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Quel 24 marzo

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Autore Discussione: Marialuisa
Oggetto: Quel 24 marzo
Inserito il: 24/03/2009 15:25:20
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Martedì 24 marzo 2009


Accadde quel giorno


* L'anno 1809 sarà ricordato oltre che per le finanze che versavano in situazione gravissima anche per i terribili crimini commessi .
Barbagie , Ogliastra , Nuorese e Gallura toccavano con mano la violenza di quel periodo .
A Mamoiada si affrontavano il partito dei nobili e quello dei popolani a colpi di misfatti inenarrabili .
Siniscola e Lodè facevano sentire susssulti di ribellione con le conseguenti prese di posizione del potere .
A Fonni la violenza ancora più esasperata era per quella lite con i comuni di Villagrande e Villanova Strisaili per aggiudicarsi il possesso di alcune montagne : la Reale Udienza schierandosi contro Fonni innesca la protesta dei fonnesi che invadono le montagne e uccidono popolani , dopo averli depredati e distrutto i loro averi .
Il Governo , il 24 marzo 1809 , con carta reale ordina che si spedisca in Fonni un drappello di truppa e una commissione di militari e togati , composta dal conte di Salins , dal giudice Lomellini e dall'avvocato fiscale si Sorgono Efisio Manconi .
Il paese tutto farà le spese di questo rigore militare .

* Il 24 maggio 1862 , muore a Torino , nella più grande miseria , lo scrittore e letterato Vittorio Angius .

* Il 24 marzo 1943 , tra i detenuti di Regina Coeli , anche alcuni sardi saranno tra i martiri delle Fosse Ardeatine :

* Gavino Delunas ( Padria 1895), era un popolare cantatore
* Salvatore Canalis (Tula 1808), professore e militante
* Pasquale Cocco ( Sedilo 1920), studente
* Candido Manca (medaglia d'oro alla memoria)
* Agostino Napoleone (Carloforte 1918), sottotenente di vascello
* Gerardo Sergi ( Portoscuso 1918) , sottotenente dei carabinieri
* Giuseppe Medas ( Narbolia 1908), avvocato
* Sisinnio Mocci ( di Villacidro )


Mausoleo in memoria dell'eccidio

Risposte:


Autore Risposta: babborcu
Inserita il: 24/03/2009 15:55:31
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gavino delunas era un meraviglioso cantore logudorese... componeva i versi di alcuni suoi canti..in qualcuno pare di ravvisare un presagio della sua tragica fine : ... su diluviu universale paretichi siet torradu e deo malefadadu so chena arca in su mare...
il suo canto era "diverso" da quello dei cantanti in re che siamo avvezzi ad ascoltare... privo di eccessive fioriture e atletismi canori, ma di una delicatezza impressionante.. e con un traggiu di grande fascino ... esistono rare registrazioni penso in commercio ascoltare per credere


Autore Risposta: Anto
Inserita il: 25/03/2009 17:02:38
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Mi prende una strana malinconia, caro Babborcu...a ricordare questi fatti....grazie per il tuo contributo...anche il mio pensiero casuale in un pomeriggio freddo di marzo e' un gesto d'affetto per questi giovani e meravigliosi ragazzi...( giovani o vecchi..sempre ragazzi..)antonia


Autore Risposta: Anto
Inserita il: 25/03/2009 17:03:51
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maria Luisa...perdono, un grazie anche a te. antonia


Autore Risposta: babborcu
Inserita il: 25/03/2009 17:19:31
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gavino delunas, antonia, era un omone... che aveva una voce delicata... quasi femminile...come un angelico falsetto,,, quando ne ho voglia lo ascolto ( come ascolto una registrazione di gavino gabriel) e medito su quanto sia cambiato e sia diventato virtuosistico a volte sino all'inespressività il canto sardo attuale...delunas mi trasmette un particolare senso di nostalgia malinconia.. anche gli stessi versi...

gosos alla madonna di gonaria cantati in forma di nuoresa: ses de sos navigantes protettora e de cantos ti tenent invocada, cantos in sas tempestas de su mare jamant su nomen tou singolare..

o di un muttu.. in sas renas de mare bi jogo e bi recreo chi b'es su meu coro.. niune t'at a amare comente t'amo deo sa mia prenda e oro..


comunque era anche spiritoso,,, si veda il duetto dove batibecca con mariarosa punzirudu o lo schech in cui si lamenta di un'ipotetica moglie che lo priva della bettola..

aldilà di questo..l'eccidio delle ardeatine è una ferita ancora aperta per tutti...


Autore Risposta: Anto
Inserita il: 25/03/2009 18:53:32
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Con questo tuo amore , Giovanni, (nome a me caro: il nome del mio dolce padre e quello del mio piccolo figlio..)mi ricordi un caro amico che ho in Gallura, il maestro Sandro Fresi che nelle sue ricerche sui canti galluresi, mi ha fatto conoscere una delle ultime "cantore"maria Multineddu ..e lo spiritoso e intrigante canonico Pes...per il quale nutro un interesse che non mi aspettavo..non so se tu conosca Sandro..io canto le sue canzoni, poesie del posto con musiche originali ,ho diversi suoi CD..che ti presto volentieri se ti va di ascoltare con voce piena la bella parlata gallurese..e la sua tenace poesia.Ho un bel CD del coro Gabriel :"voci di Sardegna"..bellissimo...grazie ancora.
Ora arriva Nuragica e mi sgrida..... anto


Autore Risposta: babborcu
Inserita il: 26/03/2009 15:55:07
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e dai: antonia .. che nuragica fa la rude , ma è comprensiuva! ( la sto allisciando ) magari ora arronza me!!. conosco e ho tutte le persone e cose che dici,,, ho sentito maria multineddu.. ecco , per tornare in tema, siamo sulla linea di delunas..


Autore Risposta: UtOld
Inserita il: 26/03/2009 18:44:02
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IN MEMORIA DI GAVINO DELUNAS E COMPAGNI
PER NON DIMENTICARE


Nato a Padria (SS) l'11 aprile del 1895, Gavino Delunas è ritenuto uno dei più importanti personaggi nel panorama del canto sardo a chitarra. E' stato, inoltre, una delle primissime figure a comparire sulla scena, ad affermarsi clamorosamente con il suo talento naturale e a fare scuola, a rappresentare per i giovani un valido insegnamento. La conclusione della sua esistenza, poi, lo ha fatto entrare nella storia nazionale come martire.


La sua morte, avvenuta alle Fosse Ardeatine ad opera dei soldati tedeschi nel 1944, ci commuove ancora oggi e ci rimane come esempio eroico, non solo umano e artistico. Negli anni trenta, in particolare, Gavino Delunas era noto e apprezzatissimo in tutte le piazze della Sardegna, ma ha contribuito a far conoscere il canto sardo a chitarra anche in alcune città d'Italia. Il più delle volte si esibiva da solo, accompagnandosi con la chitarra, proponendo con interpretazioni del tutto personali, che il pubblico mostrava sempre di gradire e per questo gli tributava un consenso generale e convinto.

Gavino Delunas, dopo aver frequentato la scuola prima a Padria e poi a Pozzomaggiore, nel 1914 si arruola soldato volontario ordinario nel 46°Reggimento Fanteria. Con lo scoppio della prima guerra mondiale e l’ingresso dell’Italia nel conflitto, nel giugno del 1915, a Sasso di Stria, è ferito alla gamba sinistra da un colpo d’arma da fuoco. Trasportato d’urgenza a Torino, subisce un intervento chirurgico nel corso del quale gli viene ricostruita la tibia sinistra, con sutura metallica in argento.

Rientrato a Padria, il 4 maggio 1918 si sposa con Maria Giovanna Francesca De Gioannis, morta prematuramente quello stesso anno, dalla quale ha avuto una figlia, Vanda, anche lei scomparsa qualche mese dopo. Il 29 luglio 1920 si sposa in seconde nozze a Tresnuraghes con Antoniangela Attene, insegnante, dalla cui unione nascono tre figlie: Fausta (morta in tenera età), Wanda e Aida.
Invalido della Grande Guerra, presta servizio, come ufficiale postelegrafonico, a Macomer e a Cagliari. Nel 1933, rifiutatosi di tesserarsi al Partito Nazionale Fascista, viene trasferito alle Poste centrali di Aquila. Ma, avendo mostrato particolare dedizione al dovere durante il movimento tellurico del 26 settembre 1933, viene premiato, due anni dopo, col trasferimento alle Poste centrali di Roma (1935-41).
Segue un breve periodo alle Poste centrali di Lubiana (1942-1943) e poi nuovamente alle Poste centrali di San Silvestro in Roma (1943-1944).

Risale agli anni '10 la sua grande passione per il canto sardo; sia come interprete, accompagnato dalla sua inseparabile chitarra, che come compositore. Diventa, in poco tempo, uno dei più noti e apprezzati interpreti del canto popolare sardo. La sua carriera artistica prosegue negli anni '20 e raggiunge il culmine nel corso degli anni '30, con la diffusione sul territorio nazionale di numerosi suoi dischi (78 giri) incisi dalla casa discografica “Società Anonima del Grammofono” di Milano; città dove nel 1930 firma, unitamente ad Efisio Melis, suonatore di “launeddas”, il suo primo contratto discografico.

Interprete originale del canto sardo, artista raffinato, è un poeta che canta i sentimenti e le passioni, gli amori e i tradimenti, le gioie e le amarezze, con una voce straordinariamente melodiosa che incantava e faceva sognare, commuovendoli, gli ascoltatori che accorrevano nelle piazza della Sardegna. Ma si esibisce, con successo, anche nella penisola, a Roma, Trieste, Aquila, Sulmona, Brindisi. Il 30 maggio 1926, durante la visita a Cagliari del re Vittorio Emanuele III e della principessa Giovanna, Delunas è l’unico artista chiamato a interpretare alcune canzoni in onore degli illustri ospiti, invitati al “Garden Party”, alla festa organizzata nei giardini pubblici della città. Il suo repertorio, molto vasto, comprende numerose canzoni, che egli interpreta spesso accompagnato dalla chitarra di Nicolino Cabitza, dalla fisarmonica di Pietro Porcu, dalle launeddas di Efisio Melis e dalla voce del soprano Maria Rosa Punzirudu. Conosciuto e amato come interprete, meno nota è la sua attività di compositore. Ci ha lasciato 21 canzoni inedite per canto di chitarra, scritte tra il 1918 e il 1941, raccolte in un quaderno sotto il titolo di Teatru Sardu: Poesias ineditas pro cantu de chitarra, cumpostas in sos momentos pius deliziosos e in sas oras pius amenas, tra delusiones e dolores.

Durante l’occupazione militare tedesca dell’urbe, pur essendo formalmente inquadrato, col grado di capitano, nel Battaglione Volontari di Sardegna “Giovanni Maria Angioj”, formazione etnica della Repubblica Sociale Italiana, opera nella clandestinità della Resistenza. Tradito da una spia, il 26 febbraio 1944 viene arrestato dalle SS e condotto nel carcere di via Tasso. Il 24 marzo di quello stesso anno viene trucidato alle Fosse Ardeatine.

Le sue canzoni più note.
Cantigu in re : Serenada Amorosa, Boghe de Mesanotte, Mediana in re, Si mi 'olto tottu in giro, Su diluviu universale (serrada a muttu), Sa tempesta(serrada a muttu).
Cantigu a sa nuoresa : A Gisella Mia, Sinceru amore, Ca ses Anima 'ona.
Cantigu a muttos : A Diana Mia, Prite ses troppu bella, Muttos de Amore, Mi e La, Tempus passadu. Disisperada: A sa cumpagna morte. Su ballu a cantigu, Ballu cantadu, Ballu in su tzilleri, Mamma mia su moro. Anninia logudoresa, Cantigu Campidanesu, Gosos pro Sant'Alvara. Muttos de Amore.

Info da: cantosardoachitarra.it


Autore Risposta: Anto
Inserita il: 27/03/2009 22:28:24
Messaggio:

Aldo!!!! Oltre alle foto anche un'enciclopedia!!...a parte gli scherzi.....mi piange il cuore....peccato..non avercelo piu'. anto


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