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Nota Bene: L'Altare Prenuragico di Monte d'Accoddi, fra Sassari e Porto Torres, e' una struttura unica in tutto il Mediterraneo Occidentale.
Si tratta di un'alta piramide tronca costruita in tecnica megalitica che risale all'età del rame ( 2900 a.C.) .
Quel che la rende straordinaria e' che all'interno si trova un'altra piramide, più antica, risalente al Neolitico Finale ( 3200 a.C.) . E' il " Tempio Rosso" , così denominato, dalla pittura rossa che ne ricopriva interamente le murature.
Sulla sommità della piramide restano le tracce di un monumentale tempietto rettangolare, forse dedicato ad una divinità femminile.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Thilikar Inserito il - 03/06/2010 : 02:54:30
"Non è ancora possibile indicare il luogo e il periodo preciso in cui il vino "vide la luce": alcuni archeologi, dopo diversi scavi eseguiti in Siria, in Libano ed in Giordania hanno rilevato la presenza di semi di uva in un periodo chiamato Neolitico B, circa ottomila anni prima di Cristo. Un'altra testimonianza, arriva dal museo di Tbilisi, in Georgia, nel quale è esposta una Kwevri, giara di terracotta, databile tra il 5000 ed il 6000 a.C., decorata con un gruppo di palline disposte a triangolo che fanno ragionevolmente pensare ad un grappolo d'uva.

Con una specie di pianta così vagabonda, i botanici hanno dato nomi diversi a parecchi ceppi e sottospecie: le viti del Caucaso e dell'Anatolia vennero chiamate Vitis vinifera pontica, e quest' uva, trasportata dai fenici fino in Europa, sarebbe l'antenata di molti nostri vini bianchi. Poi c'è la Vitis vinifera orientalis, con ceppo originario della valle del Giordano e la Vitis vinifera occidentalis, proveniente da Canaan, dall'Assiria o addirittura dagli altopiani africani della Nubia. Con ogni probabilità quest'ultimo è il ceppo antenato del nostro vino rosso."
Ok,questo l'ho estrapolato da un sito sull'enologia,dopo che che da giorni e giorni rimugino sull'idea fissa che il cannonau sia fortemente legato alla terra di CANAAN !
8   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Turritano Inserito il - 06/11/2010 : 21:29:17
maurizio feo ha scritto:

............
.................
(Ma da dove credeta che sia giunto l'uomo che ha vinificato?)
MF

E la miseria, Maurì, questa domanda mi mette in crisi . Permetti una domandina anche a me: volevi dire "giunto" in Sardegna, vero?
Boh, forse dalla Luna, da Marte, da qualche pianeta ultragalassico... un bel problema
A parte gli scherzi, di questo passo si va all'origine dell'uomo sul pianetta Terra: dall'Africa? dall'Asia? (ancora gli "esperti" non sono d'accordo), per colonizzare tutto il mondo. Ma tutto questo esula da questo 3d.
Le cose che invece interessano e contano sono queste:
1- In Sardegna esistono dei siti archeologici ("siti" al plurale, cioè non solo uno ma più di due o tre) di migliaia di anni fa, dove si sono trovati resti di vinificazione e tutte le attrezzature adatte all'uopo, parecchio distanti uno dall'altro. Quindi questo porta ovviamente a credere che la cultura della vite e della vinificazione fosse diffusa in tutta l'Isola, molto prima che non in qualunque altra parte del Mediterraneo e molto prima dell'arrivo dei Fenici.

2- a questo punto del nostro discorso, poco importa da dove venissero questi nostri antichi progenitori: è ovvio che l'uomo non si è creato dal nulla in Sardegna, ma è arrivato qua in tempi antichissimi, in ondate successive, proveniente secondo ipotesi fondate, dall' Asia.
Importa che noi siamo discendenti di quegli antichi sardi e che il vino lo sappiamo fare da un bel pò di tempo
Importa che abbiamo i nostri vitigni autoctoni, alcuni dei quali molto probabilmente, derivati da antiche varietà selvatiche esistenti in Sardegna fin dai primordi.
Sopratutto a me piace pensare che io produco vino da questi antichi vitigni (innanzitutto "Cannonau" e "Cagnulari") più o meno con la stessa tecnica dei nostri progenitori
Prosit o, se preferisci,
saruddi!
Turritano



PeppeLuisiPala Inserito il - 06/11/2010 : 11:14:31
maurizio feo ha scritto:

Attenzione alle assonanze... Spesso ingannano.
Sono d'accordo con l'origine (autoctona del vino) più antica di quanto si credesse...
(Ma da dove credeta che sia giunto l'uomo che ha vinificato?)
MF



...ma c'è bisogno di dirlo ???

Sicuramente dalla invisibile e inesistente fenicia...

Antesignana terra di vù cumprà,... paragonabili agli attuali...
.machiavelli. Inserito il - 04/11/2010 : 18:39:12
...Bacco? Certamente da un luogo in cui si divertivano parecchio.
maurizio feo Inserito il - 03/11/2010 : 11:12:01
Attenzione alle assonanze... Spesso ingannano.
Sono d'accordo con l'origine (autoctona del vino) più antica di quanto si credesse...
(Ma da dove credeta che sia giunto l'uomo che ha vinificato?)
MF
Piero76 Inserito il - 18/10/2010 : 21:49:32
Mi sa che hai citato la mia voce su wikipedia.

Per quanto riguarda le prime notizie della produzione e commercio del vino in Sardegna, sono state trovate delle anfore usate per contenere vino da esportare, che da esami approfonditi sono risultate essere prodotte in Sardegna. Questo vuol dire che il vino partiva dalla nostra terra per essere esportato nel mondo allora conosciuto. Appena ritrovo i riferimenti scientifici di questa scoperta ve lo posto
orturù Inserito il - 16/10/2010 : 16:20:05
Salve sono nuovo in questo forum, ma grazie alla mia attività di commerciante sono interessato a quest’argomento a tal proposito volevo segnalarvi questa pagina:

Numerose sono le testimonianze archeo-botaniche della cultura della vite e del vino in Sardegna, ben prima dell'arrivo dei Fenici nella nostra isola. I Fenici infatti, secondo alcuni luoghi comuni, dovrebbero aver portato la viticoltura in Sardegna, ma sono state ritrovate anfore vinarie "fenicie" datate al X sec. a.C., ben due secoli prima, perciò, che i Fenici approdassero effettivamente nell'isola.
Ritrovamenti di semi di vite risalenti al IV sec. a.C., di acini carbonizzati, ma anche di pollini di vite domestica, in diversi siti nuragici dell'isola dalle mille torri (così Aristotele chiama la Sardegna in alcune sue opere), furono seguiti da successivi ritrovamenti, del periodo preromano e del periodo romano, di laboratori per uso vinario.
Nel 1300 d.C. la Carta de Logu di Eleonora D'Arborea disciplinava e tutelava in modo rigorosissimo la cultura della vite e la produzione del vino.
Il rinascimento, atti notarili (1) e varie documentazioni, fino ai nostri giorni, testimoniano appunto per il vino sardo una storia ben documentata lunga 3500 anni.

Per ciò che riguarda Oliena, già dal 1500 d.C. si parla di una notevole attività vitivinicola da parte dei frati Francescani, che appunto a Oliena, dopo aver fondato una chiesa ed un convento, avevano impiantato una vigna di oltre 10000 ceppi con annesso stabilimento enologico di cui sono presenti imponenti ruderi. Il loro padre priore, per giustificare tale vigna e stabilimento, adduceva il fatto che in Oliena vi erano molte famiglie che nella loro casa avevano "financo dieci Giorre piene di buon vino" (le giorre erano contenitori in terracotta di circa 200 litri).
In seguito i padri Gesuiti hanno dato un notevole impulso alla viticoltura, che si è conservata e sviluppata fino ai nostri giorni, tant'è che funzionari governativi, poeti, scrittori, hanno parlato del vino di Oliena in varie riprese ed in varie circostanze, come di "un vino da annoverare tra i vini di lusso, da bere a piccoli sorsi per farci la bocca, ed ogni sorso vi accomoda tutte le faccende del corpo e dell'anima".
Piero76 Inserito il - 18/06/2010 : 11:32:59
Personalmente mi piace pensare che il nostro Cannonau o il ceppo dal quale sia derivato sia di origine autoctona.

Recenti studi hanno constatato che la domesticazione della vite in Sardegna sia avvenuta molto prima di quello che si pensasse. Basti pensare per esempio al mito di Aristeo, compagno di Dedalo, che, si narra introdusse in Sardegna la coltivazione della vite e del miele.

La prima notizia certa è che la domesticazione della vite sia avvenuta nel Caucaso circa 8000 anni prima di Cristo, e ovviamente si ritiene, propio perchè questa è una data certa, che da qua si sia diffusa in tutto il mondo allora conosciuto. Ma, elaborando un pensiero logico, in quell'epoca dove procurarsi il cibo era attività primaria, viene difficile pensare che nel meditterraneo non conoscessero l'alimento vino e l'alimento uva, considerando anche il fatto che, nello specifico della Sardegna, la vitis vinifera silvestris era molto abbondante. Non utilizzare una risorsa abbondante sicuramente rappresentava uno spreco non indifferente. Quindi si ipotizza, sempre per ragionamenti logici, che l'origine dei vitigni coltivati sia da collocare in varie aree del Mediterraneo.
Un'origine unica dei vitigni coltivati darebbe tutte le varietà di viti imparentate fra loro. E infatti così non è. E' stato dimostrato, in base a degli studi genetici che le viti del bacino Mediterraneo hanno avuto origine da 3 ceppi diversi: il Mediterraneo orientale per le varietà greche e turche, il Centro Europa per le varietà francesi e tedesche, e il Mediterraneo occidentale per le varietà che interessano la Sardegna. D questa hano avuto origine il Cannonau, il carignano e il muristellu.
Forse non tutti sanno che in Sardegna abbiamo un patrimonio di 150 varietà di vitigni diversi, il che non ha eguali al mondo come patrimonio di biodiversità. I nostri vitigni, e in misura minore anche i nostri vini in forma anonima, sono stati esportati, anche in tempi recenti, nel mondo al fine di migliorare altre varietà locali.

Detto questo, mi piace pensare che anche in Sardegna vivesse una popolazione dinamica capace, anch'essa di contribuire al progresso delle altre civiltà del Mediterraneo.


.machiavelli. Inserito il - 03/06/2010 : 08:44:57
Cerca il vitigno Liatiko...oppure fruga a Creta. Potresti trovare analogie con la Malvasia e con il Marsala (Lillibeo fenicia).

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