene", all'interno del panorama regionale del folklore dei gruppi, credete che il problema non fosse (a noi) già conosciuto? lo avevamo già capito, e da parecchio pure!!!
O, magari, il significato della sua presenza a Sestu era diverso?
Mustha...ti aspetto anche su questo fronte...
Vi saluto, Andrea

furittu Inserito il - 12/10/2009 : 22:48:02
andrea scusami se ho detto qualche parola fuori posto che stanno imbastardendo il ballo per fare spettacolo non lo dico io ma le persone piu colte ne stanno parlando a sestu il mese scorso e venuta la dottoressa contu del museo antropologico di nuoro ed ha spiegato proprio questo molti gruppi folk vanno ad esibirsi dai turisti per i soldi senza avere quella dignita che contradistingue il ballo sardo ma penso che mustayoni te ne puo parlare meglio di me che l,aveva al suo fianco durante la conferenza ciao andrea abbiamo il ballo piu bello del mondo e non dobbiamo rovinarlo per dei turisti che a loro non li frega niente
Andros Inserito il - 12/10/2009 : 18:57:05
furittu ha scritto:

bravu musta io ho i libri di taranta e di quello che mi stai parlando sono presenti nei due volumi(il ballo sardo...storia identita e tradizione)vol. primo...le fonti del ballo sardo...2 vol....forme e contesti del ballo sardo......i documenti partono dal xvi secolo sino ad oggi....musta hanno ragione in sa pate pizzu ca su campidanesu esti imbastardendi su ballu nostu deu bessu meda ai sagrasa e medda biddasa funti ripristinendu su veru ballu a s,antiga aici si depi torrai a fai

Furittu, se posso intromettermi nei VOSTRI discorsi, dico che le "mistificazioni" folkloristiche sono presenti in ogni dove. Senza la presunzione di avere la verità in tasca, credo sia profondamente sbagliato indicare il Campidano come la sola zona "imbastardita", da questo punto di vista!
Oramai, anche le zone più conservative della Sardegna, purtroppo, tendono a spettacolarizzare... ma non per questo ne faccio di tutta l'erba un fascio....
Esistono, in Campidano come in Barbagia, nel Sulcis come in Logudoro e, ancora, in Gallura come nel Sarrabus, realtà che presentano vari modi di intendere il folklore e che vanno dal gruppo folk colto e onesto, a quello nato per soli scopi turistico-monetari!
La figura di chi si piange troppo addosso, non mi è mai piaciuta
Andrea
furittu Inserito il - 12/10/2009 : 17:34:48
bravu musta io ho i libri di taranta e di quello che mi stai parlando sono presenti nei due volumi(il ballo sardo...storia identita e tradizione)vol. primo...le fonti del ballo sardo...2 vol....forme e contesti del ballo sardo......i documenti partono dal xvi secolo sino ad oggi....musta hanno ragione in sa pate pizzu ca su campidanesu esti imbastardendi su ballu nostu deu bessu meda ai sagrasa e medda biddasa funti ripristinendu su veru ballu a s,antiga aici si depi torrai a fai
musthayoni Inserito il - 12/10/2009 : 16:31:21
.. qualche tempo fa mi era stato chiesto perché le donne fotografate durante il ballo a Sestu davano la mano sinistra al loro partner .. (che le teneva con la sua destra) mentre nella loro destra stringevano un fazzoletto che le univa alla mano sinistra dell’uomo che seguiva in coppia e che coppia dopo coppia formava la catena del cerchio in su ballu tundu. Risposi molto celermente dicendo che .. ciò derivava da antiche consuetudini che regolavano il ballo .. ma che erano dettate anche dal ruolo e dalla posizione socile che le donne ricoprivano all’interno della comunità ed in particolare della realtà socio-culturale della Sardegna di allora.
… che nel ballo ci fossero determiante regole da seguire è stato evidenziato negli interventi chi mi ha preceduto .. e ciononostante vorrei riprendere la discussione partendo proprio da questo aspetto evidenziando ciò che alcuni scrittori del passato aveva sottolineato al riguardo.
.. Da un manoscritto anonimo del 700 : .. “ogni uomo conduce per mano a questo ballo la donna che invita. La destra della donna benchè stretta dalla sinistra di un altro uomo trovasi sempre in libertà: la privilegiata è la sisistra, ed è quindi legata per tutta l’ora del ballo alla destra dell’uomo che l’ha condotta. E’ legge dunque di questo ballo, che chiunque voglia entrare in esso, dopo essere stato ordinato e messo in moto, abbia a dirigersi verso la destra d’una donna, non vada mai ad afferrar la sinistra, slacciandola dalla destra dell’uomo, che le sta al fianco, ed è quello che invitolla per primo”.
.. e ancora il Della Marmora ci da altre indicazioni sulle regole del ballo evidenziando che: … “ la maniera di tenersi per mano, ballerini e ballerine, è d’importanza tale che una semplice trasgressione delel regole stabilite è stata spesso causa delel contese più sanguinose. Le persone coniugate o fidanzate possono mettere palma contro palma ed intrecciare le dita; ma guai all’uomo che così facesse con una ragazza che non fosse disposto a sposare o colla donna d’un altro! ..”
.. credo che per ora basti così .. perché ci sono spunti sufficienti per riprendere la discussione .. o no?
musthayoni Inserito il - 12/10/2009 : 13:23:45
furittu ha scritto:

musta itta funti cubinendi su gruppu cun sa sciampitta non fuedda aicci in s,antichidatti sa genti e nendi ca funti accabbadenditi a tipu circu equestru tui ca sesi afferrau in qusta materia donamidi una spiegazioni ciao musta


.. ciau furittu .. ti sarai reso conto anche tu .. che nel gruppo S.G. hanno apportato delle modifiche coreografiche .. sia in su ballu de 'ogai .. sia in sa sciampitta. Domenica 4 ottobre u.s. quando hanno ballato in chiusura al festival delle proloco .. li ho osservati attentamente nelle nuove performance .. e devo dire la rappresentazione attuale è molto diversa rispetto a quella che si faceva in passato .. e se ancora posso capire l'introduzione di certe rappresentazioni d'ensemble che danno un certo movimento coreografico in su ballu de 'ogai .. senza cmq snaturarne troppo la sua originalità .. davvero non giustifico le modifiche apportate a sa sciampitta .. che per quanto mi riguarda ne snaturano indiscutibilmente la sua essenzialità originale .. che ci è stata tramandata .. da tziu Bissenticcu ... ma come già taluni hanno evidenziato .. sempre più spesso le esigenze di spettacolarizzazione e consumo del folclore i fini di spettacolo .. travalicano la tradizione vera e propria .. trasferendo poi messaggi e simbologie .. completamente distorte rispetto alla struttura originaria ...
... mi fermo qui che è meglio ...
Andros Inserito il - 11/10/2009 : 14:39:24
musthayoni ha scritto:

Andros ha scritto:

Ciao Mustha, si credevo fossi Mino...ma non cambia nulla!
Che intendi per paulista???
Ciao, Andrea



.. paulista .. a causa del .. baffo de conquista ... ... ricordi la vecchia pubblicità della lavazza ... con Carmencita e il caballero della Pampa .. behh ... il nostro amico all'interno del gruppo .. era paulista .. in virtù dei suoi grossi baffi alla .. messicana .... che tuttavia nel suo caso conquistavano poco ... perché altrimenti la sua .. Carmencita .. ddi pistada is murrus ...


Si capito Mustha
Andrea
furittu Inserito il - 10/10/2009 : 20:36:44
musta itta funti cubinendi su gruppu cun sa sciampitta non fuedda aicci in s,antichidatti sa genti e nendi ca funti accabbadenditi a tipu circu equestru tui ca sesi afferrau in qusta materia donamidi una spiegazioni ciao musta
musthayoni Inserito il - 10/10/2009 : 19:13:21
Andros ha scritto:

Ciao Mustha, si credevo fossi Mino...ma non cambia nulla!
Che intendi per paulista???
Ciao, Andrea



.. paulista .. a causa del .. baffo de conquista ... ... ricordi la vecchia pubblicità della lavazza ... con Carmencita e il caballero della Pampa .. behh ... il nostro amico all'interno del gruppo .. era paulista .. in virtù dei suoi grossi baffi alla .. messicana .... che tuttavia nel suo caso conquistavano poco ... perché altrimenti la sua .. Carmencita .. ddi pistada is murrus ...

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