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Alla radio si parla in sardo
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Autore Discussione: Marialuisa
Oggetto: Alla radio si parla in sardo
Inserito il: 21/04/2008 15:09:52
Messaggio:
Ottima iniziativa Rai ! Ogni giorno per trenta minuti - nella striscia tra l'informazione regionale e quella nazionale - dalle 12,30 alle 13,00 dal lunedì al sabato e la domenica dalle 14,10 alle 14, 45 la lingua sarda sarà riascoltata a radio Rai . La novità prenderà avvio a maggio e si rivolge a tutti i sardi , sia a quelli che parlano solo la loro lingua che a quelli che parlano italiano , riprendendo l'esperimento di Radio Sardegna e di Michelangelo Pira che in trasmissione utilizzava sia il sardo che l'italiano . <<Siamo nel 2008 , il bilinguismo sarà affrontato con intelligenza e attenzione >>così il direttore di Rai Sardegna , Romano Cannas . Mamma Rai , finalmente una bella novità per la Sardegna !!!
Risposte:
Autore Risposta: asia
Inserita il: 21/04/2008 16:00:25
Messaggio: Non solo, Soru ha promesso la nuova legge sulla lingua sarda entro la fine della legislatura che dovrebbe finalmente prevedere l' ingresso del sardo nelle scuole. Si impegna anche per la creazione di un' emittente radiofonica regionale 24h su 24 in sardo, per la creazione di una WebTv tutta in sardo e per la nascita di una Raitre-Bis sarda con metà del palinsesto in sardo e metà in italiano.
http://www.regione.sardegna.it/primopiano/1.html
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 21/04/2008 17:04:16
Messaggio: | asia ha scritto:
Non solo, Soru ha promesso la nuova legge sulla lingua sarda entro la fine della legislatura che dovrebbe finalmente prevedere l' ingresso del sardo nelle scuole. Si impegna anche per la creazione di un' emittente radiofonica regionale 24h su 24 in sardo, per la creazione di una WebTv tutta in sardo e per la nascita di una Raitre-Bis sarda con metà del palinsesto in sardo e metà in italiano.
http://www.regione.sardegna.it/primopiano/1.html
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Brava, Asia. Ghussi mi piazi! Ma non basta. Turritano
Autore Risposta: sarrabus72
Inserita il: 21/04/2008 17:13:53
Messaggio: Mi piace questa iniziativa ! 
Autore Risposta: cedro del Libano
Inserita il: 21/04/2008 19:09:49
Messaggio: speriamo che sia vero e soprattutto che si riesca a farlo.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 21/04/2008 20:56:39
Messaggio: Dato che si parla di sardo applicato ai media ho pensato di fare un piccolo lavoretto... 
http://www.youtube.com/watch?v=SzjfRoHJghg
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 21/04/2008 23:38:44
Messaggio: | Turritano ha scritto:
| asia ha scritto:
Non solo, Soru ha promesso la nuova legge sulla lingua sarda entro la fine della legislatura che dovrebbe finalmente prevedere l' ingresso del sardo nelle scuole. Si impegna anche per la creazione di un' emittente radiofonica regionale 24h su 24 in sardo, per la creazione di una WebTv tutta in sardo e per la nascita di una Raitre-Bis sarda con metà del palinsesto in sardo e metà in italiano.
http://www.regione.sardegna.it/primopiano/1.html
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Brava, Asia. Ghussi mi piazi! Ma non basta. Turritano
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Preciso meglio (anche se nessuno me lo chiede), quel che ne penso di questa iniziativa: E' lodevole, ma, come si dice: "troppo poco, troppo tardi!" Perché? perché come ho detto tante volte, (e lo ripeterò tutte le volte che occorre, anche a costo di essere noioso, insomma: "imbeleschidu"!): 1) va incentivato l'uso del sardo in famiglia con i bambini sin dalla nascita, altrimenti la "pianta" muore perché non ha più "radici". 2) Si dovrebbe usare il Sardo come lingua veicolare, in Scuole Sarde a iscrizione facoltativa; 3) Si dovrebbe avere in ogni ufficio pubblico uno sportello per Sardofoni; 4) Lingua Sarda nelle scuole e nei media: quale variante? L.S.C.?... Boh!
Turritano
Autore Risposta: asia
Inserita il: 21/04/2008 23:48:49
Messaggio:
Dirti bravo è troppo poco, Donovan!
Autore Risposta: asia
Inserita il: 21/04/2008 23:51:04
Messaggio: Turritano:
| perché come ho detto tante volte, (e lo ripeterò tutte le volte che occorre, anche a costo di essere noioso, insomma: "imbeleschidu"!): 1) va incentivato l'uso del sardo in famiglia con i bambini sin dalla nascita, altrimenti la "pianta" muore perché non ha più "radici". 2) Si dovrebbe usare il Sardo come lingua veicolare, in Scuole Sarde a iscrizione facoltativa; 3) Si dovrebbe avere in ogni ufficio pubblico uno sportello per Sardofoni; 4) Lingua Sarda nelle scuole e nei media: quale variante? L.S.C.?... Boh!
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Abbi pietà di noi... 
Autore Risposta: Marialuisa
Inserita il: 22/04/2008 08:42:57
Messaggio:
Bravissimo Donovan, grazie !
ps : anche" i piccoli lavoretti "servono alle grandi cause.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 22/04/2008 09:15:44
Messaggio: | asia ha scritto:
Turritano:
| perché come ho detto tante volte, (e lo ripeterò tutte le volte che occorre, anche a costo di essere noioso, insomma: "imbeleschidu"!): 1) va incentivato l'uso del sardo in famiglia con i bambini sin dalla nascita, altrimenti la "pianta" muore perché non ha più "radici". 2) Si dovrebbe usare il Sardo come lingua veicolare, in Scuole Sarde a iscrizione facoltativa; 3) Si dovrebbe avere in ogni ufficio pubblico uno sportello per Sardofoni; 4) Lingua Sarda nelle scuole e nei media: quale variante? L.S.C.?... Boh!
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Abbi pietà di noi...  
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Di noi chi? tutto ciò che si può fare del Sardo, attualmente è inutile, come regalare a un moribondo un sonaglìno. Non serve praticamente a niente, se non a buttar via soldi con l'approvazione di tutti. Inutile, se prima di tutto non si salvano le radici. Cosa se ne fa una pianta morta di tante belle foglie secche? conservata e valorizzata sì, ma in un erbario! E so che molta gente non aspetta che questo. Il solito grazie per il solito "apprezzamento", il quale tuttavia mi scorre sulla pelle come l'acqua, lubrificato da... (e qui mi fermo se no... un altro bollino rosso non me lo toglie nessuno!) Turritano
Autore Risposta: Jana87
Inserita il: 22/04/2008 09:29:38
Messaggio: | Turritano ha scritto:
| Turritano ha scritto:
| asia ha scritto:
Non solo, Soru ha promesso la nuova legge sulla lingua sarda entro la fine della legislatura che dovrebbe finalmente prevedere l' ingresso del sardo nelle scuole. Si impegna anche per la creazione di un' emittente radiofonica regionale 24h su 24 in sardo, per la creazione di una WebTv tutta in sardo e per la nascita di una Raitre-Bis sarda con metà del palinsesto in sardo e metà in italiano.
http://www.regione.sardegna.it/primopiano/1.html
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Brava, Asia. Ghussi mi piazi! Ma non basta. Turritano
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Preciso meglio (anche se nessuno me lo chiede), quel che ne penso di questa iniziativa: E' lodevole, ma, come si dice: "troppo poco, troppo tardi!" Perché? perché come ho detto tante volte, (e lo ripeterò tutte le volte che occorre, anche a costo di essere noioso, insomma: "imbeleschidu"!): 1) va incentivato l'uso del sardo in famiglia con i bambini sin dalla nascita, altrimenti la "pianta" muore perché non ha più "radici". 2) Si dovrebbe usare il Sardo come lingua veicolare, in Scuole Sarde a iscrizione facoltativa; 3) Si dovrebbe avere in ogni ufficio pubblico uno sportello per Sardofoni; 4) Lingua Sarda nelle scuole e nei media: quale variante? L.S.C.?... Boh!
Turritano
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Giustissimo! Anch'io la penso come voi Asia e Turritano! Mi sembra giusto valorizzare e fornire i mezzi necessari per non far perdere e finire nel dimenticatoio una lingua così bella e con una grande storia alle spalle come quella SARDA! Peccato che non lo si possa fare anche in Lombardia e nelle altre parti d'Italia!
Autore Risposta: asia
Inserita il: 22/04/2008 12:58:38
Messaggio: By Turritano
| Di noi chi? tutto ciò che si può fare del Sardo, attualmente è inutile, come regalare a un moribondo un sonaglìno. Non serve praticamente a niente, se non a buttar via soldi con l'approvazione di tutti. Inutile, se prima di tutto non si salvano le radici. Cosa se ne fa una pianta morta di tante belle foglie secche? |
Ho capito il concetto, che hai RESO BENISSIMO...ma non avere fretta. Anche un cammino di migliaia di chilometri comincia con un passo.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 22/04/2008 18:54:19
Messaggio: | asia ha scritto:
By Turritano
| Di noi chi? tutto ciò che si può fare del Sardo, attualmente è inutile, come regalare a un moribondo un sonaglìno. Non serve praticamente a niente, se non a buttar via soldi con l'approvazione di tutti. Inutile, se prima di tutto non si salvano le radici. Cosa se ne fa una pianta morta di tante belle foglie secche? |
Ho capito il concetto, che hai RESO BENISSIMO...ma non avere fretta. Anche un cammino di migliaia di chilometri comincia con un passo. 
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Ciao Asia, finalmente posso fare un bel discorsetto con te. Sì, sì, non aver fretta, e chi ne ha? Interessante quel vecchio proverbio cinese del "primo passo". Peccato che in Italia (o in Europa) ce ne sia un'altro: "campa cavallo che l'erba cresce..." solo che, mentre l'erba cresce, il cavallo muore di fame! Troppo poco, troppo tardi. Insomma quei rimedi di cui si parla (e dei quali io stesso sono ben felice) andavano presi 50, 40, 30, diciamo anche 20 anni fa, ma adesso... sono solo un sonaglino! Per non essere del tutto pessimista, diciamo che spero che non si fermino qui.
Turritano
Autore Risposta: farris paolo
Inserita il: 22/04/2008 19:56:20
Messaggio: bravo turritano approvo tutto quello che hai detto io con i miei figli ho sepre parlato il sardo e la stessa cosa lo faccio con mio nipote e dai genitori che deve partire l,esempio ciao
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 22/04/2008 21:51:21
Messaggio: | Messaggio di Marialuisa
Ottima iniziativa Rai ! Ogni giorno per trenta minuti - nella striscia tra l'informazione regionale e quella nazionale la lingua sarda sarà riascoltata a radio Rai .
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Bellissima iniziativa, ma per me è come che ascolti Radio Beirut.... chi la capisce?
Autore Risposta: asia
Inserita il: 22/04/2008 22:59:40
Messaggio: | nicode ha scritto:
| Messaggio di Marialuisa
Ottima iniziativa Rai ! Ogni giorno per trenta minuti - nella striscia tra l'informazione regionale e quella nazionale la lingua sarda sarà riascoltata a radio Rai .
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Bellissima iniziativa, ma per me è come che ascolti Radio Beirut.... chi la capisce? 
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Cessu cessu... questa non la dovevi dire. Ora vien la grandine!
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 22/04/2008 23:17:31
Messaggio: | asia ha scritto:
| nicode ha scritto:
| Messaggio di Marialuisa
Ottima iniziativa Rai ! Ogni giorno per trenta minuti - nella striscia tra l'informazione regionale e quella nazionale la lingua sarda sarà riascoltata a radio Rai .
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Bellissima iniziativa, ma per me è come che ascolti Radio Beirut.... chi la capisce? 
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Cessu cessu... questa non la dovevi dire. Ora vien la grandine! 
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Ciao Asia, ma mi rode il tarlo del dubbio. Così, tanto per curiosità... non è che ti stai riferendo a me? Scusa, solo un piccolo dubbio... Turritano
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 23/04/2008 01:37:22
Messaggio: | nicode ha scritto:
| Messaggio di Marialuisa
Ottima iniziativa Rai ! Ogni giorno per trenta minuti - nella striscia tra l'informazione regionale e quella nazionale la lingua sarda sarà riascoltata a radio Rai .
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Bellissima iniziativa, ma per me è come che ascolti Radio Beirut.... chi la capisce? 
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Ma dai che non ci credo...
Autore Risposta: asia
Inserita il: 23/04/2008 02:12:24
Messaggio: | Ciao Asia, ma mi rode il tarlo del dubbio. Così, tanto per curiosità... non è che ti stai riferendo a me? Scusa, solo un piccolo dubbio... Turritano
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Anche, ma non solo... ma com'è che ti è sparito il triangolino rosso? Buona condotta?
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 23/04/2008 20:53:03
Messaggio: | asia ha scritto:
| Ciao Asia, ma mi rode il tarlo del dubbio. Così, tanto per curiosità... non è che ti stai riferendo a me? Scusa, solo un piccolo dubbio... Turritano
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Anche, ma non solo... ma com'è che ti è sparito il triangolino rosso? Buona condotta? 
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Questa è la frase incriminata: "Bellissima iniziativa, ma per me è come che ascolti Radio Beirut.... chi la capisce? " (Nicode). Niente grandine, almeno su Nicode e su chi non capisce il Sardo come lui. Che colpa ne hanno loro? Se non sono di origine sarda, non è certo una colpa. Se invece sono sardi, la colpa non è loro ma di chi li ha preceduti e di chi doveva prendere i dovuti provvedimenti per la tutela della Lingua Sarda (come stabilito dalla Costituzione). E non l'ha fatto! Su quelli dovrebbe piovere di tutto, altro che grandine. Il "triangolino rosso"?, ma... era solo un distintivo e, proprio ora che mi stavo affezionando, zac... è sparito, boh!!  Ciao Turritano
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 23/04/2008 21:35:08
Messaggio: | Turritano ha scritto: ...... Niente grandine, almeno su Nicode e su chi non capisce il Sardo come lui. Che colpa ne hanno loro? Se non sono di origine sarda, non è certo una colpa. Se invece sono sardi, la colpa non è loro ma di chi li ha preceduti e di chi doveva prendere i dovuti provvedimenti per la tutela della Lingua Sarda (come stabilito dalla Costituzione). E non l'ha fatto! Su quelli dovrebbe piovere di tutto, altro che grandine.......
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Caro Turritano, io sono sardo al 100% ma parlo il gallurese, cioè la lingua della mia regione e mi spieghi perchè mai dovrei imparare a parlare e capire il sardo? E quale sarebbe il sardo secondo te? Quello che si parla in Logudoro o in Barbagia? In Campidano o in Sarcidano? Ti dirò di più... se non ascolto radio Beirut provo con radio Tripoli..... il fine è uguale.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 23/04/2008 22:53:04
Messaggio: | nicode ha scritto: Caro Turritano, io sono sardo al 100% ma parlo il gallurese, cioè la lingua della mia regione e mi spieghi perchè mai dovrei imparare a parlare e capire il sardo? E quale sarebbe il sardo secondo te? Quello che si parla in Logudoro o in Barbagia? In Campidano o in Sarcidano? Ti dirò di più... se non ascolto radio Beirut provo con radio Tripoli..... il fine è uguale.
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Caro Nicode, adesso capisco. Io sono Sassarese e capisco e parlo il Sardo Logudorese (se fosse Campidanese il discorso non cambierebbe di una virgola). Il fatto è che la lingua Sarda si compone di tre Varianti: Logudorese, Campidanese e Sassarese/Gallurese, un certo numero di sotto varianti e una miriadi di “sotto-sotto varianti” (il gallurese stesso si compone di diverse sottovarianti). Comunque il problema di Noi Sardi (visto che tu, come me, sei Sardo al 100%) qual'è? è di non essere uniti. Sempre il solito detto: "pocos locos y malunidos". Questa divisione tra sardi si rispecchia oggi, a differenza di quando la Sardegna era spagnola, sopratutto nella lingua. L'avere tre varianti (a proposito: il nuorese è parte integrante del Logudorese, come sotto variante). Per cui per i sardi, risulta difficile capirsi tra loro: ci vorrebbe una lingua ufficiale, una lingua che ci rappresenti tutti (nè ho già parlato abbondantemente in altre discussioni), altrimenti non si va da nessuna parte. So che per molti va bene così, per me no! Voglio aggiungere solo, andando un pochino fuori topic, che mentre Logudorese e Campidanese costituiscono la Lingua Sarda Originale, altrettanto non si può dire del Sassarese/Gallurese, chiaramente derivate dal Corso in tempi relativamente recenti con notevoli influenze del Sardo logudorese. Il Corso, a sua volta, inizialmente abbastanza simile al Sardo Logudorese, è stato influenzato a tal punto dalla dominazione pisano genovese, che è quasi un dialetto italiano piuttosto che Sardo. In conclusione, dire che ascoltare il "Sardo" alla radio è come ascoltare Radio Beirut o Radio Kabul, non mi sembra, per un Sardo al 100%, una cosa di cui andare particolarmente fieri! Turritano
Autore Risposta: asia
Inserita il: 23/04/2008 22:53:26
Messaggio: | nicode ha scritto:
Caro Turritano, io sono sardo al 100% ma parlo il gallurese, cioè la lingua della mia regione e mi spieghi perchè mai dovrei imparare a parlare e capire il sardo? E quale sarebbe il sardo secondo te? Quello che si parla in Logudoro o in Barbagia? In Campidano o in Sarcidano? Ti dirò di più... se non ascolto radio Beirut provo con radio Tripoli..... il fine è uguale. |
Questa è musica per le mie orecchie... Ma come ho fatto sinora senza Nicode?
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 23/04/2008 23:03:33
Messaggio: | asia ha scritto:
| nicode ha scritto:
Caro Turritano, io sono sardo al 100% ma parlo il gallurese, cioè la lingua della mia regione e mi spieghi perchè mai dovrei imparare a parlare e capire il sardo? E quale sarebbe il sardo secondo te? Quello che si parla in Logudoro o in Barbagia? In Campidano o in Sarcidano? Ti dirò di più... se non ascolto radio Beirut provo con radio Tripoli..... il fine è uguale. |
Questa è musica per le mie orecchie... Ma come ho fatto sinora senza Nicode? 
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Questo lo sapevo. Non è una novità: tu sei sempre in cerca di alleati "Anti Lingua Sarda Unificata", ma tu almeno hai l'attenuante che sei sarda solo al 50 per cento (con tutto il rispetto). Siimi sani! Turritano P.S. evidentemente tu hai scritto questo post prima di leggere la mia risposta a Nicode e, indirettamente a te. E non è tutto: c'è molto, molto ancora da dire!
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 23/04/2008 23:29:39
Messaggio: Io invece non ci capisco più niente.
Adesso vengo a sapere che: 1) non esiste una lingua sarda, ma ben tre sardi, ovviamente da non confondere con il noto gruppo di cabarettisti, quelli sono i Tressardi... 2) una volta in Sardegna si parlava lo spagnolo... e tutti si capivano... adesso che si parla l’italiano nessuno capisce più cosa dice il suo vicino... 3) se non si impara quella lingua creata da quei quattro zanfaraioli, non si può più uscire fuori dalla Sardegna... dove tutti parlano e scrivono la LSC e la LSU... 4) il Logudorese e il Campidanese sono la lingua sarda originale... ma l’originale non è solo uno? A meno che le due lingue non siano uguali... 5) Il Corso è un dialetto sardo... 6) Il Gallurese e il Sassarese sono dialetti corsi... perciò italiani... 7) A radio Beirut parlano il sardo nella variante campidanese o logudorese e a volte nella sottovariante nuorese... 8) Chi ascolta radio Kabul perde un po della sua sardità in una percentuale variabile... comunque alta...
Boh           
Autore Risposta: ken
Inserita il: 23/04/2008 23:32:06
Messaggio: andausu bei....
Autore Risposta: asia
Inserita il: 23/04/2008 23:36:40
Messaggio: Petru... chi sono quei quattro zanfaraioli? 
Autore Risposta: asia
Inserita il: 23/04/2008 23:37:58
Messaggio: | ken ha scritto:
andausu bei....
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testosteroneimpazzito... in limba comenti si narada? 
Autore Risposta: ken
Inserita il: 24/04/2008 00:00:04
Messaggio: testosteroneimpazzito... in limba comenti si narada insuau
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 24/04/2008 00:01:05
Messaggio: | asia ha scritto:
Petru... chi sono quei quattro zanfaraioli? 
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Chi vuoi che siano? I saggi promotori di quella grande ....XXXXX (mi autocensuro perché non saprei come definirla, senza usare qualche termine sconveniente) che è la limba creata a tavolino...
Autore Risposta: asia
Inserita il: 24/04/2008 00:03:42
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto:
Petru... chi sono quei quattro zanfaraioli? 
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Chi vuoi che siano? I saggi promotori di quella grande ....XXXXX (mi autocensuro perché non saprei come definirla, senza usare qualche termine sconveniente) che è la limba creata a tavolino...
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Ma allora andiamo nella stessa direzione. La penso come te. Per unificare artificialmente si distruggono le identità naturali.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 24/04/2008 00:35:40
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Io invece non ci capisco più niente.
Adesso vengo a sapere che: 1) non esiste una lingua sarda, ma ben tre sardi, ovviamente da non confondere con il noto gruppo di cabarettisti, quelli sono i Tressardi... 2) una volta in Sardegna si parlava lo spagnolo... e tutti si capivano... adesso che si parla l’italiano nessuno capisce più cosa dice il suo vicino... 3) se non si impara quella lingua creata da quei quattro zanfaraioli, non si può più uscire fuori dalla Sardegna... dove tutti parlano e scrivono la LSC e la LSU... 4) il Logudorese e il Campidanese sono la lingua sarda originale... ma l’originale non è solo uno? A meno che le due lingue non siano uguali... 5) Il Corso è un dialetto sardo... 6) Il Gallurese e il Sassarese sono dialetti corsi... perciò italiani... 7) A radio Beirut parlano il sardo nella variante campidanese o logudorese e a volte nella sottovariante nuorese... 8) Chi ascolta radio Kabul perde un po della sua sardità in una percentuale variabile... comunque alta...
Boh           
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Egregio, Petru, la tua ironia la trovo divertente, ma assolutamente fuori luogo. In realtà so che tu hai capito tutto benissimo, ma non sei d’accordo neanche tu su una Lingua Sarda Unificata. Capisco che non ti importa assolutamente nulla del Sardo come lingua, facente parte della nostra cultura e della nostra peculiarità, con grande soddisfazione dell’ “amica” Asia (son contento per lei ma, ovviamente, non per me e per chi la pensa come me, e sono tanti). Comunque merita una risposta non foss’altro perché qualcuno la potrebbe prendere sul serio. 1) Questa è pura ironia (o sarcasmo?) come già detto assolutamente fuori luogo. 2) Questo punto merita una risposta adeguata, perché lo hai detto scherza scherzando, ma è uno scherzo che in realtà si basa chiaramente su, diciamo, una “non conoscenza” dei fatti: “una volta in Sardegna si parlava lo spagnolo... e tutti si capivano... adesso che si parla l’italiano nessuno capisce più cosa dice il suo vicino...”. A parte il fatto che tra vicini da che mondo è mondo, ci si è sempre capiti benissimo (è tra “lontani” che ci sono problemi!) in Sardegna, quando era spagnola (e tutti si credevano spagnoli), esisteva solo una lingua: IL SARDO! Non c’era ancora né il Gallurese, né, tantomeno il Sassarese, ma la lingua ufficiale era lo spagnolo. Adesso che la Sardegna italiana (e “tutti” si credono italiani) la lingua ufficiale è, naturalmente, l’italiano. Ma molte altre cose son cambiate: in Gallura e Sassari al Logudorese si è sovrapposto il Corso; il Sardo (in tutte tre la varianti) sta cedendo ovunque all’italiano (non era successo altrettanto al tempo degli spagnoli). 3) La Lingua Sarda Comuna, non è stata creata da cionfraioli, come fa comodo dire a chi la pensa come te, ma da persone serie e rispettabili che hanno fatto un lavoro encomiabile e meritorio. Lo stesso la voro che hanno fatto,persone altrettanto serie rispettabili in Slovacchia in tanti altri rispettabili Nazioni. Ogni Nazione ha la sua lingua, senza mettersi il problema se all’estero la capiscono o meno (stando alla tua “cionfra”, tutti i Paesi dovrebbero adottare l’inglese come lingua ufficiale, cosi si capirebbero tutti!). 4) Originale significa che sono sempre quelle, evolutesi nel nostro caso dal latino) sul posto, pur con influenze straniere (così come tutte le lingue del mondo). Logudorese e Campidanese fanno parte naturalmente della stessa lingua (ed è completamente fuori logica metterlo in dubbio, anche per cionfra). 5) Il Corso non è un dialetto sardo, anche se in origine lo era, ma oltre modo influenzato dal pisano e genovese, che è più simile a dialetti italiani piuttosto che al sardo (gli stessi nomi e cognomi dei Corsi sono quasi tutti prettamente italiani), ma “cosa strana”, non si sentono italiani, né anelano a far parte dell’Italia! Il Sassarese/Gallurese sono dialetti corsi su base sarda, per cui si possono considerare (questa è la millesima volta che lo dico, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire) la terza variante della lingua Sarda, seppure “marginale”. In ogni modo, seppure rispettabili, non sono “originali”, cioè non hanno avuto origine sul posto, ma sono dialetti d’infiltrazione. Sul 7° e 8° punto c’è una sola risposta: sentire un “Sardo” parlare di radio Beirut, Kabul o Pechino, di una radio che, finalmente parla la Nostra lingua, cionfra o non cionfra, è quantomeno sconcertante. A questo punto ci ha portati la sottomissione alla potenza straniera di turno! Cordialmente Turritano
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 24/04/2008 01:12:09
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Io invece non ci capisco più niente.
Adesso vengo a sapere che: 1) non esiste una lingua sarda, ma ben tre sardi, ovviamente da non confondere con il noto gruppo di cabarettisti, quelli sono i Tressardi... 2) una volta in Sardegna si parlava lo spagnolo... e tutti si capivano... adesso che si parla l’italiano nessuno capisce più cosa dice il suo vicino... 3) se non si impara quella lingua creata da quei quattro zanfaraioli, non si può più uscire fuori dalla Sardegna... dove tutti parlano e scrivono la LSC e la LSU... 4) il Logudorese e il Campidanese sono la lingua sarda originale... ma l’originale non è solo uno? A meno che le due lingue non siano uguali... 5) Il Corso è un dialetto sardo... 6) Il Gallurese e il Sassarese sono dialetti corsi... perciò italiani... 7) A radio Beirut parlano il sardo nella variante campidanese o logudorese e a volte nella sottovariante nuorese... 8) Chi ascolta radio Kabul perde un po della sua sardità in una percentuale variabile... comunque alta...
Boh           
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Alt Petru...con calma...
1) La Lingua Sarda è una, Campidanese e Logudorese sono delle semplici astrazioni associate a delle differenze interne alla lingua che si riscontrano da paese a paese (così come per il gallurese). 2) In Sardegna non si parlava spagnolo così come oggi si parla l' italiano. Questo è dovuto agli minori mezzi tecnici disponibili all' epoca: pochissima alfabetizzazione e assenza di strumenti mediatici di massa. E' rimasta una parte di lessico, ma questo non significa che lo spagnolo fosse parlato: così come oggi si utilizza in italiano "Vado a fare shopping" senza avere nessuna conoscenza di inglese.
3) La LSC è solo scritta, nessuno la dovrà parlare a livello ufficiale. Per scriverla si deve semplicemente imparare ad applicare alcune modifiche grafiche rispetto a come siamo abituati a scrivere, lo standard italiano che ha una coerenza pressochè totale tra scritto e parlato. E' anche questo a rendere le cose più difficoltose.
4) Come già detto prima Campidanese e Logudorese sono due astrazioni Tutti i 300 e passa dialetti sardi sono sostanzialmente identici tra loro, cambia la pronuncia. Non ce n'è nessuno più originale degli altri, possono essere più arcaici o più evoluti, ma porsi il problema dell' originalità è inutile, semplicemente. 5) 6) Il Corso non è un dialetto sardo, così come non lo sono Gallurese e Sassarese. E' chiaro comunque che essendo due isole vicine presentano delle forti somiglianze soprattutto a livello lessicale. Somiglianza ancora maggiore c'è per Gallurese ma soprattutto per il Sassarese.
7) Alla Radio si parleranno i dialetti sardo di chi partecipa alla Radio. La Regione non può utilizzare il Gallurese per fare programmi in lingua sarda, semplicemente perchè il Gallurese non è considerato sardo. Purtroppo il considerare il Gallurese come facente parte del gruppo italiano la rende variante già "tutelata" automaticamente dalla lingua italiana, è tutto qua il problema. Se il Gallurese ed il Sassarese avessero lo status di Lingua godrebbero della stessa tutela del Sardo.
8) Questa è una tua opinione personale, ma prima dovresti spiegare in cosa consiste la sardità (termine per me alquanto oscuro).
STEDDU, LU VEDI ABALI CA NO V'E' NUDDA DI MALI?
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 24/04/2008 01:14:16
Messaggio: | asia ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto:
Petru... chi sono quei quattro zanfaraioli? 
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Chi vuoi che siano? I saggi promotori di quella grande ....XXXXX (mi autocensuro perché non saprei come definirla, senza usare qualche termine sconveniente) che è la limba creata a tavolino...
|
Ma allora andiamo nella stessa direzione. La penso come te. Per unificare artificialmente si distruggono le identità naturali. 
|
Al contrario, invece...avere uno standard grafico comune protegge l' utilizzo dei dialetti naturali.
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 24/04/2008 09:31:59
Messaggio: | Turritano ha scritto:
Caro Nicode, adesso capisco. Io sono Sassarese e capisco e parlo il Sardo Logudorese (se fosse Campidanese il discorso non cambierebbe di una virgola)....... ........ Comunque il problema di Noi Sardi (visto che tu, come me, sei Sardo al 100%) qual'è? è di non essere uniti. Sempre il solito detto: "pocos locos y malunidos". Questa divisione tra sardi si rispecchia oggi, a differenza di quando la Sardegna era spagnola, sopratutto nella lingua........ per cui per i sardi, risulta difficile capirsi tra loro: ci vorrebbe una lingua ufficiale, una lingua che ci rappresenti tutti (nè ho già parlato abbondantemente in altre discussioni), altrimenti non si va da nessuna parte.............. ...... In conclusione, dire che ascoltare il "Sardo" alla radio è come ascoltare Radio Beirut o Radio Kabul, non mi sembra, per un Sardo al 100%, una cosa di cui andare particolarmente fieri! Turritano
|
Ciao Turritano, vedo che non hai capito bene la mia battuta e hai trasformato il tutto in un sardo-minestrone. Ti ricordo che noi sardi abbiamo una lingua per farci capire e quello è l'Italiano; non è parlando il sardo che saremo più uniti, stanne certo. Io mi sento sardo anche parlando il Gallurese perchè come ti ho detto, di parlare il sardo proprio non mi interessa minimamente.
E mi dispiace per la cara Asia, la quale si è permessa di contraddirti non essendo sarda al 100% ma solo per la metà. Ti dico una cosa, preferisco Asia al 50% della sua sardità ma con una visione ampia dei problemi e delle bellezze della Sardegna che il tuo 100% un pò limitato, come dire.... con i paraocchi.
Ma non pensi che la Sardegna sia unica anche in questo? Che ognuno rispetta le tradizioni della propria micro-regione? E' come che vuoi far bere a tutti la stessa acqua...... No, mi dispiace, voi continuate a bera a la Billellara che noi beviamo a Rinaggju.
 
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 24/04/2008 09:40:49
Messaggio: | Donovan ha scritto:
STEDDU, LU VEDI ABALI CA NO V'E' NUDDA DI MALI?
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Che lingua è?
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 24/04/2008 10:00:46
Messaggio: | nicode ha scritto:
Ciao Turritano, vedo che non hai capito bene la mia battuta e hai trasformato il tutto in un sardo-minestrone. ..... Ti dico una cosa, preferisco Asia al 50% della sua sardità ma con una visione ampia dei problemi e delle bellezze della Sardegna che il tuo 100% un pò limitato, come dire.... con i paraocchi.
Ma non pensi che la Sardegna sia unica anche in questo? Che ognuno rispetta le tradizioni della propria micro-regione? E' come che vuoi far bere a tutti la stessa acqua...... No, mi dispiace, voi continuate a bera a la Billellara che noi beviamo a Rinaggju.
|
  
Chi ha detto che non ho capito? ho capito benissimo invece. E chiedo il massimo rispetto, altrimenti so rispondere adeguatamente. E chi ha detto che noi beviamo acqua dell Billellera, sei di una ignoranza ridicola quanto spaventosa. Mi sa che l'acqua che bevi tu, sia peggiore, molto peggiore dell'acqua della Billelera! Altrimenti avresti capito quanto meno che il minestrone, sardo o bolognese, lo stai facendo tu, e senza “acqua della Billera” (che come tutti sanno è a Sorso, non a Sassari, dove invece c’è la fontana del Rosello, che è tutta un’altra cosa). Quindi tu non avrai paraocchi come me. Non ti servono, tanto non “vedi” niente già di tuo. Per questo non vale la pena di rispondere a tutta la collana di insulsaggini che hai scritto.    Turritano
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 24/04/2008 10:21:22
Messaggio: Boh... Io ne capisco sempre di meno... Prima le lingue sarde erano tre: adesso ne è rimasta una... mi piacerebbe sapere quale... Qualche secolo fa pare che si parlasse lo spagnolo, adesso sembra che non fosse vero e che tutti parlassero... cosa? In compenso ho saputo che a Sassari e in tutta la Gallura parlano il corso... non si finisce mai di apprendere cose nuove... e pensare che in tanti anni non ho mai sentito un sassarese o un tempiese parlare corso... forse perché non lo capisco e magari l’ho scambiato per qualche dialetto afgano... Tutti in Sardegna ci capiamo... è vero... infatti qualcuno ha tradotto zanfaraiolu (venditore ambulante di cose inutili) con cionfraiolu (più o meno traducibile con festaiolo)... non è proprio la stessa cosa... ma ci si può accontentare... tanto il sardo è uguale in tutta l’isola... mannaggia alla scalogna proprio nelle uniche due parole che hanno significato diverso ci si doveva imbattere... questi cionfraioli poi sono delle persone talmente attaccate alle cose sarde, alla loro salvaguardia e valorizzazione, da aver prestato la loro opera e la loro sapienza al servizio della comunità, in maniera totalmente gratuita e disinteressata ad eventuali parcelle da intascare... tra l’altro quando qualche volta vengono invitati in televisione e provano a parlare in limba, si vede chiaramente che la usano correntemente nella vita di tutti i giorni...
Una cosa proprio che non capisco la questione dell’originalità della lingua; se è un’evoluzione del latino, non capisco dove sia l’originalità... visto che il latino era la lingua dei conquistatori romani... Inoltre se il corso in origine era un dialetto sardo, non vedo perché di colpo non lo è più... Affermare che il gallurese è un dialetto corso su base sarda e poi dire che non è sardo è come dire che un individuo nato in Sardegna da genitori sardi non è sardo... Anche a radio Pechino parlano in sardo? Ma sarà solo per il periodo delle Olimpiadi.
Sempre più dubbi... che aumentano di giorno in giorno...
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 24/04/2008 10:46:12
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Boh... Io ne capisco sempre di meno... Prima le lingue sarde erano tre: adesso ne è rimasta una... mi piacerebbe sapere quale... Qualche secolo fa pare che si parlasse lo spagnolo, adesso sembra che .......... Sempre più dubbi... che aumentano di giorno in giorno...
|
Che non hai capito tu, proprio non ci credo. Non vuoi capire, vuoi fare ironia, ma questo è un altro discorso. Dico solo: ma come, non sai che le lingue, tutte le lingue, sono o imposte di sana pianta dai conquistatori, pur conservando tracce di quella originale (vedi oggi, per esempio Mexico), o si sono evolute da una lingua lasciata dai conquistatori secondo esperienze e vicende storiche proprie nel territorio di origine. Il concetto mi sembra chiaro ma, se NON lo vuoi capire, possiamo continuare all'infinito, ma sarà solo tempo perso. Però mi viene un dubbio, piccolo piccolo: non è che mi vuoi appiccicare un'altro Triangolino Rosso, per caso? Siimi sani, Pe'! e avvidezzi! Turritano P.S. Quando ti decidi a parlare seriamente, senza ironia e senza preconcetti, son ben felice di discutere con te.
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 24/04/2008 13:25:50
Messaggio: Se fosse vero quello che si è detto riguardo alle lingue che vengono imposte dai conquistatori, in Italia si dovrebbe parlare il Sardo (uno qualsiasi) visto che la conquista è partita dalla Sardegna e non viceversa. Invece qui è successo il contrario... a meno che l'italiano non sia da considerare una sotto-sotto.... variante del sassarese... a sua volta sotto-sotto... variante del logudorese.... a sua volta lingua a denominazione d'origine controllata, ottenuta dalla spremitura del latino, con un 10% di linguaggio autoctono, e poi conservata per secoli in zone impervie e isolate del sud, centro o nord Sardegna, Gallura compresa... Cercando di essere seri, invece di nominare fantomatici conquistatori che impongono la loro cultura e la loro lingua... piuttosto si potrebbe dire che quando diverse culture vengono a contatto, alla fine quella che prevale è la più forte dal punto di vista economico... I Barbari che conquistarono l'Italia dopo la caduta dell'impero romano non hanno influito più di tanto nella trasformazione da latino a italiano... altrimenti in Italia si sarebbe parlato il tedesco un po dovunque... E' lo stesso motivo per il quale l'inglese è diventato la lingua più diffusa a livello internazionale... probabilmente verrà soppiantato dal cinese, ma non credo a breve termine, per via delle difficoltà di apprendimento di quest'ultima lingua... E noi qui stiamo a discutere di Sardegna senza futuro, se non adottiamo una lingua uguale per tutti... magari costruita a tavolino... anzi in una tavolata apparecchiata, dove tutti sperano di potersi sedere per prendere la loro fetta di torta, il cui ingrediente principale è costituito dalla gestione dei soldi pubblici stanziati per finanziare i tanti corsi di LSC o LSU... con il solo misero risultato di contribuire non a salvaguardare ma a distruggere la miriade di idiomi locali sardi, che sono una delle grandi risorse culturali della Sardegna tutta, nati non da una allegra brigata di cionfraioli, ma da secoli di vicende storiche, più o meno gloriose, ma pur sempre sarde. Storie di conquistatori e di conquistati, storie di nuraghi, storie di regni indipendenti, storie di colonizzazioni anche straniere, storie di pestilenze, carestie e malaria, storie di piani di rinascita... tutte hanno lasciato qualcosa del loro bagaglio socioeconomico e culturale... Del resto considerata la posizione dell'Isola nel Mediterraneo non poteva essere altrimenti. Come diceva uno studioso francese del secolo scorso: non esiste altro posto al mondo dove la geografia abbia influito così decisamente sulla storia di quel popolo...
Autore Risposta: Andreaserra
Inserita il: 24/04/2008 13:49:38
Messaggio: A parere mio ragazzi!IL (SARDO è UNO) CON TANTE VARIANTI a seconda del territorio e dalle influenze avenute nei secoli dai vari conquistatori.Giratela come volete ma alla fine è cosi!!
Autore Risposta: asia
Inserita il: 24/04/2008 15:55:13
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
E noi qui stiamo a discutere di Sardegna senza futuro, se non adottiamo una lingua uguale per tutti... magari costruita a tavolino... anzi in una tavolata apparecchiata, dove tutti sperano di potersi sedere per prendere la loro fetta di torta, il cui ingrediente principale è costituito dalla gestione dei soldi pubblici stanziati per finanziare i tanti corsi di LSC o LSU... con il solo misero risultato di contribuire non a salvaguardare ma a distruggere la miriade di idiomi locali sardi, che sono una delle grandi risorse culturali della Sardegna tutta, nati non da una allegra brigata di cionfraioli, ma da secoli di vicende storiche, più o meno gloriose, ma pur sempre sarde. Storie di conquistatori e di conquistati, storie di nuraghi, storie di regni indipendenti, storie di colonizzazioni anche straniere, storie di pestilenze, carestie e malaria, storie di piani di rinascita... tutte hanno lasciato qualcosa del loro bagaglio socioeconomico e culturale... Del resto considerata la posizione dell'Isola nel Mediterraneo non poteva essere altrimenti. Come diceva uno studioso francese del secolo scorso: non esiste altro posto al mondo dove la geografia abbia influito così decisamente sulla storia di quel popolo... |
Grazie di esistere, Petru!  
Autore Risposta: asia
Inserita il: 24/04/2008 16:02:07
Messaggio: | nicode ha scritto:
E mi dispiace per la cara Asia, la quale si è permessa di contraddirti non essendo sarda al 100% ma solo per la metà. Ti dico una cosa, preferisco Asia al 50% della sua sardità ma con una visione ampia dei problemi e delle bellezze della Sardegna che il tuo 100% un pò limitato, come dire.... con i paraocchi.  |
La comunità autoctona dei mezzosangue sentitamente ringrazia.  
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 24/04/2008 17:13:39
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| Donovan ha scritto:
STEDDU, LU VEDI ABALI CA NO V'E' NUDDA DI MALI?
|
Che lingua è?
|
La toia è, chissa ca faiddani in li stazzi, mì...
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 24/04/2008 17:43:05
Messaggio: | nicode ha scritto:
Ciao Turritano, vedo che non hai capito bene la mia battuta e hai trasformato il tutto in un sardo-minestrone. Ti ricordo che noi sardi abbiamo una lingua per farci capire e quello è l'Italiano; non è parlando il sardo che saremo più uniti, stanne certo. Io mi sento sardo anche parlando il Gallurese perchè come ti ho detto, di parlare il sardo proprio non mi interessa minimamente.
E mi dispiace per la cara Asia, la quale si è permessa di contraddirti non essendo sarda al 100% ma solo per la metà. Ti dico una cosa, preferisco Asia al 50% della sua sardità ma con una visione ampia dei problemi e delle bellezze della Sardegna che il tuo 100% un pò limitato, come dire.... con i paraocchi.
Ma non pensi che la Sardegna sia unica anche in questo? Che ognuno rispetta le tradizioni della propria micro-regione? E' come che vuoi far bere a tutti la stessa acqua...... No, mi dispiace, voi continuate a bera a la Billellara che noi beviamo a Rinaggju.
 
|
Allora lo stesso discorso è valido anche per l' italiano...beviamo tutti la stessa acqua no? Eppure non viene mai messo in discussione che lo si debba fare...dov'è la differenza? Ripeto: al momento per l' area gallurese non è previsto alcun utilizzo del sardo (e probabilmente nemmeno lo si potrà fare, la Corte Costituzionale sta decidendo in questo periodo su un problema simile riguardante il Friuli). Se tu vuoi usare il sardo usalo, se non vuoi farlo nessuno ti obbliga. Ma lascia che gli altri lo facciano. Di certo non sarà l' utilizzo di uno standard grafico sardo ad affossare il Gallurese...
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 24/04/2008 18:52:29
Messaggio: | Donovan ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
| Donovan ha scritto:
STEDDU, LU VEDI ABALI CA NO V'E' NUDDA DI MALI?
|
Che lingua è?
|
La toia è, chissa ca faiddani in li stazzi, mì...
|
Quella della risposta è nella stessa lingua di prima? Però non mi hai detto che lingua è?   
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 24/04/2008 20:07:37
Messaggio: Bisogna sapere, anche, che ogni "lingua" è composta di più "dialetti".  Turritano
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 24/04/2008 20:43:11
Messaggio: Turrità, visto che sei in linea te lo chiedo, secondo te in che lingua (o dialetto) è quello che ha scritto Donovan?
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 24/04/2008 20:53:33
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Turrità, visto che sei in linea te lo chiedo, secondo te in che lingua (o dialetto) è quello che ha scritto Donovan?
|
Di sicuro (penso) non è lingua. Quale dialetto? Boh! che non sia "Sassese"?  Ciao Turritano P. S. da non confondere col Sorsense o Sassarese.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 24/04/2008 21:31:39
Messaggio: | Donovan ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
| Donovan ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
[quote]Donovan ha scritto:
STEDDU, LU VEDI ABALI CA NO V'E' NUDDA DI MALI?
|
Che lingua è?
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La toia è, chissa ca faiddani in li stazzi, mì...
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Quella della risposta è nella stessa lingua di prima? Però non mi hai detto che lingua è?   
|
Chistu? Gadduresu è!!! E no ti n' eri ancora avvistu?
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 24/04/2008 22:00:42
Messaggio: | Donovan ha scritto:
Gadduresu è!
|
Baaah... Gaddhuresu quello?! Manc'a ghjettu... no v'è e nè in fola e nè in canzona... la prima frase può essere interpretata al massimo come un tentativo mal riuscito di gaddhuresu... ci sono almeno cinque (5) errori da correggere per essere classificata come gaddhuresu... ad essere pignoli sarebbero 7 ma due sono errori veniali... su dieci parole non c'è malaccio... siamo al 70%...
Nella seconda sono di meno le parole sbagliate o fuori posto; quelle giuste sono tre...
Nella terza andiamo meglio: cinque parole non esatte... Non bisogna scoraggiarsi... a piccoli passi si possono coprire anche distanze di migliaia di KM
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 24/04/2008 22:29:02
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Non bisogna scoraggiarsi... a piccoli passi si possono coprire anche distanze di migliaia di KM
|
Questa frase mi sembra di averla gia sentita, da poco... Turritano
P.S. ma del "sassese" che cosa ne dici? non mi dire che non lo conosci!
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 25/04/2008 01:09:03
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| Donovan ha scritto:
Gadduresu è!
|
Baaah... Gaddhuresu quello?! Manc'a ghjettu... no v'è e nè in fola e nè in canzona... la prima frase può essere interpretata al massimo come un tentativo mal riuscito di gaddhuresu... ci sono almeno cinque (5) errori da correggere per essere classificata come gaddhuresu... ad essere pignoli sarebbero 7 ma due sono errori veniali... su dieci parole non c'è malaccio... siamo al 70%...
Nella seconda sono di meno le parole sbagliate o fuori posto; quelle giuste sono tre...
Nella terza andiamo meglio: cinque parole non esatte... Non bisogna scoraggiarsi... a piccoli passi si possono coprire anche distanze di migliaia di KM
|
Scusami ma non sono nato e cresciuto dalle tue parti! Quindi direi che è mio diritto poter sbagliare, no? Perlomeno ho il coraggio di farlo e non rifiuto a priori di poter utilizzare una variante dialettale che non sia quella del mio piccolo borgo...Riflettici 
P.S. Ti autorizzo comunque a correggermi per il futuro, però cerca di scrivere, in aggiunta alle tue doverose correzioni, anche la versione corretta della frase, cosicché io possa imparare meglio.
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 25/04/2008 10:50:24
Messaggio: | Donovan ha scritto:
Scusami ma non sono nato e cresciuto dalle tue parti! Quindi direi che è mio diritto poter sbagliare, no? Perlomeno ho il coraggio di farlo e non rifiuto a priori di poter utilizzare una variante dialettale che non sia quella del mio piccolo borgo...Riflettici 
|
Nascere e crescere in un posto, piuttosto che in un altro non credo sia una colpa così grave... per cui non mi pare sia necessario scusarsi. Provare ad esprimersi in una maniera diversa da quella della propria borgata penso sia abbastanza positivo, e se si continua su questa strada si può soltanto migliorare.
Ed ora le correzioni:
1) Steddu, lu vedi abali ca no v'è nudda di mali... un gallurese direbbe: Masciu me', aba' e lu 'idi chi nò v'è nuddha di malu...
2) La toia è, chissa ca faiddani in li stazzi, mì... Versione corretta: Eh, e no è la toia, chissa chi faiddheti illi stazzi...
3) Chistu? Gadduresu è!!! E no ti n' eri ancora avvistu? V.C. ; Chissu?! Eh no sarà gaddhuresu... no ti 'nn'eri avvist'ancora?
Saluti...
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 28/04/2008 02:07:10
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| Donovan ha scritto:
Scusami ma non sono nato e cresciuto dalle tue parti! Quindi direi che è mio diritto poter sbagliare, no? Perlomeno ho il coraggio di farlo e non rifiuto a priori di poter utilizzare una variante dialettale che non sia quella del mio piccolo borgo...Riflettici 
|
Nascere e crescere in un posto, piuttosto che in un altro non credo sia una colpa così grave... per cui non mi pare sia necessario scusarsi. Provare ad esprimersi in una maniera diversa da quella della propria borgata penso sia abbastanza positivo, e se si continua su questa strada si può soltanto migliorare.
Ed ora le correzioni:
1) Steddu, lu vedi abali ca no v'è nudda di mali... un gallurese direbbe: Masciu me', aba' e lu 'idi chi nò v'è nuddha di malu...
2) La toia è, chissa ca faiddani in li stazzi, mì... Versione corretta: Eh, e no è la toia, chissa chi faiddheti illi stazzi...
3) Chistu? Gadduresu è!!! E no ti n' eri ancora avvistu? V.C. ; Chissu?! Eh no sarà gaddhuresu... no ti 'nn'eri avvist'ancora?
Saluti...
|
Beh, una cosa è correggere una frase sbagliata, altro è farmi dire qualcosa che io non volevo dire. O altrimenti potrei correggere qualunque frase in qualunque lingua a mio piacimento... Perciò rigetto, nell' ordine, le correzioni di:
- Steddu; - Faiddani; - Chistu; - E'
Rigetto anche abà in luogo di abali in quanto so si utilizzano entrambi ed accetto con riserva la correzione di "ancora" in fine di frase, devo documentarmi...
Per il resto direi che hai ragione...
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 28/04/2008 11:18:58
Messaggio: Non è proprio così...
1) Steddu: non si usa nel contesto di una frase come quella... 2) Faiddani: è sbagliato, si dice faeddani... indicativo presente, terza persona plurale... 3) Chistu: E' corretto dire chissu... (tipo questo, codesto, quello in italiano) 4) E': se ti riferisci a "gadduresu è", non si usa... si dice solo "gadduresu", basta e ne avanza... oppure molto più comune è l'espressione che ho usato io...
Abà è la forma contratta di abali... quest'ultima si usa pochissimo... talvolta in espressioni come abal'abali (più usato però è abal'abà)
Autore Risposta: asia
Inserita il: 28/04/2008 11:26:22
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Non è proprio così...
1) Steddu: non si usa nel contesto di una frase come quella... 2) Faiddani: è sbagliato, si dice faeddani... indicativo presente, terza persona plurale... 3) Chistu: E' corretto dire chissu... (tipo questo, codesto, quello in italiano) 4) E': se ti riferisci a "gadduresu è", non si usa... si dice solo "gadduresu", basta e ne avanza... oppure molto più comune è l'espressione che ho usato io...
|
Mi sa che Donovan, che reputo un valente conoscitore delle sfumature limbistiche, ha trovato pane per i suoi denti.  Complimenti Petru: vedo che hai le idee chiare. Mi piacerebbe che qualche altro gallurese confermasse quanto hai detto. 
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 28/04/2008 12:14:34
Messaggio: | asia ha scritto:
Mi piacerebbe che qualche altro gallurese confermasse quanto hai detto. 
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In caso di dubbi ci si può rivolgere a qualche ente culturale. In Gallura esistono diverse associazioni che si occupano di bilinguismo. La più nota, riconosciuta anche a livello politico, è la Consulta Intercomunale Gallura, con sede ad Arzachena, che raggruppa oltre privati cittadini anche i rappresentanti di tutti i Comuni dell'area linguistica gallurese. L'associazione promuove studi e ricerche aventi per oggetto oltre la lingua anche altre tradizioni locali. Al suo attivo la raccolta, e la diffusione tramite audiovisivi, di manifestazioni della cultura orale e materiale. Alcuni esponenti dell'associazione sono anche fra gli animatori della trasmissione "La boci di Gaddhura" che va in onda la domenica mattina dalle antenne di Radio Internazionale. La trasmissione è molto seguita in tutto il Nord Sardegna, soprattutto in Gallura, Anglona e Monte Acuto.
Oltre a questa, esistono le consulte comunali, (una in ogni Comune), ognuna delle quali fa parte della Consulta Intercomunale con un proprio rappresentante, nominato dal Comune aderente...
Qualche anno fa, fu fondata anche una Accademia della Lingua Gallurese, ma il progetto non è mai decollato e ormai credo che abbia ridotto la sua attività, se non addirittura cessata del tutto...
Autore Risposta: asia
Inserita il: 28/04/2008 12:26:06
Messaggio: Grazie, Petru, molto interessante... 
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 28/04/2008 14:57:20
Messaggio: | asia ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
Non è proprio così...
1) Steddu: non si usa nel contesto di una frase come quella... 2) Faiddani: è sbagliato, si dice faeddani... indicativo presente, terza persona plurale... 3) Chistu: E' corretto dire chissu... (tipo questo, codesto, quello in italiano) 4) E': se ti riferisci a "gadduresu è", non si usa... si dice solo "gadduresu", basta e ne avanza... oppure molto più comune è l'espressione che ho usato io...
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Mi sa che Donovan, che reputo un valente conoscitore delle sfumature limbistiche, ha trovato pane per i suoi denti.  Complimenti Petru: vedo che hai le idee chiare. Mi piacerebbe che qualche altro gallurese confermasse quanto hai detto. 
|
Cara Asia, con Petru vai sul sicuro, non c'è bisogno di confermare. Chi meglio di lui può darci lezione di gallurese? 
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 28/04/2008 23:52:45
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
In caso di dubbi ci si può rivolgere a qualche ente culturale. In Gallura esistono diverse associazioni che si occupano di bilinguismo. .....
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Ciao Petru, non per smentire ciò che dici (ci mancherebbe, io non sono gallurese, quindi non posso competere) ma di una cosa son sicuro: che, anche nel "gallurese", di zona in zona, di paese in paese, ci sono varie sfumature, come la coniugazione di certi verbi, la pronunzia ecc. Quindi, anche in Gallura, non cresce dappertutto "la stessa erba". Sarebbe interessante far notare queste differenze, ma forse stiamo cominciando ad uscire un pochino fuori topic. Un saluto Turritano
Autore Risposta: asia
Inserita il: 29/04/2008 00:33:17
Messaggio: | nicode ha scritto:
Cara Asia, con Petru vai sul sicuro, non c'è bisogno di confermare. Chi meglio di lui può darci lezione di gallurese?  |
Ah... qui gatta ci cova. Voglio le credenziali.
Autore Risposta: Gio
Inserita il: 29/04/2008 09:56:15
Messaggio: Queste iniziative di inserire qualche ora di programmazione del dialetto alla radio e alla TV già da molto viene fatto da noi ma...è come dare un biscotto a un asino. L'italiano è la lingua amministrativa e per la lingua commerciale semmai viene prima l'inglese. Il dialetto, così come la "lingua" sarda ha solo valore storico e di folclore.
Autore Risposta: Marialuisa
Inserita il: 29/04/2008 10:10:55
Messaggio: | Gio ha scritto:
Queste iniziative di inserire qualche ora di programmazione del dialetto alla radio e alla TV già da molto viene fatto da noi ma...è come dare un biscotto a un asino. L'italiano è la lingua amministrativa e per la lingua commerciale semmai viene prima l'inglese. Il dialetto, così come la "lingua" sarda ha solo valore storico e di folclore.
|
Permettimi Gio di dissentire su queste tue considerazioni pessimistiche .Ogni goccia è un oceano per una buona causa . Io comunque accetterò con tanto piacere il biscottino giornaliero (tempo permettendo ) da brava asinella ( quanto mi piacciono gli asini ! )quale sono :-))
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 29/04/2008 23:02:11
Messaggio: | Gio ha scritto:
Queste iniziative di inserire qualche ora di programmazione del dialetto alla radio e alla TV già da molto viene fatto da noi ma...è come dare un biscotto a un asino. L'italiano è la lingua amministrativa e per la lingua commerciale semmai viene prima l'inglese. Il dialetto, così come la "lingua" sarda ha solo valore storico e di folclore.
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E l'"asino" chi sarebbe? La lingua di ogni Nazione è un fatto storico , cultura popolare, che si è evoluta nei millenni. Hai mai sentito parlare, perlomeno di "bilinguismo"? Cioè l'uso di due lingue (quella della Nazione sottomessa e quella della potenza egemone di turno) ufficialmente e contemporaneamente? Valore "storico e di folklore"? e ti sembra poco, cioè e il distintivo di un popolo! Quello che è "storico" va tutelato come tale, quello "folkloristico" pure, a meno che, tu, per "folkloristico" non intendi il significato traslato e deleterio del termine. In realtà "FOLKLORE" viene dall'inglese FOLK, cioè "POPOLO". Qualcosa di vivo e ben radicato nel popolo. Comunque la Lingua Sarda, come recita la Costituzione per le lingue minoritarie (Sardo incluso), va prottetta e tutelata, altro che “biscottino”! Oppure facciamo una bella cosa: studiamo e parliamo solo Inglese, la lingua internazionale odierna e, per il sicuro, anche il Cinese, presumibilmente la lingua del futuro. Questo ovviamente in tutto il mondo: un bel "ripulisti" e non se ne parla più!  Turritano
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 29/04/2008 23:17:38
Messaggio: Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
Autore Risposta: Marialuisa
Inserita il: 30/04/2008 09:14:09
Messaggio: | Turritano ha scritto Comunque la Lingua Sarda, come recita la Costituzione per le lingue minoritarie (Sardo incluso), va prottetta e tutelata, altro che “biscottino”! Oppure facciamo una bella cosa: studiamo e parliamo solo Inglese, la lingua internazionale odierna e, per il sicuro, anche il Cinese, presumibilmente la lingua del futuro. Questo ovviamente in tutto il mondo: un bel "ripulisti" e non se ne parla più!  Turritano
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Mi risulta che L'Università Complutense di Madrid avesse istituito , tempo fa , un corso online in lingua sarda "Cursu initziale de limba sarda" e che avesse ricevuto tante adesioni , specialmente in Catalogna. Il prof Xavier Conde ,oltre a essere direttore dell'Università , è presidente di Romania Minor ,ente a carattere europeo che si prepone di divulgare e diffondere lingue romanze minoritarie .
Outubro–Dezembro 2006 \ Curso inicial de língua sarda
Romania Minor organiza um curso não presencial de língua sarda por Internet, reconhecido como créditos universitários pela Universidade de Girona.
Questo per sottolineare , Turritano , che l'interesse va anche oltre i nostri confini .
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 30/04/2008 09:26:49
Messaggio: Grazie Marialuisa. Io aggiungo solo che si studia in tante altre Università, come in Germania, Giappone tanto per fare solo due esempi. E’ un peccato abbandonarla e lasciarla morire, morirebbe anche l’identità del Nostro Popolo e, personalmente, morirebbe anche gran parte di me! Turritano
Autore Risposta: asia
Inserita il: 30/04/2008 10:32:35
Messaggio: | Turritano ha scritto:
| Gio ha scritto:
Queste iniziative di inserire qualche ora di programmazione del dialetto alla radio e alla TV già da molto viene fatto da noi ma...è come dare un biscotto a un asino. L'italiano è la lingua amministrativa e per la lingua commerciale semmai viene prima l'inglese. Il dialetto, così come la "lingua" sarda ha solo valore storico e di folclore.
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E l'"asino" chi sarebbe? La lingua di ogni Nazione è un fatto storico , cultura popolare, che si è evoluta nei millenni. Hai mai sentito parlare, perlomeno di "bilinguismo"?  Turritano |
Per certi sardi, quando si sente la parola asino, scatta il terrore della comparazione ed il meccanismo di autodifesa. In realtà Gio ha usato una metafora, per sottolineare l'inutilità dell'operazione. Ne hai usata una anche tu all'inizio del topic, dicendo che con quel provvedimento è come regalare un sonaglino ad un moribondo e hai aggiunto: ... insomma quei rimedi di cui si parla (e dei quali io stesso sono ben felice) andavano presi 50, 40, 30, diciamo anche 20 anni fa, ma adesso... sono solo un sonaglino! In realtà tu sottolinei la tardività di un'operazione utile, mentre Gio la puntualità di un intervento inutile. Ma poichè parla della sua zona, del canton Ticino nella fattispecie, la sua considerazione merita attenzione e rispetto.  Saluti a te e a Maria Luisa.
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 30/04/2008 14:05:58
Messaggio: | Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
|
Un motivo in più per non considerarlo il governatore di tutti .... Se teneva il discorso in Italiano lo avrebbero capito TUTTI i sardi.
Autore Risposta: annika
Inserita il: 30/04/2008 14:46:13
Messaggio: Io Quoto Turritano......su quanto ha fatto Soru............
Nicode..........non essere disfattista..........Molto di buono l'ha fatto ............(aiuto !!!!!!!)..........Nicode vedo le tue orecchie che fumano...... 
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 30/04/2008 15:42:18
Messaggio: | nicode ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
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Un motivo in più per non considerarlo il governatore di tutti .... Se teneva il discorso in Italiano lo avrebbero capito TUTTI i sardi.
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Il discorso di Soru infatti non è indirizzato a tutti i sardi indistintamente, ma a coloro i quali desiderano che il nostro patrimonio linguistico non scompaia. Gli altri possono anche non capire, o fare finta di non capire...
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 30/04/2008 16:07:29
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Non è proprio così...
1) Steddu: non si usa nel contesto di una frase come quella... 2) Faiddani: è sbagliato, si dice faeddani... indicativo presente, terza persona plurale... 3) Chistu: E' corretto dire chissu... (tipo questo, codesto, quello in italiano) 4) E': se ti riferisci a "gadduresu è", non si usa... si dice solo "gadduresu", basta e ne avanza... oppure molto più comune è l'espressione che ho usato io...
Abà è la forma contratta di abali... quest'ultima si usa pochissimo... talvolta in espressioni come abal'abali (più usato però è abal'abà)
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Mah... Io leggo altri galluresi online e steddu lo usano, un esempio lo trovi qua: http://www.politicaonline.net/forum...ostcount=178
Non credo che la contestualizzazione di un termine sia fissa in eterno e valida solo per alcune espressioni. Io non sto in Gallura e non posso saperlo, ma avrei delle difficoltà a definire la giustezza dell' utilizzo di un termine in un contesto.
Un esempio dell' utilizzo di "faiddani" piuttosto che di "faeddani" lo trovi invece qua: http://www.adecec.net/foru2/viewtop...09d1a80fbf82 Non posso conoscere tutte le varianti interne al gallurese, io faccio semplicemente un collage di tutto ciò che leggo e per me comunque sarebbe stato più semplice utilizzare "faeddà" piuttosto che "faiddà", dato che nel mio sardo si usa "faeddare".
"Chistu" è l' equivalente di "custu" in sardo, così come "chissu" è l' equivalente di "cussu", su questo non temo smentite. Comunque la sfumatura di significato non è identica all' italiano "codesto".
Sull' uso della "è" permettimi di dissentire, se io voglio dire che uno è gallurese non ho grosse alternative, al limite posso decidere se mettere la "è" prima o dopo il termine cui mi riferisco.
L' aghju finita abà! Avvidezzi sani!
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 30/04/2008 19:27:31
Messaggio: | Donovan ha scritto:
| nicode ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
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Un motivo in più per non considerarlo il governatore di tutti .... Se teneva il discorso in Italiano lo avrebbero capito TUTTI i sardi.
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Il discorso di Soru infatti non è indirizzato a tutti i sardi indistintamente, ma a coloro i quali desiderano che il nostro patrimonio linguistico non scompaia. Gli altri possono anche non capire, o fare finta di non capire...
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Se non era indirizzato a tutti i sardi va bene, niente da dire, questo conferma che non è il governatore di tutti ma solamente di quelli che parlano come lui. Tempo fa, dove ora siede il caro Soru, governava un grande politico, un certo Paolo Dettori, ma non mi risulta che abbia mai fatto un intervento ufficiale in Gallurese, ma parlava sempre in Italiano.
Se proprio volete parlare il sardo, parlatelo fra di voi, ma non cercate di imporlo agli altri.
Autore Risposta: asia
Inserita il: 30/04/2008 19:33:13
Messaggio: By Nicode
| | Se proprio volete parlare il sardo, parlatelo fra di voi, ma non cercate di imporlo agli altri. |
Pronunciata da una persona che parla perfettamente una delle varianti di sa limba... questa frase lascia basìti.
E dovrebbe far riflettere perchè, invitando gli altri a parlare il sardo tra di loro, pare considerare il gallurese come un idioma a sé stante.  A questo punto nasce spontanea una domanda: ma qual è il sardo?
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 30/04/2008 19:52:29
Messaggio: | asia ha scritto: E l'"asino" chi sarebbe? La lingua di ogni Nazione è un fatto storico , cultura popolare, che si è evoluta nei millenni. Hai mai sentito parlare, perlomeno di "bilinguismo"?  Turritano |
Per certi sardi, quando si sente la parola asino, scatta il terrore della comparazione ed il meccanismo di autodifesa. In realtà Gio ha usato una metafora, per sottolineare l'inutilità dell'operazione. Ne hai usata una anche tu all'inizio del topic, dicendo che con quel provvedimento è come regalare un sonaglino ad un moribondo e hai aggiunto: ... insomma quei rimedi di cui si parla (e dei quali io stesso sono ben felice) andavano presi 50, 40, 30, diciamo anche 20 anni fa, ma adesso... sono solo un sonaglino! In realtà tu sottolinei la tardività di un'operazione utile, mentre Gio la puntualità di un intervento inutile. Ma poichè parla della sua zona, del canton Ticino nella fattispecie, la sua considerazione merita attenzione e rispetto.  Saluti a te e a Maria Luisa.  [/quote] Ciao Asia, è sempre un piacere discutere e, perché no, anche bisticciare con te . Grazie dei saluti, che ossequiosamente ricambio, e della tua spiegazione che, puntuale e puntigliosa non poteva mancare, ma te la potevi anche risparmiare, perché l'avevo capito da solo. Perciò non cambio di una virgola i miei precedenti interventi e, con tutto il rispetto, ripeto: e l’asino chi sarebbe? Io no, e ti assicuro che non ho nessun complesso, né dell’asino né di altro tipo L’unico commento che si potrebbe e fare, visto che Giò è del Canton Ticino, è questo: lui pensi alle cose sue che alle nostre ci pensiamo noi! Turritano
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 30/04/2008 19:55:15
Messaggio: | asia ha scritto:
By Nicode
| | Se proprio volete parlare il sardo, parlatelo fra di voi, ma non cercate di imporlo agli altri. |
Pronunciata da una persona che parla perfettamente una delle varianti di sa limba... questa frase lascia basìti.
E dovrebbe far riflettere perchè, invitando gli altri a parlare il sardo tra di loro, pare considerare il gallurese come un idioma a sé stante.  A questo punto nasce spontanea una domanda: ma qual è il sardo? 
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E' la stessa domanda da me posta qualche giorno fa..... non ho ricevuto una risposta convincente. Forse sarai più fortunata di me
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 30/04/2008 20:03:29
Messaggio: Non c'è peggior "sordo" di chi non vuol sentire. O si tratta di qualcosa di "più serio"? Turritano
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 30/04/2008 20:25:06
Messaggio:
Infatti non dice "steddu" ma "steddu mè", che non è la stessa cosa che hai scritto tu...
| Non credo che la contestualizzazione di un termine sia fissa in eterno e valida solo per alcune espressioni. Io non sto in Gallura e non posso saperlo, ma avrei delle difficoltà a definire la giustezza dell' utilizzo di un termine in un contesto.
Un esempio dell' utilizzo di "faiddani" piuttosto che di "faeddani" lo trovi invece qua: http://www.adecec.net/foru2/viewtop...09d1a80fbf82
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Assieme a "faiddani" ci sono anche altre cosette sbagliate... quel signore lì non è molto pratico nello scrivere il gallurese... In effetti è un verbo alquanto strano... Ha diverse forme che cambiano... L'infinito è "faiddà" e non faeddà come talvolta qualcuno scrive; Il gerundio è "faiddendi"; il participio passato è "faiddatu"... Però l'indicativo presente è come ti ho detto: eu faeddu, tu faeddi, iddu faedda, noi faiddemu, voi faiddeti, iddi faéddani, con l'accento tonico sulla E che è chiusa. Faiddaani è l'imperfetto...
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"Chistu" è l' equivalente di "custu" in sardo, così come "chissu" è l' equivalente di "cussu", su questo non temo smentite. Comunque la sfumatura di significato non è identica all' italiano "codesto".
Sull' uso della "è" permettimi di dissentire, se io voglio dire che uno è gallurese non ho grosse alternative, al limite posso decidere se mettere la "è" prima o dopo il termine cui mi riferisco.
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Queste sono solo opinioni; la realtà è un'altra...
| L' aghju finita abà! Avvidezzi sani! 
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Ci sono due errori grossolani... anzi due e mezzo...
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 30/04/2008 21:35:49
Messaggio: Bellissimo questo post...
Gira che ti rigira si torna sempre a discutere sulla necessita' o meno di insegnare il sardo, quale sardo e la LSC ...LLC....LP o 45 giri....
Grande Petru! Io sono una grande sostenitrice della identita' di ciascuna delle varianti, della loro originalita' e del fatto che non si debbano e non si possano unire in un ibrido, un aborto di lingua comune. E mi fanno ridere coloro che sostengono che una volta che si conosce una variante, le altre sono comprensibili!!! MA CANDU MAI!!!!! Proprio questo fine settimana chiacchieravo con alcuni linguisti..indipendentisti..e chi piu ne ha piu ne metta....durante il convengo sull'emigrazione a Cagliari.....e mettevamo a confronto le nostre varianti...... C'era solo da ridere!!!!!!! E infatti....abbiamo riso!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Autore Risposta: asia
Inserita il: 30/04/2008 22:15:00
Messaggio: | ziama ha scritto:
Bellissimo questo post...
Gira che ti rigira si torna sempre a discutere sulla necessita' o meno di insegnare il sardo, quale sardo e la LSC ...LLC....LP o 45 giri....
Grande Petru! Io sono una grande sostenitrice della identita' di ciascuna delle varianti, della loro originalita' e del fatto che non si debbano e non si possano unire in un ibrido, un aborto di lingua comune. E mi fanno ridere coloro che sostengono che una volta che si conosce una variante, le altre sono comprensibili!!! MA CANDU MAI!!!!! Proprio questo fine settimana chiacchieravo con alcuni linguisti..indipendentisti..e chi piu ne ha piu ne metta....durante il convengo sull'emigrazione a Cagliari.....e mettevamo a confronto le nostre varianti...... C'era solo da ridere!!!!!!! E infatti....abbiamo riso!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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E ddu creu! Per Nicode il campidanese è arabo.
Sai, Ziama, anche in ambito linguistico un po' di automitologia ci vuole. E quindi lasciamoli sognare di fronte ai loro totem. 
Io nel frattempo studio da autodidatta ma, per dirla alla Casella.... solo quando lo dirò io!
Autore Risposta: scizia
Inserita il: 30/04/2008 22:46:04
Messaggio: anche secondo me non si possono unire in un unico sardo a chi tocherebbe imparare? io conosco solo il campidanese e riesco a capire qualcosa del nuorese, il resto e' zero
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 30/04/2008 23:00:48
Messaggio: Non mi dispiacerebbe imparare tutte le varianti..... Mi dispiacerebbe dovere parlare un miscuglio delle tanti.... Preferisco impararne cinque belle anche se difficoltose...che una bastarda!!!!!!!!!!
Autore Risposta: asia
Inserita il: 30/04/2008 23:08:10
Messaggio: | ziama ha scritto:
Non mi dispiacerebbe imparare tutte le varianti..... Mi dispiacerebbe dovere parlare un miscuglio delle tanti.... Preferisco impararne cinque belle anche se difficoltose...che una bastarda!!!!!!!!!! |
Cessu cessu... se ti legge Donovan sei morta! 
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 01/05/2008 00:36:25
Messaggio: | asia ha scritto:
| ziama ha scritto:
Non mi dispiacerebbe imparare tutte le varianti..... Mi dispiacerebbe dovere parlare un miscuglio delle tanti.... Preferisco impararne cinque belle anche se difficoltose...che una bastarda!!!!!!!!!! |
Cessu cessu... se ti legge Donovan sei morta!  
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No, Ziama non muore per questi discorsi, muore il sardo, più semplicemente. E' l' Unesco a certificare che il motivo principale della scomparsa di una lingua è l' assenza di un' ortografia unificante, sia che questa si chiami LSC sia che si tratti di un' altra. Visto che è a Ziama che ci rivolgiamo e visto che abita nella Grande Mela, mi piacerebbe sapere da lei quante pronunce differenti relative all' inglese sente nella sola New York, quanti standard grafici dell' inglese conosce e se questo vieta a chiunque di pronunciare l' inglese come meglio crede, almeno finchè viene capito.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 01/05/2008 00:55:21
Messaggio: | asia ha scritto:
By Nicode
| | Se proprio volete parlare il sardo, parlatelo fra di voi, ma non cercate di imporlo agli altri. |
Pronunciata da una persona che parla perfettamente una delle varianti di sa limba... questa frase lascia basìti.
E dovrebbe far riflettere perchè, invitando gli altri a parlare il sardo tra di loro, pare considerare il gallurese come un idioma a sé stante.  A questo punto nasce spontanea una domanda: ma qual è il sardo? 
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Il sardo è una lingua con le seguenti caratteristiche distintive - L' articolo derivati da ipsum (SU; SA; SOS; SAS; IS) - La S al plurale - Il futuro con la perifrasi HABEO + AD + INFINITO
Il Gallurese condivide parzialmente solo l' ultima di queste caratteristiche, perciò è considerato sardo solo a livello geografico, sia dai linguisti sia dallo Stato Italiano. Se il Gallurese (e il Sassarese) venissero considerati lingua sarda tout-court, eliminando quindi l' importanza di queste differenze la Lingua Sarda sarebbe automaticamente considerata a livello legislativo un dialetto italiano, esattamente la considerazione che ha oggi il gallurese.
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 01/05/2008 01:05:10
Messaggio: Donovan... Il discorso dell'inglese non regge a confronto con il sardo e le sue varianti! Qui non stiamo parlando di pronuncia ma di parole completamente diverse nelle diverse varianti! Io ancora riesco a capire un britannico quando parla...riesco a capire un australiano...magari devo abituarmi all'accento ma le regole grammaticali sono le stesse e restano invariate (esistono si alcuni termini diversi per indicare alcune cose, ma sono eccezioni e non regole).. Come ha ben detto Petru in alcuni interventi addietro, esistono delle parole in sardo che sembrerebbero volere indicare la stessa cosa solo perche hanno un suono simile ...per scoprire poi che si sta prendendo aglio per cipolla! Io sono ASSOLUTAMENTE contraria ad una lingua comune....sarebbe artificiale....e non sta salvando un bel niente....perche non essendo una lingua spontanea, essendo stata creata a tavolino....mi dici cosa effettivamente sta salvando?? Non salva il mio campidanese, non salva il sassarese di Turritano, non salva il Logudorese di Miss Diamante..... Io sono del parere che a ognuno va il suo..... Nel Campidano si insegna il Campidanese e lo si usi se mai si arrivasse a stilare dei documenti in limba....e cosi anche negli altri posti! Sara' prerogativa di chi vuole imparare tutte le varianti di impararle da se! Io non voglio che nessuno "strumentalizzi" il mio sardo....non voglio usare termini che non mi appartengono solo perche qualcuno a tavolino ha deciso che fosse cosi.... QUELLA e' la morte di una lingua......
Autore Risposta: asia
Inserita il: 01/05/2008 11:02:52
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan... Io non voglio che nessuno "strumentalizzi" il mio sardo....non voglio usare termini che non mi appartengono solo perche qualcuno a tavolino ha deciso che fosse cosi.... QUELLA e' la morte di una lingua...... |
Sono sdraiata sulla tua linea di pensiero. So già che Donovan ti dirà che la LSC sarà usata solo per i documenti e sarà un artificio legato alla sola scrittura... per non ingabbiare le varianti del parlato. Ma questo escamotage non mi convince, come non mi ha mai convinto l'insegnamento obbligatorio del sardo nelle scuole.
Nessun gioco di prestigio mi ha mai convinta sino in fondo.
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 01/05/2008 11:20:07
Messaggio: | asia ha scritto: Ma questo escamotage non mi convince, come non mi ha mai convinto l'insegnamento obbligatorio del sardo nelle scuole.
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Forse lo hai sempre visto da una prospettiva non adatta... Visto dalla posizione "giusta" appare per quello che è in realtà: un bella torta da spartire... possibilmente in pochi... nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie...
Autore Risposta: asia
Inserita il: 01/05/2008 14:26:33
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto: Ma questo escamotage non mi convince, come non mi ha mai convinto l'insegnamento obbligatorio del sardo nelle scuole.
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Forse lo hai sempre visto da una prospettiva non adatta... Visto dalla posizione "giusta" appare per quello che è in realtà: un bella torta da spartire... possibilmente in pochi... nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie... |
Grazie, Petru per le tue parole. So che sei un esperto... e quindi ciò che asserisci mi conforta. In tutta questa montatura pseudo-ideologica, lo squallore più grande è legato al calcolo, al tornaconto, all'uso strumentale del patrimonio culturale che diventa business.
Quando ho provato a metterlo in conto, sono stata murata dagli indipendentisti, che non hanno capito -o non vogliono capire- cosa o chi si nasconde dietro questa pirotecnìa linguistica. Ci vuole ben altro per difendere il patrimonio culturale e per metterlo al riparo da questa indecente polverizzazione dell'etica identitaria.
P.S. Gradirei un tuo parere su questo argomento.
http://www.gentedisardegna.it/topic...filosardista
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 01/05/2008 15:13:20
Messaggio: | nicode ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
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Un motivo in più per non considerarlo il governatore di tutti .... Se teneva il discorso in Italiano lo avrebbero capito TUTTI i sardi.
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Anche io ho avuto l'impressione che il Governatore non si stesse rivolgendo a tutti, perché non tutti i sardi parlano il sardo e non tutti quelli che parlano il sardo parlano il campidanese.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 02/05/2008 18:19:06
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan... Il discorso dell'inglese non regge a confronto con il sardo e le sue varianti! Qui non stiamo parlando di pronuncia ma di parole completamente diverse nelle diverse varianti! Io ancora riesco a capire un britannico quando parla...riesco a capire un australiano...magari devo abituarmi all'accento ma le regole grammaticali sono le stesse e restano invariate (esistono si alcuni termini diversi per indicare alcune cose, ma sono eccezioni e non regole)... |
Potrà sembrarti strano, ma questa è l' esatta definizione della lingua sarda: ci si deve abituare all' accento e quindi alla pronuncia e le regole grammaticali sono identiche. La grossa differenza, guarda caso, sta proprio nella presenza di uno standard grafico unitario...
| ziama ha scritto:
Come ha ben detto Petru in alcuni interventi addietro, esistono delle parole in sardo che sembrerebbero volere indicare la stessa cosa solo perche hanno un suono simile ...per scoprire poi che si sta prendendo aglio per cipolla!
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Tipo? Comunque anche se dovessero esserci casi del genere il problema non sussisterebbe. Non mi risulta che chi parla inglese non distingua un "tear" usato nel senso di lacrima da un "tear" utilizzato nel senso di "strappo". E nessuno può sapere se entrambi venissero utilizzati tradizionalmente nello stesso luogo prima dell' avvento della standardizzazione.
| ziama ha scritto:
Io sono ASSOLUTAMENTE contraria ad una lingua comune....sarebbe artificiale....e non sta salvando un bel niente....perche non essendo una lingua spontanea, essendo stata creata a tavolino....mi dici cosa effettivamente sta salvando?? Non salva il mio campidanese, non salva il sassarese di Turritano, non salva il Logudorese di Miss Diamante..... Io sono del parere che a ognuno va il suo..... |
Il discorso è piuttosto lungo, cercherò di essere sintetico. L' attuale situazione del sardo in via d' estinzione è dovuta essenzialmente alla presenza dell' italiano, che ha uno standard grafico univoco (ed artefatto...ma questo non sembra suscitare scandalo alcuno, quasi che l' italiano sia nato direttamente dalla testa di Dio). L' avere uno standard grafico univoco dà dei vantaggi che sono la facilità di lettura e quindi di comprensione, la velocità e facilità di scrittura dovuta ad una forma sempre uguale, la possibilità di giudicare la correttezza formale di un qualsivoglia enunciato e di dare quindi a quello standard grafico un valore intrinseco: quello di lingua di cultura e quindi di una posizione sociale migliore. Ok? Per raggiungere questo risultato ovviamente lo si deve insegnare in modo obbligatorio e deve essere valido per tutti.
Se tuti si metesero ascrivere una qual siasi lingwa come melio credeno e kyaro ke lecose di venterebero unpo piu com plicatte...o no?
In un concorso pubblico come si può essere giudicati nello scritto se ognuno è libero di scrivere come gli pare e piace? Oppure, come posso far vendere un mio libro o far leggere un articolo di giornale se ogni volta creo un affaticamento sia visivo che mentale nel lettore? La lingua che verrà preferita sarà sempre l' altra 8l' italiano), in quanto da un punto di vista strettamente legato alla lettura la sua comprensione è molto più facile, essendosi già abituati ad una forma grafica certa. Risultato: quella lingua non potrà mai concorrere con l' altra, e giorno dopo giorno verrà sempre più associata ad ignoranza ed incultura, i "passaggi generazionali" la vedranno sempre più sfavorita proprio perchè si tenderà ad insegnare ai propri figli una lingua che potrà loro garantire un futuro migliore. Non sto inventando nulla: in Sardegna accade sistematicamente da 50 anni a questa parte. Il primo lavoro deve essere fatto dai genitori in casa, senza dubbio, e consiste nell' insegnare il dialetto del proprio paese, così come l' hanno sempre conosciuto. Ma è un lavoro che deve dare i suoi frutti anche a livello di possibilità di raggiungimento di una posizione sociale, ed uno standard scritto è l' unico sistema per raggiungerlo, perchè presuppone tutto ciò di cui parlavo prima a proposito dell' italiano. Questo è il punto nodale di tutto il discorso. In questo senso lo standard scritto protegge tutto il gruppo linguistico: valorizzandolo.
Cosa devono fare quindi i genitori e i bambini sardi? Devono semplicemente parlare il proprio dialetto in casa ed imparare a scriverlo a scuola. Il bambino di un paese campidanese penserà "Po a mei est mellus a tenni una forma ùnica de lìngua sarda" quello logudorese penserà "Po a mie est menzus a tenner una forma ùnica de limba sarda" entrambi scriveranno "Po a mie est mègius a tènnere una forma ùnica de limba sarda" che non è una frase che esiste sulla luna, ma una forma usata nelle zone centrali della Sardegna, sopra Oristano, per essere precisi.
| ziama ha scritto:
Nel Campidano si insegna il Campidanese e lo si usi se mai si arrivasse a stilare dei documenti in limba....e cosi anche negli altri posti! |
Ok, nel nord della Sardegna usiamo il Logudorese, nel sud il Campidanese, ma come si scrive "Il sole mi ha svegliato" in Campidanese ad esempio? Magari ora scopre che il "Campidanese" ed il "Logudorese" non sono costruzioni artificiali...
| ziama ha scritto:
Sara' prerogativa di chi vuole imparare tutte le varianti di impararle da se! Io non voglio che nessuno "strumentalizzi" il mio sardo....non voglio usare termini che non mi appartengono solo perche qualcuno a tavolino ha deciso che fosse cosi.... QUELLA e' la morte di una lingua......
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Nessuno deve utilizzare nessun termini che non gli appartengono. La scelta lessicale è libera in LSC come lo sarebbe in qualunque altro standard, TUTTE le parole sono ammesse, ci si deve limitare a scriverle nella stessa maniera. Il reale problema che traspare da discorsi come questo è la considerazione del sardo come "lingua del cuore", e non come "lingua del cervello". La nostra lingua assolvere entrambe le funzioni o finirà per essere sopraffatta dall' italiano, questo è quanto, e la standardizzazione è un passaggio obbligato per fare in modo che non accada.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 02/05/2008 18:31:19
Messaggio: | asia ha scritto:
| ziama ha scritto:
Donovan... Io non voglio che nessuno "strumentalizzi" il mio sardo....non voglio usare termini che non mi appartengono solo perche qualcuno a tavolino ha deciso che fosse cosi.... QUELLA e' la morte di una lingua...... |
Sono sdraiata sulla tua linea di pensiero. So già che Donovan ti dirà che la LSC sarà usata solo per i documenti e sarà un artificio legato alla sola scrittura... per non ingabbiare le varianti del parlato. Ma questo escamotage non mi convince, come non mi ha mai convinto l'insegnamento obbligatorio del sardo nelle scuole.
Nessun gioco di prestigio mi ha mai convinta sino in fondo. 
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Il "gioco di prestigio" è assolutamente lo stesso che hai messo in pratica tu da bambina alle scuole elementari quando pensavi "ga dito" e scrivevi "ha detto", tornavi a casa e continuavi a dire "ga dito". Anzi, l' italiano standard include anche la pronuncia obbligatoria oltre allo scritto, perciò dovrebbe essere ancora più pernicioso per i suoi dialetti. Eppure a me sembra che il dialetto veneto, così come il romanesco, il napoletano ed ovviamente il toscano siano ancora in gran forma. Perchè dovrebbe succedere in Sardegna ciò che non è avvenuto in Italia, dove le distanze linguistiche tra i vari dialetti sono ben maggiori di quelle sarde?
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 02/05/2008 18:33:08
Messaggio: Donovan,
Il tuo discorso sulle parole che in una lingua possono avere diversi significati non regge! Se in inglese tu dici TEAR come lacrima o TEAR come strappo, siamo tutti quanti in grado di capire cosa significa in base al contesto della frase. E' un discorso che vale in tutte le lingue, dove la stessa parola puo' assumere significati diversi. (OBIA in campidanese che significa OLIVA, OBIA in campidanese che significa VOLEVO!) Anche il francese e l'italiano hanno regole grammaticali molto simili, quasi uguali, se non fosse pero' che di francese ne mastico poco e ne capisco ancora meno. Vuoi forse dirmi che spagnolo, italiano, francese, portoghese, rumeno e perche no, anche il sardo...tutte di diretta discendenza latina, possono in qualche modo essere riuniti sotto una LINGUA COMUNE??? Davvero vuoi farmi credere che le diverse varianti siano comprensibili a tutti? Qui non si parla dello stesso termine con significati diversi...qui stiamo parlando di parole che non si assomigliano neanche lontanamente ma che nelle diverse varianti vengono usate per indicare la stessa cosa. Guarda qui sotto (Copiato da una discussione precedente!). Mi dici cosa hanno in comune queste parole e in quale maniera dovremo essere capaci di capire (chi non parla e non conosce le altre varianti) cosa stanno a significare?? Lingua comune???? MA COMUNE A CHI?????
(so che c'e' qualche errorino ....ma penso di rendere bene l'idea!)
Italiano - nuorese - trexentese.....poi ditemi come si puo' andare ad intuito.......
gomito = cubidale - guidu vicinato = trichinzu - bixinau affettare = tazzolare - afitai tornare a casa = ghirare - torrai controllare,guardare = abbaidare - controllai, castiai incontrare = abbodiare - incontrai vomitare = bombere - caciai cuscino = pumma - coscinu scuotere = iscutzinare - scutullai pastore = berbecarju - pastori asino = poleddu - burrincu cavalla = ebba - egua pazzia = macchighine - machiori ora = commo - imoi palpeggiare = abbunzare - aprapudai bere = bibere - bufai soffiare = buffare - suai (vedi sopra...da noi bufai significa BERE e non SOFFIARE!!!)
Anche con tutta la buona volonta'.... e l'intuito.......
Autore Risposta: asia
Inserita il: 02/05/2008 18:36:58
Messaggio: | Mi dici cosa hanno in comune queste parole e in quale maniera dovremo essere capaci di capire (chi non parla e non conosce le altre varianti) cosa stanno a significare?? Lingua comune???? MA COMUNE A CHI?????
(so che c'e' qualche errorino ....ma penso di rendere bene l'idea!)
Italiano - nuorese - trexentese.....poi ditemi come si puo' andare ad intuito.......
gomito = cubidale - guidu vicinato = trichinzu - bixinau affettare = tazzolare - afitai tornare a casa = ghirare - torrai controllare,guardare = abbaidare - controllaim, castiai incontrare = abbodiare - incontrai vomitare = bombere - caciai cuscino = pumma - coscinu scuotere = iscutzinare - scutullai pastore = berbecarju - pastori asino = poleddu - burrincu cavalla = ebba - egua pazzia = macchighine - machiori ora = commo - imoi palpeggiare = abbunzare - aprapudai bere = bibere - bufai soffiare = buffare - suai (vedi sopra...da noi bufai significa BERE e non SOFFIARE!!!)
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Semplicemente incredibile. Comincio a pensare che Nicode abbia ragione, quando prende le distanze da un sardo non suo.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 02/05/2008 18:41:55
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto: Ma questo escamotage non mi convince, come non mi ha mai convinto l'insegnamento obbligatorio del sardo nelle scuole.
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Forse lo hai sempre visto da una prospettiva non adatta... Visto dalla posizione "giusta" appare per quello che è in realtà: un bella torta da spartire... possibilmente in pochi... nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie...
|
Ci mancherebbe anche che non vengano pagati! Io sono tra i tanti che dalle "torte linguistiche" ci ha mangiato e parecchio: mio padre fino a qualche mese fa insegnava a scrivere l' italiano ai bambini delle scuole elementari, grazie al denaro versato dai contribuenti. Se poi secondo te un' ora lavorativa di un insegnante che insegna il sardo vale meno di un' ora lavorativa di uno che insegna italiano non devi fare altro che dimostrarlo...
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 02/05/2008 18:47:23
Messaggio: | Donovan ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto: Ma questo escamotage non mi convince, come non mi ha mai convinto l'insegnamento obbligatorio del sardo nelle scuole.
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Forse lo hai sempre visto da una prospettiva non adatta... Visto dalla posizione "giusta" appare per quello che è in realtà: un bella torta da spartire... possibilmente in pochi... nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie...
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Ci mancherebbe anche che non vengano pagati! Io sono tra i tanti che dalle "torte linguistiche" ci ha mangiato e parecchio: mio padre fino a qualche mese fa insegnava a scrivere l' italiano ai bambini delle scuole elementari, grazie al denaro versato dai contribuenti. Se poi secondo te un' ora lavorativa di un insegnante che insegna il sardo vale meno di un' ora lavorativa di uno che insegna italiano non devi fare altro che dimostrarlo...
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Donovan,
con l'unica differenza che chi insegna l'italiano si e' dovuto pagare gli studi universitari e non glieli ho certo pagati di tasca mia ...perche come giustamente dice Petru ci vorranno i NOSTRI soldi per "nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie... "
Vorrei inoltre aggiungere che tanti di voi continuano ad insistere sul fatto che il sardo dovrebbe essere innanzitutto parlato e insegnato in famiglia. Mi spiegate come si fa a 'obbligare' una cosa del genere? Multiamo coloro che non lo fanno? Come renderlo coercitivo??
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 02/05/2008 19:05:36
Messaggio: | ziama ha scritto:
| Donovan ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto: Ma questo escamotage non mi convince, come non mi ha mai convinto l'insegnamento obbligatorio del sardo nelle scuole.
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Forse lo hai sempre visto da una prospettiva non adatta... Visto dalla posizione "giusta" appare per quello che è in realtà: un bella torta da spartire... possibilmente in pochi... nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie...
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Ci mancherebbe anche che non vengano pagati! Io sono tra i tanti che dalle "torte linguistiche" ci ha mangiato e parecchio: mio padre fino a qualche mese fa insegnava a scrivere l' italiano ai bambini delle scuole elementari, grazie al denaro versato dai contribuenti. Se poi secondo te un' ora lavorativa di un insegnante che insegna il sardo vale meno di un' ora lavorativa di uno che insegna italiano non devi fare altro che dimostrarlo...
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Donovan,
con l'unica differenza che chi insegna l'italiano si e' dovuto pagare gli studi universitari e non glieli ho certo pagati di tasca mia ...perche come giustamente dice Petru ci vorranno i NOSTRI soldi per "nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie... "
Vorrei inoltre aggiungere che tanti di voi continuano ad insistere sul fatto che il sardo dovrebbe essere innanzitutto parlato e insegnato in famiglia. Mi spiegate come si fa a 'obbligare' una cosa del genere? Multiamo coloro che non lo fanno? Come renderlo coercitivo??
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Ziama, dici le cose con un'evidenza tale che è impossibile non quotarti. Anche io sono per la valorizzazione delle varianti, non sono per la lingua sarda unificata. Se vogliamo intenderci, parliamo l'italiano!!! Sosterrei iniziative culturali, concorsi, teatro in lingua, farei mille cose. Ieri in chiesa abbiamo cantato l'Ave Maria in Logudorese. E non mi è sembrato strano. Allo stesso tempo però cantiamo anche i "Goggius" in campidanese. E non metto su due piani diversi le cose. Le lascio come sono!!! La lingua sarda è stata già scritta nelle opere degli autori. Ispiriamoci a loro!!!
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 02/05/2008 19:05:54
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan,
Il tuo discorso sulle parole che in una lingua possono avere diversi significati non regge! Se in inglese tu dici TEAR come lacrima o TEAR come strappo, siamo tutti quanti in grado di capire cosa significa in base al contesto della frase. E' un discorso che vale in tutte le lingue, dove la stessa parola puo' assumere significati diversi. (OBIA in campidanese che significa OLIVA, OBIA in campidanese che significa VOLEVO!) Anche il francese e l'italiano hanno regole grammaticali molto simili, quasi uguali, se non fosse pero' che di francese ne mastico poco e ne capisco ancora meno. Vuoi forse dirmi che spagnolo, italiano, francese, portoghese, rumeno e perche no, anche il sardo...tutte di diretta discendenza latina, possono in qualche modo essere riuniti sotto una LINGUA COMUNE??? Davvero vuoi farmi credere che le diverse varianti siano comprensibili a tutti? Qui non si parla dello stesso termine con significati diversi...qui stiamo parlando di parole che non si assomigliano neanche lontanamente ma che nelle diverse varianti vengono usate per indicare la stessa cosa. Guarda qui sotto (Copiato da una discussione precedente!). Mi dici cosa hanno in comune queste parole e in quale maniera dovremo essere capaci di capire (chi non parla e non conosce le altre varianti) cosa stanno a significare?? Lingua comune???? MA COMUNE A CHI?????
(so che c'e' qualche errorino ....ma penso di rendere bene l'idea!)
Italiano - nuorese - trexentese.....poi ditemi come si puo' andare ad intuito.......
gomito = cubidale - guidu vicinato = trichinzu - bixinau affettare = tazzolare - afitai tornare a casa = ghirare - torrai controllare,guardare = abbaidare - controllai, castiai incontrare = abbodiare - incontrai vomitare = bombere - caciai cuscino = pumma - coscinu scuotere = iscutzinare - scutullai pastore = berbecarju - pastori asino = poleddu - burrincu cavalla = ebba - egua pazzia = macchighine - machiori ora = commo - imoi palpeggiare = abbunzare - aprapudai bere = bibere - bufai soffiare = buffare - suai (vedi sopra...da noi bufai significa BERE e non SOFFIARE!!!)
Anche con tutta la buona volonta'.... e l'intuito.......
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Ziama, hai letto attentamente ciò che ho scritto prima? Ho scritto chiaramente che TUTTE le parole entrano a far parte dello standard comune. Queste sono differenze che si possono trovare anche all' interno di uno stesso paese! Sono semplicemente sinonimi! Come "Ora" vs "Adesso" in italiano o "Scream" vs "Shout" in inglese e via dicendo...
Prendendo un esempio dal tuo elenco, Berbecarju - Pastori, che non sono esattamente sinonimi ma indicano il pecoraio ed il pastore in senso generico, nel mio dialetto sono utilizzati entrambi e credo che lo stesso valga per tutta le Sardegna abbiamo le seguenti forme per Berbecàrju:
bervegarzu, berbegarzu, berbecàlgiu, berbecarju, bervecarju, vervecarju, brebegàrgiu, brebegaxu,
La parola è sempre la stessa in tutta l' area sardofona, cambia la pronuncia come puoi vedere. Tra le varie soluzioni in LSC è stata scelta "Berbegàrgiu" e questo è un discorso valido per tutte le altre parole, non solo quelle che hai scritto tu, ma proprio per TUTTE le parole del sardo. La standardizzazione del sardo si limita essenzialmente a questo.
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 02/05/2008 19:16:00
Messaggio: Donovan.. forse non mi sono spiegata. Tutte le persone che parlano inglese capiscono SHOUT...SCREAM ..YELL Tutte le persone che parlano italiano capiscono FACCIA ...VISO....ORA ...ADESSO.... Non tutte le persone che parlano sardo capiscono che cosa significa bervegarzu, berbegarzu, berbecàlgiu, berbecarju, bervecarju, vervecarju, brebegàrgiu, brebegaxu (NE AVESSI CAPITA UNA se non mi avessi detto tu cosa significa!!!   )
Tutte le parole che ti ho citato prima in sardo NON esistono in tutte le varianti... ripeto ....e' come dire che si potrebbe formare una lingua unica dalle lingue neolatine perche hanno una radice comune!! E se cosi fosse....chi deciderebbe quali termini prendere dal fracese, quali dallo spagnolo, rumeno ecc???? MA STIAMO SCHERZANDO?????
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 02/05/2008 19:25:00
Messaggio: | ziama ha scritto:
| Donovan ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto: Ma questo escamotage non mi convince, come non mi ha mai convinto l'insegnamento obbligatorio del sardo nelle scuole.
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Forse lo hai sempre visto da una prospettiva non adatta... Visto dalla posizione "giusta" appare per quello che è in realtà: un bella torta da spartire... possibilmente in pochi... nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie...
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Ci mancherebbe anche che non vengano pagati! Io sono tra i tanti che dalle "torte linguistiche" ci ha mangiato e parecchio: mio padre fino a qualche mese fa insegnava a scrivere l' italiano ai bambini delle scuole elementari, grazie al denaro versato dai contribuenti. Se poi secondo te un' ora lavorativa di un insegnante che insegna il sardo vale meno di un' ora lavorativa di uno che insegna italiano non devi fare altro che dimostrarlo...
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Donovan,
con l'unica differenza che chi insegna l'italiano si e' dovuto pagare gli studi universitari e non glieli ho certo pagati di tasca mia ...perche come giustamente dice Petru ci vorranno i NOSTRI soldi per "nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie... "
Vorrei inoltre aggiungere che tanti di voi continuano ad insistere sul fatto che il sardo dovrebbe essere innanzitutto parlato e insegnato in famiglia. Mi spiegate come si fa a 'obbligare' una cosa del genere? Multiamo coloro che non lo fanno? Come renderlo coercitivo??
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Nessuno può rendere obbligatorio l' uso di una lingua in famiglia, tant' è che a tutt' oggi ci sono famiglie che continuano a tirare su totalmente in sardo i propri figli, nonostante l' insegnamento dell' italiano sia obbligatorio. Io ho parlato esclusivamente di incentivo a farlo, dato dalla possibilità di vedere riconosciuta a livello scolastico la conoscenza del sardo. Ovvero: i bambini che sapranno parlare solo in sardo avranno le stesse possibilità di fare carriera di quelli che sanno parlare solo italiano, chi le saprà parlare entrambe sarà avvantaggiato rispetto ai gruppi precedenti.
Riguardo la tua affermazione precedente sugli studi universitari: prima di arrivare ad avere degli insegnanti che possono insegnare il sardo dopo una preparazione universitaria bisognerà pur avere dei bambini che lo imparano alle elementari, no? Gli stessi bambini che diventeranno vent' anni dopo professori di sardo con tanto di laurea...Stessa identica cosa che venne fatta a suo tempo con l' italiano, se in qualche modo non si inizia mai si potrà arrivare ad averli.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 02/05/2008 19:45:48
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan.. forse non mi sono spiegata. Tutte le persone che parlano inglese capiscono SHOUT...SCREAM ..YELL Tutte le persone che parlano italiano capiscono FACCIA ...VISO....ORA ...ADESSO.... Non tutte le persone che parlano sardo capiscono che cosa significa bervegarzu, berbegarzu, berbecàlgiu, berbecarju, bervecarju, vervecarju, brebegàrgiu, brebegaxu (NE AVESSI CAPITA UNA se non mi avessi detto tu cosa significa!!!   )
Tutte le parole che ti ho citato prima in sardo NON esistono in tutte le varianti... ripeto ....e' come dire che si potrebbe formare una lingua unica dalle lingue neolatine perche hanno una radice comune!! E se cosi fosse....chi deciderebbe quali termini prendere dal fracese, quali dallo spagnolo, rumeno ecc???? MA STIAMO SCHERZANDO?????
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Oh Signore! Lo ripeto per l' ennesima volta: tutte le parole del sardo entrano nello standard, TUTTE, nessuno decide quali siano, ma solo come si scrivono, su mandato della Regione.
Riguardo gli esempi che citi delle lingue, certo che è così, ma è così ADESSO, proprio perchè hanno uno standard univoco! Prima di questo TUTTE le lingue erano nella stessa identica situazione del sardo, che è la condizione naturale di qualsiasi lingua (o gruppo linguistico). La lingua inglese non sono è mica nati con lo standard scritto attuale, per fare un esempio fantasioso ma verosimile: magari a Liverpool si usava "Yell" e a Londra "Scream" e tra loro non si capivano. Una volta che questi vocaboli sono stati uniti sotto lo stesso tetto ed è stato loro insegnato, ecco che per loro diventa assolutamente indifferente usare l' una o l' altra.
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 02/05/2008 22:04:17
Messaggio: | Donovan ha scritto:
Ci mancherebbe anche che non vengano pagati!
Se poi secondo te un' ora lavorativa di un insegnante che insegna il sardo vale meno di un' ora lavorativa di uno che insegna italiano non devi fare altro che dimostrarlo...
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Premesso che non ho dettoche non debbano essere pagati... ci mancherebbe altro...
Allo stesso modo non ho detto che un'ora lavorativa di un insegnante di LSC o LS, valga meno di quella di un insegnante di italiano... la differenza fondamentale è che l'insegnante di italiano insegna una cosa utile... mentre il suo collega di LSU o LSC insegna un qualcosa che non servirà a nessuno... se non a colui che lo insegna...
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 02/05/2008 23:12:30
Messaggio: | asia ha scritto:
gomito = cubidale - guidu vicinato = trichinzu - bixinau affettare = tazzolare - afitai tornare a casa = ghirare - torrai controllare,guardare = abbaidare - controllaim, castiai incontrare = abbodiare - incontrai vomitare = bombere - caciai cuscino = pumma - coscinu scuotere = iscutzinare - scutullai pastore = berbecarju - pastori asino = poleddu - burrincu cavalla = ebba - egua pazzia = macchighine - machiori ora = commo - imoi palpeggiare = abbunzare - aprapudai bere = bibere - bufai soffiare = buffare - suai (vedi sopra...da noi bufai significa BERE e non SOFFIARE!!!)
|
Semplicemente incredibile. [/quote]
Il bello è che da qualche parte della Sardegna esiste anche: gomito = cuitu vicinato = vizinanti; affettare = intazzà, taddhà a fitti; tornare a casa = turrassinni controllare = cumputà guardare = figghjulà incontrare = intuppà vomitare = bumbittà, ruzì cuscino = capitali scuotere = scuzzulà pastore = picuragghju - capragghju asino = asinu - burriccu cavalla = ebba - calarina pazzia = macchini ora = abà palpeggiare = palpuddhà bere = bì soffiare = suffià - sulà
Come si può ben vedere, sono molto simili alle altre già viste, cambia solo la pronuncia... ma poco poco però...  
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 02/05/2008 23:15:46
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| Donovan ha scritto:
Ci mancherebbe anche che non vengano pagati!
Se poi secondo te un' ora lavorativa di un insegnante che insegna il sardo vale meno di un' ora lavorativa di uno che insegna italiano non devi fare altro che dimostrarlo...
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Premesso che non ho dettoche non debbano essere pagati... ci mancherebbe altro...
Allo stesso modo non ho detto che un'ora lavorativa di un insegnante di LSC o LS, valga meno di quella di un insegnante di italiano... la differenza fondamentale è che l'insegnante di italiano insegna una cosa utile... mentre il suo collega di LSU o LSC insegna un qualcosa che non servirà a nessuno... se non a colui che lo insegna...
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Ah, ok..se il discorso è quello dell' utilità strettamente materiale posso anche essere d' accordo, ma non trovo grosse differenze con l' italiano però. Utilità materiale per utilità materiale sarebbe meglio spendere tutti quei soldi per fare insegnare ai bambini inglese e/o spagnolo da dei madrelingua.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 02/05/2008 23:40:29
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto:
gomito = cubidale - guidu vicinato = trichinzu - bixinau affettare = tazzolare - afitai tornare a casa = ghirare - torrai controllare,guardare = abbaidare - controllaim, castiai incontrare = abbodiare - incontrai vomitare = bombere - caciai cuscino = pumma - coscinu scuotere = iscutzinare - scutullai pastore = berbecarju - pastori asino = poleddu - burrincu cavalla = ebba - egua pazzia = macchighine - machiori ora = commo - imoi palpeggiare = abbunzare - aprapudai bere = bibere - bufai soffiare = buffare - suai (vedi sopra...da noi bufai significa BERE e non SOFFIARE!!!)
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Semplicemente incredibile.
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Il bello è che da qualche parte della Sardegna esiste anche: gomito = cuitu vicinato = vizinanti; affettare = intazzà, taddhà a fitti; = tazzulare/affittare tornare a casa = turrassinni controllare = cumputà guardare = figghjulà incontrare = intuppà vomitare = bumbittà, ruzì cuscino = capitali scuotere = scuzzulà pastore = picuragghju - capragghju asino = asinu - burriccu cavalla = ebba - calarina pazzia = macchini ora = abà palpeggiare = palpuddhà bere = bì soffiare = suffià - sulà
Come si può ben vedere, sono molto simili alle altre già viste, cambia solo la pronuncia... ma poco poco però...  [/quote]
A parte che questo è gallurese e non fa parte del gruppo linguistico "Sardo" (la grammatica e la sintassi sono molto simili ma non uguali come tra logudorese e campidanese), per il lessico nella gran parte di questi casi vale esattamente la diversità di pronuncia:
gomito = cuitu = cuidu vicinato = vizinanti; = bighinadu affettare = intazzà, taddhà a fitti; = tazzulare/affittare (stessa radice, ma diversa "evoluzione" tornare a casa = turrassinni = si nde torrare (differenza grammaticale) controllare = cumputà = cumpidare guardare = figghjulà = abbaidare (differenza lessicale) incontrare = intuppà = attoppare (vedi sopra per intazzà) vomitare = bumbittà, ruzì = bombitare cuscino = capitali = capidale scuotere = scuzzulà = iscutzulare/iscutinare pastore = picuragghju - capragghju = berbegarzu (differenza lessicale) - crabarzu asino = asinu - burriccu = àinu - burriccu cavalla = ebba - calarina = ebba pazzia = macchini = macchine ora = abà = como (differenza lessicale) palpeggiare = palpuddhà = palpuddare/ parpuddare bere = bì = bìbere/buffare soffiare = suffià - sulà = sulare
Il lessico non è un problema per fare entrare il gallurese in uno standard sardo, il problema sono la coniugazioni e le declinazioni. Se ad esempio anche il lessico gallurese venisse incluso nello standard attuale, ad esempio il verbo fighjulà dovresti coniugarlo in questo modo:
Deo figiulo Tue figiulas Issu figiulat Nois figiulamus Bois figiulais Issos figiulant
E' un po' forzare la mano, ma non è che sia un' impresa impossibile, alcuni propongono una soluzione di questo tipo per far entrare sia Sassarese che Gallurese in un unico standard sardo, ovviamente affiancato da Sassarese e Gallurese tradizionali.
Autore Risposta: sdan
Inserita il: 02/05/2008 23:46:34
Messaggio: sto seguendo la vostra discussione e mi fa venire in mente quello che dissero gli spagnoli a proposito dei sardi ( 1200 circa): POCOS, LOCOS ET MAL ORGANIZADOS (scusate ma non conosco lo spagnolo) tralasciando i LOCOS che non e' il caso dei sardi, le altre 2 continuano a essere presenti perche' tutti si ostinano a difendere la propria variante linguistica senza rendersi conto che senza un unica limba il sardo scomparira'. sara' un impresa ardua ma secondo me LSC e' giusta
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 03/05/2008 00:13:17
Messaggio: | Donovan ha scritto:
Il lessico non è un problema per fare entrare il gallurese in uno standard sardo, il problema sono la coniugazioni e le declinazioni. Se ad esempio anche il lessico gallurese venisse incluso nello standard attuale, ad esempio il verbo fighjulà dovresti coniugarlo in questo modo:
Deo figiulo Tue figiulas Issu figiulat Nois figiulamus Bois figiulais Issos figiulant
E' un po' forzare la mano, ma non è che sia un' impresa impossibile, alcuni propongono una soluzione di questo tipo per far entrare sia Sassarese che Gallurese in un unico standard sardo, ovviamente affiancato da Sassarese e Gallurese tradizionali.
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Scusa ma non vedo un motivo valido perché si debba infilare nella LSC...
Serve forse a salvaguardare quel modo di esprimersi? Quella lingua non ha bisogno di essere insegnata a scuola perché la imparano a casa da piccoli... perchè i genitori hanno l'accortezza di insegnare ai loro figli la lingua che gli stessi hanno appreso dai loro genitori a sua volta tramandata dai nonni e così via... praticamente da sempre... perché fa parte della loro cultura a sua volta derivata dalle vicende storiche e dalla posizione geografica... è praticamente un fardello appiccicato a ciascuno di loro che sta li ad attestare la propria identità storica e culturale con conseguenti annessi e connessi... Invece così non va bene prendiamo un po di tutto, lo mescoliamo e lo buttiamo dentro un calderone, così ci facciamo un bel minestrone... e obblighiamo tutti a mangiarlo... sempre... anche a chi non piace...
Non mi pare di aver detto che volevo a tutti i costi inserire nel paiolone come ingredienti del minestrone anche alcuni dei vocaboli da me citati... Io ho solo citato il fatto che da qualche parte della Sardegna usano quei termini...
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 04/05/2008 10:39:28
Messaggio: | Albertina ha scritto:
| nicode ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
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Un motivo in più per non considerarlo il governatore di tutti .... Se teneva il discorso in Italiano lo avrebbero capito TUTTI i sardi.
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Anche io ho avuto l'impressione che il Governatore non si stesse rivolgendo a tutti, perché non tutti i sardi parlano il sardo e non tutti quelli che parlano il sardo parlano il campidanese.
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Ecco quanto è stato pubblicato sulla Nuova Sardegna del 03 Maggio a firma della Prof. Eugenia Tognotti.
Sa Die, festa senza popolo un rito stanco chiuso tra le pareti dell’aula consiliare
Diciamocela tutta. Fa una strana impressione seguire in audio-video il discorso in campidanese - debitamente sottotitolato come si trattasse di una lingua “straniera” – che il presidente della Regione, Renato Soru ha pronunciato, nell’aula dei Consiglio regionale in occasione di Sa Diede de Sa Sardigna. A proposito della quale non si può non rilevare - a quindici anni dalla sua istituzione - la sua trasformazione in “rito” e vacanza scolastica; nonché la crescente difficoltà di suscitare un’atmosfera intensamente partecipativa, nell’assenza di un’organizzazione comunitaria e di un condiviso “sentimento di festa”. E questo nonostante l’impegno indefesso dei “padri fondatori” e della Regione che l’ha imposto dall’alto - con “tirannia”, tanto per restare in tema - disseppellendo un episodio minore della storia sarda - la famosa cacciata dei piemontesi da Cagliari - che non poteva diventare un “mito delle origini”, da commemorare e celebrativamente rievocare per trarne un rinnovato impulso a sostenere le ragioni dell’Autonomia. Ma cosa fatta, capo ha, come si dice. E, quindi, dato che c’è, perché, non tentare, nel futuro, di trasformare la “giornata del popolo sardo” in qualcosa che evochi valori condivisi, unità, orgoglio regionale, identità da inserire nel circolo virtuoso dello sviluppo? Non va davvero in questa direzione ciò che si è visto anche quest’anno. A cominciare dalla solenne - per definizione - celebrazione della “giornata del popolo sardo”, posta quest’anno - come da “ogetu” (ogetu!) di un’apposita delibera regionale - sotto il segno della lingua sarda. Limba sarda comuna, Ufitziu de sa limba sarda, esperimento partito nel 2006 e ancora molto avaro, se non del tutto privo di risultati, nonostante il denaro speso. La cerimonia - ha compreso discorsi ufficiali, canti, musiche e l’ennesima riproposizione - in sardo-logudorese - degli “avvenimenti del 1794”. Pezzo forte, il discorso del presidente Soru, che ha parlato in campidanese. Difficile, oggettivamente, aspettarsi che i sottotitoli possano suscitare emozioni, scaldare e infiammare i cuori e “rafforzare la presa di coscienza identitaria”. Sarebbe interessante sapere quanti di coloro che non fanno parte della comunità dei sardo parlanti effettivi abbiano capito quel discorso. E, soprattutto a quanti giovani la grande maggioranza dei quali, come si sa, non parla il sardo - sia giunto il messaggio soriano: “Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba” (“Ricordiamo un giorno di ribellione dei sardi con l’intenzione di ricordare che anche oggi dobbiamo ribellarci con l’intelligenza, l’istruzione, la lingua”). Alla fine, dicono le cronache dell’avvenimento, tutti i consiglieri, in piedi, hanno cantato con l’innopatriottico - sardo “Procurad’e moderare Barones sa tirannia”. Per una volta, i contrasti, le divisioni, le dispute che caratterizzano le sedute consiliari sono stati messi da parte. Fuori di quell’aula nessuna vera “festa” che comporta - si sa - una cesura del tempo “ordinario” in cui incombono nuovi “piemontesi”, nuovi detentori di un potere arrogante e protervo - e all’orizzonte non ci sono segnali di nuovi Vespri.
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 04/05/2008 15:16:18
Messaggio: “Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
[/quote]
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
Autore Risposta: UtBlocc
Inserita il: 04/05/2008 16:04:02
Messaggio: | Albertina ha scritto:
“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
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Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
[/quote] A me sembra del nuorese.
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 04/05/2008 18:25:49
Messaggio: Ascoltate. La figlia di una mia amica una volta, si era rivolta al nonno parlando il sardo. Il nonno l'ascoltava sorpreso e non osava interromperla. Alla fine, quasi supplichevole, le aveva chiesto: - Narasiddu me italianu a nonnu su chi teis de ddi nai, ca no ti cumprendidi fueddendu su sadru.
Autore Risposta: annika
Inserita il: 04/05/2008 18:41:41
Messaggio: | Albertina ha scritto:
“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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No..non e' Campidanese.........
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 04/05/2008 19:44:37
Messaggio: | annika ha scritto:
| Albertina ha scritto:
“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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No..non e' Campidanese.........
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Quindi ciò che si dice in campidanese si scrive in logudorese... o com'è la storia?
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 07/05/2008 08:40:50
Messaggio: | Albertina ha scritto:
Ascoltate. La figlia di una mia amica una volta, si era rivolta al nonno parlando il sardo. Il nonno l'ascoltava sorpreso e non osava interromperla. Alla fine, quasi supplichevole, le aveva chiesto: - Narasiddu me italianu a nonnu su chi teis de ddi nai, ca no ti cumprendidi fueddendu su sadru.
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Invece a me succedeva il contrario. Siccome mia madre, di madrelingua Sarda ma fissata con l’italiano, non voleva che noi figli ((8 )dicessimo una sola parola in Sardo, quando mia nonna veniva a casa (o quando noi andavamo da lei) io le dicevo, a sa cùa de mama: "Minnà, a faedhamus in sardhu?" e lei pronta mi parlava e mi incoraggiava! Che caro ricordo di mia nonna! e anche grazie a lei, se ho imparato perfettamente il Sardo. Turritano
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 07/05/2008 09:12:50
Messaggio: | Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
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| Albertina ha scritto:
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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| miss diamante ha scritto:
A me sembra del nuorese.
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| annika ha scritto:
No..non e' Campidanese.........
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| Albertina ha scritto:
Quindi ciò che si dice in campidanese si scrive in logudorese... o com'è la storia?
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Mah ...  sicuramente interessante come esperimento... Però, se non si è capito che lingua ha usato, si può sperare di capire cosa ha detto?....
Meno male che siamo nell'era della comunicazione globale... Boh  
Va a finire che ci vorranno i sottotitoli anche quando parla in pubblico...
Autore Risposta: asia
Inserita il: 07/05/2008 11:18:31
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Mah ...  sicuramente interessante come esperimento... Però, se non si è capito che lingua ha usato, si può sperare di capire cosa ha detto?....
Meno male che siamo nell'era della comunicazione globale... Boh  
Va a finire che ci vorranno i sottotitoli anche quando parla in pubblico...
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Come dovevasi dimostrare.
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 07/05/2008 11:35:25
Messaggio: | asia ha scritto:
Come dovevasi dimostrare. 
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Però alla radio i sottotitoli non si possono usare...
Autore Risposta: asia
Inserita il: 07/05/2008 11:49:31
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| asia ha scritto:
Come dovevasi dimostrare. 
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Però alla radio i sottotitoli non si possono usare...
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Appunto: come dovevasi dimostrare. Pitticcu su casinu! Non si cumprendeus... non c'esti nudd' e fai. Ho detto bene, magister? 
Alla faccia della LSC e dei sogni di gloria.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 07/05/2008 12:57:52
Messaggio: | Albertina ha scritto:
| annika ha scritto:
| Albertina ha scritto:
“Ammentamus una die de rebellia de sos sardos cun s’idea chi finas oe nos depimus ribellare, ma chi sa rebellia de sa Sardigna de oe est s’intelligènzia, s’istrutzione, sa limba”
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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No..non e' Campidanese.........
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Quindi ciò che si dice in campidanese si scrive in logudorese... o com'è la storia?
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Non è esattamente così, anche se nella pratica il concetto si avvicina in quanto la LSC è sbilanciata verso i dialetti settentrionali. Inoltre la trascrizione del discorso di Soru (oltre ad essere, a mio parere, errata di per sè, io avrei semplicemente citato l' originale) non segue le norme LSC, che impongono il mantenimento del lessico e non la ricerca di sinonimi, perciò "ammentamus" non è corretto e l' impiegato avrebbe dovuto utilizzare "Arregordaus" normalizzato in "Regordamus".
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 07/05/2008 13:03:13
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Ieri, "Sa Die de sa Sardinia", il nostro governatore Renato Soru ha tenuto un discorso in Sardo (Campidanese). Bravo Soru, qualche volta piaci pure a me! Turritano
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| Albertina ha scritto:
Perché, secondo voi, questo discorso è scritto in campidanese?
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| miss diamante ha scritto:
A me sembra del nuorese.
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| annika ha scritto:
No..non e' Campidanese.........
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| Albertina ha scritto:
Quindi ciò che si dice in campidanese si scrive in logudorese... o com'è la storia?
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Mah ...  sicuramente interessante come esperimento... Però, se non si è capito che lingua ha usato, si può sperare di capire cosa ha detto?....
Meno male che siamo nell'era della comunicazione globale... Boh  
Va a finire che ci vorranno i sottotitoli anche quando parla in pubblico...
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Soru ha utilizzato il dialetto del suo paese, Sanluri, e la trascrizione è stata fatta in LSC. Non mi stupisco che sia difficile da capire per un gallurese, è piuttosto ostico anche per me perchè è uno dei dialetti più innovativi.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 07/05/2008 13:13:12
Messaggio: | Donovan ha scritto:
| asia ha scritto:
| Petru2007 ha scritto:
[quote]asia ha scritto:
Come dovevasi dimostrare. 
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Però alla radio i sottotitoli non si possono usare...
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Appunto: come dovevasi dimostrare. Pitticcu su casinu! Non si cumprendeus... non c'esti nudd' e fai. Ho detto bene, magister? 
Alla faccia della LSC e dei sogni di gloria. 
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Non vorrai farmi credere che quando un pugliese parla nel suo dialetto tu lo capisci...
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 07/05/2008 17:42:19
Messaggio: | Turritano ha scritto:
| Albertina ha scritto:
Ascoltate. La figlia di una mia amica una volta, si era rivolta al nonno parlando il sardo. Il nonno l'ascoltava sorpreso e non osava interromperla. Alla fine, quasi supplichevole, le aveva chiesto: - Narasiddu me italianu a nonnu su chi teis de ddi nai, ca no ti cumprendidi fueddendu su sadru.
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Invece a me succedeva il contrario. Siccome mia madre, di madrelingua Sarda ma fissata con l’italiano, non voleva che noi figli ((8 )dicessimo una sola parola in Sardo, quando mia nonna veniva a casa (o quando noi andavamo da lei) io le dicevo, a sa cùa de mama: "Minnà, a faedhamus in sardhu?" e lei pronta mi parlava e mi incoraggiava! Che caro ricordo di mia nonna! e anche grazie a lei, se ho imparato perfettamente il Sardo. Turritano
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Che ridere! A casa mia invece si parlava esclusivamete il dialetto, però io mi cimentavo nell'uso della lingua italiana. Una volta erano venuti amici di babbo ed erano rimasti sorpresi, anche perché non stavo andando ancora a scuola. Mi avevano chiesto: " Ma che brava! Ma chi ti ha insegnato a parlare così bene l'italiano?" E io, ostentando tutta la mia modestia: " Eh...io a totto!"
Autore Risposta: annika
Inserita il: 07/05/2008 18:43:05
Messaggio: | Albertina ha scritto:
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Che ridere! A casa mia invece si parlava esclusivamete il dialetto, però io mi cimentavo nell'uso della lingua italiana. Una volta erano venuti amici di babbo ed erano rimasti sorpresi, anche perché non stavo andando ancora a scuola. Mi avevano chiesto: " Ma che brava! Ma chi ti ha insegnato a parlare così bene l'italiano?" E io, ostentando tutta la mia modestia: " Eh...io a totto!"
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ohia Alby s'arrisu !!!! e' verissimo quello che dici...... anche a casa mia si parlava in dialetto Campidanese.......pero' a scuola non si poteva...si parlava esclusivamente l'Italiano......(io me la cavavo bene fortunatamente ) ricordo pero' certe risate in classe alla lettura dei "Temi".... qualche alunno non proprio dedito alla Lingua Italiana......nella scrittura,mischiava parecchi termini....in Sardo/Italiano...... (Sardigliano  ..... Provocando tre reazioni a catena......Disapprovazione dell'insegnante- risate ineffrenabili degli altri alunni- e la vergogna del povero malcapitato.....
la... LSC mah !!!! non so'......mi parridi unu minestroi........io vorrei continuare a parlare in Campidanese... e imparare anche gli altri dialetti..... senza storpiare niente !!!!
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 07/05/2008 19:22:52
Messaggio: | annika ha scritto:
| Albertina ha scritto:
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Che ridere! A casa mia invece si parlava esclusivamete il dialetto, però io mi cimentavo nell'uso della lingua italiana. Una volta erano venuti amici di babbo ed erano rimasti sorpresi, anche perché non stavo andando ancora a scuola. Mi avevano chiesto: " Ma che brava! Ma chi ti ha insegnato a parlare così bene l'italiano?" E io, ostentando tutta la mia modestia: " Eh...io a totto!"
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ohia Alby s'arrisu !!!! e' verissimo quello che dici...... anche a casa mia si parlava in dialetto Campidanese.......pero' a scuola non si poteva...si parlava esclusivamente l'Italiano......(io me la cavavo bene fortunatamente ) ricordo pero' certe risate in classe alla lettura dei "Temi".... qualche alunno non proprio dedito alla Lingua Italiana......nella scrittura,mischiava parecchi termini....in Sardo/Italiano...... (Sardigliano  ..... Provocando tre reazioni a catena......Disapprovazione dell'insegnante- risate ineffrenabili degli altri alunni- e la vergogna del povero malcapitato.....
la... LSC mah !!!! non so'......mi parridi unu minestroi........io vorrei continuare a parlare in Campidanese... e imparare anche gli altri dialetti..... senza storpiare niente !!!!
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Annika, quoto e straquoto...unu minestroni tottu. In questo modo non salviamo le varianti e imponiamo una lingua che non ci appartiene. Nella nostra Marmilla abbiamo poeti e scrittori che ci hanno lasciato tantissimo materiale: canzoni, poesie " goggius", preghiere, vocabolari ( Porru Villanovafranca )Abbiamo anche Matteo Porru che ha tradotto in sardo il libro di Pinocchio. Se può interessare noi lo stiamo tranquillamente leggendo con i nostri alunni della scuola elementare, senza scomodare gli intellettuali. Ma questo è solo un esempio. Credo che non abbiamo bisogno del Logudorese per innestarci sulla scia di coloro che ci hanno preceduto. O viceversa.
Autore Risposta: annika
Inserita il: 07/05/2008 19:39:19
Messaggio: Eya Alby..sono d'accordo con te.....
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 07/05/2008 22:11:40
Messaggio: Io no. Con sa limba Sarda Comuna non solo si conservano le varianti, ma in più si ha, finalmente, una Lingua Sarda Ufficiale, senza la quale non si va da nessuna parte e i dialetti locali muoino per inedia uno per uno! Turritano
P.S. come siamo abbondantemente fuori tema: c'è una discussione apposita: Limba Sarda Comuna.
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 07/05/2008 22:16:02
Messaggio: | Turritano ha scritto:
Io no. Con sa limba Sarda Comuna non solo si conservano le varianti, ma in più si ha, finalmente, una Lingua Sarda Ufficiale, senza la quale non si va da nessuna parte e i dialetti locali muoino per inedia uno per uno! Turritano
P.S. come siamo abbondantemente fuori tema: c'è una discussione apposita: Limba Sarda Comuna.
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Scusa, perché siamo fuori tema? Non siamo d'accordo per una Limba Sarda Comune.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 07/05/2008 22:17:59
Messaggio: Perchè il titolo di questa discussione è: "Alla radio si parla in Sardo" Turritano
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 07/05/2008 22:20:54
Messaggio: | Turritano ha scritto:
Perchè il titolo di questa discussione è: "Alla radio si parla in Sardo" Turritano
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Abbiamo letto sul giornale il discorso del nostro presidente, che è stato fatto in campidanese e ce l'hanno tradotto in logudorese. Alla radio sarà diverso?
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 07/05/2008 22:23:44
Messaggio: Sì. E dopodiché si sta parlando di tutt'altro, ma non di Sardo alla radio!
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 07/05/2008 22:28:13
Messaggio: | Turritano ha scritto:
Sì. E dopodiché si sta parlando di tutt'altro, ma non di Sardo alla radio!
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Alla radio, alla televisione, sul gornale, negli uffici, a scuola...sempre sardo è!!!
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 07/05/2008 22:29:52
Messaggio: Albertina non era neppure tradotto in logudorese.... A quanto pare era un tentativo di LSC ..ma chi l'avra' davvero capito?
Turritano....e' un aborto tremendo!   
W le varianti! W il Campidanese (giusto giusto che Donovan dice che nella LSC si tende a preferire altre varianti!!!!!!!!! )
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 07/05/2008 22:31:20
Messaggio: | Albertina ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Sì. E dopodiché si sta parlando di tutt'altro, ma non di Sardo alla radio!
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Alla radio, alla televisione, sul gornale, negli uffici, a scuola...sempre sardo è!!!
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La discussione ha un'altro titolo, non mi sembra difficile da capire! Turritano P.S. poi parlate pure di ciò che volete, io non sono un moderatore.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 07/05/2008 22:39:10
Messaggio: | annika ha scritto:
| Albertina ha scritto:
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Che ridere! A casa mia invece si parlava esclusivamete il dialetto, però io mi cimentavo nell'uso della lingua italiana. Una volta erano venuti amici di babbo ed erano rimasti sorpresi, anche perché non stavo andando ancora a scuola. Mi avevano chiesto: " Ma che brava! Ma chi ti ha insegnato a parlare così bene l'italiano?" E io, ostentando tutta la mia modestia: " Eh...io a totto!"
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ohia Alby s'arrisu !!!! e' verissimo quello che dici...... anche a casa mia si parlava in dialetto Campidanese.......pero' a scuola non si poteva...si parlava esclusivamente l'Italiano......(io me la cavavo bene fortunatamente ) ricordo pero' certe risate in classe alla lettura dei "Temi".... qualche alunno non proprio dedito alla Lingua Italiana......nella scrittura,mischiava parecchi termini....in Sardo/Italiano...... (Sardigliano  ..... Provocando tre reazioni a catena......Disapprovazione dell'insegnante- risate ineffrenabili degli altri alunni- e la vergogna del povero malcapitato.....
la... LSC mah !!!! non so'......mi parridi unu minestroi........io vorrei continuare a parlare in Campidanese... e imparare anche gli altri dialetti..... senza storpiare niente !!!!
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Annika, la LSC non si deve parlare, ciascuno può continuare tranquillamente a parlare il proprio dialetto, al massimo può costituire il punto riferimento (con la lettura "all' italiana", per intenderci) per quei bambini che impareranno il sardo a scuola non avendo avuto la possibilità di sentire a casa un dialetto. Anch' io che sono un fermo sostenitore dello standard unico (non della LSC, per vari motivi che non sto qui ad elencare) non ho alcuna intenzione di abbandonare il mio dialetto nel parlato e anche se volessi farlo probabilmente non ci riuscirei.
Autore Risposta: annika
Inserita il: 07/05/2008 23:15:43
Messaggio: | Donovan ha scritto:
Annika, la LSC non si deve parlare, ciascuno può continuare tranquillamente a parlare il proprio dialetto, al massimo può costituire il punto riferimento (con la lettura "all' italiana", per intenderci) per quei bambini che impareranno il sardo a scuola non avendo avuto la possibilità di sentire a casa un dialetto.Anch' io che sono un fermo sostenitore dello standard unico (non della LSC, per vari motivi che non sto qui ad elencare) non ho alcuna intenzione di abbandonare il mio dialetto nel parlato e anche se volessi farlo probabilmente non ci riuscirei.
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Messo in questi termini ...e' piu' accettabile............grazie Donovan....della precisazione.
Autore Risposta: asia
Inserita il: 07/05/2008 23:19:38
Messaggio: Donovan si è ammorbidito. Non ha ancora parlato di insegnamento obbligatorio del sardo.  
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 08/05/2008 00:41:21
Messaggio: Io continuo a capirci sempre di meno... Questa LSC se è una lingua scritta e non orale... nel senso che la parleranno solo i bambini che non hanno la possibilità di apprendere il dialetto dai genitori... come fanno a fare le trasmissioni alla radio... se nessuno la parla?.... Oltretutto non vedo come la non conoscenza di tale lingua mi possa impedire di andare dove mi pare...
Un dubbio: i bambini che la impareranno a scuola, una volta diventati adulti, che se ne faranno? visto che non è una lingua parlabile... ma solo scrivibile... non sarà una lingua per sordomuti? In questo caso direi di andarci piano... perché i sordomuti normalmente non ascoltano la radio... puah... l'ennesimo spreco di soldi pubblici...
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 00:51:57
Messaggio: SANTU PETRU.... PAROLE SANTE!  
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 08/05/2008 02:13:19
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Io continuo a capirci sempre di meno... Questa LSC se è una lingua scritta e non orale... nel senso che la parleranno solo i bambini che non hanno la possibilità di apprendere il dialetto dai genitori... come fanno a fare le trasmissioni alla radio... se nessuno la parla?.... Oltretutto non vedo come la non conoscenza di tale lingua mi possa impedire di andare dove mi pare...
Un dubbio: i bambini che la impareranno a scuola, una volta diventati adulti, che se ne faranno? visto che non è una lingua parlabile... ma solo scrivibile... non sarà una lingua per sordomuti? In questo caso direi di andarci piano... perché i sordomuti normalmente non ascoltano la radio... puah... l'ennesimo spreco di soldi pubblici...
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Petru, la questione è molto semplice, provo a farti un esempio che si rifà alle tue par Ammettiamo che l' area gallurese voglia dotarsi di uno standard scritto comune scritto e che si decida di usare come base il dialetto di Tempio (a questo punto spero che tu sia di Tempio o probabimente saranno guai ). Se tu sei di Aggius ti rechi ad Aglientu non devi parlare tempiese (non sia mai!) ma continuare a parlare in Aggese come hai sempre fatto. Allo stesso modo quando vai a Tempio, Bortigiadas etc etc etc. Se però ti serve un documento e devi fare richiesta scritta, se devi scrivere in un giornale fatto in gallurese, insomma quando devi scrivere qualcosa lo scrivi in "tempiese" in modo che ciò che possa essere univoco, certo e facilmente comprensibile. E quando parli di ciò che devi scrivere, ad esempio nell' ufficio nel quale fai la domanda per il documento, lo fai in aggese. Non è molto diverso da ciò che accade in molte realtà dell' Italia, soprattutto centrale, dove si parla tranquillamente il proprio dialetto e per lo scritto si utilizza l' italiano standard. Il problema di fondo è che la nostra visione è distorta dall' italiano che ha anche una pronuncia fissa ed univoca, nella maggiorparte delle lingue non è così, l' inglese è certamente il caso più eclatante, migliaia di pronunce differenti a livello globale ma UN UNICO standard scritto ovunque, e non sempre gli inglesi capiscono gli statunitensi, a volte hanno bisogno dei sottotitoli!
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 08/05/2008 09:04:15
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
Io continuo a capirci sempre di meno... Questa LSC se è una lingua scritta e non orale... nel senso che la parleranno solo i bambini che non hanno la possibilità di apprendere il dialetto dai genitori... come fanno a fare le trasmissioni alla radio... se nessuno la parla?.... Oltretutto non vedo come la non conoscenza di tale lingua mi possa impedire di andare dove mi pare...
Un dubbio: i bambini che la impareranno a scuola, una volta diventati adulti, che se ne faranno? visto che non è una lingua parlabile... ma solo scrivibile... non sarà una lingua per sordomuti? In questo caso direi di andarci piano... perché i sordomuti normalmente non ascoltano la radio... puah... l'ennesimo spreco di soldi pubblici...
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Sono d'accordo con te, Petru. Non capisco perché dobbiamo complicarci la vita introducendo un modo di scrivere che non è mai esistito. Io insegno in una scuola elementare ed ho sempre usato la lingua campidanese per le drammatizzazioni, per i " Trallaleros, che cantiamo in tutte le occasioni inventando rime. Sono partita dai proverbi e dai detti popolari per ricostruire la storia del tempo passato, dalla toponomastica, per conoscere il territorio. E per tutto questo abbiamo utilizzato quanto ci offre il patrimonio culturale locale ( cognomi scritti in un certo modo, nomi delle vie, nomi dei siti ). Ma vi pare che adesso dobbiamo rinunciare a tutto questo percorso imponendo una lingua scritta che nel nostro paese non esiste? Ma perché dobbiamo complicarci la vita, io non lo capisco.
Quanto a Turritano, che mi riporta al titolo del post: alla radiao si parla in sardo voglio dire che è proprio perché noi vogliamo salvare le varianti che non accettiamo la lingua unica. Perché la lingua unica che tutti capiscono e sanno scrivere è l'italiano.
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 15:22:59
Messaggio: Donovan...tu continui a portare ad esempio l'inglese!!! SBAGLIATISSIMO! Il sardo nelle sue varianti usa un'infinita' di vocaboli diversi....che non esistono in altre varianti (ti abbiamo dato un piccolo esempio....la differenza tra campidanese e logudorese e' eclatante). Non si tratta quindi ne pronuncia, ne tonalita' ne di enfasi dei vocaboli ma di parole COMPLETAMENTE DIVERSE!!!!!!!!!! L'inglese si differenzia nella tonalita' delle parole dove i britannici hanno una pronuncia piu chiusa rispetto a quella degli americani.... (esempio: I CAN'T in britannico dove la A ha un suono estremamente chiuso quasi da sembrare una O mentre in americano la A viene pronunciata aperta quasi da sembrare una E) .. Stessa cosa vale per la pronuncia australiana o per quella indiana......(ancora piu difficili da capire a causa del loro accento).. Ma ripeto, si tratta di ACCENTI non di parole!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 08/05/2008 16:05:29
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan...tu continui a portare ad esempio l'inglese!!! SBAGLIATISSIMO! Il sardo nelle sue varianti usa un'infinita' di vocaboli diversi....che non esistono in altre varianti (ti abbiamo dato un piccolo esempio....la differenza tra campidanese e logudorese e' eclatante). Non si tratta quindi ne pronuncia, ne tonalita' ne di enfasi dei vocaboli ma di parole COMPLETAMENTE DIVERSE!!!!!!!!!! L'inglese si differenzia nella tonalita' delle parole dove i britannici hanno una pronuncia piu chiusa rispetto a quella degli americani.... (esempio: I CAN'T in britannico dove la A ha un suono estremamente chiuso quasi da sembrare una O mentre in americano la A viene pronunciata aperta quasi da sembrare una E) .. Stessa cosa vale per la pronuncia australiana o per quella indiana......(ancora piu difficili da capire a causa del loro accento).. Ma ripeto, si tratta di ACCENTI non di parole!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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E va bene Ziama...proprio non vuoi convincerti eh? Tu parli di diverse pronunce dello standard scritto, io di differenti pronunce naturali, così come lo sono quelle del sardo:
Dai uno sguardo qua:
http://en.wikipedia.org/wiki/List_o...ish_language
Ma soprattutto qua, e sorprenditi:
http://en.wikipedia.org/wiki/Cumbrian_dialect http://en.wikipedia.org/wiki/Lancas...t_and_accent http://en.wikipedia.org/wiki/Geordie http://en.wikipedia.org/wiki/Yorksh...t_and_accent http://en.wikipedia.org/wiki/East_Midlands_English
Inoltre per avere un' idea di come il processo di standardizzazione linguistica non sia una cosa da marziani, ecco qua qualche piccolo accenno relativo alla situazione inglese:
http://en.wikipedia.org/wiki/British_English
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 16:28:40
Messaggio: Donovan... Praticamente e' la stessa differenza che esiste tra l'italiano parlato al nord Italia, al centro e al sud (e la differenza tra l'italiano e i vari dialetti regionali) Vuoi forse dirmi che la maniera di parlare l'italiano dei toscani e' la stessa di un milanese o di un siciliano? No, pero' grazie a Dio.....quando si parla italiano...ci si capisce tutti...indipendentemente da quale parte d'Italia si viva. Ti stai arrampicando sugli specchi. La Lingua Sarda Comune e' artificiale e come tale, destinata a morire (e me lo auguro con tutto il cuore).
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 08/05/2008 16:29:00
Messaggio: | Donovan ha scritto: Ammettiamo che l' area gallurese voglia dotarsi di uno standard scritto comune scritto e che si decida di usare come base il dialetto di Tempio
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Donovan, in Gallura è da anni che ci si è dotati di uno standard scritto comune senza rifarsi al tempiese...
| (a questo punto spero che tu sia di Tempio o probabimente saranno guai ).
|
Non sono di Tempio, ma non mi pare che per questo debba piovermi addosso una montagna di guai...
| Se però ti serve un documento e devi fare richiesta scritta, se devi scrivere in un giornale fatto in gallurese, insomma quando devi scrivere qualcosa lo scrivi in "tempiese" in modo che ciò che possa essere univoco, certo e facilmente comprensibile. E quando parli di ciò che devi scrivere, ad esempio nell' ufficio nel quale fai la domanda per il documento, lo fai in aggese.
|
Questo è un bel modo di salvaguardare le minoranze linguistiche...
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 16:41:04
Messaggio: Oiiaaa.. quindi se parlo....lo faccio in una lingua... Se scrivo....lo devo fare in un'altra ...che e' un miscuglio di varianti decisa da chissa quale alta autorita' in base a chissa' quale criterio (che facciamo? Mettiamo tutte le parole delle diverse varianti dentro una boccia di vetro e si fanno le estrazioni come nel LOTTO??).. Fermo restando pero' che la lingua scritta...non venga mai parlata....perche' servira' solo per documenti ufficiali....a meno che non si tratti di bambini che non parlano sardo in casa.....a cui invece verra' insegnata la LSC nelle scuole. Quindi questi bambini...si capiranno fra loro....ma non con quelli che parlano le diverse varianti......
Non male come idea!! Effettivamente cosi si semplificano le cose!!!!!!!!!!!!! E come dice giustamente Petru...si salvaguardano le varianti minoritarie.....
       
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 16:46:56
Messaggio: PADRE NOSTRO IN ESPERANTO!!!!!!!!!!!!!!!!!
« Patro nia, Kiu estas en la ielo, sanktigata estu Via nomo. Via regno venu. Via volo fari#285;u, kiel en la #265;ielo tiel anka#365; sur la tero. Nian panon #265;iutagan donu al ni hodia#365; kaj pardonu al ni niajn #349;uldojn, kiel anka#365; ni pardonas al niaj #349;uldantoj. Kaj ne konduku nin en tenton, sed liberigu nin de la malbono. (#264;ar Via estas la regno kaj la potenco kaj la gloro eterne.) Amen »
AHAHHA...addirittura non esistono neppure i "caratteri" dell'alfabeto....tanto da doverli sostituire coi numeri! Bell'esempio di lingua studiata a tavolino!!
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 08/05/2008 16:57:59
Messaggio: | ziama ha scritto:
PADRE NOSTRO IN ESPERANTO!!!!!!!!!!!!!!!!!
« Patro nia, Kiu estas en la ielo, sanktigata estu Via nomo. Via regno venu. Via volo fari#285;u, kiel en la #265;ielo tiel anka#365; sur la tero. Nian panon #265;iutagan donu al ni hodia#365; kaj pardonu al ni niajn #349;uldojn, kiel anka#365; ni pardonas al niaj #349;uldantoj. Kaj ne konduku nin en tenton, sed liberigu nin de la malbono. (#264;ar Via estas la regno kaj la potenco kaj la gloro eterne.) Amen »
AHAHHA...addirittura non esistono neppure i "caratteri" dell'alfabeto....tanto da doverli sostituire coi numeri! Bell'esempio di lingua studiata a tavolino!!
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Esperanto? Ziama...e che è?
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 17:00:49
Messaggio: Esperanto.. e' una lingua "articiale" che venne studiata con l'intento di UNIFICARE le diverse lingue.... Un po' come si vuole fare con le varianti del sardo!! Ebbe, come puoi notare, un successo strabiliante!!!!!!!!!!!!!!!!!  
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 08/05/2008 17:18:28
Messaggio: | ziama ha scritto:
Esperanto.. e' una lingua "articiale" che venne studiata con l'intento di UNIFICARE le diverse lingue.... Un po' come si vuole fare con le varianti del sardo!! Ebbe, come puoi notare, un successo strabiliante!!!!!!!!!!!!!!!!!  
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Sì, infatti. Stavo cercando di studiarmela a memoria. Prima di imparare a scriverla. Entro l'anno ce la farò?
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 08/05/2008 17:48:15
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan... Praticamente e' la stessa differenza che esiste tra l'italiano parlato al nord Italia, al centro e al sud (e la differenza tra l'italiano e i vari dialetti regionali) Vuoi forse dirmi che la maniera di parlare l'italiano dei toscani e' la stessa di un milanese o di un siciliano? No, pero' grazie a Dio.....quando si parla italiano...ci si capisce tutti...indipendentemente da quale parte d'Italia si viva. Ti stai arrampicando sugli specchi. La Lingua Sarda Comune e' artificiale e come tale, destinata a morire (e me lo auguro con tutto il cuore).
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Mi chiedo se tu abbia dato perlomeno uno sguardo ai link a Wikipedia che ho segnalato prima di trarre queste conclusioni affrettate. Ecco un esempio di come un dialetto inglese differisce dalla forma scritta:
ars garn yam --> I'm going home wh'ista --> Who are you? (especially used in Appleby) werst t' frae --> Where are you from? owz it gan? --> How is it going? (how are you) wha ya de'yan? -->What are you doing? wer y'ofta? --> Where are you off to? (Where are you going)
L' inglese standard non è altro che l' equivalente della LSC (che è solo un esempio di standard). La differenza è che lo standard inglese ha secoli di vita, viene insegnato obbligatoriamente ed ha ampia diffusione. Per il resto è un compromesso come lo sono necessariamente tutti. Mi piacerebbe capire solo chi ti ha messo in testa che uno standard comune uccida le lingue: le varianti delle lingue che hanno uno standard ufficiale godono di ottima salute, mentre le varianti delle lingue che non ce l' hanno si stanno lentamente estinguendo: i gruppi Corso, Sardo, Occitano, Bretone, giusto per fare qualche esempio. Le cose stanno così, non è "ipse dixit" ma semplice osservazione scientifica. Poi si è naturalmente sempre liberi di credere alle superstizioni e di contribuire inconsapevolmente all' uccisione del sardo.
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 17:51:25
Messaggio: Donovan.... a mio modesto parere ..sono quelli come te che vogliono uccidere il sardo... Il mio e quello di tanti altri che non si ritrovano nell'idea della lingua comune.... Io voglio che il MIO trexentese si mantenga vivo nella maniera in cui e' ora......e una lingua comune - studiata a tavolino - e' la sua morte assicurata. Perche non studiare come salvaguardare le varianti....visto che di salvare comunque si tratta.....piuttosto che creare qualcosa di artificiale? Siamo andati avanti per secoli...tramandando una lingua soltanto "parlata".... Ora che c'e' piu "coscienza" del problema della salvaguardia...perche trasformarla? ASSOLUTAMENTE CONTRARIA. Questione di campanilismo. Se voglio imparare il logudorese, lo faccio in sede separata...non mischiato al mio campidanese.
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 08/05/2008 17:57:06
Messaggio: | Petru2007 ha scritto:
| Donovan ha scritto: Ammettiamo che l' area gallurese voglia dotarsi di uno standard scritto comune scritto e che si decida di usare come base il dialetto di Tempio
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Donovan, in Gallura è da anni che ci si è dotati di uno standard scritto comune senza rifarsi al tempiese...
| (a questo punto spero che tu sia di Tempio o probabimente saranno guai ).
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Non sono di Tempio, ma non mi pare che per questo debba piovermi addosso una montagna di guai...
| Se però ti serve un documento e devi fare richiesta scritta, se devi scrivere in un giornale fatto in gallurese, insomma quando devi scrivere qualcosa lo scrivi in "tempiese" in modo che ciò che possa essere univoco, certo e facilmente comprensibile. E quando parli di ciò che devi scrivere, ad esempio nell' ufficio nel quale fai la domanda per il documento, lo fai in aggese.
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Questo è un bel modo di salvaguardare le minoranze linguistiche...
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Quello del gallurese era un semplice esempio, anzi, è già una conferma reale di come uno standard scritto non pregiudichi l' utilizzo delle varianti locali, anche se non è ufficiale, la grossa differenza sta in questo.
P.S. "I guai" di cui parlavo non riguardavano te, ma riguardavano me...in quanto so che ai paesi vicini "Li timpiesi paddosi" non piacciono...
Autore Risposta: asia
Inserita il: 08/05/2008 18:05:17
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan.... a mio modesto parere ..sono quelli come te che vogliono uccidere il sardo... |
Ceee... hai trovato pane per i tuoi denti Donovan! Meno male che ti ho allenato io a scalare ll Gennargentu!  
Anche se killer del sardo non ti avevo ancora definito...
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 08/05/2008 18:16:04
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan.... a mio modesto parere ..sono quelli come te che vogliono uccidere il sardo... Il mio e quello di tanti altri che non si ritrovano nell'idea della lingua comune.... Io voglio che il MIO trexentese si mantenga vivo nella maniera in cui e' ora......e una lingua comune - studiata a tavolino - e' la sua morte assicurata. Perche non studiare come salvaguardare le varianti....visto che di salvare comunque si tratta.....piuttosto che creare qualcosa di artificiale? Siamo andati avanti per secoli...tramandando una lingua soltanto "parlata".... Ora che c'e' piu "coscienza" del problema della salvaguardia...perche trasformarla? ASSOLUTAMENTE CONTRARIA. Questione di campanilismo. Se voglio imparare il logudorese, lo faccio in sede separata...non mischiato al mio campidanese.
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Ziama, la lingua trexentese, come quella campidanese, non è stata tramandata solo oralmente Mi viene in mente Efisio Vincenzo Melis, autore di note e divertenti commedie in lingua sarda trexentese quali Ziu Paddori, Su bandidori ed altre dalle quali diverse compagnie teatrali hanno tratto interessanti rappresentazioni. Ma questo è solo uno dei tanti...
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 18:22:16
Messaggio: Verissimo Albertina... Io parlo comunque per la stragrande maggioranza della gente... I miei nonni l'hanno sempre parlato senza doverlo imparare sui libri di testo o leggendo commedie. Cosi come hanno fatto i miei genitori (che credo proprio non abbiano neppure mai visto qualcosa scritta in sardo eppure lo parlano perfettamente!) cosi come lo hanno tramandato a noi figli. Ora che c'e' piu coscienza di doverlo imparare, insegnare, leggere e scrivere.....ma salviamo cio' che gia' esiste piuttosto che forzare un'innaturale limba comune!
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 08/05/2008 18:30:01
Messaggio: | ziama ha scritto:
Verissimo Albertina... Io parlo comunque per la stragrande maggioranza della gente... I miei nonni l'hanno sempre parlato senza doverlo imparare sui libri di testo o leggendo commedie. Cosi come hanno fatto i miei genitori (che credo proprio non abbiano neppure mai visto qualcosa scritta in sardo eppure lo parlano perfettamente!) cosi come lo hanno tramandato a noi figli. Ora che c'e' piu coscienza di doverlo imparare, insegnare, leggere e scrivere.....ma salviamo cio' che gia' esiste piuttosto che forzare un'innaturale limba comune!
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Sono pienamente d'accordo. Tanto più che si tratterebbe di usare una lingua scritta che non è mai esistita. Mentre le varianti sono state scritte. E sarebbe anche cosa del tutto inutile, visto che per capirci tutti abbiamo una lingua in comune, che è quella italiana.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 18:50:21
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan.... a mio modesto parere ..sono quelli come te che vogliono uccidere il sardo...
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A mio modesto parere non hai capito granché (o non vuoi capire?) Il Sardo sta già morendo per conto suo, soppiantato a TUTTI i livelli dalla lingua straniera egemone. Il destino è segnato: senza un cambiamento radicale, la sua estinzione sarà rapida e ineluttabile. Piaccia o non piaccia, il Sardo senza una Limba Comuna non avrà né efficienza, né dignità, né autorità. E questi attributi vengono solo da una lingua ufficiale, che possa essere usata da tutti, in tutta la Sardegna, per QUALUNQUE USO UFFICIALE. Le varianti non vengono soppresse ipso facto, anzi, semmai è un motivo per riprendere vigore. Chi non capisce questo semplicissimo ragionamento logico, è il vero killer della Lingua Sarda in tutte le sue varianti! Tutte le lingue”ufficiali” del mondo, sono nate o dalla prevalenza di una variante sull’altra, o per forza politica o per valenza letteraria o, ancora “a tavolino” (cioè”artificiale), ultima risorsa per chi non trova un accordo diverso. Non è questione di campanilismi sterili e deleteri, altrimenti un solo destino: l’estinzione! Quindi, per rimanere in tema, giusto che si parli alla radio, si scrivano atti ufficiali e la si insegni a Scuola. A qualcuno può sembrare arabo (?), ma con un pò di pratica ci si abitua, la si capisce e ci si affeziona. Saludos Turritano
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 08/05/2008 18:52:25
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan.... a mio modesto parere ..sono quelli come te che vogliono uccidere il sardo... Il mio e quello di tanti altri che non si ritrovano nell'idea della lingua comune.... Io voglio che il MIO trexentese si mantenga vivo nella maniera in cui e' ora......e una lingua comune - studiata a tavolino - e' la sua morte assicurata. Perche non studiare come salvaguardare le varianti....visto che di salvare comunque si tratta.....piuttosto che creare qualcosa di artificiale? Siamo andati avanti per secoli...tramandando una lingua soltanto "parlata".... Ora che c'e' piu "coscienza" del problema della salvaguardia...perche trasformarla? ASSOLUTAMENTE CONTRARIA. Questione di campanilismo. Se voglio imparare il logudorese, lo faccio in sede separata...non mischiato al mio campidanese.
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Beh, se vuoi imparare il Logudorese sei già a cavallo, dato che la LSC è molto simile (ed è questo il suo vero difetto, non l' artificiosità che è intrinseca a qualunque standard). Comunque LSC o no, il sistema per preservare le varietà è già stato studiato ed è proprio quello di avere uno standard scritto comune a tutto il gruppo, se ne esistesse un' altro più efficiente verrebbe utilizzato quello ovunque no? Poi si può sempre affiancare lo studio della variante locale allo standard, ma non si può arrivare allo stesso livello perchè ha valore solo all' interno di quella comunità: per fare un esempio, un giornale non può essere scritto in trecento modi diversi, non può lontanamente competere con l' italiano che è sempre univoco, non potrebbe avere lo stesso successo. La LSC è uno scudo contro la pervasività dell' italiano, che è il principale responsabile della lenta decadenza del sardo. Se si vuole avere qualche possibilità di poter sopravvivere ci si deve unire assieme, un po' come fanno gli stormi degli uccelli. Se si vola divisi l' estinzione diventa molto più probabile e non bisogna farsi ingannare dal fatto che LSC sia un' orribile sigla, la LSC è solo un esempio di normalizzazione e non è nemmeno così lontana dalla realtà come si crede, è identica ai dialetti della zona attorno al lago Omodeo. Ciò non toglie che per essere realmente unificante debba essere ulteriormente meridionalizzata, il vero problema è questo.
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 19:03:17
Messaggio: Donovan... Io non voglio che il "sardo" sia quello della zona del Lago Omodeo e a quanto pare cosi tanti altri che la pensano allo stesso modo mio. Sono molto "sarda" in questo... e fiera! Scusa, ma sono convinta che se si iniziera' ad usare questa LSC...moriranno tutte le altre varianti...e la LSC non andra' avanti piu di tanto comunque perche' FORZATA.. Saro' fatalista....ma la penso cosi.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 19:11:42
Messaggio: | ziama ha scritto:
... sono convinta che se si iniziera' ad usare questa LSC...moriranno tutte le altre varianti...e la LSC non andra' avanti piu di tanto comunque perche' FORZATA.. Saro' fatalista....ma la penso cosi.
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Le varianti, in questo sistema attuale, sono destinate a morire, anzi stanno già morendo e non ne rimarrà più NULLA! Non te ne sei ancora accorta? Io sì. Le lingue “forzate” sono una necessità quando non si risolve in altro modo, e hanno sempre risolto benissimo problemi altrimenti irrisovibili Turritano
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 19:29:00
Messaggio: | Turritano ha scritto:
| ziama ha scritto:
... sono convinta che se si iniziera' ad usare questa LSC...moriranno tutte le altre varianti...e la LSC non andra' avanti piu di tanto comunque perche' FORZATA.. Saro' fatalista....ma la penso cosi.
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Le varianti, in questo sistema attuale, sono destinate a morire, anzi stanno già morendo e non ne rimarrà più NULLA! Non te ne sei ancora accorta? Io sì. Le lingue “forzate” sono una necessità quando non si risolve in altro modo, e hanno sempre risolto benissimo problemi altrimenti irrisovibili Turritano
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E quale sarebbe il sistema attuale? Sino ad ora ...l'unico sistema e' stato tramandare di padre in figlio, per la maggior parte (salvo i casi di letteratura di cui ha parlato anche Albertina). Il sistema non c'era...e visto che si sta cercando di trovarne uno, troviamo uno che le salvi tutte le varianti...bellissime nella loro diversita'. Non sara' facile certo, ma se proprio dobbiamo rimboccarci le maniche....preferisco farlo fino in fondo!
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 19:31:41
Messaggio: | ziama ha scritto:
E quale sarebbe il sistema attuale? Sino ad ora ...l'unico sistema e' stato tramandare di padre in figlio, per la maggior parte (salvo i casi di letteratura di cui ha parlato anche Albertina). Il sistema non c'era...e visto che si sta cercando di trovarne uno, troviamo uno che le salvi tutte le varianti...bellissime nella loro diversita'.
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Il sistema attuale? come, non lo sai? l'italiano, mentre prima era lo spagnolo! Turritano
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 19:33:44
Messaggio: Azzzz...eppure ero convinta che parlando l'italiano ci si capisse! 
Io pensavo che con "sistema attuale" tu ti riferissi a un sistema di salvaguardia del sardo!!!
M'ada tocai a chistionai in sardu...forzisi si cumprendeusu mellusu.... (e col menga che te lo vengo a dire in un aborto di limba sarda comune!!)
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 20:10:09
Messaggio: | ziama ha scritto:
Azzzz...eppure ero convinta che parlando l'italiano ci si capisse! 
Io pensavo che con "sistema attuale" tu ti riferissi a un sistema di salvaguardia del sardo!!!
M'ada tocai a chistionai in sardu...forzisi si cumprendeusu mellusu.... (e col menga che te lo vengo a dire in un aborto di limba sarda comune!!)
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Ci si capisce, ci si capisce, anche se si tratta di un’altra lingua. Ma almeno questa volta, è evidente, non ci siamo capiti. E anche un'altra cosa pare che tu ti ostini a non capire: senza una Limba Sarda Comuna, tutto l'insieme delle varianti e parlate locali (compreso il tuo Trexentese e il mio amato Sassarese) va a ... farsi benedire. Rimarrà solo l'italiano, una croce e una lapide alla memoria… e il problema del Sardo sarà risolto, per sempre. Pensa, nemmeno gli spagnoli, in secoli di dominio, avevano fatto una cosa simile. Perché definire "aborto" sa Limba Sarda Comuna? se di "aborto" si tratta, è un aborto non spontaneo ma volontario. Ma ti prego, lasciamola nascere... Il sistema di tramandare i vari dialetti di padre in figlio non morirà con l’uso ufficiale della Limba Sarda Comuna, anzi verrebbe incoraggiato e tutelato. Ciao Turritano
P.S. a proposito, cosa vuol dire "menga"? in che lingua è?
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 20:13:41
Messaggio: Turritano...ne sei convinto che verrebbe tutelato? E in quale maniera? Se si procede davvero all'insegnamento di un ABORTO (spontaneo o no...sempre di aborto si tratta) di lingua sarda, chi tutela il mio e il tuo? E' come quando e' stato introdotto l'uso dell'euro...qualcuno di noi ancora ricorda le vecchie lire.... Il ricordo c'e' .....ma nessuno le usa piu e non hanno comunque piu nessun valore!!
Autore Risposta: asia
Inserita il: 08/05/2008 20:51:45
Messaggio: | P.S. a proposito, cosa vuol dire "menga"? in che lingua è?
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Turritano... ma ti dobbiamo insegnare proprio tutto! 
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 20:55:36
Messaggio: Per Turritano:
Dal "Dizionario dei modi di dire della lingua italiana" di Carlo Lapucci:
La legge del Menga: Chi l’ha in tasca se lo tenga Legge piú nota e universale di quella di gravità, tanto conosciuta e sperimentata che non ha bisogno di spiegazione. Quasi nulla si sa di questo filosofo che non ha lasciato scritti né opere, ma solo questa legge affidata alla tradizione orale.
     
Autore Risposta: nicode
Inserita il: 08/05/2008 21:07:56
Messaggio: | ziama ha scritto:
Per Turritano:
Dal "Dizionario dei modi di dire della lingua italiana" di Carlo Lapucci:
La legge del Menga: Chi l’ha in tasca se lo tenga Legge piú nota e universale di quella di gravità, tanto conosciuta e sperimentata che non ha bisogno di spiegazione. Quasi nulla si sa di questo filosofo che non ha lasciato scritti né opere, ma solo questa legge affidata alla tradizione orale.
     
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Una curiosità. Ma con la Limba Sarda Comuna come viene tradotta? In Gallurese la tasca assume un altro significato
Autore Risposta: Mirko
Inserita il: 08/05/2008 21:26:36
Messaggio: | nicode ha scritto:
| ziama ha scritto:
Per Turritano:
Dal "Dizionario dei modi di dire della lingua italiana" di Carlo Lapucci:
La legge del Menga: Chi l’ha in tasca se lo tenga Legge piú nota e universale di quella di gravità, tanto conosciuta e sperimentata che non ha bisogno di spiegazione. Quasi nulla si sa di questo filosofo che non ha lasciato scritti né opere, ma solo questa legge affidata alla tradizione orale.
     
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Una curiosità. Ma con la Limba Sarda Comuna come viene tradotta? In Gallurese la tasca assume un altro significato 
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Spiegati meglio
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 08/05/2008 22:04:23
Messaggio: | Donovan ha scritto: Quello del gallurese era un semplice esempio, anzi, è già una conferma reale di come uno standard scritto non pregiudichi l' utilizzo delle varianti locali, anche se non è ufficiale, la grossa differenza sta in questo.
P.S. "I guai" di cui parlavo non riguardavano te, ma riguardavano me...in quanto so che ai paesi vicini "Li timpiesi paddosi" non piacciono...
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Non è una conferma proprio di niente, anzi è proprio il contrario, in quanto ognuno scrive come parla... cioè il tempiese scrive in tempiese, l'aggese in aggese, e così via... l'accordo è stato raggiunto sui segni grafici da utilizzare per riportare i diversi suoni della lingua gallurese...
In quanto a "li timpiesi paddosi" mi dispiace contraddirti, ma a me piacciono proprio per quel motivo lì...
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 22:16:50
Messaggio: | ziama ha scritto:
Turritano...ne sei convinto che verrebbe tutelato? E in quale maniera? Se si procede davvero all'insegnamento di un ABORTO (spontaneo o no...sempre di aborto si tratta) di lingua sarda, chi tutela il mio e il tuo? E' come quando e' stato introdotto l'uso dell'euro...qualcuno di noi ancora ricorda le vecchie lire.... Il ricordo c'e' .....ma nessuno le usa piu e non hanno comunque piu nessun valore!!
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ZIAMA ZIAMA, sei incorreggibile! Perché, adesso sono tutelati? E come? In nessun modo, infatti sono in stato di rapida agonia! E presto verranno sostituiti in toto, da una lingua “straniera”. Che strano ragionamento il tuo: “Se si procede davvero all'insegnamento di un ABORTO (spontaneo o no...sempre di aborto si tratta) di lingua sarda….” ! ma tu lo sai cosa vuol dire “aborto”? (domanda retorica, perché non ho dubbi che tu lo sai benissimo). Aborto significa “morte di una creatura prima della nascita”. Ma visto che, questa Limba Sarda Comuna sta appena nascendo e comincia già a fare i primi vagiti, vuol dire che non è un aborto ma è ancora viva. Le varianti verrebbero incoraggiate di per se dall’ ufficialità e, quindi, ”autorità” di una lingua Sarda che ci rappresenterebbe tutti. Ciò non impedirebbe di fare, in un eventuale e necessario insegnamento scolastico, raffronti fra sa Limba ufficiale e le varianti locali. Bisogna mettersi in testa che, senza una lingua ufficiale, piaccia o non piaccia, non si va da nessuna parte. Anzi si va lì da dove non si torna! Il paragone con l’Euro è improponibile, ma visto che tu lo fai, provo a farci un commentino su. Intanto io vedrei un significato opposto a quello che vuoi dargli tu, poi vediamo punto per punto: 1) “E' come quando e' stato introdotto l'uso dell'euro...qualcuno di noi ancora ricorda le vecchie lire....” Infatti, già i ragazzi di 14 anni non sanno più che cosa fossero le lire: ed è proprio quello che sta succedendo al Sardo (sostituito dall’italiano), le nuove generazioni lo conoscono sempre meno, quelle prossime ne avranno solo un ricordo approssimativo 2) “Il ricordo c'e' .....ma nessuno le usa piu e non hanno comunque piu nessun valore!!” Appunto, il ricordo del Sardo, in tutte le sue varianti, ci sarà, anche se sempre più pallido, e senza nessun valore, non esistendo una lingua Sarda ufficiale (l’unica che possa dargli un “valore”); 3) L’Euro era necessario, perché non si poteva continuare, in Europa, ad avere mille monete (qualcuna, neanche a farlo apposta, proprio la lira, ormai boccheggiante), come è necessaria una Limba Sarda Comuna per rivalutare e rivitalizzare il Sardo. Sempre con simpatia Turritano
Autore Risposta: asia
Inserita il: 08/05/2008 22:18:56
Messaggio: Non confondermi con Ziama... anche se la pensiamo allo stesso modo.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 22:22:18
Messaggio: | asia ha scritto:
Non confondermi con Ziama... anche se la pensiamo allo stesso modo.
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Siccome avevo letto la tua risposta prima di mandare il mio post a ZIAMA, e siccome la pensate allo stesso modo , mi sono confuso un attimino, ma come vedi ho corretto all'istante, però tu sei stata più svelta di me... Ciao Turritano
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 22:39:22
Messaggio: X Asia e Ziama Be’, proprio tutto tutto no. Qualcosina la so anch’io: dalla pergamena di matricola dei goliardi della Università Turritana rilasciata al sottoscritto, non gratuitamente, “qualche” anno fa (quando le “matricole” non potevano circolare senza, pena un’invito alla “faine” o, come alternativa, un giro in mutande per le vie di Sassari o, ancora, il taglio dei capelli a raso): “chi l’ha presa nel … se la tenga"! Di leggi simili, nella pergamena ce n’erano altre, ma non mi sembra il caso di menzionarle. Turritano
Autore Risposta: scizia
Inserita il: 08/05/2008 22:39:39
Messaggio: e' proprio vero ormai il sardo sta diventando una lingua in via d'estinzione in un altra discussione ho paragonato il sardo con il gallese , unica differenza tra le due : il gallese e' stato riconosciuto mentre il sardo sta andando a farsi un giro anche qui esistono delle varianti, varia a seconda della zona, ma quella scritta e' soltanto una. ci sono apposite scuole dove tutte le materie vengono insegnate in gallese, i cartelli stradali sono scritti in entrambe le lingue, i giornali( solo alcuni ) in entrambe qui c'e' un organizzazione da far paura, altro che noi sardi.....................
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 22:41:55
Messaggio: | scizia ha scritto:
e' proprio vero ormai il sardo sta diventando una lingua in via d'estinzione in un altra discussione ho paragonato il sardo con il gallese , unica differenza tra le due : il gallese e' stato riconosciuto mentre il sardo sta andando a farsi un giro anche qui esistono delle varianti, varia a seconda della zona, ma quella scritta e' soltanto una. ci sono apposite scuole dove tutte le materie vengono insegnate in gallese, i cartelli stradali sono scritti in entrambe le lingue, i giornali( solo alcuni ) in entrambe qui c'e' un organizzazione da far paura, altro che noi sardi.....................
|
Un giro con la "legge del Menga"!  Mentre il Gallese è riconosciuto in Gran Bretagna, per non parlare dei Paesi Baschi e della Catalogna in Spagna! Turritano P.S. ma quelli hanno le palle, mentre noi siamo sempre i soliti "pocos, locos y malunidos" (più "Legge del Menga" di così!)
Autore Risposta: scizia
Inserita il: 08/05/2008 22:58:25
Messaggio: P.S. ma quelli hanno le palle, mentre noi siamo sempre i soliti "pocos, locos y malunidos" (più "Legge del Menga" di così!) [/quote]
concordo pienamente con te, anche il mio compagno ha scritto la stessa frase che hai appena citato ma nessuno lo ha degnato di risposta   
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 08/05/2008 23:02:38
Messaggio: | scizia ha scritto:
P.S. ma quelli hanno le palle, mentre noi siamo sempre i soliti "pocos, locos y malunidos" (più "Legge del Menga" di così!)
|
concordo pienamente con te, anche il mio compagno ha scritto la stessa frase che hai appena citato ma nessuno lo ha degnato di risposta    [/quote] Eh, io l'avrò citata un migliaio di volte, ma è sempre "ozu peldhidu"!
Autore Risposta: Petru2007
Inserita il: 08/05/2008 23:08:59
Messaggio: | Turritano ha scritto: Le varianti verrebbero incoraggiate di per se dall’ ufficialità e, quindi, ”autorità” di una lingua Sarda che ci rappresenterebbe tutti. |
          
| Bisogna mettersi in testa che, senza una lingua ufficiale, piaccia o non piaccia, non si va da nessuna parte. Anzi si va lì da dove non si torna!
|
Però questa l'ho già sentita almeno altre tre volte...
Già m'immagino il sardo che va in giro per il mondo, cercando di farsi capire utilizzando una lingua che non capiscono nemmeno in Patria.
Oggi le Comiche: Piazza del Duomo, con Totò e De Filippo, che a Milano chiedono le informazioni al ghisa... (Totò, Peppino e... la malafemmina, 1956)
| L’Euro era necessario, perché non si poteva continuare, in Europa, ad avere mille monete (qualcuna, neanche a farlo apposta, proprio la lira, ormai boccheggiante), come è necessaria una Limba Sarda Comuna per rivalutare e rivitalizzare il Sardo. Sempre con simpatia Turritano
|
Interessante: la LSC come l'Euro, quotata in borsa... al cambio oggi la LSC ha guadagnato 0,5 punti rispetto al tedesco, merito della Birra Ichnusa che ha ormai sostituito quella tedesca sulle tavole dei sardi e nei bar; però ha perso 1 punto nei confronti del francese, a causa della Gallura e della sua vicinanza con la Corsica; stabile rispetto all'italiano, grazie al boom delle prenotazioni alberghiere; guadagna invece tre punti in Serie A, grazie alla vittoria del Cagliari sulla Fiorentina;
Non è che fanno poi come con l'euro e ne approfittano anche per aumentare ancora la benzina? Magari solo in Sardegna...
Autore Risposta: ziama
Inserita il: 08/05/2008 23:24:08
Messaggio: Petru....ti adoro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!   
Autore Risposta: asia
Inserita il: 08/05/2008 23:34:06
Messaggio: | Turritano ha scritto:
X Asia e Ziama Be’, proprio tutto tutto no. Qualcosina la so anch’io: dalla pergamena di matricola dei goliardi della Università Turritana rilasciata al sottoscritto, non gratuitamente, “qualche” anno fa (quando le “matricole” non potevano circolare senza, pena un’invito alla “faine” o, come alternativa, un giro in mutande per le vie di Sassari o, ancora, il taglio dei capelli a raso): “chi l’ha presa nel … se la tenga"! Di leggi simili, nella pergamena ce n’erano altre, ma non mi sembra il caso di menzionarle. Turritano
|
  
Autore Risposta: asia
Inserita il: 08/05/2008 23:34:41
Messaggio: | ziama ha scritto:
Petru....ti adoro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!   
|
Anch'io.
Autore Risposta: Marialuisa
Inserita il: 31/05/2008 08:39:50
Messaggio: I notiziari radiofonici in sardo nel sito della Regione
Nel sito web della Regione presto saranno fruibili i notiziari in sardo. L'impegno profuso dalla Regione nella promozione della lingua sarda prosegue infatti con l'inserimento sul sito dei notiziari in lingua sarda delle nove emittenti radiofoniche private e locali che hanno fatto richiesta e sono state ammesse ai contributi regionali (ripartiti 100mila euro), sulla base delle caratteristiche dell'emittente e dei progetti di notiziari proposti.
La novità di quest'anno riguarda la previsione dell'archiviazione dei contenuti dei notiziari in Limba all'interno della Digital Library, prezioso archivio multimediale che sempre più si apre a contenere le testimonianze, contemporanee e trascorse, della nostra Isola.
Nell'anno dedicato alla Limba, in cui è stata siglata anche l'importante intesa con la Rai per la trasmissione di programmi in lingua sarda, si riscontra con favore l'aumento dell'indice degli ascolti, la crescente professionalizzazione dei redattori e l'allargamento del bacino di ricezione, frutto anche delle azioni di una politica linguistica che sempre più investe sulla creazione e diffusione di un ambiente sardofono.
L'attivazione di canali satellitari - già sperimentata e intrapresa da alcune emittenti locali - e del web, consente inoltre di superare i confini geografici dell'Isola e di dare nuova linfa alla lingua sarda, sollecitata ad interagire con gli stimoli del mondo contemporaneo.[source regione .sardegna.it]
Consulta la delibera
Autore Risposta: PeppeLuisiPala
Inserita il: 13/06/2008 08:55:39
Messaggio:
...apo ledzidu e bidu solu como...
cosa galana sa ch'as fatu...
no t'arrimes solu in cussu...
sighi... 
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 14/06/2008 00:19:49
Messaggio: | PeppeLuisiPala ha scritto:
...apo ledzidu e bidu solu como...
cosa galana sa ch'as fatu...
no t'arrimes solu in cussu...
sighi...  
|
Salude tiu Pe'....soe cuntentu chi bos siat piàghidu! Est chi bi cheret tempus meda: po fagher cussos duos minutos b' apo postu duas oras, faghide bois su contu de cantu bi dia ponner a fagher un film intreu! Est chi tocat bortadu dae s' inglesu a su sardu passande medas bias dae s' italianu ca unu ditzionàriu sardu-ingresu no b' est , sena contare su 'e chircare s' echibalente de sas maneras de narrer dae una limba a s' àtera! Comuncas carchi àtera cosa za l' apo a fagher...custu est seguru!
Autore Risposta: meringa
Inserita il: 03/08/2008 11:20:40
Messaggio:
Super!  Mica sai se c'è anche la possibilità di sentire il sardo con i sottotitoli in italiano??
Autore Risposta: antas
Inserita il: 03/08/2008 18:26:00
Messaggio: | meringa ha scritto:
Super!  Mica sai se c'è anche la possibilità di sentire il sardo con i sottotitoli in italiano??
|
Ci sono alcuni film recitati in sardo con i sottotitoli in italiano: Per es. Arcipelaghi e La destinazione. Oppure se ri interessa un film antropologico c'e"Ttempus de baristas" di David Mac Dougall. Quest'ultimo puoi rtrovarlo ne sito: http://www.regione.sardegna.it/j/v/...20&v=2&c=103 - 8k
Autore Risposta: meringa
Inserita il: 04/08/2008 13:31:12
Messaggio: Grazie antas! :) Conosci altri siti nei quali si può sentire il sardo?
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 05/08/2008 02:24:42
Messaggio: Meringa, dai uno sguardo qua: è un corso per far apprendere il sardo ai bambini:
http://www.sardegnacultura.it/cds/c...G/indice.htm
Autore Risposta: meringa
Inserita il: 05/08/2008 12:34:48
Messaggio: WOW!!! 
Fantastico!   
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 06/10/2008 17:01:16
Messaggio: [/quote] 1) va incentivato l'uso del sardo in famiglia con i bambini sin dalla nascita, altrimenti la "pianta" muore perché non ha più "radici". 2) Si dovrebbe usare il Sardo come lingua veicolare, in Scuole Sarde a iscrizione facoltativa; 3) Si dovrebbe avere in ogni ufficio pubblico uno sportello per Sardofoni; 4) Lingua Sarda nelle scuole e nei media: quale variante? L.S.C.?... Boh! [/quote]
Bella iniziativa, chissà che riescano a portarla avanti...
turritano voglio risponderti,1) per quanto riguarda l'uso del sardo in famiglia, già si parla nelle famiglie che parlano il sardo,, certo se genitori no lo sanno parlare non possono insegnarlo ai figli , e in ogni caso no si può imporre o fare una legge riguardo a questo, al massimo una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione. 2) penso che sia obbligatori studiare il sardo nelle scuole sarde, come è obbligatorio l'italiano , la matematica, storia ecc ecc, e per di piu non insegnare il sardo come una lingua straniera con le sue 3 4 o 5 ore settimanali, ma insegnare materie come la storia o la geografia ed altre in sardo, per cercare di arrivare ad un vero e proprio bilinguismo. 3) pienamente d'accordo.. pero preferisco più il sistema spagnolo, che non c'e uno sportello per la lingua locale.. in tutti gli sportelli si parlano le due lingue. 4) questo è l'argomento più difficile, forse bisognerebbe creare un sardo comune o normativo come si è fatto con la lingua italiana che si è preso come riferimento dante e gli scrittori successivi. magari studiando gli scrittori sardi del passato. lo stesso è successo in galizia catalogna o paesi baschi dove le varianti erano innumerevoli secondo le varie zone e i vari paesi, ed ora si studia una lingua ufficiale nelle scuole, che un po diversa da la che parlano a casa nei vari paesi.
comunque penso che siamo ancora in tempo per riprendere sa limba, e credo che in poco tempo 10 20 anni da quando s'introdurrà il sardo nelle scuole come lingua al pari dell'italiano , in Sardegna i giovani parleranno più in sardo che in italiano, proprio come succede in Spagna
unu saludu a tottu.
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 06/10/2008 17:24:53
Messaggio:
[/quote] Ciao Turritano, vedo che non hai capito bene la mia battuta e hai trasformato il tutto in un sardo-minestrone. Ti ricordo che noi sardi abbiamo una lingua per farci capire e quello è l'Italiano; non è parlando il sardo che saremo più uniti, stanne certo. Io mi sento sardo anche parlando il Gallurese perchè come ti ho detto, di parlare il sardo proprio non mi interessa minimamente.
E mi dispiace per la cara Asia, la quale si è permessa di contraddirti non essendo sarda al 100% ma solo per la metà. Ti dico una cosa, preferisco Asia al 50% della sua sardità ma con una visione ampia dei problemi e delle bellezze della Sardegna che il tuo 100% un pò limitato, come dire.... con i paraocchi.
Ma non pensi che la Sardegna sia unica anche in questo? Che ognuno rispetta le tradizioni della propria micro-regione? [/quote]
insegnare il sardo non siglifica che tu lo debba imparare, tu puoi parlare benissimo in italiano, bilinguismo significa 2 lingue ufficiali in tutto e per tutto, sia negli uffici pubblici che privati si potrà usare una lingua o n altra. se non hai perso la tua identità con l'introduzione dell' italiano sicuramente non la perderai con quella del sardo.
e ricorda insegnare il sardo non è per stare piu uniti, è per non perdere la nostra cultura la nostra lingua, la nostra storia, che poi tu non la senti tua, è un altro discorso.
ti ricordo che l'italiano scritto è nato allo stesso modo, codificando i grandi scrittori del passato.
PS.. sto rilegendo pian piano la discussione è mi sono reso conto che è gia alla pagina 13..... e che sto rispondendo a post vecchi... ops..
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 06/10/2008 17:44:51
Messaggio: | nicode ha scritto:
| asia ha scritto:
By Nicode
| | Se proprio volete parlare il sardo, parlatelo fra di voi, ma non cercate di imporlo agli altri. |
Pronunciata da una persona che parla perfettamente una delle varianti di sa limba... questa frase lascia basìti.
E dovrebbe far riflettere perchè, invitando gli altri a parlare il sardo tra di loro, pare considerare il gallurese come un idioma a sé stante.  A questo punto nasce spontanea una domanda: ma qual è il sardo? 
|
E' la stessa domanda da me posta qualche giorno fa..... non ho ricevuto una risposta convincente. Forse sarai più fortunata di me 
|
pagiana 5 nicode... provo a risponderti io... con una risposta che mi ha dato un mia amico in un altro forum:
- ARREMUNDU PIRAS (logudoro) - PEPPINO MEREU (BARBAGIA) - FRAZISKU MANNU (MEILOGU) - MELCHIORRE MURENU (MARGHINE) Tottus isso kistionànta in su dialetto insoro, ma isrkiìent in LIMBA... in sa matessi manera... tottus.
il sardo è quello che scrissero i poeti sardi tutti di zone diverse pero scrivevano nello stesso modo.
ripeto come l'italiano di creare delle regole scritte ed insegnarlo nelle scuole.
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 06/10/2008 17:55:32
Messaggio: | ziama ha scritto:
Donovan... Il discorso dell'inglese non regge a confronto con il sardo e le sue varianti! Qui non stiamo parlando di pronuncia ma di parole completamente diverse nelle diverse varianti! Io ancora riesco a capire un britannico quando parla...riesco a capire un australiano...magari devo abituarmi all'accento ma le regole grammaticali sono le stesse e restano invariate (esistono si alcuni termini diversi per indicare alcune cose, ma sono eccezioni e non regole)..
|
certo che non regge il paragone con l'inglese... perche c'è una grammatica comune che si studia a scuola.. prova a eliminare la grammatica e non insegnare per 100 ani l'inglese... e poi prova ad andare in australia in inghilterra o in india o in nigeria... ci saranno tante diferenze quanto nelle varie varianti sarde se non di piu...
insegnare una lingua sarda ufficiale non significa perdere la tua lingua che si continuerà ad imparare nele prorpie casa come tutt'ora si fa...
io non capisco questa paura....
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 06/10/2008 18:02:32
Messaggio: [/quote]
Donovan,
con l'unica differenza che chi insegna l'italiano si e' dovuto pagare gli studi universitari e non glieli ho certo pagati di tasca mia ...perche come giustamente dice Petru ci vorranno i NOSTRI soldi per "nella fattispecie la gestione dei corsi preparatori per i futuri docenti, che ovviamente nella maggior parte dei casi parlano il sardo.... e poi naturalmente i corsi di LSU... il tutto a spese dei contribuenti... e alla faccia della salvaguardia delle lingue e delle culture minoritarie... "
Vorrei inoltre aggiungere che tanti di voi continuano ad insistere sul fatto che il sardo dovrebbe essere innanzitutto parlato e insegnato in famiglia. Mi spiegate come si fa a 'obbligare' una cosa del genere? Multiamo coloro che non lo fanno? Come renderlo coercitivo??
[/quote]
qui mi scadi proprio.. quindi è una questione economica l'insegnamento della lingua sarda... mah
appunto perchè non si può obbligare a insegnare il sardo in famiglia bisogna insegnarlo nelle scuole... cosi come fecero dopo l'unità d'italia con l'italiano. e dopo il franchismo in Spagna (Catalogna, Galizia e Paesi Barchi)
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 06/10/2008 18:24:24
Messaggio: | Marialuisa ha scritto:
I notiziari radiofonici in sardo nel sito della Regione
Nel sito web della Regione presto saranno fruibili i notiziari in sardo. L'impegno profuso dalla Regione nella promozione della lingua sarda prosegue infatti con l'inserimento sul sito dei notiziari in lingua sarda delle nove emittenti radiofoniche private e locali che hanno fatto richiesta e sono state ammesse ai contributi regionali (ripartiti 100mila euro), sulla base delle caratteristiche dell'emittente e dei progetti di notiziari proposti.
La novità di quest'anno riguarda la previsione dell'archiviazione dei contenuti dei notiziari in Limba all'interno della Digital Library, prezioso archivio multimediale che sempre più si apre a contenere le testimonianze, contemporanee e trascorse, della nostra Isola.
Nell'anno dedicato alla Limba, in cui è stata siglata anche l'importante intesa con la Rai per la trasmissione di programmi in lingua sarda, si riscontra con favore l'aumento dell'indice degli ascolti, la crescente professionalizzazione dei redattori e l'allargamento del bacino di ricezione, frutto anche delle azioni di una politica linguistica che sempre più investe sulla creazione e diffusione di un ambiente sardofono.
L'attivazione di canali satellitari - già sperimentata e intrapresa da alcune emittenti locali - e del web, consente inoltre di superare i confini geografici dell'Isola e di dare nuova linfa alla lingua sarda, sollecitata ad interagire con gli stimoli del mondo contemporaneo.[source regione .sardegna.it]
Consulta la delibera
|
che belle notizie che ci dai marialuisa.
ah finalmente ho finito di leggermi tutta la discussione... interessante vedere le diverse opinioni rispetto all'insegnamento della lingua.
comunque non capisco tutte queste paure di perdere il proprio dialetto sardo, se non lo abbiamo perso dopo 150 di lingua italiana nelle scuole, come possiamo perderlo con lo studio del sardo ufficiale?
e se il sarde deve essere solo facoltativo perchè nessuno può essere obbligato a studiare qualcosa, perchè l'italiano non è facoltativo? o la matematica? o la storia?.
unu saludu a tuttu. nos bidimus.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 06/10/2008 18:41:40
Messaggio: Tota, non posso non quotarti, fra l’altro neanch'io capisco tutta questa paura, anzi fobia, che alcuni mostrano solo a parlare di LSC o di bilinguismo…  Saludos Turritano
Autore Risposta: Arthacan
Inserita il: 09/10/2008 13:11:23
Messaggio: | tota76 ha scritto:
| nicode ha scritto:
| asia ha scritto:
By Nicode
| | Se proprio volete parlare il sardo, parlatelo fra di voi, ma non cercate di imporlo agli altri. |
Pronunciata da una persona che parla perfettamente una delle varianti di sa limba... questa frase lascia basìti.
E dovrebbe far riflettere perchè, invitando gli altri a parlare il sardo tra di loro, pare considerare il gallurese come un idioma a sé stante.  A questo punto nasce spontanea una domanda: ma qual è il sardo? 
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E' la stessa domanda da me posta qualche giorno fa..... non ho ricevuto una risposta convincente. Forse sarai più fortunata di me 
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pagiana 5 nicode... provo a risponderti io... con una risposta che mi ha dato un mia amico in un altro forum:
- ARREMUNDU PIRAS (logudoro) - PEPPINO MEREU (BARBAGIA) - FRAZISKU MANNU (MEILOGU) - MELCHIORRE MURENU (MARGHINE) Tottus isso kistionànta in su dialetto insoro, ma isrkiìent in LIMBA... in sa matessi manera... tottus.
il sardo è quello che scrissero i poeti sardi tutti di zone diverse pero scrivevano nello stesso modo.
ripeto come l'italiano di creare delle regole scritte ed insegnarlo nelle scuole.
|
e beh! mi pariat... un'atru chi si pensat chi sa sardinnia acabit in Tonara o in su Marghine. Forsis no ti ndi importat nudda de su chi sutzedit prus in giossu, o prus a prestu, non ddu scis.  Insaras ti ddu nau deu. Nosu puru chistionaus su sardu, e aici is scritoris e is poetas de su cabu de suta, ma no ddu scrieus in "sa matessi manera" de cussus autoris chi as nau tui.. ciau
Autore Risposta: Arthacan
Inserita il: 09/10/2008 13:29:54
Messaggio: Tota76, proprio ieri ho postato questo in un'altra discussione:
http://www.gentedisardegna.it/topic...LY_ID=256028
c'è un link che riporta a una trasmissione in sardo di radio sardegna trasmessa ieri. Ascoltala, si parla di molte cose interessanti e tra le altre, ti potrai anche rendere meglio conto della complessita e multiformità della nostre tradizioni poetiche 
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 10/10/2008 20:03:19
Messaggio: artachan..
tue asa iscrittu in sardu campidanesu.. deo seguru si lu faeddasa leo podda meda a lu cumprendere.. pero comente l'asa iscrittu s'assimizzada a su dialettu meu (logudoresu) custu cheret narrer chi no sunu gai divescios....
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 10/10/2008 20:15:44
Messaggio: deo o aiscurtende su chi m'asa nadu... i b'ada un chi faeddada in campidanesu e un'atteru chi faeddada in noguresu... pro ammie chi so logudoresu no este diffizile a lu cumprendere, mi parede chi si parene meda.
Aggiungo... io ho vissuto in spagna, ho imparato il castigliano, lingua che si parla in tutto il sudamerica, e penso che le varie differenze di acentto e pronuncia degli argentini, cileni, colombiani, peruviani, messicani sono maggiori delle differenze tra i vari dialetti sardi. pero loro a scuola imparano tutti il castigliano...... noi perche non potremo parlare un unica lingua che comprende i vari dialetti che alla fine si riassumono in lugudorese-nuorese e campidanese.
Autore Risposta: cedro del Libano
Inserita il: 10/10/2008 20:37:17
Messaggio: mi dispiace io non potro' seguire i programmi in limba su RAI 3. purtrooppo per via satellitare all'estero viene trasmesso solo il palinsesto del Lazio.
O Roma,concedimi almeno questo.
Autore Risposta: Arthacan
Inserita il: 11/10/2008 01:22:39
Messaggio: tota76 in non credo che le differenze tra i dialetti sardi siamo tantissime. Si tratta di una medesima lingua. Esistono però, soprattutto tra dialetti meridionali e dialetti centro settentrionali alcune differenze qualitative che se considerate dal punto di vista linguistico probabilmente sono relativamente limitate, ma se le consideriamo anche dal punto di vista cultural-antropologico diventano sufficientemente significative da far si che un parlante del centro-nord tenda a non riconoscersi in una forma linguistica che assuma caratteri meridionali, e viceversa. Teoricamente una sintesi che possa accontentare tutti è ipotizzabile, ma concretamente la cosa non è affatto semplice da individuare. Non è un problema di oggi. e' roba vecchia.. E' la ragione per la quale nel corso dei secoli sono emerse fondalmentealmtne NON UNA, bensì due koinè letterarie. Una usata nel centro nord (il logudorese letterario utilizzato da tutti gli autori da te citati) e una utilizzata nel centro sud (il campidanese letterario).
Io penso si debba avviare il processo che ci condurrà al bilinguismo in sardegna dalla codifica di due norme di riferimento coufficali basate su queste 2 koinè tradizioanali. Son certo che il processo verrebbe accolto molto più favorevolmente dall'opinione pubblica, e sarebbe anche il modo migliore per preparare il terreno a una eventuale super-norma unitaria che nel fratempo emergerebbe più naturalmente, meglio concertata, e a seguito di una richiesta degli stessi sardi più convinta e avvertita come necessaria.
Non sto leggendo tutte le infinite discussioni sull'argomento che si stanno sviluppando anche in questo forum. Mi pare però di constatare che la maggioranza delle critiche e delle perplessità provengano da parlanti centro meridionali. Ciò nasce evidentemente da un maggior disagio nel riconoscersi in questa LSC (più vicina infatti al logudorese). E induce molti ad assumere una posizione di difesa, di reazione, di rifiuto di qualsiasi ipotesi di standardizzazione e ufficializzazione. A rifugiarsi nei particolarismi. Un'involuzione anzichè un avanzamento. Riflettiamo su questo. Io son certo che con un sistema a doppio standard la causa guadagnerebbe consensi e alleati. Mi pare che con la politica attuale il processo stia subendo piuttosto un rallentamento.
Per concludere. Il problema è delicato. Ma qualunque sia l'approcio politico scelto ( uno, 2 standard, lingua polinomica ecc ecc) non se ne esce se non si capisce che il problema va affontato non solo dal punto di linguistico ma anche per quelle che sono le sue implicazioni cultural-antropologiche. La storia dei sardi va considerata. L'atteggiamento dei parlanti nei confronti delle varie parlate e comunità di parlanti, idem.
ciao
Autore Risposta: cedro del Libano
Inserita il: 11/10/2008 03:21:41
Messaggio: hai proprio ragione perchè crearne una nuova se le varianti da utizzare esistono gia'. Meditate gente meditate Arthakan ha espresso molto bene il concetto.
Autore Risposta: tota76
Inserita il: 13/10/2008 17:08:01
Messaggio: ma creare una nuova di che? codificare e trovare delle regole non significa gcreare una nuova lingua...
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 13/10/2008 17:15:22
Messaggio: Se non abbiamo una lingua unitaria, è perché così ha voluto il padrone di turno, non c'era altro che dire "sì badrone, sì badrone" Ma adesso che il padrone di turno ci lascerebbe pure fare , siamo noi che non vogliamo, tirando fuori la storia delle varianti, come se fosse un problema solo sardo e non di tutti. Com'è e come non è, gli altri lo hanno risolto, e noi, troppo abituati alla catena, non ne vogliamo sapere. E non sarebbe neanche una novità: al tempo dei Giudicati, quando i Sardi erano liberi, il problema lo avevano brillantemente già risolto... Turritano
Autore Risposta: carlton
Inserita il: 13/10/2008 17:54:04
Messaggio: Vi segnalo che nel sito Sardegna Digital Library stanno caricando le registrazioni dei notiziari in Sardo di radio La Voce di Muravera e Radio Barbagia. Non avevo mai sentito i colpi di glottide tipici del Sarrabese, figata! Ancora più figo il fatto che il notiziario brabaxino lo capisco benissimo  Un passo importante credo lo si stia già facendo (questi notiziari credo rientrino nel progetto regionale per la tutela della lingua), però credo che da parte dei giornalisti bisognerebbe metterci forse un po' più cura nell'evitare di usare vocaboli presi dall'italiano. Ma per il momento va bene così.
Autore Risposta: Arthacan
Inserita il: 13/10/2008 18:10:14
Messaggio: x turritanu
Non la farei così semplice. Diciamo piuttosto che è mancato un centro politico-economico-culturale forte del prestigio necessario, tale da far assurgere a lingua nazionale una forma di riferimento, attraverso un processo "naturale" di riconoscimento. Così come è accaduto per altre lingue nazionali grandi e piccole. Un focolaio linguistico di unificazione dunque. Probabilmente questo ruolo avrebbe potuto esercitarlo Arborea se la storia fosse stata differente e la Sardegna unita sotto la sua corona. Ma così non è stato. Quanto all'epoca giudicale, non mi risulta che il problema fosse stato ancora risolto, dal momento che la sardegna non era unificata sotto un unico tetto politico e cancellerie giudicali, monasteri, curie, si muovevano ognuna per i fatti propri.. si trova tanta di quella variabilità linguistica tra documenti di aree diverse che non possimo assolutamente pensare che si fosse raggiunta una unificazione ortografica. Si possono al limite individuare tre scripta, tre tendenze: meridionale, settentrionale e arborense. Con ampi margini di variabilità interna. Addirittura in uno stesso documento. Basta leggere la carta de logu di arborea per renderci conto di quale variabilità vi fosse nnei documenti di una stessa cancelelria e come su molti aspetti non si fosse ancora trovata stabilità ortografica.
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 13/10/2008 18:46:49
Messaggio: Ma chi ha detto che è semplice? Sintetizzare e semplificare non significa farla semplice. Per quanto riguarda il Sardo e la lingua comune all’epoca dei Giudicati, lasciamo la parola a uno che ne sa più di noi (almeno, di me è sicuro): Bértulu Porcheddu, ma nella sede più appropriata, cioè “LogoSardigna”. Per ora dirò solo che i Giudicati erano indipendenti e autonomi uno dall’altro, ma strettamente legati da parentele, cultura, commercio ed economia in genere, quindi il problema esisteva, eccome! È, in qualche modo, l’lo hanno risolto. Turritano PS Che è mancato un centro politico-economico-culturale è ovvio (ma in epoca post giudicale) e questo l’ho detto anch’io implicitamente nella mia semplicità, nel post precedente, ma anche in altri post in maniera un po' più approfondita…
Autore Risposta: Arthacan
Inserita il: 13/10/2008 19:34:57
Messaggio: | Turritano ha scritto:
Ma chi ha detto che è semplice? Sintetizzare e semplificare non significa farla semplice. Per quanto riguarda il Sardo e la lingua comune all’epoca dei Giudicati, lasciamo la parola a uno che ne sa più di noi (almeno, di me è sicuro): Bértulu Porcheddu, ma nella sede più appropriata, cioè “LogoSardigna”. Per ora dirò solo che i Giudicati erano indipendenti e autonomi uno dall’altro, ma strettamente legati da parentele, cultura, commercio ed economia in genere, quindi il problema esisteva, eccome! È, in qualche modo, l’lo hanno risolto. Turritano PS Che è mancato un centro politico-economico-culturale è ovvio (ma in epoca post giudicale) e questo l’ho detto anch’io implicitamente nella mia semplicità, nel post precedente, ma anche in altri post in maniera un po' più approfondita…
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Che il sardo parlato al tempo dei giudicati fosse meno frammentato di quanto sia oggi è probabile, nonostante la disunità politica. Che i sardi si capissero alla perfezione nelle loro relazioni di commercio e altro, anche senza lingua unitaria, è evidente, perchè ciò è avvenuto per tutti i secoli successivi e avviene (nonostante tutto) ancora ai giorni nostri. Quello che voglio dire è che non c'è bisogno di postulare l'esistenza di una lingua unitaria, anche solo scritta, per spiegare il perfetto funzionamento della società giudicale. E a me non risulta vi fosse uniformità di scrittura..
leggeremo l'articolo di Porcheddu. Scopro ora di questa rivista il LSC. tu ce l'hai? lo puoi postare? grazie
Autore Risposta: kigula
Inserita il: 13/10/2008 19:39:08
Messaggio: Ragazzi stiamo uscendo fuori tema con la solita disputa sulla lingua sarda ufficiale e unica, il tema qui è la radio in sardo. Torniamo sul seminato... 
Autore Risposta: Arthacan
Inserita il: 13/10/2008 19:42:07
Messaggio: | kigula ha scritto:
Ragazzi stiamo uscendo fuori tema con la solita disputa sulla lingua sarda ufficiale e unica, il tema qui è la radio in sardo. Torniamo sul seminato... 
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ok! proseguiamo nella discussione apposita!
Autore Risposta: Donovan
Inserita il: 14/10/2008 17:15:25
Messaggio: | Arthacan ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Ma chi ha detto che è semplice? Sintetizzare e semplificare non significa farla semplice. Per quanto riguarda il Sardo e la lingua comune all’epoca dei Giudicati, lasciamo la parola a uno che ne sa più di noi (almeno, di me è sicuro): Bértulu Porcheddu, ma nella sede più appropriata, cioè “LogoSardigna”. Per ora dirò solo che i Giudicati erano indipendenti e autonomi uno dall’altro, ma strettamente legati da parentele, cultura, commercio ed economia in genere, quindi il problema esisteva, eccome! È, in qualche modo, l’lo hanno risolto. Turritano PS Che è mancato un centro politico-economico-culturale è ovvio (ma in epoca post giudicale) e questo l’ho detto anch’io implicitamente nella mia semplicità, nel post precedente, ma anche in altri post in maniera un po' più approfondita…
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Che il sardo parlato al tempo dei giudicati fosse meno frammentato di quanto sia oggi è probabile, nonostante la disunità politica. Che i sardi si capissero alla perfezione nelle loro relazioni di commercio e altro, anche senza lingua unitaria, è evidente, perchè ciò è avvenuto per tutti i secoli successivi e avviene (nonostante tutto) ancora ai giorni nostri. Quello che voglio dire è che non c'è bisogno di postulare l'esistenza di una lingua unitaria, anche solo scritta, per spiegare il perfetto funzionamento della società giudicale. E a me non risulta vi fosse uniformità di scrittura..
leggeremo l'articolo di Porcheddu. Scopro ora di questa rivista il LSC. tu ce l'hai? lo puoi postare? grazie
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Sa revista est custa, est essidu su primu numeru como como ma no est iscrita in LSC ebia, a su nessi gai apo lèzidu in su foru de iRS ca no l' apo ancora leada, l' apo a fagher cando apo a èssere torra in Thàtari.
http://www.logosardigna.it/
Autore Risposta: PeppeLuisiPala
Inserita il: 14/10/2008 20:52:26
Messaggio: | Donovan ha scritto:
| Arthacan ha scritto:
| Turritano ha scritto:
Ma chi ha detto che è semplice? Sintetizzare e semplificare non significa farla semplice. Per quanto riguarda il Sardo e la lingua comune all’epoca dei Giudicati, lasciamo la parola a uno che ne sa più di noi (almeno, di me è sicuro): Bértulu Porcheddu, ma nella sede più appropriata, cioè “LogoSardigna”. Per ora dirò solo che i Giudicati erano indipendenti e autonomi uno dall’altro, ma strettamente legati da parentele, cultura, commercio ed economia in genere, quindi il problema esisteva, eccome! È, in qualche modo, l’lo hanno risolto. Turritano PS Che è mancato un centro politico-economico-culturale è ovvio (ma in epoca post giudicale) e questo l’ho detto anch’io implicitamente nella mia semplicità, nel post precedente, ma anche in altri post in maniera un po' più approfondita…
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Che il sardo parlato al tempo dei giudicati fosse meno frammentato di quanto sia oggi è probabile, nonostante la disunità politica. Che i sardi si capissero alla perfezione nelle loro relazioni di commercio e altro, anche senza lingua unitaria, è evidente, perchè ciò è avvenuto per tutti i secoli successivi e avviene (nonostante tutto) ancora ai giorni nostri. Quello che voglio dire è che non c'è bisogno di postulare l'esistenza di una lingua unitaria, anche solo scritta, per spiegare il perfetto funzionamento della società giudicale. E a me non risulta vi fosse uniformità di scrittura..
leggeremo l'articolo di Porcheddu. Scopro ora di questa rivista il LSC. tu ce l'hai? lo puoi postare? grazie
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Sa revista est custa, est essidu su primu numeru como como ma no est iscrita in LSC ebia, a su nessi gai apo lèzidu in su foru de iRS ca no l' apo ancora leada, l' apo a fagher cando apo a èssere torra in Thàtari.
http://www.logosardigna.it/
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...solu sos testos arribados a inie iscritos in limba italiidiota,... sunt bistados bortados in LSC ... sos ateros testos,... sunt bistados presentados in sa bariante Sarda in sa cale sunt arribados iscritos ...
saludos...
Autore Risposta: Arthacan
Inserita il: 14/10/2008 21:29:42
Messaggio: | Donovan ha scritto:
Sa revista est custa, est essidu su primu numeru como como ma no est iscrita in LSC ebia, a su nessi gai apo lèzidu in su foru de iRS ca no l' apo ancora leada, l' apo a fagher cando apo a èssere torra in Thàtari.
http://www.logosardigna.it/
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Boh, deu in su forum de SNI apu lìgiu ca est totu in LSC, po cussu apu scritu aici, ma si fidaus de su chi s'at nau PeppeLuisi ca, o dd'at lìgia o est beni informau de siguru. mi dd'apu a pigai deu puru.. ma... in Casteddu puru arribbat? 
Comenti si siat no mi fait spantu prus peruna cosa de candu m'est passau a suta de is ogus unu liburu bessiu de pagu, bellu puru, chi fueddat de narrativa in lingua sarda. Dd'ant scritu in LSC, e bandat beni, a s'acabbada s'autori nci at postu un'antologia cun ancodeddeddus de romanzus, aici a tastadura po is ligidoris. Sceti ca custus ancodeddus no ddus ant lassaus comenti ddus at bistius s'autori insoru, ma ddus ant tradusius in LSC. mah! ..comenti chi in iscola s'essint fatu studiai a Jacopone da Todi o a Dante o a Manzoni e Verga, po abarrai a sa narrativa, tradusius in standard italianu comunu modernu!
andat beni a fai is modernus... 
toca ca mi citu, innantis chi si nci boghint de innoi ca seus Off Topic!
Autore Risposta: Albertina
Inserita il: 14/10/2008 22:06:05
Messaggio: | Arthacan ha scritto:
| Donovan ha scritto:
Sa revista est custa, est essidu su primu numeru como como ma no est iscrita in LSC ebia, a su nessi gai apo lèzidu in su foru de iRS ca no l' apo ancora leada, l' apo a fagher cando apo a èssere torra in Thàtari.
http://www.logosardigna.it/
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Boh, deu in su forum de SNI apu lìgiu ca est totu in LSC, po cussu apu scritu aici, ma si fidaus de su chi s'at nau PeppeLuisi ca, o dd'at lìgia o est beni informau de siguru. mi dd'apu a pigai deu puru.. ma... in Casteddu puru arribbat? 
Comenti si siat no mi fait spantu prus peruna cosa de candu m'est passau a suta de is ogus unu liburu bessiu de pagu, bellu puru, chi fueddat de narrativa in lingua sarda. Dd'ant scritu in LSC, e bandat beni, a s'acabbada s'autori nci at postu un'antologia cun ancodeddeddus de romanzus, aici a tastadura po is ligidoris. Sceti ca custus ancodeddus no ddus ant lassaus comenti ddus at bistius s'autori insoru, ma ddus ant tradusius in LSC. mah! ..comenti chi in iscola s'essint fatu studiai a Jacopone da Todi o a Dante o a Manzoni e Verga, po abarrai a sa narrativa, tradusius in standard italianu comunu modernu!
andat beni a fai is modernus... 
toca ca mi citu, innantis chi si nci boghint de innoi ca seus Off Topic!
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Tenisi arrexoni, a mei puru fattu fattu mi fainti foras, ma dogna tanti dduoi torru, ca mi faidi troppu febi, su nai ca anziché custodì sa lingua nostra si ndi impointi u antra chi no è mai esistia!!!
Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 14/10/2008 22:43:13
Messaggio: | Albertina ha scritto: ... a mei puru fattu fattu mi fainti foras, ma dogna tanti dduoi torru, ca mi faidi troppu febi, su nai ca anziché custodì sa lingua nostra si ndi impointi u antra chi no è mai esistia!!!
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E gai no s'andat a logu... Turritanu
Autore Risposta: kigula
Inserita il: 15/10/2008 18:26:25
Messaggio: Dai ragazzi... sennò mi tocca dare una ripulita alla discussione! Per favore evitiamo di dilungarci sulla lingua comune, se volete ci dovrebbero essere discussioni apposite...
Forum Sardegna : http://www.gentedisardegna.it/
© Gente di Sardegna la community di Paradisola.it
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