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Nota Bene: Il dolmen Sa Coveccada di Mores (Sassari) e' il più imponente dell'intero mediterraneo:
Il monumento conserva tre enormi lastre fitte a coltello ed una grande lastra di copertura. La lastra che ne costituisce la facciata presenta un piccolo portello ben ritagliato nel masso: La maggior parte degli studiosi ascrive l struttura all'Eneolitico.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
mallygiorgia Inserito il - 14/01/2008 : 15:23:22
E' un felino carnivoro ed insieme alla volpe sarda,e' il piu' grande predatore presente in Sardegna.
Il gatto selvatico sardo ,sembra che discenda dal felis silvestris africano(gatto fulvo d'Egitto) e pare che sia stato portato in Sardegna dai navigatori fenici che si portavano dietro gli esemplari piu' selvatici per controllare e prevenire le infestazioni di topi.
Il gatto selvatico ha in genere una lunghezza di 70 cm,una coda lunghissima,quasi meta' del corpo e un mantello striato a tonalita' grigiastre.
Rispetto al gatto europeo,si differenzia per la mole piu' piccola(1,6 kg per la femmina_3-3,3kg per il maschio) e per le caratteristiche del pelame.
Il carattere piu' evidente e' il ciuffo di peli alle punte dell'orecchio.altre caratteristicjhe particolari sono:il pelame della coda(meno folto), e i peli dorsali piu' lunghi rispetto a quelli laterali e ventrali.
La striatura della testa confluisce in una stria che percorre lungo il dorso fino alla coda. dalla stria dorsale partono altre striature trasversali,meno evidenti mentre la striatura della coda e' anulare.
E' uno degli animali piu' elusivi per cio che concerne l'ambiente .di giorno sta nascosto ella tana e nelle radure da cui si muove all'alba e al crepuscolo solo per cacciare.
Il suo habitat e' la foresta mediterranea sempreverde,la macchia foresta e la fitta collina dei valloni impervi.
Presente,quindi ,in tutta l'isola ma limitatamente agli ambienti forestali di collina.
Robusto,agile,s'arrampica velocemente sugli alberi e percio' e' difficile individuare.
Si nutre di roditori,anfibi,rettili,uccelli ma preda anche pernici,lepri e conigli selvatici.
E' un animale solitario e si riproduce una volta l'anno(fra febbraio_marzo).
Le femmine partoriscono fra maggio e giugno e accudiscono i cuccioli per 3 mesi.
I fattori di rischio sono rappresentati dalla riduzione del suo habitat,dall'inquinamento genetico(derivanti dai suoi possibili accoppiamenti con gatti europei randagi) e dal bracconaggio.
E' considerato specie protetta in base alla legge 503 del 1981(convenzione di Berna) e dalla legge 43,allegato d del 1992(direttiva europea). mally
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
maria Inserito il - 17/10/2011 : 08:36:48
@Gessica
Stupendi i mici e i micetti specialmente quello con il biberon
NuragheBlu Inserito il - 16/10/2011 : 22:51:40
Molto belle e interessanti le foto.
Gessica, mi sorge una domanda: ma poi tutti questi gatti che nascono da incroci tra domestico e selvatico che fine fanno? Li rilasci liberi aumentando la popolazione di gatti non puri oppure li regali o li tieni in cattività?

Un'altra piccola considerazione: non ci deve stupire se in una cucciolata di gatti ci sono cuccioli con caratteristiche diverse, perchè quando la gatta è in calore si accoppia con più maschi diversi per cui i cuccioli è come se fossero cugini, o meglio è come se avessero la stessa madre ma diverso padre.

Un'ulitma considerazione: quando parliamo di incroci tra domestico e selvatico è più probabile che la femmina sia selvatica e il maschio sia domestico, perchè è più facile che sia un maschio domestico ad andare in giro a trovare una gatta selvatica in calore piuttosto che il contrario. Ma anche su questo si potrebbe discutere.
gessica7980 Inserito il - 16/10/2011 : 18:11:38








in questa foto, di uno dei figli si può notare il ciuffetto di peli delle orecchie come descrivevo

gessica7980 Inserito il - 16/10/2011 : 18:02:52
qui invece ci sono i cuccioli incrociati con un semplice gatto domestico rosso a pelo corto



gessica7980 Inserito il - 16/10/2011 : 17:57:11
quando abbiamo trovato la gattina, aveva pochi giorni, ancora gli occhi chiusi.
qui aveva già una settimana, e già si nota la differenza con i gatti domestici




gessica7980 Inserito il - 16/10/2011 : 17:47:19
qui invece si nota in cambiamento del colore che avviene in primavera e in autunno, da rossiccio a grigiastro


gessica7980 Inserito il - 16/10/2011 : 17:43:20
...coda gatta allevata in cattività.. le anelle si possono contare

qui si possono contare meglio, la gatta è in attesa per questo molto grassa

in queste si possono notare anche gli arti, in queste foto la gatta ha circa 6 mesi, mentre il gatto domestico delle foto precedenti ha circa 2 anni,


[img]
qui si notano gli arti e la muscolatura

qui le dimensioni

qui si può notare la striatura della pancia

gessica7980 Inserito il - 16/10/2011 : 17:25:24
...questo è un gatto domestico da mantello tigrato, da notare la coda, le orecchie e gli arti posteriori


gessica7980 Inserito il - 16/10/2011 : 16:42:14
NuragheBlu ha scritto:

Hai risposto Gessica e in parte mi hai anche convinto.
E' chiaro che tu sai di questi gatti molte più notizie di quelle che può dedurre uno da una fotografia. Io non sapevo che vivevano in cattività, cosa che appunto spiega molte cose che tu hai scritto.
Tuttavia ho ancora qualche riserva su due punti:

1) i ciuffi auricolari anche se meno evidenti rispetto al gatto selvatico europeo (Felis silvestris) dovrebbero comunque essere evidenti

2) il numero degli anelli neri nella coda è varaibile nel selvatico mentre l'apice della coda nera è una regola anche nei gatti domestici con mantello tigrato (tabbies).

Un ultimo consiglio: sarebbe meglio non far accoppiare questi gatti con gatti dometici ma esclusivamente con altri selvatici.



si infatti non è strano vedere gatti selvatici in mezzo a gatti domestici nelle nostre campagne, è proprio questo che sta creando il problema dell'estinzione della specie, in realtà l'unico modo per verificare se un gatto è "puro" sarebbe l'analisi del sangue, i piccoli nati tra incroci tra gatto selvatico e gatto domestico prendono le caratteristiche di quello selvatico, e una particolarità simpatica è veder nascere ad ogni cucciolata dei piccoli molto simili al gatto siberiano, appena posso posterò altre foto, dove si nota meglio la coda, i ciuffi auricolari e ti mostrerò anche i cuccioli, compreso il simil siberiano, e anche un gatto domestico con mantello tigrato, e noterai come le differenze sono molto sottili. purtroppo i gatti selvatici hanno abitudini diverse da quelli domestici quindi è difficile poter mettere la mia gatta in mezzo altri gatti selvatici viste le sue abitudini domestiche... dovrei trovare un altro gatto in cattività, ma solitamente i maschi cresciuti in cattività una volta raggiunta la maturità tornano alla loro natura ed è difficile riavvicinarli..
PS. un'altra caratteristica del selvatico è che sono ipoallergenici proprio come i siberiani, anche a loro manca quell'enzima che causa l'allergia sull'essere umano...
NuragheBlu Inserito il - 15/10/2011 : 22:45:48
Hai risposto Gessica e in parte mi hai anche convinto.
E' chiaro che tu sai di questi gatti molte più notizie di quelle che può dedurre uno da una fotografia. Io non sapevo che vivevano in cattività, cosa che appunto spiega molte cose che tu hai scritto.
Tuttavia ho ancora qualche riserva su due punti:

1) i ciuffi auricolari anche se meno evidenti rispetto al gatto selvatico europeo (Felis silvestris) dovrebbero comunque essere evidenti

2) il numero degli anelli neri nella coda è varaibile nel selvatico mentre l'apice della coda nera è una regola anche nei gatti domestici con mantello tigrato (tabbies).

Un ultimo consiglio: sarebbe meglio non far accoppiare questi gatti con gatti dometici ma esclusivamente con altri selvatici.
gessica7980 Inserito il - 15/10/2011 : 20:07:17
lucio ha scritto:

NuragheBlu ha scritto:

I gatti delle ultime foto (quella gigante dove un gatto gioca con un topolino e quella con la tortora) non mi sembrano gatti selvatici sardi per vari motivi tra cui:
1) assenza di peli auricolari che formano il ciuffo
2) mantello troppo grigiastro per essere selvatico sardo in cui invece tende al marroncino rossastro
3) coda non molto lunga come nel vero gatto selvatico sardo
4) i gatti fotografati sono un po' troppo grassi per essere selvatici
5) un vero gatto selvatico non si fa fotografare così semplicemente anche perchè si muove di notte

Non dimentichiamoci poi che molti considerano come selvatici dei gatti che sono solo gatti rinselvatichiti e poi ricordiamoci che esiste la grandissima probabilità che ci siano incroci tra domestici e selvatici.


Quoto e arciquoto!
Strano, che l'autrice nn abbia più risposto ad una mia semplicissima richiesta di chiarimento


scusa non avevo visto il tuo post, ripeto, il gatto della foto è stato allevato con gatti domestici dopo l'uccisione della madre, vive in campagna con altri gatti domestici, animali domestici ed è abituato alle persone, niente di strano per chi vive in barbagia o nel suprammonte vedere gatti selvatici.
gessica7980 Inserito il - 15/10/2011 : 19:57:36
NuragheBlu ha scritto:

I gatti delle ultime foto (quella gigante dove un gatto gioca con un topolino e quella con la tortora) non mi sembrano gatti selvatici sardi per vari motivi tra cui:
1) assenza di peli auricolari che formano il ciuffo
2) mantello troppo grigiastro per essere selvatico sardo in cui invece tende al marroncino rossastro
3) coda non molto lunga come nel vero gatto selvatico sardo
4) i gatti fotografati sono un po' troppo grassi per essere selvatici
5) un vero gatto selvatico non si fa fotografare così semplicemente anche perchè si muove di notte

Non dimentichiamoci poi che molti considerano come selvatici dei gatti che sono solo gatti rinselvatichiti e poi ricordiamoci che esiste la grandissima probabilità che ci siano incroci tra domestici e selvatici.


scusa ma permettimi di contraddirti..
1. il gatto selvatico sardo non ha un ciuffo di peli auricolari come il gatto selvatico europep ma ha un ciuffetto di peli scuri sulla punta delle orecchie
2. il mantello del gatto selvatico sardo cambia due volte l'anno per permettere una perfetta mimetizzazione, da grigiastro a rossiccio
3. la coda del gatto selvatico sardo ha 10 anelle scura a partire dalla base della code , per finire con la punta nera e arrotondata. il gatto nella prima foto non ha ancora raggiunto l'età matura
4. il gatto delle foto è stato allevato in casa con gatti domestici dopo che la madre è stata uccisa a pochi giorni dalla sua nascita, quindi il gatto è ben nutrito, nella seconda foto non è grasso...ma in attesa!
5.il gatto è crescito con gatti domestici, allevato in casa...quindi si fà fotografate, filmare, coccolare...
6. gli arti posteriori del gatto selvatico sono decisamente più lunghi e rubusti rispetto al gatto domestico...come evidenzia la prima foto
7. vivo in barbagia, sò distinguere un gatto selvatico da un gatto inselvatichito in quanto li vedo nelle mie campagne da quando son nata.
8. le dimensioni di questo esemplare sono il doppio di un gatto domestico... essendo femmina, il figlio "incrociato" con un gatto domestico, non essendo puro è solo 3 volte le dimensioni di un gatto domestico.
...il gatto è stato seguito da un veterinario della Asl, avete bisogno dei certificati medici?.. sempre se avete una base per stabilire che siano corretti o meno

lucio Inserito il - 15/10/2011 : 14:04:25
NuragheBlu ha scritto:

I gatti delle ultime foto (quella gigante dove un gatto gioca con un topolino e quella con la tortora) non mi sembrano gatti selvatici sardi per vari motivi tra cui:
1) assenza di peli auricolari che formano il ciuffo
2) mantello troppo grigiastro per essere selvatico sardo in cui invece tende al marroncino rossastro
3) coda non molto lunga come nel vero gatto selvatico sardo
4) i gatti fotografati sono un po' troppo grassi per essere selvatici
5) un vero gatto selvatico non si fa fotografare così semplicemente anche perchè si muove di notte

Non dimentichiamoci poi che molti considerano come selvatici dei gatti che sono solo gatti rinselvatichiti e poi ricordiamoci che esiste la grandissima probabilità che ci siano incroci tra domestici e selvatici.


Quoto e arciquoto!
Strano, che l'autrice nn abbia più risposto ad una mia semplicissima richiesta di chiarimento
NuragheBlu Inserito il - 14/10/2011 : 23:45:16
I gatti delle ultime foto (quella gigante dove un gatto gioca con un topolino e quella con la tortora) non mi sembrano gatti selvatici sardi per vari motivi tra cui:
1) assenza di peli auricolari che formano il ciuffo
2) mantello troppo grigiastro per essere selvatico sardo in cui invece tende al marroncino rossastro
3) coda non molto lunga come nel vero gatto selvatico sardo
4) i gatti fotografati sono un po' troppo grassi per essere selvatici
5) un vero gatto selvatico non si fa fotografare così semplicemente anche perchè si muove di notte

Non dimentichiamoci poi che molti considerano come selvatici dei gatti che sono solo gatti rinselvatichiti e poi ricordiamoci che esiste la grandissima probabilità che ci siano incroci tra domestici e selvatici.
lucio Inserito il - 10/10/2011 : 18:09:31
Ciao, Gessica
Foto molto interessanti.
Come è finito in cattività, il gatto selvatico?

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