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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
UtBlocc Inserito il - 11/10/2008 : 13:31:43
La vita del pastore, un tempo era una vita dura, il suo lavoro gli imponeva molti sacrifici, il pastore di un tempo non conosceva nè feste comandate, nè ferie e nemmeno giorni di riposo, per lui non è mai esistito il certificato medico, non poteva permetterselo. All'alba di ogni giorno le pecore lo chiamavano al dovere per la mungitura, anche con la tempesta...ma quello era il suo pane, le mungeva tutte con le mani, una per una, il pastore di un tempo sapeva ricoscere anche le malattie delle pecore, difficilmente poteva permettersi di chiamare e pagare un veterinario.
Raccoglieva il latte che trasformava subito in formaggio, direttamente nell'ovile. Sempre a piedi...qualcuno possedeva l'asino, portava il gregge
al pascolo...percorrendo a volte anche svariati chilometri, ogni tanto una pausa, un po' per far riposare le pecore, un po' per abbeverarle, infatti in Sardegna ancora oggi esistono fontane che erano state create per questo motivo.
Il pastore sardo consumava il pasto con pane e formaggio, a volte lardo o salsiccia,accompagnato da una sorsata di vino che teneva dentro una zucca vuota...forse per tenerlo a temperatura ambiente...o forse perchè infrangibile.. Nel tardo pomeriggio tornava con le sue bestie all'ovile, altra mungitura, il latte però lo custodiva nell'ovile per l'indomani che mischiava alla mungitura della mattina. Il pastore un tempo dormiva in su "pinnettu", non usava il pigiama...c'erano i cani che facevano la guardia, e lui, al primo loro abbaiare usciva fuori dalla sua capanna per controllare che le sue pecore fossero al sicuro. all'interno de su pinnettu, custodiva tutti gli attrezzi da lavoro, compresi quelli per fare il formaggio, al centro il fuoco, appesa la scorta di cibo...che erano tutte cose semplici e genuine. Su pinnettu di giorno rimaneva incustodito, tra pastori si conoscevano tutti e vigeva il rispetto reciproco.
Tutto questo accadeva fino a poco tempo fa, ora a parte qualche caso, il pastore, munge le pecore meccanicamente, alla sera torna a casa con il fuoristrada, che usa anche per il trasporto del latte da consegnare al caseifico...(purtroppo sono pochi i pastori che fanno il formaggio). Soprattutto oggi, il pastore dorme con il pigiama, conosce i figli dalla nascita e trova sempre un piatto caldo.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
alepazzi Inserito il - 13/10/2008 : 23:01:20
alamar34 ha scritto:

ma scusate un attimo perchè fare tutti quei sacrifici da spezzarsi la schiena quando oggi si può fare tutto con delle agevolazioni e degli aiuti?

Allora anche noi potremmo continuare a farci 15 km ogni giorno a piedi o in bici (estate o inverno che sia) per raggiungere il nostro posto di lavoro come facevano i nostri nonni invece che andarci comdamente in macchina con il climatizzatore acceso d'estate e il riscaldamento d'inverno? Anche noi allora dovremmo continuare a mangiare pane secco e latte la sera così come facevano i miei nonni quando non c'era di meglio da mangiare? anche noi comuni lavoratori e cittadini dovremmo continuare a fare la vita dei vecchi tempi?

Dobbiamo essere sminuiti oggi perchè sfruttiamo anche noi la tecnologia che ci viene in aiuto?

io non credo, il pastore fa bene a sfruttare la tecnologia di oggi così come lo abbiamo fatto tutti noi.
brava!!!!!
alamar34 Inserito il - 13/10/2008 : 11:52:59
ma scusate un attimo perchè fare tutti quei sacrifici da spezzarsi la schiena quando oggi si può fare tutto con delle agevolazioni e degli aiuti?

Allora anche noi potremmo continuare a farci 15 km ogni giorno a piedi o in bici (estate o inverno che sia) per raggiungere il nostro posto di lavoro come facevano i nostri nonni invece che andarci comdamente in macchina con il climatizzatore acceso d'estate e il riscaldamento d'inverno? Anche noi allora dovremmo continuare a mangiare pane secco e latte la sera così come facevano i miei nonni quando non c'era di meglio da mangiare? anche noi comuni lavoratori e cittadini dovremmo continuare a fare la vita dei vecchi tempi?

Dobbiamo essere sminuiti oggi perchè sfruttiamo anche noi la tecnologia che ci viene in aiuto?

io non credo, il pastore fa bene a sfruttare la tecnologia di oggi così come lo abbiamo fatto tutti noi.
UtBlocc Inserito il - 13/10/2008 : 04:58:28
Asinella80 ha scritto:

miss diamante ha scritto:

Ale, condivido tutto quelle che ha detto Peppe, cioè che la tecnologia è dei pigri, che ormai quasi nessun pastore fa il formaggio e quei pochi che lo fanno, se lo mangi ti lecchi le dita. Ci sono pastori che continuano ( pochi) a far la vita di sempre, pur rientrando a casa la sera, ci sono pastori che alle nove le dieci del mattino sono al bar. Pè si isbaglio cuggemi.


Ah ah ah.....
Nove dieci del mattino al bar...
Scommetto con una birra....
Oia oia Miss!!!

Ciao Asinella, dai cosa ridi!!! Ho tradotto per Ale, ma è anche vero che ci sono pastori che fanno davvero questa vita, sistemate le pecore tornano a casa, che poi vadano al bar o stanno a casa non importa, questo succede soprattutto d'estate. Ci sono pastori però, che, stanno tutto il giorno in campagna...e ci stanno non per contare le pecore,. D'inverno il pastore è molto più impegnato, spero lo spiehi Asinella. Comunque....ancora oggi, raramente ho visto un pastore andare in vacanza....loro fanno parte di quelli, che....non possono chiudere la saracinesca con appiccicato il cartello " chiuso per ferie".
CodicediSorres Inserito il - 12/10/2008 : 22:20:19
miss diamante ha scritto:

[red]CODICEdiSORRES ha scritto:


Di sicuro sarà così. Non so le statistiche ma, al mio paese credo che un buon 80% per cento era dedito alla pastorizia o all'agricoltura. C'è da considerare la posizione geografica, i paesi dell'interno avevano poca altra scelta. Quindi chi possedeva un pezzo di terra la coltivava, oppure la utilizzava come pascolo. Riguardo all' economia agricola o della pastorizia, mah...credo che il rischio esistesse in uguale misura. Il contadino temeva la siccità e la grandine o comunque per poter assicurare un buon raccolto, il clima doveva essere adatto alla coltura, non sempre era così, ricordo ero bambina, una forte grandinata ci aveva distrutto 5 ettari di grano.
Ho capito. Si, c'era anche il rischio dell'abigeato. Mia madre mi ha detto che quando lei era piccola, un suo cugino più grande era stato bloccato e rapito, nonostante la sua reazione, e trattenuto giusto il tempo per fare sparire tutto il bestiame. Perchè quel giorno lui era solo, in una delle aree più a valle dove quella famiglia aveva parte del bestiame. Aveva temuto il peggio, a volte tali episodi si trasformavano in sparizioni. Cmq poi lo liberarono. Dunque c'era anche questo pericolo, ecco perché in passato avevano i fucili spesso.
cat-erpillar Inserito il - 12/10/2008 : 21:43:37
mi specchio molto in questa stroffa di montanaru
..................
Como tottu su mundu est cambiadu.
Deo puru de razza pastorile,
mi sò pesadu distintu e civile
e hapo in medas libros imparadu.



chi ne ha voglia di leggerla tutta può trovarla quà http://www.poesias.it/poeti/casula_antioco(montanaru)/Sos_antigos.rtf
Asinella80 Inserito il - 12/10/2008 : 21:24:12
miss diamante ha scritto:

Ale, condivido tutto quelle che ha detto Peppe, cioè che la tecnologia è dei pigri, che ormai quasi nessun pastore fa il formaggio e quei pochi che lo fanno, se lo mangi ti lecchi le dita. Ci sono pastori che continuano ( pochi) a far la vita di sempre, pur rientrando a casa la sera, ci sono pastori che alle nove le dieci del mattino sono al bar. Pè si isbaglio cuggemi.


Ah ah ah.....
Nove dieci del mattino al bar...
Scommetto con una birra....
Oia oia Miss!!!
UtBlocc Inserito il - 12/10/2008 : 17:43:08
CODICEdiSORRES ha scritto:

Interessante questa discussione. Così capisco qualche cosa di più relativamente al mondo dei pastori. Solo che non ho capito alcune cose: x es in un post precedente è stato detto che probabilmente tutte le famiglie isolane hanno avuto, o hanno, un famigliare dedito alla pastorizia. Può essere che, specie nel passato, tale lato della economia fosse così presente? E un'altra cosa che non ho mai capito del tutto è se, specie nel passato, era meglio avviare una attività agricola o era meglio avviare una attività di allevamento, dal punto di vista del ritorno economico e del rischio.


Di sicuro sarà così. Non so le statistiche ma, al mio paese credo che un buon 80% per cento era dedito alla pastorizia o all'agricoltura. C'è da considerare la posizione geografica, i paesi dell'interno avevano poca altra scelta. Quindi chi possedeva un pezzo di terra la coltivava, oppure la utilizzava come pascolo. Riguardo all' economia agricola o della pastorizia, mah...credo che il rischio esistesse in uguale misura. Il contadino temeva la siccità e la grandine o comunque per poter assicurare un buon raccolto, il clima doveva essere adatto alla coltura, non sempre era così, ricordo ero bambina, una forte grandinata ci aveva distrutto 5 ettari di grano. Il rischio dell'allevatore, dipendeva da diversi fattori,il clima era importante per il pascolo, per esempio, loro avevano paura della siccità, e della neve, il rischio delle malattie delle pecore, e non di meno importanza il rischio abigeato.....30/40 anni fa. se ti venivano a mancare dieci pecore o per furto o per malattia....per il pastore erano mesi di lavoro. Quindi la differenza economica tra pastore e agricoltore, dipendeva dall'annata, dalla quantità di bestiame, e dalla quantità di terreno. Considera che anni addietro, l'agricoltore aveva anche qualche capo di bestiame, come il pastore era anche agricoltore...altrimenti...cosa dava da mangiare agli animali in pieno inverno???Ora tutto è cambiato, al mio paese i pastori sono una minima parte, l'agricoltura è pressocchè inesistente, anche se, pare, vogliano far ridiventare Bonorva il granaio del Logudoro. Speriamo.
CodicediSorres Inserito il - 12/10/2008 : 17:01:31
Interessante questa discussione. Così capisco qualche cosa di più relativamente al mondo dei pastori. Solo che non ho capito alcune cose: x es in un post precedente è stato detto che probabilmente tutte le famiglie isolane hanno avuto, o hanno, un famigliare dedito alla pastorizia. Può essere che, specie nel passato, tale lato della economia fosse così presente? E un'altra cosa che non ho mai capito del tutto è se, specie nel passato, era meglio avviare una attività agricola o era meglio avviare una attività di allevamento, dal punto di vista del ritorno economico e del rischio.
grandejanas Inserito il - 12/10/2008 : 15:13:31
PeppeLuisiPala ha scritto:

...dae chie no est riconnotu???

Pessa chi in Sardinna,...
totu nois ,in sas familias nostras at tentu o tenet unu parente pastore...
nois creo ,...
cussu tribagliu e cussu mundu lu connoschimos ...

saludos...


da penzu cumente a tia !!
alepazzi Inserito il - 12/10/2008 : 14:58:28
come hai fatto a riconoscerla????
Donovan Inserito il - 12/10/2008 : 14:57:18
Asinella80 ha scritto:





Asinè, ma sei tu quella nella foto a sinistra?
alepazzi Inserito il - 12/10/2008 : 14:22:46
ho capito....
era quello che dicevo anch'io!
grazie miss....
UtBlocc Inserito il - 12/10/2008 : 14:20:44
alepazzi ha scritto:

Asinella80 ha scritto:

E come scritto da Miss...
Il pastore si è migliorato....
Oggi si munge con la mungitrice....

allora, fatemi capire, e' un bene o un male????
a me sembra un bene....

Ale, per me è meglio. Noi avevamo tante pecore e mio padre poverino....aveva la schiena a pezzi, a furia di mungerle tutte e di dormire all'addiaccio.Da qualche anno la Regione Sardegna ha emanato delle leggi...e tutto deve essere a norma. Il pastore non ha più l'ovile con adiacente capanna, ma è obbligato ad avere un'azienda con norme igieniche
adatte al tipo di lavoro. Sono struttre vere e proprie e devono avere: cucina, camera, bagno. Nella zona dedicata alla pecore, quindi dove si svolge il lavoro del pastore, invece, ci sono due immensi saloni, uno per la mungitura e l'altro per la sistemazione delle pecore o per le provviste di foraggio, mangime, ecc. Il salone della mungitura deve essere provvisto di: frigo per la conservazione del latte, e di servizi igienici con doccia. C'è qualche pastore che continua a fare il formaggio, ma, solo la provvista per la famiglia....anche perchè è assolutamente vietata la vendita. Asinè, correggimi se ho detto delle cavolate
alepazzi Inserito il - 12/10/2008 : 13:36:33
Asinella80 ha scritto:

E come scritto da Miss...
Il pastore si è migliorato....
Oggi si munge con la mungitrice....

allora, fatemi capire, e' un bene o un male????
a me sembra un bene....
angiuleddu Inserito il - 12/10/2008 : 10:54:17
pastori e brabei como!


non solo in moto... ma i pastori e le pecore parlano anche l'inglese..
sorry!

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