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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
quagliozzi Inserito il - 30/01/2014 : 20:46:17
Con le moltissime e bellissime spiagge che ci sono in Sardegna e la fame di lavoro che c'è, non riusciamo a sviluppare nemmeno il turismo.

Il Veneto ha meno spiagge della Sardegna, molto meno belle, ed iperaffollate. Ma non si accontenta.

E noi cosa aspettiamo?



COMUNICATO STAMPA
Consiglio veneto approva progetto di legge per riconoscere turismo naturista
BASSI: “LEGGE IMPORTANTE PER ATTRARRE NUOVO TURISMO
E GARANTIRE NUOVI POSTI DI LAVORO”

Venezia 29 gennaio 2014 – Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi la proposta di legge presentata dal consigliere Andrea Bassi relativa al “Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista”: “Si tratta di un provvedimento atteso da molte associazioni di naturisti e agenzie turistiche che da tempo richiedono spazi e strutture ricettive e che finalmente vedranno riconosciuto e regolamentato lo svolgimento di tale pratica, come avviene nel resto d’Europa”.
“La legge votata oggi – aggiunge il consigliere leghista - promuove e valorizza al contempo una nuova forma di turismo, garantendo di fatto nuovi introiti per la nostra economia e nuovi posti di lavoro. Da un punto di vista economico, infatti, il turismo naturista è una voce importante, con un fatturato in Europa stimato in circa 700 milioni di euro con circa 600 strutture”.
“Il provvedimento prevede alcuni punti essenziali – chiarisce Bassi – , in particolare che la Regione riconosca le finalità turistico-ricreative del naturismo e che il naturismo sia consentito liberamente, purché in aree appositamente destinate e accessibili soltanto a coloro che condividono tale pratica. Inoltre, tutte le aree, pubbliche o private destinate al naturismo dovranno essere opportunamente delimitate, al fine di evitare ogni promiscuità di spazi con chi non condivide tale pratica e, per lo stesso motivo, dovranno essere riconoscibili dall'esterno e adeguatamente segnalate. I comuni – conclude Bassi - possono destinare al naturismo spiagge, boschi, parchi ed altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici. La gestione di tali aree potrà essere concessa a privati, ad associazioni o ad organizzazioni riconosciute che ne garantiscano il buon funzionamento e la fruizione”.

4   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
quagliozzi Inserito il - 06/02/2014 : 16:35:54
Scusatemi, forse non mi sono spiegato bene. Non ho detto che con un'iniziativa come quella della Regione Veneto, si risolverebbero i problemi della Sardegna.
La considerazione è del tutto commerciale. In Europa c'è un potenziale bacino di turisti-naturisti (si parla di 50.000.000 di persone) che, per le loro vacanza, scelgono Grecia, Croazia, Spagna e Francia e rinunciano all'Italia perché la pratica del naturismo non è ammessa, nonostante la quantità e la qualità delle spiagge che possiede. I naturisti, normalmente, sono persone attente all'ambiente, non prediligono le ferie in agosto, ed oltre ad apprezzare il sole su (tutta) la pelle, apprezzano anche le chiesette, il pecorino e il cannonau. L'investimento per i comuni si limiterebbe a due cartelli da piantare uno all'inizio e uno alla fine di un tratto di spiaggia appositamente individuata che spieghi che in quel tratto di spiaggia è possibile togliersi il costume, in modo tale che chi si sente turbato dalla vista di un corpo nudo può sistemarsi altrove.
Sembra che siamo in attesa che succeda qualcosa che risolva di colpo tutti i problemi. Cosa che non succederà mai. E' con piccoli passi che si risolvono i problemi. E' questo sarebbe un piccolo passo, praticamente a costo zero. E invece quando capita un ignaro straniero che, pensando di essere in Europa, si toglie il costume in spiaggia, chiamiamo i Carabinieri, facendo scappare lui e tutti i suoi connazionali...

Scusate lo sfogo, ma sapere che in settembre, un villaggio naturista croato (6.000 posti letto) è tutto prenotato, venire in Sardegna e trovare villaggi chiusi e spiagge deserte, a me piange il cuore...
Tzinnigas Inserito il - 06/02/2014 : 15:55:55
Quoto in toto Milly!
E aggiungo: Penso che a far calare il turismo in Sardegna non sia solo la mancanza di spiagge naturiste... ma piuttosto il caro traghetti!
milly73 Inserito il - 06/02/2014 : 15:17:17
@ Quagliozzi

Devi scusarmi ma qui ti sbagli ( scusami, non volermene ) sai quanti sardi stanno lottando per la salvaguardia e lo sviluppo in Sardegna ?
Non ne hai idea, il problema è che siamo “piccole pedine” (scusami ancora ).

Tu, da ciò che mi è parso di capire, correggimi se sbaglio, vorresti delle strutture, spiagge, boschi per il turista naturista.
Pensi che questo basti per promuovere la Sardegna e la fame di lavoro ?
Problema, quello del lavoro, presente in tutta l'Italia !
Non sono per niente d’accordo ai luoghi chiusi da vincoli, abbiamo il boom delle spiagge anche con costumi ridottissimi e il topless è permesso.
Mi dispiace ma non sono d'accordo , rispetto, naturalmente, per chi la vede diversamente da me !

Io promuoverei la Sardegna in maniera diversa.
Cosa chiede il turista quando viene da noi ?
O io stessa quando me ne vado in giro per mari e monti.
Organizzazione, invece molte volte non si sa che pesci prendere o da che parte andare!
Ti faccio un esempio banalissimo:
In giro per le Cortes, e non solo, ho avuto modo non solo di notare ma anche di confrontarmi con persone provenienti da tutte le parti dell'isola e con i turisti, sai cosa notavamo ?
La poca voglia di promuovere il territorio !
Non mi va di andarmene in giro per la Sardegna vedendo promuove fagioli con salsiccia e patate fritte!
Ben venga il piatto tipico e i dolcetti delle tradizioni culinarie del luogo, ma vogliamo altro...
Vogliamo conoscere il territorio, nuraghi domus de janas chiese campestri etc. invece non sapevi dove sbattere la testa, per non parlare di alcune chiese chiuse all'interno del paese.
Chiedevi il perchè e ti veniva risposto che la Signora ( a cui va tutto il mio rispetto ) stava male e non poteva aprire la chiesa.
Possibile che non ci fosse una persona disoccupata a cui pagare la giornata per sorvegliare la chiesa ?
Una cosa che ammiro al mio paese è proprio questo, in chiesa nel periodo estivo ci sono le ragazze dei lavori socialmente utili, poi gli sculaccerei per tenere chiusi i resti archeologici situati a fianco alla chiesetta di Santa Severa, in occasione di monumenti aperti non si sono neanche degnati di ripulire la vetrata !
Possibile che altri paesi non prendano esempio da Tiana, Olzai, Meana Sardo (chiedo scusa se dimentico qualche paese che si è svegliato finalmente) e non si organizzi un percorso turistico con una persona pratica del luogo senza la paura di perderti in campagna ?
Che meraviglia vedere i turisti andarsene felici di ciò che hanno potuto vedere, questo mi ripaga delle levatacce pur di starmene in giro !
Teti lo ha fatto gratis lo scorso hanno (quest'anno non so). Il programma consisteva nel prendere il pulmino che ci accompagnava al sito nuragico, visita guidata, rientro e visita al museo.
Ora io mi chiedo, possibile che a nessuno è venuta l'idea di far pagare un biglietto ?
Io avrei pagato volentieri, porca minestra, vogliamo dar lavoro ai giovani ?
No no, aspettiamo la grazia dal cielo o aspettiamo i due soldini che stanzia la Regione!
Po caridadi
Ho ammirato Tiana
All'ufficio turistico mi informano che il costo del biglietto è di 5 euro per visitare “le vie dell’acqua”, fiada ora .
Eravamo a spinte per salire sul pulmino che ci avrebbe accompagnato !
Tutti felici e contenti e nessuna lamentela per il costo del biglietto !
Bellissima l’esperienza in una Bidda ( non faccio il nome del paese per ragioni di correttezza, non conoscendo il motivo di tale comportamento), ci sono stata parecchie volte ma tutt’ora non sono ancora riuscita a vedere l’interno della chiesetta.
Decido di ritentare la fortuna, arrivo, il sito chiuso, nel cartellino era indicato l’orario, 15.30.
Oltre a me c’erano altre persone, una famiglia che arrivava da Cagliari e due coppie di turisti.
Erano le 16.00 e del personale, che doveva essere alla biglietteria, neanche l’ombra !
Dopo aver perso la pazienza, un Signore prova ad aprire il cancello, fortunatamente era aperto, entriamo esclamando a voce alta:
-se arrivano paghiamo il costo del biglietto !
Ebbene facciamo il giro, scattiamo foto, riusciamo ma del personale neanche l’ombra !
Ricordo perfettamente i commenti….ci siamo messi a fare i conti dei soldini che hanno perso!
In un’altra Bidda, tanto di cartello che si poteva andare a vedere una chiesetta campestre.
Chiedo informazioni per arrivarci e parto!
Busso al portoncino e una ragazza mi informa che non è possibile entrare.
Cavolacci a merenda…….
Informo la ragazza del cartello ben visibile all’interno del paese, espongo il mio disappunto e aggiungo che non abito dietro l’angolo per tornarci con calma il giorno della festa !
Fortuna ha voluto che queste persone abbiamo capito la situazione e gentilmente mi hanno fatto entrare.
Proviamo a metterci nei panni del turista….non lasciamo una buona immagine della Sardegna !
Ho fatto degli esempi banali, se continuo non la finisco più…..
Proviamo a riflettere, non penso che dei luoghi destinati al naturismo salvino il turismo o contribuiscono ai posti di lavoro….
Abbiamo altri problemi, a mio avviso !
quagliozzi Inserito il - 06/02/2014 : 12:41:37
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Devo dedurre che lo sviluppo del turismo e l'incremento dell'occupazione in Sardegna interessi poco...

Questa è' proprio la "Sardegna che non mi piace"...

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