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Nota Bene: Un immenso patrimonio culturale e tradizionale Sardo è il canto a poesia o gara poetica. La sua origine (non della gara ma dell'improvvisazione) si perde nella notte dei tempi. La gara vera e propria sul palco, pare sia nata a Ozieri nel settembre 1896 in occasione della festa in onore della Madonna del Rimedio. L'ideatore fu Antonio Cubeddu, famoso poeta locale nato a Ozieri nel 1863 e deceduto a Roma nel 1955 all'età di 92 anni. Fino ad allora la poesia era cantata o recitata nelle feste paesane, senza un palco, una giuria, un compenso economico e senza un invito ufficiale dagli organizzatori. In un ambiente prettamente maschile, cercarono fortuna, esibendosi sul palco anche due donne, Caterina Porcu di Ossi e Maria Farina di Osilo.



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 Milena Agus... Ali di babbo

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Agresti Inserito il - 15/02/2008 : 19:41:39


Milena Agus vola su Ali di babbo

E venne il giorno di madame. Sì, quella strana creatura che non dice mai no a nessuno se non a chi vorrebbe costringerla a vendere i suoi terreni sulla costa - quella donna che non sa che cosa sia la felicità ma ha molto a cuore quella degli altri. Madame, “che ha il corpo morbido, le tette grandi di burro e vestiti fatti di tovaglie, e tende e asciugamani vecchi". Tutti la chiamano così perche un giorno forse andrà a Parigi, "a vedere come se la cava il figlio musicista dei vicini”.
Scopriremo il suo nome soltanto alla fine. Quando la vita le riserverà una sorpresa.
Ali di babbo, la terza fatica letteraria di Milena Agus, da oggi in libreria è il romanzo al quale la scrittrice cagliaritana tiene di più, quello che più degli altri sintetizza la sua visione del mondo.
Edito da Nottetempo come i precedenti, irrompe nel panorama editoriale italiano dopo la strepitoso successo (in Italia e in Francia) di Mal di pietre. E porta alla ribalta, ancora una volta, la Sardegna. Non ci sono i tetti, le salite e le bianche torri di Cagliari in Ali di babbo, ma il mare “color zaffiro e lapislazzuli, la vegetazione profumata, le scogliere granitiche argento e oro” della costa occidentale, quella che porta a Villasimius. Un paradiso terrestre. E infatti l’io narrante -una ragazzina fantasiosa- spesso si annoia di tanta bellezza. Per meglio dire, si annoierebbe, se non avesse mille cose da fare. Da quando suo padre è sparito per debiti di gioco, lasciando la mamma in preda alla disperazione, vive tutto l’anno laggiù, con la sua famiglia, a poca distanza da madame e dal suo piccolo albergo. Un luogo speciale,
dove i riti dell’ospitalità si consumano seguendo precise regole numerologiche: la padrona di casa, per far star bene a tavola i suoi ospiti, applica nascostamente la magia dei tarocchi. Loro non lo sanno, e mangiano ignari quattordici polpette (la Temperanza), o diciannove ravioli (il Sole) o sei dolci (l'Innamorato). “E invece fa tutto parte di un disegno che madame crea apposta perche siano felici”.
Quanto alla donna, dagli uomini che ha amato senza riserve ha sempre avuto cocenti delusioni. Continueranno per tutta la durata della storia, finche arriverà anche per lei quella magia “senza la quale la vita è solo un grande spavento”.
Popolato da personaggi bislacchi, innocenti, folli, (geniale la zia filosofa fissata con Leibniz e la teoria del migliore dei mondi possibili).
Ali di babbo è un libro sulla ricerca della felicità. Pieno di stupore e ironia,caratterizzato come i precedenti da una serie di descrizioni erotiche che spesso sfociano nel grottesco. O nel dolore. Così, l’autrice trasforma l' assalto dei fantasmi- costruttori di villaggi turistici- che vogliono costringere madame a vendere i suoi terreni in un gioco sadomasochista dove lei la notte, subisce, e loro seviziano. Un modo insolito di raccontare assalti costieri e cementificazioni più efficace di tante denunce.
Del resto, alla Agus non si può chiedere di essere diversa. In ciascuno dei suoi personaggi c'è un pezzo della sua vita. Madame in fondo è lei, è lei la ragazzina che osserva, e le ci son voluti almeno tre amici per costruire il personaggio più positivo: non il babbo che rappresenta il leit motiv del romanzo, ma il nonno. Che ben conosce il valore del rispetto e dell’accettazione dell’altro. Sua l’illuminante filosofia del viaggio di andata e ritorno elaborata sul tema dell’amicizia. “Nel viaggio dell’andata uno non vuole più saperne per quanto è xxxxx e nel viaggio di ritorno pensa che però, in fondo, è il suo amico, che ha tante doti e un amico così dove mai lo troverà”. Quante volte l'abbiamo pensato anche noi?
Dopo la presentazione parigina (Battement d'ailes è edito come Mal de pierres da Liana Levi) Ali di babbo affronta ora il giudizio dei lettori italiani. C'è chi ha paragonato madame alla Justine di Sade, o al principe Myskin dell' Idiota di Dostoevskij. Chi conosce l'autrice sa bene che la sua fonte di ispirazione è il suo (felice) spaesamento di fronte al mondo grande e terribile.

Maria Paola Masala
Tratto da l'Unione Sarda (14/02/2008)


dove trovarlo
9   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Janahome Inserito il - 30/05/2008 : 01:01:18
Non ne ho ancora letto uno:
aspetto con curiosità il film, sperando che almeno a Cagliari lo distribuiscano!

pintadera Inserito il - 28/05/2008 : 11:47:24
Anch'Io ho letto tutti i libri di Milena Agus la trovo meravigliosa e ho avuto la fortuna di avere una sua dedica in ogni libro che possiedo!

CIAO!
Nuragica Inserito il - 27/05/2008 : 10:56:52
Nuragica ha scritto:

Ogni volta che vado in Sardegna compro almeno un libro di scrittori sardi,
lo faccio al rientro, in aeroporto e inizio il libro in volo.
Anche per MAL DI PIETRE fu cosi' e cosi' sara' per ALI DI BABBO,
Sono certa che si trova gia' in bella vista nelle vetrine della cartolibreria di Elmas

Brava Milena Agus.


Comprato e letto...
L'ho trovato fresco e spontaneo.. senza falsi pudori...
Splendida, la figura del nonno e quella di Madame..
Bravissima Milena...
ecovip Inserito il - 16/03/2008 : 13:45:26
Ho letto tutti i libri dell'Agus al fine di trovare un po' di quella sardità che ho nel dna e che con il passar degli anni ritorna a galla.Devo dire che la sua prosa è scorrevole e intrigante con tipiche epressioni linguistiche isolane a me familiari anche se non capisco, nè tanto meno parlo, la lingua sarda.Nei suoi libri c'è un gusto per un tipo di erotismo che sembra nascere da una sessualità repressa ,ma focosamente presente, che l'Agus attribuisce non tanto velatamente alle donne sarde e che,se così fosse,m'invoglia ad un ritorno in Sardegna per verifiche personali! Scherzo,ma non troppo.
Istella Inserito il - 19/02/2008 : 22:19:00
Io lo sto leggendo in questi giorni, e mi sta piacendo... vediamo come andrà a finire la storia di Madame.

Vorrei proprio chiedere a Milena Agus se le persone che descrive nei suoi romanzi (in questo, ma anche nei precedenti) esistono davvero o se è lei capace di inventarle così "macchillotte".
Agresti Inserito il - 19/02/2008 : 18:47:50
Riuscirai a trovarlo??
Mi sa tanto che sta andando a ruba.. l'altro giorno in libreria c'era uno
spazio vuoto a fianco dell'ultima copia di Mal di Pietre
(che è stata prelevata, per l'acquisto, davanti ai miei occhi)..
Credo che il successo proprio di Mal di Pietre abbia dato a Milena Agus
una giusta fama
Nuragica Inserito il - 16/02/2008 : 15:55:55
Ogni volta che vado in Sardegna compro almeno un libro di scrittori sardi,
lo faccio al rientro, in aeroporto e inizio il libro in volo.
Anche per MAL DI PIETRE fu cosi' e cosi' sara' per ALI DI BABBO,
Sono certa che si trova gia' in bella vista nelle vetrine della cartolibreria di Elmas

Brava Milena Agus.
asia Inserito il - 16/02/2008 : 14:43:09
In Francia, dove la Agus è molto apprezzata, è già stato presentato da qualche settimana.
Chi l'ha letto racconta mirabilia.
Grande scrittrice.
E modesta. Per questo ancora più grande.
mallygiorgia Inserito il - 16/02/2008 : 11:31:23
Mi ha incuriosito.......mi sa che lo comprero'.......mally

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