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Nota Bene: Ales - Piccolo centro della Sardegna centrale. Situato ai piedi del Monte Arci su una depressione naturale attraversata da un fiume (ora incanalato), ha sempre rivestito un ruolo determinante nell'economia della Marmilla ospitando scuole, sedi di importanti enti pubblici e privati, di forza pubblica e uffici vari. E' probabilmente la più piccola sede Vescovile d'Italia . Il paese è noto a livello internazionale soprattutto per aver dato i natali ad Antonio Gramsci.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Adelasia Inserito il - 26/07/2009 : 18:06:20
Nessun dubbio sulla tesi del relatore, ma una solida certezza. Il titolo infatti è perentorio: "Perché la Sardegna non è Atlantide".
Nessun punto interrogativo, dunque, ma certamente tante argomentazioni interessanti e tesi documentate.
Ci sarà senz’altro un pubblico attento …..

Venerdì 7 agosto
nel Giardino del Museo Civico a San Vero Milis
Ore21.30
Alfonso Stiglitz
Perché la Sardegna non è Atlantide

La conferenza è la seconda di quelle che Alfonso Stiglitz tiene nell’ambito dell’ interessantissima manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale di San Vero Milis:
http://www.gentedisardegna.it/topic...PIC_ID=12600,
azzeccata miscellanea di cultura e divertimento.
Non solo effimero, insomma…. il che non equivale affatto a noia. E anche questa conferenza sono convinta che saprà dimostrarlo: agli interessati, agli appassionati e ai semplici curiosi che vorranno tuffarsi… nel mito.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
maurizio feo Inserito il - 13/10/2009 : 19:42:27
Guarda - Verosardo - che l'ipotesi Sandorino-Thera/Atlantide è di molti decenni precedente a quella recentissima di Sardegna/Atlantide (mentre sembrerebbe - forse anche erroneamente, lo ammetto - che tu asserisca il contrario) e non è stata formulata da un unico autore, bensì da molti, ormai. Alcuni non sono neanche Greci, e neppure europei, coma ad esempio Martin Bernal, che è un professore nordamericanoc(l'autore di Black Athena, per intenderci) e non possiede alcun interesse in Grecia, Che non sia culturale.
Però ti rendo atto del fatto che numerosi interessi ci sono stati e ci sono, in alcuni casi ben riconoscibili e - per l'appunto - già denunciati in queste pagine.
Infatti, i libri devono essere pubblicizzati, specialmente se trattano temi cosiddetti "di nicchia", come quello cui si riferisce il tema imposto per questi post. Altrimenti non si vendono e non servono a nulla. Se ne deduce che un libro (su un argomento di nicchia) diventa redditizio solamente per chi conosca bene i meccanismi, i personaggi, le strade che conducono a, e le motivazioni che fanno muovere i mezzi di comunicazione di massa. Amicizie, connivenze, incoraggiamenti, restituzioni di favori da parte di colleghi che lavorano in detti meccanismi dei mezzi di comunicazione di massa.
Ecco perché il testo di un archeologo incontra più difficoltà del testo di un giornalista, per principio.
Cum salude
MF
Verosardo Inserito il - 12/10/2009 : 13:27:10
Evidentemente - devo constatare - che dietro l'individuazione di Atlantide (semmai fosse esistita) ci devono essere interessi che vanno ben al di là della semplice ricerca scientifica
Visto che tutti i paesi del Mediterraneo fanno a gara per accaparrarsela ...

http://www.repubblica.it/2009/10/se...l?ref=hpspr1
maurizio feo Inserito il - 16/09/2009 : 19:24:43
Ti ringrazio per l'uso del termine"egregio", che purtroppo contrasta fortemente con il termine "arrogante", applicato alla mia "forma mentis", che sarebbe anche "preimposta" (qualsiasi sia il senso che tu attribuisci sia all'aggettivo, sia al latino).
Soavemente, procedi a darmi del non informato. Il che può senz'altro essere vero, incidentalmente: in alcuni campi è una verità assoluta. Ma non nell'antropologia.
Non comprendi il contrasto di come - dopo avere detto tutto ciò - tu possa pretendere di "salutarmi cordialmente"? Ma veniamo al nocciolo.
Rifiuto ogni tua tesi come inutile perdita di tempo. Hai tutto il diritto di pensarla come tu preferisci, riguardo alla questione. Anche io, però. Ma non cercare di far passare per teorie scientifiche questioni disparate che non provano affatto ciò che tu vorresti.
Rifiuto di leggere quello che tu mi consigli, ma grazie lo stesso.
Il motivo è che se desidero leggere facezie, me le scelgo io, non le faccio certo scegliere a te.
Comunque, esistono già - in questa tormentata epoca - altre numerosissme Cassandre (riviste patinate, autori instancabili di libri e programmi televisivi: tutti molto più aggressivi, sgargianti e convincenti di te) che scoprono ad ogni piè sospinto nuovi fatti "che costringeranno a riscrivere tutta la storia dell'Uomo".
Naturalmente, trascurando - guarda caso - proprio quella che è realmente stata e bene e faticosamente e seriamente dimostrata essere la vera storia dell'Uomo, fino ad oggi...
Che noia!
Ricambio il saluto cordiale, naturalmente...
Maurizio Feo
Pier Paolo Saba Inserito il - 16/09/2009 : 10:58:24
[quote]Incidentalmente - ma anche per ritornare al tema fondamentale - affermo qui che vorrei che i sostenitori di Atlantide potessero usare argomenti scientifici, per dimostrare la loro tesi. Perché io - come credo anche tutti gli altri oppositori di Atlantide - sono disposto anche a credere all'esistenza di Ogigia fiammeggiante, di Gil-Gamesh e degli Dei dell'Olimpo, se mi si portano le prove convincenti.
Altrimenti, non ci crederò. E non considero valido l'argomento secondo il quale "non si può dimostrare l'inesistenza dell'Atlantide".
Anche dell'Isola-che-non-c'è - quella di Peter Pan - si può dire la medesima cosa: ma non è affatto necessario dimostrare che non esiste, per non crederci.
Ci crederemo, quando ne dimostrerete scientificamente e fondatamente l'esistenza. Cosa che - naturalmente - non potrete fare mai.
E credo che questo possa mettere l'agognata fine a questo discorso su Atlantide.


Egregio Maurizio Feo.
…ovviamente chi risponde è uno strenuo sostenitore di Atlantide, pertanto non posso accettare le tue dichiarazioni, la tua arrogante, preimposta, forma mentis che nega per assoluto la possibilità che una simile terra, una civiltà cosi avanzata possa essere esistita. Quali prove porti a sostegno della tua imperterrita negazione? Ti sei forse soffermato alla lettura del mio post riferito all’articolo pubblicato dall’Unione Sarda al quale rispondo e, ad opera di Ammutadori, che ringrazio, invito a leggerlo dopo averlo pubblicato su questo stesso forum? Vedi:Lo Tsunami che travolse Atlantide. Ti sarei davvero grato se volessi farlo…. Certamente troverai alcuni punti che, nella versione possibilista che propongo, invitano a riflettere seriamente senza obbligare nessuno ad indossare il paraocchi, anzi.
Non si dimentichi che il sottoscritto in atto provocatorio, ha già trattato l’argomento rispondendo dapprima a numerosi interrogativi che la scienza ufficiale ha sempre negato. La storia, quella del nostro popolo, credi sia stata tramandata solo oralmente oppure sia stata anche scritta. Ciò non fosse, come si spiega il caso posto della ciottola di Orani in comparazione con la scrittura di Glozel in Francia? Evidentemente non sei sufficientemente informato sul fatto che tale forma scritta, vedi gli innumerevoli reperti in tema i quali sono assolutamente identici a quelli visibili sulla ciottola citata e, guarda caso, dovrebbe risalire ad oltre 30mila anni fa, considerando l’autenticità dei reperti di Glozel. Non è tutto, vai a porre gli stessi simboli, in comparazione con la scrittura fenicia, etrusca, ed in qualche caso anche con alcuni simboli sul famoso Disco di Festo. Come si spiega, infine, che gli innumerevoli reperti scritti rinvenuti in Sardegna siano ancora relegati nelle casse deposte nei vari musei regionali? Forse perché non sono attendibili o perché obbligano a tenerli nascosti di proposito perché non si ha la capacità di leggerli? Personalmente credo alla versione della paura di perdere la propria credibilità, pertanto è più semplice negare piuttosto che accettare il fatto di essersi sbagliati ed essere obbligati a riscrivere la storia ex novo… già, perché cosi come ci è stata raccontata presenta lacune incolmabili e volutamente distorte. Una vergogna inammissibile che non trova ragione d’essere.

Resto in attesa di una risposta mentre saluto cordialmente.
P.P.S.






maurizio feo Inserito il - 09/09/2009 : 13:28:56
Credo che Lessa sia quello che meglio di altri conosce le leggi biologiche determinanti in biologia ed in genetica.
Vorrei - se posso - soltanto apportare un'aggiunta a complemento di ciò che dice circa le dimensioni degli animali a sangue caldo...in assenza dei propri predatori nelle isole.
Esiste un enunciato (noto come "regola di Bergmann"), per cui la temperatura esterna è correlata con il rapporto tra la superficie corporea ed il peso. Un enunciato simile (regola di Allen) descrive un analogo rapporto tra la lunghezza degli arti e quella del tronco. Tale stretto rapporto tra dimensioni corporee e clima, non solo è stato dimostrato vero per gli animali, ma è stato verificato da tempo anche per l'uomo (D. F. Roberts: Climate and Human Variability, 1973).
Il tutto per affermare, riassumendo, che l'aspetto esterno dell'uomo in genere (quindi, a rigore, anche dei Sardi, nel caso che c'interessa) è più spesso il risultato dell'interazione tra Genoma (pool genetico di una popolazione) e l'ambiente geografico cui detta popolazione è stata esposta, piuttosto che non una pura e semplice espressione di tale Genoma.
Oltre al clima (principalmente la temperatura), naturalmente, influiscono numerosi altri fattori ambientali, quali la nutrizione e la presenza o no di predatori.
Su che cosa influisce quindi l'ambiente? In definitiva sulle dimensioni generali del corpo, sulle dimensioni del cranio, sul colore della pelle e sulle fattezze del volto (Howells, 1989; Guglielmino - Matessi, 1979; Piazza e coll., 1981).
Incidentalmente - ma anche per ritornare al tema fondamentale - affermo qui che vorrei che i sostenitori di Atlantide potessero usare argomenti scientifici, per dimostrare la loro tesi. Perché io - come credo anche tutti gli altri oppositori di Atlantide - sono disposto anche a credere all'esistenza di Ogigia fiammeggiante, di Gil-Gamesh e degli Dei dell'Olimpo, se mi si portano le prove convincenti.
Altrimenti, non ci crederò. E non considero valido l'argomento secondo il quale "non si può dimostrare l'inesistenza dell'Atlantide".
Anche dell'Isola-che-non-c'è - quella di Peter Pan - si può dire la medesima cosa: ma non è affatto necessario dimostrare che non esiste, per non crederci.
Ci crederemo, quando ne dimostrerete scientificamente e fondatamente l'esistenza. Cosa che - naturalmente - non potrete fare mai.
E credo che questo possa mettere l'agognata fine a questo discorso su Atlantide.
MF
kigula Inserito il - 28/08/2009 : 23:45:18
Ma stiamo parlando di deriva genetica o di perchè la Sardegna non è Atlantide??? Ultimo avviso, per favore non allargatevi troppo...
Se volete aprire una discussione sul tema siete liberi di farlo!
cedro del Libano Inserito il - 27/08/2009 : 17:25:55
Lessa ha scritto:

La deriva genetica.
La deriva genetica rende geni recessivi dominanti o semidominanti.per cui si manfestano in tutta la popolazione,almeno fino a quando ci saranno incroci consangunei.
Un gene recessivo non può diventare dominante. Stai confondendoti con la frequenza, la presenza del gene nella popolazione.
La frase dopo proprio non l'ho capita...non funziona così comunque


I geni recessivi sono con altissima probabilita' letali o semiletali,quindi si presume che la mortalita' fosse molto elevata e che il numero della popolazione fosse molto bassa in tutti i periodi,almeno fino a quando non è stato rotto l'isolamento geografico e culturale che poneva fine anche all'isolamento riproduttivo.
No, anche il colore chennesò....degli occhi può essere un gene recessivo...eppure non ammazza nessuno. Non si confonda "recessivo" con "inferiore"... è un'errore comunissimo.

Qualche spiegazione la si puo' trarre anche dall'ecologia:l'abitat delle isole è molto fragile e molto povero di materiali utili alla sopravvivenza,la scarsita' della quale implica comunque una mortalita' molto elevata' .
No, l'habitat delle Isole in generale porta ad una riduzione della taglia delle specie animali presenti, perchè le dimensioni corporee non hanno più senso in assenza di predatori notevoli.
è parzialmente vero però che è legato anche al fatto che una famiglia di pachidermi richiede molta più massa vegetale giornaliera che un gruppetto di mini-elefanti.



Ciao!



un gene recessivo diventa dominanante quando una popolazione è omozigote per quel determinato gene.

anche il colore degli occhi ha un allele recessivo e se nell'individuo è eterozigote prevale l'allele che ha maggior incidenza a prescindere dalla frequenza nella popolazione.

a me interessava dei geni recessivi omozigotici,presenti in una popolazione

comunque lasciamo perdere..faccio prima ad andare in cantina a ricuperarmi i vecchi testi e darci uno sguardo.













Lessa Inserito il - 27/08/2009 : 16:06:35
La deriva genetica.
La deriva genetica rende geni recessivi dominanti o semidominanti.per cui si manfestano in tutta la popolazione,almeno fino a quando ci saranno incroci consangunei.
Un gene recessivo non può diventare dominante. Stai confondendoti con la frequenza, la presenza del gene nella popolazione.
La frase dopo proprio non l'ho capita...non funziona così comunque


I geni recessivi sono con altissima probabilita' letali o semiletali,quindi si presume che la mortalita' fosse molto elevata e che il numero della popolazione fosse molto bassa in tutti i periodi,almeno fino a quando non è stato rotto l'isolamento geografico e culturale che poneva fine anche all'isolamento riproduttivo.
No, anche il colore chennesò....degli occhi può essere un gene recessivo...eppure non ammazza nessuno. Non si confonda "recessivo" con "inferiore"... è un'errore comunissimo.

Qualche spiegazione la si puo' trarre anche dall'ecologia:l'abitat delle isole è molto fragile e molto povero di materiali utili alla sopravvivenza,la scarsita' della quale implica comunque una mortalita' molto elevata' .
No, l'habitat delle Isole in generale porta ad una riduzione della taglia delle specie animali presenti, perchè le dimensioni corporee non hanno più senso in assenza di predatori notevoli.
è parzialmente vero però che è legato anche al fatto che una famiglia di pachidermi richiede molta più massa vegetale giornaliera che un gruppetto di mini-elefanti.



Ciao!
cedro del Libano Inserito il - 27/08/2009 : 15:29:31
Turritano ha scritto:

Va bene, la “Deriva Genetica” qualcosa avrà pure influenzato, in Sardegna come altrove. Ma di sicuro ci vogliono parecchie generazioni perché si abbia qualche modifica significativa nei geni delle popolazioni interessate. L’argomento è intrigante, implica domande e risposte e, come tutti gli studi, sicuramente anche diverse obiezioni.
Ma tornando ad Atlantide: non credo che la “Deriva” la riguardi granché: troppo “giovane” la popolazione Sarda prenuragica per avvertirsi su di essa qualche effetto limitato, figuriamoci se può avere influito in qualche modo, sul numero degli abitanti. Quindi, se vogliamo trovare per forza qualche prova che escluda la Sardegna come una possibile Atlantide, cerchiamone altre, perché quella della Deriva Genetica, in questo caso, non mi sembra molto convincente.
Huia huia, ... ho detto qualcosa che non va?
Turritano




nessuna cavolata,solo che in assenza di dati statistici e di alberi genealogici,ogni teoria se pur buona sara' solo una teoria,almeno fino a quando qualche scavo archeologico non ne dimostrera' il contrario.
cedro del Libano Inserito il - 27/08/2009 : 15:20:39
Niente di quanto pensi Lessa,lungi da me fare dei giudizi ,sopratutto personali
sulle persone.
Quindi se conosci bene l'argomento
correggi l'imperfezione in attesa che torni Maurizio.

Che tutto succede accipicchia ,perchè uno dimentica un punto interrogativo
e quota la persona non direttamente interessata alla risposta.
Lessa Inserito il - 27/08/2009 : 01:37:40
cedro del Libano ha scritto:

Lessa ha scritto:

il punto è: molto a lungo quanto?
neolitico?
calcolitico?
inizi dell'età del bronzo?
fine dell'età del bronzo?
Età del ferro?

questo mi sembra un punto cruciale.
Qaul'è l'indizio che ti fa presupporre che in epoca nuragica la popolazione fosse molto ridotta?




La deriva genetica.
La deriva genetica rende geni recessivi dominanti o semidominanti.per cui si manfestano in tutta la popolazione,almeno fino a quando ci saranno incroci consangunei.
I geni recessivi sono con altissima probabilita' letali o semiletali,quindi si presume che la mortalita' fosse molto elevata e che il numero della popolazione fosse molto bassa in tutti i periodi,almeno fino a quando non è stato rotto l'isolamento geografico e culturale che poneva fine anche all'isolamento riproduttivo.

se c'è qualche imperfezione Maurizio coreggi.

Qualche spiegazione la si puo' trarre anche dall'ecologia:l'abitat delle isole è molto fragile e molto povero di materiali utili alla sopravvivenza,la scarsita' della quale implica comunque una mortalita' molto elevata' .

Cedro del Libano non capisco perchè mi hai quotato, in ciò che hai scritto non c'è nulla che sia collegabile a quanto ho scritto.
Le cose che hai riportato le conosco bene perchè le studio...nel caso tu me le abbia riproposte perchè ti è sembrato che non le avessi capite.



Turritano ha scritto:

Va bene, la “Deriva Genetica” qualcosa avrà pure influenzato, in Sardegna come altrove. Ma di sicuro ci vogliono parecchie generazioni perché si abbia qualche modifica significativa nei geni delle popolazioni interessate. L’argomento è intrigante, implica domande e risposte e, come tutti gli studi, sicuramente anche diverse obiezioni.
Ma tornando ad Atlantide: non credo che la “Deriva” la riguardi granché: troppo “giovane” la popolazione Sarda prenuragica per avvertirsi su di essa qualche effetto limitato, figuriamoci se può avere influito in qualche modo, sul numero degli abitanti. Quindi, se vogliamo trovare per forza qualche prova che escluda la Sardegna come una possibile Atlantide, cerchiamone altre, perché quella della Deriva Genetica, in questo caso, non mi sembra molto convincente.
Huia huia, ... ho detto qualcosa che non va?
Turritano


Mi trovi d'accordo turritano Aspettiamo Maurizio (o chiunque altro lo voglia sostituire dalla sua assenza) per discuterci su!
Adelasia Inserito il - 26/08/2009 : 22:33:40
santu simplie ha scritto:

Salve, mi piacerebbe saper dove si terrà la prossima conferenza, grazie.
Ciao S.


Per esaudire la tua richiesta ( che è quella di tanti altri): http://www.gentedisardegna.it/topic...PIC_ID=13027
Turritano Inserito il - 26/08/2009 : 21:07:26
Va bene, la “Deriva Genetica” qualcosa avrà pure influenzato, in Sardegna come altrove. Ma di sicuro ci vogliono parecchie generazioni perché si abbia qualche modifica significativa nei geni delle popolazioni interessate. L’argomento è intrigante, implica domande e risposte e, come tutti gli studi, sicuramente anche diverse obiezioni.
Ma tornando ad Atlantide: non credo che la “Deriva” la riguardi granché: troppo “giovane” la popolazione Sarda prenuragica per avvertirsi su di essa qualche effetto limitato, figuriamoci se può avere influito in qualche modo, sul numero degli abitanti. Quindi, se vogliamo trovare per forza qualche prova che escluda la Sardegna come una possibile Atlantide, cerchiamone altre, perché quella della Deriva Genetica, in questo caso, non mi sembra molto convincente.
Huia huia, ... ho detto qualcosa che non va?
Turritano
maurizio feo Inserito il - 26/08/2009 : 17:18:11
Per gina:
cara ed affezionatissima. Spero di non mancarti troppo. Fa piacere sapere che ti ritroverò al mio ritorno.
Nutro la speranza che un giorno, su un argomento qualunque, magari anche solo per un momento e forse per caso, tu possa essere d'accordo con me.
Ciao anche a te...
MF
maurizio feo Inserito il - 26/08/2009 : 17:13:56
Per sisera:
mi dispiace di essere stato/apparso poco urbano con te; se poi lo ho fatto "per primo" e non me ne sono accorto, è ancora più grave: starò più attento in futuro.
In fin dei conti, credo, siamo mossi dalle stesse esigenze, a pensarci bene: se riuscissimo (ci sono anche io, in questo noi) davvero a smussare qualche spigolo e ad interpretare in modo più diplomatico alcune espressioni degli altri partecipanti alla conversazione (perché tale dovrebbe essere E NON una discussione), questa non si trasformerebbe in un alterco. Il problema è che - per iscritto, specialmente - spesso non notiamo che cosa possa realmente essere offensivo (o possa molto disturbare, il che è lo stesso) l'interlocutore.
Il risentimento non porta ad una soluzione, questo è certo.
Mancherò per qualche giorno, sisera.
Spero sinceramente che al mio ritorno si possa riprendere con maggiore serenità.
ciao.
MF

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