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Nota Bene: Lo Zafferano di Sardegna (Crocus sativus L.) veniva usato sin dall’antichità sia come colorante per gli abiti e sia come pregiato condimento gastronomico. Ogni ettaro di terreno è in grado di produrre circa sette kg di preziosi stimmi che essiccati e polverizzati danno luogo alla spezia. Per avere un kg di stimmi occorrono circa 120.000 fiori che devono essere raccolti all’alba prima che il fiore si apra. Per le sue eccellenti qualità da qualche anno è stata riconosciuta la D.O.P. per la zona di produzione San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca nella provincia del Medio Campidano.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
sixiesu Inserito il - 29/11/2007 : 12:00:25
Il Comune di Silius è sito sui contrafforti montuosi dell'est della Provincia di Cagliari ed è facilmente raggiungibile, con circa 1 ora di vettura, dalle spiagge di Villaputzu-Muravera-Costa Rei.

Nei dintorni dell'abitato, a circa 5 km dal paese, si possono ancora ammirare rari lembi di foresta sarda primaria, distesi nella bellissima e selvaggia gola di Riu Padenti; il corso del fiume a tratti si slarga in cristalline e balneabili piscine naturali tra i graniti, circondate da una rigogliosa vegetazione.

La verde imponenza di questo indomito paesaggio fa immaginare il territorio della Sardegna nuragica (3500 anni fa) quando fitti boschi ricoprivano tutti i rilievi, anche quelli a ridosso delle spiagge e i Nuraghi svettavano a migliaia sopra la verde distesa. I Nuraghi di Silius (Pala Nuraxi, Sa domu de s'Orcu) sono in rovina ma qui è la Natura che evoca potentemente quell'età.

Il nucleo dell'odierna Silius si originò intorno al XIV sec. mentre l'insediamento di Sassai (a 4 km dall'abitato, poi abbandonato nel XVII sec.) si sviluppò intorno all'omonimo e visitabile Castello, detto anche Orguglioso ed edificato nel XII sec. dal giudicato di Cagliari a difesa dei confini con il giudicato di Arborea.Dalla piazza del paese si prende a sinistra una nuova strada asfaltata, si percorrono circa quattro chilometri, e si arriva ad uno spiazzo, si lascia l'auto e si percorre un sentiero di trecento metri nel bosco di Padenti, sino ad arrivare al Castello di Castello di Sassai o Orguglioso, sulla cima della collina. L'edificio fu costruito nel XIII secolo dai Pisani. Espugnato nel 1300 circa dai Giudici di Arborea, passò poi sotto il dominio aragonese. Attualmente è in fase di ristrutturazione, ma è possibile visitarlo: si possono vedere un torrione e i resti delle mura. Durante i recenti scavi sono venuti alla luce una cisterna e un forno per il pane. Ultimamente sono stati rinvenuti due ambienti sotterranei col tetto a cupola e anelli al muro forse utilizzati come prigioni.

La leggenda narra che nelle notti di luna piena echeggi tra le mura il suono del telaio della Castellana, che attese invano il ritorno dell'amato e che fu sepolta nel castello con il suo telaio d'oro.

In loc. Is Alineddus (gli Ontani) si può piacevolmente sostare in una dolce e verde natura regolata dall'attività umana, ben diversa dai primordiali boschi di Riu Padenti; il grazioso Parco comunale offre una sorgente perenne, aree relax allestite sotto gli alberi e un mini-parco giochi per bambini.



Silius ha un'antica anima mineraria (fino a qualche anno fa era ancora attiva la più grande miniera europea di fluorite ); la sua intensa storia geologica si esprime negli splendidi, e a volte eccezionalmente grandi, cristalli di fluorite (rosa, verde chiaro, blu), di barite (rosa, gialla), di galena e di calcite trovati in più siti del territorio comunale.

La II domenica di luglio nel paese si svolge la seguitissima gara di "Is Carrucceddus" (nel 1996 inserita nel Campionato italiano "Kart's gommati"), che vede go-kart artigianali gareggiare spericolatamente, divisi in categorie, lungo le strette vie in discesa dell'abitato di Silius.

Prodotti locali
I dolci di pasta di mandorla, il pane tradizionale (di semola e lievitato a lungo con pasta acida), il pane Pistoccu di Silius e le Ciambelle di Sassai sono le produzioni artigiane del piccolo Comune, acquistabili presso il locale forno. Uno dei più buoni dolci locali è sa pardula: un quadrato di finissima sfoglia che racchiude uno squisito ripieno di ricotta freschissima, poco zucchero e zafferano, il tutto poi cotto nel forno (possibilmente a legna).
Dai profumati pascoli siliesi proviene il latte ovino e caprino dal quale i piccoli allevatori locali ricavano eccellenti e aromatici formaggi.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Ela Inserito il - 30/11/2007 : 13:49:16
lo so Sixiesu e ci credo....anche da noi , dove nei terreni c'erano parecchie pietre ,si usava così....anche i piccoli a trasportare queste benedette pietre...mio zio lo usava come metodo di educazione....i figli (7 maschi) per sfuggire alle pietre sono andati a lavorare fuori da giovanissimi.....ma per nostra fortuna è un lavoro che mio padre ci ha risparmiato....a differenza di tutti gli altri lavori della terra!!!!!!



Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
sixiesu Inserito il - 30/11/2007 : 12:24:58
Ela ha scritto:

Ne so qualcosa anche io " de spedriadura" Per fortuna mio padre questo lavoro ce lo ha risparmiato.Ho una storiella legata a "sa spedriadura" Io sono nata il tre novembre, terza di 4 femmine ..il giorno dopo il 4 novembre è nato mio cugino , sesto di 7 maschi. Uno dei fratelli più grandi andò da mia madre per farle sapere della nascita di questo fratellino. Mia madre (che desiderava un maschio) gli dice, per scherzo (oppure era veroboh!)" Dai, nisciunusu scidi ca funti nasciusu custus pipieddusu...tui bai a domu tua e potamiri su pipieddu mascu ca deu ti ongu custa pipiedda femmina"Mio cugino la guarda preoccupato e le risponde " Nou non faidi poita issu puru deppidi benni a spedriai"

Mezus terra senza pane, que terra senza justitia



io invece di spedriadura ne so un po molta quando avevo 8 anni mio padre decide di costruirsi la stalla e siccome in quel recinto c'era un casino di pietra decise di farla in pietra mi ricordo abbiamo iniziato alla fine del recinto che era in salita abbiamo dovuto sportare quelle pietre almeno 3 volte io essendo piccolino spostavo quelle piccole ma mi ricordo benissimo ohi sa skina

sixiesu Inserito il - 30/11/2007 : 12:21:12
ciao si ne ho ma siccome sono ignorante in materia di pc mi sto cominciando a svegliare adesso ancora non riesco a portarle qui piano piano spero di riuscirci
Nuragica Inserito il - 30/11/2007 : 11:45:41
Ela ha scritto:

Ne so qualcosa anche io " de spedriadura" Per fortuna mio padre questo lavoro ce lo ha risparmiato.Ho una storiella legata a "sa spedriadura" Io sono nata il tre novembre, terza di 4 femmine ..il giorno dopo il 4 novembre è nato mio cugino , sesto di 7 maschi. Uno dei fratelli più grandi andò da mia madre per farle sapere della nascita di questo fratellino. Mia madre (che desiderava un maschio) gli dice, per scherzo (oppure era veroboh!)" Dai, nisciunusu scidi ca funti nasciusu custus pipieddusu...tui bai a domu tua e potamiri su pipieddu mascu ca deu ti ongu custa pipiedda femmina"Mio cugino la guarda preoccupato e le risponde " Nou non faidi poita issu puru deppidi benni a spedriai"



Mezus terra senza pane, que terra senza justitia






Ahahha Elaaaaaaaa che carina questa storia!!!
Preoccupato che non si strappassero due mani all'agricoltura!!
Nuragica Inserito il - 30/11/2007 : 11:44:41
In effetti sixiesu sembra che ci siano un pennuto ed una rana posati su quel grosso sasso.. l'avevo fotografato proprio per questa sua particolarita'.
Tu non hai altre foto di Silius??




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... vegno del loco ove tornar disio
Ela Inserito il - 29/11/2007 : 23:57:17
Ne so qualcosa anche io " de spedriadura" Per fortuna mio padre questo lavoro ce lo ha risparmiato.Ho una storiella legata a "sa spedriadura" Io sono nata il tre novembre, terza di 4 femmine ..il giorno dopo il 4 novembre è nato mio cugino , sesto di 7 maschi. Uno dei fratelli più grandi andò da mia madre per farle sapere della nascita di questo fratellino. Mia madre (che desiderava un maschio) gli dice, per scherzo (oppure era veroboh!)" Dai, nisciunusu scidi ca funti nasciusu custus pipieddusu...tui bai a domu tua e potamiri su pipieddu mascu ca deu ti ongu custa pipiedda femmina"Mio cugino la guarda preoccupato e le risponde " Nou non faidi poita issu puru deppidi benni a spedriai"



Mezus terra senza pane, que terra senza justitia
sixiesu Inserito il - 29/11/2007 : 23:42:29
Nuragica ha scritto:

sixiesu ha scritto:

l ultima foto esti a naisi la strada che porta a senorbi ed e recintata non per ragione di studio ma po cosa de bestiamini po non ayttraversai sa strada e in gunni doi esti una carona chi nosu zerriausu sa caroga e sa rana


Esti custa sixiesu??



Questa l'ho fatta al rientro .. era un po' buio...

Brutti ricordi sa spedriadura eh???

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... vegno del loco ove tornar disio

eia e qusta eia sa spedriadura e leggia specialmenti in costera
Nuragica Inserito il - 29/11/2007 : 20:35:21
sixiesu ha scritto:

l ultima foto esti a naisi la strada che porta a senorbi ed e recintata non per ragione di studio ma po cosa de bestiamini po non ayttraversai sa strada e in gunni doi esti una carona chi nosu zerriausu sa caroga e sa rana


Esti custa sixiesu??



Questa l'ho fatta al rientro .. era un po' buio...

Brutti ricordi sa spedriadura eh???

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... vegno del loco ove tornar disio
Paradisola Inserito il - 29/11/2007 : 19:14:23
sixiesu ha scritto:

come non detto ci sono riuscito e non so come ho fatto hahahahaah


l'ho modificata io

puoi comunque fare delle prove nella discussione indicata da Ziama
sixiesu Inserito il - 29/11/2007 : 19:06:45
come non detto ci sono riuscito e non so come ho fatto hahahahaah
ziama Inserito il - 29/11/2007 : 19:00:56
dai un'occhiata qui


http://www.gentedisardegna.it/topic...OPIC_ID=4217
sixiesu Inserito il - 29/11/2007 : 18:56:05
mi dispiace ragazzi ancora sono molto ignorante in questa materia nel mandare le foto
sixiesu Inserito il - 29/11/2007 : 18:51:24
sixiesu Inserito il - 29/11/2007 : 18:21:27
porca miseri sto provando a mandare foto non riesco
ziama Inserito il - 29/11/2007 : 18:09:32
ahhaha..che ridere!!
E da bambina mio padre mi diceva che il recinto era per evitare che la gente si mangiasse i corbezzoli perche' erano piante "protette"....

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